Nel sud-ovest del Texas, dove il leggendario Rio Grande traccia il confine tra Stati Uniti e Messico, sorge un’oasi di natura selvaggia incontaminata: il Big Bend National Park. Un parco nazionale poco visitato, per via della sua posizione sfortunata, che però regala emozioni molto forti.
Basti pensare che, nei suoi oltre 3.200 chilometri quadrati di terre selvagge, e 150 km di strade panoramiche, racchiude tre ecosistemi distinti: un deserto inospittale, montagne maestose e un profondo canyon. Qui si può fare trekking su sentieri che si snodano tra canyon profondi e vette rocciose, immergersi nella quiete di oasi nascoste tra le dune di sabbia, e osservare da vicino la fauna selvatica che popola questa terra selvaggia, tra cui coyote, roadrunner, una grande varietà di uccelli. Su tutto domina il massiccio montuoso delle Chisos Mountains che, con la vetta più alta del Texas, offre panorami mozzafiato sul deserto circostante.
Ma il Big Bend National Park è anche un luogo ricco di storia e cultura. Antiche rovine di insediamenti indigeni e ranch abbandonati raccontano il passato di questa regione arida, mentre i resti di miniere e presidi militari testimoniano l’impatto dell’uomo su questo territorio selvaggio.
Un paradiso per gli amanti dell’avventura e della natura selvaggia, un’esperienza indimenticabile che resterà impressa per sempre nella vostra memoria. .
Indice
Dove si trova e come arrivare
Il Big Bend National Park si trova nel Texas meridionale, al confime con il Messico. Non ci sono grandi città nelle vicinanze: San Antonio dista ben 600 km, El Paso circa 500 km.
Per raggiungere il parco vi occorrerà un’auto a noleggio, compagna indispensabile di qualsiasi viaggio negli Stati Uniti, ed in particolare in Texas. Scegliete un’auto grande, solida e comoda, in cui vi sentirete a vostro agio anche dopo tante ore al volante. Per alcuni consigli utili sulla scelta dell’auto e sulle differenze tra la guida negli USA e in Europa, vi invito a leggere i miei articoli dedicati a questi argomenti.
Come raggiungere il parco:
- Da San Antonio, prendete la I-10 fino a Fort Stockton. Imboccate quindi la US-385 S in direzione sud fino a Marathon (95 km), e proseguite sulla stessa strada per 64 km fino all’ingresso del parco.
- Da El Paso, o qualsiasi altra località a nord-ovest del parco, percorrete la I-10 fino a Van Horn, quindi prendete la US-90 fino ad Alpine a Marathon, e proseguite come sopra.
Nel parco non esistono navette o mezzi di trasporto alternativi, quindi dovrete necessariamente usare l’automobile per spostarvi tra un’attrazione e l’altra. Essendo uno dei parchi meno visitati degli Stati Uniti, non avrete comunque problemi di traffico.
Quando andare
Il Big Bend National Park si compone di tre macro aree con fasce climatiche ben disine, con una notevole escursione termica tra di esse. Ciononostante, possiamo dire che il parco nel suo insieme ha un clima di tipo subtropicale arido, a tratti desertico.
- L’inverno è mite, ma con notti fresche. Le precipitazioni sono rare, per lo più alcune nevicate sulle Chisos Mountains.
- In estate fa molto caldo, con picchi di 40° nel deserto e lungo il Rio Grande. Questo è anche il periodo più piovoso, in particolare per il verificarsi di temporali pomeridiani, anche violenti, che possono provocare allagamenti sulle strade sterrate e lungo i sentieri.
- La primavera e l’autunno presentano temperature gradevoli e poche precipitazioni, e sono quindi le stagioni più indicate per visitare il parco.
L’alta stagione qui non corrisponde ad agosto, bensì allo spring break, le vacanze primaverili di scuole e università, generalmente a metà marzo. In questo periodo è più difficile trovare alloggio, ed i prezzi salgono.
Dove alloggiare
Le uniche città relativamente vicine al parco sono Alpine (120 km) e Marathon (70 km). La prima è una cittadina universitaria, provvista di tutte le comodità per i turisti: hotel per tutte le tasche, ristoranti e negozi. La seconda conta appena 400 abitanti, ma anche qui potrete trovare una discreta scelta di alloggi.
In realtà, in un parco così esteso e remoto come il Big Bend National Park, la soluzione migliore sarebbe pernottare all’interno del parco stesso, oppure nella vicina Terlingua, che è poco più di una ghost town, ma dista appena 15 km. All’interno del Big Bend ci sono diversi campeggi e un hotel, il Chisos Mountain Lodge, nella zona centrale.
