Innsbruck, capitale del Tirolo, è una delle mete austriache più amate dai turisti italiani, grazie anche alla vicinanza al nostro paese. E’ conosciuta principalmente per i fiabeschi mercatini di Natale e per gli sport invernali, ma in realtà Innsbruck è ricchissima di cose da vedere anche per chi viaggia in estate o non ama particolarmente la neve.
In quanto residenza estiva degli Asburgo, presenta diversi monumenti legati a questa dinastia, tra cui il palazzo imperiale, la strada principale dedicata a Maria Teresa, il fotogenico “tettuccio d’oro” e la chiesa di corte, che ospita il monumento funebre dell’imperatore Massimilano I.
A Innsbruck potrete inoltre immergervi nella natura incontaminata della Nordkette, la catena montuosa che separa il Tirolo dalla Baviera, grazie a un breve viaggio su una futuristica funicolare. Anche dal punto di vista gastronomico, la città non ha nulla da invidiare al vicino Trentino-Alto Adige, con il quale condivide l’ottima cucina.
Innsbruck è quindi la meta perfetta per un weekend in ogni stagione, ed in più si visita tranquillamente anche in un giorno, permettendovi così di scoprire anche i suoi pittoreschi dintorni.
Indice
Dove si trova e come arrivare
Innsbruck è il capoluogo del Tirolo, la regione occidentale dell’Austria che occupa la sottile striscia che divide l’Italia dalla Germania. E’ anche molto vicina al nostro paese, trovandosi ad appena 40 km dal confine del Brennero e a 120 km da Bolzano.
Grazie alla sua posizione, è perfetta sia per un weekend veloce, sia come tappa verso altre destinazioni in Austria o in Germania.
Ecco come arrivare a Innsbruck:
- Innsbruck ha un suo aeroporto, che tuttavia non è molto ben collegato con l’Italia, almeno non con voli di linea. Se vi interessa volare direttamente su Innsbruck, magari nel periodo dei mercatini di natale, provate a vedere se le agenzie viaggio hanno voli charter.
- La stazione dei treni si trova in centro, ed è collegata direttamente con alcune città italiane, come Verona, Bologna, Venezia e Bolzano. Se provenite da altre città, sarà invece necessario effettuare almeno un cambio.
- Gli autobus, per esempio Flixbus, offrono invece un servizio diretto da diverse città italiane, anche se naturalmente il viaggio è un po’ più lungo.
- Infine, potrete arrivare a Innsbruck con la vostra automobile, soluzione perfetta se pensate di fare un tour con più tappe, magari visitando anche Salisburgo o i vicini castelli di re Ludwig, in Baviera. Arrivando dal Brennero, prendete la A13 verso nord, mentre sulla direttrice est-ovest avrete a disposizione la A12.
Per viaggiare sulle autostrade austriache è necessario acquistare la vignetta, acquistabile negli autogrill e in alcune stazioni di servizio, oppure online almeno 18 giorni prima del viaggio. Teoricamente, provenendo dal Brennero ed uscendo a Innsbruck Sud, il pedaggio non è richiesto. Per sicurezza però, fate affidamento ai siti ufficiali o chiedete in loco.
Come muoversi a Innsbruck
Una volta arrivati a Innsbruck, vedrete che muoversi in città è davvero molto semplice.
Il centro è compatto e si gira tranquillamente a piedi.
La rete di tram e autobus è fitta, e collega anche le località fuori dal centro. Il biglietto singolo è costoso (2,80€ intero e 1,70€ ridotto), esistono però formule convenienti come l’abbonamento giornaliero (6,10€ intero e 4,20€ ridotto), o l’ottima formula famiglia, che con soli 9,00 permette a due adulti e tre bambini fino a 15 anni di viaggiare su tutta la rete per 24h. Qui trovate tutte le tariffe aggiornate.
Se acquistate la card turistica, di cui parlo più sotto, i mezzi pubblici sono inclusi.
Quando andare
Innsbruck si trova a 574 metri s.l.m. e ha un clima continentale tendente all’alpino.
Gli inverni sono secchi e freddi, con temperature che scendono spesso sotto lo zero e raramente salgono sopra i 10°. Le estati sono miti, con temperature massime attorno ai 25°, ma di contro sono anche piovose, con una media di oltre 10 giorni di pioggia al mese tra giugno e agosto.
