Immersa tra le colline dell’Andalusia, Granada è una città che incanta con le sue atmosfere da Mille e Una Notte. Le tracce della dominazione araba permeano l’anima della città con molte cose da vedere, dall’imponente Alhambra che domina il paesaggio, fino alle stradine del quartiere arabo Albayzín, dove il tempo sembra essersi fermato, e l’Alcaicería, un antico mercato arabo riconvertito a bazar, dove perdersi tra negozietti e botteghe.
Città simbolo della dinastia nasride, Granada ha visto il suo apice sotto il dominio arabo, prima di essere riconquistata dai Re Cattolici. Oltre alla celeberrima Alhambra, troviamo infatti anche attrazioni più europee, come la maestosa Cattedrale di Granada, costruita proprio sopra una vecchia moschea, la Carrera del Darro, una strada che costeggia il fiume e regala scorci incantevoli, e numerose piazze costellati di bar e ristorantini con tavoli all’aperto.
Parlando di cucina, Granada offre un delizioso mix di piatti andalusi e mediorientali, un’esperienza gastronomica unica che include prosciutto della vicina Sierra Nevada, l’immancabile sangria, ma anche una vasta scelta di ristoranti fusion e marocchini.
Indice
Dove si trova e come arrivare
Granada si trova nel centro-sud dell’Andalusia, ai piedi della Sierra Nevada. La grande città più vicina è Malaga, che dista circa 125 km, mentre Siviglia e Cordoba si trovano rispettivamente a 250 km e 200 km.
La città è dotata di un aeroporto, il Federico García Lorca Granada-Jaén, che si trova a circa 17 km ed è servito da Vuelin, Ryanair e altre compagnie europee. Tuttavia, non ci sono voli diretti dall’Italia.
Se state facendo un tour dell’Andalusia, il modo migliore per arrivare a Granada è l’automobile, che vi permetterà di visitare tutta la regione in totale indipendenza. Io vi suggerisco di inserire Granada tra Cordoba e Malaga, oppure, se avete più tempo, tra Malaga e Almeria.
- Da Malaga o Cordoba, prendete la A-145 verso nord o sud fino all’uscita 98, quindi svoltate a estra sulla A-92.
- Da Almeria potrete prendere direttamente la A-92, attraversando il Desert Tabernas e passando a nord della Sierra Nevada.
Come muoversi a Granada
Il centro di Granada è compatto e perfetto per essere esplorato a piedi. Passeggiare tra le vie del centro storico, tra la Cattedrale e le animate piazze, vi permetterà di cogliere l’essenza di questa città.
Per spostamenti più lunghi, come la visita all’Alhambra, vi suggeriamo di utilizzare i mezzi pubblici. Gli autobus sono economici e funzionali, e vi porteranno rapidamente alla fortezza, che domina la città dall’alto. Le linee principali partono da Plaza Isabel la Católica e in circa 10 minuti vi lasceranno all’ingresso dell’Alhambra. Il costo della corsa singola è di 1,40€, e i biglietti si acquistano a bordo o nei negozi autorizzati.
I mezzi pubblici non attraversano il cuore del centro storico né il quartiere Albayzin, ma effettuano fermate strategiche vicino ai principali punti di interesse come la Cattedrale e la Carrera del Darro.
Se avete poco tempo, un buon compromesso può essere un tour guidato, che vi porterà alla scoperta delle principal attrazioni della città in un solo giorno:
Dove alloggiare
Granada offre una vasta scelta di alloggi, ma il quartiere migliore in cui soggiornare è senza dubbio il centro storico, che vi permette di essere a due passi da tutte le principali attrazioni. Se amate l’autenticità, il quartiere arabo Albayzin vi affascinerà con i suoi vicoli tortuosi e le viste incredibili sull’Alhambra, specialmente all’ora del tramonto. Tuttavia, tenete presente che le strade in questa zona sono strette e ripide, poco adatte a chi viaggia in auto.
Se cercate maggiore comodità, optate per le zone più esterne al centro, come la parte occidentale che si sviluppa lungo il Camino de Ronda o la zona di Plaza del Campillo, a sud. Qui troverete hotel moderni e ben collegati tramite autobus o taxi, ideali se preferite evitare il caos rimanendo comunque a pochi minuti dal centro.
Un consiglio che vale per molte città andaluse: cercate strutture con piscina, per rilassarvi durante le calde ore pomeridiane. Durante l’estate, molti negozi e attrazioni chiudono per la siesta, e avere una piscina a disposizione vi garantirà un momento di relax.
