Cosa vedere a Berlino, le 20 principali attrazioni della capitale tedesca

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  • Categoria dell'articolo:Berlino
  • Ultima modifica dell'articolo:13 Aprile 2024
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Capitale della Germania e città in continuo fermento artistico e culturale, Berlino è stata la protagonista assoluta del secondo ‘900, con eventi storici di importanza epocale come la costruzione del Muro, che per 30 anni la divise in due, fino alla riunificazione e al crollo del regime sovietico.

Mostrare cosa vedere a Berlino significa un po’ raccontare la storia europera degli ultimi 80 anni, grazie alla presenza di innumerevoli testimonianze del Muro e della Guerra Fredda, ma anche musei e toccanti memoriali che ricordano l’orrore dell’Olocausto.

Fantasmi del passato che sono ancora ben tangibili, ma che non dovrebbero delineare la personalità di Berlino, che in realtà ha molto di più da offrire: musei per tutti gli appassionati di arte e storia, sfarzose chiese barocche e persino un grande castello circondato da splendidi giardini.

Tutto questo, oltre a una vibrante scena culturale e musicale, affollate vie dello shopping e una vivace vita notturna.

Dove si trova e come arrivare

Berlino si trova nella Germania nord-orientale, a breve distanza dal confine con la Polonia.

Il modo migliore per raggiungere la capitale tedesca è in aereo. L'aeroporto di Berlino-Brandeburgo Willy Brandt, che dista 25 km dalla città, è infatti ben collegato con voli diretti da diverse città italiane tra cui Milano, Roma, Napoli, Venezia, Pisa e Bolzano. Le compagnie che viaggiano su Berlino sono Easyjet, Ryanair e Skyalps.

Potrete poi arrivare in centro utilizzando il treno Airport Express, che ha corse ogni 30 minuti dal terminal 1 alla stazione Berlin Hauptbahnof, oppure con le linee della S-Bahn S9 e S45, che hanno corse ogni 20 minuti ma effettuano più fermate, o ancora con i treni regionali RE7 e RB14, che arrivano a Potsdamer Platz. Qui trovate tutte le info aggiornate.

Esistono anche degli autobus, che però non consiglio di utilizzare, perché sono più lenti e non così tanto più economici del treno.

Come muoversi

Berlino dispone di una capillare ed efficiente rete di trasporto pubblico, grazie alla quale vi potrete spostare agevolmente tra le varie cose da vedere. I mezzi pubblici comprendono la metropolitana U-Bahn, la linea ferroviaria S-Bahn, tram e autobus.

La città si divide in tre zone concentriche: A, B e C. Per visitare il centro vi sarà sufficiente acquistare i biglietti per le zone A e B, mentre per l'aeroporto vi servirà un biglietto per la zona C.

I bambini sotto i sei anni viaggiano gratis, e fino a 14 anni si applica la tariffa ridotta. Il biglietto singolo è piuttosto caro, costa infatti rispettivamente 3,50€ e 2,20€ per le zone AB, e 4,40€ e 3,20€ per le zone ABC.

Tuttavia, sono disponibili diversi abbonamenti per uno o sette giorni, che vi consentiranno di muovervi risparmiando e senza dover fare il biglietto ogni volta. Per esempio, al costo di 41,50€ per le zone AB e 49,00€ per le zone ABC potrete acquistare l'abbonamento settimanale valido per gruppi fino a 5 persone. Vi consiglio di consultare il sito ufficiale per visualizzare tutte le tipologie di biglietto disponibili.

In alternativa, potete utilizzare anche gli autobus hop-on hop-off, che sono studiati appositamente per i turisti e fermano in prossimità delle principali attrazioni.

Quando andare

Berlino ha un clima continentale, con inverni gelidi ed estati miti ma non troppo calde.

In inverno, le temperature oscillano attorno allo zero, con venti freddi e possibili nevicate. La primavera è la stagione più instabile, con gelo e neve fino a marzo. In estate le temperature si assestano sui 23°-25°, con ondate di caldo sempre più frequenti ed intense a causa del surriscaldamento globale. L'autunno rimane gradevole fino circa a metà ottobre, dopodiché iniziano ad arrivare i venti freddi e le prime gelate.

Le precipitazioni, seppure non abbondanti, sono diffuse abbastanza equamente su tutti i mesi, con picchi in estate dovuti ai temporali pomeridini.

Berlino ha un'offerta turistica molto varia, e grazie ai numerosi musei non avrete difficoltà a trovare cose da fare anche nei giorni freddi o piovosi.

Tuttavia, a livello climatico sicuramente il periodo migliore per visitare la città va da maggio a settembre, quando le giornate soleggiate e lunghe permettono di sfruttare anche le attività all'aperto. Questo è inoltre il periodo in cui si svolgono la maggior parte dei festival e delle manifestazioni, come il Karnaval der Kulturen a maggio e il Berliner Bierfestival a settembre.

