Cosa vedere a Philadelphia, la culla degli Stati Uniti

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  • Ultima modifica dell'articolo:9 Ottobre 2024
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Philadelphia, la Città dell’Amore Fraterno, è un luogo dove la storia americana prende vita in un contesto cosmopolota e multietnico. Passeggiando per le sue strade, scoprirete un mix affascinante di cose da vedere, dall’imponente Independence Hall, culla della democrazia americana, ai vivaci mercati alimentari come il Reading Terminal Market, ogni angolo racconta una storia.

Non possiamo dimenticare l’iconica scalinata del Philadelphia Museum of Art, resa celebre dal film “Rocky“, dove potrete rivivere la celebre corsa di Sylvester Stallone, né l’Eastern State Penitentiary, il carcere che rivoluzionò il concetto di reclusione.

E poi ci sono l’arte di strada, che con murales colorati che decorano interi quartieri, rendendo ogni passeggiata un’esperienza unica, e la variegata scena gastronomica della città, ricca di mercati e ristoranti di ogni genere.

Philadelphia non è solo una destinazione, ma un viaggio attraverso il tempo, la cultura e i sapori. Continuate a leggere per scoprire tutte le meraviglie che questa città ha in serbo per voi.

Dove si trova e come arrivare

Philadelphia è la città più grande della Pennsylvania, stato del quale, tuttavia, non è la capitale (ruuolo che spetta all’anonima Harrisburg).

Si trova sulla Costa Est degli Stati Uniti, all’estremità sud-orientale della Pennsylvania e al confine con il New Jersey. New York dista circa 150 km, Washington D.C. poco più di 200.

Il fuso orario di Philadelphia è l’Eastern Standard Time, 6 ore indietro rispetto all’Italia. L’ora legale è in vigore indicativamente da inizio marzo a inizio novembre.

Philadelphia è dotata di un aeroporto internazionale, che è situato ad appena 15 km dal centro città, ed è comodamente raggiungibile con i mezzi pubblici. L’aeroporto è servito dalle principali compagnie di bandiera americane ed europee, come British Airways, Iberia, Finnair, Lufthansa, KLM, e la nostra ITA. L’unica città italiana che dispone di un volo diretto è Roma, mentre da tutti gli altri aeroporti sarà necessario effettuare almeno uno scalo.

Una volta atterrati, potrete arrivare in centro con il treno espresso Airport Regional Rail Line, che effettua corse ogni 30 minuti dalle 4.00 alle 23.00 (ogni ora nel weekend). Il costo è 6,75$ se ricaricate la vostra card SEPTA, oppure 8,00$ alle macchinette.

Qualora vi trovaste a New York e voleste fare una gita in giornata a Philadelphia, potrete farlo comodamente con i treni Amtrak, che partono dalla stazione di Penn Station e arrivano alla stazione William H. Gray di Philadelphia in poco più di un’ora, al costo di circa 75$ a tratta. In alternativa, esistono anche i più economici ma lenti autobus Greyhound e Flixbus, che impiegano circa 2 ore e costano circa 25$ a tratta.

Come muoversi a Philadelphia

Philadelphia è dotata di una capillare rete di trasporti pubblici, che include 3 linee della metropolitana, metropolitana leggera, 7 linee di tram e numerosi autobus.

Le società che gestiscono i trasporti sono due, Septa e Patco. La prima, quella che utilizzerete voi, gestisce le principali linee del centro, mentre la seconda è usata prevalentemente dai pendolari. Qui trovate la mappa delle linee Septa.

Il biglietto singolo costa 2,00$, ed ha una durata di due ore. L’abbonamento giornaliero costa 6,00$, e quello per tre giorni 15,00$. Per usufruire di queste tariffe, dovrete acquistare la SEPTA Key, una card ricaricabile che costa 4,95$. registrandovi su Septakey.org, questo importo vi sarà rimborsato in credito di viaggio.Se volete eviare di acquistare la card, potrete fare i biglietti anche in contanti, ma ad un costo maggiorato e solo con la tariffa esatta.

Durante la bella stagione è attivo anche il servizio Phlash, un mezzo pensato appositamente per i turisti, che costa solamente 5$ per un giorno intero, e tocca tutte le principali attrazioni della città, in modo molto simile agli autobus hop-oh hop-off. Una vera comodità, visto che vi eviterà fastidiosi cambi di linea e di dovervi studiare la mappa dei mezzi. Qui trovate la mappa delle 20 fermate e tutte le informazioni aggiornate sugli orari.

