Cosa vedere a Siviglia, la capitale dell’Andalusia

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  • Categoria dell'articolo:Andalusia
  • Ultima modifica dell'articolo:19 Febbraio 2025
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Siviglia è la capitale dell’Andalusia, una delle città più belle di Spagna e tra le destinazioni più gettonate d’Europa, per le tantissime cose da vedere. Patria del flamenco, che qui si vive con passione, unisce nelle sue architetture influenze moresche e cristiane, ed è spesso scelta da Hollywood per ricreare mondi esotici e lontani. La città è inoltre indissolubilmente legata alla figura di Cristoforo Colombo, che riposa nella sua Cattedrale.

Tra le meraviglie da non perdere, al primo posto c’è l’Alcázar, un palazzo che incanta con i suoi giardini ricchi di colori e la sua architettura araba, simile alla più conosciuta Alhambra. La Cattedrale di Siviglia, con la sua imponente Torre Giralda, è un altro simbolo di questa città e della radicata fede cattolica della Spagna. Passeggiando nell’attiguo quartiere di Santa Cruz, vi troverete circondati da vicoli pittoreschi e piazze dove la rilassata atmosfera andalusa vi avvolgerà.

E non finisce qui: Siviglia è ricca di musei e palazzi signorili, testimoni della ricchezza dell’aristocrazia andalusa, e di sfavillanti chiese barocche, come la Chiesa del Divino Salvatore. Non può mancare una visita alla Plaza de España, una delle piazze più spettacolari d’Europa, costruita recentemente, ma che in poco tempo è diventata simbolo della città.

Infine, lasciatevi coccolare dall’eccezionale gastronomia locale, assaggiando piatti iconici come il gazpacho, la paella e l’immancabile sangria.

Dove si trova e come arrivare

Siviglia è la capitale dell’Andalusia, la regione più meridionale della Spagna. Si trova nella zona occidentale della regione, a 150 km dal confine con il Portogallo. Le grandi città andaluse più vicine sono Cordoba (150 km) e Cadice (120 km), mentre la capitale spagnola Madrid dista oltre 500 km.

L’Aeroporto Internazionale Diego Velasquez si trova a appena 8 km dal centro ed è servito dalle principali compagnie aeree internazionali, tra cui anche le low cost Ryanair e Wizzair, che partono da diverse città italiane, anche con volo diretto.

Dall’aeroporto, potrete raggiungere comodamente il centro città grazie alla linea speciale di autobus EA, che arriva alla stazione di Santa Justa. Le corse si effettuano dalle 4:30 del mattino fino a mezzanotte e il biglietto costa 5,00 € a tratta.

Se invece avete programmato un tour dell’Andalusia, presso l’aeroporto di Siviglia potrete noleggiare un’automobile. Vi do un consiglio basato sulla mia esperienza: l’auto a Siviglia non vi servirà a nulla, anzi sarà solo d’ingombro. Vi consiglio quindi di recarvi in città usando l’autobus o il taxi e noleggiare l’automobile solo nel momento in cui partirete per il viaggio itinerante. È vero che questo significa fare un viaggio in più verso l’aeroporto, ma risparmierete sul costo del parcheggio e sui giorni extra di noleggio.

Come muoversi a Siviglia

Siviglia è molto più grande rispetto alle altre città dell’Andalusia, come per esempio Cordoba o Granada, quindi anche le distanze sono maggiori. Tuttavia, la maggior parte delle attrazioni si concentrata nel centro storico, che si percorre agevolmente a piedi. L’unica eccezione è Plaza de España, per visitare la quale vi suggerisco di prendere l’autobus.

La città dispone comunque di una discreta rete di autobus e tram, molto utili per spostarsi al di fuori del centro storico e meno al suo interno. La corsa singola costa 1,40 €, l’abbonamento giornaliero costa 5,00 € e quello per tre giorni 10,00 €.

Potrete inoltre usufruire dell’ormai diffuso sistema di bike sharing, gestito dalla società Sevici.

Se siete a corto di tempo, potete invece optare per l’autobus turistico hop-on hop-off, che vi consentirà di avere una panoramica delle principali attrazioni in meno di 24 ore.

Quando andare

L'Andalusia ha un clima mediterraneo, ed è nota per le lunghe giornate di sole, le scarse piogge e le sue estati torride, soprattutto nell’entroterra.

