Situata sulle rive della Loira, Blois è un’incantevole città ricca di storia e di cose da vedere, nonché il punto di partenza ideale per un viaggio tra i magnifici Castelli della Loira.
Blois fu per diversi anni la principale sede della corte di Francia, e per questo vanta ancora oggi uno splendido castello, che fu teatro di alcuni degli eventi più significativi della storia di Francia. Ogni sovrano che vi soggiornò vi aggiunse il proprio tocco personale, ed oggi ognuna delle sue quattro ali racconta una diversa fase della monarchia.
Il centro storico è un groviglio di saliscendi e strette stradine, sulle quali si affacciano case a graticcio ed edifici nobiliari, ma anche interessanti installazioni artistiche moderne. I bambini si divertiranno tantissimo nella Casa della Magia, un museo interattivo dove stupirsi ed apprendere nuovi trucchi.
Indice
Dove si trova e come arrivare
Blois si trova 185 km a sud di Parigi, raggiungibile con un tragitto in auto di circa 2 ore. Partendo dalla capitale, imboccate la A10 in direzione Bordeaux, e proseguite fino a Orléans. Se ne avete il tempo, approfittatene visitare anche la città di Giovanna d’Arco. Da qui, proseguite sempre in direzione sud fino all’uscita 17.
In cento a Blois ci sono diversi parcheggi a pagamento. Io vi consiglio quello lungo le rive del fiume, oppure il Parking Château, in Avenue du Dr Jean Laigret o quello in Place de la République. Il costo non è eccessivo, circa 10€ per tutto il giorno.
Per quanto si possa anche parcheggiare a bordo strada, vi sconsiglio di imbottigliarvi nelle strette vie del centro storico, anche perché la sosta è limitata a un massimo di 2 ore.
Quanto tempo dedicare
Le più importanti cose da vedere a Blois richiedono poco meno di una giornata. Non dimenticate, dopo cena, di tornare al castello per lo spettacolo di suoni e luci, ne vale la pena-
Nei dintorni della città si trovano tre dei più bei castelli della Loira: Chaumont, Cheverny, e il magnifico Chambord. Vi consiglio quindi di soggiornare a Blois almeno 2 notti, così da poter dedicare una giornata alla città, e una ai castelli.
Dove dormire
La scelta migliore è dormire nei pressi del centro. Dato che probabilmente sarete in auto, vi consiglio di trovate un alloggio con parcheggio incluso, anche se purtroppo in centro non ce ne sono moltissimi. Noi, abbiamo dormito a circa 10 minuti di distanza, al First Inn Hotel, una soluzione comunque comoda visto che la città è piccola.
ecco qualche idea:
Dove mangiare
Mangiare a Blois non sarà sicuramente un problema, il centro è strapieno di ristoranti tipici francesi, soprattutto in Rue Saint Lubin e Rue Henry Drussy.
Noi abbiamo cenato in due ristoranti, entrambi di cucina tradizionale francese e con un prezzo medio di 30€ a testa:
- Il primo, a mio avviso migliore, è Le Castelet. Serve materie prime di qualità e piatti cucinati alla perfezione. Nel mio viaggio, è il posto dove ho mangiato meglio.
- Il secondo, France Terroir, è forse più adatto per un aperitivo, ma anche qui si usano prodotti di grande qualità, preparati con cura dal titolare. Da provare anche la lista dei cocktail. In più, potrete anche acquistare qualche specialità gastronomica da portare a casa.
Altri ristoranti con buone valutazioni, e nella stessa fascia di prezzo sono l’Assiette au Boeuf, Le Denis Papin, La Grolle e Le Comptoir de Mamie Bigoude, una creperia bretone.
Non dimenticate, poi, di fare una pausa golosa alla famosa cioccolateria Max Vauch, in Rue du Commerce.
Storia di Blois
Benché l’area fosse abitata sin dalla preistoria, la prima menzione della città di Blesum Castrum risale al Medioevo, quando Blois era sede della contea di Tebaldo I, detto il Buono. Il suo casato, durato fino all’annessione al regno di Francia nel 1397, fu così potente da inserirsi nelle famiglie reali di Francia, Inghilterra, Navarra, Spagna e Portogallo. In questo periodo furono costruiti i primi ponti sulla Loira, e una fortezza difensiva dove oggi sorge il castello.
In quanto sede della corte di Francia, Blois era frequentata dai più grani personaggi francesi. Nel 1429, Giovanna d’Arco fece della città la sua base operativa per organizzare la liberazione di Orléans dall’assedio inglese.
Nel 1498, Re Carlo VIII morì senza eredi nel castello di Amboise. Il Duca Luigi II ne approfittò per recarsi a Blois ed essere incoronato come Re Luigi XII. Subito dopo sposò la vedova del re, Anna di Bretagna, assicurandosi quindi il controllo anche di quella strategica regione.
Il più importante evento legato alla città fu l’assassinio del Duca Enrico di Guisa nel 1588. Nel corso delle Guerre di Religione, il duca fu il punto di riferimento dei cattolici intransigenti, partecipando attivamente alla “Giornata delle Barricate” e costringendo re Enrico III a proclamarlo comandante generale dell’esercito. In tutta risposta, il re convocò gli Stati Generali nel castello di Blois, e la notte stessa fece assassinare sia Enrico di Guisa sia suo fratello, il Cardinale Luigi di Lorena.
Altre famose personalità legate a Blois furono Caterina e Maria de’ Medici, Gastone d’Orléans e il vescovo David Nicolas de Bertier, che fece ricostruire la cattedrale e il palazzo vescovile.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città subì pesanti bombardamenti, e nel dopoguerra fu necessario ricostruire gran parte del suo centro storico.
