Angers è un’affascinante città della Valle della Loira, ricca di cose da vedere e punto di partenza ideale per un itinerario nei celebri castelli patrimonio UNESCO.
L’attrazione principale è il castello dei Duchi d’Angiò, ma potrete anche esplorare il suo centro storico medievale e l’imponente cattedrale, visitare interessanti musei, rilassarvi nei suoi grandi parchi pubblici e assaggiare il celebre liquore Cointreau nella distilleria che l’ha inventato.
Indice
Dove si trova e come arrivare
Angers si trova circa 300 km a sud ovest di Parigi, nella Valle della Loira.
Per la sua posizione, è perfetta come punto di partenza o di arrivo per un itinerario nei castelli della Loira, alla scoperta delle sontuose dimore nobiliari del Rinascimento. Se la utilizzate come punto di partenza, raggiungetela direttamente da Parigi in auto, per poi cominciare il vostro itinerario. In caso contrario, è probabile che arriviate da Tours, così da terminare il giro e rientrare sulla capitale.
- da Parigi, prendete la A10 in direzione Nantes e percorretela per circa 35 km. Imboccate quindi lo svincolo per la A11, sempre in direzione Nantes, e continuate per 230 km fino all’uscita 15, Angers-Centre.
- da Tours, prendete la A85 verso Nantes-Angers, e proseguite per circa 100 km. Imboccate quindi lo svincolo per la A11, uscendo sempre all’uscita 15.
Una volta arrivati in città, la potrete tranquillamente visitare a piedi. Per parcheggiare, se non avete la posisbilità di lasciare l’auto in hotel vi consiglio il Parking du Mail, che si trova poco fuori dal centro storico. E’ molto facile da raggiungere, ed ha delle tariffe convenienti. Per mezza giornata, noi abbiamo speso 4€.
Quando andare
La Valle della Loira ha un clima di tipo continentale temperato, con quattro stagioni ben differenziate.
- Gli inverni sono piuttosto rigidi, con temperature tra 0° e 10°. Non consiglio questa stagione in quanto, inoltre, musei e attrazioni osservano orari ridotti, o rimangono addirittura chiusi.
- La primavera e l’autunno sono le stagioni più piovose, soprattutto i mesi di marzo, aprile e novembre.
- L’estate è la stagione più secca e le le temperature si assestano attorno ai 25°.
Il periodo migliore per visitare Angers e la Valle della Loira va quindi da maggio a ottobre. Agosto e le principali festività francesi sono considerati altissima stagione, con prezzi più alti ed un maggiore affollamento. Se possibile, evitate questi periodi.
Dove alloggiare
Noi abbiamo dormito al Logis Hôtel Angers Sud, a circa 10 minuti di auto dal centro. Abbiamo preferito una soluzione un po’ più distante, ma economica e con più servizi come colazione e parcheggio inclusi, dato che gli alloggi in città chiedevano un supplemento. E’ una struttura spartana, ma per un soggiorno breve va più che bene.
Quanto tempo dedicare
Per vedere le principali attrazioni di Angers vi occorrerà poco meno di una giornata, anche mezza se evitate i musei.
Se, come noi, arrivate ad Angers da Tours o da Saumur, iniziate ad esplorare il centro al vostro arrivo, e la mattina seguente dedicatevi al castello e alla cattedrale, magari aggiungendo un museo se vi avanza tempo.
Dove mangiare
Angers ha una vasta scelta di ristoranti di qualità, visto che la Valle della Loira è una rinomata destinazione enogastronomica.
Io non posso che consigliare il ristorante che ho provato, Mamie Fada. Si trova nel quartiere La Doutre e, oltre ad essere arredato in modo raffinato, è in una posizione super panoramica sul castello e sulla cattedrale. Se avrete la fortuna di cenare nel patio esterno, o a uno dei tavoli vicini alle finestre, l’esperienza sarà indimenticabile.
Il ristorante propone cucina francese sia di carne che di pesce, ma anche taglieri degustazione e ravioli al forno. Io vi consiglio però di provare le specialità tipiche angioine, una su tutti la Gouline. Si tratta di un tortino di sfoglia ripieno di carne di maiale, funghi di Saumur e salsa alle mele, naturalmente da abbinare a un ottimo vino rosso. Fatevi consigliare dalla casa, la carta di vini e cocktail è eccellente.

