Noto anche come il “re delle fiabe”, Ludwig II di Baviera fu un re eccentrico e sognatore, poco avvezzo al governo ma amante delle arti e della bellezza. Nel corso del suo regno fece costruire teatri e palazzi, dei quali sono noti soprattutto i suoi tre meravigliosi castelli: Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee.
Realizzati in stili architettonici diversi tra il 1870 e il 1886, anno della sua morte, questi castelli ci regalano un quadro esaustivo della sua singolare personalità. Neuschwanstein sembra uscito da un libro di fiabe, ed è interamente dedicato all’amico Wagner. Linderhof è un minuscolo gioiello incredibilmente lussuoso, mentre Herrenchiemsee testimonia il folle sogno del re di ricreare la Reggia di Versailles. E non possiamo certo dimenticare Hohenschwagnau, la dimora estiva dei suoi genitori nella quale Ludwig passò la giovinezza.
Unici e affascinanti, i castelli di Ludwig erano luoghi privati, nei quali il re non ammetteva ospiti. Ironia della storte, questi stessi luoghi sono oggi tra le principali attrazioni turistiche della Germania, ed accolgono milioni di visitatori ogni anno.
Indice
Come arrivare e come muoversi
I Castelli di Ludwig si trovano nella Baviera del sud, a circa un’ora, massimo un’ora e mezza da Monaco.
Neuschwanstein, Hohenschwangau e Linderhof sono abbastanza vicini, a circa 45 km di distanza uno dall’altro. Herrenchiemsee è un po’ più isolato, a una distanza di 150 km e verso il confine con l’Austria.
Qui sotto troverete la mappa dei quattro castelli e dei parcheggi più vicini.
- Neuschwanstein, Hohenschwangau e Linderhof possono essere raggiunti in automobile, e hanno a disposizione degli ampi parcheggi a pagamento.
- Herrenchiemsee si trova invece su un’isola al centro del lago Chiemsee, pertanto per arrivarci è necessario lasciare l’auto nel parcheggio a pagamento e proseguire in traghetto.
Anche se c’è la possibilità di raggiungere tutti i castelli con i mezzi pubblici, l’automobile rimane la soluzione più comoda e veloce.
Esistono poi diversi tour organizzati, molto comodi se vi trovate a Monaco per un weekend e non avete a disposizione l’auto:
Dove alloggiare
Potete visitare ii Castelli di Ludwig rimanendo di stanza a Monaco di Baviera. La capitale del Land è una grande città ricchissima di attrazioni, e offre una vastissima scelta di alloggi e ristoranti. Io ho soggiornato all’Hotel Fidelio, moderno, confortevole e vicino a tram e metro.
Quando andare
La Baviera ha un clima continentale, con inverni rigidi ed estati miti ma non eccessivamente calde. Questo è valido soprattutto per l’Alta Baviera, la zona in cui si trovano i Castelli di Ludwig, che essendo più vicina all’arco alpino è anche più soggetta a precipitazioni.
Le temperature invernali oscillano attorno a 0°, ed in estate raramente si superano i 25°. Piogge e nevicate sono molto frequenti, circa 10-12 giorni al mese. Non stupitevi, quindi, di trovare brutto tempo.
La bella stagione è il periodo più affollato, soprattutto agosto, i weekend e le feste comandate.
Se volete evitare la folla ma godere comunque di temperature piacevoli, scegliete i mesi di giugno e settembre, evitando il periodo dell’Oktoberfest. Spesso infatti, chi visita la capitale della Baviera ne approfitta per fare una gita giornaliera ai Castelli di Ludwig.
Quanto tempo dedicare all’itinerario
Per visitare i tre Castelli di Ludwig vi serviranno due giorni, anche tre se aggiungete Hohenschwangau, cosa che vi consiglio. Visto che siete già lì, sarebbe un peccato escluderlo.
- Neuschwanstein e Hohenschwangau portano via circa due ore ciascuno. Se volete visitarli entrambi, considerate almeno un’ora di spostamento tra uno e l’altro. Anche se sono vicini, impiegherete circa 40 minuti a piedi. L’autobus impiega 10 minuti, ma poiché passa ogni 20 minuti vi conviene considerare mezz’ora in tutto.
- Linderhof richiede circa 2-3 ore, perché il parco è molto grande.
- Per Herrenchiemsee dovrete invece mettere in conto una giornata intera, perché si trova su un’isola ed è raggiungibile solo con il traghetto.
