Cosa vedere a Cadice, la città più antica dell’Andalusia

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  • Categoria dell'articolo:Andalusia
  • Ultima modifica dell'articolo:7 Febbraio 2025
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Spesso trascurata nei tour dell’Andalusia, Cadice è una città straordinariamente ricca di storia e cose da vedere, che supererà le vostre aspettative (almeno, così è stato per me). Fondata dai Fenici più di 3.000 anni fa, è la città più antica della Spagna, da sempre considerata l’estremità coccidentale del mondo conosciuto.

Affacciata su una baia dalle acque cristalline, la città si distingue per le sue case bianche e gialle, che evocano atmosfere mediorientali. Passeggiando nel suo centro storico, fatto di vicoli e piazzette animate da negozi ed edifici signorili, scoprirete i monumenti più significativi della città. Tra questi, la Cattedrale, che con la sua imponente cupola dorata domina lo skyline, e il Teatro Romano, testimonianza della colonia romana di Cades. A breve distanza, il Mercato Centrale de Abastos è il cuore pulsante della gastronomia locale, dove assaporare il pesce fresco e le tradizionali tapas.

Cadice è anche la città delle torri, e alcune di esse, come la Torre Tavira, sono ancora visitabili, offrendo una vista mozzafiato sulla città e sul mare. Non lontano si trovano il Parco Los Alemanes e la Alameda Apodaca, angoli verdi dove rilassarsi tra alberi secolari.

Imperdibile anche il Gran Teatro Falla, cuore pulsante del Carnevale di Cadice, la Playa La Caleta e i castelli di Santa Catalina e San Sebastián, che un tempo difendevano il porto dalle incursioni nemiche.

Infine, per gli amanti della vita di mare, le spiagge della Costa de la Luz sono un vero paradiso, con ampie distese di sabbia dorata, ideali sia per chi cerca il relax che per chi desidera praticare sport acquatici.

Dove si trova e come arrivare

Cadice si trova all’estremità sud-occidentale dell’Andalusia e della Spagna, a soli 120 km da Gibilterra e dal suo famoso stretto. La stessa distanza la separa da Siviglia, capitale della regione.

È possibile raggiungere Cadice anche con i mezzi pubblici, grazie ai collegamenti diretti in treno da Siviglia e Jerez de la Frontera. Questo va bene se volete visitare la città come gita giornaliera ma, se state pianificando un tour dell’Andalusia, l’opzione più pratica è senza dubbio l’automobile, che vi consentirà di muovervi in modo indipendente.

Da Siviglia, lasciate la città in direzione sud e imboccate la AP-4 (E5) fino alla fine dell’autostrada, che termina proprio in corrispondenza di Cadice prendendo il nome di CA-35. Continuate su questa strada per circa 8 km. Attraversato l’iconico e futuristico Puente de la Constitucion, sarete già in centro, nei pressi della stazione.

Qui ci sono diversi parcheggi, tutti a pagamento e con tariffe di circa 2,00€ /h. Il più conveniente è quello della stazione, dal quale potrete arrivare in centro comodamente a piedi in circa 15 minuti.

Come muoversi a Cadice

Il centro di Cadice è compatto e facilmente esplorabile a piedi.

Gli autobus urbani, gestiti dal Consorcio de Transportes de la Bahía de Cádiz, circolano lungo il perimetro del centro storico. Poiché le strade sono troppo strette per consentire il passaggio dei mezzi, non possono però addentrarvisi.

Tuttavia, a parte il percorso lungo le mura e la visita ai due castelli, le principali attrazioni di Cadice sono tutte molto vicine tra loro. Inoltre, la città è prevalentemente piatta e gode di un clima più fresco rispetto al resto dell’Andalusia, il che rende facile spostarsi a piedi anche in estate.

Quando andare

L’Andalusia ha un clima mediterraneo, ed è nota per le lunghe giornate di sole, le scarse piogge e le sue estati torride, soprattutto nell’entroterra.