Un altro periodo molto gettonato è l'Avvento, quando la città si popola delle colorate bancarelle dei mercatini di Natale.

Dove alloggiare

A differenza di città come Monaco o Francoforte, in cui le cose da vedere sono concentrate per lo più nel centro storico, Berlino è piuttosto dispersiva. Ovunque scegliate l'alloggio, sarete quindi vicini a qualcosa e lontani da qualcos'altro. D'altro canto, questa configurazione vi permette di scegliere con maggiore libertà la zona dove alloggiare, visto che comunque dovrete fare l'abbonamento dei mezzi pubblici.

Il quartiere Mitte, ovvero il centro, è naturalmente la zona più gettonata, ma anche quella più costosa, sia per l'alloggio sia per i ristoranti. Alexanderplatz, storicamente il centro di Berlino Est, è una valida alternativa, anche se gli hotel sono abbatanza cari anche qui.

Per risparmiare, potete scegliere i quartieri di Friedrichshain e Kreuzberg, giovani, dinamici e multietnici, oppure il più tranquillo Prenzlauer Berg, a nord del centro. Charlottenburg è una zona molto raffinata, ma distante dal centro e con costi comunque alti.

Berlino è considerata una città mediamente sicura. Come in tutte le grandi metropoli, però, anche qui occorre prestare particolare attenzione nei pressi delle stazioni e attorno ai loclai notturni. Sarebbe inoltre meglio evitare i quartieri periferici e alcune aree come Leopoldsplatz, Görlitzer Park, Kotbusser Tor, e le stazioni di Warshauer Brücke e Hermanstrasse.

Quanto tempo dedicare

Per visitare bene Berlino occorrebe una settimana, talmente tante sono le cose da fare e vedere.

La maggior parte dei visitatori si accontenta tuttavia di molto meno, solitamente un weekend. Date le dimensioni della città, io vi consiglio di dedicarle almeno 3 notti, così da avere a disposizione due giorni pieni e due mezze giornate.

Come risparmiare

Come tutte le grandi città, anche Berlino mette a disposizione diversi pass turistici, che permettono di accedere a numerose attrazioni e ai trasporti ad un prezzo conveniente.

Il più venduto è il Berlin Welcome Card, disponibile in tre versioni diverse. Tutte e tre prevedono i mezzi pubblici nelle zone AB, sconti presso 180 monumenti, ristoranti, negozi e tour, più la guida e la mappa della città.

Vediamo invece in cosa differiscono le tre versioni:

  • Classico, con validità da due a sei giorni, include solo le cose citate sopra. Il costo va da 26,00€ a 54,00€.
  • Isola dei Musei, con validità di tre giorni, include anche i cinque musei Pergamom, Altes Museum, Neues Museum, Alte Nationalgalerie e Bode-Museum. È inoltre possibile includere la zona di traporto C, ovvero quella dell'aeroporto. Il suo costo è 54,00€ per le zone AB e 57,00€ per le zone ABC.
  • All Inclusive, con validità da due a sei giorni, include tutte le zone di trasporto ABC, i musei dell'isola, un tour in autobus della città, e l'ingresso gratuito a 30 attrazioni tra cui il Museo della DDR, la Torre della Televisione, il Museo della Stasi e il Museo Storico Germanico. Il costo varia da 99,00€ a 185,00€.

Il Berlin Pass, è molto simile alla Welcome Card All Inclusive ma non prevede l'accesso ai mezzi pubblici. Include però l'ingresso gratuito a 60 attrazioni.

Storia di Berlino

Berlino nacque nel '200 come borgo commerciale di origine slava. Per secoli fu governata dal casato Hohenzollern, prima come principi elettori di Brandeburgo, poi come re di Prussia.

Nel 1701, il principe elettore Federico II si autoincoronò re di Prussia, con il nome di Federico I. La città inglobò quindi i distretti circostanti, divenendo la capitale del neonato regno. Berlino crebbe in modo esponenziale durante la Rivoluzione Industriale, imponendosi come uno dei principali centri logistici e produttivi della Germania.

Nel 1933, il partito nazionalsocialista salì al potere. Nel 1936, la città ospitò una controversa edizione delle Olimpiadi. Durante la Notte dei Cristalli nel 1938, centinaia di ebrei furono deportati nel campo di concentramento di Sachsenhausen.

In quanto capitale del Reich, Berlino fu colpita con particolare furia dai bombardamenti alleati del 1945. Oltre 67.000 bombe colpirono bersaggli militari e civili, causando circa 125.000 vittime. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, le potenze vincitrici divisero la città in quattro settori di occupazione, tre governate dalle forze occidentali e una dai sovietici.