Durante il mio soggiorno, ho alloggiato all’Hotel Don Juan, a pochi passi da Plaza Albert Einstein. È una struttura semplice ma accogliente, con colazione abbondante e un parcheggio convenzionato. Unico neo, l’aria condizionata un po’ rumorosa, ma per il resto, un’ottima soluzione per chi cerca comodità senza spendere troppo.
Quando andare
L'Andalusia ha un clima mediterraneo, ed è nota per le lunghe giornate di sole, le scarse piogge e le sue estati torride, soprattutto nell’entroterra.
- In primavera le temperature sono piacevoli, tra i 15°C e i 25°C, e le precipitazioni moderate. La natura inizia a risvegliarsi, con le fioriture degli alberi da frutto che colorano il paesaggio e profumano l’aria.
- In estate il caldo è davvero intenso, con temperature che possono superare i 40°C, soprattutto nelle città. Sulla costa,invece, le brezze marine aiutano a rendere il clima più sopportabile. Le precipitazioni sono quasi inesistenti.
- In autunno il clima è ancora caldo, con temperature tra i 20°C e i 30°C. È una stagione più umida rispetto all'estate, ma le piogge sono generalmente leggere e di breve durata.
- L’inverno è mite, con temperature che difficilmente scendono sotto i 10 gradi. Le precipitazioni sono un po’ più frequenti, ma comunque contenute.
Le stagioni migliori per visitare l'Andalusia sono la primavera e l'autunno, quando il clima è più temperato e le località turistiche meno affollate.
Se viaggiate gioco forza in estate, vi suggerisco di pianificare le attività la mattina presto o nel tardo pomeriggio, magari approfittando della tradizionale "siesta" per un tuffo in piscina o un pisolino.
Quanto tempo dedicare
Per visitare le principali attrazioni di Granada, consiglio un soggiorno di due notti.
Il pomeriggio del giorno d’arrivo può essere dedicato a una prima esplorazione del centro storico e della Cattedrale. Il giorno successivo, immergetevi nella storia e nella magnificenza dell’Alhambra, che richiede almeno mezza giornata per una visita completa e approfondita. L’Alhambra, infatti, è vastissima e ricca di dettagli, tra giardini, palazzi e mura che raccontano secoli di storia. Il pomeriggio potrà essere sfruttato per visitare il quartiere arabo Albayzin e al centro storico, perdendosi tra le loro stradine.
Se volete esplorare anche la Sierra Nevada e l’Alpujarra, cosa che vi consiglio perché sono due zone stupende, allora calcolate due giorni pieni in più. Nel Parco Nazionale della Sierra Nevada potrete scalare la vetta del Mulhacen, il monte più alto della Penisola Iberica, oppure percorrere diversi sentieri di trekking, tra cui l’avventuroso Cahorros de Monachil. Nella regione montuosa Alpujarra potrete invece esplorare alcuni incantevoli borghi bianchi arroccati tra cui Soportujar, il paese delle streghe.
Storia di Granada
La storia di Granada risale addirittura all’epoca dei primi insediamenti iberici. Fu però con la fondazione della città di Iliberis da parte dei romani, nel II secolo a.C., che Granada cominciò a prendere forma come centro abitato.
La città raggiunse il suo massimo splendore durante il dominio arabo a partire dal 711, ed in particolare sotto la dinastia Nasride, che governò dal XIII al XV secolo. In questo periodo, Granada divenne una delle città più prospere della Penisola Iberica, grazie alla sua posizione strategica e alla cultura raffinata che fiorì, con l’Alhambra come simbolo della grandezza e dell’eleganza nasride.
Sotto il dominio islamico, la città divenne un fiorente centro culturale, economico e politico, attraendo artisti, filosofi e commercianti da tutto il mondo arabo.
La caduta di Granada nel 1492 segnò la fine della dominazione musulmana in Spagna e l’inizio dell’epoca cristiana. Con la Reconquista, i Re Cattolici, Ferdinando e Isabella, conquistarono la città, portando con sé un nuovo stile architettonico e trasformando radicalmente il tessuto urbano. Da quel momento, chiese e palazzi cristiani presero il posto delle moschee e dei palazzi moreschi, ma l’anima araba di Granada non svanì mai del tutto.
Cosa vedere a Granada
Alhambra
L’Alhambra non è solo la principale attrazione di Granada, ma anche il monumento più visitato di tutta la Spagna e il fiore all’occhiello di un viaggio in Andalusia. Arroccata su un’altura che domina la città, è un capolavoro architettonico che mescola influenze arabe e rinascimentali. Il complesso, costruito tra il IX e il XIV secolo, si presenta come una vera e propria cittadella protetta da imponenti mura e circondata da giardini rigogliosi.