  • In primavera le temperature sono piacevoli, tra i 15°C e i 25°C, e le precipitazioni moderate. La natura inizia a risvegliarsi, con le fioriture degli alberi da frutto che colorano il paesaggio e profumano l’aria. 
  • In estate il caldo è davvero intenso, con temperature che possono superare i 40°C, soprattutto nelle città. Sulla costa,invece, le brezze marine aiutano a rendere il clima più sopportabile. Le precipitazioni sono quasi inesistenti.
  • In autunno il clima è ancora caldo, con temperature tra i 20°C e i 30°C. È una stagione più umida rispetto all’estate, ma le piogge sono generalmente leggere e di breve durata.
  • L’inverno è mite, con temperature che difficilmente scendono sotto i 10 gradi. Le precipitazioni sono un po’ più frequenti, ma comunque contenute. 

A differenza delle città dell’entroterra, Cadice ha tuttavia un clima mediamente più fresco e ventilato. La città è quindi vivibile anche in estate, grazie a temperature che difficilmente superano i 30°. Questo, unitamente alle sue ampie spiagge di sabbia dorata, ne fa una meta molto ambita per gli amanti del mare.

Quanto tempo dedicare

Cadice è, a mio parere, la città più sottovalutata dell’Andalusia, spesso esclusa dai tour per mancanza di tempo. È davvero un peccato, perché in realtà Cadice è un piccolo gioiello. Non solo offre numerose attrazioni interessanti, ma è anche un piacere da esplorare, con tanti negozietti curiosi e ristoranti da provare.

Vi consiglio quindi di dedicarle almeno due notti, con una giornata intera da riservare all’esplorazione del centro.

Se siete amanti del mare, potete estendere il soggiorno per godervi ancora di più la zona. Da Cadice potrete infatti raggiungere facilmente le località balneari della Costa de la Luz, tra cui di Tarifa, Trafalgar e Bolonia. La durata vostro soggiorno può quindi variare dai due giorni a una settimana, in base alle vostre preferenze e necessità.

Dove alloggiare

Considerando quanto detto finora su come muoversi a Cadice e sul tempo da dedicare alla città, la soluzione migliore è trovare un hotel in centro. Idealmente, scegliete una zona che non sia più a sud di Plaza de la Constitución. Come facilmente immaginabile, però, questa è anche la zona più costosa, con prezzi che partono da 120-150 € a notte, e possono salire ulteriormente in alta stagione. Uno degli hotel più noti è il Parador de Cádiz, una struttura chic e moderna con terrazze panoramiche sull’oceano.

Se cercate una soluzione più economica, potete considerare di soggiornare nella più economica Jerez de la Frontera, che dista solo 30 minuti in auto. Inoltre, potrete approfittarne per visitare la sua bella cattedrale e la fortezza araba, o fare una degustazione di vino sherry in una delle tante bodegas della zona.

Noi abbiamo scelto di soggiornare all’Hotel Ibis Ciudad 1, situato appena a sud del centro, vicino alle Bodegas Williams & Humbert e al negozio ufficiale della Tío Pepe. Da lì, in pochi minuti di auto si raggiunge facilmente il centro di Cadice, e i prezzi sono molto convenienti, con colazione e parcheggio inclusi.

Storia di Cadice

Fondata dai Fenici intorno al 1100 a.C. con il nome di Gadir, Cadice è la città più antica della Spagna. Per secoli, ha svolto un ruolo cruciale nei commerci tra il Mediterraneo e l’Atlantico, fungendo da porta di accesso per i navigatori che attraversavano le Colonne d’Ercole, il confine dell’antico mondo conosciuto.

Durante l’epoca romana, Cadice continuò a prosperare grazie alla sua posizione strategica, divenendo una colonia di grande importanza. Con la caduta dell’Impero Romano, la città passò sotto il dominio dei Visigoti e, nel VII secolo, degli Arabi. La dominazione musulmana è ancora visibile nell’architettura centro storico, con i suoi vicoli tortuosi e le caratteristiche torri, simbolo di una città che ha ospitato e assimilato numerose culture nel corso dei secoli.

