Itinerario a Berlino Est nei luoghi della Guerra Fredda

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  • Categoria dell'articolo:Berlino
  • Ultima modifica dell'articolo:13 Aprile 2024
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Al termine della Seconda Guerra Mondiale, Berlino fu divisa in quattro settori di occupazione, controllati dalle potenze occidentali e dall’Unione Sovietica. Allo scoppio della Guerra Fredda, questa separazione divenne più marcata, sfociando nella costruzione del Muro di Berlino, che per 40 anni impedì la libera circolazione dei berlinesi tra le zone della città.

Oggi esistono ancora numerose testimonianze della Berlino divisa: frammenti dell’odiato Muro, posti di blocco e stazioni di frontiera, piazze simboliche e interessanti musei che permettono di scoprire come fosse la vita quotidiana nella Berlino Est.

In un viaggio a Berlino non può assolutamente mancare una visita a questi importanti monumenti.

Dove si trova e come arrivare

Berlino si trova nella Germania nord-orientale, a breve distanza dal confine con la Polonia.

Il modo migliore per raggiungere la capitale tedesca è in aereo. L'aeroporto di Berlino-Brandeburgo Willy Brandt, che dista 25 km dalla città, è infatti ben collegato con voli diretti da diverse città italiane tra cui Milano, Roma, Napoli, Venezia, Pisa e Bolzano. Le compagnie che viaggiano su Berlino sono Easyjet, Ryanair e Skyalps.

Potrete poi arrivare in centro utilizzando il treno Airport Express, che ha corse ogni 30 minuti dal terminal 1 alla stazione Berlin Hauptbahnof, oppure con le linee della S-Bahn S9 e S45, che hanno corse ogni 20 minuti ma effettuano più fermate, o ancora con i treni regionali RE7 e RB14, che arrivano a Potsdamer Platz. Qui trovate tutte le info aggiornate.

Esistono anche degli autobus, che però non consiglio di utilizzare, perché sono più lenti e non così tanto più economici del treno.

Come muoversi

Berlino dispone di una capillare ed efficiente rete di trasporto pubblico, grazie alla quale vi potrete spostare agevolmente tra le varie cose da vedere. I mezzi pubblici comprendono la metropolitana U-Bahn, la linea ferroviaria S-Bahn, tram e autobus.

La città si divide in tre zone concentriche: A, B e C. Per visitare il centro vi sarà sufficiente acquistare i biglietti per le zone A e B, mentre per l'aeroporto vi servirà un biglietto per la zona C.

I bambini sotto i sei anni viaggiano gratis, e fino a 14 anni si applica la tariffa ridotta. Il biglietto singolo è piuttosto caro, costa infatti rispettivamente 3,50€ e 2,20€ per le zone AB, e 4,40€ e 3,20€ per le zone ABC.

Tuttavia, sono disponibili diversi abbonamenti per uno o sette giorni, che vi consentiranno di muovervi risparmiando e senza dover fare il biglietto ogni volta. Per esempio, al costo di 41,50€ per le zone AB e 49,00€ per le zone ABC potrete acquistare l'abbonamento settimanale valido per gruppi fino a 5 persone. Vi consiglio di consultare il sito ufficiale per visualizzare tutte le tipologie di biglietto disponibili.

In alternativa, potete utilizzare anche gli autobus hop-on hop-off, che sono studiati appositamente per i turisti e fermano in prossimità delle principali attrazioni.

Quando andare

Berlino ha un clima continentale, con inverni gelidi ed estati miti ma non troppo calde.

In inverno, le temperature oscillano attorno allo zero, con venti freddi e possibili nevicate. La primavera è la stagione più instabile, con gelo e neve fino a marzo. In estate le temperature si assestano sui 23°-25°, con ondate di caldo sempre più frequenti ed intense a causa del surriscaldamento globale. L'autunno rimane gradevole fino circa a metà ottobre, dopodiché iniziano ad arrivare i venti freddi e le prime gelate.

Le precipitazioni, seppure non abbondanti, sono diffuse abbastanza equamente su tutti i mesi, con picchi in estate dovuti ai temporali pomeridini.

Berlino ha un'offerta turistica molto varia, e grazie ai numerosi musei non avrete difficoltà a trovare cose da fare anche nei giorni freddi o piovosi.

