Il Parco Nazionale della Sierra de Cazorla, situato nel nord dell’Andalusia, si estende su oltre 200.000 ettari, ad est della provincia di Jaen. Circondato da colline di ulivi che si perdono all’orizzonte e punteggiato da bianchi borghi arroccati, Sierra de Cazorla è una delle aree protette più grandi di tutta la Spagna, ed è ancora poco frequentata dal turismo di massa.
Tra le sue bellezze naturali si trovano foreste di pini secolari, ripidi canyon scolpiti dal passaggio dei fiumi, cascate e laghi incastonati tra le montagne.
L’attività principale in quest’oasi naturale è naturalmente il trekking. Numerosissimi sentieri vi porteranno alla scoperta di panorami mozzafiato e borghi che sembrano usciti da un dipinto, oltre che della sorgente del Guadalquivir, il fiume più lungo ed importante dell’Andalusia.
Indice
Come arrivare e come muoversi
L’automobile è il mezzo più indicato per raggiungere il Parco Nazionale Sierra de Cazorla, e ovviamente anche per spostarsi poi al suo interno.
Potete arrivare al parco dalla città di Jaen, prendendo la A-316 fino a Ubelda, e quindi imboccando la A-32 e la A-319 fino a Cazorla, il villaggio considerato la porta d’accesso della riserva naturale. Qui troviamo l’ufficio del del turismo, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00, presso il quale potrete ottenere informazioni dettagliate sui sentieri escursionistici e sulle attrazioni del parco.
Quando andare
L'Andalusia ha un clima mediterraneo, ed è nota per le lunghe giornate di sole, le scarse piogge e le sue estati torride, soprattutto nell’entroterra.
- In primavera le temperature sono piacevoli, tra i 15°C e i 25°C, e le precipitazioni moderate. La natura inizia a risvegliarsi, con le fioriture degli alberi da frutto che colorano il paesaggio e profumano l’aria.
- In estate il caldo è davvero intenso, con temperature che possono superare i 40°C, soprattutto nelle città. Sulla costa,invece, le brezze marine aiutano a rendere il clima più sopportabile. Le precipitazioni sono quasi inesistenti.
- In autunno il clima è ancora caldo, con temperature tra i 20°C e i 30°C. È una stagione più umida rispetto all'estate, ma le piogge sono generalmente leggere e di breve durata.
- L’inverno è mite, con temperature che difficilmente scendono sotto i 10 gradi. Le precipitazioni sono un po’ più frequenti, ma comunque contenute.
Le stagioni migliori per visitare l'Andalusia sono la primavera e l'autunno, quando il clima è più temperato e le località turistiche meno affollate.
Se viaggiate gioco forza in estate, vi suggerisco di pianificare le attività la mattina presto o nel tardo pomeriggio, magari approfittando della tradizionale "siesta" per un tuffo in piscina o un pisolino.
Dove alloggiare
All’interno del parco ci sono diverse soluzioni, hotel di lusso ma anche strutture più semplici ed economiche.
Noi abbiamo preferito alloggiare lungo la strada principale, per praticità. Abbiamo scelto l’hotel San Julian di Burunchel, una struttura piccola e semplice ma molto carina, con annesso ristorante e una graziosa piscina con solarium, perfetta nelle bollenti giornate estive. In più, aggiungendo un sovrapprezzo assolutamente onesto potrete godere della mezza pensione, con una cena di ben tre portate abbondanti e una bevanda a testa, da gustare sulla terrazza panoramica.
Quanto tempo dedicare
È difficile stabilire quanto tempo dedicare al parco, in quanto tutto dipende da quali sono le vostre aspettative.
- Se volete giusto avere un assaggio di quest’area, per cambiare un po’ panorama rispetto classiche mete dell’Andalusia, allora vi basterà una sola giornata.
- Se invece volete fare tanto trekking ed esplorare anche i borghi più a nord, come Hornos e Segura de la Sierra, mettete in conto più giorni.
Tenete presente che le strade interne al parco sono poche e con i limiti di velocità bassi; quindi, anche per fare pochi km vi occorrerà un po’ di tempo.
Consigli per pianificare il viaggio
Prima di iniziare la carrellata delle principali attrazioni del Parco Nazionale Sierra de Cazorla, ecco qualche consiglio pratico:
- Prendete una mappa cartacea ben fatta, che abbia anche le indicazioni dei sentieri e dei relativi imbocchi, oltre che devi punti panoramici. In molte aree del parco il cellulare non prende, e il navigatore della macchina non è sempre in grado di trovare il punto esatto.
