Le Isole Canarie, situate al largo della costa del Marocco ma appartenenti alla Spagna, sono una meta turistica molto popolare tra i visitatori europei. L’isola più visitata è Tenerife, con la sua vasta gamma di attrazioni, dalle spiagge ai parchi naturali. Tuttavia, non bisogna trascurare la più piccola ma affascinante Lanzarote, anch’essa ricca di spiagge dorate e cose da vedere.
Dominata dal paesaggio modellato dal vulcano Timanfaya, Lanzarote è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO grazie alle sue straordinarie ricchezze naturali. È una terra di contrasti. Il vulcano distrugge ma, al contempo, crea meraviglie naturali come quelle di Los Hervideros, dove il mare si infrange con forza sulle rocce laviche. A Lanzarote, il bianco abbagliante delle abitazioni si staglia contro il nero del terreno basaltico e l’azzurro intenso del cielo; e, nonostante la persistente siccità, gli agricoltori locali hanno saputo coltivare prodotti eccezionali, come il pregiato vino Malvasia.
Questo paesaggio straordinario è stato ulteriormente valorizzato dall’intervento del visionario artista César Manrique, nativo di Lanzarote. Manrique ha dedicato la sua vita a rendere l’isola un luogo in cui natura e arte si fondono in perfetta armonia. Le sue opere, rispettose dell’ambiente, sono veri e propri gioielli architettonici, come il Mirador del Río, che regala viste mozzafiato sull’isola La Graciosa; i Jameos del Agua, un complesso spettacolare creato in una grotta vulcanica; e la sua stessa casa-museo, costruita su un campo di lava solidificata.
Infine, per gli amanti del mare e degli sport acquatici, Lanzarote offre numerose spiagge di sabbia dorata e luoghi ideali per il surf, come la spiaggia di Famara. Le cittadine, come Puerto del Carmen e Playa Blanca, sono animate da una vivace vita notturna, con locali e ristoranti che offrono piatti tipici.
Indice
Come arrivare e come muoversi
Lanzarote fa parte delle Isole Canarie e, pur appartenendo politicamente alla Spagna, si trova geograficamente al largo delle coste del Marocco.
L’aeroporto di Lanzarote è situato vicino ad Arrecife, la capitale dell’isola. Grazie alle dimensioni contenute di Lanzarote, da qui è facile raggiungere tutte le principali località turistiche. È possibile volare sull’isola dalle principali città italiane: Iberia e Vueling offrono collegamenti con scalo, mentre EasyJet e Ryanair propongono voli diretti da Milano, rendendo l’isola accessibile con diverse opzioni di viaggio.
Per spostarsi sull’isola, è disponibile una buona rete di trasporti pubblici gestita da Arrecife Bus. Le tariffe variano da 1,40 € a 4,00 € per tratta, a seconda della distanza percorsa. È inoltre possibile acquistare una tessera ricaricabile, che consente di ottenere uno sconto del 10% su tutti gli spostamenti.
Tuttavia, consiglio di utilizzare i mezzi pubblici solo se avete in programma una vacanza stanziale, con pochi spostamenti occasionali. Se invece desiderate esplorare ogni angolo di Lanzarote, la soluzione ideale è noleggiare un’auto: vi garantirà maggiore autonomia e vi permetterà di raggiungere con facilità anche le zone meno servite dai trasporti pubblici.
Quando andare
Con il suo clima subtropicale, Lanzarote gode di condizioni meteorologiche piacevoli e stabili durante tutto l’anno. Le precipitazioni sono rare e si concentrano principalmente nei mesi invernali, mentre le temperature restano costanti, oscillando tra i 18°C di gennaio e i 25°C di agosto. Un elemento caratteristico del clima dell’isola è il vento, che soffia quasi sempre, rendendo l’aria fresca anche nelle giornate più calde.
- In primavera, le temperature massime si aggirano intorno ai 22°C, le precipitazioni sono scarse e il clima è ideale per escursioni e attività all’aperto, come il trekking nei paesaggi vulcanici o le passeggiate lungo le coste.