  • In primavera le temperature sono piacevoli, tra i 15°C e i 25°C, e le precipitazioni moderate. La natura inizia a risvegliarsi, con le fioriture degli alberi da frutto che colorano il paesaggio e profumano l’aria. 
  • In estate il caldo è davvero intenso, con temperature che possono superare i 40°C, soprattutto nelle città. Sulla costa,invece, le brezze marine aiutano a rendere il clima più sopportabile. Le precipitazioni sono quasi inesistenti.
  • In autunno il clima è ancora caldo, con temperature tra i 20°C e i 30°C. È una stagione più umida rispetto all'estate, ma le piogge sono generalmente leggere e di breve durata.
  • L’inverno è mite, con temperature che difficilmente scendono sotto i 10 gradi. Le precipitazioni sono un po’ più frequenti, ma comunque contenute. 

Le stagioni migliori per visitare l'Andalusia sono la primavera e l'autunno, quando il clima è più temperato e le località turistiche meno affollate.

Se viaggiate gioco forza in estate, vi suggerisco di pianificare le attività la mattina presto o nel tardo pomeriggio, magari approfittando della tradizionale "siesta" per un tuffo in piscina o un pisolino.

Quanto tempo dedicare

Pur non potendo definirsi una metropoli, Siviglia è una città di grandi dimensioni, con un’offerta culturale molto ampia e diversificata, e moltissime cose da vedere.

Benché potreste anche comprimere la permanenza ad un solo giorno, ovviamente limitandosi alle attrazioni imperdibili, io vi consiglio di dedicare a Siviglia almeno due giorni pieni, quindi tre notti. In questo modo potrete visitare non solo l’Alcázar, la Cattedrale e Plaza de España, ma anche le dimore signorili, per esempio la Casa de Pilatos, le chiese minori e i musei.

Tenete presente anche che, se viaggiate in estate, la canicola pomeridiana renderà impossibile fare qualsiasi attività all’aperto, dilatando quindi i tempi per le visite.

Dove alloggiare

Siviglia è generalmente considerata una città sicura, dove l’unica precauzione da adottare sono le normali regole del buon senso (non tenere il cellulare nella tasca posteriore dei jeans, per esempio). Anche qui esistono dei quartieri da evitare (Las 3000 Viviendas, Los Pajaritos, El Vacie e Torreblanca), ma sono talmente periferici e privi di attrazioni che difficilmente vi troverete ad alloggiare lì.

La zona migliore dove pernottare è, come sempre, il centro storico, ma solo per quanto riguarda l’aspetto logistico. In realtà, vanno benissimo anche i più economici quartieri esterni, come per esempio La Cartuja, Plaza de España e Triana. Con “centro” non si intende solamente la zona attorno all’Alcázar, ma anche Santa Catalina e Feria, che si trovano a nord.

Noi abbiamo soggiornato all’hotel Casual de las Letras, a due passi dai famosi Setas de Sevilla e a 15 minuti a piedi dalla Cattedrale. È una struttura semplice e giovanile a tema letterario. Le camere sono un po’ spartane (per esempio, noi avevamo la doccia accanto al letto), ma in compenso il prezzo e la posizione sono ottimi, così come la colazione, ricca e varia. Se dovete parcheggiare l’auto, sono inoltre convenzionati con un parcheggio a breve distanza.

Card Turistiche

Siviglia mette a disposizione diversi pass turistici, con i quali potrete visitare le principali attrazioni ed ottenere sconti su altre attività:

  • The Seville Pass (45,00 €)
  • Seville Highlights Pass (70,00 €)
  • Siviglia Super Combi (40,00 €)

Tutti e tre includono la visita al Real Alcázar e alla Cattedrale con opzione salta fila, una guida digitale della città e altri sconti che possono variare. A mio avviso, l’unico davvero conveniente è il Seville Pass, che include anche il trasferimento aeroportuale oppure il tour in autobus hop-on hop-off.

Se però vi interessano solo i monumenti, allora non acquistate nessuna card: sinceramente, rispetto ad altre città europee, l’offerta su Siviglia è piuttosto povera, ed il risparmio molto limitato.

Storia di Siviglia

Fondata dai romani nel III secolo a.C. con il nome di Hispalis, Siviglia divenne un importante centro commerciale e culturale. Ma fu sotto il dominio musulmano, a partire dall’VIII secolo, che Siviglia conobbe un periodo di grande splendore. Divenne capitale del Califfato di Cordova e, successivamente, della Taifa di Siviglia, un regno indipendente che governò sull’Andalusia. Durante questo periodo, la città prosperò grazie alla sua posizione strategica e al fiorire della cultura islamica, visibile ancora oggi nei suoi monumenti più iconici.

