Grand Teton, cosa vedere nel parco alle porte di Yellowstone

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  • Categoria dell'articolo:Wyoming
  • Ultima modifica dell'articolo:8 Maggio 2025
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Spesso trascurato in favore del vicino e più famoso Yellowstone, Grand Teton National Park viene relegato a un passaggio veloce nella frenesia di raggiungere il primo National Park americano e le sue meraviglie geologiche. Eppure, Grand Teton è molto più panoramico del suo “fratello maggiore” e offre una vasta gamma di attrazioni da vedere.

Anche se spesso visitati insieme, Grand Teton è molto diverso da Yellowstone. Qui non troverete i famosi geyser, le fumarole e le sorgenti termali colorate. In compenso, sarete immersi in paesaggi montani mozzafiato, con laghetti dalle acque cristalline incorniciati dalla maestosa catena montuosa dei Teton. Potrete fare passeggiate rilassanti lungo le rive di Jackson Lake, intraprendere trekking più impegnativi a Jenny Lake, oppure godere di scorci panoramici indimenticabili presso il villaggio mormone abbandonato, un’esperienza che vi riporterà indietro nel tempo. E, con un po’ di fortuna, avrete anche l’opportunità di avvistare animali selvatici, come alci o, più raramente, orsi.

Un parco da non sottovalutare, a cui consiglio di dedicare almeno un’intera giornata per apprezzarne la bellezza e le molteplici attività.

Dove si trova e come arrivare

Il Grand Teton National Park si trova nel Wyoming nord-occidentale, a breve distanza dal confine con l’Idaho. È una zona molto isolata: le grandi città più vicine sono Salt Lake City, Utah (450 km), e Boise, Idaho (600 km). Pertanto, per raggiungere il parco dovrete mettere in conto una giornata intera di spostamento. Se partite da Las Vegas o San Francisco, prevedete un pernottamento intermedio, poiché queste due città distano rispettivamente 1.200 e 1.500 km.

È possibile arrivare in aereo grazie ai piccoli aeroporti locali di West Yellowstone e Jackson. Tuttavia, entrambi sono serviti solo da voli interni. Io di solito sconsiglio di prendere un volo interno, perché la disponibilità di auto a noleggio in questi aeroporti è molto limitata e i prezzi sono alti, soprattutto in alta stagione.

La soluzione migliore è atterrare a Salt Lake City, Denver oppure Las Vegas (ma solo se avete a disposizione almeno tre settimane), e organizzare un viaggio in automobile partendo da lì.

Imboccate l’autostrada I-15 in direzione nord fino all’uscita 44, in corrispondenza di McCammon. Svoltate quindi sulla US-30 E, proseguite fino a Soda Springs, e da qui imboccate la panoramica ID-34 E, che vi condurrà alla minuscola Freedom, entrando in Wyoming. Da qui, prendete la US-89 N per altri 60 km circa, fino alla cittadina di Jackson, alle porte del parco.

In quale itinerario inserire Grand Teton National Park

Il Grand Teton National Park si inserisce di solito nel viaggio chiamato Real America, un viaggio che include anche parte dello Utah, del South Dakota e del Colorado. In questo itinerario, la natura è protagonista assoluta: avrete infatti modo di visitare incredibili meraviglie naturali, come i parchi nazionali di Yellowstone, Arches e Canyonlands. Oltre a questi, ci sono anche cittadine western, come Deadwood; e il Mount Rushmore, una delle più grandi opere mai costruite dall’uomo.

Per quanto riguarda Grand Teton nello specifico, inseritelo nella tappa tra Yellowstone e Salt Lake City. Molto probabilmente, la capitale dello Utah sarà anche il vostro punto di partenza per questo itinerario. Il tragitto è lungo 450 km. Per spezzarlo, fate una sosta a Antelope Island, l’isola del Grande Lago Salato popolata dai bisonti.

Dove alloggiare

Diversi hotel sono disponibili all’interno del parco stesso: Colter Bay Cabins, Headwaters Lodge & Cabins at Flagg Ranch, Jackson Lake Lodge, Jenny Lake Lodge, Signal Mountain Lodge, oltre al ranch Triangle X. Queste strutture sono molto affascinanti, con i loro arredi tipicamente montani, e sono immerse in un paesaggio da favola. Tuttavia, i prezzi sono molto alti: in alta stagione si parte da almeno 300,00 $ a notte, spesso senza colazione inclusa e, in alcuni casi, nemmeno il wi-fi è garantito.

