Monaco di Baviera è tra le città più belle della Germania, e la seconda più visitata dopo la capitale, Berlino. Le attrazioni da vedere sono davvero tante, ma per molti il motivo principale per organizzare un weekend a Monaco è l’Oktoberfest, la celeberrima festa della birra che si svolge ogni anno nella seconda metà di settembre.
Gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1944, Monaco fu riportata all’antico splendore grazie a imponenti lavori di restauro. Fortunatamente quindi, oggi possiamo ancora ammirare tutte le sue bellezze, come le magnifiche chiese barocche, il palazzo reale dei Wittelsbach, il municipio neogotico e le caratteristiche piazze. Tantissime sono poi le architetture che prendono spunto dal nostro Paese, al punto che Monaco viene definita “la città più settentrionale d’Italia”.
Monaco ha anche un’ottima qualità della vita, è una città piuttosto sicura ed è facilissima da raggiungere, grazie alla sua posizione e ai collegamenti frequenti con l’Italia. Il suo centro è interamente pedonale, ci sono vaste aree verdi e moltissimi ristoranti e biergarten, le birrerie all’aperto. Insomma, una città adatta a tutte le occasioni e da visitare in ogni stagione, tra amici o in famiglia.
Infine, non dimenticate di esplorare i dintorni della città, che offrono tante possibilità di fare gite giornaliere. Tra queste i fiabeschi castelli di Ludwig, il Nido dell’Aquila di Hitler e il famigerato campo di concentramento di Dachau.
Indice
Dove si trova e come arrivare
Monaco di Baviera è la capitale dell’omonimo stato federale, e si trova nella zona meridionale dello stesso.
Raggiungerla è facilissimo, grazie ai collegamenti frequenti con diversi mezzi pubblici, e alla fitta rete stradale.
L’aeroporto si trova a nord della città. Ci sono numerosi voli diretti dalle principali città italiane, con ampia scelta tra varie compagnie (Easyjet, Lufthansa, ITA, Air Dolomiti ecc).
L’aeroporto è collegato con il centro tramite le linee ferroviarie S1 e S8, e l’autobus speciale Lufthansa Express Bus, che arriva alla stazione centrale. Le tariffe intere per il viaggio di sola andata sono di 13,00€ in treno (zona tariffaria 5) e 12,50€ in autobus. Controllate sui siti ufficiali per eventuali sconti e abbonamenti.
La stazione ferroviaria è a pochi minuti dal centro storico. È possibile raggiungere Monaco di Baviera con treni diretti da Bologna, Bolzano e Verona, mentre dalle altre città è solitamente necessario effettuare un cambio.
Oltre a questi, ci sono anche gli autobus della compagnia Flixbus, che operano direttamente da Milano, Bologna, Roma e altre città. In questo caso, il viaggio è più lento, ma più economico.
Infine, potete naturalmente raggiungere Monaco in automobile, opzione consigliabile se avete intenzione di fare un tour itinerante della Baviera. Poiché dovrete necessariamente attraversare o l’Austria, o la Svizzera, ricordatevi che per viaggiare sulle autostrade di questi Paesi è necessario munirsi di vignetta (Austria e Svizzera).
Quando andare
Monaco di Baviera ha un clima continentale, con inverni freddi ed estati calde. Le precipitazioni sono frequenti e diffuse su tutti i mesi, con una media di 10 giorni al mese e un picco in estate, dovuto ai temporali pomeridiani. In inverno, non mancano le nevicate. La città è inoltre soggette ad ondate di venti, sia freddi sia caldi, che possono provocare bruschi cambi di temperatura.
Il periodo migliore per visitare Monaco di Baviera va da maggio a settembre, quando le temperature piacevoli consentono di approfittare dei parchi e dei tanti biergarten, i bar all'aperto dove prendere una birra o anche cenare.
La manifestazione più famosa di Monaco è l'Oktoberfest, la celeberrima festa della birra che si svolge ogni anno tra la fine di settembre ed i primi di ottobre. In questo periodo, la città è super affollata. Aspettatevi code sia per visitare le attrazioni sia per i ristoranti, e prezzi più alti per gli hotel. Qualunque sia il vostro intento, sia di partecipare all'Oktoberfest sia di evitarla ad ogni costo, verificate qui le date aggiornate.
Dove alloggiare
Monaco è considerata una città sicura per i turisti. Tuttavia, come in tutte le grandi città, meglio prestare attenzione ad eventuali borseggiatori nelle zone delle stazioni e in quelle ad alta concentrazione turistica, in particolare la sera.
La maggior parte delle cose da vedere a Monaco di Baviera è concentrata nel centro storico, che quindi è anche la zona più indicata per l'alloggio. Ovviamente però, questo è anche il quartiere più costoso, e se siete in macchina potreste avere difficoltà a trovare strutture dotate di parcheggio.
Vanno bene anche la zona di Ludwigsvorstadt-Isarvorstadt, dove si svolge l'Oktoberfest; e Schwabing, il quartiere universitario dalla vivace vita notturna a nord del centro.
Se non vi dispiace essere un po' più distanti dal centro, cercate anche nei quartieri di Sendling-Westpark e Neuhausen-Nymphenburg. Qui si possono trovare buone offerte, ma per raggiungere il centro dovrete mettere in conto almeno 20-30 minuti con i mezzi.