Innsbruck è una meta per tutto l’anno: nella bella stagione è perfetta per le sue bellezze artistiche e le passeggiate all’aria aperta, mentre in inverno è famosa per gli sport invernali e i suggestivi mercatini di Natale.
Per quanto riguarda l’affollamento, sicuramente i mesi invernali sono i più gettonati, seguiti da agosto.
Poiché l’offerta turistica è molto varia, è quindi difficile consigliare un periodo ideale, tutto dipende da quello che volete fare. Se volete godervi la natura e temperature gradevoli, ma senza troppa gente e con un minore rischio di piogge, allora meglio scegliere le mezze stagioni, quindi i mesi di maggio e settembre.
Dove alloggiare
La maggior parte delle cose da vedere a Innsbruck si trova nel piccolo centro storico, che quindi è anche la zona più indicata per l’hotel. Questa è, però, anche la zona più costosa, e dove è più difficile trovare strutture con parcheggio (se siete in auto).
Considerando che la rete di mezzi pubblici copre anche i dintorni, per risparmiare potete prendere in considerazione zone meno centrali, come Hötting, Wilten o Saggen.
Io ho dormito al Sommerhotel Karwendel, a soli 15 minuti di tram da Maria Theresien Strasse. Sicuramente è una struttura un po’ vecchiotta, ma a parte questo non manca nulla: colazione abbondante inclusa, parcheggio gratuito, wi-fi funzionante e la fermata del tram proprio di fronte. Lo staff è gentilissimo.
Quanto tempo dedicare
Per visitare le attrazioni del centro storico di Innsbruck, una giornata è ampiamente sufficiente, vi avanzerà anzi del tempo per aggiungere qualche extra. Per esempio, potete prendere la funivia per raggiungere le vette della Nordkette, oppure tuffarvi nel luccicante mondo dei cristalli Swarovski allo Swarovski Kristallwelten.
Io vi consiglio quindi un soggiorno di due notti, così da avere a disposizione del tempo anche per le attrazioni fuori città
Card turistica
Innsbruck mette a disposizione una card turistica, che include i mezzi pubblici, musei e monumenti. Potrete inoltre usufruire della Nordkettenbahn fino in cima, salire a bordo dell’autobus panoramico e visitare i Mondi di Cristallo Swarovski.
Un’offerta, quindi, davvero super completa. C’è però da dire che la card è parecchio costosa: per 24h, spenderete infatti ben 53,00€ per gli adulti e 26,50€ per i bambini. Non è poco, soprattutto se si confronta l’offerta turistica di Innsbruck con quella di città ben più grandi.
Per questo motivo, io vi consiglio di acquistare la card solo se avete intenzione di prendere la Nordkettenbahn, che da sola costa 44,00€ per gli adulti, oppure i Mondi di Cristallo Swarovski, che costano 23,00€, o il Castello di Ambras, che costa 16,00€.
Se invece intendete visitare solamente il centro storico, allora la card non conviene più, perché anche cumulando le principali attrazioni non arrivereste comunque a quella cifra.
Attenzione, anche se acquistate la card online, ottenendo quindi il QR Code, dovrete comunque tassativamente stamparla in formato cartaceo. Non so perché sia così, ma è scritto chiaramente sulle istruzioni che arrivano via mail, ed effettivamente in alcuni posti mi hanno chiesto la stampa.
In più, la card non comprende l’opzione saltafila. Dovrete quindi comunque recarvi alle casse e farvi staccare il biglietto ufficiale prima di poter accedere.
Storia di Innsbruck
La fondazione della città risale all’epoca imperiale, quando i Romani fondarono un accampamento militare chiamato Veldidena (l’odierno quartiere Wilten) nella valle presso il fiume Oenus. E’ proprio da qui che deriva il nome Innsbruck, ovvero “ponte sull’Inn”. L’insediamento si trovava in una posizione strategica, in quanto era sulla strada del Brennero, che collegava Verona e Augusta, nell’allora provincia della Retia.
Nel 1180, i conti di Andechs acquisirono il territorio di Innsbruck, fondando quella che che è l’attuale città vecchia, e dotandola di un mercato e di una cinta muraria. La città passò successivamente nelle mani dei conti del Tirolo, diventandone la capitale nel 1429.
