Organizzare un viaggio in Andalusia è semplice, dato che la Spagna è un paese europeo molto simile all’Italia; tuttavia, alcuni consigli pratici possono rivelarsi utili per evitare inconvenienti e rendere la vostra vacanza davvero indimenticabile.
In questo articolo non ci occuperemo delle attrazioni da visitare, se non marginalmente. L’obiettivo è piuttosto illustrarvi alcune peculiarità dell’Andalusia, basandomi sulle mie esperienze personali e sugli errori commessi durante il mio viaggio. Se cercate un articolo su cosa vedere in Andalusia, vi consiglio di dare un’occhiata qui.
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Per viaggiare in Spagna è sufficiente la carta d’identità italiana in corso di validità.
Presentando la tessera sanitaria, i cittadini italiani possono accedere al servizio sanitario spagnolo, ma solo per le emergenze e per cure che non possono essere rimandate al rientro. Ciò non sostituisce, pertanto, una buona assicurazione di viaggio privata, che è sempre consigliabile stipulare, sia in Italia che all’estero.
In Spagna, il contante è ancora molto utilizzato, forse più che in Italia. Tuttavia, le principali carte di credito sono accettate ovunque, anche per piccoli importi. Se intendete pagare con carta, assicuratevi di avere il PIN a 4 cifre, indispensabile per i pagamenti automatici, come alle macchinette.
Se prevedete di noleggiare un’auto, ricordate di portare la patente di guida (che non sostituisce la carta d’identità).
Viaggiare in auto
Guidare in Andalusia è abbastanza semplice: il codice della strada è quasi identico al nostro, salvo piccole differenze nei limiti di velocità, che comunque sono sempre ben segnalati.
Ecco alcune cose da sapere prima di mettervi al volante:
- Scegliete un’auto di dimensioni intermedie: non troppo piccola, soprattutto se avete molti bagagli, ma nemmeno troppo grande, altrimenti avrete difficoltà nelle città e nei parcheggi.
- Se guidate in città, cosa che non consiglio perché le strade sono molto strette, date sempre la precedenza a pedoni e biciclette..
- Autovelox e ZTL: sono molto più diffusi rispetto all’Italia e funzionano perfettamente. Prestate attenzione.
Spostarsi nelle città
Siviglia e Malaga, le due città più grandi dell’Andalusia, hanno rispettivamente circa 700.000 e 600.000 abitanti. Vedete bene, quindi, che anche le città più estese sono comunque a misura d’uomo, con le principali attrazioni spesso vicine tra loro.
I centri storici hanno strade molto strette, poco adatte alla circolazione dei veicoli. Anche i mezzi pubblici si fermano solitamente alla cerchia esterna. Gli autobus sono però un ottimo alleato nelle giornate più calde, quando anche un breve rientro in hotel può diventare faticoso.
Il mio consiglio? Muovetevi a piedi e utilizzate i mezzi solo per raggiungere attrazioni decentrate, come l’Alhambra a Granada, Plaza de España a Siviglia o il Castello di Gibralfaro a Malaga.
Se noleggiate un’auto, scegliete un hotel con parcheggio interno o con una convenzione in un parcheggio vicino. In generale, parcheggiare nelle città può essere un’impresa.
Non ho trovato un grande assortimento di biciclette o monopattini a noleggio. Solo Siviglia è dotata del servizio bike sharing, gestito dalla società Sevici. Nelle altre località, se volete noleggiare una bicicletta, dovrete rivolgervi alle società private.
Clima e quando andare
L’Andalusia ha un clima mediterraneo, ed è nota per le lunghe giornate di sole, le scarse piogge e le sue estati torride, soprattutto nell’entroterra.
- In primavera le temperature sono piacevoli, tra i 15°C e i 25°C, e le precipitazioni moderate. La natura inizia a risvegliarsi, con le fioriture degli alberi da frutto che colorano il paesaggio e profumano l’aria.
- In estate il caldo è davvero intenso, con temperature che possono superare i 40°C, soprattutto nelle città. Sulla costa,invece, le brezze marine aiutano a rendere il clima più sopportabile. Le precipitazioni sono quasi inesistenti.
- In autunno il clima è ancora caldo, con temperature tra i 20°C e i 30°C. È una stagione più umida rispetto all’estate, ma le piogge sono generalmente leggere e di breve durata.
- L’inverno è mite, con temperature che difficilmente scendono sotto i 10 gradi. Le precipitazioni sono un po’ più frequenti, ma comunque contenute.