Io ho soggiornato all'Hotel Fidelio, che si trova a pochi minuti a piedi sia dalla stazione centrale sia dalla sede dell'Oktoberfest. La fermata della metropolitana più vicina è Theresienwiese, servita dalle linee U4 (verde) e U5 (oro), mentre in tram potrete utilizzare le linee 18, 19, 29 e N19 alla fermata Hermann-Lingg-Straße, a circa 200 metri. L'hotel è confortevole, con stanze silenziose e abbastanza grandi per essere in città. La colazione è abbondante e servita sin dal mattino presto, e se siete in auto potrete usufruire del parcheggio sotterraneo a un costo contenuto.
Come muoversi a Monaco di Baviera
Il centro storico è relativamente piccolo e si gira a piedi. Per raggiungere l'aeroporto, il castello di Nympemburg, il campo di concentramento di Dachau e altre attrazioni fuori dal centro dovrete invece affidarvi ai mezzi pubblici.
Monaco di Baviera è dotata di un'efficiente rete di trasporto, che copre tutta la città e i dintorni. Avrete a disposizione 8 linee di S-Bahn (la rete ferroviaria regionale), 8 linee della metropolitana U-Bahn, 13 linee di tram e numerosi autobus.
La città è divisa in zone tariffarie, ed il costo del biglietto varia in base a quante zone dovete attraversare. Quasi tutte le attrazioni sono nelle zone M e 1, mentre l'aeroporto è nella zona 6.
Il biglietto singolo costa 3,90€ per gli adulti, non vi consiglio questa opzione. È invece conveniente il pass giornaliero, che costa 9,20€ per un adulto e 17,80€ per gruppi da 2 a 5 persone. Queste sono le tariffe valide per la sola zona centrale, per avere la panoramica completa di tutte le fasce tariffarie e le riduzioni controllate sul sito ufficiale della MVV.
I biglietti sono acquistabili alle macchinette, online, oppure direttamente su tram e autobus, ma in questo caso potrete prendere solo il biglietto singolo.
In più, a Monaco sono disponibili i vari servizi di sharing, tra cui biciclette e monopattini. Per utilizzare questi servizi, dovrete scaricare le app dei vari fornitori e creare un account cui collegare la carta di credito.
Infine, è possibile optare per gli autobus turistici hop-on hop-off, che effettuano fermate specifiche per i visitatori presso i principali monumenti e musei.
City Card di Monaco di Baviera
Monaco di Baviera mette a disposizione due pass turistici:
- La Munich Card, a partire da 16,90€, che include l'abbonamento giornaliero ai mezzi e sconti su diverse attività e attrazioni.
- Il Munich City Pass, a partire da 39,90€, consente invece l'accesso gratuito a numerose attrazioni come il Castello di Nymphenburg, la Residenz, il Deutsches Museum e le pinacoteche, oltre a sconti su attività, ristoranti e negozi.
In realtà, io non ho acquistato nessuna delle due. Avendo fatto un tour di tutta la Baviera, ho infatti acquistato la convenientissima Card del Castelli della Baviera, che con soli 66,00€ a coppia per 14 giorni mi ha permesso di visitare tutti i castelli statali, tra cui anche i Castelli di Ludwig (Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee). Il pass include anche Nymphenburg e la Residenz di Monaco, quindi non ho avuto necessità di acquistare un'ulteriore card turistica e mi sono limitata al pass giornaliero per i mezzi.
Quanto tempo dedicare
Le cose da vedere a Monaco di Baviera sono tantissime, e diverse si trovano fuori dal centro storico. Per questo motivo, e poiché vale la pena organizzare almeno una gita nei dintorni, vi suggerisco un soggiorno minimo di tre notti.
Tenete presente che Nymphenburg, Dachau e la Residenz portano via circa mezza giornata ciascuno, i musei circa due ore. Per i castelli di Ludwig dovrete mettere in conto una giornata intera per ogni castello.
Detto questo, come sempre tutto dipende dai vostri interessi. Se volete visitare entrambe le residenze reali, tutti i musei, Dachau e i castelli, allora vi serviranno anche quattro notti. Se invece i musei non vi interessano, e preferite rimanere solo in città, allora ve ne basteranno due.
Storia di Monaco di Baviera
Monaco di Baviera nacque nel 1158, quando il Duca di Sassonia Enrico il Leone fondò un insediamento militare chiamato Munichem. Nel 1180, in seguito a dissapori tra Enrico e l’Imperatore Federico Barbarossa, quest’ultimo cedette la città ad Ottone I di Wittelsbach, nominandolo altresì duca di Baviera.
Il casato dei Wittelsbach governò la Baviera fino al 1918, prima come ducato, poi come principato ed infine come regno indipendente. Ci furono soltanto due brevi interruzioni, dapprima l’occupazione delle truppe svedesi di Gustavo II Adolfo nel 1632, e poi degli Asburgo nella prima metà del ‘700.