Quando andare

Philadelphia ha un clima continentale temperato, con quattro stagioni distinte.

  • Gli inverni solo freddi, con temperature che scendono anche sotto lo zero, con occasionali nevicate.
  • Le estati sono calde e umide. Le temperature arrivano anche a 30°, e c’è molta afa, data anche dalla forte cementificazione. Non mancano gli occasionali temporali pomeridiani.
  • La primavera e l’autunno sono stagioni piacevoli come temperatura, ma sono anche le più piovose.

Io vi consiglio di visitare Philadelphia tra maggio e ottobre, quando le giornate sono lunghe, ci sono diversi festival, e porete sfruttare il bel tempo per passeggiare e fare attività all’aria aperta. Portate comunque sempre una giacca impermeabile e antivento, perché il meteo potrebbe cambiare velocemenete.

Dove alloggiare

La maggior parte delle cose da vedere a Philadelphia si trova in centro, nell’area tra le rive del fiume Delaware e la grande arteria Broad Street. Questa è quindi anche l’area migliore dove soggiornare. Vanno bene anche Fairmount, il quartiere dei musei a nord del centro, e il quartiere universitario.

Sono invece da evitare le zone periferiche, ed in particolare Tioga-Nicetown, Hunting Park, Strawberry Mansion, Fairhill e Alleghany West, note per l’alto tasso di criminalità; e Fishtown e Kensington, dove invece c’è un’alta concentrazione di spacco e tossicodipenti, noti come “gli zombie di Philadelphia”.

Come tutte le grandi città, Philadelphia ha quartieri più sicuri, e quartieri più pericolosi. Le zone più turistiche sono generalmente sicure, basta adottare le basilari norme del buonsenso, come evitare di sfoggiare accessori molto costosi e aggirarsi di sera nei vicoli bui.

City Card di Philadelphia

Philadelphia mette a disposizione diverse City Card, che vi permetteranno di visitare le principali attrazioni della città ad un prezzo vantaggioso.

I due pass più diffusi sono il Philadephia Sightseeing Pass e il Go City Pass. Entrambi sono disponibili in due versioni: una versione all-inclusive, che permette di visitare tutte le attrazioni in un determinato lasso di tempo, e una versione flex, che permette invece di selezionare solo quello che desiderate vedere, ottenendo un prezzo scontato.

Tra le attrazioni incluse troviamo: Betsy Ross House, City Hall, Eastern State Penitentiary, e il bus hop-on hop-off, oltre a sconti presso alcuni negozi e ristoranti convenzionati.

Quanto tempo dedicare

Le cose da vedere a Philadelphia sono davvero tante. Per questo motivo, io vi consiglio una permanenza di due giorni interi, ovvero tre notti.

Se non avete abbastanza tempo, potete saltare i musei e limitarvi all’Independence National Historic Park e al centro, riducendo così ad un solo giorno.

È possibile anche visitare la città senza pernottare, come gita fuori porta da New York. Vi consiglio, però, di partire molto presto la mattina, e rientrare nel tardo pomeriggio, perché già così dovrete limare di molto le cose da vedere.

In quale itinerario inserire Philadelphia

Data la sua vicinanza a New York e a Washington, Philadelphia si inserisce perfettamente nel cosiddetto triangolo dell’Est, l’itinerario della costa orientale che prevede di visitare le grandi metropoli, la contea Amish e, se ne avete il tempo, anche le iconiche Cascate del Niagara.

Storia di Philadelphia

Philadelphia, fondata nel 1682 da William Penn, è una delle città più antiche degli Stati Uniti. Penn, un quacchero, la progettò come un rifugio di tolleranza religiosa e armonia. Il nome “Philadelphia” significa “amore fraterno” in greco, rispecchiando i valori di convivenza pacifica e rispetto reciproco.

Durante il XVIII secolo, Philadelphia crebbe rapidamente diventando un centro economico e culturale. Qui, il 4 luglio 1776, fu firmata la Dichiarazione di Indipendenza nella Sala dell’Indipendenza. La città fu anche la sede della Convenzione Costituzionale del 1787, dove fu redatta la Costituzione degli Stati Uniti.

Nel XIX secolo, Philadelphia divenne un importante centro industriale e di innovazione. La città fu un punto focale nella lotta per l’abolizionismo e un rifugio per gli schiavi fuggitivi grazie alla rete clandestina del “Ferrovie Sotterranee”.

Nel XX secolo, Philadelphia affrontò sfide economiche e sociali, ma rimase un centro culturale e educativo di rilievo, ospitando istituzioni come l’Università della Pennsylvania e numerosi musei di fama mondiale.