L’imperatore Massimiliano I la scelse come sede di residenza, e sotto il suo regno Innsbruck si sviluppò enormemente, grazie anche all’ampliamento del palazzo imperiale. In seguito, la città fu governata in modo indipendente da un ramo della famiglia Asburgo, che tuttavia si estinse nel 1665, ed in questo periodo nacquero l’università e il teatro dell’opera.
In epoca Napoleonica, Innsbruck fu ceduta alla Baviera, alleata della Francia. I tirolesi insorsero, capitanati dal locandiere Andreas Hofer, ma dopo una fugace vittoria i ribelli furono sconfitti, Hofer fu giustiziato e il Tirolo tornò sotto la Baviera. Una situazione che durò fino al congresso di Vienna, quando la regione fu definitivamente restituita all’Austria.
Durante le due guerre mondiali Innsbruck ebbe un ruolo marginale, ma subì comunque bombardamenti in entrambi i conflitti.
Dove mangiare a Innsbruck
I piatti più famosi della cucina austriaca e tirolese sono i canederli, lo speck, la famosa bistecca impanata wienerschnitzel, e come dessert lo strudel di mele, oltre alle corroboranti zuppe calde e al gröstl, un sostanzioso piatto di patate, carne e uova. Una cucina che non si discosta molto da quella regionale del Trentino-Alto Adige.
I ristoranti di Innsbruck sono innumerevoli, e spesso hanno il menù in italiano camerieri che parlano la nostra lingua. Vi consiglio quelli dove sono stata io, visto che ho sempre mangiato bene:
- Per pranzo, dovete assolutamente andare alla Speckeria, un piccolissimo locale in pieno centro che serve deliziosi panini allo speck. Prezzi ottimi e una qualità super, hanno anche qualche posto a sedere all’interno.
- Stiegl-Bräu, affiliato al noto birrificio Stiegl, è forse un po’ turistico, ma i piatti hanno un buon rapporto qualità-prezzo. Se volete assaggiare il kaserschmarren (una specie di crêpe dolce sfilacciata con salsa di mele) chiedetelo subito perché il tempo di preparazione è 20 minuti.
- Berchtolshof, fuori dal centro nel quartiere Hötting, vicino all’aeroporto e all’università. Questo è più caratteristico, anche come aspetto e arredamento, e serve piatti della tradizione in porzioni abbondanti. Qui è ottimo il tris di ravioli e gnocchi.
Cosa vedere a Innsbruck
Prima di iniziare, vi do un consiglio generico. A Innsbruck, anche in centro, tutto chiude presto. I musei alle 17.00 – 17.30, i negozi difficilmente vanno oltre le 18.30. Tenetelo presente ed organizzatevi di conseguenza per non rischiare di perdervi qualche attrazione a cui tenete.
Poiché orari e costi delle varie attrazioni possono variare, per evitare di dare informazioni errate preferisco non indicarli nell’articolo. Vi invito a visitare i diversi siti ufficiali, dove sicuramente troverete tutte le informazioni aggiornate.
Per prima cosa, fate un salto all’ufficio del turismo, che si trova al civico 3 di Burggraben, alla fine di Maria Theresien Strasse. Qui potrete prendere una mappa della città, acquistare la card turistica e chiedere informazioni su eventi e altro.
Altstadt, il centro storico di Innsbruck
Molte delle cose da vedere a Innsbruck si trovano nel suo incantevole centro storico.
La principale via commerciale è la Maria Theresien Strasse, piena di negozi, ristoranti ed eleganti edifici barocchi. L’impatto visivo, con le montagne che si stagliano sullo sfondo, è davvero notevole.
La strada inizia dall’Arco di Trionfo, fatto costruire da Maria Teresa nel 1765 in occasione delle nozze del figlio, l’arciduca Leopoldo. Durante i festeggiamenti, che si protrassero per giorni, l’imperatore Francesco I perse la vita per un’ischemia cerebrale. L’imperatrice, profondamente scossa dalla perdita del consorte, fece aggiungere delle incisioni commemorative sull’arco stesso.
Proseguendo verso il centro troverete una bella piazza, al centro della quale si erge la Colonna di Sant’Anna, del 1703. In questa vivace piazza si concentrano alcuni degli edifici storici più belli della città, come Palazzo Trapp.
Passeggiando tra i porticati che ospitano negozi di ogni genere (non perdetevi lo store di Swarovski) arriverete nella piazza centrale. Qui, oltre alle attrazioni di cui parlerò in dettaglio nei prossimi paragrafi, troviamo Casa Helbling, dalla facciata interamente decorata con stucchi a tema naturale.