- L’estate è calda e secca, con temperature che si stabilizzano attorno ai 25°C. Il vento costante contribuisce a rendere il caldo piacevole. Questo è il periodo perfetto per chi ama il sole e il mare. Tuttavia, Luglio e Agosto possono essere affollati, specialmente nelle località turistiche principali.
- In autunno, le temperature restano piacevoli, molto simili a quelle primaverili. Sebbene le precipitazioni inizino ad aumentare leggermente, le giornate sono per lo più soleggiate, ideali per esplorare l’isola o rilassarsi sulle spiagge meno affollate.
- L’inverno è mite, con temperature che difficilmente scendono sotto i 15°C. Questo rende Lanzarote una meta ideale per chi desidera sfuggire al freddo europeo, godendo di un clima primaverile perfetto per escursioni e visite culturali.
Se il vostro obiettivo è una vacanza all’insegna del mare e del sole, vi consiglio di visitare Lanzarote tra maggio e settembre, quando il clima è più caldo e le piogge sono praticamente assenti. Tuttavia, se preferite evitare la folla, i mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre rappresentano il compromesso perfetto: temperature calde, giornate lunghe e meno affollamento.
Quanto tempo dedicare
Lanzarote è un’isola piccola, con una lunghezza di circa 70 km e una larghezza di 35 km, il che significa che tutte le attrazioni principali da vedere sono relativamente vicine tra loro. Anche se molte strade sono strette e i limiti di velocità piuttosto bassi, è possibile raggiungere qualsiasi punto dell’isola in massimo un’ora.
La durata ideale di una vacanza a Lanzarote dipende dai vostri interessi e da ciò che desiderate fare. L’isola si esplora tranquillamente in 4-5 notti, ma per ammortizzare il viaggio – che richiede comunque 5-6 ore di volo dall’Italia – vi consiglio di dedicare almeno una settimana. In questo modo, avrete tempo non solo per visitare le principali attrazioni, ma anche per rilassarvi in spiaggia e, magari, fare un’escursione di un giorno alla vicina Fuerteventura.
Un’altra idea interessante è pianificare un soggiorno più lungo alle Canarie, combinando Lanzarote con altre isole. In questo caso, vi consiglio di trascorrere una settimana su ciascuna isola, scegliendo come seconda tappa Tenerife o Gran Canaria, entrambe ricche di attrazioni e paesaggi diversi. Se desiderate visitare tre isole, potete prevedere un soggiorno di 5 notti per ognuna, ma in questo caso preparatevi a un tour de force.
Dove dormire
Date le dimensioni contenute di Lanzarote, non esiste un posto migliore o peggiore dove soggiornare, poiché potrete esplorare tutta l’isola in poco tempo. In più, non ci sono aree particolarmente pericolose per quanto riguarda i crimini.
La maggior parte dei visitatori sceglie la costa orientale, che offre una vasta gamma di soluzioni per ogni tipo di budget e preferenza: dai bed & breakfast agli hotel di lusso, dai villaggi vacanze agli appartamenti. Questa zona è particolarmente gettonata per la vita di mare, il divertimento e i numerosi servizi presenti nelle città di Puerto del Carmen, Arrecife e Costa Teguise. Inoltre, questa costa gode di un clima generalmente più soleggiato ed è meglio protetta dai venti rispetto ad altre aree dell’isola.
Se, invece, desiderate una vacanza più tranquilla e rilassante, Playa Blanca, situata all’estremità meridionale dell’isola, è la scelta ideale. Per un’esperienza autentica e di charme, vi consiglio di soggiornare in una casa rural tra le campagne e i vigneti di Yaiza, Uga o Las Breñas, dove potrete godere di viste mozzafiato sul Parco Nazionale di Timanfaya e immergervi nella pace del paesaggio vulcanico.
