Organizzare un viaggio in Francia è abbastanza semplice, visto che si tratta di un paese europeo molto simile all’Italia. Tuttavia, è sempre utile avere dei validi consigli e dritte per evitare brutte sorprese ed ottenere il massimo dall’esperienza.
Dato che la Francia è molto estesa e diversificata, sia a livello culturale che climatico, in questo articolo non troverete informazioni come quando andare, come arrivare o cosa visitare, perché tutto dipende da quale itinerario sceglierete. Vi spiegherò piuttosto alcune peculiarità francesi, basate sulle mie esperienze personali e tutto ciò che ho visto (e sbagliato) nei miei viaggi.
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Per viaggiare in Francia è sufficiente portare con sé la carta d’identità italiana in corso di validità.
Presentando la propria tessera sanitaria, i cittadini italiani possono inoltre accedere al servizio sanitario francese. Ricordatevi che però questo serve per le emergenze e non sostituisce una buona assicurazione di viaggio privata, che è sempre consigliabile ad ogni spostamento, in Italia come all’estero.
In Francia il contante è utilizzato pochissimo. I francesi preferiscono di gran lunga la carta di credito, anche per importi piccolissimi. Il contante è comunque accettato, ma in alcuni casi potreste trovarvi in difficoltà, per esempio in alcuni alberghi, o ai distributori automatici di carburante. Portate quindi con voi almeno una carta di credito, ed assicurativi di avere a disposizione il PIN di 4 cifre, indispensabile in alcune occasioni.
Se viaggiate in auto o prevedete di noleggiarne una, non dimenticate la patente di guida (che non sostituisce la carta d’identità).
Dove dormire
Con l’eccezione delle grandi città, la Francia è piena di chambres d’hôtes, ovvero b&b a gestione famigliare. Possono essere vecchi casali, case private o addirittura dimore di lusso, tutte con un carattere unico e dall’atmosfera suggestiva. Spesso sono immerse in incantevoli contesti bucolici, e dotate di piscina e altri benefit come il noleggio bici. Soggiornare in un posto del genere darà sicuramente un tocco in più al vostro viaggio in Francia, e vi permetterà inoltre di intrattenervi con la gente del posto. Qui troverete alcune proposte interessanti.
Personalmente, siccome quando faccio un viaggio itinerante sono perennemente di fretta, preferisco soggiornare negli hotel delle grande catene, per esempio Best Western, Ibis, Campanile, oppure Kyriad. Sicuramente mancano di personalità, ma in compenso hanno reception 24 ore, colazione presto la mattina, e generalmente sono puliti e ben organizzati.
Tendenzialmente, preferisco inoltre prenotare con cancellazione gratuita presso i grandi portali come booking, sempre per avere maggiore flessibilità.
Tutto dipende da come preferite viaggiare, ma soprattutto se avete in mente un viaggio stanziale oppure itinerante.
Nelle grandi città, ed in particolare a Parigi, scegliete un hotel almeno a tre stelle, altrimenti rischierete di finire in una bettola.
Dove mangiare
La Francia ha una tradizione gastronomica ed enologica di tutto rispetto, millenaria e paragonabile alla nostra. Benché in questo ambito ci sia grande rivalità tra noi e i cugini d’Oltralpe, dobbiamo ammettere che in Francia si producono quanto meno ottimi vini, formaggi e salumi.
Vi consiglio quindi di cercare ristoranti di cucina locale, e con locale intendo proprio della regione che visiterete. Per esempio, le ottime ostriche della Bretagna, i vini dell’Alsazia, i formaggi della Normandia e la carne di toro della Camargue. Poiché la Francia è un paese con una forte presenza di magrebini, anche la cucina mediorientale è molto buona, soprattutto quella marocchina.
E’ difficile fare una lista di piatti tipici francesi, perché ogni regione ha le sue specialità. Vi rimando quindi ai miei articoli dedicati al cibo:
- cosa mangiare a Parigi
- cosa mangiare a Bordeaux
- cosa mangiare in Provenza
- piatti tipici dell’Alsazia
- cosa mangiare in Bretagna



Viaggiare in auto
Date le dimensioni del Paese e la quantità di attrazioni da visitare, l’automobile è il mezzo migliore per esplorare la Francia.