Il Duomo di San Giacomo è la chiesa più importante della città. Risale al 1180, ma poiché venne ricostruito nel ‘700 oggi è conosciuto come uno dei migliori esempi di barocco tirolese. La facciata potrebbe sembrare anonima, ma l’interno è un tripudio di affreschi, marmi e statue. Tra le opere spiccano il pulpito, ricoperto di oro e argento, la pala d’altare della Madonna Ausiliatrice di Lucas Cranach il Vecchio, e il mausoleo di Massimiliano III.
Recatevi ora sul lungofiume, e scendete fino a Marktplatz, la piazza del mercato. Qui si svolgono i famosi mercatini di natale di Innsbruck, e sempre da qui potrete scattare l’iconica fotografia delle casette colorate che vedete anche in copertina. Il momento ideale per scattare questa foto è al mattino.
Tettuccio d’Oro
Torniamo ora nella piazza principale di Innsbruck, dove è impossibile non notare il Tettuccio d’Oro, simbolo della città.
Si tratta di una loggia rinascimentale con affreschi, bassorilievi e un tetto ricoperto da 2657 tegole di rame dorato. Fu l’imperatore Massimiliano I a commissionarne la costruzione nel 1500, in occasione delle sue seconde nozze con Bianca Maria Sforza, nipote di Ludovico il Moro.
Ad attirare l’attenzione è senz’altro il luccicante tetto, ma vi invito a soffermarvi anche sugli affreschi e sui rilievi, tra quali troverete stemmi nobiliari, tra cui anche quello dei Visconti-Sforza, e scene di vita quotidiana.
Molto importante l’affresco che ritrae l’imperatore con entrambe le mogli. Massimiliano sposò la Sforza unicamente per convenienza, ed il loro fu in matrimonio infelice da cui non nacque alcun erede. L’imperatore rimase sempre legato alla prima consorte Maria di Borgogna, deceduta nel 1482 in un incidente di caccia, che infatti viene ricordata anche in questa occasione, nella quale potrebbe sembrare un “terzo incomodo”.
All’interno dell’edificio ha sede un piccolo museo incentrato sulla vita e sul lascito di Massimiliano I. Io l’ho trovato interessante, ma secondo me vale la pena visitarlo solo se siete in possesso della card turistica.
Torre Civica
Anche se il Tettuccio d’Oro è l’attrazione principale della piazza, non possiamo certo trascurare la gotica torre civica, alta 51 metri e costruita nel 1450 addossata al vecchio municipio. La cupola a cipolla fu invece aggiunta circa 100 anni più tardi, si nota infatti la differenza stilistica con il corpo della torre.
Oltre ad essere il fulcro della via politica cittadina, serviva anche come prigione e come torretta di avvistamento. Era infatti compito del guardiano della torre avvertire i cittadini di eventuali pericoli o minacce.
Oggi è possibile accedere alla piattaforma panoramica, dalla quale si distinguono bene tutti i monumenti e le stradine del centro, il fiume, e le imponenti montagne che circondano Innsbruck. Per arrivarci dovrete salire 133 gradini, fortunatamente con una doppia scala così da non incrociarsi con chi scende.
Hofburg
Tra le cose più importanti da vedere a Innsbruck c’è sicuramente il gigantesco palazzo imperiale, nato nel Medioevo e restaurato nel 1500 sotto l’imperatore Massimiliano I (1459 – 1519). Nel ‘700, l’imperatrice austriaca Maria Teresa (1717 – 1780) ordinò la ristrutturazione di tutto il complesso in chiave rococò, ridisegnandone anche completamente gli interni. Circa un secolo più tardi, parte del palazzo fu di nuovo rinnovata, stavolta per l’imperatrice Sissi (1837 – 1898), che tuttavia lo visitò solo sporadicamente.
Tre sono, quindi, i protagonisti della corte imperiale di Innsbruck, tre personalità molto diverse tra loro, che tuttavia hanno lasciato un segno tra queste mura, ognuno a proprio modo. Il mobilio è ottocentesco, in stile biedermeier, in quanto l’arredo originale fu rimosso durante il periodo di occupazione bavarese.
Potrete visitare l’Hofburg in modo indipendente, senza visita guidata, ma non potrete fare né foto né video degli interni.