Cosa vedere a Lanzarote
Le spiagge di Lanzarote
Il motivo principale per cui si visita Lanzarote sono le sue splendide spiagge, quindi iniziamo la carrellate delle cose da vedere proprio da qui. Nonostante sia un’isola vulcanica, Lanzarote vanta numerose spiagge di sabbia dorata e persino bianca. La maggior parte delle spiagge è libera e senza servizi, quindi vi consiglio di munirvi di ombrellone e telo mare. Inoltre, molte delle calette più nascoste sono spesso frequentate da nudisti.
- Playa Papagayo, situata all’estremo sud dell’isola, è considerata la migliore. Incastonata in una baia circondata da dune laviche, offre sabbia dorata finissima e acque cristalline, perfette per lo snorkeling. È raggiungibile da Castillo del Agua percorrendo una strada sterrata che conduce a un ampio parcheggio. Arrivate al mattino presto per essere sicuri di trovare posto.
- Playa Las Mujeres, poco distante da Playa Papagayo, è molto simile ma più ampia.
- Playa de Famara, situata nel nord dell’isola, è famosa per i suoi forti venti, rendendola la destinazione ideale per praticare windsurf e kitesurf. Tuttavia, non è adatta alla balneazione a causa delle correnti. Con i suoi 6 km di lunghezza, questa spiaggia di sabbia scura si estende ai piedi di una maestosa scogliera alta 600 metri, creando un panorama spettacolare.
- Playa de Los Caletones, sulla costa nord-occidentale, è un piccolo paradiso con sabbia bianca e fine. Grazie alla sua posizione in una baia riparata e ai frangiflutti naturali in pietra lavica, è ottima per le famiglie.
- Playa del Reducto è la spiaggia cittadina di Arrecife. Lunga circa 500 metri, è ornata da palme e circondata da moderni resort e ristoranti.
- Puerto del Carmen, la principale località turistica di Lanzarote, vanta ben quattro spiagge urbane. Queste spiagge sono attrezzate e vicine ai principali servizi turistici, qundi ideali per le famglie e per chi cerca il relax.




Parco Nazionale di Timanfaya
Le Canarie sono isole vulcaniche, e i vulcani rappresentano una delle principali attrazioni dell’arcipelago, dal maestoso Teide di Tenerife al suggestivo Timanfaya di Lanzarote. Il Parco Nazionale del Timanfaya, unico parco di carattere geologico dell’intero arcipelago, offre l’opportunità di esplorare un’area di oltre 10.000 ettari, formatasi in seguito a eruzioni relativamente recenti, avvenute “solo” 300 anni fa.
A causa della fragilità del terreno, solo una piccola porzione del parco è visitabile, ed esclusivamente tramite tour guidati. Il biglietto d’ingresso costa 20,00 € per gli adulti e 10,00 € per i bambini tra i 7 e i 12 anni, e include un tour in autobus e dimostrazioni geotermiche. Potete acquistare i biglietti online oppure al Centro de Visitantes, situato lungo la LZ-67, vicino al comune di Mancha Blanca.
Il tour parte dalla struttura dell’Islote de Hilario e vi condurrà attraverso paesaggi straordinari, fatti di dune colorate e formazioni rocciose che sembrano uscite da un altro pianeta. Non è un caso che il Timanfaya sia soprannominato Montañas del Fuego: i toni intensi di rosso, giallo e nero, i profondi crateri e i sentieri che si perdono verso l’orizzonte vi daranno l’impressione di trovarvi su Marte.
Nel parco sono presenti anche due sentieri escursionistici: la Ruta de Tremesana (4 km) e la Ruta del Litoral (9 km). Tuttavia, vi consiglio di intraprendere questi percorsi solo se avete un po’ di esperienza, poiché il terreno è fragile e accidentato.
Una volta rientrati alla base, i ranger vi mostreranno come il terreno sia ancora geotermicamente attivo. Basterà scavare un piccolo buco nel suolo e versarci dell’acqua per assistere alla formazione di un piccolo geyser: un’esperienza che rende tangibile la forza ancora viva del vulcano.