Tuttavia, a livello climatico sicuramente il periodo migliore per visitare la città va da maggio a settembre, quando le giornate soleggiate e lunghe permettono di sfruttare anche le attività all'aperto. Questo è inoltre il periodo in cui si svolgono la maggior parte dei festival e delle manifestazioni, come il Karnaval der Kulturen a maggio e il Berliner Bierfestival a settembre.

Un altro periodo molto gettonato è l'Avvento, quando la città si popola delle colorate bancarelle dei mercatini di Natale.

Dove alloggiare

A differenza di città come Monaco o Francoforte, in cui le cose da vedere sono concentrate per lo più nel centro storico, Berlino è piuttosto dispersiva. Ovunque scegliate l'alloggio, sarete quindi vicini a qualcosa e lontani da qualcos'altro. D'altro canto, questa configurazione vi permette di scegliere con maggiore libertà la zona dove alloggiare, visto che comunque dovrete fare l'abbonamento dei mezzi pubblici.

Il quartiere Mitte, ovvero il centro, è naturalmente la zona più gettonata, ma anche quella più costosa, sia per l'alloggio sia per i ristoranti. Alexanderplatz, storicamente il centro di Berlino Est, è una valida alternativa, anche se gli hotel sono abbatanza cari anche qui.

Per risparmiare, potete scegliere i quartieri di Friedrichshain e Kreuzberg, giovani, dinamici e multietnici, oppure il più tranquillo Prenzlauer Berg, a nord del centro. Charlottenburg è una zona molto raffinata, ma distante dal centro e con costi comunque alti.

Berlino è considerata una città mediamente sicura. Come in tutte le grandi metropoli, però, anche qui occorre prestare particolare attenzione nei pressi delle stazioni e attorno ai loclai notturni. Sarebbe inoltre meglio evitare i quartieri periferici e alcune aree come Leopoldsplatz, Görlitzer Park, Kotbusser Tor, e le stazioni di Warshauer Brücke e Hermanstrasse.

Quanto tempo dedicare

Per visitare bene Berlino occorrebe una settimana, talmente tante sono le cose da fare e vedere.

La maggior parte dei visitatori si accontenta tuttavia di molto meno, solitamente un weekend. Date le dimensioni della città, io vi consiglio di dedicarle almeno 3 notti, così da avere a disposizione due giorni pieni e due mezze giornate.

Come risparmiare

Come tutte le grandi città, anche Berlino mette a disposizione diversi pass turistici, che permettono di accedere a numerose attrazioni e ai trasporti ad un prezzo conveniente.

Il più venduto è il Berlin Welcome Card, disponibile in tre versioni diverse. Tutte e tre prevedono i mezzi pubblici nelle zone AB, sconti presso 180 monumenti, ristoranti, negozi e tour, più la guida e la mappa della città.

Vediamo invece in cosa differiscono le tre versioni:

  • Classico, con validità da due a sei giorni, include solo le cose citate sopra. Il costo va da 26,00€ a 54,00€.
  • Isola dei Musei, con validità di tre giorni, include anche i cinque musei Pergamom, Altes Museum, Neues Museum, Alte Nationalgalerie e Bode-Museum. È inoltre possibile includere la zona di traporto C, ovvero quella dell'aeroporto. Il suo costo è 54,00€ per le zone AB e 57,00€ per le zone ABC.
  • All Inclusive, con validità da due a sei giorni, include tutte le zone di trasporto ABC, i musei dell'isola, un tour in autobus della città, e l'ingresso gratuito a 30 attrazioni tra cui il Museo della DDR, la Torre della Televisione, il Museo della Stasi e il Museo Storico Germanico. Il costo varia da 99,00€ a 185,00€.

Il Berlin Pass, è molto simile alla Welcome Card All Inclusive ma non prevede l'accesso ai mezzi pubblici. Include però l'ingresso gratuito a 60 attrazioni.

Storia di Berlino

Berlino nacque nel '200 come borgo commerciale di origine slava. Per secoli fu governata dal casato Hohenzollern, prima come principi elettori di Brandeburgo, poi come re di Prussia.

Nel 1701, il principe elettore Federico II si autoincoronò re di Prussia, con il nome di Federico I. La città inglobò quindi i distretti circostanti, divenendo la capitale del neonato regno. Berlino crebbe in modo esponenziale durante la Rivoluzione Industriale, imponendosi come uno dei principali centri logistici e produttivi della Germania.

