Los Cahorros de Monachil: escursione alla Indiana Jones vicino a Granada

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  • Categoria dell'articolo:Andalusia
  • Ultima modifica dell'articolo:20 Dicembre 2024
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Se siete alla ricerca di un’avventura unica e fuori dai soliti percorsi turistici, il sentiero di Los Cahorros de Monachil, a pochi chilometri da Granada, è la scelta ideale. Questo percorso escursionistico, immerso in un canyon mozzafiato, vi regaelerà una giornata di divertimento puro e adrenalina.

Il paesaggio cambia continuamente: all’inizio si cammina lungo il fiume Monachil, saltando tronchi e massi, per poi affrontare ponti sospesi che oscillano tra le pareti rocciose, stretti canyon e anguste grotte da esplorare. Le vette aspre, punteggiate da rocce imponenti, sembrano uscite da un racconto fantasy, come nel viaggio della Compagnia dell’Anello. È come un parco avventura, ma senza biglietto d’ingresso.

Il percorso è lungo e impegnativo, adatto a chi è in buona forma fisica. Tuttavia, potete sempre incamminarvi e, se avete difficoltà, tornare indietro in qualsiasi momento, godendovi comunque un assaggio di questa meravigliosa esperienza.

Dove si trova e come arrivare

Il sentiero Cahorros de Monachil si trova nell’omonima località di Monachil, circa 15 km a sud-est di Granada. È possibile raggiungerlo sia in automobile sia con i mezzi pubblici, anche se ovviamente questa seconda opzione è più lenta.

  • In automobile, uscite da Granada prendendo la GR-30 verso sud, e poi lo svincolo con la A-395. Prendete l’uscita 2 verso Cajar/Monachil, e seguite la A-4028/GR-3202 per circa 4 km. Il parcheggio, gratuito, si trova in Calle Huenes, più o meno di fronte al Café Bar Tapas El Sendero. Se avete comunque difficoltà a trovarlo, inserite nel navigatore come punto di interesse il ristorante La Cantina de Diego, che si trova sull’altro lato della strada.
  • Con i mezzi, da Granada prendete lautobus 0183, che parte da Paseo de Los Basilios V, nei pressi del Ponte Romano sul fiume Genil, e arriva in Plaza Miraflores a Monachil, a circa 500 metri dall’imbocco del sentiero. In questo caso, il tragitto dura circa 40 minuti.

Quanto tempo dedicare

Se avete intenzione di percorrere l’intero sentiero, calcolate almeno mezza giornata, preferibilmente la mattina, per evitare il caldo delle ore centrali.

Se optate per farne solo una parte, vi basteranno 2-3 ore.

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Quando andare

Trovandosi ai piedi della Sierra Nevada, il sentiero Los Cahorros de Monachil ha un clima leggermente più fresco rispetto al resto dell’Andalusia.

  • In primavera, la natura si risveglia con temperature miti e giornate soleggiate, ideali per godere del percorso senza soffrire troppo il caldo.
  • L’estate è molto calda, con temperature che superano spesso i 30°C. In questo periodo, è fondamentale partire presto, evitare le ore centrali della giornata e portare abbondante acqua.
  • L’autunno è probabilmente la stagione migliore, grazie ai colori spettacolari dei boschi, il clima piacevole e il minore affollamento.
  • L’inverno può essere freddo, soprattutto nelle prime ore del giorno, e alcune aree possono risultare scivolose, ma è perfetto per chi ama la tranquillità e non teme le basse temperature.

Secondo me, i periodi più indicati per percorrere questo sentiero, ed in generale per visitare l’Andalusia, sono le mezze stagioni, quindi tra marzo e giugno e tra settembre e ottobre.

Geologia del canyon Los Cahorros

Il canyon di Los Cahorros si è formato nel corso dei millenni, grazie all’azione erosiva del fiume Monachil e delle piogge.

Le imponenti pareti dolomitiche e arenarie che lo caratterizzano risalgono a milioni di anni fa, quando l’area era sommersa dal mare. Resti di fossili marini si trovano infatti ancora incastonati nelle rocce, testimoniando l’antico passaggio delle acque su questo territorio.

Le formazioni rocciose mostrano segni evidenti di faglie e spaccature, dovute ai movimenti tettonici che hanno modellato l’intera area. Il risultato è uno spettacolo naturale unico, con scogliere verticali che si innalzano maestose, strette gole e ampie vallate.

Informazioni pratiche e consigli

In base alla mia esperienza, ecco qualche suggerimento che potrebbe esservi utile per affrontare al meglio il sentiero Cahorros de Monachil.