Infine, non perdete l’occasione di pranzare al ristorante El Diablo, un locale unico che sfrutta il calore naturale del vulcano per cucinare. Qui potrete gustare pollo e patate grigliati su una griglia posta direttamente sopra una cavità vulcanica, con temperature che raggiungono i 400 °C.






Arrecife
Arrecife è la capitale di Lanzarote e anche la città più popolosa dell’isola. Nata come porto in seguito alla scoperta delle Canarie, la città iniziò a svilupparsi significativamente solo nel XIX secolo, quando l’isola vide un boom delle attività turistiche e commerciali.
Oggi Arrecife conta circa 55.000 abitanti, un terzo della popolazione totale di Lanzarote, ed è conosciuta principalmente come località balneare. Tuttavia, la città offre anche diverse attrazioni interessanti da esplorare.
Tra queste spicca il grazioso centro storico, caratterizzato da uno stile coloniale ben conservato. Qui troverete la Casa Amarilla, così chiamata per le ceramiche gialle che decorano la facciata, un edificio iconico che rappresenta la storia e la cultura locale.
Un’altra attrazione imperdibile è il Castillo de San Gabriel, una fortezza costruita nel XVI secolo per difendere l’isola dagli attacchi dei pirati. Oggi ospita un museo che racconta la storia della città e delle sue tradizioni marittime.
Merita una visita anche il Castillo de San José, un’altra fortezza storica, ora trasformata nel Museo Internazionale di Arte Contemporanea (MIAC). Questo spazio espositivo, arricchito dall’intervento dell’artista César Manrique, unisce arte moderna e design in una cornice unica.
Infine, non potete perdervi una passeggiata sul lungomare di Arrecife, completamente pedonalizzato e perfetto per godersi il panorama, fare shopping nei negozi locali o fermarsi in uno dei tanti ristoranti e caffè.


Teguise
Se cercate un’atmosfera più autentica rispetto alle località costiere, non potete perdervi Teguise, a soli 13 km da Arrecife.
Questa affascinante città, un tempo capitale di Lanzarote, è oggi considerata patrimonio storico e culturale dell’isola. Il suo incantevole centro storico è un perfetto esempio di architettura tradizionale canariota e coloniale. Le case, imbiancate a calce, sono arricchite da infissi colorati e caratteristici balconcini in legno intrecciato. La pietra lavica, tipica dell’isola, viene usata come elemento decorativo, mentre il verde delle piante tropicali offre un contrasto vibrante con il nero delle rocce vulcaniche e il blu del cielo.
Un trionfo di contrasti che rende Teguise un luogo pittoresco da esplorare semplicemente passeggiando per le sue stradine. Per vivere l’esperienza autentica al 100%, vi consiglio però di visitare Teguise la domenica, quando la città si anima con il famoso mercato degli artigiani. Questo mercato, che attrae visitatori da tutta l’isola, è un tripudio di colori e profumi. Tra le bancarelle troverete una vasta gamma di prodotti: ceramiche smaltate, abbigliamento, cosmetici, souvenir e, naturalmente, una selezione di prelibatezze enogastronomiche locali.


Haría
Situato nel nord dell’isola, Haría è un altro villaggio che incanta per il suo carattere autentico. Anche qui predominano gli edifici bianchi, interrotti dal verde delle piante e dal nero della pietra lavica. Ciò che rende davvero speciale Haría, però, è la presenza di centinaia di palme, piantate in onore di ogni nuovo nato, secondo una tradizione che risale a secoli fa. Per questo motivo, il borgo è conosciuto anche come la “città delle mille palme”.
