Cosa vedere a Poitiers, la città dei cento campanili

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  • Categoria dell'articolo:Nuova Acquitania
  • Ultima modifica dell'articolo:7 Luglio 2023
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Poitiers è un’elegante cittadina della Francia centro-occidentale, ideale punto di partenza per visitare le regioni della Valle della Loira e della Nuova Aquitania. Benché troppo spesso trascurata dai turisti, ha in realtà molte cose da vedere, e merita ben più di un veloce passaggio.

Storica roccaforte del cristianesimo, per il suo notevole patrimonio religioso porta il soprannome di “città dei cento” campanili. La chiesa più bella è Notre-Dame, con la sua incredibile facciata, ma sono da vedere anche l’antico battistero, la Cattedrale, e la chiesa di Santa Radegonda, patrona della città.

Poitiers fu anche la capitale del Ducato d’Aquitania. Il palazzo ducale, per secoli utilizzato come tribunale, è recentemente tornato ad essere visitabile. Non perdetevi la sala grande con i tre camini gotici e le grandi vetrate.

Come se tutto ciò non bastasse, il centro di Poitiers offre anche musei d’arte, ottimi ristoranti di cucina francese, negozi, bar, ampie piazze e un grande parco nel quale passare qualche ora di relax.

Infine, date uno sguardo al futuro al parco divertimenti Futuroscope, o esplorate in barca il Marais Poitevin, conosciuto anche come “Venezia verde”.

Dove si trova e come arrivare

Poitiers si trova nella regione della Nuova Aquitania, circa 340 km a sud-ovest di Parigi.

E’ dotata di un piccolo aeroporto e di una stazione ferroviaria che, tuttavia, non sono direttamente raggiungibile da nessuna città italiana. Il modo migliore per arrivare a Poitiers è l’automobile, visto che la città si trova sull’asse della A10, l’autostrada che collega Parigi a Bordeaux.

Dato che si trova in un’area turisticamente poco battuta, ed è anche scomoda da raggiungere, non vale è la città adatta da visitare in un weekend. La maggior parte dei turisti la inserisce infatti come tappa in un più ampio itinerario dalla Francia. Il più indicato è quello nei Castelli della Loira, visto che Poitiers dista circa un’ora da Tours.

Una volta arrivati in città, se il vostro hotel non dispone di un garage, potrete utilizzare i comodi parcheggi sotterranei nei pressi del centro, per esempio il Parking Notre-Dame-Marché, il Parking des Cordeliers o il Parking Hôtel de ville, che per la giornata intera costano circa 30€.

Per girare il centro di Poitiers v basteranno poi le vostre gambe.

Quando andare

Poitiers ha un clima temperato, grazie alla relativa vicinanza dell’Oceano Atlantico. In inverno, le temperature oscillano tra i 2° e i 10°, mentre in estate raramente si raggiungono i 30°, anche se con i cambiamenti climatici le ondate di caldo si fanno sempre più frequenti. Le precipitazioni sono piuttosto diffuse su tutto l’anno, con una media di 9 giorni di pioggia al mese, con un picco è in autunno e in inverno.

Il periodo migliore per visitare Poitiers sono quindi i mesi estivi, quando il clima è più secco e i musei osservano orari di apertura più lunghi.

Quanto tempo dedicare

Per vedere le principali attrazioni di Poitiers, vi occorrerà poco meno di una giornata. Arrivate in citta per l’ora di pranzo, passate il pomeriggio a visitarla e poi recuperate quello che vi manca la mattina successiva, prima di ripartire.

Dove alloggiare

Poitiers è una cittadina di medie dimensioni, con circa 90.000 abitanti. Il centro è piccolo e si gira agevolmente a piedi, quindi questa è anche la zona migliore dove alloggiare. Visto che molto probabilmente sarete in macchina, scegliete un hotel con parcheggio interno. La colazione non è invece fondamentale, Poitiers è piena di piccole boulangerie dove assaggiare deliziosi croissant e altre prelibatezze.

Dove mangiare

Poitiers si trova in un’area, il Limousin, celebre per l’ottima qualità delle sue carni di manzo. Oltre a questo, abbiamo naturalmente formaggi e vini. Un piatto tradizionale è il tourteau fromager, una specie di cheesecake salata dalla caratteristica crosta bruciata.