Nei secoli successivi, Cadice divenne un importante porto commerciale per la Spagna. Durante i secoli XVI e XVII, considerati il suo periodo d’oro, fu il punto di partenza per le esplorazioni verso le Americhe, arricchendosi grazie al commercio con il Nuovo Mondo.

Nel 1812, durante la Guerra d’Indipendenza, fu proprio a Cadice che venne promulgata la prima Costituzione spagnola, un atto storico che segnò una tappa fondamentale nella storia politica della Spagna.

Oggi, l’evento più partecipato di Cadice è il suo celebre Carnevale. Per dieci giorni, la città si trasforma con sfilate di carri allegorici, maschere colorate e banchetti luculliani, in preparazione alle restrizioni della quaresima.

Cosa vedere a Cadice

Casco Antiguo

Il centro storico di Cadice, conosciuto come Casco Antiguo, è il cuore pulsante della città, dove si concentrano le principali cose da vedere. Un tempo racchiuso da imponenti mura e eleganti porte ad arco, oggi si estende a nord di Plaza San Juan de Dios, fino all’Oceano.

Passeggiando tra le strette vie disposte a griglia, vi troverete immersi in un mondo di piccole piazzette, bar e ristoranti, eleganti palazzi signorili, scorci panoramici sulle torri della città e botteghe artigiane. Oltre alle attrazioni principali, cui ho dedicato capitoli separati, nel centro storico di Cadice potrete visitare:

  • Plaza San Juan de Dios, una grande piazza adornata da palme e fontane, dominata dal maestoso municipio neoclassico (Ayuntamiento).
  • Plaza de Las Flores, nei pressi del Mercato Centrale, una piazzetta triangolare vivace e colorata, famosa per le bancarelle di fiori. Qui, oltre al bellissimo Palazzo delle Poste, troverete bar accoglienti dove poter gustare i tipici churros, dolci fritti da accompagnare con una calda cioccolata.
  • Il Museo de Cadiz, in Plaza de Mina, è un interessante museo gratuito che racconta la storia della città. La sua collezione include reperti archeologici fenici e romani, una raccolta di marionette e tele di grandi artisti spagnoli come Rubens, Goya e Murillo.
  • L’Oratorio de la Santa Cueva, in Calle Rosario 10, che custodisce tre eccezionali lunette dipinte da Francisco Goya.
  • L’Oratorio de San Felipe Neri, in Calle San José, è un edificio a pianta ellittica che mescola lo stile barocco e neoclassico. Qui, nel 1812, si riunì il parlamento di Cadice (le Cortes), dando vita alla prima Costituzione spagnola, conosciuta come “La Pepa”. Al suo interno si trova un’Immacolata Concezione di Murillo.

Mercado Central de Abastos

Situato in Plaza de la Libertad, a pochi passi da Plaza de las Flores, il Mercato Centrale de Abastos incarna perfettamente l’essenza della movida spagnola. Fondato nel 1838 su un antico orto conventuale, il mercato è stato recentemente ristrutturato, mantenendo intatto il suo fascino storico ma aggiungendo tocchi moderni, come i vivaci murales che decorano le sue mura esterne.

Con oltre 100 banchi, il mercato offre una straordinaria varietà di prodotti freschissimi. Protagonista assoluto è il pesce: ostriche, ricci di mare, gamberetti e la tipica mojama, il tonno essiccato che è un autentico simbolo della zona.

Ma ciò che rende il Mercato Abastos davvero speciale è la sua zona dedicata alle tapas, un angolo vivace e conviviale dove è possibile assaporare piatti tipici della cucina spagnola, ma anche alcune proposte internazionali. Tra le specialità da non perdere ci sono gazpacho e salmorejo, pintxos (le famose tartine dei Paesi Baschi), polpo alla galiziana, tortillas de camarones e ortiguillas, le anemoni di mare fritte. Per chi desidera qualcosa di più internazionale, non mancano pizza, waffle e hot dog, accompagnati da birre artigianali, vini locali e, naturalmente, l’immancabile sangria.