A Haría si trova anche la Casa-Museo di César Manrique, l’architetto e artista nato ad Arrecife nel 1919. Manrique è stato un visionario che ha studiato in Francia e negli Stati Uniti, per poi tornare nella sua terra natale negli anni ’60. Qui si dedicò a promuovere un modello di turismo che rispettasse il paesaggio e le tradizioni locali, impedendo la costruzione di edifici invadenti e combinando creatività e sostenibilità. Le sue opere più emblematiche, che vedremo in paragrafi dedicati, sono esempi di armonia perfetta tra architettura e natura, e hanno contribuito a far ottenere a Lanzarote il riconoscimento come Riserva della Biosfera UNESCO.
Questa casa fu l’ultima dimora di Manrique, dove visse fino alla sua morte nel 1992. Il museo è stato aperto al pubblico nel 2013 e si trova immerso in un rigoglioso palmeto. La struttura è un esempio del suo pensiero: Manrique ristrutturò un’antica casa rurale, combinando l’architettura tradizionale con un design moderno, utilizzando materiali naturali e integrando la casa nell’ambiente circostante. Il museo permette di esplorare le stanze originali, l’atelier dell’artista e i due cortili, che conservano oggetti personali, utensili e artigianato.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Il biglietto d’ingresso costa 10,00€ intero e 7,00€ ridotto.
Fundacion Cesar Manrique
Probabilmente la più famosa attrazione legata a Manrique da visitare a Lanzarote è la Fondazione César Manrique, un luogo davvero speciale. L’architetto si stabilì qui al suo ritorno da New York, nel 1968, costruendo personalmente la casa in cui abitò per circa 20 anni.
La struttura si trova nel cuore di una gigantesca colata lavica, formatasi durante le eruzioni del 1730 e 1736. Approfittando delle cavità naturali e dei tunnel lavici che si intersecano, Manrique progettò un’abitazione che mescolava l’architettura tradizionale con le comodità moderne. Non mancano infatti una piscina, un barbecue e persino una piccola sala da ballo. Al piano superiore, invece, si trova un incantevole giardino abbellito da ampie vetrate, giganteschi cactus e mosaici colorati, che creano un contrasto spettacolare con il nero del basalto.
La Fondazione è anche un museo, che ospita una collezione di dipinti di Manrique stesso, oltre che di altri artisti spagnoli.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Il biglietto d’ingresso costa 10,00€ intero e 7,00€ ridotto.




Mirador del Rio
Situato all’estremo nord dell’isola, il Mirador del Río è il punto panoramico più famoso di Lanzarote.
Nel punto in cui un tempo sorgevano i resti di una vecchia base militare, il genio di César Manrique ha immaginato una struttura perfettamente integrata con il paesaggio. Da fuori, la sua presenza è quasi impercettibile, se non fosse per il parcheggio e le sculture futuristiche nel piazzale.
All’interno, invece, troverete una moderna piattaforma panoramica con gigantesche vetrate a tutta parete, un bar con tavolini, comodi divanetti, un camino e numerose piante in vaso.
Da qui, avrete una vista mozzafiato sull’estremità settentrionale di Lanzarote, su La Graciosa, la più piccola e meno popolosa delle isole Canarie, e sulle acque rosse delle Salinas del Río, le saline più antiche dell’arcipelago.
Il Mirador è aperto dalle 10:00 alle 16:00. Il biglietto d’ingresso costa 8,00€ per gli adulti e 4,00€ per i bambini.


Jameos del Agua
Continuiamo la rassegna delle attrazioni d Lanzarote legate a César Manrique, che si è davvero prodigato per promuovere Lanzarote dal punto di vista turistico, sempre rispettando la natura vulcanica dell’isola.
Jameo è una parola di origine Guanche, che si riferisce ai buchi lasciati dal crollo parziale del soffitto dei tunnel lavici. In questo caso, ci troviamo nel tunnel formatosi 4000 anni fa con l’eruzione del vulcano Corona. Sfruttando queste aperture naturali, tra il 1968 e il 1977, Manrique creò degli spazi pensati per il relax.