  • Il sentiero, pur non essendo tra i più difficili, è comunque lungo e imegnativo. Siate pronti a destreggiarvi tra rocce e rami penzolanti, a superare ostacoli, accovacciarvi, scavalcare o aggrapparvi a tratti esposti. Insomma, coviene essere in buona forma fisica.
  • Sentiero non adatto ai passeggini.
  • Il percorso, ad anello, è lungo circa 8 km, con un dislivello di 350 metri. Sebbene possa sembrare ripido, in realtà le salite sono ben distribuite su tutta la unghezza, quindi non è troppo faticoso.
  • Vi consiglio di partire dal ponte di Calle Huenes, seguendo il corso del fiume. Da questo lato, il sentiero è meno ripido e offre scorci più suggestivi, mentre imboccandolo dall’ingresso di Carretera de El Purche avrete davnti un percorso più faticoso, e meno interessante.
  • L’imbocco si trova presso il ponte di Calle Huenes, vicino al parcheggio. Noterete una mappa accanto alla fermata dell’autobus, ma non è molto chiara. Proseguendo oltre il ponte, troverete un’altra mappa visuale, più intuitiva. Vi consiglio di fotografarla e tenerla come riferimento, perché lungo il percorso il telefono non prende.
  • Portate con voi almeno 2 litri d’acqua a testa, soprattutto in estate. Alla fermata dell’autobus troverete una fontanella per fare rifornimento prima di iniziare.
  • Sicuramente è preferibile percorrere tutto il sentiero. Tuttavia, se non ce la fate o non avete tempo, ci sono diversi punti dove è possibile deviare per tornare indietro, grazie ai diversi percorsi che si intersecano in questa zona.

Descrizione del sentiero Los Cahorros de Monachil

Spero di non avervi spaventati con i pur doverosi consigli sulla sicurezza. Il sentiero Los Cahorros è un’esperienza entusiasmante, che vi farà sentire come dei veri esploratori alla scoperta di un tesoro nascosto.

Il percorso può essere suddiviso idealmente in quattro parti, ognuna con le sue peculiarità: Cahorros Basso (lungofiume), i ponti sospesi, la Cueva de las Palomas e Cahorros Alto.

Cahorros Basso

Come già detto, il sentiero inizia dal ponte di Calle Huenes. Una volta attraversato il ponte, girate a sinistra e scendete fino al livello del fiume, immergendovi subito in un ambiente rigoglioso e fresco.

Il “vero” sentiero Los Cahorros è in realtà quello che corre parallelo e più in alto, ma a mio avviso il tratto lungofiume è più interessante.

Il Monachil vi accompagnerà per buona parte di questo tratto, con il suono rilassante delle rapide e delle piccole cascate. Il sentiero è in costante salita, ma l’ombra degli alberi e la vicinanza al fiume rendono la camminata piacevole.

Troverete piccoli angoli nascosti dove potrete fermarvi a riposare, magari facendo un tuffo nelle pozze naturali balneabili. Il percorso comprende rocce da saltare, tronchi da scavalcare e rami bassi da evitare.

Ponti sospesi

Dopo aver costeggiato il fiume ed essere passati accanto alla centrale elettrica, entrerete nella parte più iconica del sentiero: i ponti sospesi.

Qui, il paesaggio cambia drasticamente. Il sentiero si fa più ripido e i ponti tibetani, oscillando sotto i vostri piedi, vi faranno attraversare il fiume Monachil più volte, ogni volta più in alto offrendo prospettive sempre cangianti sul canyon.

I primi tre ponti sono piuttosto corti, quindi facilmente affrontabili anche da chi non ama le altezze, ma il quarto è una vera sfida: con i suoi 63 metri di lunghezza e 15 metri di altezza, è il più lungo e spettacolare del percorso. Camminando su questo ponte, sospesi tra cielo e terra, si può percepire la forza della natura che ha plasmato questo paesaggio unico. Per ragioni di sicurezza, solo quattro persone per volta possono attraversarlo.

Se non ve la sentite, è possibile prendere una deviazione a sinistra per evitare quest’ultimo tratto e tornare indietro lungo il Cahorros Alto. In ogni caso, i ponti sospesi rappresentano uno dei momenti più emozionanti del sentiero.

Cueva de las Palomas

Superato l’ultimo ponte sospeso, vi troverete davanti a uno degli angoli più affascinanti e avventurosi del percorso: la Cueva de las Palomas.

Questo stretto canyon, scavato nel corso di millenni dall’erosione dell’acqua, vi accoglierà con le sue alte pareti rocciose e le buie grotte che sembrano chiudersi sopra di voi, creando un’atmosfera misteriosa e quasi magica.

Per avanzare, sarà necessario utilizzare le maniglie di ferro fissate alle pareti, camminare rasenti al muro e, in alcuni punti, gattonare per superare i passaggi più stretti. Questo tratto richiede una certa agilità, ma una volta oltrepassato il canyon, avrete la sensazione di aver completato un’avventura unica.

Cahorros Alto

Dopo l’emozionante Cueva de las Palomas, il sentiero si apre improvvisamente su Las Azuelas, una vasta spianata che vi farà sentire piccoli di fronte all’immensità del paesaggio circostante. Proseguendo in senso antiorario, attraverserete un altro piccolo canyon, per poi ricongiungervi con il Cahorros Alto, nei pressi del ponte più lungo.

Qui, le aspre vette rocciose si stagliano contro il cielo e il panorama che si estende a perdita d’occhio offre una vista spettacolare su tutta la valle di Monachil. Il contrasto tra la parte stretta e ombreggiata del canyon e questa zona aperta e luminosa è sorprendente, quasi come emergere da un mondo sotterraneo.

Una volta scesi fino ai cartelli con le indicazioni, potrete scegliere se rientrare dalla stessa strada dell’andata, oppure svoltare a destra e rientrare seguendo la strada Carretera de El Purche. Io vi consiglio la prima opzione, perché l’altra strada non ha nulla di interessante.

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Se hai ancora dubbi e curiosità, scrivimi o lascia un commento qui sotto, e sarò felice di risponderti il prima possibile!

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