Considerate le dimensioni contenute del parco, che, a differenza di Yellowstone, non richiede grandi spostamenti interni, vi consiglio di alloggiare a Jackson. Questa cittadina in stile western si trova a appena 15 minuti dall’ingresso del parco e offre una maggiore varietà di sistemazioni, oltre a ristoranti, negozi e qualche comodità in più per rilassarsi dopo una giornata di escursioni.

Quando andare

Il Wyoming ha un clima continentale secco, con ampie variazioni di temperatura. Gli inverni sono rigidi, con frequenti nevicate, soprattutto nelle zone montane. Le estati sono calde ma non torride, e c’è sempre una notevole escursione termica tra giorno e notte.

Le precipitazioni, piuttosto scarse nel complesso, si concentrano soprattutto nelle aree montuose o sotto forma di temporali estivi.

Oltre al fattore climatico, è importante tenere conto del periodo di apertura di Yellowstone National Park, che solitamente rappresenta il principale motivo di viaggio in questo stato. Le strade e i servizi all’interno del parco rimangono infatti chiusi per tutto il periodo invernale, generalmente da novembre a metà maggio. Tuttavia, le date effettive dipendono dalla situazione meteorologica. Pertanto, prima di organizzare il vostro viaggio, controllate sempre sul sito ufficiale del parco le date di apertura previste.

Per stare tranquilli, io vi consiglio di visitare il Wyoming tra giugno e metà settembre, quando le temperature sono più stabili e le lunghe giornate vi consentiranno di godere appieno dei grandi parchi.

Quanto tempo dedicare

Per godere appieno delle tante cose da vedere e fare al Grand Teton National Park, consiglio una permanenza di una giornata. Avrete così la possibilità di ammirare l’alba ai granai abbandonati di Mormon Row, fare una crociera sul Jenny Lake, passeggiare lungo il Jackson Lake, e magari aggiungere anche un sentiero di trekking.

In base al vostro itinerario, scegliete voi se dedicargli due mezze giornate, arrivando nel primo pomeriggio e ripartendo il giorno seguente dopo prannzo, oppure un giorno intero, arrivando quindi in serata e ripartendo la mattina presto.

Orari e costi

Grand Teton National Park è aperto tutto l’anno, 24 ore su 24. Tuttavia, alcune strade e servizi sono attivi solo durante la bella stagione, con orari e periodi che possono variare in base alle condizioni meteorologiche. Generalmente, il periodo di apertura va da maggio a ottobre, ma è sempre consigliabile verificare sul sito ufficiale per eventuali aggiornamenti.

Il biglietto d’ingresso al Parco Nazionale di Yellowstone è valido per 7 giorni consecutivi e consente di entrare e uscire liberamente dal parco.

I prezzi attuali sono:

  • Auto (fino a 15 passeggeri): $35 per veicolo
  • Moto o motoslitta: $30 per veicolo
  • Ingresso a piedi o in bicicletta: $20 a persona

Il Grand Teton fa parte del circuito dei parchi federali NPS. Pertanto, potete utilizzare il pass America the Beautiful. Questo abbonamento costa $80, è valido per un anno intero e consente l’accesso a tutti i parchi nazionali e alle aree federali. Copre il costo d’ingresso per un intero veicolo, oppure per il titolare e tre adulti (i minori di 16 anni entrano sempre gratuitamente). Il pass è personale e non cedibile.

È possibile acquistare sia il biglietto d’ingresso che il pass annuale direttamente ai cancelli del parco, pagando in contanti o con carta di credito. In alternativa, potete acquistarli online sul sito ufficiale del National Park Service o presso rivenditori autorizzati.

Servizi

All’interno del parco avrete a disposizione una serie di servizi, tra cui uffici turistici, ristoranti, negozi di souvenir e alimentari, oltre a stazioni di rifornimento. Come già accennato, la maggior parte di queste strutture è aperta solamente da maggio a ottobre, in base alle condizioni climatiche.