Personalmente, considero il mercato di Cadice uno dei migliori di tutta l’Andalusia, un’esperienza culinaria imperdibile e una delle cose da vedere assolutamente in città. Inoltre, nella piazza antistante, ogni giorno si svolge un vivace mercatino di souvenir e oggetti vintage, dove acquistare piccoli tesori da portare a casa.

Il mercato è aperto ad orari diversi a seconda della stagione, vi consiglio quindi di consultare il sito ufficiale.

Torre Tavira

Costruita nel 1778, la Torre Tavira è la più famosa delle circa 100 torri di Cadice e una delle principali attrazioni da vedere.

L’architettura della torre è tipicamente barocca, con una pianta quadrata e una facciata semplice ma elegante. Dalla sua terrazza panoramica raggiungibile salendo 137 gradini, potrete ammirare Cadice da una prospettiva unica. Davanti a voi si aprirà una distesa di case bianche che riflettono la luce del sole, circondate dal blu dell’oceano.

Ma la vera sorpresa della Torre Tavira si trova al suo interno: qui è custodita la “camera oscura”, uno strumento ottico straordinario che proietta, in tempo reale, l’immagine panoramica della città su una superficie concava, grazie a uno specchio che si alza e si abbassa, come in un “tour virtuale”.

La torre ospita inoltre una mostra permanente che racconta la storia di Cadice attraverso reperti storici, mappe antiche e fotografie, permettendo ai visitatori di comprendere meglio l’importanza della città nelle varie epoche.

La Torre Tavira è aperta tutti i giorni: dalle 10.00 alle 18.00 da ottobre ad aprile, e fino alle 20.00 da maggio a settembre. L’ingresso costa 8,00€ intero e 6,00€ ridotto, e la prenotazione è obbligatoria.

Gran Teatro Falla

Inaugurato nel 1905 con il nome di Gran Teatro de Cádiz, il teatro fu ribattezzato nel 1978 in onore del compositore locale Manuel de Falla, uno dei più grandi artisti della musica spagnola.

Situato in Plaza Fragela, nel cuore della città, il teatro si distingue per il suo stile architettonico eclettico, che unisce influenze moresche, barocche e moderne. Progettato dall’architetto Adolfo Rodríguez, il Teatro Falla ha una facciata arricchita con decorazioni elaborate e mosaici colorati, in pieno stile andaluso.

La sala principale, che può ospitare circa 1.500 spettatori, è caratterizzata da un elegante foyer e una grande cupola centrale, che lascia filtrare la luce naturale. Il palco, pur essendo dotato di attrezzature tecnologiche all’avanguardia, conserva un fascino retrò, grazie agli affreschi e alle finiture in legno intagliato che adornano le pareti.

Il Teatro Falla ospita un’ampia varietà di eventi culturali, tra cui concerti, spettacoli teatrali, danza e, soprattutto, il celebre Carnevale di Cadice. Durante questa festa, diventa il centro nevralgico delle esibizioni, con concorsi di maschere e concerti dal vivo.

Cattedrale Nuova

Tra le cose da vedere a Cadice non può mancare la Cattedrale Nuova, uno dei capolavori architettonici più significativi della città. La sua struttura unisce infatti gli stili barocco, rococò e neoclassico, riflettendo le varie fasi della sua lunga costruzione, iniziata nel 1722 e conclusasi nel 1789. La nuova cattedrale sostituì la Chiesa della Santa Croce, una struttura duecentesca divenuta ormai troppo piccola.

La cattedrale domina l’omonima piazza, uno spazio elegante e vivace, adornato da palme e circondato da negozi e caffè con tavoilini all’aperto.

La facciata della cattedrale è di stile neoclassico, realizzata in mattoni chiari e caratterizzata da due torri imponenti e un frontone circolare. Il suo aspetto tozzo, tipico delle chiese andaluse, si integra perfettamente con l’ambiente circostante. La cupola dorata, visibile da molti angoli della città, è particolarmente suggestiva quando la si osserva dal mare o dal lungomare di Avenida Campo del Sur, oppure dalla Torre Tavira.