Prenotare in anticipo è altamente consigliato, soprattutto per accedere ai Palazzi Nasridi, il cuore dell’Alhambra, dove l’ingresso è regolato da fasce orarie.
L’Alhambra è aperta tutti i giorni, con orari diversi in base alla stagione:
- Dal 15 ottobre al 31 marzo, dalle 08.30 alle 18.00, il sabato anche dalle 20.00 alle 21.30 per la visita notturna.
- Dal 1 aprile al 14 ottobre, dalle 08.30 alle 20.00, il sabato anche dalle 22.00 alle 23.30 per la visita notturna.
La visita completa costa 18,00€.
Cosa vedere all’Alhambra di Granada:
- Generalife: la residenza estiva del sultano. A circa dieci minuti dal resto del complesso, si distingue per per gli splendidi giardini terrazzati, decorati con statue e fontanelle, e per il panorama mozzafiato sulla fortezza.
- Medina e Via delle Torri: quest’area era in origine la cittadella sviluppatasi attorno al palazzo del sultano. Oggi sono ancora visibili le torri difensive, i resti delle mura e di alcune case, i bagni arabi e una chiesa, costruita sopra l’antica moschea. Lungo tutto il percorso si snodano giardini fioriti e viali alberati.
- Palazzo di Carlo V: in stile rinascimentale italiano, ricorda molto un palazzo fiorentino, con il suo cortile circolare con doppio colonnato. Non fu mai terminato, a causa della morte dell’imperatore. Recentemente restaurato, ospita il museo dell’Alhambra e delle Belle Arti.
- Palazzi Nasridi, il cuore dell’Alhambra. In questa serie di appartamenti scoprirete tutto il lusso del periodo arabo, attraverso stanze dalle pareti fittamente decorate con motivi floreali, scritte in arabo e ceramiche smaltate, cortili decorate piante e fontane zampillanti. Da non perdere il magnifico Cortile dei Leoni, così chiamato per l’iconica fontana raffigurante 12 leoni.
- El Partal: i giardini terrazzati arricchiti da vasche, aiuole di fiori profumati e alberi da frutto.
- Alcazaba: la parte più antica dell’Alhambra. Si tratta di una vera e propria fortezza militare, con spesse mura e torrette difensive dalle quali potrete ammirare tutta la città e l’Albayzin, il quartiere arabo.












Cattedrale
La Cattedrale dell’Incarnazione, costruita a partire dal 1510 sul sito dell’antica moschea nasride, è il principale luogo di culto e monumento cattolico di Granada.
Dopo la riconquista dell’Andalusia nel 1492, i Re Cattolici Isabella e Ferdinando intrapresero un’opera di ricostruzione delle città andaluse, demolendo gran parte di tutto ciò che rimandava al mondo arabo o convertendolo in chiave cattolica, come avvenne con la Mezquita di Cordoba. Granada fu quindi completamente restaurata, con l’eccezione dell’Albayzin, e la realizzazione di una cattedrale era parte centrale di questo progetto.
Il suo completamento richiese oltre due secoli, ed il risultato che possiamo ammirare oggi è un capolavoro di arte rinascimentale, con influenze gotiche e barocche.
La facciata spicca per le sue fitte decorazioni, arricchite da medaglioni con le iniziali di Isabella e Ferdinando, e per i colori caldi che brillando sotto il sole andaluso. L’interno, a cinque navate, custodisce alcune significative opere di artisti spagnoli, tra cui la Capilla Mayor decorata con due eccezionali busti lignei di Adamo ed Eva, scolpiti da Alonso Cano, altari in stile barocco e opere dell’artista cretese El Greco.
L’annessa Cappella Reale, in stile gotico fiammeggiante, ospita le sepolture di alcuni dei più famosi regnanti di Spagna, tra cui gli stessi Isabella e Ferdinando, Giovanna la Pazza e Filippo il Bello.
La cattedrale è aperta con orari diversi a seconda della stagione e del giorno della settimana, vi invito quindi a consultare il sito ufficiale. Il biglietto d’ingresso costa 6,00€ dai 12 anni in su, e 4,50€ per gli studenti. Sono disponibili anche biglietti combinati con la Cappella Reale e altre chiese e monasteri.



Alcaiceria
L’Alcaiceria, con i suoi vicoli stretti e affollati, vi trasporta subito in un’atmosfera da souk arabo. Questa zona, un tempo il cuore pulsante del commercio della seta, oggi ospita negozi di souvenir, artigianato locale e dolci arabi. Le stradine strette, concepite per rendere difficoltosa la fuga ai ladri, conservano ancora un fascino antico, anche se ormai l’area è piuttosto turistica.