Potete quindi raggruppare Neuschwanstein, Hohenschwangau e Linderhof in un’unica giornata (correndo), e visitare poi Herrenchiemsee un altro giorno.
Prendete in considerazione anche i tour guidati per i quali ho lasciato i link più in alto. Sono molto comodi e non dovrete preoccuparvi di niente.
Cose da sapere prima di partire
Tutti i castelli di Ludwig sono visitabili solamente con tour guidato, di durata variabile tra 30 e 60 minuti.
All’interno è vietato fare foto e video. Non si possono portare zaini voluminosi né passeggini. A Herrenchiemsee sono disponibili degli armadietti con lucchetto, dove con una moneta da 1 o 2 euro potrete depositare i vostri averi.
Quando acquisterete il biglietto, dovrete scegliere data e ora della vostra visita. Presentatevi puntuali ai tornelli, altrimenti non vi faranno più entrare.
- A Neuschwanstein calcolate circa 40 minuti a piedi dal parcheggio, e 30 con l’autobus.
- A Linderhof servono almeno 15 minuti dal parcheggio al castello.
- Per Herrenchiemsee dovrete imbarcarvi sul traghetto almeno un’ora prima dell’orario del tour.
La prenotazione non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata, così da scegliere l’orario che vi fa più comodo. Per Neuschwanstein e Hohenschwangau non è possibile acquistare i biglietti presso i castelli, ma solamente al Ticket Center sulla via principale di Schwangau.
Budget
Vi lascio qui sotto i prezzi di ingresso attuali (2023).
Tenete presente che queste informazioni potrebbero cambiare. Io cerco sempre di tenere aggiornati gli articoli, ma la cosa migliore è sempre controllare sui siti ufficiali, che trovate nei link. Sono inoltre previsti sconti famiglia e ingressi ridotti per ragazzi e altre categorie, sempre da verificare sui siti.
- Neuschwanstein: ingresso intero 15,00€ + 2,50€ prevendita. Parcheggio 10,00€ tutto il giorno.
- Hohenschwangau: ingresso intero 21,00€ + 2,50€ prevendita. Vale il parcheggio di Neuschwanstein.
- Linderhof: ingresso intero 10,00€. Parcheggio 3,00€ tutto il giorno.
- Herrenchiemsee: ingresso intero 10,00€. Parcheggio 6,50€ tutto il giorno. Corsa in traghetto 11,60€ intero.
I tre castelli di Ludwig sono inoltre inclusi in due convenienti card emesse dalla Bayerischen Schlösserverwaltung. Hohenschwangau non è compreso.
- la card dei castelli bavaresi, che vi permetterà di visitare oltre 40 castelli e monumenti ad un costo incredibile: 35,00€ per una persona e 66,00€ per coppia o famiglia con bambini sotto i 18 anni. Dura 14 giorni ed include tutti i castelli di Ludwig e diverse attrazioni a Monaco, quindi il risparmio è garantito. Potete prenotare l’ingresso online, specificando che avete la card. In questo modo, emetteranno una prenotazione al costo di 0,00€. Dovrete poi recarvi alle casse con la prenotazione e la card per ottenere il biglietto ufficiale.
- la card dei castelli di Ludwig, che costa 31,00€ a persona, dura sei mesi ed include Linderhof, Neuschwanstein e Herrenchiemsee.
Chi era Ludwig II
Ludwig II di Baviera nacque il 25 agosto 1845 nel Castello di Nymphenburg in Baviera, primo figlio di Massimiliano II e Maria di Prussia.
La sua infanzia si svolse serenamente. Il giovane principe passò infatti molte estati con la madre e il fratello Otto nel Castello di Hohenschwanau, nel contesto idilliaco della Baviera alpina.
Nel 1864, a soli 18 anni, succedette al padre come re di Baviera. Nell stesso periodo conobbe il compositore Richard Wagner, del quale divenne grande amico e mecenate, e la cugina Principessa Sissi, con la quale strinse una forte amicizia.
All’inizio del suo regno si fidanzò con Sofia, sua cugina e sorella di Sissi. Rimandò però più volte le nozze, fino ad annullarle del tutto. Il motivo fu probabilmente la sua omosessualità, che egli stesso faticava ad accettare.
In campo politico, nel 1867 si schierò con l’Austria nella guerra austro-prussiana, dopo che Bismarck aveva sciolto la Confederazione e invaso la Sassonia. La guerra terminò con la vittoria della Prussia e, di fatto, con la fine dell’indipendenza della Baviera.