È inoltre possibile salire sulla Torre del Reloj, che dal 2003 è aperta al pubblico e offre una vista mozzafiato della città e della baia.

L’interno della cattedrale è meno sontuoso rispetto a quello di altre cattedrali gotiche, come quella di Siviglia, ma custodisce comunque alcune chicche. A pianta a croce latina, l’edificio è suddiviso in tre grandi navate, con cappelle radiali dedicate ai santi che si sviluppano attorno al coro.

Tra le opere d’arte spiccano:

  • L’altare maggiore neoclassico, dedicato all’Immacolata Concezione.
  • Il coro barocco, che ospita due organi e splendidi stalli in legno, disposto di fronte all’altare maggiore, in perfetto stile barocco andaluso.
  • L’Incoronazione della Vergine, una scultura in legno di betulla realizzata dallo scultore Gaetano Patalano.
  • La cripta, dove sono sepolti i resti del celebre compositore Manuel de Falla.

La Cattedrale è aperta dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 19.00, la domenica dalle 13.30. Il biglietto d’ingresso costa 8,00€ per gli adulti, 7,00e per gli over 65, e 6,00€ per gli studenti dai 13 ai 25 anni.

Iglesia de Santa Cruz (Catedral Vieja)

La Iglesia de Santa Cruz, conosciuta anche come la Cattedrale Vecchia di Cadice, fu costruita nel 1263 su commissione di re Alfonso X il Saggio, sopra le rovine di un’antica moschea musulmana.

Nel 1596, un devastante attacco anglo-olandese danneggiò gravemente l’edificio, che fu ricostruito in stile manierista e barocco, con una pianta rettangolare e tre navate separate da colonne toscane. Fino al ‘700, la Iglesia de Santa Cruz fu la cattedrale di Cadice, ma con l’erezione della Nuova Cattedrale, più grande e imponente, fu declassata a chiesa parrocchiale.

L’esterno si presenta piuttosto sobrio, con una facciata semplice. Al suo interno, invece, si trovano alcuni tesori artistici di grande valore, tra cui il retablo maggiore, realizzato da Alejandro de Saavedra nel 1640, apprezzabile esempio di arte barocca. Da non perdere la Cappella dei Genovesi, famosa per il suo retablo in marmo colorato e per il venerato crocefisso in legno del XVII secolo.

Accanto alla chiesa, si trova la Casa de Contaduría, un tempo sede dell’agenzia delle entrate e che oggi ospita il Museo della Cattedrale, che racconta la storia di questa antica chiesa. La torre campanaria, separata dal corpo principale dell’edificio, ha una pianta rettangolare e una guglia rivestita in ceramica vetrata.

Teatro Romano

Benché pesantemente danneggiato dallo scorrere del tempo, il Teatro Romano di Cadice è la più importante vestigia romana di Cadice. Costruito intorno al I secolo d.C., sotto il regno dell’Imperatore Augusto, il teatro era il più grande della penisola iberica.

Nel corso dei secoli, il teatro fu abbandonato, smantellato e incorporato negli edifici circostanti. Fu solo nel 1980, durante alcuni lavori stradali, che vennero riportati alla luce i resti di questa straordinaria struttura. Gli scavi hanno rivelato un complesso dalle dimensioni eccezionali, capace di ospitare circa 20.000 spettatori, con un palco magnificamente decorato da colonne, affreschi e scenografie architettoniche.

Oggi, il Teatro Romano è visibile solo in parte, ma il sito include un piccolo museo che, attraverso pannelli informativi e reperti archeologici, permette di farsi un’idea della sua maestosità originaria. Il museo offre anche uno spaccato della vita culturale e sociale della Gades romana.

Gli orari di apertura variano a seconda della stagione, vi invito pertanto a consutarli sul sito ufficiale.