La città è inoltre famosa perché qui si produce una variante del classico macaron parigino, il macaron de Montmorillon. La base è sempre una pasta di mandorle, ma questo è più simile a un biscotto, e non è ripieno. Lo potrete provare ed acquistare presso la pasticceria Rannou Métivier, in centro.

Per cena, vi consiglio il ristorante dove ho mangiato io, che si chiama Oh! Le Bistro e si trova nei pressi del municipio. Serve prevalentemente cucina tradizionale francese, quindi tartare, lumache, ostriche e naturalmente carne bovina. Sono però presenti anche piatti internazionali, come hamburger e insalatone.

Storia di Poitiers

Poitiers era abitata prima dell’arrivo dei Romani dal popolo dei pictoni, e all’epoca si chiamava Lemono. In seguito alla campagna di Gallia, i romani occuparono la città e vi costruirono un’anfiteatro, le terme e almeno tre acquedotti.

Nel 732, l’esercito di Carlo Martello sconfisse quello musulmano Andalus in quella che passò alla storia come Battaglia di Poitiers, costringendo gli invasori alla ritirata. Benché questa vittoria non fermò del tutto l’avanzata islamica in Francia, permise comunque a Carlo Martello di consolidare la sua posizione di Re dei Franchi.

Nel decimo secolo, Poitiers fu la capitale del Ducato d’Aquitania, e vi fu così costruito il possente castello. Qui visse la Duchessa Eleonora, che dopo il matrimonio con Enrico II Plantageneto fu anche regina di Francia e Inghilterra. Fu lei a far erigere la cinta muraria di 6 km, e a concedere alla città una carta comunale. Nel 1204, Poitiers fu conquistata da Filippo Augusto, e annessa così al regno di Francia.

Durante la Guerra dei Cent’anni, dal momento che Parigi era nel caos, Poitiers divenne temporaneamente la capitale della Francia. Durante questa parentesi fu fondata la sua prestigiosa università, nella quale nel 1429 Giovanna d’Arco fu esaminata da un collegio di religiosi, per accertarne la buona fede.

In epoca moderna Poitiers continuò a prosperare grazie alle sue funzioni amministrative e alla Chiesa. In particolare, vide un forte afflusso di pellegrini del Cammino di Santiago, che si fermano tuttora qui per venerare le reliquie di Santa Radegonda e di Sant’Ilario.

Nella Seconda Guerra Mondiale, Poitiers si trovò nella Francia occupata. Nelle sue vicinanze sorse un campo di concentramento, nel quale persero la vita più di 2000 ebrei e un centinaio di gitani. Il 13 giugno 1944, l’aviazione americana bombardò pesantemente tutta la città, danneggiando interi quartieri.

Cosa vedere a Poitiers

Per prima cosa, recatevi all’ufficio del turismo, che si trova in Place Charles de Gaulle 45, di fronte al mercato coperto Les Halles e vicino alla Chiesa di Notre-Dame. Qui potrete prendere un’utilissima cartina turistica, che mostra tutte le cose da vedere a Poitier seguendo il percorso evidenziato.

Église Notre-Dame-la-Grande

Spesso scambiata per la cattedrale per via della sua posizione centrale, la Chiesa di Notre-Dame è un capolavoro dell’arte romanica medievale. Se avete poco tempo a disposizione a Poitiers, accertatevi di vedere almeno questa chiesa.

Fu edificata nell’undicesimo secolo, e consacrata da Papa Urbano II nel 1086. All’epoca, la chiesa era più corta, e soprattutto priva della sua eccezionale facciata, che fu completata attorno al 1130. In epoca rinascimentale furono poi aggiunte le cappelle private laterali, commissionate dalla nascente borghesia.

La facciata è decorata con una profusione di bassorilievi. Le scene bibliche sono raffigurate nel fregio sopra i portali, mentre nelle arcate superiori trovano spazio i dodici apostoli e due vescovi. Molte di esse sono senza testa, perché furono decapitate dagli ugonotti durante le guerre di religione. Ogni nicchia è a sua volta decorata, secondo il gusto dell’epoca, con rappresentazioni di animali, fogliame, figure mitologiche e maschere popolari. Se vi sembra meravigliosa già così, immaginate come potesse essere in origine, quando era interamente dipinta.