Anche per questo motivo il re, uomo dalla personalità schiva e solitaria, si disinteressò interamente al governo, limitandosi a svolgere solo le incombenze burocratiche. Iniziò la costruzione dei suoi tre castelli di Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee, per i quali si indebitò fino all’orlo della bancarotta. In queste dimore, che non erano luoghi di rappresentanza ma rifugi privati, il re poteva dedicarsi in solitudine alle sue passioni, ovvero leggere, scrivere e ascoltare musica.
Il 10 giugno 1886, il governo bavarese dichiarò Ludwig pazzo, e lo destituì. Il 12 giugno, il sovrano fu prelevato da Neuschwanstein e posto in arresto. Morì annegato nel lago Starnberg il giorno successivo, in circostante ancora da chiarire.
I Castelli di Ludwig
Neuschwanstein, il castello delle fiabe
Per il suo castello dei sogni, completato nel 1884, Ludwig II volle una dimora che rievocasse il Medioevo cavalleresco, e ci riuscì perfettamente. Circondato dalla gola del Pöllach, Neuschwanstein si staglia in vetta a una collinetta con le sue mura candide abbellite da finestre, archi e balaustre, e le sue alte torrette appuntite.
Sembra proprio il classico castello delle fiabe, infatti non a caso Disney ne prese ispirazione per il proprio logo e il castello di Disneyland.
Le stanze, riccamente arredate, sono un omaggio di Ludwig II all’amico Richard Wagner, e rievocano con le loro decorazioni e gli affreschi alcune opere del celebre compositore.
Queste sono le stanze principali:
- Sala del Trono, che somiglia a una cappella multi religiosa. Ad una prima occhiata sembra prevalere lo stile bizantino, vista la profusione di mosaici dorati e decorazioni moresche, ma vi sono anche richiami alla religione cattolica e a quella buddhista. Il trono, in oro e avorio, non fu mai terminato dopo la morte di Ludwig.
- Sala da Pranzo, con rappresentazioni della “gara dei cantori” del 1207.
- Grotta artificiale e studio del re.
- Camera da letto di Ludwig. Questa stanza un po’ buia somiglia all’interno di una chiesa gotica. Il colore dominante è il blu reale di Baviera, il preferito del sovrano.
- Soggiorno Reale, una stanza divisa in tre parti da colonne con dipinti che raccontano la storia di Tristano e Isotta, mito arturiano ripreso da Wagner.
- Sala dei Cantori, o sala dei ricevimenti. In questa grande stanza dotata di oltre 600 candele sono rappresentati i personaggi della Tavola Rotonda e il mito di Parsifal, anch’esso raccontato in un’opera di Wagner. Il soffitto, interamente in legno, ricorda la chiglia rovesciata di una barca.
Non perdetevi la vista del castello dal ponte Marienbrücke, a circa 15 minuti di cammino.
Hohenschwangau, il castello della giovinezza
Hohenschwangau non rientra tra i Castelli di Ludwig, perché fu fatto erigere da suo padre Massimilano II Wittelsbach. Tuttavia, è qui che il sovrano passò le più spensierate estati della giovinezza e sviluppò la propria personalità. Se non volete visitare gli interni, vi consiglio di fare almeno un giro dei cortili, anche solo per i giardini e per il panorama.
Queste sono le sale più interessanti:
- Sala del biliardo, con uno stupendo leggio in legno e la sedia a rotelle di Liutpold, lo zio di Ludwig che morì nel 1914 alla veneranda età di 91 anni.
- Stanza da letto della regina Maria, decorata a tema moresco.
- Sala dei Cavalieri del Cigno, dove si trova uno spledido centrotavola in argento, dono di nozze dei nobili bavaresi a Massimiliano II.
- Camera degli Hohenstaufen, decorata con affreschi che celebrano la casata del Barbarossa. Qui troviamo un pianoforte utilizzato da Wagner e una cappella impreziosita da due raffinate icone russe.
- Sala degli Eroi, la più grande del palazzo, con pitture ispirate alla leggenda di Wilkina e al ciclo di Teodorico.
- Camera di Berchta, che rievoca la mitologica nascita di Carlo Magno.
- Camera da letto reale, detta anche Camera del Tasso, dipinta con scene della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
Linderhof, il castello preferito
Costruito nel 1886, Linderhof era il castello preferito di Ludwig, quello in cui passava la maggior parte del tempo. Il sovrano soggiornò infatti solo sporadicamente a Neuschwanstein e Herrenchiemsee, nonostante le ingenti spese sostenute per la loro realizzazione.