Nel 1248, con la Reconquista, Siviglia passò sotto il controllo dei cristiani, diventando capitale del regno di Castiglia. Questo segnò l’inizio di un nuovo capitolo nella sua storia e nella sua architettura. I sovrani cattolici, infatti, ricostruirono la città integrando elementi cristiani, gotici e rinascimentali che si sovrapposero agli stili islamici. La Cattedrale di Siviglia, costruita sulla moschea almohade, è un esempio perfetto di questa fusione di culture, così come la Torre Giralda, originariamente minareto, che oggi rappresenta il simbolo della città.

Durante il periodo dell’Impero Spagnolo, Siviglia fu una delle città più ricche d’Europa grazie al suo ruolo cruciale nel commercio con le Americhe. L’arrivo dei tesori dal Nuovo Mondo la rese una metropoli vivace e cosmopolita, capace di attrarre artisti, scrittori e pensatori.

Cosa vedere a Siviglia

Plaza de Espana

Plaza de España è senza dubbio uno dei luoghi più scenografici di Siviglia, e una delle principali cose da vedere. Poiché si trova un po’ fuori dal centro, vi consiglio di raggiungerla in autobus, ci sono diverse linee che la raggiungono.

Costruita per l’Esposizione Iberoamericana del 1929, questa piazza gigantesca è un omaggio all’architettura rinascimentale e barocca, arricchita da dettagli in stile andaluso. La sua forma semicircolare, che simboleggia l’abbraccio della Spagna alle sue antiche colonie, è attraversata da un canaletto navigabile. Se desiderate vivere un momento romantico, potete noleggiare una barchetta e attraversare i piccoli ponti decorati con azulejos: un’esperienza tanto fotogenica quanto “instagrammabile”!

Il loggiato che si estende sotto l’edificio principale è il vero gioiello della piazza. Le sue colonne e i dettagli ornamentali sono perfetti per foto indimenticabili, soprattutto al tramonto, quando la luce gioca con le ombre creando un’atmosfera unica. Camminando lungo la cerchia interna, scoprirete i coloratissimi mosaici di azulejos dedicati alle principali città spagnole, ognuno raffigurante attrazioni, eventi storici o scene allegoriche.

Prendetevi il tempo per esplorarla a fondo: ogni angolo offre scorci pittoreschi, e gli artisti di strada spesso aggiungono un tocco magico all’atmosfera. In estate, tuttavia, evitate le ore centrali della giornata, poiché il caldo può diventare insopportabile.

Se siete appassionati di cinema, sappiate che alcune scene di Star Wars: L’attacco dei Cloni sono state girate proprio qui, trasformandola nel pianeta Naboo, la patria della regina Padmé Amidala.

La piazza è circondata dal Parco di María Luisa, un’oasi di verde con vialetti ombrosi, laghetti e sculture: il posto ideale per rinfrescarsi dopo la visita.

Real Alcazar

Il Real Alcázar di Siviglia nacque nel periodo islamico come palazzo di governo, ma, dopo la Reconquista, venne trasformato in residenza reale, funzione che mantiene ancora oggi. La varietà degli stili architettonici che lo contraddistingue riflette la complessa storia di Siviglia, dall’arte islamica, fino ai dettagli gotici e rinascimentali. Secondo solo all’Alhambra di Granada, l’Alcazar è tra le più importanti attrazioni da vedere a Siviglia.

Il complesso, ampio e articolato, si suddivide in tre aree principali che si sviluppano attorno al cortile centrale.

  • Il Cuarto Alto è il palazzo tuttora utilizzato dal re di Spagna durante le sue visite a Siviglia, e necessita l’acquisto di un biglietto aggiuntivo. Al suo interno si trova una mostra dedicata agli azulejos, le tipiche ceramiche smaltate andaluse, con esemplari di varie epoche e stili. Sotto il palazzo si trova la Casa dell’Assistente, collegata al Palazzo Arabo e ai giardini.
  • Il Palazzo Arabo è il cuore dell’Alcázar e il suo capolavoro artistico. Le pareti sono decorate con piastrelle dai motivi geometrici e floreali, bassorilievi in pietra calcarea con scritte in arabo e intricati ghirigori, mentre soffitti, archi e capitelli completano l’opulenza visiva. Alcune aree di questo palazzo sono state utilizzate come set della serie TV Il Trono di Spade per rappresentare il Regno di Dorne.
  • Il fulcro del palazzo è il Patio delle Vergini, un cortile rettangolare con una piscina centrale, piante fiorite e decorazioni mozzafiato. Da qui si accede a stanze spettacolari come la Sala degli Ambasciatori, famosa per la sua cupola decorata in legno dorato.
  • Il Palazzo Gotico, invece, si distingue per uno stile completamente diverso ma altrettanto interessante. Qui si possono ammirare azulejos dai colori vivaci e la suggestiva Sala degli Arazzi, dove sono esposte copie di celebri arazzi raffiguranti la presa di Tunisi.
  • I giardini del Real Alcázar sono un mondo a sé. Racchiusi da mura, si differenziano dagli altri giardini andalusi per l’impronta europea: ampi spazi, labirinti, vialetti ombreggiati, roseti, un giardino all’inglese e persino una loggia a grotta, che richiama lo stile delle ville sui laghi italiani.

