Teatro alla Scala di Milano, come visitare il tempio mondiale dell’opera

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  • Ultima modifica dell'articolo:20 Settembre 2023
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La Scala di Milano è il teatro dell’opera più famoso al mondo. Una fama che si è costruito sin dalla sua nascita nel 1778, grazie alla sua eccezionale acustica, alla qualità delle opere rappresentate e dei suoi direttori artistici, tra i quali figurano Arturo Toscanini e Riccardo Muti.

La “prima della Scala”, che si svolge nel giorno di Sant’Ambrogio, è il principale evento mondano della città, ed ogni anno attira celebrità e politici italiani e di tutto il mondo.

Anche se non volete o potete assistere a uno spettacolo, il teatro e del suo museo sono comunque tra le principali cose da vedere a Milano.

Dove si trova e come arrivare

Il Teatro alla Scala si trova nel pieno centro di Milano, in fondo alla Galleria Vittorio Emanuele, che collega il Duomo proprio con la piazza nella quale sorge l’edificio. A breve distanza si trovano anche il quartiere degli artisti di Brera e il Quadrilatero della Moda.

Le fermate della metropolitana più vicine sono Duomo, sulla linea 1 (rossa), oppure Montenapoleone, sulla linea 3 (gialla). Se preferite utilizzare il tram, la linea 1 ferma a pochi passi dal teatro.

Dove alloggiare

Come tutte le grandi città, anche Milano ha quartieri migliori, e quartieri che i turisti farebbero bene ad evitare.

Tra le zone più indicate per alloggiare ci sono quelle centrali, quindi Brera, Corso Como e Piazza Gae Aulenti, Quartiere Isola, il Quadrilatero della Moda, Città Studi, Porta Romana e i Navigli. Provate anche nel nuovissimo quartiere City Life, che sorge al posto della vecchia fiera. Vanno bene anche i più decentrati San Siro e Bicocca, che sono comunque ben collegati con il centro.

Meglio evitare invece le zone periferiche, quindi Niguarda, Quarto Oggiaro, Lorenteggio, Bande Nere, Lambrate e Forlanini. Da evitare anche la zona attorno alla Stazione Centrale.

Tenete presente che a Milano si svolgono diverse manifestazioni. Le più importanti sono la settimana della moda e il salone del mobile, che si svolgono rispettivamente a metà febbraio e metà aprile. In questo periodo, la città è letteralmente presa d’assalto, e gli alloggi sono più cari.

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Biglietti e orari

Il biglietto d’ingresso standard comprende l’accesso al museo e l’affaccio alla sala dai palchi. Questo significa che potrete ammirare l’interno del teatro e il palcoscenico, ma solamente dall’alto.

Non sarà quindi possibile scendere in platea né avvicinarvi alla scena. Per questo tipo di esperienza, è necessario prenotare una visita guidata tramite il sito ufficiale, disponibile in italiano, inglese e francese.

Nel caso siano in corso delle prove, non sarà possibile vedere l’interno del teatro. Prima di prenotare, controllate la pagina dedicata alla visibilità del teatro, che viene regolarmente aggiornata.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 09.30 alle 17.30, l’ultimo ingresso è mezz’ora prima della chiusura.

I giorni di chiusura sono: 1 gennaio, Pasqua, 1 maggio, 15 agosto, 7, 25 e 26 dicembre. Il 24 e 31 dicembre si osserva un orario ridotto, dalle 09.30 alle 15.00.

Le tariffe al momento della stesura di questo articolo sono 12,00€ intero e 8,00€ ridotto, con gratuità per bambini sotto i 12 anni, disabili, militari, guida turistiche e possessori di un abbonamento al teatro o ai musei della Lombardia. A tutte le tariffe occorre sempre aggiungere i diritti di prevendita, circa 2,00€.

La prenotazione non è obbligatoria, ma caldamente consigliata.

Storia del Teatro alla Scala

Nel 1776, un incendio distrusse l’antico teatro dell’opera di Milano, il Regio Ducale. L’aristocrazia milanese chiese quindi all’impero austriaco, che allora governava la città, di avere un nuovo teatro. Fu l’imperatrice Maria Teresa in persona a firmare il decreto che autorizzava la costruzione di un nuovo tempio della musica classica.