All’interno, degli affreschi di epoca romanica rimangono solo alcuni frammenti di una Vergine col Bambino, un Cristo in Gloria sulla vota a botte, e i dodici apostoli visibili sotto un’arcata cieca . Sopravvivono invece le decorazioni risalenti al restauro ottocentesco di Joly-Leterme, che face ridipingere le colonne e le arcate con motivi orientaleggianti.

Palazzo dei Conti di Poitiers e dei Duchi d’Aquitania

Un primo palazzo fu eretto in questo sito già nel nono secolo, quando Carlo Magno ricostituì il regno di Aquitania in favore del figlio Ludovico il Pio.

Nel dodicesimo secolo, il conte di Poitiers Guglielmo IX aggiunse il mastio fortificato conosciuto come Tour Maubergeon, e nel 1204 Eleonora d’Aquitania fece ingrandire il salone principale, destinato alle udienze. In seguito a un incendio nel 1346, il duca Giovanni di Valois fece ricostruire gli appartamenti reali, ed aggiunse i tre grandi camini gotici nella sala d’onore..

Successivamente, il palazzo perse la sua funzione di residenza. Quando Poitiers fu capitale di Francia, divenne sede del Parlamento, per poi essere utilizzato come Palazzo di Giustizia fino a pochi anni fa. Nel 2019 il comune di Poitiers acquistò il palazzo, avviando lavori per recuperare le aree più compromesse dal lungo uso come sede amministrativa. Sono tuttora in corso scavi e restauri, e il palazzo oggi è parzialmente visitabile.

In stile gotico angioino, la Sala Grande è uno dei più mirabili esempi di architettura civile medievale di tutta la Francia. Le sue mura sono ornate da archi ciechi e sottili colonne, e l’assenza di controsoffitto permette di osservare la travatura in castagno realizzata dai carpentieri di La Rochelle. Il muro sud è caratterizzato dai tre camini monumentali, sormontati da una balaustra e da quattro immense finestre. Gli archi gotici davanti ad esse sono un ingegnoso espediente volto a mascherare le canne fumarie.

La Tour Maubergeon, di cui è posisbile visitare il primo piano, è composta da una sala con archi a sesto acuto e bellissime vetrate, ed alcune piccole stanze angolari.

Un’altra sala ospita mostre temporanee. Noi abbiamo visto L’ours, le cygne et le crocodile, che spiega la simbologia degli animali nell’araldica e la loro funzione nei castelli medievali.

Place Marechal Lecrerc

La piazza principale di Poitiers corrisponde all’antico foro romano e alla piazza del mercato medievale. Nel diciassettesimo secolo fu invece utilizzata soprattutto per le parate militari, fu infatti ribattezzata “piazza d’armi” anche per le sue dimensioni.

Oggi è un’elegante piazza circondata da caffè con tavolini all’aperto, edifici ottocenteschi e moderni e banche.

Il municipio, realizzato nel 1875, è un bell’edificio in stile rinascimentale, dalla facciata perfettamente simmetrica con ampie finestre, logge, abbaini decorati e sormontata da una lanterna. E’ possibile entrare e visitare alcune sale, ma non dimenticate che si tratta di un ufficio pubblico operativo. Nel vestibolo si trovano due opere di Pierre Puvis de Chavannes, che raffigurano la Battaglia di Poitiers e Santa Radegonda. Nel salone d’onore c’è una bella vetrata rappresentante Eleonora d’Aquitania nell’atto di concedere la carta comunale alla città.

Cosa vedere a Poitiers, Place Marechal Leclerc

Cathédrale Saint-Pierre

La Cattedrale di Poitiers si trova poco fuori dal centro storico, vicino al fiume Clain.

In origine qui sorgeva un’altra chiesa, probabilmente annessa al più antico Battistero di San Giovanni. L’attuale cattedrale fu eretta attorno al 1160 su commissione di Eleonora d’Aquitania, e completata circa sue secoli più tardi. Nel corso della sua storia subì molti danni, prima nella Guerra dei Cent’anni ed in seguito durante le guerre di religione. Durante la Rivoluzione, fu trasformata in un “tempio della ragione”.