- Ci sono diversi chioschetti e bar sparsi per il parco. Per essere più indipendenti, però, vi consiglio di avere il pranzo al sacco e, soprattutto, molta acqua. Alcuni sentieri sono molto lunghi, e vi occuperanno tutta la giornata.
- Stesso discorso per la benzina, c’è qualche distributore, ma è meglio partire con il pieno.
- Non pensate di riuscire a visitare tutto il parco in un giorno: è molto grande, e le varie attrazioni sono distanti una dall’altra.
Cosa vedere nel Parco Nazionale Sierra de Cazorla
Cazorla
L’incantevole borgo di Cazorla è la porta d’accesso al Parco Naturale della Sierra de Cazorla. Come già detto, è anche sede dell’ufficio turistico.
Il bello è perdersi tra le sue viuzze acciottolate, scoprendo scorci panoramici sempre diversi, soprattutto al tramonto, quando le case si tingono di calde sfumature dorate.
L’unico problema è che parcheggiare non è semplicissimo. I posti sono pochi e il Parking Andalucia, pur essendo centrale, richiede di affrontare una salita piuttosto ripida per raggiungere il paese.
Le principali attrazioni di Cazorla sono:
- Plaza de la Corredera, circondata da edifici storici e adornata da una fontana ad angolo e un pergolato che offre una piacevole sosta all’ombra.
- Castillo de la Yedra, una fortificazione medievale che offre viste spettacolari sulla valle sottostante e domina il panorama. Oggi ospita il Museo delle Arti e dei Costumi “Alto Guadalquivir”.
- Balcón de Zabaleta, punto di osservazione perfetto per ammirare il castello e scattare fantastiche foto ricordo.
- rovine della Iglesia de Santa María de Gracia, un’imponente chiesa rinascimentale mai completata, dal fascino romantico e decadente.
- sentiero del Rio Cerezuelo, un’escursione di 4 km con un dislivello di 250 metri che vi condurrà lungo un ruscello attraverso paesaggi naturali incontaminati, con splendide viste sul borgo.
La Iruela
A breve distanza da Cazorla, La Iruela è un altro affascinante borgo arroccato di epoca medievale, come gli altri anch’esso dominato da un castello.
Il castello risale al settimo secolo, costruito sotto la dominazione musulmana, ma dopo la riconquista cristiana dell’Andalusia servì come sede di un ordine templare.
Dalle sue rovine, appollaiate su uno sperone roccioso, potrete osservare tutta la Valle del Guadalquivir e le colline di ulivi che sembrano estendersi fin oltre l’orizzonte.
Segura de la Sierra
Segura de la Sierra, nella zona nord, è da molti ritenuto il borgo più bello di tutto il parco.
Protagonista assoluto è il Castello Mudejar, una massiccia fortezza eretta dai musulmani guidati da Abul-Asvar nel nono secolo. Ben tenuto nonostante i secoli di abbandono, il castello presenta il classico ingresso “a gomito”, studiato per rendere più difficile l’accesso a eventuali invasori; i bagni arabi, e anche una cappella cristiana.
Da vedere anche la Fontana Imperiale, decorata con lo stemma di Carlo V, e la Chiesa Parrocchiale di Nuestra Señora del Collado, che ospita scultura in alabastro della Virgen de la Peña.
Lago Embalse del Tranco
Conosciuto anche come El Tranco de Beas, il Lago Embalse del Tranco è un ampio bacino artificiale situato nel cuore della Sierra de Cazorla, costruito negli anni ’40 per fornire acqua per l’irrigazione.
Negli ultimi anni è diventato molto popolare per il turismo rurale, grazie alla possibilità di praticare sport acquatici e fare lunghe passeggiate nella natura, lontano dalla folla.
El Yelmo
La cima di El Yelmo è una meta imperdibile per gli appassionati di escursionismo e sport estremi. Infatti, ospita ogni anno il Festival Internazionale dell’Aria, un evento dedicato al volo e al parapendio.
È possibile raggiungere la vetta, che si trova a 1809 metri, sia in auto sia a piedi. Nel secondo caso, il sentiero è molto impegnativo, con un dislivello di circa 800 metri. Durante il percorso avrete però la possibilità di avvistare aquile e altri rapaci che nidificano nella zona. Una volta raggiunta la cima, la vostra fatica sarà inoltre ricompensata da una vista mozzafiato, che spazia dalla valle del Guadalquivir fino alla lontana Sierra Nevada.
Hornos
Hornos è un piccolo borgo fortificato, nato attorno al Castello di Hornos de Segura e in origine completamente circondato da mura.