Cosa vedere a Phiadelphia

Independence National Historic Park

Philadelphia è la culla degli Stati Uniti, ed il suo cuore è l’Independence National Historical Park, l’area in cui si trovano i luoghi storici legati alla nascita degli Stati Uniti. Istituito nel 1948, copre una superficie di 55 acri e include numerosi edifici associati alla Rivoluzione Americana e alla fondazione della nazione.

È gestito dal circuito dei parchi federali NPS. La maggior parte dei siti è aperta dalle 09.00 alle 17.00 ed è ad ingresso gratuito, ma ci sono delle eccezioni, quindi per sicurezza controllate sul sito ufficiale.

Al vostro arrivo, recatevi al Visitor Center, che si trova al 599 di Market Street, per recuperare la mappa del parco, oppure chiedere informazioni sulle visite guidate con i ranger.

Queste sono le principali attrazioni. Ad alcune di esse, data la loro importanza, ho dedicato un paragrafo a parte.

  • Independence Hall, dove furono scritte la Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione degli Stati Uniti.
  • Liberty Bell, la famosa campana crepata, simbolo di libertà e abolizionismo.
  • Congress Hall, sede del Congresso dal 1790 al 1800, dove vennero approvate le prime leggi federali e furono nominati i presidenti Washington e Adams.
  • Carpenter’s Hall, il luogo dove si tenne il Primo Congresso Continentale nel 1774.
  • President’s House Site, il sito su cui sorgeva la casa dei presidenti Washington e Adams, che oggi ospita una mostra sulla schiavitù.
  • Old City Hall, la prima sede della Corte Suprema americana, dove potrete ammirare una vecchia aula di tribunale arredata con mobili d’epoca.
  • Franklin Court, l’area dedicata al celebre inventore, situata nei pressi della sua abitazione.
  • Betsy Ross House, la casa dove si dice che Betsy Ross abbia cucito la prima bandiera americana..

Independence Hall

L’Independence Hall fu costruita tra il 1732 ed il 1753 con la funzione di sede del governo della Pennsylvania.

Passò alla storia nel 1776, dopo la Guerra d’Indipendenza, quando i Padri Fondatori la scelsero per riunirsi nel Secondo Congresso Continentale. In quest’occasione discussero e redassero la Dichiarazione d’Indipendenza, fondando quindi gli Stati Uniti d’America. L’anno successivo, sempre qui fu scritta e firmata la Costituzione.

Il suo valore storico è stato riconosciuto anche dall’UNESCO, che l’ha proclamata Patrimonio dell’Umanità, ed è oggi la prima delle cose da vedere a Philadelphia.

L’Independence Hall è inoltre un fulgido esempio di architettura georgiana coloniale, con la sua facciata simmetrica in mattoni rossi, le finestre a ghigliottina e la torre centrale a campana.

È possibile visitare anche gli interni, ed in particolare proprio la Sala della Dichiarazione. Non potrete, tuttavia, visionare il documento originale, che è custodito presso il National Archive di Washington DC.

L’Independence Hall è aperta tutti i giorni, dalle 09.00 alle 17.00. Per visitare gli interni, accessibili solo con tour guidato, è necessario prenotare in anticipo online, sul sito Recreation.gov, al costo di 1,00$ a persona.

Liberty Bell Center

La Liberty Bell è una campana costruita nel 1752 a Londra, su ordine della Pennsylvania Provincial Assembly, con lo scopo di convocare le assemblee e le sessioni legislative della Pennsylvania State House.

Purtroppo, la campana si ruppe già al primo utilizzo. Prontamente reinviata a Londra per le riparazioni, tornò sul suolo americano nel 1757, accompagnata dalla scritta biblica “Proclamarete la libertà in tutto il paese a tutti gli abitanti” (Levitico 25:10).

I suoi rintocchi accompagnarono le principali cerimonie cittadine, e naturalmente i festeggiamenti del 4 luglio 1776, in occasione della lettura pubblica della Dichiarazione d’Indipendenza. Da quel momento, divenne un simbolo della lotta per l’indipendenza americana.

In realtà, il nome “Liberty Bell” le fu affibbiato più avanti, durante le lotte per l’abolizione della schiavitù e per i diritti civili.

Nel 1840 apparve tuttavia una crepa ancora più estesa, che la rese inutilizzabile. Anziché ripararla, si decise di farne un monumento e un simbolo di libertà, oggi esposto in una sala multimediale.

Il Liberty Bell Center è aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 17.00. L’ingresso è gratuto.

