Castello di Chinon, un tuffo nel Medioevo nella Valle della Loira

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  • Categoria dell'articolo:Valle della Loira
  • Ultima modifica dell'articolo:4 Agosto 2023
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Arroccato su un sperone roccioso a guardia della città e del fiume Vienne, il castello di Chinon fu la fortezza di numerosi sovrani francesi nel corso del Medioevo e della Guerra dei Cent’Anni.

Per la sua rilevanza storica, è uno dei più famosi Castelli della Loira, e una tappa imperdibile di questo itinerario in Francia. Tra e sue mura si avvicendarono personaggi leggendari come Enrico II Plantageneto, i suoi figli Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senzaterra, ed infine anche Giovanna d’Arco, che qui incontrò il futuro re Carlo VII.

Benché a lungo trascurato, di recente ha ripreso vita grazie ad un minuzioso restauro, ed oggi potrete visitarlo con un percorso moderno ed interattivo, che vi consentirà di immergervi nelle atmosfere medievaie e rivivere le gesta dei grandi del passato.

Dove si trova e come arrivare

Il Castello di Chinon si trova nella provincia della Tourenne, circa 290 km a sud-ovest di Parigi. Le città più vicine sono Saumur e Tours, rispettivamente a 35 e 45 km.

  • Da Saumur, costeggiate la Loira lungo la D947, la strada panoramica fiancheggiata da grotte di tufo, cantine di vino e coltivazioni di funghi. A Candes-Saint-Martin prendete la D751 per 10 km circa, quindi svoltate a sinistra, restando sempre sulla stessa strada. Attraversato il fiume Vienne, imboccate la D749 e arriverete in paese.
  • Da Tours, prendete la D37 verso sud per uscire dalla città, quindi prendete o svincolo per Saumur/Angers, che vi porterà sulla D751. Da qui, vi basterà proseguire su questa strada per circa 40 km, per arrivare direttamente sulla strada del castello.

Il parcheggio gratuito in Avenue François Mitterand, di fronte all’enoteca Cave des Silènes.

Costi e orari

Il Castello di Chinon è aperto tutti i giorni, fatta eccezione per il 1 gennaio e 25 dicembre.

Apre sempre alle 09.30, e chiude alle 17.00 da novembre a gennaio, alle 18.00 a marzo, aprile, settembre e ottobre, e alle 19.00 tra maggio e agosto.

Nel 2023, i biglietti costano 10,50€ tariffa intera e 8,50€ tariffa ridotta, riservata a portatori di handicap, ragazzi tra 7 e 18 anni, studenti e gruppi di almeno 15 persone. L’ingresso è gratuito per bambini al di sotto di 7 anni, disoccupati e altre categorie. Per tutte le info ed i costi aggiornati, consultate il sito ufficiale.

Il biglietto d’ingresso è comprensivo di histopad, una sorta di guida interattiva con realtà aumentata che vi svelerà tutti i segreti del castello. Con l’histopad potrete inoltre attivare alcuni dispositivi multimediali e postazioni audio nel castello e nel parco, e partecipare a una caccia al tesoro virtuale.

Oltre al biglietto singolo per il castello di Chinon, potrete acquistare anche un conveniente pass per visitare tre castelli della zona: Chinon, Villandry e il romantico Azay-le-Rideau.

Dove dormire

Per visitare Chinon e tutti i castelli della Tourenne, io vi consiglio di fermarvi 2 notti nel capoluogo di provincia, Tours. La città tra l’altro è molto carina, con diverse attrazioni turistiche e un vivace centro storico pieno di affascinanti piazze, negozi e ristoranti.

Noi abbiamo dormito al Kyriad Hotel Joué-lès-Tours, a 10 minuti di auto dal centro. Abbiamo preferito una struttura un po’ decentrata, ma con più servizi come colazione e parcheggio inclusi, dato che gli alloggi in città chiedevano un supplemento per il parcheggio. E’ una struttura spartana, ma per un soggiorno breve va più che bene.

