Cosa Vedere a Ronda, viaggio nel cuore dell’Andalusia

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  • Categoria dell'articolo:Andalusia
  • Ultima modifica dell'articolo:17 Gennaio 2025
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A circa un’ora da Malaga, Ronda è una cittadina meravigliosa, tappa imperdibile di un tour dell’Andalusia. È la patria della corrida e il punto di partenza o arrivo della strada dei pueblos blancos, una serie di villaggi dal caratteristico colore bianco che si arrampicano lungo la via tra Ronda e Arcos de la Frontera.

Ci sono molte cose da vedere a Ronda, ma il suo simbolo indiscusso è il maestoso Ponte Nuevo, che unisce la zona antica con quella più moderna. La vista della città dal basso, con il ponte che si staglia sopra il profondo canyon, è una delle immagini più iconiche dell’Andalusia.

Il centro storico è un affascinante dedalo di stradine acciottolate e piazzette vivaci, costellate di edifici in stile arabo, caratterizzati da cortili con fontane e piante ornamentali. Lungo la cinta muraria, potrete ammirare panorami mozzafiato sulla vallata circostante.

Sebbene siano sufficienti poche ore per esplorare il cuore di Ronda, l’ideale è cenare pernottare qui: al tramonto, la luce dorata avvolge la città in un’atmosfera romantica, regalando scorci indimenticabili.

Dove si trova e come arrivare

Ronda si trova nell’entroterra dell’Andalusia occidentale, a 100 km da Malaga e circa 130 km da Siviglia. Potrete raggiungerla sia in automoibile sia con i mezzi pubblici, anche se ques’ultima opzione è più lenta e macchinosa. Se state facndo un tour dell’Andalusia, l‘auto a noleggio è senz’altro la soluzione ideale.

Quando andare

L'Andalusia ha un clima mediterraneo, ed è nota per le lunghe giornate di sole, le scarse piogge e le sue estati torride, soprattutto nell’entroterra.

  • In primavera le temperature sono piacevoli, tra i 15°C e i 25°C, e le precipitazioni moderate. La natura inizia a risvegliarsi, con le fioriture degli alberi da frutto che colorano il paesaggio e profumano l’aria. 
  • In estate il caldo è davvero intenso, con temperature che possono superare i 40°C, soprattutto nelle città. Sulla costa,invece, le brezze marine aiutano a rendere il clima più sopportabile. Le precipitazioni sono quasi inesistenti.
  • In autunno il clima è ancora caldo, con temperature tra i 20°C e i 30°C. È una stagione più umida rispetto all'estate, ma le piogge sono generalmente leggere e di breve durata.
  • L’inverno è mite, con temperature che difficilmente scendono sotto i 10 gradi. Le precipitazioni sono un po’ più frequenti, ma comunque contenute. 

Le stagioni migliori per visitare l'Andalusia sono la primavera e l'autunno, quando il clima è più temperato e le località turistiche meno affollate.

Se viaggiate gioco forza in estate, vi suggerisco di pianificare le attività la mattina presto o nel tardo pomeriggio, magari approfittando della tradizionale "siesta" per un tuffo in piscina o un pisolino.

Quanto tempo dedicare

Se avete poco tempo, una visita al centro storico di Ronda può essere fatta in mezza giornata. Però, se volete conoscere meglio la città, magari entrando in qualche museo o visitando le storiche dimore come la Casa del Rey Moro o la Casa del Gigante, allora serve almeno un giorno intero.

Un consiglio per pianificare la giornata: molti musei chiudono per una lunga pausa pranzo, quindi le prime ore del pomeriggio saranno meno attive, soprattutto d’estate quando il caldo si fa sentire e stare all’aperto può essere pesante. Pianificate di visitare case e musei al mattino, oppure nel tardo pomeriggio.

Dove alloggiare

Per un’esperienza più completa, vi consiglio di passare la notte a Ronda. La città, dopo il tramonto, diventa ancora più magica: le luci sul Puente Nuevo e l’atmosfera rilassata delle sue strade la rendono perfetta per una cena e una passeggiata. Fermarsi una sera qui è un’ottima occasione per assaporare tutto il fascino di Ronda, con i suoi scorci romantici e i ristoranti tipici.

Ronda è una piccola cittadina, quindi, ovunque alloggerete, sarete sempre a pochi passi dalle principali cose da vedere.

Noi abbiamo soggiornato all’Hotel Colon, una struttura semplice ma con tutto il necessario, nei pressi di Plaza de Toros e convenzionata con un parcheggio vicino a un prezzo molto conveniente per le 24 ore. A conduzione familiare, il personale è gentilissimo e super disponibile, e al mattino preparano al momento una colazione abbondante.

