Castello di Chignolo Po, come visitare la Versailles della Lombardia

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  • Categoria dell'articolo:Lombardia
  • Ultima modifica dell'articolo:26 Giugno 2023
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Il Castello di Chignolo Po si staglia solitario nella pianura lombarda, tra risaie e pioppeti. Nato come fortezza difensiva, nel ‘700 divenne la residenza della famiglia Cusani, che ne fece una sontuosa reggia degna del nome “Versailles della Lombardia”.

Oggi è di proprietà della famiglia Procaccini, che con grande zelo si adopera per il mantenimento e la promozione di questa importante dimora storica.

Grazie alla sua lunga e articolata storia, il Castello di Chignolo Po vi permetterà di fare un viaggio nella storia, dai tempi in cui i soldati si aggravano i corridoi bui e angusti dei seminterrati, fino agli sfarzosi ricevimenti dell’aristocrazia settecentesca negli appartamenti nobili.

Dove si trova e come arrivare

Il Castello di Chignolo Po si trova nella bassa pianura padana in provincia di Pavia, a breve distanza dal fiume più lungo d’Italia e dal confine con l’Emilia Romagna. Dista 60 km da Milano e circa 30 da Pavia e Piacenza.

Il mezzo più indicato per raggiungerlo è l’automobile, visto che c’è anche un ampio parcheggio gratuito che raramente arriva a saturazione. Arrivarci è semplicissimo. Prendete l’autostrada A1 Milano-Napoli, ed uscite a Casalpusterlengo. Da qui, imboccate la provinciale SP234, e seguitela per circa 8 km, fino a vedere le indicazioni per il castello.

L’unico mezzo pubblico disponibile è il treno regionale R37 da Pavia, che ferma nell’omonima stazione di Chignolo Po, a circa 600 metri dal castello.

Quando andare

Gran parte della visita si svolge all’interno, sia che scegliate il percorso medievale sia quello barocco. Tuttavia, per rendere la vostra giornata più piacevole, è bene prendere in considerazione il clima della zona.

Pavia e a bassa Padana hanno un clima continentale, con inverni freddi ed estati torride e particolarmente afose. Per questo motivo, vi consiglio di visitare il Castello di Chignolo Po nelle mezze stagioni, tra aprile e giugno e tra settembre e ottobre.

Costi e orari

Il Castello di Chignolo Po è aperto tutto l’anno, ma solo nei weekend e nei giorni festivi, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30. Negli altri giorni della settimana bisogna avere un gruppo di almeno 25 persone, e prenotare via email con almeno 48 ore di anticipo.

Non è necessario prenotare, tuttavia le visite si svolgono solamente con tour guidato. Sono disponibili due diversi percorsi:

  • percorso medievale
  • percorso barocco

Ognuno dei due tout dura 75/90 minuti, e le partenze sono più o meno ogni mezz’ora. Il costo del singolo tour è 13,00€ per gli adulti e 8,00€ per i ragazzi tra 6 e 18 anni, se invece decidete di farli entrambi, sarà applicato un piccolo sconto.

La scelta migliore è senza dubbio seguire entrambi i percorsi, così da visitare il castello nella sua interezza e scoprire ogni segreto. In questo caso, mettete in conto almeno 4 ore, perché alla durata dei due tour dovrete aggiungere il tempo tecnico di attesa.

Il consiglio che vi do è di fare un primo tour la mattina, poi fermarvi a mangiare in uno dei tanti ristoranti e agriturismi della zona, e poi tornare il pomeriggio per seguire l’altro tour.

Per tutte le info aggiornate, vi consiglio di consultare il sito ufficiale.

Importante

Poiché il castello è una proprietà privata, non è possibile scattare fotografie degli interni, nemmeno dei cortili.

Storia del Castello di Chignolo Po

Il castello risale presumibilmente al 740 d.C. quando il re longobardo Liutprando fece erigere una torre difensiva, il cui scopo era proteggere il transito di merci e persone sul Po e lungo la Via Francigena.

Nel 910, re Berengario donò la roccaforte ai monaci benedettini della vicina Abbazia di Santa Cristina. Grazie alla presenza del monastero, davanti al castello sorse rapidamente un piccolo borgo, o ricetto, che nel tempo divenne un importante feudo.

Nel tredicesimo secolo, il Castello era proprietà della famiglia Pusterla, che tuttavia nel 1340 perse tutti i propri beni per aver congiurato contro i Visconti.