Il complesso difensivo è costituito dai resti della Piazza d’Armi circondata da piccole torri, la principale delle quali è la Torre del Homenaje. Oggi ospita il Cosmolarium, un museo di astronomia con un osservatorio e mostre a tema.
Da vedere anche la cinquecentesca Iglesia de Nestra Senora de la Asunción, con la sua facciata in stile plateresco.
Sentiero Rio Borosa
Il sentiero del Rio Borosa è una delle escursioni più amate del parco Naturale Sierra de Cazorla, anche se raggiungerlo richiede un po’ di tempo. Si trova infatti qualche km oltre Arroyo Frío, nei pressi della Torre del Vinagre e del Giardino Botanico. Dall’ingresso del parco a Burunchel, calcolate circa 45 minuti di viaggio.
C’è un grande parcheggio pubblico ben segnalato, disponibile per 2,20€ al giorno, e nei pressi si trovano anche due ristoranti e i servizi pubblici. L’imbocco del sentiero è a circa 500 metri dal parcheggio, vicino al ristorante Los Monteros.
Si tratta di un percorso lineare, lungo 8 km solo andata, che non ha un eccessivo dislivello ma è considerato moderatamente impegnativo per via della lunghezza.
È anche molto frequentato, poiché dispone di piscine naturali, nelle quali è possibile fare il bagno nel fiume in sicurezza.
I primi 2-3 km possono sembrare monotoni: una larga strada assolata, quasi in piano, che costeggia il fiume senza particolari attrattive e con panorami simili. Ma non lasciatevi scoraggiare, bisogna solo avere la pazienza di oltrepassare la metà del sentiero perché il paesaggio si faccia più interessante.
Troverete passerelle in legno, piccoli ponti e cascate nascoste tra le rocce, che regalano scorci spettacolari. Superata la Cerrada de Elia, il percorso prosegue ancora verso la Laguna de Valdeazores e la Laguna de Aguas Negras.
Se avete intenzione di completare l’intero sentiero, mettete in conto tutta la giornata. Partite al mattino presto, portate con voi acqua, cibo e, se vi piace l’idea di un tuffo, il costume da bagno.
Sentiero Cerrada del Utrero
Il sentiero Cerrada del Utrero è un percorso ad anello di circa 1,6 km, con un dislivello complessivo di circa 90 metri.
Il punto di partenza si trova lungo la strada JF-7091, vicino a un bar dove potrete fare una pausa, mangiare e bere qualcosa, e usare i servizi (previa consumazione). Non c’è un orario migliore, perché troverete sempre qualche zona in ombra e altre assolate.
Il primo tratto sale leggermente, per poi scendere con decisione, arrivando fino sotto la diga e la sua fragorosa cascata. Questo significa naturalmente che poi dovrete risalire, ma non preoccupatevi, non è nulla di eccessivo, basta andare con calma.
Una volta risaliti, vi troverete lungo un sentiero sterrato che costeggia un alto canyon a strapiombo. Fermatevi ad osservare le curiose panchine scavate nella roccia, e tenete gli occhi aperti per avvistare uccelli rapaci, oltre a altra fauna selvatica. Noi, per esempio, abbiamo avuto la fortuna di vedere un cerbiatto con la sua mamma.
Una volta che avrete girato attorno all’altura, vi godrete un panorama spettacolare sulla vallata sottostante e su un lussuoso hotel con piscina. Il percorso si conclude attraversando una fresca foresta di pini, che vi ricondurrà sempre al bar, ma dal lato opposto.
Sentiero Nacimiento del Rio Gualadquivir
Uno dei sentieri imperdibili del Parco Naturale Sierra de Cazorla è quello che porta alla sorgente del fiume Guadalquivir, il fiume lungo ben 657 km che attraversa Cordoba e Siviglia.
Il percorso parte dal Puente de la Herrerias, lungo la JF-7092, è lungo 11 km a tratta e ha un dislivello in salita di circa 500 metri. È quindi da considerare molto impegnativo.
Se questo vi spaventa, sappiate che potete percorrerlo anche in bici o in auto, anche se la strada è sterrata e piuttosto accidentata, quindi occorre fare attenzione. Potete anche fare un mix, arrivando in auto fino a Cañada de las Fuentes, e proseguendo a piedi da lì.
Poiché si tratta di un’attrazione molto gettonata, tuttavia, cercate quindi di arrivare la mattina presto, onde evitare di non trovare parcheggio.
Il percorso si sviluppa tra gallerie, formazioni rocciose e boschi di alberi secolari, fino ad arrivare alla fonte del fiume, circondata da cascatelle e rocce.