Il Real Alcázar è aperto dalle 9:30 alle 17:00 dal 1° ottobre al 31 marzo, e fino alle 19:00 dal 1° aprile al 30 settembre. È chiuso il 1° gennaio, il 6 gennaio, il Venerdì Santo e il 25 dicembre. Il biglietto d’ingresso costa 14,50 € (intero) e 7,00 € (ridotto), con un supplemento di 5,50 € per visitare il Cuarto Alto. Vi consigio di dedicare almeno 3 ore al complesso, e di prenotare in anticipo per evitare lunghe code.

Cattedrale di Siviglia e Torre Giralda

La Cattedrale di Siviglia, una delle chiese più grandi della cristianità, fu costruita a partire dal 1401 sul sito di una precedente moschea almohade. Poiché i lavori si protrassero per secoli, rappresenta un connubio di stili gotico, rinascimentale, barocco e neogotico.

La facciata principale è quella che dà su Avenida de la Constitución, ma in realtà ognuno dei quattro lati presenta ingressi e portali scolpiti di grande pregio.

All’interno vi troverete in un ambiente immenso e un po’ dispersivo, con ben cinque navate. Il coro e l’altare maggiore sono collocati nella navata centrale, uno di fronte all’altro. Per non perdervi nulla, chiedete una mappa e seguite un percorso circolare.

  • Tomba di Cristoforo Colombo: un imponente catafalco in bronzo del XIX secolo, portato da quattro figure allegoriche delle corone di Spagna. Ospita i presunti resti del navigatore, questione tuttora dibattuta.
  • Pala d’altare: capolavoro cinquecentesco di Pyeter Duncart, narra scene bibliche su 36 pannelli scolpiti e dorati, per un’altezza di ben 20 metri.
  • Coro: racchiuso da una struttura rinascimentale in diaspro, con 117 stalli tardogotici e un badalone del 1565. Le cappelle laterali sono realizzate in marmo rosa e finemente decorate.
  • Cappella della Vergine di Antigua: custodisce un’effigie mariana del XIV secolo, venerata dai navigatori.
  • Cappella di Sant’Andrea e Sagrestia dei Calici: celebri per il “Cristo de la Clemencia”, una scultura in legno di cedro dell’artista Juan Martínez Montañés.
  • Sagrestia Maggiore: conserva il tesoro della cattedrale e opere di Murillo, Van Eyck, Van der Weyden, oltre a un ostensorio cinquecentesco in argento alto 3 metri.
  • Patio de los Naranjos: cortile interno con alberi di arancio, eredità del periodo islamico

La Torre Giralda: originariamente minareto della moschea almohade, fu trasformata in campanile cristiano nel XVI secolo. Alta oltre 100 metri, presenta decorazioni geometriche islamiche ed è il simbolo di Siviglia. Salendo 34 rampe, si arriva sotto le campane. Sebbene il panorama sia ostruito dalle grate, l’esperienza è suggestiva, soprattutto allo scoccare dell’ora.

La Cattedrale e la Torre Giralda sono aperte dalle 11:00 alle 18:00 dal lunedì al sabato, e dalle 14:30 alle 19:00 la domenica. Il biglietto costa 13,00 € intero e 7,00 € ridotto. Vi consiglio di prenotare in anticipo, così da evitare lunghe code. L’orario indicato sul biglietto corrisponde alla visita della Torre Giralda.

Archivio Generale delle Indie

Se siete appassionati di storia, l’Archivio Generale delle Indie di Siviglia è tra le cose che dovete assolutamente vedere. Situato a pochi passi dalla Cattedrale e dal Real Alcázar, questo edificio maestoso racchiude secoli di storia legati alle spedizioni nel Nuovo Mondo e oltre.

L’archivio è stato istituito nel 1785 per raccogliere in un unico luogo i documenti relativi all’amministrazione dei territori spagnoli d’oltremare. Qui si conservano circa 80 milioni di pagine e 8.000 mappe e disegni, un patrimonio inestimabile che racconta le gesta di esploratori come Cristoforo Colombo, Magellano, Vasco de Gama e molti altri. Anche è possibile visionare solo a una minima parte di questo immenso tesoro, passeggiare tra gli scaffali storici è un’esperienza che trasmette il peso e l’importanza di quei documenti.