Le stagioni migliori per visitare l’Andalusia sono la primavera e l’autunno, quando il clima è più temperato e le località turistiche meno affollate.
Se viaggiate gioco forza in estate, vi suggerisco di pianificare le attività la mattina presto o nel tardo pomeriggio, magari approfittando della tradizionale “siesta” per un tuffo in piscina o un pisolino. In generale, ho notato che si sta abbastanza bene fino alle 15.00 circa, dopodiché le temperature salgono vertiginosamente, e si abbassano un pochino solo al calar del sole.
Quanto tempo dedicare
La maggior parte dei tour organizzati in Andalusia prevede una permanenza di una settimana. Questo periodo è sufficiente per avere un assaggio della regione, visitare le città principali e immergersi nella sua atmosfera unica. Tuttavia, sette giorni possono risultare pochi per esplorare le attrazioni meno turistiche, come i pueblos blancos, la storica Cadice o la vivace Jerez de la Frontera.
A mio avviso, il tempo ideale per esplorare l’Andalusia è di due settimane. Questo vi permetterà di visitare con calma le città più importanti (Siviglia, Granada, Cordoba e Malaga) e di dedicare qualche giorno al relax sulle splendide spiagge della Costa del Sol o del Parco Naturale Cabo de Gata. Inoltre, avrete l’opportunità di scoprire angoli meno conosciuti ma altrettanto affascinanti. Il mare dell’Andalusia è molto bello e caldo, ed offre una piacevole deviazione dalle visite culturali.
Non sottovalutate le distanze, soprattutto quando si tratta di visitare diverse spiagge in un giorno, per esempio nel Parco Naturale Cabo de Gata, oppure i villaggi, come i Pueblos Blancos o l’Alpujarra Granadina. Mettete sempre in conto anche il tempo per trovare parcheggio, attività che può portare via molto tempo.
Cosa mettere in valigia
Come già detto, l’Andalusia è calda, caldissima, e non piove quasi mai, nemmeno in inverno.
Prevedete un abbigliamento fresco e leggero, e portate molti cambi, perché suderete parecchio. Il costume da bagno è un must, così come le ciabattine da mare e un telo, perché non sempre gli hotel li mettono a disposizione. Per quanto riguarda l’ombrellone, vi consiglio di comprane uno a basso costo in loco, da lasciare lì prima di rientrare.
Altri accessori indispensabili sono: cappellino, occhiali da sole, crema e stick labbra con protezione solare, crema rinfrescante per le gambe, una borraccia in acciaio e uno scialle per coprire le spalle quando si visitano le chiese. E non dimenticate il ventaglio! Se non lo avete, compratene uno appena arrivate, vi servirà.
Per quanto riguarda la tecnologia, non vi servirà nessun adattatore per cellulare e tablet, perché la Spagna utilizza le nostre stesse prese. Se però avete necessità di usare il pc portatile, allora vi occorrerà l’adattatore per la messa a terra (tre buchi), perché in Spagna non esiste. Dotatevi anche di power bank e cuffiette: moltissime attrazioni offrono l’audioguidda tramite QR code, quindi vi servirà molta energia. In generale, ho trovato un’ampissima diffusione di QR Code a scopo turistico, dalle mappe delle città ai menù dei ristoranti.


Budget
ll costo della vita in Spagna è generalmente più basso rispetto all’Italia, in particolare se pensiamo a città come MIlano o Roma. Tuttavia, il costo della vita è aumentato parecchio anche lì, quindi non troverete una grandissima differenza, direi circa un 10/15% in meno, a seconda della città in cui abitate.
Il budget per un viaggio in Andalusia può variare a seconda di diversi fattori, tra cui le destinazioni che intendete visitare, il periodo, le attrazioni e le attività che pensate di fare. In generale, potete considerare questi costi:
- Carburanti: benzina 1,50€/litro, diesel 1,40€/litro, GPL 0,95€/litro.
- Hotel: stanza doppia in hotel 3 stelle 80,00€ – 100,00€/notte senza colazione (Malaga circa 150,00€).
- Parcheggio in hotel: 15,00€ – 20,00€/notte.
- Autobus in città: 1,20€ – 1,40€ corsa singola.
- Colazione in hotel: 10,00€ – 15,00€/notte.
- Colazione al bar: 5,00€, – 10,00€ a testa.
- Pranzo al ristorante: 15,00€ – 20,00€ a testa per due/tre tapas a testa e sangria.
- Cena al ristorante: 25,00€ – 30,00€ a testa per due portate (antipasto e piatto principale oppure piatto e dessert) e sangria.
