Cosa vedere alle Everglades, il parco degli alligatori in Florida

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  • Categoria dell'articolo:Florida
  • Ultima modifica dell'articolo:6 Settembre 2024
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Situato nella punta meridionale della Florida, a breve distanza da Miami, Everglades National Park è un ecosistema subtropicale unico, assolutamente da vedere. Un’enorme prateria paludosa che sembra estendersi all’infinito, tra boschi di cipressi, mangrovie e canali navigabili.

Tra le sue paludi, visitabili con una gita sugli iconici airboat, trovano casa splendidi uccelli selvatici e temibili alligatori, che si aggirano nelle acque poco profonde in cerca di prede.

Un parco naturale affascinanante, ma anche estremamente fragile, minacciato da cambiamenti climatici, inquinamento e l’introduzione di specie non autoctone. Visitatelo responsabilmente, sempre nel rispetto della natura, e con guide autorizzate.

Dove si trova Everglades National Park e come arrivare

Potrete raggiungere Everglades National Park da Miami comodamente con un’automobile a noleggio, oppure partecipare ad un tour organizzato.

In auto, basta prendere la US-41W verso ovest in uscita da Miami. È l’unica strada al alta percorrenza che attraversa le Everglades, quindi non ci si può perdere.

Per la zona a sud, quindi Flamingo e Long Pine, prendete la FL-874 per uscire da Miami, e poi a Three Lakes imboccate la Ronald Reagan Turnpike. Arrivati a Florida City, ci sono solo due opzioni: prendere la US-1 per andare verso le Isole Keys, oppure FL-9336 per entrare alle Everglades.

Per percorrere la Ronald Reagan Turnpike vi occorrerà il Sun Pass, ovvero il telepass della Florida. Se state facendo un tour del Sunshine State, è uno strumento necessario per poter pagare i pedaggi autostradali, e potrete richiederlo al momento del noleggio dell’auto. Se invece rimanete solo a Miami, e per visitare le Everglades preferite evitare il balzello, vi basterà percorrere direttamente la US-1 da Miami.

Come muoversi nel parco

Il modo migliore per muoversi all’interno dell’Everglades National Park è sempre l’automobile.

Anche se non lo specifico in tutti i paragrafi, presso i visitor center o comunque lungo le due strade che attraversano il parco troverete società che propongono giri in airboat, noleggio biciclette e kayak.

La bicibletta non è molto comoda per muoversi da un punto all’altro del parco, perché le distanze sono notevoli. Tuttavia, è perfetta per esplorarne piccole porzioni, per esempio Shark Valley. In bici sarete più veloci, soffrirete meno il caldo e rischierete meno di essere punti dalle zanzare. Il noleggio bici costa circa 25$ al giorno.

A Shark Valley è inoltre disponibile anche un pullmino aperto, comodo se visitate il parco in estate, quando il caldo afoso è davvero opprimente.

Quando andare

Il clima di Everglades National Park è subtropicale, con estati calde e umide e inverni miti e secchi. In effetti, più che di estate e inverno, bisognerebbe parlare di stagione umida e stagione secca, caratterstica tipica di queste latitudini.

La stagione ideale per visitare il parco è quella secca, ovvero l’inverno. Da novembre ad aprile le temperature sono infatti più fresche, e le precipitazioni minori sia per quantità sia per intensità. Questo periodo inoltre offre condizioni più favorevoli per avvistare la fauna selvatica, poiché molti animali sono più attivi.

La stagione delle piogge, che va da maggio a ottobre, è caratterizzata da caldo soffocante, anche 40°, e frequenti acquazzoni. Inoltre, in estate potrebbero verificarsi eventi meteorologici estremi, come i cicloni tropicali.

Dove alloggiare

Le Everglades si possono visitare in giornata da Miami, oppure durante la tratta tra Miami stessa e la Costa del Golfo, non è quindi necessario dormire all’interno del parco (anche perché non ci sono strutture, solo campeggi).

Per essere comodi, considerate di pernottare a Miami, oppure sulla costa ovest della Florida (Naples, Sanibel o Marco Island) in base al vostro itinerario. Tutte e quattro le località offrono una vasta gamma di opzioni per il soggiorno e sono ben collegate al parco.

Evitate invece Homestead e Florida City, perché, sebbene siano più vicine, non sono l’opzione migliore in termini di bellezza (sono piuttosto squallide) né sicurezza.

Quanto tempo dedicare

Everglades è un parco molto esteso, ma non così variegato. Le cose da vedere sono più o meno sempre le stesse, ovvero sentieri su passerella tra le acque paludose, giri in airboat e kayak.