L’edificio stesso è una meraviglia architettonica. Originariamente progettato come Casa Lonja de Mercaderes nel XVI secolo per ospitare il mercato dei mercanti, combina elementi rinascimentali e barocchi, creando un ambiente suggestivo e solenne.

Le mostre temporanee sono curate con attenzione e offrono uno sguardo approfondito su temi specifici legati alla storia delle esplorazioni e delle colonizzazioni. Per esempio, potreste imbattervi in esposizioni dedicate alla scoperta e colonizzazione del Guatemala o alla produzione e commercio di tessuti nel periodo coloniale. Ogni visita è un tuffo nel passato, reso vivo dalla presenza di documenti, mappe e testimonianze originali (o copie accuratissime).

L’Archivio Generale delle Indie è aperto dal martedì al sabato dalle 09:30 alle 17:00, e la domenica e giorni festivi dalle 10:00 alle 14:00. Ultimo accesso mezz’ora prima della chiusura. L’ingresso è gratuito.

Piazza Cabildo

Piazza Cabildo è un gioiello nascosto nel cuore di Siviglia, raggiungibile a piedi da Avenida de la Constitución. In epoca medievale, questo sito era occupato dal Colegio de San Miguel, una scuola per giovani ragazzi legata alla Chiesa. Dopo la demolizione del collegio a metà del ‘900, il comune affidò all’architetto Joaquín Barquín y Barón la realizzazione di una piazza in stile rinascimentale.

Il risultato fu una piazza semicircolare, circondata da edifici bianchi con eleganti portici sostenuti da colonne. La struttura armoniosa e simmetrica del colonnato è ingentilita da affreschi a tema floreale e da un bel balconcino fiorito al primo piano.

Piazza Cabildo oggi è un luogo residenziale tranquillo e appartato, ma ospita anche botteghe artigianali e graziosi caffè con tavolini all’aperto. La domenica mattina vi si svolge un tradizionale mercatino di numismatica e filatelia, perfetto per gli appassionati di collezionismo o semplicemente per curiosare tra oggetti antichi e preziosi.

Chiesa del Divino Salvatore

La Chiesa del Divino Salvatore è uno dei capolavori barocchi di Siviglia, ed è assolutamente da vedere. Si trova su Plaza del Salvador, storica piazza del mercato e oggi vivace punto di incontro. Come spesso accade in Andalusia, questa chiesa sorge sul sito di una moschea, per la precisione della moschea Ibn Adabbas, costruita nell’anno 830.

Nel 1248, dopo la Reconquista, la moschea fu parzialmente ristrutturata per adeguarla al culto cattolico. L’aspetto attuale risale però al 1674, quando l’edificio fu ricostruito perché troppo danneggiato.

La facciata gioca con i colori rosso e bianco e con le simmetrie, creando un insieme elaborato ma armonioso.

All’interno vi attende un vero trionfo barocco, con altari dorati, colonne tortili, stucchi dettagliati e una luce soffusa che filtra dalle finestre. Il grande altare maggiore, realizzato dall’artista Cayetano de Acosta nel 1779, è una delle opere più significative, con una scenografica rappresentazione della Trasfigurazione di Cristo. Altrettanto pregevoli sono l’Altare della Vergine delle Acque, un ex voto per celebrare la fine della siccità; l’Altare del Sacramento, in stile rococò; e l’Altare del Cristo dell’Amore, che conserva una statua seicentesca dell’artista Juan de Mesa.

Da non perdere anche la cripta, che conserva i resti della moschea e di una basilica romana, e il cortile interno, il Patio de los Naranjos, tipico giardino con aranci di molti edifici storici sivigliani.

La chiesa è aperta dal lunedì al sabato dalle 10:15 alle 18:00 e la domenica dalle 14:30 alle 19:00. Il biglietto costa 7,00€, oppure è incluso nel biglietto della Cattedrale.

Museo del Flamenco

Il Museo del Baile Flamenco è dedicato all’arte passionale e coinvolgente del flamenco, la danza tradizionale andalusa. Fondato dalla celebre ballerina Cristina Hoyos, il museo si trova in un edificio del XVIII secolo, a pochi passi dalla Cattedrale.

La visita inizia con un’esposizione multimediale che esplora le radici del flamenco, dalle influenze arabe e gitane ai palos, i diversi stili di danza e musica. I costumi tradizionali, le chitarre flamenco e i video delle performance trasmettono tutta l’emozione di questa forma d’arte.