Franklin Court

Benjamin Franklin (1706-1790) fu uno scienziato e inventore, ma fu anche uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti. Contribuì alla stesura e firmò la Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione degli Stati Uniti, svolgendo un ruolo cruciale nei negoziati per l’alleanza con la Francia durante la Rivoluzione Americana.

Franklin visse a Philadelphia, e nell’area dove sorgeva la sua casa si trova oggi Franklin Court, uno spazio lui dedicato.

Una semplice struttura in metallo delinea il profilo della casa di Franklin, abbattutta 22 anni dopo la sua morte. Lì accanto sorge il Benjamin Franklin Museum, che esplora la vita e la carriera di quest’importante figura storica. Il museo è aperto tutti i giorni, dalle 10.00 alle 17.00. Il biglietto d’ingresso costa 5,00$ per gli adulti e 2$ per bambini eragazzi dai 4 a i 16 anni.

Il complesso ospita inoltre la ricostruzione di una stamperia del diciottesimo secolo, una mostra archeologica e un piccolo ufficio postale.

U’altra attrazione importante è la tomba di Benjamin Franklin, situata nel vicino Christ Church Burial Ground. La tomba è semplice, con una lapide in marmo su cui sono incisi i nomi di Franklin e di sua moglie Deborah. È tradizione gettare una moneta sulla tomba come porta fortuna, una pratica che risale al XIX secolo.

Betsy Ross House

Tra i siti storici da vedere a Philadelphia non può mancare la Casa di Betsy Ross, la sarta che cucì la prima bandiera americana.

La tradizione, non supportata da prove storiche, vuole che Betsy Ross abbia ricevuto l’incarico di realizzare la bandiera a stelle e strisce nientemeno che dagli stessi Padri Fondatori, tra cui di George Washington e Benjamin Franklin. Che sia vero o meno, la casa è ancora oggi un simbolo della Rivoluzione Americana.

L’edificio in sé è un esempio di architettura coloniale americana, costruita intorno al 1740 su due piani e mezzo, con facciate in mattoni rossi e tetto spiovente.

Gli interni, non originali, sono stati restaurati e riarredati con mobili d’epoca, per ricreare l’aspetto e l’atmosfera del periodo coloniale, permettendo ai visitatori di vedere da vicino una copia della bandiera originale. Una figurante in costume, che interpreta la signora Ross, accompagna i visitatori spiegando il metodo di cucitura della bandiera.

La casa di Betsy Ross è aperta da marzo ad aprile tutti i giorni, dalle 10.00 alle 17.00. Da dicembre a febbraio osserva un giorno di chiusura il martedì, e gli altri giorni è aperta dalle 10.00 alle 16.30. Il biglietto di ingresso costa 10,00$ intero e 8,00$ ridotto, con un supplemento di 2,00$ per l’audioguida.

National Liberty Museum

Il National Liberty Museum è un dedicato alla storia della libertà negli Stati Uniti e nel mondo. Esplora i concetti di libertà, giustizia ed uguaglianza nel mondo, attraverso le storie ispiratrici di coloro che hanno lottato e lottano tuttora per tutte la libertà e la giustizia.

Alcuni dei temi trattati sono l’indipendenza americana, Il movimento per i diritti civili, la libertà di parola, di stampa, di religione, l’uguaglianza di genere i diritti degli omosessuali. Personaggi come Mandela, Malala Yousafzai, e molti altri sono ricordati attraverso video, foto e biografie dettagliate. Non mancano poi una sezione sull’Olocausto, e mostre d’arte tematiche.

Il museo è aperto dal giovedì al lunedì dalle 10.00 alle 17.00. Il biglietto d’ingresso costa 12,00$ per gli adulti, 10,00$ per gli over 65, 8$ per gli studenti e 6$ per bambini e ragazzi fino a 17 anni.

National Constitution Center

Il National Constitution Center è il primo e unico museo dedicato alla Costituzione degli Stati Uniti. Le sue esposizioni, interattive ed immersive, spiegano in modo semplice il testo fondamentale di questo Paese.

Il moderno edificio presenta spazi aperti e luminosi, con grandi finestre che offrono una vista panoramica su Independence Hall, il tutto a simboleggiare i principi democratici di trasparenza e accessibilità.