La zona est divenne la capitale della Repubblica Democratica Tedesca, la DDR, la zona ovest divenne invece un'enclave della Repubblica Federale Tedesca, ovvero la Germania Ovest. Inizialmente, i cittadini dei due blocchi potevano spostarsi liberamente tra le due aree. Ma, con il crescere delle tensioni, nella notte tra il 12 e il 13 Agosto del 1961 la Germania Est cominciò la costruzione del Muro di Berlino. Famiglie, amici, comunità, furono irrimediabilente separati, fino alla sera del 9 Novembre 1989, quando il muro cadde e la Germania fu riunificata.

Cosa vedere a Berlino

Unter den Linden


Unter den Linden, che in italiano significa “Sotto i tigli”, è un viale monumentale lungo circa 1.5 km, che collega la Porta di Brandeburgo all’Isola dei Musei. Il suo nome deriva dai numerosi tigli che lo costeggiano, piantati nel XVI secolo per volere del principe Federico Guglielmo I di Brandeburgo.

È fiancheggiato da edifici di grande pregio storico e architettonico, tra cui la Cattedrale di Sant’Edvige, l’Università Humboldt e la Biblioteca di Stato.

Nel corso della sua storia, Unter den Linden è stato teatro di eventi importanti, come la proclamazione della Repubblica di Weimar nel 1918 e la caduta del Muro di Berlino nel 1989.

Porta di Brandeburgo

La Porta di Brandeburgo fu costruita nel 1791 dall’architetto Carl Gotthard Langhans su commissione di re Federico Guglielmo II di Prussia.

Considerata un capolavoro del classicismo tedesco, la porta è composta da cinque archi in stile dorico, sormontati da una quadriga in bronzo dorato che rappresenta la dea Vittoria su un carro trainato da quattro cavalli, realizzata dallo scultore Johann Gottfried Schadow.

Durante la Guerra Fredda, la Porta di Brandeburgo si trovava nella zona sovietica di Berlino, divenendo quindi un simbolo della divisione della città. I presidenti degli Stati Uniti John F. Kennedy e Ronald Reagan visitarono Berlino, incoraggiando la riunificazione della Germania. In particolare, nel 1987 Reagan tenne lo storico discorso noto come “Tear Down This Wall”, nel quale incitò esplicitamente il presidente sovietico Mikhail Gorbachev ad abbattere il Muro.

La notte del 9 novembre 1989, la Porta di Brandeburgo fu protagonista della caduta del Muro di Berlino. Ai suoi piedi si svolsero grandi festeggiamenti, mentre i berlinesi prendevano a picconate l’odiato simbolo della Cortina di Ferro. Da allora, è tornata a essere il simbolo di Berlino e della Germania unita. È uno dei monumenti più visitati della città e rappresenta un simbolo di speranza e di libertà per il mondo intero.

Cosa vedere a Berlino, Porta di Brandeburgo

Reichstag

Poco a nord della Porta di Brandeburgo si trova una delle principali cose da vedere a Berlino, la sede del parlamento tedesco. La sua elaborata facciata in arenaria è deecorata da statue e bassorilievi che celebrano la storia e la cultura della Germania.

Il Reichstag fu costruito nel 1894 in stile neorinascimentale, e rappresentò il governo tedesco fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando fu parzialmente disctrutto dai bombardamenti alleati. I restauri iniziarono nel 1961, con l’aggiunta della splendida cupola in vetro e acciaio, opera dell’architetto britannico Norman Foster.

Il Reichstag è aperto gratuitamente al pubblico, che può partecipare anche alle sedute del Parlamento dalle sedute dell’aula plenaria.

Anche la cupola è accessibile gratuitamente, ma da dopo la pandemia è necessario prenotare compilando l’apposito modulo, che troevrete sul sito ufficiale. La struttura ha un diametro di 40 metri ed è alta 23. È formata da una spirale di specchi che riflettono la luce naturale illuminando l’aula plenaria, simbolo di apertura e di trasparenza. La cupola e le terrazze panoramiche sono aperte dalle 08.00 alle 24.00, con poche eccezioni che potrete visualizzare sempre sul sito ufficiale.

Quando non sono in corso sedute è possibile inoltre partecipare ad una visita guidata di 90 minuti, nel corso della quale sono illustrate la storia e l’architettura dell’edificio, e le funzioni del Parlamento.

Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa

Spostiamoci ora a sud della Porta di Brandeburgo, per visitare un toccante monumento che ricorda la pagina più oscura della storia tedesca.

Creato dall’architetto Peter Eisenman nel 2005, il memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa è un luogo di memoria e di riflessione dedicato agli ebrei uccisi nell’Olocausto, volto a a ricordare le atrocità del passato affinché non si ripetano.

Si compone di un campo di 2.711 stele di cemento su una superficie di 19.000 metri quadrati. Le stele, di diversa altezza e disposte in modo irregolare, creano un labirinto disorientante che vuole evocare il senso di smarrimento ed oppressione vissuto dalle vittime della Shoah.

Al centro del memoriale si trova una mostra permanente sulla persecuzione e lo sterminio degli ebrei d’Europa. La mostra presenta documenti, fotografie e testimonianze dirette che aiutano a comprendere la complessità e la tragedia della Shoah.