Una delle attrazioni principali del museo sono gli spettacoli serali. In un’intima sala all’aperto, potrete ammirare ballerini, cantanti e chitarristi professionisti esibirsi in uno spettacolo mozzafiato. Le performance sono un mix di tradizione e innovazione, che rendono ogni serata unica.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle 18.45, salvo il primo lunedì del mese, quando l’orario di apertura è posticipato alle 14.30. Gli spettacoli si tengono ogni sera, e potete consultarli qui. L’ingresso al museo costa 10,00€ inteo e 8,00€ ridotto, mentre il biglietto per gli spettacoli parte da 25,00€. Prenotare in anticipo è consigliato, specialmente nei mesi di alta stagione.

Torre del Oro

Situata lungo il fiume Guadalquivir, la Torre de Oro è fu costruita nel XIII secolo sotto la dinastia almohade come torre di avvistamento, e faceva parte delle mura. Il suo nome, “Torre d’Oro,” deriva probabilmente dal colore delle sue mura, e non dal contenuto.

Alta 36 metri, la torre è composta da tre livelli distinti. La base dodecagonale risale all’epoca islamica, mentre i livelli superiori furono aggiunti in epoche successive: il secondo durante il periodo cristiano e la cupola, nel XVIII secolo, per mano dell’ingegnere Sebastián Van der Borcht. La torre svolgeva un duplice ruolo: difensivo e strategico, fungendo da punto di controllo per l’accesso al porto fluviale di Siviglia, uno dei più importanti dell’epoca.

Oggi, la Torre de Oro ospita un museo navale che illustra la storia marittima di Siviglia, con modellini di navi, mappe antiche e strumenti nautici. Salendo fino alla terrazza, sarete ricompensati da una vista spettacolare sul fiume Guadalquivir e sul Ponte di San Telmo.

La Torre è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30, e nei fine settimana fino alle 14.00. Il biglietto costa 3,00€, gratuito il lunedì (su prenotazione).

Plaza de Toros de la Maestranza

La Plaza de Toros de la Maestranza è una delle arene più antiche e prestigiose della Spagna. Situata lungo il Paseo de Colón, vicino al fiume, fu costruita nel XVIII secolo per sostituire la vecchia arena in legno. Con la sua facciata bianca e gialla e i dettagli decorativi in ferro battuto, è un capolavoro di architettura barocca.

L’arena, a forma ellittica, può ospitare fino a 12.000 spettatori ed è famosa per la sua acustica e la vista perfetta da ogni posto. Ogni anno, durante la Feria de Abril, ospita alcune delle corride più importanti della stagione, attirando i migliori toreri e migliaia di appassionati.

La visita guidata include una sosta nel museo, dove potrete scoprire la storia della tauromachia attraverso dipinti, costumi di toreri, fotografie storiche e oggetti legati al mondo delle corride. Durante il tour, si accede anche alla cappella, dove i toreri pregano prima di entrare nell’arena, e ai recinti dove vengono tenuti i tori. benché la pratica della corrida sia oggetto di controversie e problemi di etica, è innegabile che faccia parte della storia dell’Andalusia, e quindi impossibile da ignorare.

La Plaza de Toros è aperta tutti i giorni, dalle 9.30 alle 19.30, mentre nei giorni in cui si svolge la corrida chiude alle 15.00. Il costo del biglietto è di 10,00€ interno e 6,00€ ridotto.

Museo delle Belle Arti

Il Museo delle Belle Arti di Siviglia è ospitato in un ex convento della Merced Calzada, un edificio del XVII secolo con chiostri e un’architettura barocca. Il museo, inaugurato nel 1841, racconta secoli di arte spagnola dal Medioevo al Realismo, con un focus particolare sulla pittura del Siglo de Oro, il periodo di massimo splendore della Spagna, convenzionalmente fissato tra il 1492 e il 1681.

La collezione comprende 14 sale, divise per epoca. che custodiscono opere di artisti come Murillo, Velázquez e Zurbarán, accanto a dipinti gotici, rinascimentali e barocchi.

Da non perdere la tela Santas Justa y Rufina, di Murrillo, con le due sante patrone della città che reggono la Torre della Giralda.

Il museo è aperto dal martedì al sabato, dalle 09.00 alle 21.00, e la domenica fino alle 15.00. Il biglietto d’ingresso costa 1,50€.

Casa de Pilatos

La Casa de Pilatos è uno dei palazzi nobiliari più affascinanti di Siviglia, una fusione unica tra lo stile mudejare quello rinascimentale italiano. Costruita nel XV secolo per il marchese di Tarifa Fadrique Enriquez de Ribera, deve il suo nome a un pellegrinaggio in Terra Santa compiuto dal marchese nel 1519.