Musei e palazzi hanno un costo molto variabile. Per esempio, la celeberrima Alhambra costa circa 20,00€, mentre altre attrazioni “minori” possono costare anche solo 3,00 – 4,00€.
Consigli per risparmiare
Riuscire a risparmiare o meno dipende principalmente dalle vostre aspettative e da quanto volete “trattarvi bene” in vacanza. Io non risparmierei mai sulle attrazioni, perché sono il motivo stesso per cui viaggio, mi concentro più che altro sul cibo e sugli spostamenti. Altri potrebbero invece godersi la gastronomia e noleggiare una macchina più comoda, piuttosto rinunciando ad un museo.
Insomma, ognuno di noi ha delle priorità. Ecco però qualche consigio che funziona in tutti i casi:
- evitate di fare benzina in autostrada, cercate i benzinai assimilati a supermercati e centri commerciali, che di solito hanno prezzi leggermente più bassi.
- Nel paragrafo relativo alla valigia, vi ho suggerito di portare con voi una borraccia. In Andalusia troverete moltissime fontanelle pubbliche di acqua potabile, totalmente gratuita. Utilizzatele, ne avrete davvero bisogno! Io non ho mai avuto così tanta sete come in Andalusia.
- Fermatevi al supermercato per fare scorta di acqua e snack ad un prezzo nettamente inferiore rispetto ai bar.
- Se avete dimenticato qualcosa, per esempio le ciabatte, il carica batterie, lo spazzolino o gli occhiali da sole, potrete acquistarli a modico prezzo da Ale-Hop, un negozio spagnolo di articoli da regalo e cianfrusaglie varie.
- Le card turistiche non sono molto utili in Andalusia, includono poche attrazioni e non offrono sconti significativi. Piuttosto, vale la pena prenotare in anticipo, in quanto alcuni musei, per esempio la Cattedrale di Siviglia, concedono un piccolo sconto a chi prenota online.
Cosa e dove mangiare
In Andalusia, la parola d’ordinea tavola è condivisione. Dalle tapas all’immancabile paella, i menù dei ristoranti rispecchiano questo modo di vivere, e sono strutturati proprio per favorire la convivialità. Spesso troverete quindi un menù in cui sono elencate tutte le portate, ordinabili in tre versioni:
- la paella è quasi sempre per minimo due persone.
- tapas, da non confondere con i nostri “stuzzichini”. Le tapas sono infatti una versione “ridotta” di pietanze più elaborate, perfette per chi vuole provare tanti sapori diversi.
- mezza porzione, ideale da condividere, e perfetta per provare due piatti senza esagerare.
- porzione intera, per chi preferisce avere un piatto completo tutto per sè.
Tra i piatti da assaggiare, non possono mancare il jamón ibérico, il pregiato prosciutto dal sapore intenso e delicato; la tosta de pringá, un panino farcito con carne stufata e saporita; le patatas bravas, croccanti e condite con salsa piccante; e le tortillas de camarones, sottili frittelle di gamberi.
A Cordoba, ma non solo, troverete la salmorejo, una zuppa fredda a base di pomodoro e pane, densa, fresca e arricchita con un filo di olio d’oliva e un po’ di jamón a pezzetti, racchiude l’essenza dell’Andalusia. Se siete amanti del pesce, poi, avrete solo l’imbarazzo della scelta: la fritura de pescado, un misto di pesce fritto croccante e dorato, è assolutamente da provare. A Malaga, non perdetevi gli espetos de sardinas, sardine cotte alla griglia su spiedi, da gustare mentre si sorseggia un bicchiere di sangria o un rinfrescante tinto de verano, un mix di vino rosso e soda. E naturalmente, non potete lasciare la Spagna senza assaggiare la paella, diffusissima anche qui, nonostante sia un piatto tipicamente valenciano.
Per concludere in dolcezza, provate il tocino de cielo, un cremoso budino di uova tipico di Granada, e degli immancabili dolcetti arabi, leggeri e croccanti, preparati con sfoglia e miele.






Orari di apertura
La Spagna segue un fuso orario particolare. Geograficamente, il paese si trova nel fuso di Greenwich, lo stesso dell’Inghilterra, ma per ragioni storiche e politiche segue l’orario dell’Europa Centrale, cioè un’ora avanti rispetto alla sua posizione.
Questo significa che, in Andalusia, il sole sorge e tramonta più tardi rispetto all’Italia, influendo sugli orari di apertura di negozi e ristoranti.
