Cosa vedere ad Avignone, la città dei Papi in Provenza

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  • Categoria dell'articolo:Provenza
  • Ultima modifica dell'articolo:24 Febbraio 2025
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Nota in tutto il mondo come “Città dei Papi”, perché per 70 anni sostituì Roma come sede pontificia, Avignone è una delle principali città della Provenza, e vanta molte cose da vedere e da fare.

Il suo centro storico medievale, abbracciato dalle mura difensive che seguono il corso del Rodano, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Al suo interno si trovano le principali attrazioni della città, a partire proprio dal possente Palazzo dei Papi, la residenza dei nove pontefici di Avignone. Ma non solo. Insieme al Santo Padre giunse in città anche il suo seguito di vescovi, cardinali ed artisti, soprattutto italiani. Per questo motivo, in città potrete ammirare splendidi palazzi signorili, ed i suoi musei sono pieni di opere italiane, tra cui un Botticelli.

Da non perdere anche il celeberrimo Ponte di Saint Bénezet, e il Museo Angaladon, che conserva l’unico dipinto di Van Gogh rimasto in Provenza.

Se capitate in città a Luglio, potrete infine partecipare al Festival d’Avignon, una serie di spettacoli teatrali che trasformano la città in un palcoscenico a cielo aperto.

Dove si trova e come arrivare

Avignone si trova nella regione della Provenza, nel sud della Francia, a circa 100 km di distanza da Marsiglia.

Per raggiungerla, potete prendere un volo fino all’aeroporto di Marsiglia, che è direttamente collegato con le principali città italiane come Roma, Milano, Napoli e Venezia. Da lì, potrete poi noleggiare un’automobile.

In alternativa, se abitate nel nord Italia potete anche arrivare in Provenza direttamente in auto. Da Milano, il viaggio dura circa 7 ore compresa una sosta. Per arrivare alla Città dei Papi avete due alternative:

  • dalla Liguria, percorrendo tutta la A10 (autostrada dei fiori) fino al confine, e poi proseguendo sull’autostrada francese A8, che attraversa tutta la Costa Azzurra fino a Aix-en-Provence. Da qui si imbocca la A7 verso nord, e dopo circa 50 km si arriva ad Avignone. Questa strada è la più breve, ma è consigliabile solo in bassa stagione.
  • da Bardonecchia, attraversando il Traforo del Frejus. In questo caso, una volta giunti in territorio francese dovrete seguire le indicazioni per Grenoble e quindi per Valenza, da dove poi potrete imboccare a A7 verso sud ed arrivare ad Avignone dopo circa 100 km. Questo tragitto è più lungo e costoso, ma necessario nei ponti ed in alta stagione, quando la Liguria è impraticabile.

Come muoversi ad Avignone

Le cose da vedere ad Avignone si trovano tutte nel centro storico, che è compatto e si gira benissimo a piedi.

Fuori dalle mura ci sono diversi parcheggi. I due più famosi sono il Parking des Italiens e il Parking Ile Piot, che sono gratuiti e dispongono di una navetta per il centro, pur non essendo particolarmente distanti.

Se preferite parcheggiare proprio in centro, il Parking Palais des Papes vi porterà direttamente ai piedi dell’omonimo palazzo, e la tariffa massima giornaliera è di circa 20€.

Quando andare

Avignone e la la Provenza hanno un clima mediterraneo, con estati calde, inverni miti e scarse precipitazioni. Questo anche grazie al vento mistral, che soffiando costantemente regala alla Provenza quella particolare luce tersa che da sempre affascina artisti ed intellettuali.

Agosto e i ponti primaverili francesi (Armistizio, Assunzione, Pentecoste) sono i periodi più affollati, oltre a luglio, mese nel quale si svolge il Festival di Avignone. In quest’occasione, trovare alloggio e parcheggiare in città è praticamente impossibile, ed i prezzi sono alle stelle.

Io vi consiglio di visitare Avignone tra la primavera inoltrata e l’autunno, indicativamente da Pasqua fino a Ognissanti.

Dove alloggiare

Avignone non vi porterà via molto tempo quindi, come consiglio nel mio itinerario di una settimana in Provenza, potete anche visitarla come gita giornaliera da Arles, magari abbinandola al ponte romano Pont du Gard.