L’edificio ricrea l’aspetto delle case arabe tradizionali, con un cortile interno in stile mudéjar. Qui si trovano colonne di marmo con capitelli intricati e azulejos che coprono ogni superficie, creando un’esplosione di motivi geometrici e floreali. Nel loggiato, però, appaiono elementi classici, come busti e statue di imperatori romani.

Le stanze più belle sono:

  • Il Salon Pretorio, con portoni in legno intagliato e un eccezionale soffitto a cassettoni, ospita la più ampia collezione di azulejos al mondo per varietà, grazie agli oltre 150 disegni diversi.
  • La Sala Dorata, che prende il nome dal colore del soffitto a cassettoni, e custodisce alcuni resti di epoca romana.
  • L’anticappella o Salon de Descanso de los Jueces, decorata con azulejos e marmi intagliati.
  • La cappella, pur essendo pensata per il culto cristiano, presenta le tipiche decorazioni mudejar dell’arte islamica.

L’impronta italiana è particolarmente evidente nel giardino, uno spazio che ricorda le ville palladiane, circondato da tre loggiati rinascimentali progettati, pare, da un architetto napoletano.

Per visitare il primo piano, dove si trovano gli appartamenti privati, è necessario pagare un supplemento. Tuttavia, anche senza entrare, potrete accedere alla straordinaria scalinata, interamente ricoperta di azulejos in tonalità di blu e verde.

La Casa de Pilatos è aperta tutti i giorni dalle 09.00 alle 18.00. Il biglietto costa 12,00€ per il primo piano e 6,00€ per il secondo piano, gratis per i bambini sotto gli 11 anni.

Palazzo della Contessa di Lebrija

Il Palazzo de la Contessa de Lebrija è un altro palazzo nobiliare da vedere a Siviglia. Apparteneva a una donna straordinaria vissuta all’inizio del Novecento, ereditiera, viaggiatrice e collezionista instancabile. La contessa acquistò la casa con l’obiettivo di conservarvi tre mosaici romani di inestimabile valore, recuperati dagli scavi di Italica, un sito archeologico a mezz’ora dalla città, che altrimenti sarebbero andati distrutti.

La visita inizia dal cortile principale, dove si trovano i tre mosaici: il primo raffigura Zeus e le sue amanti, insieme alle Quattro Stagioni e altre scene mitologiche; il secondo rappresenta Ganimede, giovane rapito da Zeus; mentre il terzo è decorato con complessi motivi geometrici.

Oltre ai mosaici, il piano terra offre spettacolari soffitti a cassettoni e azulejos, alcuni dei quali provenienti da antichi palazzi e sistemati qui seguendo il gusto della contessa. Tra le stanze più notevoli spiccano la sala da pranzo, decorata con piastrelle e ceramiche, e un luminoso salone arricchito da statue classiche e una vetrata che si apre sul giardino interno.

L’accesso al piano superiore, utilizzato tuttora dagli eredi della contessa, è possibile solo con visita guidata, e non è consentito scattare fotografie. Qui si trova l’abitazione privata, con una sala da pranzo impreziosita da stoviglie in porcellana inglese e un armadietto decorato a decoupage, il primo oggetto acquistato dalla contessa.

Tra i tesori esposti vi sono separé cinesi e giapponesi, un crocifisso scolpito in avorio, ventagli, cassoni da viaggio e una cappella privata. La stanza marocchina, usata come sala espositiva, aggiunge un tocco esotico, mentre la camera da letto della contessa, con un bagno interno, rappresenta una vera innovazione per l’epoca.

Il Palazzo è aperto tutti i giorni, dalle 10.00 alle 17.00 in inverno, e fino alle 14.30 in estate. Il biglietto costa 12,00€ intero e 6,00€ ridotto.

Altri palazzi nobiliari di Siviglia

Oltre ai due palazzi già citati, a Siviglia potrete visitare anche queste due magnifiche residenze.

Il Palacio de las Dueñas, noto per essere stato la dimora della Duchessa d’Alba. Costruito tra il XV e il XVI secolo, il palazzo mescola armoniosamente gli stili gotico, mudéjar e rinascimentale. La visita include sale riccamente decorate con arredi originali, collezioni di arte sacra e dipinti di artisti come Sorolla e Zuloaga. Da non perdere il patio principale, adornato da azulejos e piante esotiche, e il giardino, un vero angolo di pace nel cuore della città. Il Palacio de las Dueñas è anche famoso per aver ospitato illustri personalità, tra cui poeti e artisti come Antonio Machado, che vi trascorse parte della sua infanzia.