Le principali gallerie permanenti sono:

  • “We the People” Exhibit, che esplora la storia della Costituzione attraverso gallerie tematiche su argomenti come i diritti civili, i diritti di voto, e la separazione dei poteri. I visitatori possono partecipare a esperienze interattive e vedere documenti storici.
  • American Treasures, che racconta i dibattiti e le discussioni sulla stesura del testo della Costituzione.
  • Signers’ Hall, una sala con statue a grandezza naturale dei firmatari della Costituzione, dove i visitatori possono camminare tra i Padri Fondatori e conoscere le loro storie.
  • Hamilton: The Constitutional Clashes that Shaped a Nation, una sezione dedicata alla controversa figura di Alexander Hamilton, primo Segretario del Tesoro americano noto per le sue idee radicali.
  • Civil War and Reconstruction, sulla storia della Guerra Civile e l’abolizione della schiavitù.

Il museo è aperto dal mercoeldì alle domenica, dalle 10.00 alle 17.00. Il biglietto costa 19,00$ intero e 15,00$ ridotto.

Museum Of The American Revolution

Il Museum of the American Revolution offre un percorso espositivo suddiviso in diverse sezioni, ognuna dedicata a un aspetto cruciale della Rivoluzione Americana, svelando le cause, gli eventi e le figure chiave che hanno creato e plasmato la nazione.

Inaugurato nel 2017, è un museo molto moderno, con mostre interattive e ricostruzioni.

Le gallerie principali del museo sono suddivise in diverse sezioni tematiche, che guidano i visitatori attraverso la cronologia della Rivoluzione Americana, dalle prime tensioni con la Gran Bretagna alle Battaglie di Lexington e Concord, fino alla stesura della Costituzione.

Ci sono inoltre collezioni di oggetti storici, tra cui armi, uniformi, bandiere, monete, e manoscritti. Tra gli artefatti più importanti ci sono il fucile di un soldato del Continental Army, una copia originale della Dichiarazione di Indipendenza e il diario di un soldato rivoluzionario.

Una delle attrazioni più celebri è la ricostruzione della tenda da campo di George Washington, usata come suo quartier generale mobile durante la guerra.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00. Gli unici giorni di chiusura sono Il Ringraziamento, Natale e Capodanno. Il biglietto d’ingresso costa 24,00$ per gli adulti, 19,00$ per gli over 65 e gli studenti, e 13,00$ per bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni.

Elphret’s Alley

Questa pittoresca stradina acciottolata, è un esempio eccezionale di architettura coloniale americana, ed è considerata la più antica via residenziale continuamente abitata degli Stati Uniti.

Prende il nome da Jeremiah Elfreth, fabbro e proprietario terriero che visse e lavorò lì nel ‘700. Fu fondata nel 1702, mentre le prima case furono costruite tra il 1720 e il 1830. Originariamente abitate da artigiani e commercianti, presentano il tipico stile georgiano e federale, caratterizzato da simmetrie e proporzioni equilibrate. Gli edifici sono prevalentemente in mattoni, con facciate strette, finestre a ghigliottina e infissi dai colori vivaci. Molti di essi mantengono ancora elementi originali, come le persiane in legno e i camini.

Mentre passeggiate lungo Elfreth’s Alley, vi consiglio di fare caso ad alcuni dettagli architettonici davvero sorprendenti, come i numeri civici intagliati, le insegne delle botteghe e le targhe storiche, che indicano l’anno di costruzione delle case.

Gli edifici sono per lo più abitazioni private, ma alcuni ospitano gallerie d’arte, negozi di artigianato e souvenir, e naturalmente ristoranti. In caso di eventi particolari, anche alcune case private aprono le loro porte ai visitatori, per esempio in occasione del Fête Day in giugno, una celebrazione della storia della strada con rievocazioni storiche,

Ai civici 124 e 126 si trova l’Elfreth’s Alley Museum, che racconta la storia della strada e dell’America coloniale. Oltre alle mostre permanenti, il museo organizza anche dei tour guidati, che offrono un approfondimento sulla vita, l’architettura e le tradizioni locali dell’epoca. Il museo è aperto dal venerdì alla domenica, dalle 12.00 alle 16.00. Il biglietto d’ingresso costa 3,00$ intero e 2,00$ ridotto.

Municipio di Philadelphia

Il Municipio di Philadelphia è uno degli edifici governativi più imponenti degli Stati Uniti. La sua costruzione iniziò nel 1871 e fu completata nel 1901, su progetto dell’architetto John McArthur Jr. Realizzato in stile Secondo Impero con influenze rinascimentali francesi, era, al suo completamento, l’edificio in mattoni più alto del mondo, titolo che mantenne fino al 1908.