Muro di Berlino

Il Muro di Berlino fu eretto il 13 agosto 1961 dal governo della Germania Est per limitare l’esodo dalla zona sovietica a quella occidentale. Si trattava di una doppia cinta muraria in calcestruzzo, lunga 155 km e alta 3,6 metri. Nel mezzo correva “striscia della morte”, così chiamata perché circa 200 persone furono uccise nel tentativo di fuggire dalla DDR.

Nell’autunno del 1989, la Germania Est decise di concedere alcuni permessi di viaggio verso la zona ovest, naturalmente solo con appropriato permesso. Il 9 novembre il Ministro della Propaganda Günter Schabowski diede però erroneamente l’annuncio che tutti i berlinesi est potevano recarsi nella zona occientale. Decine di migliaia di persone affollarono i posti di blocco, e le guardie non ebbero altra scelta che lasciarli passare.

Il Muro di Berlino oggi non esiste più, ne restano infatti solo alcuni frammenti di particolare valore storico.

Il tratto più famoso, sulle rive della Sprea, prende il nome di East Side Gallery ed è considerato la galleria d’arte a cielo aperto più grande del mondo. Questa striscia di calcestruzzo lunga 1,3 km è ricoperta da 106 graffiti, dei quali i due più famosi sono la Trabant che sfonda il muro, nonché il bacio tra Brežnev e Honecker. Lì accanto si trova il Wall Museum, un museo interattivo che racconta come il Muro abbia cambiato la vita di migliaia di persone.

A nord del centro, lungo Bernauer Strasse, troviamo il Berliner Mauer Gedenkstaette, il memoriale del Muro. Qui, tratti di muro si alternano a sbarre di metallo, dalle quali è ben visibile la “striscia della morte”. Il vicino Centro di Documentazione spiega la costruzione e la funzione del Muro, oltre alle storie di coloro che provarno a scavalcarlo e fuggire.

Checkpoint Charlie

Checkpoint Charlie è il più famoso posto di blocco tra Berlino Est e Berlino Ovest.

Oggi, accanto alla cabina della polizia svettano le gigantografie di due giovani soldati, uno sovietico e uno tedesco. Questo induce molti a pensare che “Charlie” sia il nome di uno dei due ragazzi. In realtà, Charlie indica la lettera C nell’alfabeto fonetico NATO, e viene dopo Alpha (A) e Bravo (B). I due poster sono semplicemente un’installazione artistica per ricordare che, in fondo, anche i soldati non erano che ragazzi.

Situato all’incrocio tra Friedrichstrasse e Zimmerstrasse, Checkpoint Charlie era il punto dal quale passavano militari, diplomatici e visitatori stranieri, e per questo era considerato strategico.

Nel 1961, in piena crisi politica, i carri armati delle due potenze si fronteggiarono per alcune ore in questo punto, facendo temere a tutto il mondo un’escalation del conflitto. Sempre qui, nel 1962 ebbe luogo il più famoso tentativo di fuga dalla DDR, nel quale il diciottenne Peter Fechter fu ferito con colpi di arma da fuoco, e poi lasciato morire dissanguato in strada.

nei pressi di Checkpoint Charlie si trovano due musei sul Muro di Berlino:

  • Mauer Museum, una enorme raccolta di documenti, reperti e fotografie che raccontano la storia del muro, dalla costruzione alla caduta.
  • Asisi Panorama The Wall, un’installazione arstistica e multimediale che racconta le diversità tra Berlino Est e Berlino Ovest.

Gendarmenmarkt

L’armoniosa piazza Gendarmenmarkt si affaccia sulla Markgrafenstrasse, nel quartiere Mitte di Berlino. Progettata nel XVII secolo da Johann Arnold Nering come piazza del mercato, conserva ancora oggi questa funzione durante il periodo dell’Avvento, quando si riempie delle fiabesche bancarelle dei mercatini di Natale. Il suo nome deriva dal reggimento dei corazzieri Gens d’Armes, che era solito accamparsi qui.

Tre edifici dominano la piazza: al centro, l’ottocentesca Konzerthaus (Sala Concerti), e ai due lati le chiese gemelle e speculari Deutscher Dom (Duomo Tedesco) e Französischer Dom (Duomo Francese).

Realizzate in stile barocco all’inizio del XVIII secolo, le due chiese presentavano inizialmente alcune differenze. Tuttavia, nel 1785 il Deutscher Dom fu dotato di una cupola identica a quella del Französischer Dom, conferendo alla piazza l’aspetto simmetrico che la caratterizza oggi.

È possibile visitare le cupole di entrambe le chiese. All’interno del Deutscher Dom si trova un museo con la mostra Wege, Irrwege, Umwege, sull’evoluzione della democrazia. La cupola del Französischer Dom ospita invece una terrazza panoramica che offre una vista spettacolare sul centro di Berlino, raggiungibile sia tramite una scala a chiocciola di 270 gradini sia in ascensore.

