La Cittadella Reale di Loches, nella Valle della Loira, è una delle più importanti testimonianze del Medioevo francese. E’ stata protagonista di eventi cruciali per la storia di Francia, e tra le sue possenti mura si sono avvicendati sovrani e personaggi leggendari, come Riccardo Cuori di Leone, Ludovico Il Moro e Giovanna d’Arco.
Oltrepassare la Porte Royale della Cittadella è come viaggiare nel tempo. Passeggiando tra gli appartamenti reali e l’imponente dongione, ripercorrerete i suoi cinque secoli di storia, venendo catapultati come per incanto all’epoca di dame e cavalieri, condottieri e oscure prigioni.
Indice
Dove si trova
La città reale di Loches si trova nella Valle della Loira, circa 250 km a sud-ovest di Parigi. Le città più vicine sono Amboise, che dista 35 km, e Tours, che dista 43 km.
Raggiungerla in auto è molto semplice:
- Da Amboise, prendete la D431 verso sud per circa 3 km, e poi la D31 per 30 km, fino a Loches.
- Partendo da Tours, prendete la A10 per uscire dalla città fino all’uscita 23. Svoltata quindi a sinistra in Avenue de la République, che diventa poi la D943, e seguite quest’ultima per 40 km circa.
I parcheggi sono dislocati attorno al centro storico, che però diventa difficile da girare nei giorni di mercato e di alta affluenza. Io vi consiglio il parcheggio della stazione, in Av. Louis XI, che è molto capiente e gratuito. Da qui, raggiungerete la cittadella in circa 10 minuti a piedi.
Dove dormire
Per visitare la cittadella reale di Loches, ed in generale i castelli della Loira, io vi consiglio di fermarvi a Tours oppure ad Amboise, le città più comode sia per la posizione sia per la buona offerta di hotel e ristoranti.
Noi abbiamo dormito:
- ad Amboise al Logis Hôtel Restaurant Chaptal, in centro. La struttura è piccola, ma in ottima posizione e perfetta per visitare il castello. Sul lungofiume c’è un grande parcheggio gratuito, a pochi passi dall’hotel.
- a Tours al Kyriad Hotel Joué-lès-Tours, a 10 minuti di auto dal centro. In questo caso, cbbiamo preferito una posizione un po’ decentrata, ma con più servizi come colazione e parcheggio inclusi, dato che gli alloggi in città chiedevano un supplemento. E’ una struttura spartana, ma per un soggiorno breve va più che bene.
Costi e orari
La Cittadella Reale di Loches è aperta tutti i giorni, tranne il 1 gennaio e il 25 dicembre.
L’orario di apertura è sempre alle 09.30, mentre la chiusura varia dalle 17.00 alle 19.00 a seconda della stagione.
Il biglietto a tariffa intera costa 10.50€ ed è comprensivo di histopad, un tablet-guida interattivo che vi svelerà tutti i segreti del complesso. La tariffa ridotta è di 8.50€, ed è riservata a ragazzi tra 7 e 18 anni, studenti, insegnanti, gruppi numerosi e disabili. L’ingresso è gratuito per bambini sotto i 7 anni, disoccupati e giornalisti.
Per tutte le info aggiornate, controllate il sito ufficiale. Se invece volete acquistare i biglietti, cliccate qui sotto:
Quanto tempo dedicare
Per visitare tutte le aree della Cittadella Reale di Loches vi serviranno circa 3 ore, anche di più nel caso in cui ci sia qualche evento speciale. Vi consiglio di arrivare la mattina all’apertura, così da trovare meno affollamento.
Altre attrazioni della zona che potete visitare nella stessa giornata sono, in base al vostro itinerario, il castello di Chenonceau e quello di Amboise, oltre al centro storico di Tours.
Storia di Loches
Il sito della Città Reale di Loches era occupato già in epoca romana. Tuttavia, di questo periodo non rimane più nulla.
L’edificio più antico che troviamo è il Torrione di Folco Nerra, conte d’Angiò, che attorno all’anno 1035 realizzò una massiccia torre difensiva di 36 metri, non dissimile da quella del Castello di Langeais.