Nacquero così tre grandi stanze aperte, dove le creazioni umane sono in perfetta simbiosi con l’ambiente, creando un effetto visivo molto piacevole. Il Jameo Chico ospita il ristorante panoramico, il Jameo Grande una suggestiva piscina dall’acqua azzurrissima, mentre l’ultimo, il Jameo de la Cazuela, funge da accesso allo straordinario anfiteatro, che ospita regolarmente concerti e altre performance.
Nella laguna naturale vive inoltre una specie di granchio albino cieco, autoctono di Lanzarote. Se osservate attentamente il soffitto della grotta, potrete notare i granchietti attaccati alla roccia, creando l’effetto di un cielo stellato.
Nel complesso ha sede anche la Casa de los Volcanes, dedicata alla scienza e alla geologia, in particolare riguardo al Vulcano Corona.
Il Jameos del Agua è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00, mentre il museo dalle 10:15 alle 17:00. Il biglietto cumulativo costa 20,00€ per gli adulti e 10,00€ per i bambini dai 7 ai 12 anni.




Jardin de Cactus
L’inconfondibile impronta di César Manrique è presente ovunque a Lanzarote, anche in questo splendido giardino nei pressi di Guatiza, nel nord dell’isola. Il terreno su cui sorge era originariamente dedicato alla coltivazione di fichi d’India per l’estrazione della cocciniglia, un parassita dal quale si ricava un colorante rosso.
Inaugurato nel 1990, il Jardín de Cactus ospita oltre 4500 esemplari di cactus, appartenenti a 450 specie diverse e provenienti da tutto il mondo. Le piante sono collocate in una sorta di anfiteatro e disposte su terrazze in base alla specie e alla fioritura, creando chiazze di colori, il tutto intervallato da aiuole e sculture in pietra lavica. Tra le specie presenti ci sono: il “cuscino della suocera“, un piccolo cactus tondo; i fichi d’India; e il cactus africano Euphorbia Candelabrum, che raggiunge i 7 metri di altezza. A fare da sfondo a questo piccolo paradiso troviamo un pittoresco mulino a vento e due stagni popolati da pesciolini colorati.
Nell’annesso ristorante potrete assaporare alcune specialità a base di cactus, tra cui gelati, hamburger e salse.
Il Jardín de Cactus è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00. Il biglietto d’ingresso costa 8,00€ per gli adulti e 4,00€ per i bambini dai 7 ai 12 anni.




Cueva de los Verdes
In un’isola vulcanica che si rispetti, non può certo mancare una grotta lavica. A Tenerife possiamo visitare la Cueva del Viento, mentre qui a Lanzarote troviamo la Cueva de los Verdes.
Si tratta di una grotta sotterranea su due livelli, formatasi in seguito all’eruzione del vulcano Corona, proprio come i Jameos del Agua. In passato, la grotta era utilizzata dalle popolazioni locali come rifugio, mentre il nome attuale deriva dalla famiglia che possedeva il terreno prima che fosse scoperta.
Tunnel, cunicoli, grotte e lagune sotterranee si susseguono in un labirinto lungo circa 8 km, e le “stanze” più grandi arrivano a una ragguardevole altezza di 50 metri. La parte visitabile, però, è solamente di 1 km, ma sarà sufficiente a farvi rimanere a bocca aperta. L’intera grotta è illuminata da suggestivi giochi di luce, che rivelano le forme e i colori della roccia basaltica, un effetto davvero sorprendente che affascinerà tanto gli adulti quanto i bambini.
La Cueva de los Verdes è visitabile solo con tour guidato. Per la vostra sicurezza, è importante restare sempre con il proprio gruppo e non addentrarsi nei tunnel laterali non illuminati. La Cueva è aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:45. Il biglietto d’ingresso costa 15,00€ per gli adulti e 7,50€ per i bambini. La prenotazione online è obbligatoria.



Casa-Museo del Campesino
Prima del boom turistico, l’economia di Lanzarote si basava principalmente sull’agricoltura. Questo museo, dedicato proprio ai contadini (campesinos), vuole essere un omaggio alla tradizione agricola e artigianale dell’isola.