La rete autostradale francese è molto fitta, a differenza del lacunoso trasporto pubblico regionale. Il codice della strada è praticamente identico al nostro, con qualche eccezione sui limiti di velocità (che comunque sono sempre segnalati), quindi non dovreste avere difficoltà.
Ci sono, però, alcune cose da sapere prima di mettervi al volante:
- Le autostrade sono segnalate in blu e le strade statali in verde (il contrario rispetto a noi).
- I caselli non sono all’ingresso e all’uscita dell’autostrada, bensì troverete diverse barriere lungo il percorso.
- Il telepass italiano non è valido in Francia. Potete richiedere il telepass europeo, ma ve lo consiglio solo se avete in mente di fare più viaggi, per una vacanza singola non ne vale la pena. In alternativa, potete usare la carta di credito ovunque, anche contactless, oppure munirvi di moneta.
- Gli autovelox sono molto più presenti che da noi, e soprattutto funzionano sempre (le multe che ho preso in Francia ormai non le conto più). Fate molta attenzione soprattutto nei punti in cui il limite si abbassa, perché spesso i velox vengono piazzati proprio lì.
- In autostrada sono molto diffuse le aree di sosta, e sono sempre dotate di servizi igienici.
Cosa mettere in valigia
Non mi soffermerò sull’abbigliamento, perché la Francia è così varia e grande che è impossibile consigliare quali indumenti portare in valigia. Se vi recate a Parigi, la vostra valigia sarà completamente diversa da quella per un viaggio in Bretagna, in Provenza o sui Pirenei.
Ad ogni modo, se state organizzando un viaggio di due settimane, vi consiglio di portare abbigliamento solo per una, e poi trovare una lavanderia a gettoni per rinnovare il tutto a metà del viaggio. Questa è una strategia che in realtà uso sempre, soprattutto se viaggio in aereo, così da alleggerire la valigia.
Per quanto riguarda gli accessori:
- le prese della corrente in Francia sono bipolari, ovvero con solo i due fori laterali. Questo non è un problema per cellulari e tablet, mentre per pc portatili, phon ed altri accessori servirà un adattatore.
- un asciugacapelli, quelli degli hotel non sono così efficienti.
- una giacca impermeabile.
- scarpe comode.
- se siete fumatori, le sigarette, un pacchetto in Francia costa oltre 10,00€.
- una chiavetta usb con la vostra playlist preferita, per affrontare i lunghi viaggi in auto.
Budget
Il costo della vita in Francia è equiparabile a quello italiano, almeno prendendo come termine di riferimento le regioni con maggiore afflusso turistico. Da dopo la pandemia, i prezzi sono aumentati un po’ ovunque, esattamente come da noi.
Per avere una stima a spanne da quanto andrete a spendere per un viaggio in Francia, tenete presente quanto segue:
- Carburanti: benzina 1.8€/litro, diesel 1.6€/litro, GPL 0.98€/litro.
- pedaggio autostradale: circa 0,10€/km.
- Hotel: stanza doppia in hotel 3 stelle 100-120€/notte.
- Parcheggio in hotel: 10-15€/notte
- Colazione in hotel: 10-15€/notte.
- Colazione al bar: 5-10€ a testa.
- Pranzo al ristorante: 20-25€ a testa per menù fisso oppure una portata e bicchiere di vino.
- Cena al ristorante: 30-35€ a testa per due portate e bicchiere di vino.
Consigli per risparmiare
Riuscire a risparmiare o meno dipende principalmente dalle vostre aspettative e da quanto volete “trattarvi bene” in vacanza. Io non risparmierei mai sulle attrazioni, perché sono il motivo stesso per cui viaggio in una determinata destinazione, mi concentro più che altro sul cibo e sugli spostamenti.
Ecco qualche idea:
- evitate di fare benzina in autostrada e cercate i benzinai assimilati a supermercati e centri commerciali, che di solito hanno prezzi leggermente più bassi.
- nei parcheggi a pagamento, spesso la tariffa giornaliera scatta già dopo 3 ore di sosta, quindi leggete bene le condizioni prima di entrare. Più vi allontanate dal centro, meno pagate. Inoltre, molti parcheggi sono gratuiti dopo le 19.00, e nei weekend.