In stile gotico angevino, ha una facciata asimmetrica con tre grandi portali che raccontano scene delle Scritture, affiancati da finestroni di forma e dimensioni diverse. Anche le torri laterali non sono identiche, forse perché rimaste incompiute. Quella di destra è infatti più alta e sormontata da guglie, all’interno delle quali nel Medioevo si trovavano della campane.

L’interno, a tre navate, è luminoso ma semplice, senza cappelle laterali. Di grande pregio le vetrate istoriate del dodicesimo secolo, tra le quali figura una straordinaria Crocifissione, un capolavoro dell’arte vetraia francese. Sono molto belli anche gli affreschi medievali, recuperati recentemente in seguito a un restauro.

Cosa vedere a Poitiers, Cattedrale

Battistero di San Giovanni

Il Battistero di San Giovanni è il più antico edificio cristiano di tutta Poitiers..

Risale al quarto secolo d.C., probabilmente realizzato poco dopo il riconoscimento della religione cristiana da parte di Costantino. Benché radicalmente rimaneggiato nei secoli, è ancora uno dei migliori esempi di arte merovingia in Francia.

L’interno è costituito da una sola sala, al centri della quale si trova il fonte battesimale, di forma ottagonale. Gli affreschi alle pareti, in stile romanico e gotico, risalgono invece all’epoca medievale. Come tipico nell’architettura merovingia, le colonne e gli archi non sono portanti, ma hanno una funzione esclusivamente decorativa.

Più volte minacciato di distruzione, fu infine salvato dal Ministero delle Belle Arti, che approvò la sua trasformazione in un museo, con l’esposizione di alcune tombe e lapidi di epoca merovingia.

Cosa vedere a Poitiers, Battistero di San Giovanni

Eglise Sainte-Radegonde

La chiesa fu realizzata nel sesto secolo dalla regina dei Franchi Radegonda, con la funzione di luogo di sepolyura per i monaci della vicina abbazia. Per questo motivo, all’epoca si trovava al di fuori delle mura cittadine. La stessa Radegonda, canonizzata e diventata santa patrona della città, è sepolta qui.

Il campanile alto 33 metri funge anche da facciata, essendo la chiesa molto stretta. Sul portale, che invece è successivo e realizzato in stile gotico fiammeggiante, sono raffigurate le figure di giudici ecclesiastici e di Radegonda. Nel portico si trovano due pale romaniche, la prima raffigurante Cristo in Gloria; la seconda una donna seduta, che potrebbe essere Maria Vergine oppure la stessa Radegonda.

L’interno è a una sola navata con cappelle radiali, struttura caratteristica delle chiese destinate al culto delle reliquie. Mentre il sacerdote celebrava le funzioni, i fedeli potevano infatti muoversi nel corridoio esterno per pregare davanti alle reliquie.

La tomba della santa si trova nella cripta sotto il coro romanico rialzato, un cima a un casamento e a una colonna in marmo.

Eglise Saint-Hilaire le Grand

A sud del centro, la Chiesa di Sant’Ilario è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ed è un’importante tappa del Cammino di Santiago.

Una prima cappella, voluta dal primo vescovo di Poitiers Sant’Ilario nel quarto secolo, fu distrutta dai Vandali e dagli Unni. Non andò meglio alla seconda chiesa, devastata dai Vichinghi nell’832. La terza e ultima risale all’undicesimo secolo. Nuovamente saccheggiata e danneggiata prima nelle guerre di religione e poi durante la Rivoluzione, fu restaurata completamente nell’800, fino ad assumere l’aspetto attuale.

Lo stile predominante è il romanico, ancora presente nel coro, nel transetto e nella prima campata della navata. Al di là di questi elementi, tuttavia, si nota il diverso stile ottocentesco, in particolare nella facciata neoromanica. All’interno, rimangono solo poche tracce degli affreschi medievali, che comunque ce li lasciano immaginare in tutto il loro splendore.

Sotto il coro si trova la cripta, che custodisce le spoglie di Sant’Ilario.