Angers City Pass
Come molte altre città, anche Angers mette a disposizione una card turistica della durata di 24, 48 o 72 ore. Include comprende ben 25 cose da vedere e sconti sui mezzi pubblici, sui parcheggi in strada e al negozio di souvenir dell’ufficio del turismo.
Tra le attrazioni incluse ci sono il castello e l’arazzo dell’Apocalisse, il Museo delle Belle Arti, il Museo Jean Lurçat, la Galerie David D’Angers, la Collegiata di San Martino e il parco Terra Botanica.
Per i costi aggiornati, consultate il sito ufficiale.
Storia di Angers
L’area su cui sorge Angers era abitata già nel Neolitico, come dimostrato dal ritrovamento di alcuni tumuli. Dopo la conquista della Gallia, i romani vi costruirono un piccolo insediamento chiamato Giuliomago, che successivamente prese il nome di Andecavis.
L’Alto medioevo fu un periodo turbolento per Angers, che subì numerose incursioni, sia da parte dei Franchi sia dei popoli scandinavi, fino a finire in mano alla dinastia degli Angiò. Il conte Folco Nerra fece restaurare la chiesa di San Martino e costruire il ponte in pietra, oltre a sostenere la nascita delle abbazie benedettine. Nel 1214, il re di Francia Filippo Augusto conquistò la città e la regione, annettendole al regno.
Nel 1227, le truppe di Bianca di Castiglia respinsero un assalto dei Bretoni, e poco dopo la regina fece erigere nel punto più alto della città l’imponente fortezza, circondata da una massiccia cinta muraria.
Sotto il dominio di Renato d’Angiò, noto anche come “Il Re Buono”, Angers visse la sua epoca d’oro. Renato trasformò la corte in un salotto intellettuale, abbellì il castello, fece costruire tre residenze di campagna e fondò il convento dei Cordiglieri.
Nel 1626 ci fu una grave epidemia di peste, seguita da due alluvioni nel 1651 e nel 1711. La popolazione e l’economia crollarono, e ci vollero anni perché Angers si riprendesse. Da dopo la Rivoluzione iniziarono importanti lavori di ammodernamento urbanistico, grazie anche a uno speciale decreto di Napoleone. Furono eretti nuovi ponti e costruiti canali, intere aree vennero bonificate e trasformate in quartieri residenziali nello stile parigino, e nel 1849 arrivò la ferrovia. La città si affermò per la produzione agricola e di tessuti, l’arte della distilleria e l’estrazione di pietre, mantenendo sempre viva la propria vocazione culturale.
Nel 1941 i nazisti occuparono Angers, facendone la sede regionale della Gestapo. La città fu liberata il 10 agosto 1944, con l’ingresso trionfale delle truppe del Generale Patton.
Cosa vedere ad Angers
Prima di iniziare ad esplorare la città, fate un salto all’ufficio del turismo, che si trova in Place du Président Kennedy 7, a due passi dal castello.
Qui potrete recuperare la mappa della città, ed ottenere informazioni su visite guidate ed eventi in corso, oltre ad acquistare il City Pass. L’ufficio è aperto dalle 14.00 alle 17.30 il lunedì e dalle 10.00 alle 17.30 dal martedì al sabato.
Castello dei duchi d’Angiò
Il mastodontico castello fu costruito a scopo difensivo da Bianca di Castiglia nel 1227, sul sito del vecchio palazzo comitale degli Angiò. Con la creazione del ducato nel 1360, il castello fu ristrutturato con l’aggiunta dell’ala reale, di un corpo di guardia e di una cappella dove custodire la reliquia della Croce di Lorena. Dopo aver rischiato la demolizione, la fortezza passò in mano all’esercito, che ne fece una prigione e casa di riposo per invalidi di guerra. Dal 1939 appartiene alle Belle Arti.
Ecco cosa vedere nel Castello di Angers:
- La cinta muraria lunga 800 metri, aperta su due lati dalla Porta della città e la Porta dei Campi. Un grazioso giardino alla francese occupa il lato sud del fossato.
- Le 17 massicce torri in scisto e tufo, disposte sui tre lati che danno sulla terraferma. La più alta è la Torre del Mulino, di ben 40 metri. Una diciottesima, detta Guillon, fu demolita nel 1832. Oggi è possibile passeggiare lungo il camminamento di guardia, godendo di panorami eccezionali sul cortile interno e sul fiume.
- Lo straordinario Arazzo dell’Apocalisse, commissionato dal duca Luigi I nel 1375. Lungo oltre 100 metri e alto 4, si compone di 90 tele di lana dai colori sgargianti e con un’impressionante ricchezza di dettagli, tra cui animali, corpi celesti e figure allegoriche. Come un libro, è suddiviso in capitoli da 14 tele, ed ogni capitolo è introdotto da un personaggio.
- La cappella di san Giovanni Battista, del 1413. In stile gotico-angioino, comprende un’unica, grande navata, e l’oratorio privato di Iolanda d’Aragona.
- Gli alloggi reali di Renato d’Angiò del 1440. Al pianterreno c’è un’esposizione sulla storia del castello, mentre i due piani superiori ospitano mostre temporanee.
- I giardini terrazzati, con una piccola vigna e un orto di piante aromatiche.