In epoca barocca Monaco si rinnovò completamente, con la costruzione di molti edifici signorili e chiese, ma l’epoca di massimo splendore della città fu l’800, quando nacque il regno di Baviera. In questo periodo, i sovrani bavaresi costruirono palazzi, piazze e monumenti, chiamando a corte i migliori architetti europei.
Nel primo dopoguerra, Monaco fu la città di nascita del partito nazionalsocialista. Nel 1923, Hitler ed i suoi sostenitori portarono avanti il fallimentare Putsch di Monaco, un tentativo di rovesciare la Repubblica di Weimar. Quando il Führer prese il potere nel 1933, la città ospitò il quartier generale del partito nazista. Proprio per questo motivo, i bombardamenti alleati del 1944 colpirono Monaco più di altre località, radendo al suolo interi quartieri ed edifici, tra cui l’ex palazzo reale.
Nel 1972, la città ospitò le Olimpiadi, edizione passata alla storia per il sequestro e l’uccisione di undici atleti israeliani ad opera dell’organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero.
Cosa vedere a Monaco di Baviera
Karlsplatz
Se avete preso un hotel fuori dal centro, è probabile che Karlsplatz sia il vostro punto di accesso al centro di Monaco. Da qui infatti parte la Neuhauser Strasse, una delle principali strade della città, che tra decine di negozi ed edifici storici conduce al Duomo e a Marieplatz, la piazza centrale.
Karlsplatz si trova in corrispondenza della Karlstor, parte delle antiche mura medievali abbattute nel 1791. All’inizio del ‘900 furono aggiunti due edifici semicircolari in stile neobarocco, che danno alla piazza la sua forma inconfondibile. La fontana fu invece installata negli anni ’60, stesso periodo in cui l’area fu riservata ai soli pedoni.
Oggi, Karlsplatz è un punto di svago ed incontro, oltre che un importante snodo logistico grazie alle numerose linee di tram e metro che fermano nelle sue vicinanze.
Chiesa di San Michele
Entrando in città da Karlsplatz, dopo pochi metri sulla sinistra incontrerete la Chiesa di San Michele, quasi indistinguibile dalle palazzine d’epoca che le stanno accanto.
Fu costruita a partire dal 1585 in stile rinascimentale, con una facciata a tre livelli in stile manierista. La nicchia centrale tra i due portoni contiene un statua bronzea di San Michele con un’immagine de Cristo Redentore nello scudo, mentre nelle altre nicchie ci sono statue di nobili bavaresi.
L’ampio e luminoso interno, a navata singola e con cappelle laterali, è dominato dal maestoso altare di Wendel Dietrich. Una delle cappelle ospita le reliquie dei santi Cosma e Damiano, cui i fedeli si appellano per ottenere guarigioni.
La chiesa è uno dei tre luoghi di sepoltura della famiglia Wittelsbach, la dinastia che regnò sulla Baviera per oltre 700 anni. In particolare, qui giacciono e spoglie mortali di Ludwig II, il re delle favole nonché sovrano più amatp della Baviera. La cripta è piuttosto inquietante, perché le bare sono accatastate senza troppe cerimonie, quasi come in un magazzino.
Frauenkirche
Il Duomo di Monaco fu realizzato in stile gotico tra il 1468 e il 1488, sui resti di una basilica romana. La struttura, massiccia ed austera, domina lo skyline della città con le sue inconfondibili cupole bronzee a cipolla, del 1525.
All’interno sono custodite alcune interessanti opere, come il monumento funebre di Ludovico il Bavaro, sculture e dipinti rinascimentali e barocchi tra cui una statua di San Giorgio, opera di Hans Leinberger. Una lapide commemora Papa Benedetto XVI, che fu anche arcivescovo della diocesi di Monaco e Frisinga.
Anche in questa cripta troviamo alcune tombe dei Wittelsbach, tra cui lo stesso Ludovico il Bavaro, primo della casata ad accedere alla carica di imperatore del Sacro Romano Impero; e Ludovico III, ultimo re di Baviera.
La particolarità di questa chiesa è senz’altro la curiosa “impronta del diavolo“, che si trova proprio all’ingresso. La leggenda vuole che i costruttori del duomo scommisero con il diavolo che sarebbero riusciti a realizzare una chiesa senza finestre, cosa naturalmente non vera. Per ingannarlo, lo fecero però posizionare in un punto dal quale effettivamente non si nota nessuna apertura. Accortosi della truffa, il diavolo arrabbiato pestò il piede a terra così forte, da lasciare la propria impronta sul pavimento.
Marienplatz
La piazza principale di Monaco di Baviera rappresenta, sin dal Medioevo, il fulcro della vita amministrativa e commerciale della città. Fino al 1807, quando venne dedicata a Maria come ex voto per la fine di un’epidemia di colera, si chiamava infatti “piazza del mercato”
Prima tra le cose da vedere a Monaco, Marienplatz ospita alcuni dei monumenti più importanti della città, tra cui la Mariensäule, una colonna in marmo sormontata da una statua della Madonna, e la Fischbrunnen, la fontana dei pesci ricostruita nel dopoguerra.
L’imponente edificio in stile neogotico occupa tutto il lato settentrionale è il Neues Rathaus, il nuovo municipio, costruito nella seconda metà dell’800 in stile neogotico dall’architetto Georg von Hauberrisser. La facciata è arricchita da innumerevoli guglie e statue, mentre nei cortili interni, stemmi e lapidi raccontano la storia di Monaco.