Parchi di Cadice

Cadice è un’isola, il cui perimetro è delimitato dal porto e dalle antiche mura di San Carlos, costruite nel XVIII secolo. All’interno di queste mura si trovano alcuni dei parchi più suggestivi di Cadice, ideali per una passeggiata rilassante al riparo dalla dalla calura estiva.

I Jardines de Alameda Apodaca, che costeggiano la Baia di Cadice, sono un perfetto esempio di giardino romantico ottocentesco. Il parco, inserito nel Catalogo Generale del Patrimonio Storico dell’Andalusia, è caratterizzato dalla presenza di alberi monumentali. Tra questi ci sono due imponenti ficus macrophylla, due allori indiani, due alberi di drago e una palma a ventaglio cinese. Le meraviglie naturali si fondono armoniosamente con sculture, fontane, panchine in ferro battuto decorate con azulejos, le tipiche ceramiche smaltate andaluse, e busti di importanti personaggi storici latino-americani, come il poeta e rivoluzionario cubano José Martí.

Poco più a sud, il Parco Genovés rappresenta il polmone verde più grande e curato della città. La sua architettura ben ordinata è arricchita da vialetti alberati di cipressi, siepi sapientemente potate, piante esotiche e fontane. Tra le sue meraviglie spicca la cascata della Gruta, con il suo ponticello e la vasca di acqua cristallina, un angolo romantico e altamente “instagrammabile”.

Plaza de España si distingue invece per il Monumento alla Costituzione del 1812, la “Magna Charta” spagnola, promulgata dopo l’occupazione napoleonica. Circondato da edifici storici, il parco è arricchito da piante esotiche.

Spiaggia la Caleta

La spiaggia di La Caleta è l’unica spiaggia del centro storico di Cadice. Altre spiagge più ampie si trovano lungo la sottile striscia di terra che collega Cadice alla terraferma, conosciuta come “Cadizfornia”.

La Caleta fu il porto principale dell’antica Gades, teatro delle attività di marinai e pescatori. Oggi è molto affollata e turistica, ma la presenza dell’ex stabilimento termale e delle colorate barchette ormeggiate nella baia la rendono comunque affascinante.

Lo scenario è ulteriormente arricchito dai due castelli che ne delimitano gli estremi: il Castello di Santa Catalina e il Castello di San Sebastián. La Caleta è anche famosa per essere stata il set di numerosi film, tra cui la scena di James Bond – La morte può attendere, in cui Halle Berry emerge dalle acque del mare.

Ache se le sue acque non sono sempre limpide, La Caleta è una delle spiagge più popolari, soprattutto per la sua posizione. Il lungomare che la costeggia è animato da numerosi chiringuitos e bar, dove è possibile gustare le tipiche frittole di pesce.

Castello di Santa Catalina

Il Castello di Santa Catalina è il forte più antico di Cadice, e una delle principali cose da vedere in città. Costruito nel XVI secolo per proteggere la città dalle incursioni di pirati e dalle forze anglo-olandesi, il castello ha una pianta a stella, con bastioni e mura percorribili che offrono panorami mozzafiato sull’Oceano Atlantico, sul Castello di San Sebastián e sulla famosa spiaggia di La Caleta.

Al suo interno, il castello ospita una piccola cappella dedicata a Santa Catalina e alcune mostre di arte e pittura. Grazie al suo eccellente stato di conservazione, è anche un luogo ideale per eventi culturali e sociali.

L’ingresso è gratuito.

Castello di San Sebastian

Situato all’estremità della spiaggia di La Caleta, quasi a tuffarsi nell’Oceano Atlantico, il Castello di San Sebastián è incredibilmente suggestivo. Costruito nel 1596 su un isolotto collegato alla terraferma, il castello fu progettato a scopo difensivo. Un episodio legato a questo sito risale al XV secolo, prima della costruzione del castello, quando una nave veneziana, carica di persone infette dalla peste, si rifugiò sull’isolotto.