Nel 1933, il partito nazionalsocialista salì al potere. Nel 1936, la città ospitò una controversa edizione delle Olimpiadi. Durante la Notte dei Cristalli nel 1938, centinaia di ebrei furono deportati nel campo di concentramento di Sachsenhausen.

In quanto capitale del Reich, Berlino fu colpita con particolare furia dai bombardamenti alleati del 1945. Oltre 67.000 bombe colpirono bersaggli militari e civili, causando circa 125.000 vittime. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, le potenze vincitrici divisero la città in quattro settori di occupazione, tre governate dalle forze occidentali e una dai sovietici.

La zona est divenne la capitale della Repubblica Democratica Tedesca, la DDR, la zona ovest divenne invece un'enclave della Repubblica Federale Tedesca, ovvero la Germania Ovest. Inizialmente, i cittadini dei due blocchi potevano spostarsi liberamente tra le due aree. Ma, con il crescere delle tensioni, nella notte tra il 12 e il 13 Agosto del 1961 la Germania Est cominciò la costruzione del Muro di Berlino. Famiglie, amici, comunità, furono irrimediabilente separati, fino alla sera del 9 Novembre 1989, quando il muro cadde e la Germania fu riunificata.

Berlino Est, i luoghi della Guerra Fredda

Muro di Berlino

L’itinerario tra i luoghi della Guerra Fredda a Berlino Est non può che iniziare dal famigerato Muro di Berlino.

Fu eretto il 13 agosto 1961 dal governo della Germania Est per limitare l’esodo dalla zona sovietica a quella occidentale. Si trattava di una doppia cinta muraria in calcestruzzo, lunga 155 km e alta 3,6 metri. Nel mezzo correva “striscia della morte”, così chiamata perché circa 200 persone furono uccise nel tentativo di fuggire dalla DDR.

Nell’autunno del 1989, la Germania Est decise di concedere alcuni permessi di viaggio verso la zona ovest, naturalmente solo con appropriato permesso. Il 9 novembre il Ministro della Propaganda Günter Schabowski diede però erroneamente l’annuncio che tutti i berlinesi est potevano recarsi nella zona occientale. Decine di migliaia di persone affollarono i posti di blocco, e le guardie non ebbero altra scelta che lasciarli passare.

Il Muro di Berlino oggi non esiste più, ne restano infatti solo alcuni frammenti di particolare valore storico.

Il tratto più famoso, sulle rive della Sprea, prende il nome di East Side Gallery ed è considerato la galleria d’arte a cielo aperto più grande del mondo. Questa striscia di calcestruzzo lunga 1,3 km è ricoperta da 106 graffiti, dei quali i due più famosi sono la Trabant che sfonda il muro, nonché il bacio tra Brežnev e Honecker. Lì accanto si trova il Wall Museum, un museo interattivo che racconta come il Muro abbia cambiato la vita di migliaia di persone.

A nord del centro, lungo Bernauer Strasse, troviamo il Berliner Mauer Gedenkstaette, il memoriale del Muro. Qui, tratti di muro si alternano a sbarre di metallo, dalle quali è ben visibile la “striscia della morte”. Il vicino Centro di Documentazione spiega la costruzione e la funzione del Muro, oltre alle storie di coloro che provarno a scavalcarlo e fuggire.

Porta di Brandeburgo

Simbolo di Berlino e di tutta la Germania, la Porta di Brandeburgo fu costruita nel 1791 dall’architetto Carl Gotthard Langhans su commissione di re Federico Guglielmo II di Prussia. Langhans si ispirò all’antica Grecia e allo stile dorico, creando quello che è considerato un capolavoro del classicismo tedesco.

Fu invece lo scultore Johann Gottfried Schadow ad occuparsi della quadriga che sovrasta la porta, che rappresenta la de Vittoria su un carro trainato da quattro cavalli.

Durante la Guerra Fredda finì nella zona sovietica, divenendo quindi l’emblema della Berlino divisa. I presidenti Kennedy e Reagan visitarono Berlino e tennero dei discorsi davanti alla Porta di Brandeburgo. In particolare, nel 1987 Reagan incitò in uno storico discorso il presidente sovietico Mikhail Gorbachev ad abbattere il Muro.