Ovviamente progettato da Cesar Manrique, si trova a San Bartolomé, nel cuore dell’isola. Si tratta di una ricostruzione di una fattoria tradizionale canaria, con diverse stanze dove gli artigiani mostrano le tecniche di lavoro tramandate di generazione in generazione.
A dominare l’area c’è il Monumento alla Fecondità, una scultura futuristica alta 15 metri, realizzata con cemento, ferro e cisterne d’acqua, dipinta interamente di bianco. Per questa opera, Manrique collaborò con l’architetto paesaggista Jesús Soto.
Il ristorante è assolutamente da provare, poiché propone i piatti tipici dell’isola, tra cui formaggi locali, stufato di capra, zuppa di miglio e sancocho de cherne, un piatto a base di cernia e patate dolci.
La Casa-Museo è aperta tutti i giorni, dalle 10:00 alle 18:00, e l’ingresso è gratuito. Il ristorante è aperto solo a pranzo, dalle 12:00 alle 16:00.



Lago Verde
Una delle attrazioni più bizzarre di Lanzarote è il Lago Verde, situato sulla costa occidentale, a breve distanza dalla località di El Golfo.
Questo piccolo lago si è formato a seguito dell’implosione di un vulcano ed è situato nella parte interna della Playa de los Clicos. Il suo caratteristico colore verde intenso è dovuto alla presenza di particolari microorganismi che prosperano grazie alla grande densità di minerali presenti nelle acque.
Una vera e propria meraviglia geologica da “guardare ma non toccare”. Trattandosi di un ecosistema delicato e tossico per l’essere umano, è severamente vietato fare il bagno nelle sue acque, ma anche semplicemente toccarle.
Il punto di osservazione migliore si trova al Mirador del Charco Verde, lungo la LZ-703. Dal parcheggio, percorrete il breve sentiero fino al belvedere, da cui potrete ammirare il lago in tutta la sua bellezza.



Los Hervideros
Poco a sud del Lago Verde, si trova un altro spettacolo naturale che mostra la forza della natura e degli elementi: Los Hervideros.
Questa serie di scogliere di magma, solidificato e poi sgretolato a contatto con le fredde acque dell’Atlantico, ha dato origine a grotte e tunnel sottomarini. Le onde si infrangono violentemente sulle scogliere, si insinuano nelle grotte e creano un turbinio di schiuma e boati sinistri che accentuano la maestosità del luogo.
Il momento migliore per visitare Los Hervideros è quando il mare è mosso e le onde si fanno più impetuose, creando uno spettacolo ancora più impressionante. Lì troverete anche una serie di sentieri percorribili, ma è fondamentale fare molta attenzione quando camminate sulle scogliere, soprattutto in presenza di vento forte o di condizioni meteo avverse.



Strada del vino di Geria
Il ricco terreno vulcanico di Lanzarote è perfetto per la coltivazione della vite e la produzione di vino. Quest’attività è particolarmente concentrata nel sud dell’isola, lungo la LZ-30, che va da San Bartolomé a Uga, conosciuta anche come la “strada del vino”.
La zona prende il nome dalla “geria”, la tradizionale tecnica di coltivazione che prevede di piantare la vite in una buca conica, in modo da raccogliere la scarsa umidità presente nel terreno. Un muretto di pietra circonda la pianta, proteggendola dai venti costanti. Il risultato è un paesaggio surreale, con colline e vallate di terreno nero, interamente ricoperte da muretti e punteggiate dal verde delle viti.
La principale produzione vinicola è il Malvasia, seguito dal Moscato. Lungo il percorso, potrete fermarvi nelle cantine, chiamate “bodegas”, per una degustazione e, magari, acquistare una bottiglia da portare a casa. Le più famose sono El Grifo, che comprende anche un museo, e Bodegas Stratvus, con un ristorante che propone un menù a km 0.