Il castello, con la sua imponente architettura difensiva, è stato recentemente restaurato e aperto al pubblico. Sebbene all’interno non vi siano molte strutture, la torre di avvistamento e le fortificazioni sono perfettamente conservate. Come il vicino Castello di Santa Catalina, anche questo ospita regolarmente mostre ed eventi culturali.

Dalle sue mura si gode di una vista spettacolare su Cadice, soprattutto al tramonto, quando la luce dorata del sole calante illumina direttamente cupola della Cattedrale. La passerella che collega il castello alla terraferma è uno dei punti più fotografati, anche se, essendo molto popolare, potrebbe essere affollata di turisti.

Cosa e dove mangiare a Cadice

Cadice è una città che vive in simbiosi con il mare, e la sua cucina riflette perfettamente questo legame profondo. Qui troverete una straordinaria varietà di piatti di pesce, tra cui il celebre pescaíto frito, il fritto misto di pesce; le tortillitas de camarones, le frittelle di gamberetti; la caballa con piriñaca, sgombro condito con un trito fresco di pomodori, cipolla e peperoni; e le ortiguillas, le anemoni di mare fritte.

Il luogo migliore dove provare queste prelibatezze è il già citato Mercado Central de Abastos, pieno di chioschetti che servono tapas fresche di specialità locali ed internazionali.

Per cena, potete invece provare questi ristoranti:

  • El Faro, considerato uno dei migliori della città, che propone raffinati (e costosi) piatti di pesce, ma anche un più abbordabile tapas bar.
  • La Isleta de La Viña, un ristorante informale dove giovani e locali si ritrovano per mangiare pesce fresco e tapas a prezzi più accessibili.
  • Casa Manteca, locale a tema corrdina famoso per i suoi piatti abbondanti di formaggi e jamon serrano.
  • Meson Cumbres Mayores, un’antica birreria specializzata in piatti di carne e tradizionali andalusi, tra cui carne di toro, jamon serrano, crocchette, oltre a piatti di legumi e patate.

Parlando di dolci, non dovete perdervi il Cortadillos de cabello de ángel, un pan di spagna ripieno di confettura di zucca, e il Pan de Cadiz, il dolce tipico natalizo a base di marzapane e frutta candita. Li troverete nelle pasticcerie e nei negozi di gastronomia, perfetti anche da portare a casa come souvenir.

Spiagge della Costa de la Luz

Cadice è la porta di accesso per la Costa de la Luz, che si estende lungo la costa occidentale dell’Andalusia e vanta spiagge di dune selvagge e ventose, particolarmente indicate per gli sportivi. Contrariamente alla vicina Costa del Sol, qui il turismo è meno massificato, pertanto molte località mantengono ancora un’atmosfera autentica.

Ecco alcune delle spiagge imperdibili:

  • Playa del Palmar. Si estende per diversi chilometri nel caratteristico borgo di Vejer de la Frontera, ed è molto apprezzata dai surfisti per le sue onde. Grazie alle sue acque poco profonde, è però anche popolare tra le famiglie.
  • Playa de Trafalgar, al largo della quale, nel 1805, si svolse la celebre battaglia in cui l’ammiraglio Nelson sconfisse, pur perdendo la vita, la flotta franco-spagnola. La spiaggia è ampia, sabbiosa, e dalle acque cristalline.
  • Playa de los Alemanes. Nell’ex villaggio di pescatori Zahara de los Atunes, questa spiaggia si estende per circa 12 km, ed è apprezzata per la sua bellezza incontaminata. C’è la possibilità di noleggiare lettini e ombrelloni, il che la rende adatta anche alle famiglie.
  • Playa de Bolonia, una delle spiagge più spettacolari della Costa de la Luz. È famosa per la sua sabbia bianca e la grande duna mobile di 30 metri, oltre che per le rovine romane di Baelo Claudia.
  • Playa de los Lances, a Tarifa, è considerata il paradiso dei surfisti. Le sue lunghe distese di sabbia dorata sono dominata da un vento forte e costante, condizioni ideali per praticare gli sport acquatici. Non è invece indicata per le famiglie e per chi vuole fare la classica vita di mare.

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