Benché questa sia una zona poco turistica, la scarsità di alloggi e strutture ricettive fa sì che i prezzi siano piùttosto alti, sui 100,00€ – 130,00€ a notte ad Alpine e Marathon, e oltre i 200,00€ a Terlingua.
Quanto tempo dedicare
Considerando l’estensione del parco, più il tempo che impiegherete per arrivarci, vi suggerisco di dedicargli almeno un giorno intero, ovvero due notti. Se pensate (e se la stagione lo consente) di fare tanto trekking, oppure un’escursione in kayak, allora mettete in conto 2 giorni pieni / 3 notti.
In un giorno, riusicrete comunque a godere delle principali attrazioni el Big Bend National Park. Cominciate dalla zona del Rio Grande Village, con il sentiero per il Boquillas Canyon. All’ora di pranzo, recatevi alle Chisos Mountains, dove potrete trovare sollievo dalle temperature bollenti del deserto, e fare qualche breve sentiero di trekking. Nel pomeriggio, percorrete la Ross Maxweel Scenic Drive terminando al Santa Elena Canyon.
In quale itinerario inserire Big Bend National Park
Considerando che il Big Bend National Park è un luogo molto isolato, purtroppo le soluzioni per inserirlo in un itinerario sono limitate.
L’unico viaggio che gli si addice è un tour del Texas di almeno due settimane, al quale potete eventualmente aggiungere una scappata nell’attiguo New Mexico, per visitare il White Sands National Park.
Inserite il Big Ben nel tragitto tra Alamogordo e San Antonio, oppure, nel caso di un itinerario solo Texas, tra Amarillo/Lubbock e San Antonio.
Costi e orari
Il BIg Bend è un parco nazionale, pertanto qui potrete utilizzare la tessera annuale dei parchi America The Beautiful. Questo pass costa 80,00$, dura un intero anno e consente di entrare in tutti i parchi gestiti dal circuito NPS. Se, nel vostro itinerario, prevedere di visitare almeno tre parchi NPS (per esempio il Grand Canyon e la Death Valley), vi consiglio di acquistare questa tessera. In questo articolo troverete tutte le informazioni dettagliate.
Il biglietto d’ingresso costa 35,00$ per un’automobile e tutti i suoi occupanti (fino a 15), ed è valido per una settimana.
Il parco è aperto tutti i giorni, tutto l’anno, 24 ore su 24.
Ci sono 5 Visitor Center, di cui due aperti tutto l’anno (Panther Junction e Chisos Basin) e tre solo nella stagione invernale, da novembre ad aprile (Persimmon Gap, Rio Grande Village e Castolon Visitor Center). Qui, potrete ottenere informazioni sull’accesibilità di strade e sentieri, sulle temperature previste, e ritirare la mappa e la guida del parco (scaricabili anche qui). Gli uffici sono generalmente aperti dalle 10.00 alle 16.00.
Servizi
Presso tutti e cinque i Visitor Center troverete aree picnic e servizi igienici, dislocati anche in diverse aree del parco.
I distributori di benzina sono solo due, presso il Visitor Center di Panther Junction e quello del Rio Grande Village. Tuttavia, a meno che non siate proprio in riserva, io vi suggerisco di rifornirvi nelle più economiche Alpine e Marathon, o al limite a Terlingua.
L’unico ristorante del parco si trova presso il Chisos Mountain Lodge, e propone tutti e tre i pasti principali della giornata con servizio al tavolo.
Tre minmarket sono operativi tutto l’anno nella aree visitatori di Chisos Basin, Rio Grande Village e Castolon.
Norme di comportamento e sicurezza
Visitare un parco naturale è sempre un’esperienza memorabile, ma per goderne appieno occorre conoscere e rispettare alune norme di comportamento e sicurezza basilari:
- Al Big Bend fa molto caldo. Evitate di incamminarvi lungo i sentieri di trekking nelle ore centrali della giornata, e portate molta acqua, bevande energetiche e snack.
- fumate solo nelle aree consentite.
- non lasciate rifiuti di nessun genere.
- informatevi in anticipo sulle condizioni di agibilità dei sentieri.
- sui sentieri di trekking, restare solo sul percorso segalato.
- In molte aree del Big Bend non c’è linea, né internet né telefonica. Se decidete di percorrere un sentiero particolarmente lungo o impegnativo, segnalate al centro visitatori più vicino dove state andando e per quanto tempo starete via.
- il Big Bend è un’area di confine, e i pattugliamenti sono frequenti. Tenete sempre a portata di mano il passaporto, e non oltrepassate il confine con il Messico se non alle frontiere ufficiali.
- prestate molta attenzione sulle strade sterrate, perché le assicurazioni potrebbero non rimborsare in caso di incidente, ed evitate di guidare al buio.