A mio avviso, un giorno sarà più che sufficiente, anche se naturalmente dovrete sceglere una zona, e dedicarvi solo a quella. Sono sicuramente da fare la Shark Valley Loop Road e un giro sull’airboat, mentre per il resto, potrete scegliere in base alle vostre preferenze.

In quale itinerario inserire Everglades National Park

Everglades National Park è una delle principali attrazioni della Florida. Vi consiglio quindi di inserirlo proprio in un itinerario nel Sunshine State. Come già detto, il momento più indicato per visitarlo è durante lo spostamento tra Miami e la Costa del Golfo, per esempio la splendida Sanibel Island.

Sconsiglio, invece, di inserirlo tra Miami e Key West, perché in quel caso il tragitto sarebbe troppo lungo, 3 ore da Homestead a Key West.

Se avete a disposizione solo una settimana, limitatevi alla Florida meridionale, quindi Miami, le Isole Keys e Key West, e l’iconica e ricca Fort Lauderdale. Se invece disponete di due settimane, allungate a nord fino a Orlando e i parchi divertimento, Tampa e Cape Canaveral, per ammirare la rampa di lancio da cui partivano gli shuttle.

Costi e orari

Everglanes National Park è aperto tutti i giorni, 24 ore su 24. Gli uffici turistici seguono invece orari d’ufficio, che variano in base alla stagione. Vi lascio i link ai singoli uffici, così potrete verificare gli orri di apertura nel vostro periodo:

Il costo di ingresso del parco è 35,00$ per un’automobile privata e tutti i suoi occupanti, valido per 7 giorni consecutivi dall’acquisto. Non include nessuna attività: bici e escursioni sull’airboat devono essere pagate a parte.

Poiché Everglades fa parte del circuito dei parchi nazionali NPS, qui potrete utilizzare la tessera annuale America The Beautiful, che con soli 80,00$ consente di accedere a tutti i parchi federali per un intero anno. Per saperne di più, leggete il mio articolo dedicato.

Norme di sicurezza

Quando visitate Everglades National Park, è fondamentale seguire alcune norme di sicurezza per garantire una visita sicura e piacevole.

  • Tenete presente che il parco ospita fauna selvatica, tra cui alligatori e serpenti, quindi mantenete una distanza di sicurezza e non avvicinatevi agli animali.
  • Restate sempre sulle passerelle, difficilmente gli animali si avvicinano ad esse.
  • Indossate abbigliamento protettivo, come pantaloni lunghi e scarpe chiuse, per evitare punture di insetti e lesioni.
  • Portate con voi repellente per insetti, in particolare durante la stagione delle piogge quando le zanzare sono più attive. Vi consiglio di acquistare l’antizanzare direttamente in loco, e non in Italia, perché il nostro non è studiato per quegli ambienti.

Storia delle Everglades

Everglades National Park è un ecosistema subtropicale che copre oltre 6.000 chilometri quadrati nel sud della Florida.

Questa vasta zona umida che si è formata circa 5.000 anni fa. Il loro sviluppo è legato al cambiamento del clima e alla sedimentazione del fiume Florida, che ha creato un sistema di paludi e mangrovie. La regione è caratterizzata da un flusso d’acqua lento e costante, che si estende dalle sorgenti del fiume alla baia di Florida, formando un enorme delta che ospita una varietà eccezionale di flora e fauna.

Prima dell’arrivo degli europei, la zona era abitata da diversi gruppi di nativi americani, tra cui i Seminole e i Miccosukee. Questi gruppi vivevano in armonia con l’ambiente paludoso, utilizzando le risorse naturali in modo limitato, e mantenendo un profondo rispetto per il loro habitat.

L’attenzione verso la conservazione delle Everglades cominciò a crescere all’inizio del XX secolo, grazie al lavoro di attivisti e naturalisti come Marjory Stoneman Douglas. La sua opera pionieristica, “The Everglades: River of Grass”, giocò un ruolo cruciale nel sensibilizzare l’opinione pubblica e ottenere la creazione del parco nazionale nel 1947, con l’obiettivo di preservare questo ecosistema unico.

Oggi, le Everglades affrontano numerosi rischi legati ai cambiamenti climatici e all’introduzione di specie non autoctone. I cambiamenti climatici stanno provocando un innalzamento del livello del mare e alterando i modelli di precipitazione, minacciando l’equilibrio delicato di questo ecosistema. Le specie invasive, come il pitone birmano e le piante esotiche, stanno mettendo a rischio le specie autoctone e alterando gli habitat naturali. La gestione di queste minacce è fondamentale per garantire la sopravvivenza a lungo termine delle Everglades e la conservazione della loro straordinaria biodiversità.