Tränenpalast

Subito dopo la costruzione del Muro, la DDR eresse un moderno palazzo in vetro e acciaio nei pressi della stazione ferroviaria e metropolitana di Friedrichstraße, che serviva come frontiera per chi voleva passare da Berlino Est a Berlino Ovest.

Il suo nome significa “palazzo delle lacrime“, e deriva dagli struggentti addii tra amici e parenti che qui si salutavano, forse per l’ultima volta.

Oggi è un toccante museo che racconta proprio le storie di queste persone attraverso documenti, oggetti personali e interviste con chi visse questi tragici momenti in prima persona. Oltre a questo, spiega anche in cosa consistevano le pratiche burocratiche e come venivano effettuati i controlli.

Il museo è aperto tutti i giorni, e l’ingresso è gratuito. Qui potete trovare tutte le informazioni aggiornate con gli orari di apertura.

Duomo di Berlino

Il Duomo di Berlino, situato sulla sponda orientale dell’Isola dei Musei e affacciato sul fiume Sprea, è una magnifica cattedrale protestante che sorge sul sito di un’antica cattedrale neoclassica, a sua volta parte del complesso del castello imperiale.

L’edificio attuale, completato nel 1905, fu commissionato dall’imperatore Federico Guglielmo II all’architetto Julius Carl Raschdorff. Il sovrano desiderava una cattedrale maestosa che potesse competere con quelle delle altre capitali europee.

Raschdorff si ispirò al Rinascimento italiano, creando un edificio monumentale e sfarzoso. La facciata è dominata da una gigantesca cupola decorata con mosaici che raffigurano scene bibliche, mentre la vetrata centrale rappresenta la colomba della pace. Salendo i 270 gradini che portano alla piattaforma panoramica, si possono ammirare da vicino le decorazioni e godere di una vista mozzafiato sul centro di Berlino.

L’interno è a croce greca, con un abside semicircolare che ospita l’altare maggiore in marmo, proveniente dalla chiesa precedente. La cripta custodisce le spoglie di numerosi membri della famiglia reale Hohenzollern, che diede alla Germania principi elettori e imperatori.

Il Duomo è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00, il sabato fino alle 17:00 e la domenica dalle 12:00 alle 17:00. Il biglietto d’ingresso costa 10,00€ intero e 7,50€ ridotto, e comprende l’accesso al Duomo, alla cripta e alla cupola.

Cosa vedere a Berlino, Duomo

Isola dei Musei

L’Isola dei Musei, situata su un’isola del fiume Sprea a Berlino, è un complesso di cinque musei di fama mondiale, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999. Considerata uno dei più importanti complessi museali del mondo, è una tappa imperdibile per qualsiasi visitatore della città.

I musei dell’Isola ospitano una vastissima collezione di opere d’arte e reperti archeologici provenienti da tutto il mondo, coprendo un arco temporale che dall’antichità giunge al XIX secolo.

Diamo uno sguardo più da vicino a ciascun museo:

  • Altes Museum: ospita una grandiosa collezione di antichità greche e romane. Il pezzo forte è la famosa Pergamene, un altare monumentale risalente al II secolo a.C., ma potrete ammirare anche statue etrusche, sarcofagi romani e vasi decorati.
  • Neues Museum: qui troverete reperti dell’antico Egitto e preistorici. Il più famoso è il busto di Nefertiti, ma è di grande importanza anche il Tesoro di Priamo, rinvenuto da Heinrich Schliemann nel sito dell’antica Troia.
  • Pergamonmuseum: anch’esso dedicato all’arte classica, conserva alcuni tesori inestimabili come l’Altare di Pergamo, dedicato a Zeus e Atena; la Porta di Ishtar proveniente da Babilonia, e la sala di Aleppo, rivestita con pannelli di legno intarsiati.
  • Bode-Museum: comprende sculture, arte bizantina, una collezione di monete, medaglie e armi medievali, e alcuni quadri provenienti dalla Pinacoteca. Sono presenti anche alcune sculture di Donatello e il dipinto Madonna Diotallevi di Raffaello.
  • Alte Nationalgalerie: la galleria d’arte con quadri di grandi maestri europei tra cui Caspar David Friedrich, Claude Monet, Adolph Menzel e Auguste Rodin.

I musei sono aperti dalle 10:00 alle 18:00 dal martedì alla domenica. I biglietti costano 12,00€ intero e 6,00€ ridotto (tranne il Neues Museum che costa 14,00€ e 7,00€). È inoltre disponibile un pass per tutti i musei della durata di tre giorni, che costa 32,00€ intero e 12,00€ ridotto.

Cosa vedere a Berlino, isola dei Musei

Deutsches Historisches Museum

Gli appassionati di storia non dovrebbero perdersi il Deutsches Historisches Museum, situato a due passi dall’Isola dei Musei di Berlino.