Se preferite soggiornare nella Città dei Papi, allora cercate di stare il più possibile vicino al centro, oppure poco fuori dalle mura. In alternativa, scegliete l’affascinante e più tranquillo borgo di Villeneuve-les-Avignon, dal quale poi potrete spostarvi in auto come descritto sopra.

Quanto tempo dedicare

A meno che non vogliate visitare tutti i musei, mezza giornata vi sarà sufficiente per visitare le principali attrazioni di Avignone.

Dedicate un’oretta al Palazzo dei Papi, poi scegliete un altro museo e utilizzate il resto del tempo per esplorare il centro storico e fare una passeggiata sull’altra sponda del Rodano, dalla quale si goe di un panorama eccezionale sulla città.

Storia di Avignone

Il sito sul quale sorge Avignone era abitato già nel neolitico, come dimostrato da alcuni ritrovamenti. In epoca antica, l’insediamento divenne un piccolo porto commerciale sotto il controllo dei focei di Marsiglia. Nel 120 a.C. divenne parte della Gallia Narbonese dell’Impero Romano, con il nome di Colonia Julia Hadriana Avenniensis.

Nell’Alto medioevo, Avignone subì numerosi attacchi e finì sotto il dominio di diverse tribù, dapprima i burgundi ed in seguito i Franchi. Alla spartizione dell’impero di Carlo Magno, divenne un comune indipendente, governato dal vescovo. Nel 1251 fu costretta, insieme ad altre città provenzali, a sottomettersi al ducato di Angiò.

Dopo la morte di Bonifacio VIII, la Chiesa cattolica si trovava in una situazione difficile. Il re di Francia Filippo il Bello ed il clero francese reclamavano infatti un processo postumo al pontefice, per dichiararlo ufficialmente eretico. Per placare le ire del re, il conclave elesse un francese, Clemente V, che visto il clima instabile decise di lasciare Roma e insediarsi ad Avignone. Il suo successore Giovanni XXII ne fece la sede pontificia ufficiale, e così iniziò il periodo conosciuto come “cattività avignonese“. In questo periodo la città crebbe enormemente, arricchendosi di nuovi palazzi, opere d’arte e biblioteche. Nove papi si susseguirono sul seggio di Avignone, finché nel 1377 Gregorio IX non fece definitivamente ritorno a Roma.

La città continuò comunque a far parte dello Stato della Chiesa fino alla Rivoluzione Francese, godendo di enormi privilegi commerciali e finanziari.

Nel 1791, l’Assemblea Costituente espulse il legato pontificio e votò l’annessione di Avignone alla Francia. I disordini che ne seguirono sfociarono nel linciaggio dell’amministratore Lescuyer, ed al conseguente massacro di circa 60 ribelli, che furono gettati da una torre del Palazzo dei Papi.

Pass e consigli per la visita

Itinerari turistici ad Avignone

Se siete indecisi su cosa vedere ad Avignone, l’ufficio del turismo ha preparato quattro itinerari a piedi, che vi aiuteranno a scoprire la principali attrazioni della città con percorsi studiati da guide esperte. Potete scaricare la mappa in pdf dal sito ufficiale, oppure ritirare la versione cartacea presso l’ufficio in Cours Jean Jaurès n° 41.

  • itinerario dei papi (rosa), che si concentra sulle attrazioni risalenti alla cattività avignonese.
  • musei e residenze private (arancione), per un itinerario culturale perfetto anche nei giorni di maltempo.
  • lungo le strade di un tempo (verde), che vi consentirà di esplorare anche gli angoli più reconditi del centro storico.
  • la passeggiata di Villeneuve-les-Avignon (azzurro), un percorso a piedi nel bel borgo medievale.

Pass turistici

Avignone mette a disposizione diversi tipi di pass turistici, per visitare diverse attrazioni ad un prezzo conveniente.

  • L’Avignon City pass è disponibile in due versioni, da 24 e 48 ore, e comprende l’accesso ai musei e ai monumenti della città e di Villeneuve-les-Avignon. Sono inoltre inclusi sconti sui tour guidati e in bus, nonché su alcuni parcheggi.
  • il Vaucluse-Provence Pass funziona nello stesso modo, ma è disponibile anche nella versione da 5 giorni e comprende l’ingresso a molti monumenti sparsi per la regione, oltre ad interessanti visite alle aziende locali. Per esempio, sono inclusi il Teatro Romano di Orange, il museo della lavanda di Coustellet, il museo delle ocre di Roussillon e molte altre attività negli incantevoli borghi della Provenza e del Luberon.