Storia di Ronda

Fondata dai Celti nel VI secolo a.C., Ronda crebbe sotto il dominio dei Romani, che la chiamarono Acinipo e costruirono le prime fortificazioni della città. Tuttavia, l’influenza più significativa arrivò con la dominazione araba, iniziata nell’VIII secolo. Gli Omayyadi trasformarono Ronda in un centro culturale e strategico, arricchendola di palazzi, bagni e giardini. Fu in questo periodo che la città divenne una fortezza quasi inespugnabile, grazie alla sua posizione e ai sistemi difensivi.

Con la Reconquista nel 1485, Ronda cadde in mano ai Re Cattolici, che ne mantennero le mura e le adattarono alle nuove esigenze militari. Questo passaggio portò anche un’inevitabile fusione culturale e architettonica: le moschee vennero convertite in chiese e sorsero edifici in stile mudéjar. Nel XVIII secolo, venne costruito il celebre Puente Nuevo, un’opera ingegneristica spettacolare che collegò la parte nuova della città con il quartiere storico, La Ciudad, attraversando la gola del Tajo.

Nel XIX secolo, Ronda divenne popolare tra artisti e scrittori, come Hemingway e Rilke, che la celebrarono per la sua bellezza e il suo spirito romantico. Oggi, Ronda è un gioiello storico e architettonico, dove le tracce di ogni epoca convivono in un’atmosfera incantevole.

Cosa vedere a Ronda

Per prima cosa, vi consiglio di recarvi all’ufficio turistico, che si trova accanto alla Plaza de Toros, all’indirizzo P.º Blas Infante. L’ufficio è aperto tutti i giorni dalle 09.30 alle 18.00, con orario ridotto nel weekend, e vi fornirà mappe informazioni su tutte le cose da vedere e fare a Ronda, oltre ad eventuali eventi in corso.

Qui potrete inoltre acquistare il Bono Turistico, ovvero il pass cumulativo che vi permetterà di visitare diversi monumenti al costo di 12,00€ intero e 9,00€ ridotto. Sono inclusi: i Bagni Arabi, la Casa del Gigante, il Palazzo Mondragon, e il Museo Joaquín Peinado.

Plaza de Toros

Ronda è considerata la patria della corrida, che sembra essere nata proprio qui. Anche se la tauromachia è una tradizione controversa, Plaza de Toros è un pezzo importante della storia e cultura andalusa. È qui che nacque la corrida moderna, grazie alla famiglia Romero, dinastia di matador leggendari che ha definito le regole dell’arte tauromachica.

L’arena, costruita nel 1785 in stile neoclassico e interamente dipinta di bianco, è una delle più antiche e grandi al mondo, con una capacità di 5.000 spettatori.

Oggi, le corride si tengono qui solo una volta all’anno; il resto del tempo, Plaza de Toros funziona come museo, dove potrete scoprire la storia della corrida attraverso costumi, poster e locandine d’epoca. È possibile anche vedere il recinto dei tori e una piccola cappella dove i toreri si raccolgono in preghiera prima delle esibizioni. Visitare Plaza de Toros è un modo per comprendere meglio un aspetto radicato della cultura spagnola, pur restando spettatori.

Cosa vedere a Ronda, Plaza de Toros, uan delle arene per corride più antiche e grandi di Spagna.

Percorso panoramico

Uno dei modi migliori per scoprire Ronda è semplicemente godersi il panorama. Partendo dalla chiesa della Merced a nord, si può seguire un percorso panoramico che attraversa giardini ben curati e terrazze fino alla Plaza de Toros. Da qui, se il sentiero è aperto, potrete proseguire fino al Puente Nuevo, altrimenti basterà seguire la strada principale.

Arrivati al ponte, vi aspetta una vista spettacolare: da un lato, la vallata; dall’altro, il canyon del Guadalevín. Se avete voglia di esplorare, ci sono sentieri che costeggiano le mura, ideali per ammirare il ponte in tutta la sua imponenza. Vi consiglio di ripetere la passeggiata in diversi momenti della giornata, per vedere come cambiano i colori del paesaggio con la luce.

Per i più avventurosi, continuando fino a Plaza de la Auxiliadora, troverete un sentiero che scende nella vallata, offrendo un’incredibile prospettiva sulla città dall’alto. Attenzione, però: la risalita può essere impegnativa, specialmente nelle calde giornate estive!

