Georgetown, alla scoperta del nucleo originario di Washington DC

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  • Categoria dell'articolo:Washington DC
  • Ultima modifica dell'articolo:16 Aprile 2025
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Quando pensiamo a Washington DC, ci vengono subito in mente i solenni e maestosi edifici del potere politico americano, come il Campidoglio e la Casa Bianca, oppure i toccanti memoriali del National Mall. Eppure, la capitale americana cela un cuore squisitamente europeo, un quartiere trendy e giovanile da esplorare rigorosamente a piedi: Georgetown.

Fondata nel 1751 come porto commerciale, Georgetown è il nucleo originario di Washington DC, che fu costruita successivamente proprio accanto ad essa. Ordinate villette a schiera in mattoni rossi si susseguono lungo le sue tranquille strade alberate, mentre le trafficatissime arterie centrali ospitano moderne caffetterie e ristoranti storici, come la Martin’s Tavern.

La sua università, tra le più prestigiose d’America, vi catapulterà nelle atmosfere dei college britannici, mentre le ville storiche Tudor Place e Dumbarton Oaks vi accompagneranno in un viaggio tra i fasti delle famiglie più influenti dell’Ottocento.

Infine, concedetevi una passeggiata rilassante nelle sue aree verdi, l’alzaia del canale C&O e il Waterfront Park, che offre deliziose cene a base di aragosta e granchio blu con viste panoramiche sul fiume Potomac.

Se siete in visita a Washington DC, prendetevi una giornata e lasciatevi sedurre dal fascino d’altri tempi di Georgetown.

Dove si trova e come arrivare

Georgetown occupa la zona nord-occidentale di Washington DC, oltre il torrente Rock Creek e affacciata sul fiume Potomac. Raggiungerla dal centro con i mezzi pubblici è possibile, ma non molto agevole, data la mancanza di una linea della metro nel centro del quartiere.

  • In metropolitana, la fermata più vicina è Foggy Bottom, sulle linee Blue, Orange e Silver. Da qui, incamminatevi lungo Pennsylvania Avenue in direzione ovest, e camminate per circa 15 minuti fino a raggiungere M Street NW, l’arteria principale del quartiere. In alternativa, salite sugli autobus 31 o 33, che vi porteranno nello stesso posto.
  • In autobus, ci sono le linee 31 e 33 che collegano Georgetown a Downtown Washington, nello specifico la zona di Lafayette Square, a nord della Casa Bianca. Per arrivare a Lafayette Square, dovrete scendere alle fermate della metropolitana McPherson Square (Blue, Orange, Silver) o Farragut West (Red). In alternativa, prendete gli autobus 32 e 36, che fermano lungo la 15th Street NW.

Se vi trovate in un luogo molto scomodo con i mezzi, per esempio al National Mall, prendete un Uber, la corsa vi costerà circa 15,00$, comprensivi di mancia. Vi sconsiglio di recarvi a Georgetown a piedi dal National Mall. La strada è molto lunga, circa 45 minuti, e dovrete attraversare una zona di tendopoli non esattamente sicura.

Dove alloggiare

Georgetown è una zona molto carina e vivace, ricca di ristoranti e negozietti carini. Purtroppo però, come abbiamo visto, non è ben collegata al centro di Washington. Pertanto, ogni volta che dovrete raggiungere il centro, per esempio il National Mall con i suoi memoriali, il Campidoglio o i Musei Smithsonian, dovrete mettere in conto almeno un’ora di tragitto.

Poiché la maggior parte delle attrazioni di Washington D.C. si concentra attorno al National Mall, soggiornare qui sarebbe l’ideale, anche se piuttosto costoso. Altre zone consigliabili sono Dupont Circle, Downtown e Foggy Bottom, ben collegate e non troppo distanti dal centro.

Una valida alternativa è Arlington, che ufficialmente si trova in Virginia, ma in realtà è sulla sponda opposta del fiume Potomac, quindi molto comoda. Questa zona, leggermente più economica, è servita da un’unica fermata della metro, Rosslyn, quindi cercate un hotel il più vicino possibile.

Come tutte le grandi città, Washington ha quartieri più sicuri e zone che i turisti farebbero bene ad evitare. Sebbene la città sia considerata pericolosa sulla carta, in realtà per i turisti non ci sono rischi particolari, purché si utilizzi il buon senso. La criminalità è per lo più legata al traffico di droga e alle lotte tra bande, concentrate nei quartieri più poveri e periferici. Tra i quartieri da evitare ci sono Deanwood, Brentwood, Columbia Heights, Shaw e Anacostia.

Io ho soggiornato allo Hyatt Place National Mall, che è in posizione super comoda, servito da diverse linee di autobus e dalla metro Enfant Plaza, una delle fermate più importanti della città, con ben 5 linee. Anche se il costo può sembrare alto (circa 150,00$ a notte con colazione) è in linea con i prezzi della città, ed i servizi sono buoni.