In alternativa, scegliete dalla mappa:



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Quanto tempo dedicare

Per visitare il Castello di Chinon e il borgo medievale vi occorreranno poco meno di 2 ore.

Da qui potrete poi partire alla volta degli altri castelli della Tourenne: Langeais, Villandry, Azay-le-Rideau e Ussé.

Come vedere il castello da fuori

Tutti i Castelli della Loia sono splendidi, e meritano di essere visitati anche all’interno. Poiché però ogni castello richiede come minimo un paio d’ore, e una spesa di 10-15€, mi rendo conto che potrebbe essere necessario sacrificarne qualcuno, limitandosi a una veloce occhiata da fuori.

Per fortuna, la fortezza reale di Chinon può essere ammirata con facilità anche da fuori. Lasciando l’auto nel parcheggio che vi ho indicato, potrete arrivare a piedi fino al ponte d’ingresso.

Un altro bel punto panoramico è dal parco sulla sponda opposta della Vienne, dalla quale avrete una veduta d’insieme sul castello e su tutta Chinon.

Storia del Castello di Chinon

La Fortezza Reale di Chinon si erge su un promontorio roccioso in una posizione particolarmente strategica, giacché consentiva di controllare il traffico lungo la Vienne. Per questo motivo, il sito fu abitato sin dalla preistoria e in epoca gallica.

Nel decimo secolo Chinon era sotto il dominio dei conti di Blois. Tebaldo I, detto “il truffatore”, fece erigere una prima torre residenziale circondata da spesse mura.

Il borgo passò in seguito sotto il casato degli Angiò, noti anche come Plantageneti. Enrico II, già duca di Normandia, nel 1152 sposò Eleonora d’Aquitania, ottenendo il controllo anche di questo territorio, e nel 1154 divenne Re d’Inghilterra. Per mantenere l’unità del suo sterminato territorio, fece di Chinon la propria capitale in terra francese. Fece quindi espandere il castello, con la costruzione del Forte Saint-Georges, e vi trasferì il tesoro reale.

A Enrico II, succedette di figlio Riccardo Cuori di Leone, il quale però morì nel 1199, lasciando l’eredità al fratello Giovanni Senzaterra. Quest’ultimo rinforzò le difese del castello per resistere agli attacchi del re di Francia Filippo Augusto, creando quello che diventerà noto come Forte di Coudray. Nonostante questo, Filippo Augusto riuscì ad impadronirsi della fortezza il 23 giugno 1205, dopo un assedio di nove mesi.

Nel 1308, il Castello fu teatro di un processo a quattro cavalieri templari, tra cui il Gran Maestro Jacques de Molay, che si concluse con la condanna al rogo nonostante i templari avessero confessato i propri peccati davanti a tre cardinali inviati da Papa Clemante V.

Nel ‘400, sotto Carlo VII e Maria d’Angiò, il castello prese la sua forma definitiva, con gli appartamenti reali arredati secondo il gusto rinascimentale. Diseredato dal padre Carlo VI in favore di Enrico V Plantageneto, Carlo VII si trovava a Chinon in esilio. Nel 1429 giunse al castello Giovanna d’Arco, che sosteneva di avere la missione divina di aiutarlo a conquistare la corona. Dopo un lungo esame per dimostrarne la buona fede, svoltosi tra Chinon e Poitiers, Carlo si convinse ad affidare un contingente alla ragazza. La liberazione di Orléans spianò la strada al giovane principe, che riuscì infine a farsi incoronare re nella Cattedrale di Reims.

Perso il ruolo strategico che aveva avuto nella Guerra dei Cent’anni, la Fortezza Reale di Chinon cadde in uno stato di progressivo abbandono. Fu solo grazie alla proclamazione a Monumento Storico nel 1840 che il castello si salvò dalla demolizione. A partire dal 2000 furono avviati imponenti lavori di restauro, che oggi ci permettono di riviverne le atmosfere medievali.

Castello di Chinon, cosa vedere

La Fortezza Reale di Chinon si compone di tre parti separate da fossati, ancora oggi identificabili: il Forte di San Giorgio, lo Chateau du Milieu, e il Forte di Coudray.

Forte San Giorgio

Quest’area, emersa dagli scavi del 2003, corrisponde al palazzo di Enrico II Plantageneto.

Comprendeva tre ali perpendicolari circondate da una cinta muraria e due porte monumentali. Le sale, collegate da diversi cortili, includevano una sala per le udienze, una cappella e gli alloggi reali.

I suoi resti si trovano oggi al di sotto dell’ufficio turistico, all’ingresso del complesso.

Chateau du Milieu

Il Castello di Mezzo è il cuore della fortezza, ed fu fatto costruire da Filippo Augusto dopo che l’ebbe strappato a Giovanni Senzaterra.

Si estende oltre il ponte, e spesso è identificato come il Castello di Chinon, benché non ne sia che una delle tre aree. E’ interamente circondato da possenti mura intervallate da torri, e comprende un grande parco sulla destra e gli appartamenti reali sulla sinistra.

Castello di Chinon, Chateau du Milieu

La porta d’ingresso è la Torre dell’Orologio, realizzata da Giovanni Senzaterra nel 1200 e rimaneggiata diverse volte. Oggi ospita mostre temporanee, e all’ultimo piano è possibile vedere il meccanismo che azionava la campana nel ‘300. Percorrete camminamento di ronda all’ultimo piano per godere di uno splendido panorama sul fiume e sulla città.

Castello di Chinon, Torre dell'Orologio

All’interno del cortile i trovano i resti della Torre del Tesoro, dove Enrico II Plantageneto fece custodire i gioielli della corona. Sulla destra, addossata alle mura, è invece ancora visitabile la Torre dei Cani, così chiamata perché alla sua base c’era l’allevamento delle mute reali da caccia. Più avanti, la più recente Tour de l’Argenton fu progettata verso la fine del ‘400 con una tecnologia in grado di resistere ai colpi d’artiglieria.

Appartamenti Reali

Dei lussuosi appartamenti fatti costruire dalla regina Maria d’Angiò, oggi non resta che l’ala sud. Delle otto sale visitabili, alcune ospitano mostre tematiche, mentre altre sono arredate.

  • Una sala racconta la storia della fortezza, con modellini 3D, mappe e reperti archeologici.
  • Due sale sono dedicate a Giovanna d’Arco, che qui incontrò il re nel 1429.
  • La camera di Carlo VII è stata riscostruita secondo lo stile del primo Rinascimento, basandosi su documenti e mappe. Il pezzo più pregiato è il letto a baldacchino, con una trapunta rossa cucita a mano.
  • Camera di Enrico II ed Eleonora d’Aquitania, arredata in stile medievale.
  • Camera delle udienze, che custodisce armi ed armature della Guerra dei Cent’Anni.
  • Cucine e dispense della regina Maria d’Angiò.

Negli appartamenti si tengono inoltre mostre temporanee.

Forte di Coudray

La terza area del Castello di Chinon presenta tre alte torri:

  • Tour de Boissy, costruita da Riccardo Cuor di Leone e successivamente fortificata da Giovanni Senzaterra. nel quindicesimo secolo fu collegata agli appartamenti reali tramite un ponte levatoio.
  • Tour du Coudray, fatta erigere da Filippo Augusto ed utilizzata come prigione per i Cavalieri Templari. Sulle sue mura soo ancora visibili i graffiti lasciati dai detenuti, per esempio un calvario di Cristo e alcune figure angeliche.
  • Tour du Moulin, all’estremità del complesso, aveva uno scopo prettamente difensivo, infatti è dotata di nicchie per gli arcieri e un camminamento di ronda.

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