Residenz di Monaco di Baviera, il palazzo reale dei Wittelsbach

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  • Categoria dell'articolo:Baviera
  • Ultima modifica dell'articolo:18 Dicembre 2023
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La Residenz di Monaco, in centro città, rappresentò per secoli il centro del potere politico e nobiliare della Baviera, in particolare della dinastia Wittelsbach.

Fu costruita nel Medioevo, e poi ampliata nei secoli dai vari regnanti, al punto da diventare un enorme complesso di sale di rappresentanza e appartamenti, con una mescolanza di stili che vanno dal rinascimentale al neoclassico. Distrutta nella Seconda Guerra Mondiale, fu riportata agli antichi splendori grazie ad un imponente restauro, ed oggi è un museo che racconta la storia di Monaco, dal ducato fino al Regno di Baviera, attraverso le sue stanze riccamente decorate e i preziosi tesori delle sue collezioni.

Dove si trova e come arrivare

La Residenz si trova nel centro di Monaco di Baviera, a pochi minuti a piedi da Marienplatz.

La fermata della metropolitana più vicina è Odeonsplatz, sulle linee U3 (arancio), U4 (verde) e U5 (oro).

L’ingresso al museo e alla Camera del Tesoro, non semplicissimo da trovare, si trova sulla Residenzstrasse, nel Cortile dell’Ala Reale, quello con la statua del Tritone al centro. Non provate ad entrare dal lato dei giardini né da altri cortili, perché tutte le porte sono chiuse.

L’ingresso del Teatro Cuvilliés si trova invece nel Cortile del Comitato, un po’ più avanti.

Quando andare

Monaco di Baviera ha un clima continentale, con inverni freddi ed estati calde. Le precipitazioni sono frequenti e diffuse su tutti i mesi, con una media di 10 giorni al mese e un picco in estate, dovuto ai temporali pomeridiani. In inverno, non mancano le nevicate. La città è inoltre soggette ad ondate di venti, sia freddi sia caldi, che possono provocare bruschi cambi di temperatura.

Il periodo migliore per visitare Monaco di Baviera va da maggio a settembre, quando le temperature piacevoli consentono di approfittare dei parchi e dei tanti biergarten, i bar all'aperto dove prendere una birra o anche cenare.

La manifestazione più famosa di Monaco è l'Oktoberfest, la celeberrima festa della birra che si svolge ogni anno tra la fine di settembre ed i primi di ottobre. In questo periodo, la città è super affollata. Aspettatevi code sia per visitare le attrazioni sia per i ristoranti, e prezzi più alti per gli hotel. Qualunque sia il vostro intento, sia di partecipare all'Oktoberfest sia di evitarla ad ogni costo, verificate qui le date aggiornate.

Dove alloggiare

Monaco è considerata una città sicura per i turisti. Tuttavia, come in tutte le grandi città, meglio prestare attenzione ad eventuali borseggiatori nelle zone delle stazioni e in quelle ad alta concentrazione turistica, in particolare la sera.

La maggior parte delle cose da vedere a Monaco di Baviera è concentrata nel centro storico, che quindi è anche la zona più indicata per l'alloggio. Ovviamente però, questo è anche il quartiere più costoso, e se siete in macchina potreste avere difficoltà a trovare strutture dotate di parcheggio.

Vanno bene anche la zona di Ludwigsvorstadt-Isarvorstadt, dove si svolge l'Oktoberfest; e Schwabing, il quartiere universitario dalla vivace vita notturna a nord del centro.

Se non vi dispiace essere un po' più distanti dal centro, cercate anche nei quartieri di Sendling-Westpark e Neuhausen-Nymphenburg. Qui si possono trovare buone offerte, ma per raggiungere il centro dovrete mettere in conto almeno 20-30 minuti con i mezzi.

Io ho soggiornato all'Hotel Fidelio, che si trova a pochi minuti a piedi sia dalla stazione centrale sia dalla sede dell'Oktoberfest. La fermata della metropolitana più vicina è Theresienwiese, servita dalle linee U4 (verde) e U5 (oro), mentre in tram potrete utilizzare le linee 18, 19, 29 e N19 alla fermata Hermann-Lingg-Straße, a circa 200 metri. L'hotel è confortevole, con stanze silenziose e abbastanza grandi per essere in città. La colazione è abbondante e servita sin dal mattino presto, e se siete in auto potrete usufruire del parcheggio sotterraneo a un costo contenuto.