La Porta di Brandeburgo fu naturalmente protagonista nella notte in cui il Muro fu abbattuto. Ai suoi piedi si svolsero grandi festeggiamenti, mentre i berlinesi prendevano a picconate l’odiato simbolo della Cortina di Ferro.

Cosa vedere a Berlino, Porta di Brandeburgo

Checkpoint Charlie

Altro luogo dal valore altamente simbolico della Guerra Fredda è Checkpoint Charlie, il più famoso posto di blocco tra Berlino Est e Berlino Ovest.

Oggi, accanto alla cabina della polizia svettano le gigantografie di due giovani soldati, uno sovietico e uno tedesco. Questo induce molti a pensare che “Charlie” sia il nome di uno dei due ragazzi. In realtà, Charlie indica la lettera C nell’alfabeto fonetico NATO, e viene dopo Alpha (A) e Bravo (B). I due poster sono semplicemente un’installazione artistica per ricordare che, in fondo, anche i soldati non erano che ragazzi.

Situato all’incrocio tra Friedrichstrasse e Zimmerstrasse, Checkpoint Charlie era il punto dal quale passavano militari, diplomatici e visitatori stranieri, e per questo era considerato strategico.

Nel 1961, in piena crisi politica, i carri armati delle due potenze si fronteggiarono per alcune ore in questo punto, facendo temere a tutto il mondo un’escalation del conflitto. Sempre qui, nel 1962 ebbe luogo il più famoso tentativo di fuga dalla DDR, nel quale il diciottenne Peter Fechter fu ferito con colpi di arma da fuoco, e poi lasciato morire dissanguato in strada.

Accanto alla cabina di controllo si trova il Mauer Museum, un altro interessante museo sul Muro di Berlino.

Tränenpalast

Subito dopo la costruzione del Muro, la DDR eresse un moderno palazzo in vetro e acciaio nei pressi della stazione ferroviaria e metropolitana di Friedrichstraße, che serviva come frontiera per chi voleva passare da Berlino Est a Berlino Ovest.

Il suo nome significa “palazzo delle lacrime“, e deriva dagli struggentti addii tra amici e parenti che qui si salutavano, forse per l’ultima volta.

Oggi è un toccante museo che racconta proprio le storie di queste persone attraverso documenti, oggetti personali e interviste con chi visse questi tragici momenti in prima persona. Oltre a questo, spiega anche in cosa consistevano le pratiche burocratiche e come venivano effettuati i controlli.

Il museo è aperto tutti i giorni, e l’ingresso è gratuito. Qui potete trovare tutte le informazioni aggiornate con gli orari di apertura.

Potsdamer Platz

Potsdamer Platz nacque attorno al 1740, quando il re di Prussia Federico il Grande fece costruire la propria residenza reale di Sansoucci a Potsdam, realizzando quindi anche una strada che conducesse direttamente dal castello alla capitale. In corrispondenza delle mura fu eretta una porta, la Porta di Potsdam, ed è proprio attorno ad essa che si sviluppò la piazza.

Fino alla Seconda Guerra Mondiale, Potsdamer Platz fu un importante snodo logistico e commerciale per Berlino, soprattutto dopo la nomina a capitale nel 1871. La piazza fu ristrutturata e si riempì di risoranti, negozi, alberghi e teatri.

La maggior parte di questi edifici furono distrutti dai bombardamenti alleati, e con la costruzione del Muro Potsdamer Platz si ritrovò proprio sulla linea di confine tra Berlino Est e Berlino Ovest. Tagliata a metà, rimase per decenni un luogo desolato e abbandonato.

Dopo la caduta del Muro, la piazza divenne il simbolo della Germania unita, e così la città decise di avviare importanti lavori per riportarla agli antichi splendori. Grazie ad importanti investitori, tra qui Daimler Ag e Sony, i migliori architetti lavorarono per dare un nuovo volto a Potsdamer Platz, che oggi è tornata ad essere un vivace centro di aggregazione.

Tra le principali attrazioni di Potsdamer Platz ci sono la torre Kollhoff, dotata di una terrazza panoramica a 100 metri di altezza dalla quale ammirare tutta la città, la torre Debis progettata da Renzo Piano, il futuristico Sony Center con la sua copertura colorata e le sale cinematografiche, il centro commerciale Arkaden e il palazzo Weinhaus Huth, l’unico edificio pre-bellico ancora esistente.