Avignone, cosa vedere

Palazzo dei Papi

La prima ed la più imperdibile cosa da vedere ad Avignone è il Palazzo dei Papi, l’edificio gotico più grande al mondo, così imponente che domina tutto il centro storico.

Fu costruito tra il 1335 e il 1364, durante la cattività avignonese. In stile gotico, presenta tutte le caratteristiche tipiche di una fortezza difensiva (feritoie, merlature, torri di guardia), a testimoniare la forte tensione sociale e politica che spinse il Papa a lasciare Roma e trasferirsi qui.

Dopo il ritorno a Roma, il palazzo fu progressivamente abbandonato, e spogliato di tutti gli interni e decorazioni. Il colpo di grazia arrivò durante la Rivoluzione e l’impero napoleonico, quando fu trasformato in caserma e prigione, perdendo quei pochi arredi e affreschi che rimanevano.

Per questo motivo, oggi le sale risultano per lo più vuote, o comunque arredate con pezzi non originali. Per immaginare come potesse essere all’epoca, utilizzate l’histopad interattivo che vi sarà fornito all’ingresso.

Cosa vedere a Avignone in Provenza, Palazzo dei Papi

Il Palazzo dei Papi si divide in due edifici principali, il Palazzo Vecchio e il Palazzo Nuovo, per un totale di 25 stanze.

Palazzo Vecchio:

  • Cortile d’onore e Giardini Papali.
  • la tesoreria, dove erano custoditi i beni e i soldi della Chiesa. In una di queste stanze c’è un pavimento mobile, sotto il quale venivano nascosti i tesori più preziosi.
  • Torre del Papa, detta anche Torre degli Angeli, dove si trovano la stanza del Camerlengo e il guardaroba del papa.
  • Cucine e Grand Tinel, la sala da pranzo. Quest’ultima, andata a fuoco nel 1413 e da allora chiamata Stanza Bruciata, era utilizzata anche come conclave in occasione dell’elezione di un nuovo papa.

Palazzo Nuovo:

  • Camera dei Cervi, ovvero la stanza e lo studio privato del papa. Qui sono ancora presenti alcuni affreschi a tema botanico e con scene di caccia.
  • Grande Chapelle, o Chapelle Clementine, che con i suoi 52 metri di lunghezza è la stanza più grande del palazzo. Qui sono attualmente conservate le teche con le tombe dei papi.
  • Sala delle Grandi Udienze. In questa stanza, oggi vuota, si trovava la ruota dalla quale prese il nome il Tribunale della Sacra Rota.
  • Camminamento di guardia e tetto del palazzo, dal quale potrete ammirare la città.

Cattedrale

La Cattedrale di Avignone svetta sul Rocher des Doms, il punto più alto della città nonché suo primo insediamento. Pur trovandosi accanto al palazzo dei Papi, lo precede di circa duecento anni. Risale infatti al dodicesimo secolo, e fu realizzata nello stile lineare e pulito del romanico provenzale.

Cosa vedere a Avignone, Cattderale di Notre-Dame

Nei secoli subì molti restauri e modifiche, tra cui la ricostruzione del campanile, che funge anche da facciata. Nel 1859 fu installata la luccicante statua dorata della Madonna, alta 6 metri, che con una mano benedice la città, e con l’altra la protegge.

L’interno era originariamente ad una sola navata, ma nel quindicesimo secolo furono aggiunte una seconda navata laterale a sinistra, e una serie di cappelle sulla destra. Qui riposano le spoglie di due papi avignonesi, Giovanni XXII e Benedetto XII, accompagnati da oggetti sacri e paramenti liturgici.

Altre opere presenti all’interno della cattedrale sono la statua della Vergine che prega per salvare Avignone dalla peste del 1834, e l’affresco dell’Incontro dei tre morti e dei tre vivi, un soggetto tipico dell’iconografia macabra.

Dietro la Cattedrale si estende il parco Rocher des Domes, splendida terrazza panoramica sul fiume Rodano e piacevole luogo di relax tra una visita e l’altra.

Centro storico

Il bel centro storico di Avignone è un labirinto di stradine fiancheggiate da maestosi edifici medievali, palazzi signorili di epoca moderna e graziose piazzette.