Come muoversi a Monaco di Baviera

Il centro storico è relativamente piccolo e si gira a piedi. Per raggiungere l'aeroporto, il castello di Nympemburg, il campo di concentramento di Dachau e altre attrazioni fuori dal centro dovrete invece affidarvi ai mezzi pubblici.

Monaco di Baviera è dotata di un'efficiente rete di trasporto, che copre tutta la città e i dintorni. Avrete a disposizione 8 linee di S-Bahn (la rete ferroviaria regionale), 8 linee della metropolitana U-Bahn, 13 linee di tram e numerosi autobus.

La città è divisa in zone tariffarie, ed il costo del biglietto varia in base a quante zone dovete attraversare. Quasi tutte le attrazioni sono nelle zone M e 1, mentre l'aeroporto è nella zona 6.

Il biglietto singolo costa 3,90€ per gli adulti, non vi consiglio questa opzione. È invece conveniente il pass giornaliero, che costa 9,20€ per un adulto e 17,80€ per gruppi da 2 a 5 persone. Queste sono le tariffe valide per la sola zona centrale, per avere la panoramica completa di tutte le fasce tariffarie e le riduzioni controllate sul sito ufficiale della MVV.

I biglietti sono acquistabili alle macchinette, online, oppure direttamente su tram e autobus, ma in questo caso potrete prendere solo il biglietto singolo.

In più, a Monaco sono disponibili i vari servizi di sharing, tra cui biciclette e monopattini. Per utilizzare questi servizi, dovrete scaricare le app dei vari fornitori e creare un account cui collegare la carta di credito.

Infine, è possibile optare per gli autobus turistici hop-on hop-off, che effettuano fermate specifiche per i visitatori presso i principali monumenti e musei.

City Card di Monaco di Baviera

Monaco di Baviera mette a disposizione due pass turistici:

  • La Munich Card, a partire da 16,90€, che include l'abbonamento giornaliero ai mezzi e sconti su diverse attività e attrazioni.
  • Il Munich City Pass, a partire da 39,90€, consente invece l'accesso gratuito a numerose attrazioni come il Castello di Nymphenburg, la Residenz, il Deutsches Museum e le pinacoteche, oltre a sconti su attività, ristoranti e negozi.

In realtà, io non ho acquistato nessuna delle due. Avendo fatto un tour di tutta la Baviera, ho infatti acquistato la convenientissima Card del Castelli della Baviera, che con soli 66,00€ a coppia per 14 giorni mi ha permesso di visitare tutti i castelli statali, tra cui anche i Castelli di Ludwig (Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee). Il pass include anche Nymphenburg e la Residenz di Monaco, quindi non ho avuto necessità di acquistare un'ulteriore card turistica e mi sono limitata al pass giornaliero per i mezzi.

Costi e orari

Il palazzo e la camera del tesoro sono aperti tutti i giorni tranne il 1 gennaio, martedì grasso, 24, 25 e 31 dicembre. Gli orari sono:

  • dal 1 aprile al 15 ottobre dalle 09.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00).
  • dal 16 ottobre al 31 marzo dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.00).

Il Teatro Cuvilliés è aperto tutti i pomeriggi, dalle 14.00 alle 17.00 in inverno e fino alle 18.00 in estate, mentre nei weekend e in agosto segue gli stessi orari del castello.

Esistono diversi tipi di biglietti. Io vi consiglio il biglietto cumulativo da 17,00€ intero e 14,50€ ridotto, che comprende il palazzo, il teatro e la Camera del Tesoro.

Per trovare tutte le opzioni di acquisto, e verificare eventuali aggiornamenti riguardo costi e orari, consultate il sito ufficiale.

La card dei castelli bavaresi, della quale ho parlato in un paragrafo precedente, include già il biglietto cumulativo, che dovrete comunque convertire in cassa. Vi do un consiglio furbo: se dovesse esserci tanta coda all’ingresso principale, andate a fare il biglietto al teatro, dove c’è sempre meno gente.

La Residenz è enorme e labirintica. Vi consegneranno un’audioguida in italiano, ma per capire dove vi trovate e cosa state visitando vi sarà fondamentale la mappa, che potete ritirarla alla cassa o scaricare qui, se preferite la versione digitale.

Non è possibile entrare con zaini voluminosi, dovrete lasciare tutto al guardaroba gratuito, che si trova accanto alle casse. In ogni caso, data la lunghezza della visita, è meglio liberarsi di ogni peso superfluo.

Ci sono 130 sale visitabili, considerate quindi non meno di 3 ore per visitare tutto il complesso.

Storia della Residenz di Monaco di Baviera

Il luogo in cui sorge l’attuale palazzo reale era originariamente occupato dalla Neuveste, una fortezza miliare costruita dai duchi bavaresi nel ‘300.

In epoca rinascimentale, i duchi bavaresi trasformarono la Neuveste in un palazzo signorile con la realizzazione dei giardini di corte, delle scuderie e dell’Antiquarium, destinato ad ospitare le collezioni di opere d’arte.

Nel ‘600, il principe elettore Massimiliano I fece costruire un’intera nuova ala, la Maximilianische Residenz, creando la Cappella di Corte e la Cappella Ricca, oltre al cortile, lo scalone e le camere imperiali. Queste ultime erano destinate agli ospiti illustri, che Massimiliano voleva stupire con decorazioni sontuose, affreschi e arazzi pregiati.

In seguito a un incendio nel 1729, Carlo Alberto fece sostituire le sale danneggiate, creando le Camere Ricche, la Galleria Verde, il Gabinetto degli Specchi e la Galleria degli Antenati, una celebrazione della famiglia Wittelsbach con oltre con oltre 100 ritratti. Il figlio di Carlo Alberto, il principe elettore Massimiliano III, fece costruire le Kurfürstenzimmer e il Teatro Cuvilliés.

Quando la Baviera divenne un regno indipendente, il primo sovrano Ludovico I avviò diversi lavori tra il 1825 ed il 1842, tra cui il Königsbau, in stile classicista, altri appartamenti e la Sala dei Nibelunghi.

L’eccentrico Ludovico II, creatore del Castello di Neuschwanstein, diede la sua impronta anche al palazzo reale, facendo allestire un giardino con lago artificiale sul tetto del palazzo. Questa costruzione, costosa e pesante, fu però demolita subito dopo la morte del sovrano.

I bombardamenti alleati del 1944 danneggiarono gravemente la Residenz, che dovette essere quasi interamente ricostruita. Fortunatamente, gran parte degli arredi e delle decorazioni furono messi al sicuro in vi preventiva, ed è grazie a questo che oggi possiamo ancora ammirare molti pezzi originali.

Cosa vedere alla Residenz di Monaco di Baviera

La Residenz di Monaco di Baviera è un complesso labirintico molto articolato. Si compone di tre aree principali, collegate da gallerie e da dieci cortili:

  • il Königsbau.
  • la Maximilianische Residenz, chiamata anche “vecchia residenza”.
  • il Festsaalbau.

Il corpo centrale della Residenz è chiamato anche Residenzmuseum, e comprende 90 stanze su due piani. Poiché ogni principe e sovrano apportò delle modifiche secondo il proprio gusto, lo stile non è univoco, e spazia dal rinascimentale al classicismo, passando per barocco e rococò.

Non dimenticate di prestare attenzione ai dettagli: ovunque ci sono vasi, centrotavola, orologi da tavolo e soprammobili di pregio, tra cui due piccole repliche della colonna Traiana di Roma.

Palazzo Reale

Il pianterreno del Königsbau è il palazzo reale vero e proprio, perché comprende le più importanti sale di rappresentanza e gli appartamenti reali.

  • Cortile della Grotta, con una finta grotta di pietre e conchiglie.
  • Galleria degli Antenati, voluta da Carlo Alberto per celebrare il proprio retaggio. Elaborate cornici in stucco dorato racchiudono oltre 100 ritratti della famiglia Wittelsbach. Al centro della composizione troneggiano Teodone I, Carlo Magno e Ludovico IV. Inserendoli nel suo albero genealogico, il sovrano intendeva dimostrare il proprio diritto ancestrale alla corona del Sacro Romano Impero.
  • Antiquarium, la stanza più antica e più grande della Residenz. Questo ampio spazio, usato per ricevimenti e banchetti, è decorato con busti di personaggi di epoca romana, maschere grottesche, motti in latino, affreschi allegorici e 102 vedute di città dell’allora Ducato di Baviera.
  • Sale dei Nibelunghi, una serie di 5 stanze affrescate con scene del poema epico germanico “La Canzone dei Nibelunghi”.
  • Scala Gialla, che prende il nome dal colore delle pareti, era l’ingresso monumentali agli appartamenti reali.
  • Appartamenti Reali di Ludovico I, realizzati a partire dal 1825. Amante dell’Italia, il sovrano fece restaurare quest’area su modello di Palazzo Pitti a Firenze. Le decorazioni nelle stanze di Ludovico si ispirano alla mitologia greca, quelle delle stanze della regina alle alle opere di autori tedeschi.

Residenzmuseum

Al piano nobile si trovano diverse serie di appartamenti, che pur essendo stilisticamente diversi presentano sempre la stessa struttura: sala delle guardie, una o più anticamere, sala delle udienze, sala del trono, camera da letto, studi di vario genere.

  • Stanze del Principe Elettore, disegnate nel 1745 da François Cuvilliés in stile rococò. Gli arredi e le decorazioni non sono originali, fatta eccezione per tre dipinti di Canaletto raffiguranti vedute su Monaco e sul castello di Nymphenburg.
  • Stanze del giardino di corte e di Charlotte, ristrutturate nel 1814 dalla principessa Carolina Augusta secondo il gusto ottocentesco.
  • Stanze del Principe Elettore di Treviri, nell’ala est del Cortile dell’Imperatore. Risalgono al regno di Massimiliano I, tra il 1612 e il 1616, ma prendono il nome dall’Arcivescovo di Treviri Cemente Venceslao di Sassonia. I dipinti in queste sale sono di Peter Candid, mentre gli arazzi, non originali, sono del diciassettesimo secolo.
  • Camere Opulente, così chiamate per le ricche decorazioni in stucchi bianchi e dorati in stile rococò e il mobilio francese. Anche queste sono opera di François Cuvilliés, che le creò nel 1730 su commissione di Carlo Alberto. Fa parte di questa serie anche la Galleria Verde, una sala di rappresentanza che ospita 70 dipinti della collezione privata dei Wittelsbach, e numerosi specchi incorniciati da stucchi dorati. La stanza da letto, che presenta la balaustra tipica delle regge francesi, era puramente decorativa e non veniva effettivamente utilizzata dal sovrano.
  • Stanze Papali, così chiamate in onore di una visita di Papa Pio VI nel 1782. Nacquero come appartamenti della principessa elettrice Enrichetta Adelaide di Savoia (colei che fece costruire il Castello di Nymphenburg), che li fece arredare in stile barocco italiano. La sala delle udienze è oggi nota come Sala Dorata, per via delle ricche decorazioni.
  • Sale dei Marmi, una serie di stanze caratterizzate da decorazioni in stucco che replicano le venature del marmo. Impreziosite da arazzi fiamminghi in seta e filo d’oro, erano destinate agli ospiti di maggior riguardo.
  • Sale Imperiali, realizzate ad inizio ‘600 sotto Massimiliano I. Un monumentale scalone con statue celebrative e finti marmi conduce alla Kaisersaal, una sala di rappresentanza nella quale arazzi e affreschi esaltano la figura del buon re, che governa con senno e virtù.
  • Cappella Opulenta, il luogo di preghiera privato di Massimiliano I. Custodiva preziose reliquie di santi, e per questo fu decorata in modo sfarzoso, con stucchi e applicazioni in argento placcato oro.

Collezioni

La Residenz di Monaco vanta inestimabili collezioni di argenterie, porcellane, miniature e molto altro. Queste esposizioni occupano 20 sale all’interno del palazzo, e fanno parte del percorso di visita.

  • Argenteria e stoviglie. Questa sezione comprende circa 4000 oggetti che raccontano l’evoluzione del galateo e dei banchetti nel corso dei secoli. I pezzi più importanti sono una magnifica zuppiera in argento placcata oro, e un elaborato set da tavola in alabastro.
  • Porcellane del diciottesimo e diciannovesimo secolo. Sono presenti soprattutto oggetti di manifattura europea, in particolate ceramiche di Meissen, Nymphenburg e Frankenthal.
  • Dipinti in miniatura, oggi esposti nelle Camere Ricche. Questi piccoli capolavori da collezionismo, alcuni dei quali possono stare nel palmo di una mano, sono realizzati con un incredibile dettaglio sui materiali più disparati, che potevano essere legno, tela, smalto o avorio.
  • Reliquari, una collezione di circa 60 pezzi del sedicesimo e diciassettesimo secolo.
  • Collezione asiatica, che comprende oltre 500 oggetti tra ceramiche, set da tè e vasi smaltati, tra cui alcune ciotole e piatti della dinastia Ming. Di particolare pregio i pezzi di porcellana bianca pura cinese.

Cappella di Corte

La cappella del palazzo, dedicata alla Vergine dell’Immacolata Concezione, fu realizzata sotto Massimiliano I all’inizio del ‘600.

I cortigiani partecipavano alle funzioni dalle panche al pianterreno, mentre la famiglia regnante accedeva dal piano superiore, raggiungibile direttamente dagli appartamenti privati.

Schatzkammer

La Camera del Tesoro custodisce i più preziosi oggetti della Residenz, frutto di doni, bottini di guerra e acquisizioni effettuate nei secoli dal casato Wittelsbach. La collezione comprende oggetti di vario genere, tutti di eccezionale valore storico e simbolico, oltre a pezzi rari in madreperla e avorio provenienti dalle Indie e dall’Estremo Oriente.

Durante il Regno di Baviera, il tesoro si trovava in una stanza accanto alla Galleria degli Antenati, per ostentare ulteriormente il prestigio della famiglia. L’attuale collocazione in una speciale stanza blindata fu allestita nel 1958, in seguito alla ricostruzione.

Ecco alcuni dei pezzi più importanti:

  • il libro di preghiere dell’Imperatore Carlo il Calvo.
  • una statuetta equestre di San Giorgio.
  • il ciborio portatile dell’imperatore Arnolfo di Carinzia.
  • il reliquiario dell’imperatore Enrico II.
  • la corona dell’imperatrice Cunegonda .
  • la croce della regina d’Ungheria Gisella.
  • il piatto di Holbein.
  • la coppa di Rappoltstein.
  • le insegne reali bavaresi del 1806.
  • un pugnale da parata turco.

Teatro Cuvilliés

Così chiamato in onore del suo architetto, François Cuvilliés, il teatro fu costruito tra il 1751 e il 1755 in stile rococò. Il lussuoso interno è interamente in legno, materiale che garantiva la migliore acustica. Esperti falegnami si occuparono di realizzare i palchi, le colonne marmorizzate, i fregi laccati e le sculture di putti e i motivi floreali. Oltre 1300 candele illuminavano la sala.

In origine riservato alla corte, ospitò diverse opere importanti, tra cui la prima dell’Idomeneo di Mozart nel 1781. Nel 1795, il principe elettore Carlo Teodoro decise di aprirlo anche al pubblico pagante, rinominandolo “Teatro Nazionale della Corte Principesca”.

Nel 1943, viste le minacce di bombardamenti, le decorazioni in legno e gli arredi del teatro furono messi al sicuro nel castello di Schliessheim. Questa saggia decisione consentì di ricostruire fedelmente l’edificio nel dopoguerra, dopo che i bombardamenti del 1944 lo distrussero completamente.

Chiesa di Corte di Ognissanti

Nel 1823, l’allora principe ereditario di Baviera Ludovico I visitò Palermo, e partecipò alla messa nella cappella del Palazzo dei Normanni. Rimase talmente estasiato da questa bella cappella in stile bizantino, che al suo ritorno in patria incaricò l’architetto Leo von Klenze di realizzare una chiesa similare presso la Residenz.

Klenze si ispirò più che altro alla Basilica di San Marco a Venezia, ed inoltre decise di inserire nella struttura elementi dello stile neoclassico in voga in quel periodo. Le volte e gli absidi presentavano uno sfondo dorato, sul quale vennero affrescate scene delle Scritture, mentre il pavimento e le colonne erano in marmi colorati.

La chiesa venne completamente distrutta nel 1944 e fu ricostruita in chiave moderna utilizzando le poche parti originali rimaste, ed oggi ospita concerti e altri eventi.

Giardini

I giardini di corte furono allestiti sotto Massimiliano I, quindi all’inizio del ‘600, in stile francese, ma poi rimodellati varie volte in base al gusto dell’epoca.

Oggi presentano aiuole verdi bordate da fiori colorati, fontane, panchine e un tempietto centrale, e sono il posto perfetto dove rilassarsi dopo l’interessante ma lunga visita alla Residenz.

Residenz di Monaco di Baviera, giardini di corte

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