Alexanderplatz

Storica sede del mercato del bestiame di Berlino, Alexanderplatz prende il nome dallo Zar Alessandro I di Russia, in occasione della sua visita in città nel 1805. Si sviluppò nell’800 con l’arrivo della ferrovia e dei grandi magazzini Tietz, e durante la Guerra Fredda divenne divenne uno dei luoghi più importanti della Berlino Est. La DDR vi fece infatti costruire numerosi palazzi e monumenti, dimostrazione tangibile della potenza dell’Unione Sovietica visibile anche da Berlino Ovest.

Tante sono le attrazioni di Alexanderplatz:

  • La torre della televisione Fernsehturm, costruita nel 1969 e alta ben 368 metri. Nella grande sfera in acciao sulla sommità della torre ci sono una terrazza panoramica e un ristorante girevole, che da un’altezza di 203 metri permette di vedere tutta la città dall’alto.
  • Urania Weltzeituhr, l’orologio universale che indica l’ora in tutti i fusi orari del mondo.
  • Marienkirche, la principale chiesa protestante di Berlino. Fu costruita nel Medioevo in stiel gotico baltico, e al suo interno custodisce un affresco del 1485 raffigurante una danza macabra.
  • Fontana dell’Amicizia tra i Popoli.

Museo della DDR

A breve distanza da Alexander Platz, sulle rive della Sprea, troviamo il Museo della DDR, un’attrazione da visitare assolutamente per capire come fosse la vita quotidiana dei berlinesi est.

Inaugurato nel 2006, raccoglie oggetti personali, vecchi vestiti, fotografie, documenti e testimonianze dirette, tutto frutto di donazioni degli ex cittadini della Germania est. La mostra si sviluppa per aree tematiche, con numerose e fedeli ricostruzioni che spiegano tutti gli aspetti della vita sotto la DDR, dalla scuola alla famiglia, dalle vacanze alla leva militare, fino ai mezzi d’informazione. Un tuffo nel passato che in qualcuno suscita la cosiddetta Ostalgie, la nostalgia per la Germania socialista.

Il pezzo forte del museo è senza dubbio la Trabant, l’auto del popolo per i berlinesi est, prodotta dalla Fabbrica Automobilistica Sachsenring di Zwickau dal 1958 fino al 1990.

Si tratta di un museo molto interattivo, i visitatori possono infatti maneggiare quasi tutti gli oggetti in mostra.

Il Museo della DDR è aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 21.00, ed il biglietto costa 13,50€. Qui trovate tutte le informazioni aggiornate.

Museo della Stasi

L’ultima tappa fondamentale dell’itinerario tra i luoghi della Guerra Fredda a Berlino Est è il Museo della Stasi, che si trova in una traversa del grande viale Frankfurter Allee.

Il museo ha sede nell’ex quartier generale della Stasi, la polizia segreta della DDR. Dopo il crollo del Muro, la Stasi si mise subito al lavoro per distruggere tutta la compromettente documentazione conservata all’interno dell’edificio. Fortunatamente, il 15 gennaio 1990 numerosi dimostranti assaltarono il palazzo, permettendo così di preservare le prove dei crimini commessi dalla polizia segreta.

Gli ambienti, compreso l’ufficio del direttore Erich Mielke, sono tutti originali, o ricostruiti fedelmente. La mostra si focalizza principalmente sui metodi utlizzati dalla Stasi per sottomettere la popolazione e piegare i dissidenti, con l’ausilio di documenti e testimonianze dirette.

In più, sono presenti alcuni gadget tecnologici utilizzati per lo spionaggio, come occhiali, bottoni, cravatte e penne dotati di microcamere o cimici. Molto interessanti i due barattoli conteneti campioni di tessuto usati per l’identificazione olfattiva dei soggetti.

Il Museo della Stasi è aparto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00, e dalle 11.00 nel weekend. Il biglietto d’ingresso costa 10,00€. Vi consiglio di acquistare anche l’audioguida a 2,00€, perché le targhette accanto ai vari oggetti sono solo in tedesco. Qui trovate tutte le informazioni aggiornate.

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