Gli uffici turistici sono quattro: il Craig Thomas Discovery and Visitor Center (l’unico aperto tutto l’anno), il Colter Bay Visitor Center & Indian Arts Museum, il Laurance S. Rockefeller Preserve Center e il Jenny Lake Visitor Center. In ciascuno di questi potrete ricevere mappe, consigli utili dagli ranger, informazioni aggiornate sui sentieri e acquistare piccoli souvenir.

Geologia e storia di Grand Teton National Park

La formazione dei Teton iniziò circa 9 milioni di anni fa, quando un’enorme faglia fece sollevare le montagne, mentre, più tardi, fiumi e ghiacciai plasmarono i paesaggi che vediamo oggi. Le cime più alte, come il Grand Teton, raggiungono i 4.197 metri, rendendole una delle catene montuose più impressionanti degli Stati Uniti.

Il nome Grand Teton ha origini francesi e si riferisce al termine “teton”, che significa “seno” in francese. Quando i primi esploratori europei arrivarono nella zona, i cacciatori di pellicce francesi, probabilmente osservando la forma delle montagne, le battezzarono con questo nome.

Nel corso dei millenni, l’area è stata abitata da varie tribù native americane, tra cui i Shoshone, i Bannock e i Piegan, che consideravano queste montagne sacre. Tra i primi esploratori vi fu John Colter nel 1807, ma fu solo nel 1872 che la zona attirò maggiore attenzione. In quell’anno, infatti quando il presidente Ulysses S. Grant firmò il National Park Bill per Yellowstone, dando il via all’era del turismo nella regione.

Alla fine del XIX secolo, una comunità di mormoni provenienti dall’Idaho si stabilì nella zona di Mormon Row, oggi una delle aree storiche più famose del parco. Questi coloni, attratti dalla terra fertile e dalla disponibilità d’acqua, iniziarono a costruire fattorie e case. Nel corso degli anni, le abitazioni furono lasciate in seguito alla creazione del parco nazionale, ma le loro costruzioni, tra cui la famosa John Moulton Barn, sono rimaste come testimoni di questa comunità.

Nel 1929, dopo decenni di interesse crescente, venne istituito il Grand Teton National Park per preservare questa meraviglia naturale. Con l’aiuto di figure chiave come John D. Rockefeller Jr., che donò terre al parco, la zona venne finalmente protetta, mantenendo intatto il suo ecosistema.

Cosa vedere a Grand Teton National Park

Le attrazioni di Grand Teton National Park si sviluppano attorno a due strade panoramiche:

  • La US Highway 191, aperta tutto l’anno, inizia a Jackson e termina all’ingresso della John D. Rockefeller, Jr. Memorial Parkway, 85 km più a nord. Lungo il tragitto, che segue in buona parte il corso del fiume Snake, si trovano numerosi punti panoramici, come Teton Point Turnout, Snake River Overlook, Elk Ranch Flats Turnout e Lower Willow Flats Overlook.
  • La Teton Park Road, una traversa della US-191 lunga poco meno di 37 km, è invece aperta solo da maggio a ottobre. Questa strada inizia all’altezza di Moose, attraversa il fiume Snake e costeggia attrazioni come Menors Ferry, Taggart Lake e Jenny Lake, terminando nei pressi di Jackson Lake.

Il Grand Teton è l’habitat di numerose specie selvatiche, tra cui alci, bisonti e orsi. Per quanto sia emozionante trovarsi faccia a faccia con questi magnifici animali, è bene ricordare che la vostra — e altrui — sicurezza viene sempre al primo posto. Rimanete a distanza dalla fauna selvatica: almeno 100 metri da orsi, bisonti e lupi, e 25 metri da tutti gli altri animali. Seguite attentamente i consigli dei ranger in caso di incontro con un orso. Leggete anche i miei consigli per praticare trekking negli Stati Uniti.

Non nutrite mai gli animali, nemmeno quelli più piccoli e simpatici, come gli scoiattoli: se si abituano a ricevere cibo dai visitatori, a lungo andare diventano aggressivi e devono essere abbattuti. Se fate un picnic, ripulite tutto e utilizzate i cestini, che sono appositamente progettati per impedire agli animali selvatici di frugarci dentro.