Nonostante la sua anima commerciale, vale la pena fare un giro tra i negozi, per godersi l’atmosfera unica e lasciarsi ispirare dalle vetrine colorate e dai profumi delle spezie. Se però cercate prodotti più autentici, probabilmente troverete negozi di artigianato migliori altrove nel centro di Granada.



Corral del Carbon
Attraversando il vialone Reyes Católicos, si arriva direttamente all’ingresso del Corral del Carbón, l’antico caravanserraglio di Granada. Questo spazio chiuso accoglieva le carovane di mercanti durante il periodo nasride, servendo da punto di ristoro, scambio e stoccaggio delle merci. Costruito nel 1336 sotto Yusuf I, il suo nome originale era al-Funduq-al-Jadida.
Dopo la Riconquista, il Corral del Carbón venne convertito prima in teatro, poi in magazzino di carbone, da cui deriva il nome attuale. Oggi, ospita il Festival Internazionale di Musica e Danza di Granada e mostre temporanee, mantenendo un ruolo attivo nella vita culturale della città.
Nonostante i molteplici cambiamenti, è ancora possibile ammirare l’architettura nasride, soprattutto il maestoso portone d’ingresso, decorato con arabeschi e iscrizioni in arabo. La struttura ha perso parte del suo fascino originale, ma rimane una tappa interessante per chi vuole immergersi nella storia mercantile di Granada.
Oggi è sede del Festival Internazionale di Musica e Danza di Granada, e spesso ospita mostre temporanee ed eventi.


Albayzin, il quartiere arabo di Granada
L’Albayzín, che si sviluppa sulla collina di fronte all’Alhambra, è il cuore della Granada islamica. Questo dedalo di stradine acciottolate e casette bianche dai tetti piatti è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per il suo valore architettonico e storico.
Il quartiere conserva l’essenza della Granada araba, con le sue cármenes, le tipiche case andaluse che si sviluppano attorno a cortili interni decorati con fontane e piante, senza finestre sull’esterno. La disposizione interna era studiata per garantire intimità, in particolare per le donne e i bambini. Molte di queste abitazioni, oggi aperte al pubblico, fanno parte del circuito Dobla de Oro, che include anche monumenti islamici di grande valore.
Per visitare l’Albayzín con calma, vi consiglio di dedicare almeno 2-3 ore, includendo una passeggiata fino ai miradores, da cui si gode una vista spettacolare sull’Alhambra.
Queste sono gli edifici che potete visitare all’interno, e farno parte del circuito turistico Dobla de Oro:
- El Bañuelo: antichi bagni termali musulmani, tra i meglio conservati in Andalusia. Di dimensioni ridotte, sono suddivisi in tre sale: frigidarium (stanza fredda), tepidarium (stanza tiepida) e calidarium (stanza calda). Il soffitto presenta tipiche aperture a forma di stella e croce che filtrano la luce naturale, creando un’atmosfera magica.
- Maristán: l’antico ospedale musulmano, utilizzato anche come zecca di stato. Oggi, purtroppo, è in stato di rovina e attualmente in ristrutturazione, quindi non c’è molto da vedere.
- Casa Horno del Oro: un’abitazione tradizionale su due piani, con balconi che si affacciano sul cortile interno. È uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura domestica moresca.
- Casa de Zafra: simile alla precedente, ospita una piccola mostra sulla storia dell’Albayzín e di Granada. È un luogo interessante per approfondire la cultura arabo-andalusa.
- Casa del Chapiz: una delle case più imponenti del quartiere. Si compone di due edifici: uno in stile moresco e l’altro con un giardino terrazzato che offre una vista mozzafiato sull’Alhambra. Una parte della struttura ospita un centro di studi islamici, non aperto al pubblico.
- Palazzo Dar al-Horra: situato all’estremità settentrionale dell’Albayzín, questo palazzo su più piani include una torre panoramica da cui è possibile godere di una vista spettacolare sul quartiere. Il cortile interno segue lo schema tipico delle case arabe, con fontane e giardini.
I monumenti del circuito sono aperti tutti i giorni, tranne a Natale e Capodanno:
- dal 15 settembre al 30 aprile, tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00.
- dal 1 maggio al 14 settembre, dalle 09.00 alle 14.30 e dalle 17.00 alle 20.30. Il Corral del Carbon osserva invece orario continuato dalle 09.00 alle 20.00.
Il biglietto d’ingresso costa 7,00€, con possibilità di acquistare un pass cumulativo insieme al biglietto dell’Alhambra.
