La torre centrale, alta 167 metri, è sormontata da una statua bronzea di William Penn, fondatore della Pennsylvania, scolpita da Alexander Milne Calder. Dalla sua terrazza panoramica potrete ammirare lo skyline di Philadelphia da una posizione unica. Sempre nella torre si trovano le 22 campane in bronzo, che suonano un carillon di melodie ogni 15 minuti.

Lo stesso scultore si occupò inoltre delle oltre 250 statue che adornano l’esterno dell’edificio, e che raffigurano i Padri Fondatori degli Stati Uniti, altri importanti personaggi storici, e figure allegoriche.

Da vedere anche le sale interne riccamente decorate, tra cui la Sala del Consiglio Comunale, con i suoi murales storici, e la Sala dei Magistrati, con il suo soffitto a cassettoni in legno intagliato.

La torre è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 14.45. Il biglietto d’ingresso costa 16,00$ per gli adulti, 13,00$ per over 65 e militari, 10,00$ per bambini e ragazzi da 3 a 17 anni. Poiché si tratta di un’attrazione molto gettonata, suggerisco di prenotare online in anticipo.

La visita delle sale interne è possibile solo con tour guidati, che si svolgono alle 10.00 e alle 12.00 dal lunedì al venerdì. Il biglietto d’ingresso, che include anche la torre, costa costa 36,00$ per gli adulti, 33,00$ per over 65 e militari, 30,00$ per bambini e ragazzi da 3 a 17 anni.

Reading Terminal Market

Situato nel cuore della città, il Reading Terminal Market è il mercato centrale di Philadelphia, noto per la sua atmosfera vivace e la vasta gamma di prodotti alimentari freschi. Fondato nel 1893, è uno più antichi mercati pubblici d’America, e conta oltre 80 stand fissi disposti a griglia, con un’area centrale destinata al consumo sul posto.

Pur essendo un’attrazione turistica gettonata, rimane molto frequentato anche dai locali, che qui fanno provviste di frutta e verdura, spesso provenienti dalle fattorie locali, carne e presce freschi, oltre a formaggi e conserve.

Ma il Reading Terminal Market non è solo un luogo dove fare la spesa. Qui potrete infatti assaggiare alcune delle specialità locali, come i pretzel, il philly cheesesteak, il pollo arrosto allevato nella vicina comunità Amish, o gli immancabili donuts.

Il mercato è stato apparso anche anche in alcuni film, come Una poltrona per due e Il Mistero dei Templari, oltre che di celebri programmi culinari come Man vs Food.

Il Reading Terminal Market ospita inoltre eventi durante tutto l’anno, per esempio la Festa della Birra, e diversi concerti di musica dal vivo. Controllate il calendario degli eventi per vedere cosa c’è in programma durante la vostra visita.

Il mercato è aperto tutti i giorni dalle 08.00 alle 18.00.

Philadelphia Museum of Art

Il principale museo d’arte di Philadelphia si trova a nord del centro, nel quartiere Fairmount. La sua impressionante collezione conta oltre 240.000 pezzi che coprono 2000 anni di storia, tra cui arte egizia e romana, manufatti precolombiani, porcellane cinesi, arte asiatica, arredi ottocenteschi, e dipinti dei più grandi maestri europei.

Nacque, seppur in forma molto ridotta, nel 1876, in occasione della Centennial Exposition, che celebrò il centenario della nascita degli Stati Uniti D’America. All’epoca, custodiva pochi pezzi prevalentemente provenienti dalla manifestazione, oltre ad alcune donazioni.

Con la crescita della collezione, si rese necessario costruire una sede più grande. Il nuovo edificio in stile neoclassico fu inaugurato, dopo varie peripezie tra cui la Prima Guerra Mondiale, nel 1928. Entro il 2028 dovrebbe essere completata una nuova area, progettata da Frank Gehry.

Questi sono solo alcuni dei capolavori che potrete ammirare:

  • I Tre Musici e La Vecchia Donna di Pablo Picasso
  • Epifania di Hieronymus Bosch
  • L’Annunciazione di Henry Ossawa Tanner
  • Prometeo Incatenato di Peter Paul Rubens
  • Il Combattimento tra il Kearsarge e l’Alabama di Manet
  • Le Bagnanti di Renoir
  • Girasoli di Van Gogh
  • Ballo al Moulin Rouge di Toulouse-Lautrec
  • Poeta o Tre e Mezzo di Chagall
  • Cavallo, Pipe e Fiore Rosso di Mirò
  • Nudo che Scende le Scale di Marcel Duchamp

In tempi più recenti, il museo è diventato famoso anche per la celebre scena della corsa sulla scalinata del film Rocky, come vedremo tra poco.