In Andalusia, ed in tutta la Spagna in generale, tutto avviene più tardi: colazione attorno alle 9.00, pranzo alle 14.00, cena dopo le 21.00. Questo non significa, però, che dovrete per forza seguire questi ritmi. Nei maggiori centri turistici, soprattutto dove c’è una massiccia presenza di visitatori norderuropei, i ristoranti aprono per pranzo anche alle 13.00, e per cena anche alle 19.30.
In estate, a causa del caldo soffocante, la maggior parte delle attività chiude nelle prime ore del pomeriggio, tendenzialmente dalle 14.00 alle 16.30, per poi riaprire attorno alle 17.00. Tenetene conto quando pianificate le visite ai palazzi e ai musei.
Per riempire la giornata, vi consiglio di prenotare un hotel con piscina, così potrete andare a rinfrescarvi mentre gli andalusi fanno la siesta.
Lingua
Gli spagnoli sono noti per la scarsa propensione all’uso dell’inglese. Nelle maggiori località turistiche non ci saranno problemi, mentre nei posti meno frequentati, come la Sierra de Cazorla o l’Alpujarra Granadina, potreste imbattervi in persone che parlano solo spagnolo.
Fortunatamente, le nostre lingue sono abbastanza simili, e si riesce per lo più a farsi capire. Fate però attenzione ai cosiddetti “falsi amici”, ovvero termini che, per assonanza, sembra voler dire una cosa, mentre significano tutt’altro. I due esempio più noti sono aceite, che è l’olio (e non l’aceto), e il burro, che significa asino. Se volete del burro per accompagnare il pane, dovrete chiedere della mantequilla.
Oggigiorno, la tecnologia ci viene in soccorso. Utilizzate app di traduzione come Google Translate per cercare vocaboli, oppure Textgrabber per tradurre velocemente testi scritti, per esempio il menù di un ristorante.
Prima di partire per la Spagna, sarebbe però opportuno imparare almeno qualche vocabolo o frase, per sapersela cavare in caso di necessità, o anche solo per fare bella figura. E’ chiaro che, a meno che non abbiate già una conoscenza della lingua, è impossibile riuscire ad intavolare una discussione, ma a volte bastano alcune semplici frasi come “ho una prenotazione per due notti”, oppure “posso pagare con la carta di credito?”.
Attrazioni imperdibili
Impossibile, in un solo paragrafo, dare consigli per tutte le attrazioni da vedere nel vostro viaggio in Andalusia. Per avere però un’idea generale, vi indico qui le 10 attrazioni imperdibili della regione, attorno alle quali costruire il vostro itinerario:
- Alhambra di Granada. Il palazzo dei sultani narsridi è il monumento più visitato di Spagna, un vero capolavoro di architettura islamica, con stanza fittamente decorate e giardini terrazzati.
- Real Alcazar di Siviglia, molto simile all’Alhambra, è così suggestivo da essere stato utilizzato come set per la serie TV Il Trono di Spade.
- Cattedrale di Siviglia, magnifico esempio di gotico spagnolo. Custodisce un gigantesco retablo dorato, nonché la presunta tomba dell’esploratore Cristoforo Colombo.
- Plaza de España a Siviglia. Questa piazza, benché realizzata solo nel 1929, è ormai diventata un’icona dell’Andalusia, soprattutto dopo essere apparsa nel film Star Wars: L’Attacco dei Cloni.
- Mezquita di Cordoba, la splendida moschea-cattedrale, nella quale le due anime andaluse, quella araba e quella crtistiana, si fondono armoniosamente.
- Cortili di Cordoba. La città è famosa in tutto il mondo per i suoi meravigliosi giardini privati, che raccontano lo stile di vita dell’Andalusia islamica. Non perdetevi il Palacio de Viana, che ne conta ben 12.
- Spiagge di Malaga e della Costa del Sol. Ampie, dalla sabbia dorata e la vivace movida, sono perfette per passare qualche giornata in totale relax.
- Caminito del Rey, un percorso escursionistico recentemente restaurato, che vi porterà direttamente nel cuore del canyon del fiume El Chorro, su una passerella sospesa nel vuoto.
- Ronda, l’affascinante patria della corrida, un borgo arroccato dalle case imbiancate a calce e dalla ricca eredità moresca.
- Spettacolo di Flamenco. Nessun viaggio in Andalusia più dirsi completo senza uno spettacolo di questa seducente danza tradizionale. Le città migliori dove vederlo sono Jerez de la Frontera e Siviglia.