Partite da Place de l’Horloge, che prende il nome dal grande orologio dell’Hôtel de Ville, il palazzo del municipio. Piena di ristoranti e bar con tavolini all’aperto, è la principale piazza cittadina. Qui si trovano inoltre l’ottocentesco Teatro dell’Opera, con la facciata in stile neoclassico, e un simpatico carosello.

In fondo alla piazza troverete diversi negozi di specialità gastronomiche provenzali, come Comptoir de Mathilde, La Cure Gourmande, Autrefois e Les Delices du Luberon. Qui potrete fare incetta di biscotti, cioccolato, salse, creme dolci e salate, per portare a casa un gustoso ricordo del vostro viaggio.

A breve distanza si trova il Palais du Roure, del quindicesimo secolo. Costruito per una facoltosa famiglia di banchieri fiorentini, è conosciuto per lo splendido portone decorato con rami, ed ospita un centro culturale.

Spostatevi infine verso il fiume e passeggiate lungo la cinta muraria, lunga oltre 4 km ed intervallata da torrette difensive e porte.

Poiché fu sede papale, ad Avignone abbondano le chiese, ed in generale gli edifici religiosi:

  • la Basilica di san Pietro in Avignone, seconda solo alla Cattedrale, è un elegante edificio in stile gotico, con una navata lunga ben 26 metri.
  • Nell’omonima piazza, la cinquecentesca Eglise Saint-Didier è un mirabile esempio di gotico avignonese.
  • Più a sud, la Chiesa dei Celestini fu costruita sulla tomba del Cardinale Pierre di Lussemburgo, ma oggi è abbandonata e completamente spoglia.
  • L’Eglise Saint-Martial si trova accanto all’ufficio turistico. Nata come monastero benedettino, fu poi convertita in museo di storia naturale, mentre oggi è adibita al culto protestante.

Ponte Saint-Benezet

Conosciuto anche semplicemente come Pont D’Avignon, il Ponte di Saint Bénezet è il simbolo stesso della città, tanto da essere citato in una famosa filastrocca. Impossibile visitare Avignone senza andare a vedere questo iconico ponte.

Fu costruito nel dodicesimo secolo, e per l’epoca era un vero e proprio capolavoro dell’ingegneria. Con i suoi 900 metri e 22 arcate, collegava Avignone con la vicina Villeneuve, ed era fonte di grandi guadagni grazie ai pedaggi.

A più riprese danneggiato dalle impetuose acque del Rodano e sempre prontamente ristrutturato, subì il colpo di grazia 1669, quando una forte piena se ne portò via gran parte, risparmiando solo le prime 4 arcate. Da allora non fu più ricostruito, ed oggi questa sua particolarità lo rende ancora più affascinante.

Il ponte è aperto tutti i giorni, con orari variabili a seconda della stagione, ed è visitabile al costo di 5.00€, comprensive di audioguida.

Tuttavia, a mio avviso il modo migliore per vedere il ponte ed ammirare il profilo di Avignone è dall’altra sponda del Rodano. Attraversate il Pont Edouard Daladier, che ha una comoda passerella pedonale, e passeggiate lungo le rive del Rodano per ammirare il centro storico in tutta la sua maestosità. Il panorama è particolarmente suggestivo al tramonto, quando tutto è avvolto da una morbida luce dorata.

Come spesso accade, anche il Pont Saint-Bénezet affonda le proprie radici in una leggenda popolare. Si narra che il giovane pastore Bénezet fosse giunto in città, affermando di aver ricevuto da Dio stesso l’incarico di costruire un ponte sul Rodano. Deriso da tutti, fece una scommessa: se fosse riuscito a posare la prima pietra, allora l’opera sarebbe stata fatta. Incredibilmente, il ragazzo riuscì a lanciare nel fiume un enorme masso, convincendo così la cittadinanza della volontà divina, ed il ponte fu realizzato.

Cosa vedere a Avignone in Provenza, panorama sulla città e sul ponte Saint-Bénezet

Museo del Petit Palais

Situato accanto al Palazzo dei papi, durante la cattività avignonese il Petit Palais era sede arcivescovile, ed oggi ospita un museo di sculture e dipinti medievali, prevalentemente italiani e provenzali.