Le piazze di Granada
Granada è una città dove storia e modernità convivono armoniosamente, e le sue piazze sono il perfetto esempio di questo connubio. Alcune di queste sono legate a momenti cruciali della storia della città, mentre altre sono diventate il cuore pulsante della vita sociale e culturale di Granada, con i loro innumerevoli bar e ristoranti:
- Plaza Nueva: la piazza più antica di Granada, situata ai piedi dell’Alhambra e del quartiere Albayzín. Qui un tempo si svolgevano tornei cavallereschi e celebrazioni pubbliche.
- Plaza Bib-Rambla: caratterizzata dalla grande fontana di Nettuno al centro, era il cuore commerciale della Granada musulmana.
- Plaza de San Nicolás: situata nel quartiere Albayzín, è conosciuta soprattutto per il suo famoso mirador, che offre una vista mozzafiato sull’Alhambra, con la Sierra Nevada sullo sfondo. È un luogo imperdibile al tramonto, quando il palazzo si tinge di tonalità dorate.
Altre chiese di Granada
Oltre alla celebre Cattedrale, Granada vanta un vasto patrimonio religioso con chiese che raccontano secoli di storia, tra influenze gotiche, rinascimentali e barocche.
- Iglesia del Sagrario: costruita sulle rovine di una vecchia moschea, si trova accanto alla Cattedrale e rappresenta un esempio di transizione tra il gotico e il rinascimentale.
- Iglesia de San Jerónimo: questo imponente monastero rinascimentale è una delle chiese più suggestive di Granada. Fondata dai Re Cattolici nel XV secolo, è famosa per la sua grandiosa decorazione interna e per ospitare la tomba del Gran Capitán, Gonzalo Fernández de Córdoba, eroe della Reconquista.
- Iglesia de Santa Ana: situata in Plaza Nueva, questa chiesa di stile mudéjar risale al XVI secolo e sorge su un’antica moschea. Il suo campanile e le decorazioni in piastrelle smaltate sono un bell’esempio della fusione tra arte cristiana e musulmana che caratterizza molte costruzioni della città.
- Iglesia de San Nicolás: conosciuta soprattutto per il suo belvedere panoramico, questa chiesa si trova nel quartiere Albayzín. Sebbene sia piccola e di aspetto semplice, ha un grande valore storico ed è una delle più antiche della città.
- Basilica de San Juan de Dios: questa chiesa barocca è uno dei capolavori dell’architettura religiosa di Granada. Dedicata a San Giovanni di Dio, fondatore dell’ordine ospedaliero, è famosa per il suo sontuoso interno, ricco di decorazioni dorate e affreschi.
Dove e cosa mangiare a Granada
L’Andalusia ha un patrimonio gastronomico ricchissimo, che deriva dai diversi popoli e culture che l’hanno abitata, ma anche dal suo invidiabile clima. In questa fertile terra si coltivano succosi pomodori, saporite olive e dolcissime arance, ma anche fichi, limoni, melanzane e molto altro. Per non parlare del prosciutto iberico e dei formaggi, particolarmente prelibati in virtù degli allevamenti all’aria aperta, e del freschissimo pesce proveniente dal Mediterraneo. Con tutto questo ben di Dio, l’Andalusia è davvero una patria per buongustai, e non avrete nessuna difficoltà a trovare qualche piatto tradizionale che che soddisfi il vostro palato.
A Granada troverete un po’ di tutto, dalla tradizionale cucina andalusa e spagnola a quella etnica, soprattutto araba e marocchina. Grazie alla vicinanza alla Sierra Nevada, esistono poi diverse botteghe che propongono degustazioni e vendita di prosciutto serrano.
- Tra i ristoranti di fascia media, spicca Los Manueles, un vero e proprio must con le sue cinque sedi in città. Qui potrete gustare piatti tipici andalusi, come il gazpacho, le alici fritte e le berenjenas con miel, insieme ad alcune specialità cordobesi, come il salmorejo e il flamenquín, che sapranno deliziare il vostro palato.
- Un altro ristorante che vi consiglio è Amazonian Fine Foods, situato nel quartiere arabo. Questo ristorante fusion offre un’esperienza unica in un’atmosfera tropicale, proponendo piatti etnici come il riso al curry, ma anche specialità locali, come il polpo fritto, per un viaggio culinario completo.
- Se siete amanti delle tapas, non perdetevi Bar Poë e Om Kalsum, situati in centro, che servono tapas in stile mediorientale, perfette per un pranzo veloce o una cena informale.
E per concludere in dolcezza, non potete lasciare Granada senza assaggiare il Pionono, una delizia a base di crema cotta posta sopra un biscotto o pan di Spagna, che prende il nome da Papa Pio IX.