Casa de las Salinas, raffinato esempio di dimora nobiliare sivigliana. Risalente al XVI secolo, questo palazzo privato è ancora abitato dalla famiglia proprietaria, ma alcune aree sono aperte al pubblico attraverso visite guidate. L’edificio conserva uno splendido cortile centrale in stile mudéjar, incorniciato da colonne di marmo e azulejos dai colori brillanti. Tra le stanze visitabili spiccano il salone principale, con soffitti a cassettoni e mobili d’epoca, e una sala decorata con preziose maioliche e dipinti. I giardini interni, ben curati, completano il fascino di questa residenza storica.

Metropoli Parasol (Setas)

Il Metropol Parasol, noto anche come Las Setas (i funghi), è un’imponente opera di architettura contemporanea che ha cambiato radicalmente il volto della Plaza de la Encarnación a Siviglia, diventando un simbolo della città e una delle principali cose da vedere.

Inaugurato nel 2011 e progettato dall’architetto tedesco Jürgen Mayer, questo straordinario esempio di design moderno è composto da sei gigantesche strutture a forma di fungo, realizzate in legno e acciaio. Con una superficie di oltre 15000 metri quadrati, è considerato il più grande esempio di struttura in legno al mondo.

Il Metropol Parasol non è solo una meraviglia architettonica, ma un punto di incontro con bar, ristoranti e un teatro di spettacoli di flamenco. Al suo interno, troverete il Museo Antiquarium, che ospita una selezione di reperti romani e moreschi ritrovati durante gli scavi effettuati per costruire la struttura, un aspetto che conferisce un interessante contrasto tra antico e moderno.

Ma la vera magia del Metropol Parasol si trova sul suo tetto. Salendo in ascensore, si arriva alla passeggiata panoramica, che offre una vista mozzafiato sulla città: dalla Cattedrale di Siviglia e la Giralda fino alle colline circostanti. Questo belvedere è un angolo perfetto per godere della città dall’alto, soprattutto al tramonto, quando la luce cambia e Siviglia assume una tonalità dorata. La sera, Las Setas diventa ancora più affascinante, con luci cangianti che illuminano l’intera piazza e la struttura stessa.

L’accesso è gratuito, salvo che per la piattaforma panoramica, aperta dalle 09.30 fino alle 00.30. In questo caso, il biglietto costa 15,00€ intero e 12,00€ ridotto, con promozioni per le famiglie.

Cosa e dove mangiare a Siviglia

L’Andalusia ha un patrimonio gastronomico ricchissimo, frutto dei diversi popoli e culture che l’hanno abitata, ma anche del suo invidiabile clima. In questa fertile terra si coltivano succosi pomodori, saporite olive e dolcissime arance, ma anche fichi, limoni, melanzane e molto altro. Per non parlare del prosciutto iberico e dei formaggi, particolarmente prelibati grazie agli allevamenti all’aria aperta, e del freschissimo pesce del Mediterraneo.

Per darvi un’idea dei moltissimi piatti tipici: il salmorejo, una zuppa densa di pomodoro e pane; il rabo de toro, che noi chiameremmo coda alla vaccinara; huevos a las flamencas, un piatto a base di uova; il pescaito frito, ovvero il fritto di pesce; le tortillas de camarones, frittelle di gamberi; e i garbanzos con espinacas, un contorno di ceci e spinaci.

Ma c’è molto, molto altro. Per non perdervi nulla, scegliete uno degli innumerevoli tapas bar, dove potrete prendere piccole porzioni di ogni piatto. Le zone migliori sono il Barrio de Santa Cruz, il quartiere che si estende ad est della Cattedrale, Plaza del Salvador e Calle Cuna, oltre al Metropol Parasol.

Questi sono i ristoranti che ho provato io:

  • Bar Picanton, in Calle Cuna, propone cucina andalusa e internazionale. Provate il formaggio di capra payoyo, una delizia.
  • Pimenton, vicino alla Cattedrale. Fanno una paella eccezionale e super abbondante che, a loro dire, è la migliore della città. Prendete solo quella, perché farete fatica a finirla. Anche la sangria è squisita.
  • La Gorda De Las Setas, presso il Metropol Parasol, è un eccellente tapas bar con ottimi prezzi. Vi consiglio il salmorejo e le patatas bravas.
  • Fábrica de Pastéis de Nata, nel quartiere Santa Cruz, propone questi favolosi dolcetti alla crema. Sì, sono portoghesi, ma sono troppo buoni per non assaggiarli.

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