Quanto tempo dedicare

Le principali attrazioni di Georgetown (lungofiume, università e zona residenziale) si visitano in mezza giornata.

Se però volete davvero gustarvi le atmosfere del quartiere, allora dedicategli una giornata intera. Fate colazione in una delle sue bakery, visitate le ville storiche Tudor Place e Dumbarton Oaks, lasciatevi accompagnare da un volenteroso studente per le sale più nascoste dell’università. Infine, rilassatevi lungo il Waterfront Park e concedetevi una buona cena di pesce al Washington Harbour.

Storia di Georgetown

Le prime testimonianze di insediamenti nell’area che oggi conosciamo come Georgetown risalgono al 1632, quando il commerciante di pellicce inglese Henry Fleet documentò l’esistenza di un villaggio indiano chiamato Tohoga.

Nel 1751, il governo del Maryland acquisì terreni da George Gordon e George Beall, trasformandoli in un porto commerciale. Il nome Georgetown potrebbe derivare dai due venditori dei terreni, oppure essere un omaggio a Re Giorgio II, considerando che all’epoca il Maryland era una colonia britannica.

Pur essendo una vera e propria cittadina, con sindaco, banche, chiese e un giornale, Georgetown non fu mai ufficialmente riconosciuta come tale. Con il trasferimento della capitale federale da Philadelphia a Washington, divenne parte del Distretto di Columbia, insieme ad Alexandria (oggi in Virginia).

Nel XIX secolo, Georgetown rimase un importante centro di navigazione, grazie soprattutto alla costruzione, nel 1828, del Chesapeake and Ohio Canal. Le principali fonti di reddito della zona erano il tabacco, il sale, lo zucchero, la melassa e, in misura rilevante, la tratta degli schiavi. Dopo la Guerra Civile e l’abolizione della schiavitù, molti afroamericani si trasferirono a Georgetown, arrivando a costituire circa un terzo della popolazione.

Nel XX secolo, il quartiere conobbe un forte sviluppo residenziale e industriale, favorito dalla costruzione di ponti e strade che lo collegavano direttamente al centro di Washington D.C. Nel 1967, Georgetown fu inserita nel National Register of Historic Places, avviando un significativo processo di riqualificazione urbanistica che lo trasformò in uno dei quartieri più trendy della capitale, grazie anche alla massiccia presenza degli studenti universitari.

Cosa vedere a Georgetown

M Street e Wisconsin Avenue

M Street e Wisconsin Avenue rappresentano il “cardo e decumano” di Georgetown, le arterie principali da cui si accede alle principali attrazioni del quartiere. Qui potrete esplorare una varietà di negozi, fermarvi in una caffetteria per una merenda pomeridiana al mitteleuropeo Caffè Leopold, o semplicemente passeggiare ammirando il mix di architetture vittoriane, coloniali e moderne.

Tra le tappe imperdibili ci sono la storica Old Stone House e la celebre Martin’s Tavern, di cui parleremo più diffusamente nei prossimi paragrafi. Non dimenticate di fare una sosta alla Farmers and Mechanics Bank, un affascinante edificio degli anni ’20 situato all’incrocio tra M Street e Wisconsin Avenue, che si contraddistingue per la sua luminosa cupola in foglia d’oro.

In fondo a M Street, in un piccolo parco, si trova il memoriale a Francis Scott Key, l’autore dell’inno americano The Star-Spangled Banner. Se volete vedere l’originale bandiera che sventolava su Fort McHenry durante la battaglia del 1812, recatevi al Museo di Storia Americana sul National Mall. Questo museo, tra i più importanti di Washington, conserva diversi cimeli relativi alla storia e ai Presidenti degli Stati Uniti.

Old Stone House

Lungo M Street, non potete perdervi la visita alla Old Stone House, la casa più antica di Washington e l’unico edificio coloniale pre-rivoluzionario ancora esistente in città. La sua conservazione è stata possibile grazie al mito, poi sfatato, che la voleva come quartier generale di George Washington durante la Rivoluzione Americana.

Costruita nel 1765 da Christopher e Rachel Layman, una coppia di immigrati tedeschi, la casa fu successivamente ingrandita e utilizzata per scopi commerciali. Nel corso degli anni, ospitò una serie di attività, tra cui un orologeria, una sartoria, un negozio di orologi e una locanda. Nel 1953, per il suo valore storico, il governo federale la acquistò, la trasformò in un museo e la riportò al suo aspetto originale.

Oggi, potrete esplorare la cucina in pietra con caminetto e ammirare il piccolo giardino in stile coloniale, oltre a fare acquisti nel piccolo negozio di souvenir. Sebbene non sia stata teatro di eventi storici rilevanti, la Old Stone House offre comunque un’interessante panoramica sulla vita quotidiana delle persone comuni nel XVIII secolo.