Cattedrale di San Maurizio
La Cattedrale di Angers si erge fiera in cima a una suggestiva scalinata, che parte dalle rive del Maine e arriva fino a suoi piedi.
La costruzione iniziò attorno al 1090, ma i lavori terminarono solo 150 anni più tardi. Lo stile originario era il romanico, ma nei secoli successivi la struttura subì diverse modifiche, trasformandosi in una combinazione di romanico, gotico e rinascimentale.
Ritroverete il romanico nei contrafforti e nel sobrio finestrone a tutto sesto della facciata, mentre tra gli elementi gotici ci sono i doccioni, le vetrate a sesto acuto e le due alte torri appuntite. Infine, è indiscutibilmente rinascimentale la galleria al terzo livello della facciata, che raffigura i cavalieri compagni d’arme di San Maurizio.

L’interno, a croce latina, è composto da un’unica navata a tre campate e un ballatoio che corre lungo le pareti laterali.
Le cose da vedere all’interno della cattedrale di Angers sono il pulpito in legno decorato, i due rosoni del transetto, del quindicesimo secolo, e l’altare barocco in marmi policromi.



Centro storico
La città ha messo a punto un sistema originale per visitare il suo centro storico, una linea blu tracciata sui marciapiedi, che collega tutte le principali attrazioni, segnalate anche sulla mappa turistica.


Partendo dalla Cattedrale, per primo vedrete il Palazzo Episcopale, un bell’edificio in stile romanico con la facciata in mattoni e pietra bianca.
Seguite la linea blu fino a Place Sainte-Croix, dove si trova la Maison d’Adam. Questa casa del 1491 con facciata a graticcio è ricchissima di decorazioni in legno, tra cui le statue di Adamo ed Eva con il serpente dalle quali prende il nome, e il père Tricouillard, un uomo che mostra i genitali.
Dirigetevi verso Rue Lespine, lungo la quale troneggia il Logis Pincé, uno splendido palazzo rinascimentale del 1535 che oggi ospita il Museo Archeologico. Nella sua ricca collezione figurano reperti da tutto il mondo, come vasi etruschi, pietre tombali greche e romane, sarcofagi egizi, maschere giapponesi e sete cinesi.
Tornate sui vostri passi per raggiungere Place du Raillement, centro nevralgico della città, dove il Grand Theatre è l’edificio più rappresentativo dello stile Secondo Impero che si diffuse in città nell’800.



Percorrete Rue d’Alsace fino alla Maison Bleu, splendido esempio di architettura art déco. Fu costruita nel 1929, e la sua particolarità sono i mosaici azzurri che ne ricoprono completamente la facciata. Fu inoltre il primo edificio di Angers dotato di ascensore.
Da qui, proseguite alla volta della Collégiale Saint-Martin, un complesso religioso di epoca carolingia, e della tour Saint-Aubin, il campanile dell’antica abbazia di Angers distrutta durante la Rivoluzione.