La torre centrale contiene il Glockenspiel, il carillon più grande della Germania e il quarto al mondo. Con 43 campane e 32 statue, ogni giorno allieta i turisti con la rappresentazione della Schäfflertanz, la danza dei bottai, e delle nozze tra Guglielmo V e Renata di Lotaringia. Gli spettacoli avvengono alle 11.00 e alle 12.00, in estate anche alle 17.00. In cima alla torre troneggia una statua del Münchner Kindl (bambinello di Monaco), simbolo della città. Poco prima delle 21.00, le statue di un alfiere e di un angelo escono dalle nicchie al settimo piano, benedicono il bambino e lo accompagnano a letto. Con 6,50€ è possibile visitare l’interno della torre e accedere alla piattaforma panoramica.
L’edificio bianco sul lato orientale della piazza è l’Altes Rathaus, il municipio vecchio. Se vi sembra più recente nel “nuovo”, è perché la sua facciata è stata ricostruita più volte, l’ultima delle quali nel dopoguerra. La struttura risale però al 1310, mentre la torre, ancora più antica, era parte delle mura medievali. L’interno è rimasto pressoché allo stato originale, ed ospita oggi il Museo del Giocattolo.
Chiesa di San Pietro
Vicina a Marienplaz, la Chiesa di San Pietro rientra tra le cose da vedere a Monaco di Baviera soprattutto alla sua passerella panoramica, che da 96 metri di altezza offre un panorama imbattibile sul centro storico. Da qui potrete ammirare Marienplatz con i due municipi, il Duomo, il brulicante Viktualiemarkt, e, nelle giornate particolarmente limpide, anche l’arco alpino.
San Pietro risale al 1158, ed è quindi la chiesa più antica di Monaco. Originariamente in stile romanico con due campanili gemelli, venne rifatta in stile gotico nel ‘300. Nel 1386, le due torri furono abbattute, e al loro posto ne fu eretta una centrale.
Nel ‘700 ci furono ulteriori restauri, questa volta in stile tardo barocco e rococò. A quest’epoca risalgono le statue sulle colonne, gli affreschi sulla vita di San Pietro, gli stucchi dorati e l’altare maggiore, ispirato a quello del Bernini in Vaticano.
In seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale la chiesa fu danneggiata pesantemente, e dovette essere quasi interamente ricostruita.
Viktualienmarkt
Appena fuori da Marienplatz troviamo il mercato alimentare di Monaco di Baviera, in attività sin dal 1807. Diversamente dai soliti mercati rionali, il Viktualienmarkt è aperto tutti i giorni tranne la domenica, anche nel pomeriggio, ed è così famoso da non poter non essere citato tra le principali cose da vedere a Monaco.
Inizialmente pensato solo per le bancarelle di frutta e verdura, a partire dagli anni ’50 andò sempre più ampliandosi, ed oggi offre una vasta gamma di articoli, dagli alimentari ai souvenir. Furono inoltre aggiunte fontane, panchine, piante e statue commemorative di attori teatrali bavaresi.
Passeggiando tra le sue bancarelle, disposte per categoria, potrete trovare oggettistica per la casa, cibo confezionato come miele, formaggi e marmellate, fiori e tante idee regalo per stupire amici e parenti.
Viktualienmart è inoltre perfetto per un pranzo veloce, soprattutto nella bella stagione. Non mancano infatti gli stand di gastronomia pronta, come brezel e panini con i wurstel, ma anche ristoranti, un caffè e naturalmente un biergarten, dove godersi un’ottima birra nei caldi pomeriggi estivi.
Birreria Hofbräuhaus (HB)
Nota semplicemente come HB, la Hofbräuhaus è la birreria più famosa di Monaco di Baviera, assolutamente tra le cose da vedere in città. È proprietà del governo bavarese, che gestisce anche l’annesso ristorante e il tendone dell’Oktoberfest, la Hofbräu-Festzelt.
La sua fondazione risale addirittura al 1589, quando il Duca Guglielmo V fece costruire una birreria vicina alla corte, per evitare di dover acquistare la birra dalla Bassa Sassonia. Nel 1602 venne prodotta la prima birra di frumento, e nel 1614 il mastro birraio Elias Prichler creò la prima bock. Nel 1806, la birreria fu aperta anche al pubblico, e per questo motivo alla fine del secolo si decise di trasferire la produzione fuori città, e ristrutturare le sale interne per dare più spazio agli avventori.
È nota anche come “birreria del Führer”, perché Hitler tenne qui il suo primo comizio, enunciando i 25 punti cardine del suo programma di partito.
L’Hofbräuhaus è un simbolo di Monaco e di tutta la Baviera. Impossibile non farci un giro, anche solo per ascoltare la musica tradizionale, osservare le insegne e gli affreschi, e restare ammirati dalla destrezza delle procaci cameriere in costume tipico che consegnano enormi boccali di birra tra un tavolo e l’altro.
Tuttavia, non vi consiglio di fermarvi qui a mangiare, perché il locale è molto affollato, e a mio avviso si mangia meglio in altri ristoranti.