L’edificio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 19.00 e nel weekend dalle 11.00 alle 19.00. L’ingresso è gratuito.

Georgetown University

Fondata nel 1789 dal vescovo gesuita John Carroll, Georgetown University è la più antica università cattolica degli Stati Uniti, e una delle cose da vedere assolutamente a Washington DC.

Con 11 facoltà, costi elevatissimi e test di selezione rigorosi, che ammettono solo il 10-15% dei candidati, è inoltre una delle università più prestigiose d’America, molto ambita tra aspiranti politici e diplomatici.

La facciata in pietra grigia del Copley Hall, arricchita da finestre bianche, portoni massicci e torrette appuntite, ricorda molto gli storici college inglesi. Tra le sue eleganti sale decorate con mobili antichi e dipinti, gli imponenti scaloni e i prati curatissimi, vi sembrerà di camminare nei corridoi di Hogwarts!

Tra le cose da non perdere ci sono la University Library e la Dahlgren Chapel of the Sacred Heart, la chiesetta situata nel cortile centrale. La White-Gravenor Hall ospita i dormitori e altre sale di aggregazione per gli studenti, mentre nella storica Healy Hall hanno sede diversi uffici. Potete fare un tour auto-guidato, seguendo il percorso indicato sulla brochure ufficiale.

Quartieri residenziali

Georgetown non si limita certo a M Street e Wisconsin Avenue; l’area compresa tra queste due strade e la Georgetown University è infatti uno dei quartieri residenziali più belli di Washington.

Passeggiando tra le sue strade alberate e ordinatamente disposte a griglia, avrete la possibilità di ammirare eleganti case dai colori vivaci o in mattoni rossi. Diversi personaggi famosi abitarono qui: la celebre chef Julia Child scrisse il suo primo libro di cucina nella casetta gialla al 2706 di Olive Street, mentre John F. Kennedy risiedette al 3307 di N Street durante la sua corsa alla presidenza, tra il 1958 e il 1961.

Gli appassionati di cinema troveranno un’ulteriore curiosità al 3605 di Prospect Street, all’incrocio con la 36th. Qui si trova la casa del film L’Esorcista, un cult del genere horror del 1973. Accanto alla villetta (il cui proprietario non è molto entusiasta della presenza di turisti), si trovano le famose scale su cui precipita Padre Karras.

Tra una villetta e l’altra, potrete scoprire negozi artigianali unici, dei giardini lussureggianti e vetrine curate nei minimi dettagli, che aggiungono ulteriore fascino a questo angolo storico di Washington.

Waterfront Park

Un tempo malfamato porto commerciale, il lungofiume di Georgetown è stato riqualificato nel 2011 e trasformato in un piacevole parco con negozi, ristoranti e una splendida vista panoramica sul fiume Potomac.

Si estende dal Francis Scott Key Bridge fino al centro commerciale Washington Harbour ed è perfetto per godersi un po’ di relax tra i suoi sentieri, abbelliti da aiuole fiorite e fontane. I numerosi ristoranti, specializzati soprattutto in pesce, offrono l’opportunità di gustare una cena romantica, magari sulla terrazza panoramica con vista sul fiume. In inverno, nella piazza centrale, viene allestita una pista di pattinaggio sul ghiaccio, che aggiunge un tocco magico all’atmosfera.

Dal suo molo potrete partire per una crociera panoramica sul fiume Potomac, alla scoperta dei memoriali del National Mall e della graziosa Alexandria, in Virginia. Per un’esperienza più attiva, è anche possibile noleggiare kayak o paddleboard e ammirare il panorama direttamente dall’acqua.

C&O Canal

Acronimo di Chesapeake and Ohio Canal, il C&O è un canale costruito nel 1850 per il trasporto del carbone. Ha inizio qui, tra M Street e il fiume Potomac, e termina a Cumberland, nel Maryland, dopo un percorso di circa 300 km.

Caduto in disuso nel 1924, oggi è un National Historic Park. Con la sua tranquilla passeggiata pedonale, le casette colorate e i ponticelli pittoreschi, rappresenta uno degli angoli più suggestivi e fotogenici di Georgetown.

Lungo il canale si trovano inoltre diversi edifici storici, tra cui la sede originale della Tabulating Machine Company, azienda che sviluppò uno dei primissimi prototipi di computer.

Tudor Place

Nella zona settentrionale di Georgetown, Tudor Place è una villa del 1816 realizzata in stile federale. Le sue principali caratteristiche sono le linee eleganti e simmetriche, una facciata sobria e un portico colonnato che richiama le architetture classiche.

Di proprietà della famiglia Peters per sei generazioni, la magione è oggi un museo.