Il museo è aperto dal giovedì al lunedì dalle 10.00 alle 17.00, con orario esteso fino alle 20.45 il venerdì. Il biglietto d’ingresso costa 30,00$ per gli adulti, 28,00$ per gli over 65, 14,00$ per gli studenti, ed è gratuito per i minorenni. Controllate qui tutte le infomazioni aggiornate.

Cosa vedere a Philadelphia, Museum Of Art

Scalinata e Statua di Rocky

Abbiamo già parlato di come la città di Philadelphia sia protagonista del film Rocky, leggendaria pellicola del 1976 che vinse anche l’Oscar come migliore regia.

In una delle più iconiche scene della storia del cinema, il giovane Rocky si allena correndo fino in cima alla ripida scalinata del Philadelphia Museum Of Art, salutando poi la sua città con le braccia alzate al cielo.

La scalinata è così diventata un’attrazione imperdibile di Philadelphia, ancora più del museo stesso. I turisti e gli appassionati di cinema amano correre sui 72 gradini, replicando la scena del film.

Una statua bronzea di Rocky, immortalato con i pugni alzati in segno di vittoria, fu inizialmente collocata in cima alle scale. Dopo varie polemiche, secondo cui la statua toglieva importanza al museo, fu spostata alla base delle scale, ed è tuttora una delle attrazioni più fotografate della città.

Se vi interessano le location di Rocky a Philadelphia, potete visitare anche:

  • Italian Market, un vivace mercato con bancarelle di prodotti locali e diversi venditori di origine italiana.
  • La palestra di Mighty Mick’s, un edifico al 2147 di North Front Street, che fu in realtà utilizzato solo per le riprese esterne.
  • Negozio di animali di Adriana, al 2146 di North 5th Street.
  • Appartamento di Rocky, al di 1818 Tusculum Street. Si tratta di una residenza privata, non aperta al pubblico.

Eastern State Penitentiary

Il carcere più Famoso degli Stati Uniti è senz’ombra di dubbio Alcatraz, a San Francisco, ma anche l’Eastern State Penitentiary di Philadephia ha una storia importante e degna di nota.

Costruito nel 1822 e in funzione tra il 1829 e il 1971, è considerato il primo penitenziario “moderno”, con una capienza di 500 detenuti e sette corridoi a raggio con celle illuminate, riscaldate e dotate di acqua corrente e wc, una vera innovazione per l’epoca.

Il suo sistema di reclusione, chiamato “Pennsylvaia System” si basava sulla riabilitazione attraverso l’isolamento e la riflessione, con celle singole e un’area esterna individuale per l’esercizio fisico.

Le porte delle celle erano basse e strette, cosicché i detenuti fossero costretti a entrare ed uscire lentamente e chinandosi, riprendendo il principio cristiano del pentimento e impedendo al contempo improvvisi attacchi ai secondini. Quando un prigioniero usciva dalla propria cella, la sua testa veniva coperta con un cappuccio. Ogni cella era illuminata da una singola finestra, denominata “occhio di Dio”.

Nonostante queste precauzioni, i detenuti riuscivano comunque in qualche modo a comunicare tra loro, e addirittura ad organizzare un’evasione di massa, scavando un tunnel sotto una delle celle.

Alcuni dei più famosi detenuti furono il gangster Al Capone (che fu poi trasferito ad Alcatraz) e il rapinatore di banche Willie Sutton.

Il carcere è oggi un museo, e i visitatori possono esplorare i corridoi ed entrare in alcune delle celle, anche se molte di esse sono tuttora in stato di abbandono. Oltre alle celle, potrete vedere l’infermeria, il “braccio della morte”, una mostra sul sistema giudiziario americano, la sinagoga e le mostre d’arte temporanee.

L’Eastern State Penitentiary è aperto tutti i gorni dalle 10.00 alle 17.00. Gli unici giorni di chiusura sono il Ringraziamento, Natale e Capodanno. Il biglietto d’ingresso costa 21,00$ per gli adulti, 19,00$ per gli over 62, 17,00$ per gli studenti, e 12,00$ per i bambini da 7 a 12 anni. Controllate qui tutte le infomazioni aggiornate. Nel periodo di Halloween, il museo ospita “Halloween Nights”, un’esperienza di gioco a tema horror in una specie di casa stregata.

Magic Garden

Il Magic Garden è un affascinante museo all’aperto, noto soprattutto per i mosaici creati dall’artista locale Isaiah Zagar.