Successivamente, la città passò sotto il dominio di Enrico II Plantageneto e dei suoi figli, Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senzaterra. Nel 1205, il re di Francia Filippo Augusto riconquistò Loches, che ottenne lo status di città reale nel 1249, grazie a Luigi IX (San Luigi).
Da allora, la cittadella non subì ulteriori attacchi militari significativi, venendo solo usata sporadicamente come residenza da Carlo V e Carlo VI di Valois. A quest’epoca risale la costruzione deli appartamenti reali.
Nel 1429, Carlo VII vi incontrò Giovanna d’Arco dopo che ella ebbe liberato Orléans. La pulzella d’Orléans convinse il delfino a recarsi a Reims, dove fu incoronato come Re di Francia. Il sovrano concesse in seguito l’uso del castello alla sua favorita Agnès Sorel, donna affascinante e di grande ingegno. La donna morì di parto nel 1450 a Rouen, ma nel 2004 le sue spoglie furono traslate nell’amata Chiesta di Saint-Ours, all’interno delle mura.
Al termine della Guerra dei Cent’Anni, Luigi XI trasformò la fortezza in una prigione, ospitando detenuti illustri come Giovanni II d’Alençon e Ludovico Sforza, che vi morì il 27 maggio 1508. Carlo VIII e Luigi XII vi passarono diverso tempo, e con loro la regina Anna di Bretagna che, essendo molto devota, fece realizzare l’incantevole dell’oratorio gotico.
Abbandonata dalla corte reale in favore di Blois e Amboise, Loches servì come prigione di Stato fino al 1926.
Cittdella Reale di Loches, cosa vedere
La Cittadella Reale di Loches è abbarbicata su uno sperone roccioso e protetta da una spessa cinta muraria aperta da un’unica porta monumentale, la Porte Royale. All’interno delle mura vi attende una città nella città, con il dongione medievale, gli appartamenti reali e la Chiesa di Sant’Orso.
Appartamenti Reali
I raffinati appartamenti reali occupano l’area settentrionale della cittadella di Loches, che fu una delle residenze preferita dei sovrani del ‘400. Realizzati dal duca d’Angiò Luigi I attorno al 1370, furono in seguito ampliati da Carlo VII e Luigi XII, ma in realtà furono due donne a lasciarvi l’impronta più significativa: Agnès Sorel, amante ufficiale di Carlo VII; e Anna di Bretagna, due volte regina di Francia in quanto sposta prima di Carlo VIII e poi di Luigi XII.
Benché costruiti durante la Guerra dei Cent’Anni, gli appartamenti avevano solamente uno scopo residenziale, e non difensivo. Lo dimostrano le grandi finestre e le torri aggraziate, in stile gotico fiammeggiante, nonché il raffinato oratorio di Anna di Bretagna, decorato con il simbolo araldico della regina, l’ermellino.
Dopo la dipartita di Anna di Bretagna, che morì nel Castello di Blois nel 1514, la corte francese si disinteressò alla cittadella reale di Loches. Francesco I ammodernò la città con la costruzione del nuovo municipio, ma non intraprese nessun lavoro al castello, che venne abbandonato a se stesso.
Nel 1801, queste sale furono occupate dalla Sottoprefettura di Loches, che vi rimase fino al 1955.
Oggi, gli appartamenti accolgono una collezione di arazzi fiamminghi, tra cui un capolavoro che raffigura diversi strumenti musicali in voga durante i rinascimento. Tra i dipinti, sono da segnalare due opere di Jean Fouquet: un ritratto di Carlo VII e la Vergine di Melun, che rappresenta Agnes Sorél come una Madonna con Bambino. Alla donna, considerata tra le più influenti della sua epoca, è dedicata una retrospettiva.
Qui si trovano inoltre una copia ottocentesca del processo a Giovanna d’Arco, e del manoscritto miniato di Jean Bourdichon Les Grandes Heures d’Anne de Bretagne. Questo prezioso codice era sia un libro di preghiere sia un trattato di botanica, nel quale appaiono piante, animali e insetti, oltre alle attività quotidiane svolte dalla popolazione.
Chiesa di Sant’Orso
Nota anche come “collegiata”, questa bella chiesa in stile romanico si distingue per le torrette coniche e piramidali, e per il suo portale finemente scolpito con personaggi e animali provenienti dai “bestiari” medievali.