La collezione è frutto di donazioni, in parte del Louvre e del Musée Calvet. Una gran parte dei dipinti proviene invece dalla Collezione Campana, che contribuì con circa 300 dipinti di primitivi italiani, tra cui Carlo Crivelli, Taddeo di Bartolo, Cecco di Pietro, Lorenzo di Bicci Sano di Pietro e Vittore Carpaccio, oltre ad un’eccezionale Madonna col Bambino di Sandro Botticelli. Le opere seguono un percorso cronologico, attraverso il quale si nota la progressiva introduzione della prospettiva nella pittura.

Oltre ai pittori italiani, nel Petit Palais sono presenti anche circa 60 tele di artisti della scuola avignonese, e oltre 600 sculture romaniche e gotiche, soprattutto capitelli e monumenti funerari provenienti dalle chiese della città.

Musée Angaladon

Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, l’industriale Jacques Doucet fondò una delle prime case di alta moda di Parigi. Amante dell’arte e famoso mecenate, utilizzò la propria fortuna per crearsi una vasta collezione privata di dipinti, disegni, stampe e oggetti d’arredo. Alla sua morte nel 1929, la collezione passò all’artista Jean Angaladon, che la arricchì con nuove acquisizioni, per poi lasciarla in dono alla Fondation de France.

Il museo fu inaugurato nel 1993 all’interno dell’Hôtel de Massilian, una dimora signorile del 1694. La sua particolarità è che i dipinti sono esposti in stanze riccamente arredate, come se si trovassero ancora in un’abitazione privata.

Qui potrete ammirare tele di Degas, Manet, Cézanne, Picasso e Modigliani, oltre al celebre Vagoni del Treno di Van Gogh. Degli oltre 300 dipinti che l’artista olandese realizzò in Provenza, questo è l’unico ad essere rimasto nella regione.

Musée Calvet

Il Musée Calvet è il museo più completo di Avignone, poiché spazia dall’archeologia alle belle arti, fino all’etnografia e alle arti decorative. Si trova all’interno dell’hôtel de Villeneuve-Martignan, villa signorile settecentesca di proprietà del marchese d’Arzeliers, acquistata dal comune nel 1833. Deve il nome al collezionista Esprit Calvet, che nel 1810 lasciò in eredità al comune di Avignone la sua immensa raccolta di libri, quadri ed oggetti antichi.

Per quanto riguarda le belle arti, la collezione comprende dipinti francesi dal Rinascimento al ventesimo secolo, dipinti italiani ed europei della stessa epoca, e sculture francesi e nordeuropee dal ‘400 fino al ‘600. Tra i pezzi di arredo sono esposti arazzi fiamminghi, scrittoi e mobiletti decorati. C’è poi anche un’importante sezione dedicata all’antico Egitto, con sarcofagi, vasi canopi, medaglioni e stele.

I reperti archeologici hanno sede nel Musée Lapidaire, la sede distaccata del museo ospitata nell’ex Chiesa dei Gesuiti. Qui troviamo statue greche e romane, vasi, bassorilievi di epoca gallica, urne funerarie e sarcofagi di epoca etrusca. .

Mercato coperto Les Halles

La Provenza è conosciuta in tutto il mondo per i suoi suggestivi mercatini, con centinaia di bancarelle traboccanti deliziosi prodotti locali come salumi, olive, miele e formaggi, nei quali fare golosi acquisti o semplicemente curiosare.

Certo, considerando che ogni borgo provenzale ha il proprio mercatino all’aperto, l’idea di visitare un asettico mercato coperto può non suonare tanto invitante.

Tuttavia, vi consiglio comune una veloce sosta a Les Halles, che è aperto dalle 6.00 alle 14.00 dal lunedì alla domenica, e offre anche la possibilità di fare colazione o pranzare, grazie ai numerosi banchi di gastronomia pronta. Settimanalmente, inoltre, alcuni chef vi organizzano degli show culinari, preparando al momento alcune delle loro ricette.

Festival di Avignone

Nato nel 1947, il Festival di Avignone è un grande spettacolo teatrale a cielo aperto, che si svolge nel mese di luglio. Per la sua ricchezza e diversità, è considerato uno dei principali eventi mondiali per le arti contemporanee.

Compagnie teatrali da tutto il mondo invadono la città, con oltre 40 esibizioni di recitazione, ballo e musica, coinvolgendo inoltre il pubblico. La maggior parte degli eventi ha sede nella piazza antistante il Palazzo dei Papi, ma tutto il centro di Avignone ed i suoi palazzi storici offrono uno sfondo suggestivo alle numerose manifestazioni.

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