Musei di Angers
Il Museo Belle Arti di Angers fa parte del complesso di Tuissant, che comprende anche la Galleria David d’Angers, il Parco delle Belle Arti, e la biblioteca pubblica. Si trova nel Logis Barrault, una dimora signorile del ‘400. La sua collezione si divide in due parti, il “percorso belle arti” e il “percorso storia di Angers”. Il primo è composto da opere d’arte di maestri francesi, italiani e fiamminghi dal quattordicesimo secolo ad oggi. Il secondo comprende reperti archeologici, manufatti, oggetti d’uso comune e documenti che ripercorrono la storia della città dalle origini ai giorni nostri.
L’adiacente Chiesa di Ognissanti ospita la Galleria David d’Angers, uno scultore nato qui nel 1788. Formatosi a Parigi sotto l’egida di Jacques-Louis David, studiò per quattro anni anche a Roma. Al suo ritorno in patria realizzò alcune opere importanti tra cui l’Arco di Trionfo di Marsiglia e il frontone del Pantheon di Parigi. Nel museo a lui dedicato sono presenti sculture, bozze, modellini, e i busti di alcuni grandi personaggi della sua epoca, come Balzac e Victor Hugo.
Situato all’interno dell’antico Hôpital de Saint-Jean nel quartiere La Doutre, il Museo Jean Lurçat ospita il ciclo di arazzi Le Chant du Monde, opera incompleta dell’artista deceduto nel 1966. I dieci pannelli, l’ultimo dei quali è postumo, rappresentano la devastazione della guerra e delle bombe atomiche, ma anche l’armonia e l’ingegno umano. Sono inoltre presenti altre tele di Lurçat, diversi arazzi contemporanei ed installazioni artistiche innovative, che utilizzano diversi materiali per produrre opere d’arte.
Giardini pubblici
Nel centro di Angers troverete due grandi parchi pubblici, il Jardin du Mail e il Jardin des Plantes.
Il primo, situato di fronte al municipio, nacque nel diciassettesimo secolo come campo da gioco di “pallamaglio”, un antenato del golf. Oggi è un ordinato spazio verde con aiuole fiorite, viali sterrati e panchine dove rilassarsi, una grande fontana centrale e un romantico gazebo.
Il più grande Jardin des Plantes è un parco botanico creato nel 1791 dalla Société des Botanophiles, che cercava un luogo dove piantare la propria collezione. Nel ‘900 fu trasformato in un parco all’inglese, aspetto che mantiene tuttora. Passeggiando tra i suoi vialetti e lungo le sponde dello stagno, potrete ammirare oltre 25.000 piante e fiori, che ad ogni stagione offrono un incredibile spettacolo di colori e profumi. A queste si aggiungono circa 70 alberi monumentali provenienti da tutto il mondo.


Quartiere La Doutre
La Doutre è il quartiere del centro di Angers che si estende sulla sponda sinistra del Maine. In origine si trovava all’interno delle mura cittadine, ma con l’abbattimento delle stesse si è esteso e modernizzato, tanto che oggi può essere idealmente diviso in due parti, una medievale e una moderna.
Lungo il Quai des Carmes troverete molti ristoranti, tra cui il Mamie Fada di cui vi ho parlato. Proseguendo fino alla fine della passeggiata lungofiume, arriverete al moderno Theatre du Quai.
Addentrandovi nel quartiere lungo Rue Beaurepaire, la principale arteria commerciale di La Doutre, incontrerete invece diverse case a graticcio di epoca medievale, la maggior parte delle quali si trovano in Place de la Laiterie. Qui potrete ammirare la casa dello speziale Simon Poisson e la Chiesa della Trinità con il suo campanile cinquecentesco. Proseguendo verso nord giungerete all’hôtel des Pénitentes, un edificio in stile gotico fiammeggiante che oggi ospita l’Istituto Internazionale del Teatro.
Altra importante attrazione di La Doutre è l’antico hôpital Saint-Jean, nel quale come abbiamo visto ha sede il Musée Jean Lurçat. La sua costruzione risale al 1180, ed è uno dei più fulgidi esempi di gotico angioino.

Distilleria di Cointreau
La distillazione è una tradizione molto radicata nella Valle della Loira, insieme all’arte vinicola. Nel vostro itinerario in questa regione incontrerete moltissime cantine e distillerie, tutte molto valide.
Angers è la patria del Cointreau, e tra le cose da vedere in città c’è anche la sua distilleria.
Nel 1849, il pasticcere Adolphe Cointreau decise di includere nella sua produzione anche prodotti al liquore, ma fu solo nel 1885 che suo fratello Edouard ideò la ricetta perfetta per un nuovo liquore all’arancia, ricavato da scorze di arance amare e dolci, molto più concentrato dei liquori in voga all’epoca. La nuova ricetta fu presentata anche all’Esposizione Universale di Parigi, ed incontrò subito un grande favore di pubblico, vincendo negli anni centinaia di premi. Il sito di Angers è tuttora l’unico al mondo a distillare il Cointreau originale, con una produzione di 30 milioni di bottiglie l’anno.
Potrete visitare l’azienda con un tour guidato che vi farà scoprire tutti i segreti della distillazione, naturalmente seguito da una tappa al cocktail bar.