Menors Ferry

La prima area di interesse che incontrerete entrando a Grand Teton da sud è Menors Ferry.

Nel 1892, William “Bill” Menor e suo fratello Holiday si trasferirono dall’Ohio in questa vallata. Qui, trovando un punto favorevole, Bill istituì un servizio di traghetto per attraversare il fiume Snake, mentre Holiday costruì una fornace. Il traghetto, successivamente venduto a Maud Noble, rimase in funzione fino al 1927, anno in cui fu costruito un ponte. Durante gli anni di attività, Bill gestì anche una drogheria, un affumicatoio e una bottega da fabbro.

Oggi è possibile visitare alcuni di questi edifici storici, tra cui una replica della barca utilizzata per i trasferimenti sul fiume, oltre all’abitazione di Maud Noble, la donna che contribuì all’istituzione del parco nazionale.

Da non perdere anche la Chapel of the Transfiguration, una pittoresca chiesetta in legno costruita nel 1925, famosa per la sua finestra dietro l’altare con vista sui Teton.

Taggart Lake

Dopo aver visitato Menors Ferry, prendete la Teton Park Road e proseguite per circa 4 km, fino al parcheggio del sentiero che conduce a Taggart Lake.

Taggart Lake è un pittoresco laghetto circondato da conifere, da cui si gode una splendida visuale sulle cime dei Teton. Il sentiero, lungo in tutto 6,1 km e classificato come facile, vi permetterà di esplorare le sue rive con calma e, se avete ancora energie, proseguire fino a Bradley Lake, aggiungendo un po’ di dislivello ma anche nuovi scorci spettacolari.

Mormon Row Historic District

L’antico insediamento mormone di Grovont, oggi noto come Mormon Row, è una delle attrazioni più popolari da vedere a Grand Teton National Park.

Questa zona si trova poco oltre l’entrata del parco. Dalla US-191, prendete la Antelope Flats Road sulla destra e proseguite per circa 3 km, fino ad arrivare a un parcheggio sulla sinistra. Qui troverete anche alcune brochure e pannelli illustrativi con la mappa dell’area.

Alla fine del XIX secolo, una comunità di mormoni provenienti dall’Idaho si stabilì in questa zona, attratta dal terreno fertile e dalla vicinanza ai corsi d’acqua. Il villaggio contava in tutto 27 proprietà, tra cui abitazioni, fienili e fattorie. Il lavoro si basava su un ingegnoso sistema di irrigazione, ma soprattutto sulla condivisione e sulla collaborazione tipica delle comunità mormoni. In seguito alla fondazione del Parco Nazionale, molti abitanti vendettero o abbandonarono le loro case, che nel 1997 furono iscritte nel Registro Nazionale dei Luoghi Storici.

Oggi, Mormon Row è amato soprattutto per il paesaggio bucolico, con la catena dei Teton che fa da sfondo a queste costruzioni rurali. L’atmosfera è particolarmente suggestiva all’alba, quando il sole nascente tinge di rosa le cime delle montagne, creando un’aura magica e fuori dal tempo.

I due edifici più famosi e fotografati sono il John Moulton Barn, che si trova lungo la strada sterrata alla destra del parcheggio, e la John Moulton Homestead, una graziosa villetta dipinta di rosa.

Jenny Lake

Grazie alla sua posizione idilliaca ai piedi dei monti e ai panorami mozzafiato sulle vette circostanti, Jenny Lake è una delle attrazioni più visitate di Grand Teton National Park. Si trova sulla Teton Park Road, circa 8 km a nord di Taggart Lake.

Jenny Lake si formò circa 12.000 anni fa, a seguito dello scioglimento di un ghiacciaio. Ha una superficie di circa 4 km² e una profondità massima di 79 metri. È molto popolare non solo per l’indiscutibile bellezza paesaggistica, ma anche perché da qui partono sette sentieri di trekking, oltre a un servizio di traghetti che vi condurranno sulla sponda occidentale.

Questo servizio, gestito da privati, è operativo da maggio a ottobre e offre sia il semplice trasbordo da una sponda all’altra, sia crociere panoramiche della durata di un’ora. Per costi e orari, consultate il sito ufficiale.