Asamkirche
Conosciuta con il nome dei suoi costruttori ma dedicata a San Giovanni Nepomuceno, la Asamkirche è un gioiello del rococò tedesco.
L’edificio, stretto tra due palazzi signorili, ha una facciata che sembra poggiare su rocce, al cui centro campeggia una statua di San Giovanni che, circondato da cherubini, accorre in aiuto dei bisognosi.
Attraversata la porta celeste vi ritroverete sopraffatti da un tripudio di decorazioni: marmi, sinuose colonne, affreschi trompe-l’œil, sculture di angeli e stucchi dorati occupano ogni centimetro della minuscola navata. Da notare gli affreschi al soffitto, che raccontano la vita del Santo, e i due angeli ai lati dell’altare, opera di Ignaz Günther del 1767.
Residenz di Monaco
A nord di Marienplatz si estende l’enorme complesso della Residenz, secolare dimora del casato Wittelsbach e centro del potere politico della Baviera.
Il palazzo nacque come roccaforte militare, ma poi nel Rinascimento fu trasformato in una residenza signorile. Da lì in avanti, ogni signore della Residenz lavorò per ampliare il complesso, aggiungere sale ed appartamenti, e ristrutturare secondo il gusto della propria epoca. Si tratta quindi di un vero e proprio museo, che attraverso i diversi stili racconta sei secoli di storia della Baviera, dal ducato medievale fino alla caduta del regno nel 1918.
La Residenz, in gran parte ricostruita nel dopoguerra, conta oggi tre edifici principali, 10 cortili e circa 130 stanze visitabili. Per questo motivo, vi consiglio di mettere in conto mezza giornata per visitarla nella sua interezza.
Le stanze da non perdere sono:
- galleria degli antenati, con 120 ritratti dei Wittelsbach incorniciati da stucchi dorati.
- Antiquarium, la sala più grande del palazzo, decorata da busti di personaggi di epoca romana, maschere grottesche, motti in latino, affreschi allegorici e vedute di città bavaresi.
- Appartamenti reali di Ludovico I, primo re di Baviera, realizzati sul modello di Palazzo Pitti a Firenze.
- Stanze opulente, decorate con una profusione di stucchi, specchi e tappezzerie di pregio.
- Sale dei Marmi, dove a farla da padrone sono gli intarsi in finto marmo.
- Sale Imperiali, del ‘600, particolarmente imponenti nel loro stile tardo rinascimentale.
- collezioni di porcellane, dipinti in miniatura e argenteria.
- Camera del Tesoro, dove sono custoditi gli oggetti più preziosi del palazzo, tra cui le insegne reali bavaresi.
Theatinenkirche
La Chiesa di San Gaetano si trova di fronte alla Residenz in Odeonsplatz, accanto a un loggiato di chiara ispirazione italiana.
La chiesa e l’annesso convento furono realizzati a partire dal 1663 su commissione dei principi elettori Ferdinando e Enrichetta Adelaide di Savoia, per celebrare la tanto attesa nascita dell’erede al trono. A capo dei lavori c’erano due italiani, l’architetto Agostino Barelli e il padre teatino Antonio Spinelli. I due progettarono l’interno a tre navate, mentre la cupola, i due campanili e la Cappella dei Principi-elettori furono disegnati qualche anno più tardi dallo svizzero Enrico Zuccalli.
L’attuale facciata, in stile tardo-barocco e dal brillante colore giallo senape, risale a circa un secolo più tardi, opera del celebre architetto belga François de Cuvilliés. Le quattro nicchie contengono le statue dei santi Massimiliano, Adelaide, Ferdinando e Gaetano.
Come altri edifici di Monaco, anche la Theatinenkirche fu semi-distrutta dai bombardamenti del 1944. Oggi si presenta con un luminoso interno bianco arricchito da decorazioni barocche e allegoriche, contro il quale si staglia un magnifico pulpito in legno nero.
La cripta custodisce le tombe di numerosi membri della famiglia Witelsbach, tra cui i suoi mecenati Ferdinando Maria e Enrichetta Adelaide, mentre in una cappella riposano i resti di Massimiliano II e della sua consorte, Maria di Prussia.
Englischer Garten
A nord del complesso della Residenz, il Giardino Inglese è il polmone verde di Monaco, e il luogo preferito dai suoi abitanti per rilassarsi nelle calde giornate estive. È il secondo parco urbano più grande d’Europa e uno dei più estesi al mondo.
Come intuibile dal nome, fu creato alla fine del ‘700 in stile inglese, ovvero con un aspetto molto naturale, ampi spazi verdi, boschetti, fiumiciattoli e sentieri.
L’area più frequentata del parco è quella a sud dell’Isarring, denominata Hirschau. Qui troverete la maggior parte delle attrazioni:
- il Kleinhesseloher See, un lago artificiale.
- la Torre Cinese, una struttura alta 25 metri che ricorda una pagoda.
- il Monopteros, un tempio in stile greco in cima a un’altura, dal quale si gode di un bellissimo panorama sulla città.
- La casa del tè giapponese, donata dal governo di Tokyo alla città nel 1972, in occasione delle olimpiadi.