Musei di Poitiers

A Poitiers ci sono due musei principali, il Musée Sainte-Croix e il Musée Rupert de Chièvres.

Il Musée Sainte-Croix è il più grande, e nacque nel 1974 sui resti dell’omonima abbazia, accanto al battistero. Comprende due sezioni, una di reperti archeologici e una di dipinti, che spaziano dal Rinascimento al ‘900. Tra i più apprezzabili pezzi archeologici ci sono resti delle mura romane di Lemono, sarcofagi scolpiti, statue romaniche e un reliquiario in vetro proveniente dall’Abbazia di Saint-Savin. Nella sezione delle belle arti sono presenti dipinti di Paolo Veneziano e Piet Mondrian, e sculture di Camille Claudel e Auguste Rodin. Per info su costi e orari aggiornati, consultate il sito ufficiale.

Il Musée Rupert de Chièvres ha sede in una dimora signorile nei pressi del municipio. Custodisce la collezione privata di de Chièvres, che comprende arte fiamminga e olandese del ‘500, pezzi d’arredo e ceramiche del limosino.

Musée Sainte-Croix

Parc de Blossac

A sud del centro, il Parc de Blossac è una grande area verde, perfetta per una passeggiata rilassante tra una visita e l’altra.

Comprende diversi giardini, tutti da esplorare con calma. C’è un giardino alla francese, con aiuole fiorite, fontane, sculture e siepi sapientemente potate. Il giardino all’inglese, più selvaggio, è composto da grandi alberi, sentieri, grotte e fiumi artificiali. Il giardino di ombre e luci si compone di pergolati con composizioni di fiori scuri e chiari, mentre il giardino roccioso mescola piante della macchia mediterranea e rocce.

Infine, non perdetevi la grande terrazza panoramica sulla città, e aguzzate la vista per scovare i numerosi animaletti che popolano il parco, tra cui galline, porcellini d’india e parrocchetti.

Cosa vedere nei dintorni di Poitiers

Marais Poitevin

A metà strada tra La Rochelle e Poitiers, il Marais Poitevin è un’ampia zona paludosa, attraversata dal fiume Sèvre Niortaise e da numerosi canali artificiali. Quest’area, in origine completamente sommersa, fu resa abitabile prima dai galli e poi dai romani, che realizzarono canali e dighe per drenare l’acqua, e vi installarono colture e allevamenti.

Conosciuta anche come la “Venezia Verde”, quest’area è oggi molto popolare tra i turisti, che possono visitarla a piedi, in bicicletta Io vi consiglio però di partecipare a un’escursioni guidata su barca a remi, così da scoprire tante cose interessanti sulla storia e la natura del marais. Noi abbiamo scelto la promenade tradition proposta da Embarcadère Cardinaud, un tour di un’ora e mezza che segue un percorso di 3 km circa.

Il territorio è incredibilmente ricco da punto faunistico, con 250 specie di uccelli, 38 di pesci ed innumerevoli insetti. Vi troviamo infatti il martin pescatore, la raganella verde, l’airone, l’alzavola, il germano reale, libellule e farfalle. Qui vivono inoltre alcune vacche di razza limousine, allevate per la loro pregiata carne.

Anche le specie vegetali sono numerosissime, per esempio l’angelica, la calta, la salcaria, la consolida e l’iris. Alcune di queste sono inoltre utilizzate per produrre aromatici liquori alle erbe, che potrete acquistare nei tanti negozi di artigianato.

Futuroscope

Inaugurato nel 197, Futuroscope è il parco divertimenti incentrato sulla tecnologia, ed è l’unico parco europeo a disporre di un cinema IMAX.

Le modernissime giostre sono multimediali, ispirate alla fantascienza, ai viaggi nel tempo e nello spazio, alle invenzioni di Leonardo e al mondo dei robot. Si tratta per lo più di spettacoli 4D o di percorsi interattivi, ma ci sono anche le classiche montagne russe, gli aeroplanini, alcune giostre acquatiche e una ruota panoramica.

Sono inoltre presenti un’area interamente dedicata ai più piccoli, chiamata Futuropolis, e un bar sospeso a 35 metri d’altezza, solo per i più coraggiosi.

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