Queste sono le sale più importanti da vedere:
- Sala delle guardie di Maria Teresa, contenete alcuni quadri di esponenti della famiglia Asburgo-Lorena.
- Sala dei Giganti, la più grande e maestosa, era il salone di Gala di Maria Teresa ed è una celebrazione della sua famiglia. L’imperatrice ebbe ben 16 figli (una delle quali era la regina di Francia Maria-Antonietta), e tutta la sua progenie è rappresentata in questa sala.
- Sala del Consiglio, nella quale sono raffigurati i tre principali ordini cavallereschi.
- Appartamenti e cappella di Maria Teresa, quest’ultima utilizzata come camera mortuaria dell’imperatore Francesco I di Lorena.
- Stanze di Massimiliano I, in particolare la camera da letto in stile rustico, con arredi rimandanti alla caccia. Al primo piano è illustrata la vita dell’imperatore, i suoi due matrimoni e la discendenza, oltre a ricostruzioni di vita quotidiana in Tirolo nel ‘400.
- Appartamenti di Sissi, nel quali ogni stanza è arredata con mobilio e stoffe di colori diversi (rosa confetto, carta da zucchero, verde petrolio e rosso porpora). Queste stanze colpiscono per la loro eleganza e raffinatezza.
A breve distanza si trova il parco pubblico Hofgarten, perfetto per una sosta rilassante.
Hofkirche
La chiesa di corte si trova accanto al palazzo imperiale, e per visitarla è necessario essere muniti di biglietto e passare dal museo d’arte popolare. Non dovrete, però, fare obbligatoriamente il biglietto per entrambi i siti, potete anche decidere di entrare solo nella chiesa.
La navata centrale è interamente occupata dal cenotafio di Massimiliano I, fatto costruire dal nipote Ferdinando I in memoria del nonno. L’imponente sarcofago, decorato con lastre di marmo che ricordano le gesta dell’imperatore, è tuttavia vuoto. Le spoglie di Massimiliano I riposano infatti nella cappella di San Giorgio del Castello di Wiener Neustadt.
A fare da guardia al monumento troviamo 28 statue bronzee, dalle quali la Hofkirche prese il soprannome di “Chiesa degli Uomini Neri”. Queste statue, volute da Massimiliano stesso ma troppo ingombranti per la cappella di Wiener Neustadt, raffigurano parenti e antenati dell’imperatore, tra cui le sue due mogli, ma anche eroi leggendari come Re Artù e Teodorico il grande.
Sempre nella Hofkirche si trovano anche le tombe dell’eroe tirolese Andreas Hofer e, nella Cappella d’Argento, quelle dell’arciduca Ferdinando II e della sua prima moglie Filippina Welser.
Volkskunstmuseum
Accanto alla Hofkirche, il Volkskundenmusuem è il museo dell’arte popolare tirolese.
La sua collezione è un vero viaggio nella storia degli usi e costumi popolari del Tirolo. Compongono il museo oggetti d’artigianato, costumi tradizionali, strumenti musicali e intere ricostruzioni di stanze e stuben, le cucine dalle pareti rivestite in legno.
Nordkettenbahn
La caratteristica più distintiva di Innsbruck è sicuramente la vicinanza con la montagna. Grazie alla funicolare/funivia Nordkettenbahn potrete infatti passare, con un tragitto relativamente breve, dai 574 metri del centro i 2256 metri di Top of Innsbruck, lasciandovi alle spalle la città ed immergendovi nella natura.
Potete prendere la Nordkettenbahn in centro, a breve distanza dal palazzo imperiale Hofburg. Scendendo nella futuristica stazione progettata dall’archistar Zaha Hadid, vi imbarcherete sulla funicolare, che tuttavia non vi porterà fino in cima. Dovrete infatti scendere a Hungerburg, e spostarvi alla stazione della funivia. Da qui raggiungerete Seegrube, a circa 1900 metri di altitudine, e se vorrete continuare dovrete cambiare di nuovo e prendere l’ultima funivia, che vi porterà a Hafelekar e all’agognato Top of Innsbruck.
Queste sono le fermate:
- Congress
- Löwenbahn
- Alpenzoo
- Hungerburg
- Seegrube (cambio)
- Hafelekar (cambio)
Quindi, anche se il tragitto viene pubblicizzato come molto breve, in realtà potreste metterci anche un’ora per arrivare in vetta, in quanto ad ogni stazione potreste dover attendere fino a 15 minuti, o anche di più in caso di alta affluenza. Vi suggerisco quindi di trattare la Nordkette come una vera e propria escursione, considerando una permanenza di mezza giornata o comunque non meno di due ore. Se vi sembra troppo, potete sempre fermarvi a una delle stazioni intermedie, per esempio a Seegrube.