- non lasciate cibo o cosmetici in macchina. Orsi e altri animali di grandi dimensioni potrebbero attaccare il veicolo per procurarsi il cibo all’interno.
- tenere le distanze dagli animali selvatici, non meno di 100 metri. Il territorio appartiene a loro, e potrebbero interpretare un avvicinamento come un’aggressione.
- mai nutrire gli animali, neanche se si avvicinano a chiedere del cibo. Questa pratica è molto pericolosa per tre motivi. Il primo è che, se si abituano a prendere il cibo dagli umani, gli animali possono diventare aggresivi e devono essere abbattuti. In secondo luogo, il nostro cibo compromette il loro sistema digestivo. Infine, gli animali non sanno distinguere il cibo dall’incarto, e ingoiano così anche la plastica, morendo tra atroci sofferenze.
Big Bend National Park, cosa vedere
Il Big Bend National Park si suddivide in tre macroaree, che si distinguono sia per la distanza, sia per la diversità di climi e paesaggi. In tutte e tre troverete splendide strade panoramiche, molti sentieri di trekking, e una varia fauna selvatica.
- Rio Grande, il fiume che segna il confine tra Stati Uniti e Messico lungo il margine meridionale del parco, offre un paesaggio suggestivo e attività come kayak e rafting. Questo è anche un luogo importante per la storia e la cultura della regione, con testimonianze del passato come i resti di presidi militari e missioni spagnole.
- Chisos Mountains, situate nella parte settentrionale del parco, sono un’oasi di frescura nel cuore del deserto. Le cime più alte superano i 2.400 metri di altitudine, offrendo panorami mozzafiato sul paesaggio circostante.I sentieri escursionistici conducono attraverso boschi di pini ponderosa, praterie e spettacolari formazioni rocciose.
- Chihuahuan Desert, che occupa la maggior parte del parco, è un ambiente arido e inospitale, ma allo stesso tempo affascinante. Tra le piante caratteristiche troviamo cactus di diverse specie, yucca, agave e Ocotillo, un arbusto tipico di questa zona. La fauna selvatica comprende coyote, roadrunner (il famoso beep-beep dei cartoni animati), serpenti e moltissimii insetti.
Rio Grande
Un’icona di molti film western, il Rio Grande segna il confine meridionale tra Stati Uniti e Messico. Scorre, con rapide e pozze d’acqua che si alternano a tratti tranquilli, attraverso aree deserte incontaminate e profondi canyon dalle scogliere vertiginose.
Lungo le sue rive si trovano boschi di salici e pioppi, habitat per una varietà di uccelli acquatici, oltre che per coyote e roadrunner. Le alte vette delle Chisos Mountains, sempre presenti all’orizzone, definiscono il panorama, e offronto un piacevole diversivo a un panorama altrimenti piatto.
Il cuore di quest’area è il Rio Grande Village, dove troverete il Visitor Center (aperto solo in inverno), un campeggio, un distributore di benzina e un minimarket.
Ecco cosa fare e vedere nella zona del Rio Grande:
- Rio Grande Overlook, un punto panoramico con visuale sul fiume e sul deserto.
- Boquillas Canyon Overlook, dal quale è possibile ammirare il fiume e una sezione del Boquillas Canyon.
- Rio Grande Village Nature Trail, un percorso ad anello di 1,6 km quasi in piano, adatto a tutta la famiglia. Percorrendo questo sentiero, avrete l’opportunità di arrivare fino alle rive del fiume, passeggiando tra formazioni rocciose e piante di Ocotillo.
- Hot Springs Historic Trail, molto interessante anche dal punto di vista storico e culturale. Si tratta di un semplice percorso di circa 1,6 km, che conduce a due vasche di acqua termale, nelle quali è possibile fare il bagno. Prima di incamminarvi, chiedete al visitor center se le vasche sono agibili, perché in caso di forti piogge potrebbero essere completamente inondate.
Boquillas Canyon
Un capitolo a parte merita il Boquillas Canyon, scolpito dal Rio Grande nel corso di milioni di anni, creando un paesaggio spettacolare di pareti rocciose alte centinaia di metri, formazioni geologiche uniche e una vegetazione rigogliosa.
Potrtete addentrarvi nei meandri di questa gola naturale percorrendo il Boquillas Canyon Trail, un sentiero lungo 2 km e con un dislivello di 70 metri, che da un parcheggio sopraelevato conduce fino alle rive del fiume. Pur essendo classificato come “facile”, la risalita può essere molto faticosa se affrontata nelle ore centrali della giornata, quando la temperatura supera abbondantemente in 30°.
Al termine del sentiero troverete refrigerio all’ombra delle sue pareti a strapiombo, e potrete seguire il corso del Rio Grande per alcune centinaia di metri.