Naturalmente non mancano i biergarten, le birrerie all’aperto, ampi spazi verdi dove rilassarsi e strutture per praticare sport, in particolare pallavolo e surf. Nella zona nota come Schönfeldwiese è inoltre consentito il nudismo.
Ruhmeshalle
La Ruhmeshalle è il Pantheon di Monaco di Baviera, e si trova accanto al Theresienwiese, l’enorme spiazzo che ospita l’Oktoberfest.
Questa costruzione, somigliante a un tempio classico, risale al 1853 su commissione di re Ludovico I, che voleva celebrare ed onorare i più grandi personaggi storici bavaresi. Il massiccio colonnato dorico rivela 67 busti in marmo raffiguranti queste celebrità, tra cui lo stesso Ludovico, l’architetto Leo Von Klenze, filosofi, pittori, musicisti e inventori.
Al centro del complesso svetta Bavaria, la colossale statua della Baviera, raffigurata come una donna con accanto un leone, allegoria di forza e gloria. È possibile salire in cima alla statua, alta 18,5 metri, ed osservare il mondo dai suoi occhi. Sconsiglio però quest’esperienza a chi soffre di claustrofobia.
Castello di Nymphenburg
Il romantico Castello di Nymphenburg era la residenza estiva dei Wittelsbach, anch’esso realizzato (come la Teathinenkirche) dall’architetto Agostino Barelli per celebrare la nascita di Massimiliano Emanuele, figlio di Ferdinando di Baviera ed Enrichetta Adelaide di Savoia.
Il palazzo si compone di un edificio centrale con due ali laterali, ognuna contenente appartamenti in diversi stili e sale di rappresentanza. Queste sono le principali cose da vedere:
- Saal Steinerner, o Festsaal, è la stanza più grande del palazzo, incredibilmente sontuosa con decorazioni in stucco bianco e dorato, ampie finestre e affreschi a tema mitologico.
- Galleria delle Bellezze, una stanza piena di ritratti di giovani e bellissime donne tra le quali la ballerina Lola Montez, amante di Ludovico I.
- Camera da letto della regina Carolina, nella quale nel 1845 nacque Ludovico II.
Il grande parco all’inglese che circonda il castello merita sicuramente una visita, sia per la bellezza del paesaggio sia per le splendide dépendance che lo popolano:
- Pagodenburg, una piccola struttura in stile orientaleggiante.
- Badenburg, il centro termale del castello, con una grande vasca d’acqua riscaldata e stanze decorate con pregiati tessuti in seta dai colori pastello.
- Amalienburg, elegantissima villa costruita nel 1739 da François de Cuvilliés per l’imperatore Carlo VII e sua moglie Maria Amalia. All’interno c’è una stupenda sala da ricevimento in stile rococò, arricchita da stucchi in argento e azzurro, grandi specchi e un lampadario in vetro di Murano.
Da visitare anche l’annesso Marstallmuseum, il museo delle carrozze reali e delle porcellane.
Il Castello di Nymphenburg e il suo parco sono molto grandi, e per visitare tutto vi serviranno circa 3 ore.
Deutsches Museum
Il Deutsches Museum è il più grande museo di scienza e tecnologia al mondo, e vanta un’impressionante collezione di quasi 30.000 pezzi.
Fu fondato nel 1903 dalla Società degli ingegneri tedeschi su pressione dell’ingegnere Oskar Von Miller, noto per aver costruito la prima linea ad alta tensione in Germania. Immediatamente iniziarono ad arrivare donazioni da tutto il Paese, infatti a soli tre anni di distanza si iniziò già a gettare le fondamenta per un nuovo e più grande edificio. Danneggiato nella Seconda Guerra Mondiale, il museo riaprì già nel 1947, con una mostra sui motori Diesel.
Le esposizioni coprono tutto lo scibile umano in tema di scienza, geologia e tecnologia: miniere e minerali, mezzi di trasporto, fonti di energia, farmacia, lavorazione delle materie prime, giocattoli, informatica ed esplorazione dello spazio, solo per citarne alcuni.
Tutti i temi sono trattati in modo molto fruibile anche per un pubblico inesperto, con spiegazioni chiare, prototipi, ricostruzioni ed installazioni interattive.
Questo è il museo perfetto da visitare se viaggiate con i bambini, ma data la sua estensione vi consiglio di fare una selezione delle aree che più vi interessano (consultate il sito ufficiale), ed in ogni caso mettere in conto circa 3 ore.
Pinacoteche di Maxvorstadt
Il quartiere di Maxvortsadt è conosciuto anche come “distretto dell’arte”, per la grande concentrazione di musei che vi hanno sede.
I tre più famosi sono la Alte Pinakothek, la Neue Pinakothek, e la Pinakothek der Moderne. Un po’ come il Louvre, il Museo d’Orsay e il Centre Pompidou di Parigi, anche questi tre musei si occupano di tre diversi periodi storici dell’arte europea.
- La Alte Pinakothek, fondata nel ‘600 da Guglielmo IV, è il museo più antico e ricco. La sua collezione comprende opere dal medioevo fino al ‘700. Tra gli artisti presenti ci sono gli italiani Botticelli, Raffaello, Filippino Lippi, Beato Angelico, Giotto, Tintoretto, Tiziano e Leonardo, con la celebre Madonna del Garofano, oltre a pittori fiamminghi come Rembrandt. La sezione di Albrecht Dürer è la più grande al mondo, quella di Rubens è seconda solo al Prado di Madrid.