Cosa vedere a Everglades National Park

Gite in airboat

Una delle esperienze più emozionanti nel parco è sicuramente una gita in airboat. Queste imbarcazioni a motore dal fondo piatto sono un modo spettacolare per esplorare le acque poco profonde e i canali del parco, permettendo di addentrasi negli angoli più reconditi del parco e avvistare alligatori, uccelli rari e altre specie.

Spesso, il tour include anche la visita a un animal shelter, ovvero una specie di rifugio per animali feriti o in difficoltà.

All’interno del parco troverete numerose opzioni. Tuttavia, data l’altissima affluenza, io vi consiglio di prenotare in anticipo cliccando sul link qui sotto.

Shark Valley

Questa è l’area più visitata del parco. Protagonista assoluta è la Shark Valley Loop Road, una strada panoramica di 24 chilometri, lungo la quale potrete avvistare gli alligatori che si crogiolano al sole lungo e moltissimi uccelli acquatici, come aironi e ibis. A metà del percorso circa parte una stradina secondare che consente di raggiungere una torre panoramica con vista mozzafiato sulle paludi e sui vasti spazi verdi circostanti. Salendo in cima, si può godere di un panorama a 360 gradi che rivela la vastità delle Everglades.

La strada può essere percorsa a piedi, in bici o in tram. Data la sua lunghezza, scarterei a priori l’opzione della camminata. Se la stagiione non è troppo calda, la bicicletta è un’ottima soluzione, mentre in estate vi consiglio il tram.

I costi sono simili: le biciclette costano cica 25,00$ l’una più assicurazione, e il giro in tram dura 2 ore e costa 31,00$ per gli adulti, 24,00$ per gli over 62, e 16,00$ per i bambini tra 3 e 12 anni. Entrambi i servizi sono offerti dalla Shark Valley Tram Tours, una società privata al di fuori del circuito NPS.

Royal Palm Visitor Center

Quest’area meridionale del parco offre un panorama leggermente diverso rispetto a quello di Shark Valley anche se, come abbiamo già detto, il Parco delle Everglades è piuttosto omogeneo.

L’attrazione principale è l’Anhinga Trail, un sentiero su passerella in legno lungo circa 1 km. Questo percorso ricco di fauna selvatica permette di avvistare facilmente alligatori e una varietà di uccelli acquatici, come le aninghe, dalle quali prende il nome.

Il Gumbo Limbo Trail, lungo appena 600 metri, vi frà invece esplorare una fitta giungla di palme e gumbo limbo, una pianta tropicale dalla corteccia rossa che si spella facilmente, per questo motivo chiamata anche “albero del turista”.

Big Cypress Preserve

Il Big Cypress Preserve, adiacente a Shark Valley, offre ampi spazi naturali e sentieri che attraversano diversi tipi di habitat, dai boschi di cipressi alle paludi. Nella stagione umida, ovvero l’estate, i sentieri sono sommersi, quindi l’unica opzione resta il kayak.

Flamingo

Questa area, situata al sud del parco, è la più esposta all’oceano, e una delle aree migliori per scoprire le distese di mangrovie che caratterizzano le Everglades.

Il Flamingo Visitor Center è il punto di partenza ideale per esplorare questa regione. Da qui, per esempio a Buttonwood Canal, è possibile intraprendere escursioni in barca e kayak tra i tortuosi canali creati dalle fitte mangrovie, nuovamente con la possibilità di avvistare alligatori, uccelli ed altri animali marini.

Eco Pond è invece un’area naturale protetta molto tranquilla, dove si snoda un sentiero da cui potrete avvistare aquile pescatrici e le garzette.

Everglades City

Everglades City è un centro abitato che serve come porta d’ingresso alla zona occidentale del parco. Anche qui è possibile percorrere sentieri e partecipare a tour in airboat per scoprire l’ambiente circostante.

L’arcipelago dei Ten Thousand Islands è un labirinto di isole e canali, ideale per esplorazioni in barca e kayak con la possibiltà di avvistare delfini e lamantini, i mammiferi acquatici simili a trichechi che potrebbero aver ispirato il mito delle sirene.

Cosa e dove mangiare

L’unico ristorante all’interno dell’Evergades National park è quello dell’hotel Flamingo Lodge, nell’omonima località all’estremo sud del parco. Altri ristoranti si trovano a Everglades City, ma è una località che difficilmente visiterete. Per il resto, troverete, qualche snack presso i negozi dei tre Visitor Center.

La soluzione migiore è senza dubbio quindi di portarvi il pranzo al sacco, cosa che tra l’altro consiglia anche il sito ufficiale.

Qualora doveste passarci, magari prima di recarvi a Naples sulla Costa del Golfo, Island Cafe di Everglades City ha un menu interessante con tante specialità di pesce nonché i gator bites, le crocchette di alligatore.

Per saperne di più sui piatti tipici della Florida, leggete il mio articolo dedicato.

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