Vi consiglio di arrivare la mattina presto, perché il parcheggio si riempie molto velocemente.

Se non avete modo di prendere il traghetto, il sentiero che fa per voi è il Jenny Lake Loop. Questo percorso lungo 11 km costeggia tutto il perimetro del lago e offre viste spettacolari sul Cathedral Group, la catena montuosa che comprende il Mount Owen, il Grand Teton e il Teewinot. Lungo la costa meridionale, è possibile allungare il tragitto verso Moose Pond, un piccolo specchio d’acqua spesso frequentato dagli alci.

Gli altri sentieri partono dalla sponda occidentale del lago, che potrete raggiungere in traghetto oppure a piedi, in questo caso considerando però 4 km in più a tratta.

  • Hidden Falls Trail, lungo 1,8 km, conduce a delle belle cascate di 33 metri nascoste nella foresta. La lunghezza va considerata a partire dal molo di attracco del traghetto.
  • Inspiration Point è il sentiero più popolare. Lungo 3 km in totale, ha tuttavia un dislivello piuttosto impegnativo di 128 metri. Una volta arrivati in cima, godrete di una vista panoramica eccezionale su Jenny Lake, la Jackson Hole Valley e il Cascade Canyon.
  • Infine, il Cascade Canyon Trail è un percorso più impegnativo di 14,8 km. Si addentra nel cuore del parco, attraversando anche i due punti panoramici precedenti, e corre alla base del Cathedral Group, offrendo una prospettiva diversa su questi giganti di pietra. Essendo meno frequentato rispetto agli altri, offre anche maggiori possibilità di avvistare animali selvatici.

Oxbow Bend

Oxbow Bend è senza dubbio il punto panoramico più fotogenico del parco. Si trova infatti in corrispondenza di una sinuosa insenatura dello Snake River, tra Moran e Jackson Lake, poco prima della deviazione per quest’ultimo.

La vista, con il Mount Moran che si specchia interamente nel fiume, è semplicemente incredibile, soprattutto nella luce soffusa dell’alba e del tramonto, ma anche quando la foresta si tinge dei caldi colori autunnali.

Signal Mountain Scenic Drive

Un altro punto panoramico imperdibile a Grand Teton è il belvedere sulla vetta di Signal Mountain, che si trova a 2.355 metri di altitudine.

Questa meta è facilmente raggiungibile anche in automobile, imboccando la Signal Mountain Road dall’omonimo lodge, situato sulle rive del Jackson Lake. La strada è lunga circa 10 km, ma dato che il limite di velocità è di 20 mph (circa 35 km/h), mettete in conto almeno 20 minuti di viaggio.

Una volta giunti in cima, avrete a disposizione due punti panoramici: Jackson Point Overlook, con una visuale impareggiabile sul lago, e il più alto Signal Mountain Summit, dal quale potrete godere di una vista ancora più ampia sulla valle di Jackson Hole e sulla catena dei Teton.

Se avete tempo, voglia e fiato, dal lodge potrete anche intraprendere il Signal Mountain Trail, un sentiero piuttosto impegnativo lungo ben 12 km, con un dislivello di circa 350 metri.

Jackson Lake Colter Bay Are

Con una superficie di oltre 100 km², Jackson Lake è il lago più grande del Grand Teton National Park. Nato dal ritiro di un ghiacciaio, la sua superficie è stata ulteriormente ampliata con la costruzione della diga, fondamentale per fornire acqua alle fattorie dell’Idaho.

La maggior parte delle attività si trovano presso il Colter Bay Village, sulla sponda orientale del lago. Qui troverete un campeggio, un ristorante, un general store, oltre all’imbocco di diversi sentieri escursionistici e un servizio di noleggio kayak e barche pontoon.

I sentieri di trekking più gettonati sono:

  • Swan Lake and Heron Pond Trail, anch’esso facile e lungo 5 km. Questo sentiero conduce a due piccoli laghi ricoperti di ninfee, popolati da numerosi uccelli acquatici.a
  • Lakeshore Trail, un percorso semplice di 4,2 km, che vi permetterà di ammirare il lago, con le sue spiagge di sassi e i boschi di conifere, da diverse angolazioni, sempre con la maestosa silhouette dei Teton sullo sfondo.

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