- La Neue Pinakotek copre il diciannovesimo secolo, quindi le correnti artistiche dell’impressionismo, post-impressionismo, romanticismo, simbolismo e liberty. I principali artisti qui rappresentati sono i francesi, con Gauguin, Cézanne, Renoir, Seurat, e Manet. Non potevano poi mancare Goya e Van Gogh, presente con una versione dei suoi iconici Girasoli. Ci sono poi anche opere di Jacques-Louis David, Eugène Delacroix, Egon Schiele e Edvard Munch, mentre l’Italia è rappresentata da Canova.
- La Pinakothek der Moderne si occupa di arte moderna del ventesimo secolo. Qui si trovano artisti del calibro di Matisse, Picasso, Boccioni Braque, Mirò, Magritte, De Chirico, Dalì Max Ernst e Andy Warhol.
Altri due musei interessanti in questo quartiere sono la Gliptoteca, che ospita sculture, mosaici e rilievi di epoca classica; e la Lenbachhaus, la casa-museo del pittore Franz von Lenbach che custodisce opere d’arte ottocentesca, moderna e contemporanea.
Parco Olimpico
Il parco Olimpico di Monaco di Baviera fu costruito in occasione dei XX Giochi Olimpici del 1972, ed è in attività ancora oggi, sia come impianto sportivo sia per eventi e manifestazioni.
L’area olimpica include tutte le strutture utilizzate per gli sport olimpici, come lo stadio e la piscina, oltre al villaggio degli atleti. La torre olimpica, simbolo del parco, è alta 291 metri, e al suo interno ospita una piattaforma panoramica, un ristorante girevole e un museo del rock & roll.
Sempre all’interno dell’area si trovano uno shopping center, il lago olimpico e il Museo della BMW, un edificio futuristico che racconta la storia di una delle più grandi case automobilistiche tedesche.
Nel parco c’è anche una scultura commemorativa degli attentati terroristici avvenuti proprio durante la manifestazione, attacchi che scossero il mondo politico e dello sport.
Memoriale di Dachau
Abbiamo già visto come Monaco di Baviera sia tristemente nota come luogo di nascita del partito nazionalsocialista. impossibile quindi non citare tra le cose da vedere anche il primo campo di concentramento nazista, fatto costruire da Hitler a Dachau, a 30 km di distanza.
Eretto per la detenzione dei dissidenti politici, nei suoi anni di attività vide passare oltre 200.000 prigionieri, tutti uomini, tra cui ebrei, gitani, omosessuali e comunisti. Di questi, si stimano circa 41.500 vittime, assassinate dai nazisti oppure morte per la fame, il freddo, le torture o le indicibili condizioni di vita.
Varcato il cancello, che reca la macabra scritta Arbeit Macht Frei, ci si ritrova nel cortile, dove i prigionieri venivano smistati. Le baracche oggi non esistono più, ma ne sono state ricostruite due, che fungono da museo. Ovunque ci sono pannelli informativi che raccontano la storia del luogo fino alla liberazione, avvenuta nel 1945.
Gli edifici più inquietanti sono senza dubbio il forno crematorio e la camera a gas, che seppur mai utilizzata lascia ben immaginare quale fosse il suo scopo.
Una visita importantissima per non dimenticare il più buio capitolo della storia europea, che vi consiglio di svolgere con un tour guidato da Monaco, in modo da essere accompagnati da una guida certificata.
Oktoberfest
L’evento più importante di Monaco di Baviera è l’Oktoberfest, la festa della birra che si svolge ogni anno nell’area Theresienwiese, un enorme spiazzo nel quartiere di Ludwigvorstadt. A dispetto del nome, la manifestazione si svolge nelle ultime due settimane di settembre, e dura circa 15 giorni.
Duante l’Oktoberfest, Theresienwiese diventa un gigantesco luna park, nel quale la birra scorre letteralmente a fiumi. I Bierzelte (tendoni) più grandi, gestiti dai 6 principali birrifici bavaresi (Paulaner, Spaten, Hofbräu, Hacker-Pschorr, Augustiner e Löwenbräu) dissetano ogni giorno migliaia di persone, producendo per l’occasione una birra speciale.
La manifestazione inizia con lo stappo della prima botte alle 12.00 in punto. Il sindaco di Monaco ha l’onore di spillare il primo boccale, che spetta al presidente della regione. Per le due settimane successive, gli ospiti hanno a disposizione oltre 200 attrazioni, spettacoli, bancarelle, e giostre. Possono inoltre ascoltare musica dal vivo suonata da gruppi in costume tradizionale, acquistare gadget, bere birra (ovviamente!) e assaggiare le gustose specialità locali, tra cui l’immancabile stinco.
La prima Oktoberfest si svolse il 12 ottobre 1810, per celebrare il matrimonio del principe ereditario Ludwig. In quell’occasione si trattò più che altro di una corsa di cavalli, durante la quale furono offerti agli ospiti vino e birra. Nel 1819, il comune decise di replicare la festa ogni anno, ampliandola sempre di più. Da allora si è sempre svolta regolarmente con pochissime eccezioni, e ad oggi si stimano circa 6 milioni di visitatori.