Puente Nuevo

Il Puente Nuevo è il simbolo di Ronda, costruito nel 1793 dopo un’impresa di ingegneria durata quarant’anni. Alto 120 metri, attraversa la gola del fiume Guadalevín e unisce la parte moderna della città, Mercadillo, al centro storico di La Ciudad, con i suoi palazzi moreschi e le antiche mura.

Costruito con blocchi di pietra ricavati dalle cave locali, il ponte è un trionfo dell’architettura neoclassica e, alla sua base, ospita una stanza che venne usata come prigione durante le guerre civili.

Per una visuale spettacolare del ponte, si può scendere nella vallata, come accennato in precedenza. Il momento migliore per scattare foto è il pomeriggio, quando il sole illumina direttamente il ponte. Se invece lo ammirate dal Puente Viejo o dai Jardines de Cuenca, la mattina offre un’ottima luce per osservare il panorama dall’altro lato.

Jardines de Cuenca

I Jardines de Cuenca sono giardini terrazzati che si snodano dal Puente Viejo al Puente Nuevo, lungo il canyon roccioso. Costruiti negli anni ‘70 rendono omaggio alla città di Cuenca, famosa per le sue “case sospese” simili a quelle di Ronda.

Situati tra il Puente Viejo e il Puente Nuevo, questi giardini offrono una passeggiata suggestiva tra palme, alberi di agrumi e fiori colorati. Da qui si può godere di viste uniche su alcune delle dimore più belle di Ronda, tra cui la Casa del Rey Moro e la Casa del Gigante.

Ponte vecchio

Il Puente Viejo è un altro ponte storico di Ronda, situato più in basso rispetto al Puente Nuevo e affacciato sul canyon. Costruito nel 1616, è un esempio perfetto di architettura medievale.

Con una singola arcata che attraversa il Guadalevín, il ponte offre viste mozzafiato sul canyon e su alcune delle antiche strutture di Ronda, tra cui le mura difensive e i vicini bagni arabi. Percorrendo il Puente Viejo, si può accedere alla parte orientale della città e agli splendidi Jardines de Cuenca, rendendolo un punto di partenza ideale per scoprire l’anima storica di Ronda.

Casa del Rey Moro

La Casa del Rey Moro, cstruita nel XVIII secolo, è una dimora storica legata a una leggenda locale, secondo cui un re moro innamorato rinchiuse qui una giovane fanciulla. Lei, per scappare, avrebbe costruito una scala che scendeva nel canyon, attraversando la “mina” – una scala scavata nella roccia con 231 gradini che portano fino al fiume.

Anche se l’interno della casa è chiuso, e versa in stato di degrado, i giardini sono visitabili e molto suggestivi.

Tuttavia, il biglietto d’ingresso costa 10,00€, che può sembrare alto, se consideriamo che il Palazzo Mondragón e i Bagni Arabi costano circa un terzo e offrono un’esperienza altrettanto interessante. Inoltre, visitando il Puente Viejo e i Bagni Arabi, potrete comunque avere una buona visuale sul canyon e sulla casa stessa.

La Casa del Rey Moro è aperta tutti i giorni, dalle 10.00 alle 20.00 tra ottobre e aprile, e fino alle 21.30 tra maggio e settembre.

Cosa vedere a Ronda, Casa del Rey Moro

Bagni arabi

I Bagni Arabi di Ronda si trovano e si trovano ai piedi della città, appena fuori dalle mura, come prevedeva la tradizione moresca, per consentire ai visitatori di purificarsi prima di entrare.

I bagni si sviluppano sottoterra, per garantire temperature costanti. L’acqua veniva riscaldata tramite un sistema idraulico azionato da un asinello, che pompava l’acqua in tre sale a temperatura diversa: stanza calda (calidarium), una tiepida (tepidarium) e una stanza fredda (frigidarium).

Il rituale cominciava sempre dal calidarium e terminava nel frigidarium, e poteva durare anche diverse ore. Infatti, i bagni arabi non erano solo un luogo di pulizia, ma anche di socialità perché qui si passava il tempo chiacchierando, ma anche prendendo importanti decisioni politiche ed economiche.

Oggi, si possono ancora ammirare le mura perimetrali e i soffitti decorati con aperture a forma di stella, che facevano filtrare la luce naturale. Con la Reconquista, i bagni furono convertiti in conceria, della quale sono ancora visibili le vasche di immersione.

La visita prevede un filmato di 5 minuti sulla storia dei bagni (più o meno quello che vi ho spiegato io) e il giro delle sale, che non dura moltissimo.