- fermatevi al supermercato per fare scorta di acqua e snack ad un prezzo nettamente inferiore rispetto ai bar.
- In Provenza, preparatevi un pic-nic con i freschi prodotti dei mercatini di paese.
- le catene di boulangerie, come La Mie Caline, Marie Blachère o Feuillette vendono non solo pane e dolci, ma anche insalatone, pizze, paste fredde e panini farciti, e sono una valida ed economica alternativa al pranzo al ristorante.
- l’acqua in bottiglia ha prezzi assurdi nei ristoranti francesi, soprattutto quella frizzante. Chiedete una caraffe d’eau: si tratta di acqua del rubinetto, ma almeno è gratuita.
- se riuscite a farne a meno, evitate di ordinare il caffè al ristorante. Costa 3€ ed è cattivo.
- se visitate le città, acquistate le card turistiche, che vi permetteranno di visitare tante attrazioni a un prezzo scontato.



Orari di apertura
Anche in questo caso è difficile fare un quadro generale della Francia, perché gli orari di negozi, ristoranti ed attrazioni variano molto in base alla zona e alla stagione. Per esempio, a Parigi potete aspettarvi di trovare tutto aperto in qualsiasi giorno e più o meno a qualsiasi ora, mentre in Bretagna o in Alsazia gli orari sono molto più ridotti.
Parlando in generale, non aspettatevi tutta la flessibilità che c’è in Italia, soprattutto nei weekend e la sera. Tenete presente che queste sono informazioni generali basate sulla mia esperienza, e che naturalmente possono esserci eccezioni:
- I francesi pranzano e cenano più presto rispetto a noi, cercate quindi di pranzare entro le 13.30 e cenare non oltre le 20.30, o farete davvero fatica a trovare qualcosa di aperto.
- I ristoranti sono chiusi per lo più la domenica e/o il lunedì.
- I negozi sono tendenzialmente chiusi la domenica, anche nelle zone turistiche.
- I musei aprono attorno alle 09.30 – 10.00 e chiudono alle 17.00 – 18.00 in base alla stagione.
Prenotazioni anticipate
Con la pandemia, ho preso l’abitudine di prenotare qualsiasi cosa, e mi sono trovata così bene che non ho più smesso. E’ vero che in questo modo mi ritrovo con un programma di viaggio che non ammette ripensamenti, ma almeno non rischio di non riuscire a visitare un’attrazione a cui tenevo particolarmente. Nonostante siano ormai cadute tutte le restrizioni sanitarie, l’affluenza in certi posti (tipo Disneyland) è così alta che a volte sono sold-out.
Un altro vantaggio di prenotare anticipatamente è che in questo modo si evitano le code, soprattutto nelle attrazioni più gettonate come Il Louvre o Mont-Saint-Michel.
In alcuni rari casi, per esempio se vi ritrovate la domenica in un piccolo borgo, conviene prenotare anche il ristorante, o rischierete di finire al Mc Donald’s.



La lingua
I francesi sono abbastanza conosciuti per la scarsa propensione all’uso dell’inglese. In effetti può capitare, anche nelle zone più turistiche se non addirittura a Parigi, di imbattersi in un cameriere, tassista o receptionist che parla unicamente francese.
Fanno finta di non capire? Io sono stata in Francia parecchie volte, per vacanza come per lavoro, girando molte regioni, e questa cosa non mi è mai capitata. E’ però vero che i francesi apprezzano molto quando un turista straniero si sforza di esprimersi nel loro idioma.
Prima di partire per la Francia, sarebbe quindi opportuno imparare almeno qualche vocabolo o frase, per sapersela cavare in caso di necessità, o anche solo per fare bella figura. E’ chiaro che, a meno che non abbiate già una conoscenza della lingua, è impossibile riuscire ad intavolare una discussione, ma a volte bastano alcune semplici frasi come “ho una prenotazione per due notti”, oppure “posso pagare con la carta di credito?”.
Oggigiorno, la tecnologia ci viene in soccorso. Utilizzate app di traduzione come Google Translate per cercare vocaboli, oppure Textgrabber per tradurre velocemente testi scritti, per esempio il menù di un ristorante.
Ottimi suggerimenti. Attendibili
grazie 🙂