La sponda opposta è in territorio messicano. Anche se le condizioni del fiume lo permettono, vi sconsiglio comunque di attraversare il confine. Nel caso la polizia di frontiera dovesse effettuare un raro (ma non impossibile) controllo proprio mentre vi apprestate a rientrare negli Stati Uniti, sareste nei pasticci.
Chisos Mountains
Le Chisos Mountains sono l’area più elevata del parco, una zona montuosa in netto contrasto sia con il Rio Grande e il suo canyon, sia con l’esteso deserto che la circonda. Arbusti e cactus cedono il passo a boschi di conifere, l’aria si rinfresca, e su tutto svetta l’Emory Peak, la vetta più alta del Texas a 2.385 metri.
Presso le Chisos Mountains troviamo anche l’unico hotel e l’unico ristorante del parco, oltre a un ben fornito supermercato e il principale ufficio turistico.
Queste sono le cose da vedere e fare alle Chisos Mountains:
- Chisos Basin Road, la strada panoramica che dal deserto sale fino alle montagne. Si snoda tra sinuosi tornanti, con panorami eccezionali che cambiano ad ogni curva.
- Window View Trail, il sentiero più semplice, lungo appena 500 metri e pavimentato, quindi accessibile anche alle persone con problemi di deambulazione. Conduce al punto panoramico su “The Window”, un’apertura tra due vette monuose, che forma una specie di finestra naturale affacciata sul deserto.
- Window Trail, il sentiero più popolare. È lungo 8,4 km, e con un dislivello di 290 metri è considerato moderatamente impegnativo. Scende lungo l’Oak Creek Canyon, e conduce sempre a un punto panoramico su The Window, ma da una prospettiva diversa rispetto al percorso precedente, più in basso.
- Chisos Basin Loop, un percorso di circa 3 km che si addentra nella boscaglia, con la possibilità di avvistare, tra i pini Ponderosa, la ghiandaia messicana, un uccellino azzurro tipico di questa zona.
Ross Maxwell Scenic Drive
Lunga 48 km, la Ross Maxwell Scenic Drive attraversa il Chihuahuan Desert fino al Santa Elena Canyon, costeggiando le Chisos Mountains. Per i suoi panorami sconfinati, è considerata la strada panoramica più bella del parco. Lungo il tragitto potrete fermarvi ai diversi punti panoramici e, se non fa troppo caldo, percorrere alcuni sentieri di trekking.
Ecco le principali attrazioni:
- Il Sam Nail Ranch, un sito storico ben conservato dove potrete osservare i resti dell’abitazione in adobe costruita da Sam Nail tra il 1909 e il 1916, tra cui spiccano il fienile e il mulino a vento ancora funzionante.
- Mule Ears Viewpoint e trail, un punto panoramico dal quale ammirare, in lontananza, le Mule Ears Peaks, due prominenti formazioni rocciose che assomigliano alle orecchie di un mulo. Da qui potrete imboccare l’omonimo sentiero di 6,3 km, che permette avvicinarsi a queste due buffe rocce.
- Sotol Vista: Questo belvedere, che prende il nome da una pianta selvatica, offre viste mozzafiato sulla valle sottostante, le Chisos Mountains in lontananza, e le drammatiche curve del Santa Elena Canyon.
- Burro Mesa Pour-off Trail, un sentiero diviso in due parti, il più impegnativo Upper trail e il più semplice Lower Trail, accessibile da una strada sterrata. Entrambi portano alla cascata Burro Mesa, ma il primo è lungo 5,6 km e scende nel canyon, richiedendo circa 3 ore, mentre il secondo è lungo solo 1,6 km.
- Chimneys Trail, un sentiero di 7,5 km con un dislivello di 111 metri di dislivello. Conduce alle due curiose rocce a forma di comignolo, da cui il nome, attraversando il deserto in un paesaggio lunare e straniante, senza riparo dal sole.
- Castolon Historic District, un ex insediamento minerario dove potrete esplorare le rovine di vecchie strutture minerarie.
Santa Elena Canyon
La Ross Maxwell Scenic Drive termina presso il Santa Elena Canyon, un’imponente e maestosa cordigliera di roccia calcarea alta 450 metri, divisa in due dal corso del Rio Grande.
Il sentiero che parte dal parcheggio, lungo poco meno di 3 km, vi porterà direttamente nel cuore del canyon, tra le sue massicce pareti rocciose. Dopo aver attraversato il torrente Terlingua (impraticabile in caso di piena), e risalito un ripido pendio sabbioso, il sentiero sale su gradini pavimentati fino a un belvedere, per poi scendere nuovamente a riva, e preseguire fino a dove le la roccia incontra l’acqua.