A loro succedettero prima i Federici e poi i Cusani, i quali trasformarono quella che era una fortezza militare in una reggia signorile, arricchendola di splendide decorazioni di scuola tiepolesca ed accogliendo papi, re ed imperatori. A questo periodo risalgono il Palazzo del Tè, i giardini di 30 ettari, il cortile d’onore e tutta l’ala est. Fu in seguito a questi lavori, promossi dal Cardinale Agostino Cusani Visconti, che il Castello di Chignolo Po fu soprannominato la “Versailles della Lombardia”.

I Cusani rimasero i padroni della tenuta fino al 1936. Alla morte di Camillo Cusani, il castello passò nella mani del Sovrano Militare Ordine di Malta, che ne fece un ricovero per gli orfani di guerra. Dal 1988 è proprietà della famiglia Procaccini.

I percorsi di visita

Il castello si compone di quattro corpi di fabbrica in mattoni a vista, che si sviluppano su quattro piani attorno alla torre centrale.

La sobria facciata medievale è decorata solamente con alcune merlature e statue allegoriche, poste davanti all’ingresso. La più raffinata facciata barocca è invece ingentilita da uno scalone d’onore, torrette laterali e una loggia.

Addentrandovi nel parco potrete visitare autonomamente la piccola loggia barocca chiamata Palazzo del Té, o Palazzo di Caccia.

Percorso Medioevo

Il percorso medievale consente di esplorare la parte più antica del castello.

La guida vi racconterà nel dettaglio la storia del maniero, e come si svolgeva la vita quotidiana nel periodo antecedente la ristrutturazione, quando l’edificio serviva principalmente come fortezza militare.

  • il borgo medievale.
  • la corte d’onore, nella quale spicca l’elegante balaustra in ferro battuto.
  • la cappella gentilizia.
  • il fossato.
  • le cucine, che seppur ammodernate conservano ancora numerosi utensili d’epoca.
  • le cantine con il torchio leonardesco, la cantina dei vini, e l’antico macello.
  • la scala “segreta”, una stretta scala a chiocciola usata dalla servitù, che collega tutti e quattro i piani del palazzo.
  • il camminamento di ronda della torre centrale, dalla quale si una una splendida visuale sui giardini e sul Palazzo del Tè.
  • l’interno della torre, che comprende le celle carcerarie, le stanze dei soldati, e una piccola raccolta di riproduzioni di opere medievali e barocche.

Percorso Barocco

Il percorso barocco si concentra sugli appartamenti, nei quali furono accolti ospiti prestigiosi come Papa Clemente IX, Napoleone e Francesco I d’Austria.

Le sale aperte al pubblico sono solamente quattro, poiché le altre sono destinate a residenza privata della famiglia Procaccini. Gli affreschi sono originali, benché restaurati. Il mobilio è in parte originale, ed in parte frutto di acquisizioni.

  • il Teatro delle Uccelliere.
  • il Salone delle Feste, sul cui soffitto è dipinto un affresco delle Quattro Stagioni.
  • la Sala delle Ebe.
  • la Sala Eolo.
  • la Sala del Trono.
  • la biblioteca storica, che conserva alcuni documenti e busti in marmo.
  • il parco all’inglese, impreziosito da statue e gazebo.

Cosa vedere nei dintorni

Pavia

Non perdete l’occasione di visitare la vicina Pavia, antica capitale del Regnum Italicum di Carlo Magno e vivace città universitaria.

Il suo bel centro storico si sviluppa sullo schema romano del cardo e del decumano, e racchiude alcuni interessanti edifici di epoca medievale. Tra questi, il Palazzo del Broletto, la vecchia sede del comune; il Palazzo dei Diversi, un’abitazione privata del 1374; e naturalmente il Duomo, con la sua maestosa cupola ispirata a quella del Brunelleschi a Firenze.

L’antica Università di Pavia fu fondata nel lontano 1361. Fate un giro tra i suoi eleganti cortili neoclassici, ricchi di statue e piccole aree verdi, dove gli studenti si preparano per il prossimo esame. Dietro di essa, Piazza Leonardo da Vinci ospita tre delle cinque torri medievali rimanenti in città. Queste torri furono edificate dalle famiglie nobiliari, che volevano così esaltare la propria ricchezza e potenza.

Passeggiate lungo le sponde del Ticino, ed attraversate il suggestivo Ponte Coperto per arrivare al borgo basso, il quartiere dei lavandai dal quale avrete una visuale stupenda sulla città.

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