Zagar, che aveva frequentato la Pratt Institute of Art di New York, si trasferì nel 1968 a South Street, un’area di edifici abbandonati e destinati alla demolizione. Insieme alla moglie Julia, fondò la Eyes Gallery, una galleria d’arte decorata con i suoi mosaici.

Nel 1994 acquistò altri lotti fatiscenti, convertendoli in una labirintica rete di passaggi, scale e cortili, tutti ricoperti da intricati mosaici realizzati con pezzi di piastrelle, specchi, vetro colorato, oggetti riciclati e altri materiali di recupero.

Questi mosaici raffigurano temi auobiografici ed universali come l’amore, la comunità e la creatività. Il suo stile, che ricorda quello di Gaudì, è influenzato dai vari viaggi compiuti in tutto il mondo, tra cui America Latina, India, Marocco, Iran, Cina e Indonesia. Zagar attinse molto dall’arte di questi paesi esotici, per esempio con l’uso del colore e dei materiali più vari.

Molto più che un museo, Magic Garden è un’esperienza immersiva, nel corso della quale potrete anche toccare ed interagire con alcune installazioni.

Il Magic Garden è aperto dal mercoledì a lunedì dalle 11.00 alle 18.00. Il biglietto d’ingresso costa 15,00$ per gli adulti, 12,00$ per gli over 62 e gli studenti, e 8,00$ per i bambini da 6 a 12 anni. Controllate qui tutte le infomazioni aggiornate.

Murales di Philadelphia

Restando in tema di Street Art, Philadelphia vanta oltre 4000 murales sparsi per la città, che coprono una vasta gamma di temi, tra cui la storia locale, i diritti civili, la cultura, l’identità di quartiere, l’ambiente e le questioni sociali.

Questo progetto artistico nacque negli anni ’90, inizialmente con lo scopo di eliminare il fenomeno dell’imbrattamento dei muri. L’artista Jane Golden, incaricata dal sindaco, scoprì il talento di molti artisti di strada, trasformando così muri imbrattati in splendide tele colorate, ognuna con un significato simbolico e sociale legato al quartiere in cui si trovano.

Il modo migliore per esplorarli è a piedi, seguendo il percorso suggerito dalla mappa che potrete scaricare online. Oppure, partecipate ad uno dei tour guidati organizzati dalla società Mural Arts Philadelphia, che vi porterà a vedere alcuni dei murales più famosi, che cambiano periodicamente. I tour costano tra i 20,00$ e i 40,00$ a testa, e durano circa 90 minuti.

Nella galleria di foto qui sotto trovate alcuni dei murales che ho potuto ammirare io durante la mia visita a Philly.

Cosa mangiare a Philadelphia

Grande città multietnica e cosmopolita, Philadelphia ha una scena gastronomica che spazia su tutte le cucine del mondo, con ristoranti adatti a tutti i gusti e a tutte le tasche. Troverete quindi i classici hamburger e patatine, ma anche molti ristoranti italiani, cucina asiatica, indiana e messicana.

Io vi suggerisco, però, di provare alcune delle specialità locali, per esempio:

  • Philly Cheesesteak, uno dei cibi americani più iconici. Si tratta di un panino morbido farcito con abbondante carne di manzo tagliata sottilissima, formaggio fuso e cipolle caramellate. Lo troverete ovunque, ma sarebbe davvero un peccato non provare i due locali storici Pat’s King of Steaks e Geno’s Steaks. Ognuno di questi due storici concorrenti sostiene di detenere il “vero” Philly Cheesesteak, quindi dovrete per forza assaggiarli entrambi.
  • Hoagie, un panino morbido farcito con una torre di salumi, formaggio, pomodori e insalata. provate quelli da Primo Hoagies, una storica paninoteca con diverse sedi sparse per la città.
  • Pretzel, la versione locale del pane tradizionale tedesco. I pretzel di Philadelphia sono lunghi e stretti, e spesso serviti con senape. Recatevi al Reading Terminal Market, dove troverete diverse bancarelle, oppure al Philadelphia Pretzel Factory.
  • Scrapple, una specie di polpettone di maiale, farina di mais e spezie. Anche questo lo troverete al Reading Terminal Market, ma anche all’Italian Market.
  • Corndog, l’hot dog impastellato e fritto. Una bomba calorica tipica delle fiere e dei food truck, che potrete assaggiare sempre al Reading Terminal Market, da Fox and son’s Fancy Corndogs.
  • Donuts, le deliziose ciambelle fritte e glassate con gli ingredienti più vari. Il locale più conosciuto è Federal Donuts, che ne offre di diversi tipi.

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