Il panorama è stupendo, con una visuale che si estende dalla città ai vicini ghiacciai, ci sono bar e ristoranti, panchine e terrazze panoramiche dove rilassarsi o prendere il sole. Tra le attività sportive che si possono praticare ci sono il trekking, con sentieri di varia difficolta, la mountain bike, l’arrampicata e, naturalmente, lo sci.
Alpenzoo
Già che siete sulla funicolare, potete approfittarne per scendere alla fermata Alpenzoo e visitare lo zoo alpino, una delle principali cose da vedere a Innsbruck, soprattutto se viaggiate con bambini.
Se seguite il mio blog sapete che non amo particolarmente gli zoo (infatti non l’ho visitato), ma questo secondo me vale la pena. Qui non troverete infatti tigri e leoni, ma unicamente animali autoctoni come stambecchi, orsi, marmotte, castori e lupi. Questo a mio avviso fa la differenza, perché gli animali si trovano in un habitat che per loro è naturale e famigliare, ed in più sono curati e protetti.
Lo zoo si occupa inoltre di proteggere le specie in via d’estinzione.
Cosa vedere nei dintorni di Innsbruck
Kristallwelten Swarovski
Il gioielliere di origine ceca Daniel Swarovski fondò l’omonima azienda di produzione di cristalli nel 1895 a Wattens, a soli 20 km da distanza da Innsbruck. Il marchio, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, è sinonimo di lusso e prestigio, e non a caso sponsorizza eventi e monumenti di grande risonanza, come la celebre stelle sull’albero di Natale al Rockefeller Center di New York.
Nel 1995, in occasione del centenario dell’azienda, nella sede storica fu aperto lo Swarovski Kristallwelten, in italiano i “mondi di cristallo”. Si tratta di un grande museo-giardino all’aria aperta, con numerose installazioni artistiche moderne, arricchite con il prezioso cristallo.
L’attrazione principale è il gigante con la cascata, oltrepassato il quale si entra nelle 18 camere delle meraviglie. In ognuna di esse, un diverso artista creato la propria visione sul mondo dei cristalli, con installazioni innovative e sorprendenti. Tra queste The Art of Performance, dedicata al patinato mondo hollywoodiano, Silent Light, una stanza ricoperta di ghiaccio, e il Duomo di Cristallo.
Altre cose da non perdere nei giardini sono la giostra carosello, e la Nuvola di Cristallo, con oltre 800.000 cristalli inseriti a mano in una leggera struttura fluttuante su uno specchio d’acqua. Potrete inoltre ammirare alcuni resti di mura romane, rinvenuti nel corso di alcuni scavi nel 2014.
Castello di Ambras
Alle porte della città, il Castello di Ambras è una dimora rinascimentale che oggi ospita quello che è riconosciuto come il museo più antico del mondo, con una collezione di tutto rispetto.
La sua esistenza si deve all’arciduca Ferdinando II, secondo figlio dell’imperatore Ferdinando d’Asburgo. Egli era un fervido collezionatore, e fece costruire l’attuale castello inferiore nel 1570, con l’apposito intendo di ospitarvi e mettere in mostra le proprie collezioni di opere d’arte, meraviglie naturali, strumenti scientifici e musicali , manufatti esotici e molto altro.
Fu Ferdinando II stesso ad organizzare in modo sistematico i proprio oggetti, proprio come un moderno curatore di museo, creando la Kunst- und Wunderkammer, la “sala dell’arte e delle curiosità“, la Heldenrüstkammer, la “sala degli eroi“, dove raccoglieva armi, armature e ritratti di prodi guerrieri, e la Sala Spagnola, una delle più maestose, dove sono esposti 27 ritratti di principi regnanti tirolesi, eseguiti dal pittore italiano Giovanni Battista Fontana.
Nel castello superiore, inizialmente adibito a residenza, troviamo oggi la galleria dei ritratti degli Asburgo, con oltre 200 dipinti. Da non perdere anche la collezione di oggetti in vetro, la sala da bagno di Filippina Welser e la biblioteca dell’arciduca.