Anche se di piccole dimensioni, questo castello in stile rococò è di una sfarzosità unica ed inimmaginabile, con stanze arredate con minuziosità maniacale, arricchite da stucchi, affreschi, pregiate tappezzerie e ceramiche Meissen, interamente ispirato e dedicato ai sovrani dell’ancien régime francese, epoca che Ludwig ammirava particolarmente.
Ecco le stanze principali:
- Sala della musica, decorata con pitture a olio che richiamano la tecnica degli arazzi.
- Sala delle udienze, che però non fu mai usata per questo scopo, dato che Ludwig non riceveva ospiti. Il trono a baldacchino è decorato con piume di struzzo.
- Stanza da letto del re, di oltre 100 metri quadri. L’enorme letto, studiato per accomodare la stazza di Ludwig, è sormontato dallo stemma della Baviera, unico riferimento ai Wittelsbach in tutto il castello. Il lampadario in vetro di Murano pesa più di 500 kg.
- Sala da pranzo, il cui oggetto più curioso è senza dubbio il tavolo a scomparsa. Posizionato direttamente sopra le cucine, è dotato di un meccanismo che lo faceva scendere al piano sottostante, in modo che i domestici potessero imbandire la tavola senza disturbare il re.
- Sala degli specchi, con specchi in ogni angolo, che riflettevano la luce delle candele creando un’atmosfera onirica. Il lampadario in avorio richiese 4 anni di lavoro.
Il parco di Linderhof combina gli elementi dei giardini alla francese con le caratteristiche ottocentesche del parco all’inglese, inserendosi armoniosamente nel contesto alpino.
Lungo l’asse nord-sud del palazzo troviamo fontane e giardini terrazzati, con aiuole fiorite, ordinate siepi di bosso e eleganti pergolati. Il parco attorno al castello, più selvaggio, comprende alcuni interessanti edifici ispirati alle opere di Wagner. Il più famoso è la Grotta di Venere, una grotta artificiale con finte stalattiti e un laghetto sotterraneo illuminato a corrente elettrica, una vera meraviglia tecnologia per l’epoca.
Herrenchiemsee, la Versailles Bavarese
Fervido ammiratore della monarchia assolutista francese, l’eccentrico sovrano volle costruire una perfetta replica della Reggia di Versailles, una sorta di tributo al suo idolo Luigi XIV.
Rimasto incompiuto a causa della prematura scomparsa di Ludwig, Herrenchiemsee addirittura sorpassa in sfarzo la reggia francese, con arredi pregiati, raffinate tappezzerie, oltre 7.000 candele e ben 5 kg di sottilissime foglie d’oro utilizzate per le decorazioni.
Queste sono le sale principali:
- Scalone d’onore. Il pavimento, la scala e la fontana centrale sono in marmo, mentre tutte le altre decorazioni sono in stucco colorato.
- L’anticamera, nella quale campeggia un enorme armadio in stile francese.
- Sala dell’occhio di bue, così chiamata in riferimento alle due finestre ogivali che la illuminano. Qui si trovano dipinti e una statua equestre di Luigi XIV.
- La stanza da letto del re in realtà non era utilizzata da Ludwig, che nel poco tempo passato a Herrenchiemsee preferì dormire negli appartamenti privati. Da sola, costò più del terreno su cui sorge il castello.
- La sala degli specchi copre tutta la larghezza del piano ed è leggermente più grande di quella di Versailles. Circa 40-50 servitori impiegavano mezz’ora per accendere, contemporaneamente, tutte le candele di questa stanza.
- Appartamenti privati di Ludwig. La camera da letto ha porte e passaggi segreti che il re utilizzava per raggiungere la sala da bagno e lo spogliatoio al pianterreno.
- La sala da pranzo presenta un tavolo a scomparsa simile a quello di Linderhof, e un lampadario in ceramica, così grande da dover essere trasportato a pezzi e montato sul posto.
I giardini alla francese di fronte al castello riproducono, anche se in scala minore, quelli di Versailles. Vi troviamo infatti la Fontana di Latona, le fontane laterali, e il lungo corridoio d’erba che conduce all’incompiuta Fontana di Apollo.
Visitate anche il Museo di Ludwig, che racconta la via del sovrano più famoso di Baviera, e il Museo dell’ex Convento Agostiniano, oggi una galleria d’arte. Entrambi i musei sono inclusi nel biglietto d’ingresso.