Dove mangiare a Monaco di Baviera
A Monaco di Baviera ci sono oltre 2500 ristoranti. Trovare posti dove mangiare non è certamente un problema, ma con un’offerta così ampia scegliere diventa davvero un rompicapo.
Cominciamo col dire che Monaco è ha una lunga storia di immigrazione, con quasi un terzo della popolazione di origini straniere. Questo si traduce nella presenza di moltissimi ristoranti etnici, in particolare turchi e indiani, e naturalmente anche un cospicuo numero di ristoranti italiani. Ma Monaco è anche molto attenta alle nuove tendenze, quindi vi troverete proposte innovative come pokè, sushi, e bakery americane.
Come avrete capito, a Monaco si può mangiare qualsiasi tipo di cucina, e i nostalgici di pasta e pizza non faticheranno a trovare proposte di qualità.
Tuttavia, io suggerisco sempre di provare la cucina locale, abbandonando diffidenza e pretese di superiorità. Anche perché la cucina bavarese è davvero buona, con i sui gusti decisi e i piatti sostanziosi. A fare la parte del leone è la carne, in particolare wurstel, stinco e salsicce, seguita dal patate e crauti, capisaldi della tradizione culinaria tedesca.
Io vi consiglio questi posti, tutti specializzati in cucina tradizionale bavarese:
- Viktualienmarkt, il grande mercato gastronomico del quale ho parlato nel paragrafo dedicato.
- Augustiner, il ristorante dell’omonima birreria con diverse sedi sparse per la città.
- Andechser am Dom, ai piedi della Frauenkirche.
- Ratskeller, l’enorme ristorante che si trova sotto il nuovo municipio.
- Zum Franziskaner, nei pressi della Residenza in Odeonsplatz. La loro specialità è il Leberkäse, una specie di polpettone di carne macinata a grana molto fine.
Cosa vedere nei dintorni di Monaco di Baviera
Castelli di Ludwig
Ludwig II, il re più famoso e amato di Baviera, governò la regione dal 1864 al 1886. Uomo dalla grande passione per l’arte, durante il suo regno si disinteressò quasi totalmente alla politica, concentrandosi invece sulla realizzazione dei suoi castelli da favola, per i quali dilapidò tutte le proprie finanze.
Queste sontuose dimore, che la sciano a bocca aperta per la sontuosità degli interni e la cura dei dettagli, non destinate all’accoglienza di ospiti e politici stranieri, bensì erano luoghi di rifugio per il re, che vi passava gran parte del suo tempo in solitudine.
- Neuschwanstein, il più visitato, è il castello delle fiabe per eccellenza, con le sue candide mura e le torrette appuntite che sbucano dalla fitta foresta delle Prealpi bavaresi. Terminato nel 1884, è un tributo al musicista Richard Wagner, amico di Ludwig. Ogni stanza è infatti decorata con riferimenti alle opere del celebre compositore tedesco.
- Linderhof, il più piccolo, è un gioiellino circondato da un lussureggiante parco. Le sue sfarzose stanze sono arredate con mobili di fattura francese e pregiati tessuti ricamanti a mano. Le decorazioni sono un tripudio di stucchi dorati, specchi, finti marmi e dipinti dei sovrani francesi dell’ancien regime.
- Herrenchiemsee, incastonato su un’isola al centro di un laghetto, è la Versailles bavarese. Ossessionato dalla figura del Re Sole, Ludwig volle una copia della celebre reggia parigina, ma purtroppo non riuscì a terminare la propria opera. Herrenchiemsee stupisce comunque per l’incredibile somiglianza con Versailles, in particolare nella Sala degli Specchi, ancora più grande dell’originale.
Per visitare i castelli di Ludwig, vi consiglio di prenotare uno dei tanti tour guidati giornalieri con partenza da Monaco. Qui sotto trovate qualche proposta:
Nido dell’aquila
Il Nido dell’Aquila è il rifugio alpino di Adolf Hitler, fatto costruire dai gerarchi nazisti come dono al Führer per il suo cinquantesimo compleanno. Circondato dallo scenografico sfondo del lago Königssee e dal parco nazionale di Berchtesgaden, lo chalet è dotato di un velocissimo ascensore, molto all’avanguardia per l’epoca, e contiene un massiccio camino in marmo rosa donato da Mussolini. In realtà, Hitler visitò il rifugio pochissime volte, infastidito dall’aria troppo rarefatta dei suoi 1834 metri.
Risparmiato dai bombardamenti alleati, il Nido dell’Aquila è arrivato a noi pressoché intatto, ed oggi è un ristorante con un piccolo museo fotografico.
Il Nido dell’Aquila è aperto solo da maggio ad ottobre, e per visitarlo è necessario utilizzare lo speciale bus turistico 849, che parte dal parcheggio di Obersalzberg, in quanto la tortuosa strada che arriva ai piedi dello chalet è vietata ai veicoli provati.
Per essere più comodi e non dover pensare a niente, prenotate un tour guidato da Monaco: