A metà strada tra Malaga e Ronda, il Caminito del Rey è una delle esperienze più spettacolari e adrenaliniche che l’Andalusia possa offrire.
Questo sentiero, famoso in tutta la Spagna, vi porterà a camminare sospesi su passerelle di legno a strapiombo sul canyon del fiume El Chorro, immergendovi in un paesaggio mozzafiato fatto di pareti rocciose imponenti e natura selvaggia. Qui, l’imponente ingegneria umana si fonde con la grandiosità del paesaggio naturale, regalando l’opportunità unica unica di esplorare un canyon dal suo interno.
Lungo i suoi 8 chilometri, proverete un mix di emozioni che variano dall’adrenalina pura al silenzio profondo della natura, oltre a un pizzico di paura nel guardare giù, verso il fondo della gola. Per percorrerlo non bisogna essere dei superuomini, però è importante non soffreire di vertigini, altrimenti l’esperienza diventerà molto stressante. .
Indice
Dove si trova e come arrivare
Il Caminito del Rey si trova tra Malaga e Ronda, a circa un’ora di macchina da Malaga e mezz’ora da Ronda. Il mezzo più indicato per raggiungerlo è proprio l’automobile, compagna di viaggio indispensabile per un tour dell’Andalusia. Potete visitarlo come tappa intermedia tra le due città, oppure come gita in giornata da Malaga per fuggire un po’ dalla folla della città balneare.
- Da Malaga, prendete l’autostrada A-357 in direzione di Cartama e proseguitr sulla MA-5403, seguendo poi le indicazioni per Ardales e El Chorro.
- Da Ronda, imboccate invece la A-367 verso Ardales.
In alternativa, scegliete un comodo tour guidato, cliccando sui link qui sotto:
Quando andare
L'Andalusia ha un clima mediterraneo, ed è nota per le lunghe giornate di sole, le scarse piogge e le sue estati torride, soprattutto nell’entroterra.
- In primavera le temperature sono piacevoli, tra i 15°C e i 25°C, e le precipitazioni moderate. La natura inizia a risvegliarsi, con le fioriture degli alberi da frutto che colorano il paesaggio e profumano l’aria.
- In estate il caldo è davvero intenso, con temperature che possono superare i 40°C, soprattutto nelle città. Sulla costa,invece, le brezze marine aiutano a rendere il clima più sopportabile. Le precipitazioni sono quasi inesistenti.
- In autunno il clima è ancora caldo, con temperature tra i 20°C e i 30°C. È una stagione più umida rispetto all'estate, ma le piogge sono generalmente leggere e di breve durata.
- L’inverno è mite, con temperature che difficilmente scendono sotto i 10 gradi. Le precipitazioni sono un po’ più frequenti, ma comunque contenute.
Le stagioni migliori per visitare l'Andalusia sono la primavera e l'autunno, quando il clima è più temperato e le località turistiche meno affollate.
Se viaggiate gioco forza in estate, vi suggerisco di pianificare le attività la mattina presto o nel tardo pomeriggio, magari approfittando della tradizionale "siesta" per un tuffo in piscina o un pisolino.
Se state pianificando di visitarlo in estate, è consigliabile prenotare l’escursione per le prime ore del mattino, così da evitare le temperature più calde. Nonostante alcune parti del percorso siano ombreggiate, il sole andaluso è implacabile e le temperature possono facilmente superare i 30°C già dalle 12:00.
Io ho iniziato il cammino alle 9:00 con una temperatura piacevole di 19°C, ma quando ho concluso, a mezzogiorno, il caldo era già intenso.
Quanto tempo dedicare
Il tratto effettivo del Caminito del Rey richiede circa due ore di cammino, ma l’intera escursione richiede molto più tempo. Infatti, considerando il tempo che ci vuole per parcheggiare e prendere la navetta, il percorso a piedi per raggiungere l’imbocco e il ritorno, occorre mettere in conto almeno cinque-sei ore.
Noi abbiamo parcheggiato alle 8.45 circa, e siamo tornati alla nostra vettura attorno alle 13.00.
Ad esempio, se partite da Malaga alle 9:00, prenotate l’ingresso non prima delle 11:00, per avere il tempo di raggiungere comodamente il sentiero senza rischiare di perdere il turno.
Dove alloggiare
Potete visitare il Caminito del Rey come gita giornaliera da Malaga, oppure inserirlo come tappa intermedia tra Malaga e Ronda, se state facendo un tour dell’Andalusia. Non è necessario pernottare nelle vicinanze, poiché entrambe le città distano circa un’ora in auto.
Costi e Orari
L’accesso al Caminito del Rey è regolamentato per fascia oraria, con un numero limitatto di persone al giorno. Pertanto, è obbligatorio prenotare online in anticipo.
Il biglietto costa 10€, mentre la visita guidata ha un costo di 18€. Durante la prenotazione, potrete anche acquistare il parcheggio (2€) e il biglietto della navetta (2,50€), così da avere tutto comodamnete in un unico QR code. .
Non sono previsti rimborsi. Nel caso in cui il Caminito sia chiuso per maltempo, è possibile spostare la data, ma in base alla disponibilità.
I bambini sotto gli 8 anni non possono accedere, mentre tra gli 8 e i 18 anni è necessario essere accompagnati da un adulto.