I Bagni Arabi sono aperti tutti i giorni. Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica con orario continuato dalle 09.30 alle 20.00, lunedì e sabato invece dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Il biglietto d’ingresso costa 4,50€ intero e 3,00€ ridotto.

Palazzo Mondragon

Nel quartiere di La Ciudad, il Palazzo Mondragón è l’esempio più famoso di architettura moresca a Ronda. Questo palazzo, in stile arabo-nazarì, fu costruito nel 1314 per il re moresco Abomelik. La struttura si sviluppa attorno a cortili interni, un elemento tipico dell’architettura andalusa, che garantiva privacy e luminosità naturale, con influenze rinascimentali aggiunte durante il periodo cristiano.

I giardini di Palazzo Mondragón offrono una vista spettacolare sulla vallata, tra alberi da frutto, archi a ferro di cavallo e fontane zampillanti.

Le stanze interne ospitano il museo dedicato alla storia della città, con diorami, reperti e ricostruzioni a grandezza naturale. Dall’età del bronzo alla Reconquista cristiana, la storia di Ronda si racconta qui in modo dettagliato e coinvolgente, per un’immersione completa nel passato della regione.

Il Palazzo Mondragon osserva gli stessi orari dei Bagni Arabi. Il biglietto d’ingresso costa 4,00€ intero e 3,00€ ridotto.

Casa del Gigante

La Casa del Gigante, costruita nel XIV secolo, è un altro affascinante esempio di architettura residenziale moresca.

Questo edificio relativamente piccolo si distingue per le sue decorazioni elaborate e la struttura ad archi tipica dello stile nazarí, con ornamenti geometrici che ricordano l’Alhambra di Granada. Deve il suo nome a due misteriosi rilievi all’ingresso, che raffigurano figure antropomorfe, forse divinità antiche. Al suo interno, si trovano ancora pavimenti originali e dettagli decorativi che trasportano i visitatori indietro nel tempo, offrendo uno spaccato della vita domestica moresca.

La Casa de Gigante osserva gli stessi orari dei Bagni Arabi. Il biglietto d’ingresso costa 2,50€ intero e 2,00€ ridotto.

Carrera Espinel

Passando alla Ronda moderna, che si sviluppa a nord del Puente Nuevo, non possiamo non menzionare Carrera Espinel, la principale arteria commerciale della città.

Conosciuta anche come Calle La Bola, è la via dello shopping per eccellenza di Ronda. Tra edifici storici restaurati, boutique di moda, negozi di artigianato e caffè all’aperto, offre una combinazione perfetta tra lo stile tradizionale andaluso e la vita cittadina. Passeggiando, noterete le classiche facciate bianche e le caratteristiche finestre con grate in ferro battuto, simbolo dell’architettura locale.

da una sua traversa si apre Plaza del Socorro, una delle piazze più animate di Ronda. Al suo centro svetta una statua di Ercole con due leoni, simbolo dell’Andalusia e omaggio al mito secondo cui Ercole avrebbe fondato la città. Qui si trova anche la chiesa neoclassica di Nuestra Señora del Socorro.

Dove e cosa mangiare a Ronda

L’Andalusia ha un patrimonio gastronomico ricchissimo, che deriva dai diversi popoli e culture che l’hanno abitata, ma anche dal suo invidiabile clima. In questa fertile terra si coltivano succosi pomodori, saporite olive e dolcissime arance, ma anche fichi, limoni, melanzane e molto altro. Per non parlare del prosciutto iberico e dei formaggi, particolarmente prelibati in virtù degli allevamenti all’aria aperta, e del freschissimo pesce proveniente dal Mediterraneo. 

Con tutto questo ben di Dio, l’Andalusia è davvero una patria per buongustai, e non avrete nessuna difficoltà a trovare qualche piatto tradizionale che che soddisfi il vostro palato.

Ronda è una città dell’entroterra, quindi qui vi consiglio di provare piatti di carne e prodotti della terra: dal prosciutto serrano alla coda di toro, passando per carciofi e funghi.

Vale assolutamente la pena spendere qualcosa in più per un ristorante con vista panoramica, meglio se sul versante occidentale, dove potrete ammirare il tramonto. Noi abbiamo scelto El Morabito, un ristorante di cucina fusion che offre sia piatti esotici come involtini di gamberi fritti, sushi e un dolce marocchino alla zucca, sia classici come filetto di manzo, crocchette e torta al limone meringata. Ciò che rende davvero speciale questo locale è la location: una villa storica in stile arabo con una terrazza spettacolare. Prenotate in anticipo per assicurarvi un tavolo nella posizione migliore.F

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