Al suo interno, perfettamente conservato, potrete ammirare una collezione di oltre 8.000 oggetti e arredi, molti dei quali provenienti da Mount Vernon, la residenza di George Washington in Virginia. Il primo presidente americano visitò regolarmente Tudor Place, poiché appartenne per un periodo a Martha Custis Peter, nipote di sua moglie Martha Washington.

Visitare Tudor Place significa gettare uno sguardo sulla quotidianità delle famiglie più influenti dell’800. Tra i pezzi più significativi della collezione si trovano infatti cristalli e preziosi gioielli, una rara selezione di porcellane cinesi ed europee, argenteria americana e britannica, oltre a libri e lettere personali. Gli interni riflettono il cambiamento degli stili e delle abitudini nel corso dei decenni, con mobili originali che raccontano la storia dell’aristocrazia americana.

Oltre alla villa, il sito comprende splendidi giardini storici, con sentieri ombreggiati, roseti e alberi secolari. La tenuta è un’oasi di tranquillità nel cuore di Georgetown ed è perfetta per una passeggiata dopo la visita.

Tudor Place è aperta dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 16:00 e la domenica dalle 12:00 alle 16:00. Il tour guidato, della durata di circa 60 minuti, costa 10,00$ per gli adulti e 5,00$ per senior, minorenni tra i 5 e i 18 anni, studenti e militari.

Dumbarton House

A breve distanza da Tudor Place si trova Dumbarton Oaks, un’altra villa storica, famosa per aver ospitato, nel 1944, la conferenza che portò alla nascita delle Nazioni Unite.

La proprietà, che risale al 1800, fu acquistata nel 1920 dai collezionisti Mildred e Robert Woods Bliss, che la trasformarono in una delle collezioni d’arte private più pregiate di Washington. Oggi la residenza è sede di un istituto di ricerca, di mostre d’arte e di un museo che espone opere d’arte precolombiane e bizantine, con una selezione unica di mosaici, manoscritti e sculture.

Il vero fascino di Dumbarton Oaks risiede però nei magnifici giardini, progettati dall’architetta paesaggista Beatrix Farrand. Caratterizzati da uno stile formale, con terrazze, fontane e sentieri fiancheggiati da piante esotiche e fiori, si estendono su 27 acri e sono noti anche come “Secret Gardens”. Ogni angolo è curato nei minimi dettagli, con pergolati ricoperti di glicini, prati all’inglese e romantici punti panoramici, che ne fanno uno dei luoghi più affascinanti di Georgetown, soprattutto in primavera e in autunno.

Dumbarton Oaks è aperta dal martedì al sabato, dalle 14:00 alle 17:00 dal 1° novembre al 28 febbraio e fino alle 18:00 dal 1° marzo al 31 ottobre. Durante la stagione invernale, l’ingresso ai giardini è gratuito. Il museo è aperto dal martedì al sabato, dalle 11:30 alle 17:30, e l’ingresso è sempre gratuito.

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Dove mangiare a Georgetown

Quartiere hipster e sempre attento alle ultime tendenze, Georgetown ospita un gran numero di caffetterie e ristoranti alla moda. Colorati e informali, questi locali attirano soprattutto una clientela giovane e propongono golosità come Pumpkin Spice Latte, Toffee Nut Latte, cupcake, cookies, e molto altro.

A Georgetown, soprattutto nei pressi del porto, potrete inoltre assaggiare diverse specialità di mare tipiche della costa Est, in particolare ostriche, aragoste e il famigerato granchio blu, che negli ultimi anni ha iniziato a infestare anche le nostre coste.

Ecco alcuni ristoranti di Georgetown da non perdere:

  • Martin’s Tavern, storico ristorante dall’atmosfera rétro, presente in città da quasi un secolo. Il suo menù propone piatti tipicamente britannici, come il polpettone, la Shepherd’s Pie e il Fish & Chips, accanto a classici americani come la Caesar Salad e le ostriche fritte. Il suo fascino risiede però nelle personalità che lo hanno frequentato: il presidente Truman, John F. Kennedy (che qui fece la proposta di matrimonio a Jacqueline) e molte altre figure storiche.
  • Georgetown Seafood, un ristorante semplice e informale che offre un menù di pesce di ottima qualità. Tra i piatti più apprezzati, le crab cakes, grosse polpette di granchio blu, e il delizioso lobster roll, il celebre panino con aragosta a pezzi, servito con burro fuso o maionese.
  • Georgetown Cupcake. Aperto nel 2008 dalle sorelle Katherine Kallinis Berman e Sophie Kallinis LaMontagne, questo negozio è diventato in breve tempo un’istituzione in città. Il successo è dovuto non solo alla qualità dei cupcake, ma anche all’attenzione all’estetica e al packaging accattivante. Il loro punto di forza sta nella creazione di nuovi gusti e decorazioni, con edizioni speciali stagionali che spingono i clienti a tornare regolarmente.

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