L’imponente edificio barocco Zeughaus, risalente al XVII secolo, e il moderno Pei-Bau, progettato da I.M. Pei, ospitano una vasta collezione di reperti che raccontano la storia della Germania dalla preistoria ai giorni nostri.

Attraverso manufatti, dipinti, sculture e installazioni multimediali, il museo offre un’immersione completa nella storia tedesca, esplorando eventi chiave come la Guerra dei Trent’anni, l’ascesa del nazismo, la Seconda Guerra Mondiale e la divisione della Germania. Un’attenzione particolare è dedicata alla vita quotidiana nel corso dei secoli, e al ruolo della donna nella società tedesca.

Il museo ospita inoltre mostre temporanee su temi specifici, che approfondiscono aspetti particolari della storia e della cultura tedesca.

L’Historisches Museum è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, con orario esteso fino alle 20.00 il giovedì. Il biglietto d’ingresso costa 10,00€.

Potsdamer Platz

Potsdamer Platz nacque attorno al 1740, quando il re di Prussia Federico il Grande fece costruire la propria residenza reale di Sansoucci a Potsdam, realizzando quindi anche una strada che conducesse direttamente dal castello alla capitale. In corrispondenza delle mura fu eretta una porta, la Porta di Potsdam, ed è proprio attorno ad essa che si sviluppò la piazza.

Fino alla Seconda Guerra Mondiale, Potsdamer Platz fu un importante snodo logistico e commerciale per Berlino, soprattutto dopo la nomina a capitale nel 1871. La piazza fu ristrutturata e si riempì di risoranti, negozi, alberghi e teatri.

La maggior parte di questi edifici furono distrutti dai bombardamenti alleati, e con la costruzione del Muro Potsdamer Platz si ritrovò proprio sulla linea di confine tra Berlino Est e Berlino Ovest. Tagliata a metà, rimase per decenni un luogo desolato e abbandonato.

Dopo la caduta del Muro, la piazza divenne il simbolo della Germania unita, e così la città decise di avviare importanti lavori per riportarla agli antichi splendori. Grazie ad importanti investitori, tra cui Daimler e Sony, i migliori architetti lavorarono per dare un nuovo volto a Potsdamer Platz, che oggi è tornata ad essere un vivace centro di aggregazione.

Tra le principali attrazioni di Potsdamer Platz ci sono la torre Kollhoff, dotata di una terrazza panoramica a 100 metri di altezza dalla quale ammirare tutta la città, la torre Debis progettata da Renzo Piano, il futuristico Sony Center con la sua copertura colorata e le sale cinematografiche, il centro commerciale Arkaden e il palazzo Weinhaus Huth, l’unico edificio pre-bellico ancora esistente.

Topographie des Terrors

A due passi da Potsdamerplatz e dal Gropius Bau, sorge l’edificio che un tempo ospitava il quartier generale della Gestapo, delle SS e della Sicherheitsdienst. Oggi questo luogo è diventato un centro di documentazione sul nazismo conosciuto come Topografia del Terrore.

Il museo fu inaugurato nel 1978 dopo la demolizione di alcuni edifici governativi. Durante i lavori di scavo emerse una cella della Gestapo, dove venivano condotti interrogatori che spesso si traducevano in torture fisiche e psicologiche.

La mostra permanente, allestita su più piani, ripercorre la storia del regime nazista, con particolare attenzione alle attività della Gestapo, delle SS e della SD. Fotografie, documenti, filmati e oggetti originali illustrano le atrocità perpetrate dal regime, molte delle quali pianificate proprio all’interno di questo edificio.

La visita prosegue all’esterno, dove 15 tappe informative raccontano le storie di alcune vittime del nazismo.

Il centro offre inoltre visite guidate, seminari e workshop con l’obiettivo di mantenere viva la memoria delle vittime, educare le nuove generazioni sui pericoli del totalitarismo e promuovere la tolleranza e il rispetto dei diritti umani.

Il museo è aprto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00, e l’ingresso è gratuito.

Museo Ebraico

Situato nel quartiere di Kreuzberg, il Museo Ebraico di Berlino è un’opera architettonica di grande impatto, progettata da Daniel Libeskind nel 2001. La sua struttura, caratterizzata da linee spezzate e vuoti asimmetrici, riflette le sofferenze del popolo ebraico nel corso della storia, dalla diaspora all’Olocausto.

La mostra permanente, allestita su più livelli, si snoda come un percorso educativo, multimediale e interattivo, accompagnando il visitatore alla scoperta della storia e della cultura ebraica. Dalle prime testimonianze ebraiche in terra tedesca all’emancipazione dell’Ottocento, fino alle persecuzioni naziste e all’Olocausto, il museo approfondisce il complesso rapporto tra gli ebrei e la Germania.

Un’ampia sezione è dedicata alla religione ebraica, illustrando le sue tradizioni, le festività e i rigidi dettami della cucina kosher.