Fu realizzata attorno all’anno 985 per ospitare la reliquia della cintura della Vergine, arrivata da Costantinopoli. La leggenda vuole che questa cintura proteggesse le future madri dai rischi del parto, per questo attirava moltissimi fedeli. Per esaltarne ancora di più l’importanza, Agnès Sorel ordinò la creazione di un prezioso reliquiario d’oro e agata, purtroppo scomparso durante la Rivoluzione.
La chiesa ha un’unica navata con volte in pietra, e presenta ancora parte delle antiche mura dell’undicesimo secolo.
Dal 2005 ospita la tomba di Agnès Sorel, sovrastata da una straordinaria statua giacente in alabastro. Secondo alcuni storici, anche la tomba di Ludovico Sforza si trova qui. Il Duca di Milano è ufficialmente sepolto a Tarascona, ma in realtà i suoi resti potrebbero far parte di alcune sepolture ritrovate nel 2019 e non meglio identificate.
Dopo aver visitato la chiesa, non dimenticate di passare dall’incantevole parco, che gode di una strepitosa vista sulla città.
Il dongione medievale
L’imponente fortezza medievale si trova all’estremità meridionale del complesso, e si compone a sua volta di diverse parti: il torrione di Folco Nerra, due torri laterali, le prigioni e il giardino medievale.
Il possente torrione quadrato di quattro piani e 36 metri è l’elemento dominante della cittadella. Se l’esterno è ben conservato, non si può dire la stessa cosa dell’interno, dove possiamo solo immaginare come fossero suddivisi gli ambienti all’epoca di Folco Nerra. Al piano terra c’erano un pozzo e i forni, al primo piano si trovava invece la sala delle udienze. Il secondo piano era riservato agli appartamenti del conte, mentre l’ultimo serviva come magazzino per le armi. La pavimentazione è scomparsa, ma potrete comunque salire in cima servendovi delle passerelle laterali. Dall’alto del torrione avrete una visuale a volo d’uccello su tutta la zona.
Passando dalla Casa del Governatore arriverete alla Torre Rotonda, alta 25 metri. Si tratta di una costruzione più recente, del quindicesimo secolo, in quanto la struttura del mastio non consentiva l’uso dei cannoni. I suoi tre piani, collegati da una scala a chiocciola, ospitavano alcune celle e una stanza delle torture.
La costruzione nota come Marteletto ha la particolarità di svilupparsi sottoterra, infatti ospitava le prigioni di Stato. Catturato dai francesi durante l’assedio di Novara nel 1500, il duca di Milano Ludovico Sforza arrivò nelle prigioni di Loches nel 1504. Vi rimase per quattro anni, godendo grazie al suo status di privilegi speciali quali ricevere visite, fare passeggiate e dedicarsi alla pittura. Nella sua cella è ancora possibile vedere parte degli affreschi da lui realizzati, tra cui la sua massima “colui che non è contento”.
L’arte carceraria era in realtà molto diffusa all’epoca. La “sala dei graffiti” mostra diversi esempi di incisioni, frase, simboli religiosi, stemmi e veri e propri bassorilievi.
Ai piedi del dongione si trova il giardino medievale, ricco di piante officinali e aromatiche.
Eventi
La Cittadella Reale di Loches ospita numerosi eventi durante tutto l’anno.
Noi abbiamo avuto la fortuna di assistere alle giornate medievali, che si svolgono attorno a ferragosto. In quest’occasione, imperdibile per le famiglie con bambini, le strade e i parchi della cittadella si animano di spettacoli a tema medievale, con giochi di ruolo, rappresentazioni storiche e figuranti in costume. Ci sono inoltre bancarelle informative dove vi spiegheranno come si svolgeva la vita all’epoca, dall’addestramento dei soldati fino alla realizzazione di vestiti, dalla cucina alla cura delle ferite.
Oltre a questo, si organizzano escape game, mostre temporanee e laboratori didattici. Consultate qui l’agenda aggiornata.
Durante questi eventi, è necessario pagare un piccolo sovrapprezzo sul biglietto d’ingresso.