Informazioni pratiche
Il Caminito del Rey è un sentiero lineare di difficoltà media lungo in totale 7,7 km, così divisi:
- 2,9 km sentiero.
- 2,7 km dalla fermata dell’autobus all’accesso nord.
- 2,1 km dall’accesso sud alla fermata dell’autobus.
Una volta arrivati al parcheggio principale puori dall’area naturale, dovrete prendere la navetta, che vi porterà presso il ristorante El Kiosko. In realtà, esistono altri due parcheggi, più vicini all’imbocco del sentiero, che però sono più piccoli e non offrono un reale vantaggio, visto che al ritorno è comunque necessario prendere la navetta.
Arrivati al ristorante, potrete scegliere se raggiungere l’accesso nord del Caminito del Rey seguendo il percorso su strada (1,5 km) oppure quello che segue il corso del fiume (2,7 km). Se non avete fretta, vi consiglio il secondo, che è più panoramico.
Dopo aver completato il percorso ed essere usciti dall’accesso sud, vi aspettano ancora circa 2 km di cammino per arrivare alla fermata della navetta, che vi riporterà al parcheggio in circa 20 minuti.
Per chi partecipa a un tour guidato, è importante presentarsi all’ingresso con almeno 30 minuti di anticipo per formare i gruppi
Norme di comportamento e sicurezza (che trovate anche sul sito ufficiale):
- Il Caminito del Rey si percorre in una sola direzione, da nord a sud.
- Il dislivello è prevalentemente in discesa, fatta eccezione per l’ultimo tratto.
- Chi soffre di vertigini farebbe bene ad astenersi.
- L’uso del caschetto (ce vi sarà fornito all’ingresso) è obbligatorio per tutta la durata del percorso.
- Non sporgetevi mai oltre le balaustre. Oltre al rischio per la vostra sicurezza, se vi cade qualcosa (cellulare, cappellino, occhiali da sole, chiavi), sarà impossibile recuperarlo.





Storia del Caminito
Il Caminito del Rey nacque all’inizio del XX secolo, quando venne costruito per facilitare il passaggio dei lavoratori tra due centrali idroelettriche lungo il fiume Guadalhorce. La sua costruzione iniziò nel 1901 e fu completata nel 1905, quando il re Alfonso XIII lo attraversò durante l’inaugurazione della diga, da cui deriva il nome “Caminito del Rey”, ovvero “il piccolo cammino del re”. Originariamente, era un percorso strettissimo e privo di protezioni, utilizzato solo dagli operai, ma con il passare degli anni divenne una sfida per escursionisti e amanti del brivido.
Il sentiero cadde in disuso e degrado, fino a diventare uno dei percorsi più pericolosi d’Europa. A seguito di numerosi incidenti, fu chiuso al pubblico nel 2000.
Tuttavia, nel 2015, dopo un lungo e accurato lavoro di ristrutturazione, il Caminito venne riaperto, trasformandosi in un’attrazione sicura e accessibile, pur mantenendo intatto il suo fascino selvaggio e la sua atmosfera mozzafiato.
Caminito del Rey, il percorso
L’avventura inizia seguendo il corso del fiume accanto alla diga e ad una serie di piccole cascate, per poi inoltrarsi nel primo canyon.
Ed è proprio qui che inizia il bello: camminerete infatti su una passerella in legno sospesa, montana sulla parete rocciosa all’interno del canyon stesso. Un’impressionante opera ingegneristica che vi permetterà di esplorare da dentro il cuore di questa meaviglia naturale. Devo ammettere che, durante la discesa, faceva una certa impressione guardare la passerella sopra di noi, rendendoci conto di quanto sia effettivamente sporgente.
Usciti dal canyon, vi addentrerete nella valle su un sentiero parzialmente ombreggiato in terra battuta. Da qui, oltre alla piattaforma di atterraggio per elicotteri, potrete vedere anche il tracciato della ferrovia, costruita proprio per facilitare il trasporto delle risorse dalle centrali. Il paesaggio è aspro, quasi alieno, e ricorda i parchi nazionali americani come lo Zion.
La terza parte del cammino vi riporterà tra le pareti del canyon, sempre su passerelle sospese. A un certo punto, attraverserete una spettacolare ansa a ferro di cavallo, che offre una vista impareggiabile sul canyon e sulle passerelle stesse. Uno dei momenti più adrenalinici arriva verso la fine, quando dovrete attraversare un ponte sospeso in ferro battuto, che può portare solamente 10 persone per volta. Se doveste avere paura, un addetto vi aiuterà ad attraversare.
L’ultimo tratto in inerpica su stretti scalini, che vi consiglio di percorrere andando all’indietro quando siete in discesa. Una volta usciti dal canyon, voltandovi avrete una vista impressionante del percorso appena fatto, ovvero la passerella montana a metà della parete rocciosa.
Da qui in poi dovrete proseguire ancora 1,5 km costeggiando il lago fino al punto di ristoro, dove troverete dei chioschetti che offrono cibo e bevande. Potrete sostare qui quanto volete prima di riprendere la navetta, la cui fermata si trova a circa 500 metri. La frequenza è normalmente ogni mezz’ora, ma in realtà in alta stagione gli autobus passano più spesso, anche ogni 10-15 minuti.