Il Giardino dell’Esilio, con i suoi alti pilastri di cemento che creano un’atmosfera opprimente, evoca l’isolamento e la sofferenza del popolo ebraico, mentre la Torre dell’Olocausto, un vuoto che si estende per tutta l’altezza dell’edificio, rappresenta lo sgomento e l’orrore di fronte alla Shoah.

Oltre alla collezione permanente, il Museo Ebraico di Berlino ospita mostre temporanee, eventi e attività educative volte a promuovere il dialogo interreligioso e la comprensione reciproca.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00, osservando le chiusure del calendario ebraico, che vi invito a consultare qui. L’ingresso alla mostra permanente è gratuito, mentre le mostre temporanee costano 8,00€ intero e 3,00€ ridotto.

Alexanderplatz

Storica sede del mercato del bestiame di Berlino, Alexanderplatz prende il nome dallo Zar Alessandro I di Russia, in occasione della sua visita in città nel 1805. Si sviluppò nell’800 con l’arrivo della ferrovia e dei grandi magazzini Tietz, e durante la Guerra Fredda divenne divenne uno dei luoghi più importanti della Berlino Est. La DDR vi fece infatti costruire numerosi palazzi e monumenti, dimostrazione tangibile della potenza dell’Unione Sovietica visibile anche da Berlino Ovest.

Tante sono le attrazioni di Alexanderplatz:

  • La torre della televisione Fernsehturm, costruita nel 1969 e alta ben 368 metri. Nella grande sfera in acciao sulla sommità della torre ci sono una terrazza panoramica e un ristorante girevole, che da un’altezza di 203 metri permette di vedere tutta la città dall’alto.
  • Urania Weltzeituhr, l’orologio universale che indica l’ora in tutti i fusi orari del mondo.
  • Marienkirche, la principale chiesa protestante di Berlino. Fu costruita nel Medioevo in stiel gotico baltico, e al suo interno custodisce un affresco del 1485 raffigurante una danza macabra.
  • Fontana dell’Amicizia tra i Popoli.

Museo della DDR

A breve distanza da Alexander Platz, sulle rive della Sprea, troviamo il Museo della DDR, un’attrazione da visitare assolutamente per capire come fosse la vita quotidiana dei berlinesi est.

Inaugurato nel 2006, raccoglie oggetti personali, vecchi vestiti, fotografie, documenti e testimonianze dirette, tutto frutto di donazioni degli ex cittadini della Germania est. La mostra si sviluppa per aree tematiche, con numerose e fedeli ricostruzioni che spiegano tutti gli aspetti della vita sotto la DDR, dalla scuola alla famiglia, dalle vacanze alla leva militare, fino ai mezzi d’informazione. Un tuffo nel passato che in qualcuno suscita la cosiddetta Ostalgie, la nostalgia per la Germania socialista.

Il pezzo forte del museo è senza dubbio la Trabant, l’auto del popolo per i berlinesi est, prodotta dalla Fabbrica Automobilistica Sachsenring di Zwickau dal 1958 fino al 1990.

Si tratta di un museo molto interattivo, i visitatori possono infatti maneggiare quasi tutti gli oggetti in mostra.

Il Museo della DDR è aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 21.00, ed il biglietto costa 13,50€. Qui trovate tutte le informazioni aggiornate.

Museo della Stasi

Tappa fondamentale tra i luoghi della Guerra Fredda a Berlino Est è il Museo della Stasi, che si trova in una traversa del grande viale Frankfurter Allee.

Il museo ha sede nell’ex quartier generale della Stasi, la polizia segreta della DDR. Dopo il crollo del Muro, la Stasi si mise subito al lavoro per distruggere tutta la compromettente documentazione conservata all’interno dell’edificio. Fortunatamente, il 15 gennaio 1990 numerosi dimostranti assaltarono il palazzo, permettendo così di preservare le prove dei crimini commessi dalla polizia segreta.

Gli ambienti, compreso l’ufficio del direttore Erich Mielke, sono tutti originali, o ricostruiti fedelmente. La mostra si focalizza principalmente sui metodi utlizzati dalla Stasi per sottomettere la popolazione e piegare i dissidenti, con l’ausilio di documenti e testimonianze dirette.

In più, sono presenti alcuni gadget tecnologici utilizzati per lo spionaggio, come occhiali, bottoni, cravatte e penne dotati di microcamere o cimici. Molto interessanti i due barattoli conteneti campioni di tessuto usati per l’identificazione olfattiva dei soggetti.

Il Museo della Stasi è aparto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00, e dalle 11.00 nel weekend. Il biglietto d’ingresso costa 10,00€. Vi consiglio di acquistare anche l’audioguida a 2,00€, perché le targhette accanto ai vari oggetti sono solo in tedesco. Qui trovate tutte le informazioni aggiornate.

Tiergarten

Con un’impressionanate superficie di 210 ettari, il Tiergarten (letteralmente “giardino degli animali”) è il più grande parco pubblico di Berlino, un’oasi verde dove rilassarsi e trovare sollievo dalla frenesia della metropoli.