Il progetto fu affidato all’architetto Giuseppe Piermarini, che disegnò un edificio in stile neoclassico, dotato di un’innovativa galleria centrale, che consentiva agli spettatori di scendere dalle carrozze ed accedere al foyer rimanendo sempre al coperto.

Cosa vedere a Milano, Teatro la Scala

Il 3 agosto 1778, ad appena due anni dall’inizio dei lavori, il nuovo Regio Teatro Ducal Alla Scala fu inaugurato con la prima assoluta de l’Europa Ritrovata di Salieri, alla presenza dell’arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este. Il nome del teatro proviene dalla chiesa di Santa Maria alla Scala, che sorgeva in questo sito e fu demolita per fare spazio al teatro.

Il compositore più legato alla Scala è Giuseppe Verdi, che vi debuttò a soli 26 anni con l’opera Oberto, Conte di San Bonifacio. Dopo alcune opere non ben recepite, nel 1842 arrivò il trionfo con il Nabucco, opera che risvegliò i sentimenti patriottici di una città ormai prossima alla rivoluzione.

Nel 1898 approdò alla Scala il direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Da allora e fino al trasferimento negli Stati Uniti nel 1908, il maestro si adoperò per rinnovare il teatro, con un nuovo sistema di illuminazione, la creazione della fossa dell’orchestra e una serie di norme di comportamento per gli spettatori.

La notte del 16 agosto 1943, il teatro fu pesantemente bombardato dalla Royal Air Force. La riapertura avvenne nel 1946, con il trionfale anche se temporaneo ritorno di Toscanini.

Tra il 1982 e il 2005 il direttore artistico della Scala fu Riccardo Muti, che diresse innumerevoli concerti fino alle dimissioni, dovute a controversie con l’orchestra e la sovrintendenza.

Cosa vedere al Teatro alla Scala di Milano

Foyer e sala

Oltrepassata la biglietteria incontrerete due rampe di scale, ai cui muri sono appesi vecchi manifesti di spettacoli teatrali di inizio ‘900.

Accederete quindi all’elegante foyer, una grande sala luminosa decorata con busti di attori e compositori famosi e raffinati lampadari di cristallo.

Da qui, potrete accedere al alcuni balconi per ammirare la maestosa sala interna del teatro, che ha una capienza di 2015 posti a sedere. Prendetevi il tempo di osservare la lussuosa tappezzeria in seta rossa, le sedute e le tende in velluto drappeggiato, e la boisierie in avorio e oro. Se ci sono delle persone sul palco, magari operai al lavoro, avrete modo anche di sperimentare la sbalorditiva acustica del teatro, che vi permetterà di sentire perfettamente tutto quello che si dice sulla scena anche dagli ultimi posti.

La Scala fu il primo edificio di Milano ad essere illuminato con l’energia elettrica, nel lontano 1883. Il grande lampadario centrale è una copia dell’originale, distrutto dai bombardamenti alleati, ed oggi conta 383 lampadine a basso consumo.

Museo teatrale

Il museo del Teatro alla Scala nacque ad inizio ‘900, quando la città di Milano riuscì a strappare al banchiere americano J.P. Morgan la collezione di oggetti legati al mondo dell’opera dell’antiquario Jules Sambon.

Oggi, le stupende sale del museo raccontano la storia della Scala attraverso quadri, documenti ed oggetti:

  • strumenti musicali, tra cui un clavicembalo del diciassettesimo secolo e un pianoforte “gran coda” appartenuto a Franz Liszt.
  • una collezione di statuette della commedia dell’arte italiana in ceramica di Capodimonte.
  • oggetti utilizzati dagli spettatori, come ad esempio ventagli, tabacchiere, mazzi di carte e occhiali.
  • libretti di varie opere.
  • spartiti musicali, tra i quali alcuni frammenti autografi di Beethoven e Mozart.
  • Ritratti e busti di celebri attori e compositori, per esempio Maria Callas, Rudolf Nureyev, Donizetti, Toscanini, Eleonora Duse, Caruso, Giuseppe Verdi e un busto di Nicola Tacchinardi realizzato da Antonio Canova.
  • Una serie di oggetti appartenuti a Giuseppe Verdi, tra cui il suo cappello e il calco della sua mano e del suovolto sul letto di morte.
  • Stampe e quadri raffiguranti la Scala stessa nelle diverse epoche.
  • una biblioteca di oltre 150.000 volumi.

Il museo ospita inoltre mostre temporanee.

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