Nel ‘500 si trovava fuori dalla città, ed era la tenuta di caccia del Principe Elettore di Brandeburgo. Nell’800, il paesaggista Peter Joseph Lenné lo rivisitò nello stile inglese che conserva ancora oggi. La sua estensione fu ridotta e furono aggiunte strade e rotonde, per fare spazio alle necessità di mobilità della città in crescita. Durante il nazismo, il parco e il grande viale centrale furono utilizzati per manifestazoni propagandiste e parate militari.

Il Tiergarten è perfetto per passeggiare lungo, fare sport, rilassarsi o prendere uno snack nel romanticissimo Café am Neuen See.

Ci sono però anche alcune interessanti attrazioni da visitare, per esempio:

  • Siegessäule, la colonna che commemora la vittoria prussiana su danesi nel 1873. Si trova al centro della grande rotonda Grosser Stern, così chiamata per la sua forma a stella.
  • Zoo di Berlino, uno dei più antichi e grandi d’Europa, con oltre 3.500 esemplari provenienti da tutto il mondo.
  • Schloß Bellevue, la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Federale.
  • concerto di campane del grande Carillon.
  • Monumento alle vittime dell’Olocausto e agli omosessuali perseguitati dai nazisti.
  • Haus der Kulturen der Welt, un centro culturale che ospita mostre, concerti, conferenze e altri eventi.

Kurfürstendamm

Noto anche come Ku’damm, Kurfürstendamm è il viale dello shopping e della movida berlinesi, lungo ben 3.5 km e situato nel quartiere di Charlottenburg. Nato per collegare il castello di Charlottenburg con la città di Berlino, nell’800 il viale si sviluppò, e divenne un luogo di ritrovo per l’alta borghesia berlinese.

Oggi, il Kurfürstendamm è un paradiso per gli amanti dello shopping. Qui si trovano le boutique di alta moda dei più grandi stilisti internazionali, come Gucci, Prada e Louis Vuitton, ma anche negozi di abbigliamento più accessibili, catene di elettronica, e i grandi magazzini KaDeWe ed Europa-Center.

L’edficio storico più importante è la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, una chiesa in stile neoromanico danneggiata dai bombardamenti, simbolo di pace e rinascita.

Charlottenburg

Il Castello di Charlottenburg fu costruito attorno al 1695 come residenza estiva per la regina Sofia Carlotta, moglie del principe elettore Federico III di Brandeburgo, e dedicatole in seguito alla sua prematura scomparsa.

In stile barocco, si compone di un corpo centrale dalla facciata riccamente decorata con stucchi, statue e balaustre, e una cupola sormontata dalla statua della Fortuna. Le due ali laterali furono aggiunte più tardi.

L’interno ospita una collezione di arredi d’epoca, dipinti, porcellane e altri oggetti d’arte:

  • Gli appartamenti reali della regina Sofia Carlotta e del re Federico I di Prussia, arredati con mobili d’epoca, tappezzerie e opere d’arte.
  • La Galleria Dorata, un magnifico salone con specchi, lampadari di cristallo e stucchi dorati.
  • Silberkammer, la “stanza d’argento” con tavole apparecchiate secondo le rigorose regole del gelateo con servizi in oro, argento, vetro e porcellana.
  • Porzellankabinett, con una raffinatissima collezione di porcellane tedesche.

Il grande parco in stile barocco francese comprende aiuole fiorite, fontane zampillanti e statue allegoriche, ed offre passeggiatte rilassanti scorsi panoramici sulla Sprea. Nel parco si trova inoltre il museo della regina Luisa di Prussia, molto amata dal popolo.

Il castello è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 16.30 tra novembre e marzo e fino alle 17.30 tra aprile e ottobre. Il biglietto d’ingresso costa 19,00€ intero e 12,00€ ridotto.

Cosa mangiare a Berlino

Come in tutte le metropoli, a Berlino troverete una scena gastronomica molto varia, dal cibo tradizionale tedesco ai piatti internazionali. Poiché in Germania ci sono tanti immigrati turchi e italiani, queste sono due cucine molto presenti nei ristoranti berlinesi.

Se volete provare la cucina locale, cosa che consiglio, ecco qualche piatto tipico:

  • Currywurst, una salsiccia di maiale tagliata a fette e ricoperta di salsa di curry e ketchup, servita con patatine fritte.
  • stinco di maiale, che a Berlino viene bollito, e non arrostito come avviene in Baviera.
  • Schnitzel, la classica bistecca di maiale o vitello impanata che troverete in tutta la Germania.
  • Maultaschen, grossi ravioli ripieni di carne o verdure.
  • Königsberger Klopse, delle polpette di carne macinata servite in una salsa cremosa di capperi e panna acida
  • Berliner Pfannkuchen, un bombolone fritto ripieno di marmellata.

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