Cosa vedere a Blois
Prima di avventurarvi alla scoperta della città, fate un salto all’ufficio del turismo, al 5 di Rue de la Voûte du Château, a pochi passi dal castello. Qui potrete recuperare la mappa turistica e chiedere consigli su cosa fare, dove magiare ed eventuali eventi.
Per risparmiare qualche euro, è inoltre possibile acquistare un biglietto combinato per le principali attrazioni di Blois, ovvero il Castello, lo spettacolo Son e Lumière, la Casa della Magia e la Fondazione del dubbio. Questo biglietto permette inoltre di saltare le code all’ingresso.
Castello reale di Blois
La principale cosa da vedere a Blois è sicuramente il suo splendido castello, abitato nel corso dei secoli da ben sette re e dieci regine di Francia. Arroccato su un’altura, sovrasta il centro cittadino e la Loira con la sua austera grandiosità. Si compone di 4 ali, 564 stanze e 75 rampe di scale, e, per la sua ricchezza e importanza storica, rientra di diritto nei 10 migliori Castelli della Loira. Ritagliatevi non meno di 2 ore per visitarlo in modo approfondito.
Il castello fu realizzato in più fasi, poiché ogni nuovo inquilino lo ampliò o ristrutturò secondo il gusto dell’epoca. Questa peculiarità si riflette nelle facciate che danno sul cortile interno, dove si distinguono chiaramente quattro diversi stili architettonici: gotico medievale, gotico fiammeggiante, rinascimentale e neoclassico.
Il castello è aperto tutti i giorni, ad esclusione del 1 gennaio e 25 dicembre. Per informazioni aggiornate su costi ed orari, consultate il sito ufficiale.
Oltre al biglietto singolo per il castello di Blois, è possibile acquistare anche il Loire Valley Chateaux Pass, che vi permetterà di visitare, ad un prezzo conveniente, anche i castelli di Chenonceau e Chambord.
Ala gotico-medievale
Il modo migliore per visitare il castello è seguirne l’evoluzione storica, partendo quindi dalla parte più vecchia, l’ala gotico-medievale.
Di questo periodo rimane la splendida Sala degli Stati Generali, un ampio salone del ‘200, diviso in due da un colonnato con archi a ogiva. Le pareti e il soffitto, restaurati da Félix Duban nell’800 secondo lo stile medievale, sono decorati con l’onnipresente giglio, emblema del re di Francia. Le finestre, il camino, la scala e il trono fanno anch’essi parte del restauro di Duban. Fu in questa sala che Enrico II convocò gli stati generali nel 1588, occasione in cui ordinò l’assassinio del duca di Guisa.
Qui potrete anche osservare alcuni modellini del castello, che ne raccontano l’evoluzione e le modifiche apportate da Luigi XII, Francesco I, e Gastone d’Orlèans, dai quali prendono i nomi le rispettive ali.
L’unica altra vestigia dell’epoca medievale è la Torre di Foix, che oggi si trova nei giardini della terrazza sud.
Ala Luigi XII
Una volta diventato re di Francia nel 1498, Luigi XII fece di Blois la sua residenza principale, togliendo importanza al Castello di Amboise, e insieme alla moglie Anna di Bretagna commissionò importanti lavori di restauro.
L’ala Luigi XII è caratterizzata da una facciata in stile gotico fiammeggiante, con alternanza pietre bianche e mattoni rossi, un porticato, due torri scalari, abbaini svettanti e tetto in ardesia. Come decorazioni dominano l’istrice e l’ermellino, i simboli aralici del re e della regina, e il giglio.
All’esterno, nella nicchia sopra il portone si trova una statua equestre del re a grandezza naturale, copia dell’originale distrutta dai rivoluzionari.
Questa zona ospita oggi il Museo delle Belle Arti di Blois, il cui ingresso è incluso nel biglietto. Le sue otto sale ospitano una discreta collezione di dipinti e sculture dal rinascimento all’800, medaglioni in terracotta, e una raccolta di arazzi fiamminghi provenienti dai castelli di Saint-Germain-Beaupré e Beauregard.
Al periodo di Luigi XII risalgono anche la Cappella di Saint Calais e il Padiglione Anna di Bretagna, unica vestigia rimasta dei giardini terrazzati. La cappella fu parzialmente abbattuta durante la realizzazione dell’ala Gastone d’Orléans, e poi ricostruita da Duban nell’800, quindi dell’originale non resta quasi più nulla.
Ala Francesco I
François d’Orléans sposò Claudia, figlia di Anna di Bretagna e Luigi XII, e alla morte de quest’ultimo nel 1515 salì al trono con il nome di Francesco I. Ordinò vari lavori di riqualificazione del castello, tra cui la realizzazione di una grande biblioteca. Tuttavia, dopo la morte della regina nel 1524, il re abbandonò Blois e si trasferì a Fontainebleu, portando con sé i preziosi volumi, gli arredi e gli arazzi. In seguito, il castello fu abitato dal suo successore Enrico II, insieme alla consorte Caterina de’ Medici e ai loro figli.
L’ala nord del castello fu ristrutturata in stile rinascimentale italiano. Chiamata anche Facciata delle Logge, la facciata esterna è in pietra grigia, e si ispira alle Logge di Raffaello del Vaticano. Quella che dà sul cortile interno è decorata con salamandre, l’emblema del re, ed ha come elemento di spicco il monumentale scalone a chiocciola ottagonale. La scala, forse progettata da Leonardo, è sostenuta da pilastri dotati di nicchie, le cui statue sono un’opera ottocentesca di Charles Émile Seurre.
Il piano terra ospitava le stanze di servizio, ed oggi nelle ex cucine ha sede il Lapidario, che custodisce statue e decorazioni originali delle varie ali.
Al primo piano potrete visitare la Sala dei Capitani delle Guardie e la Sala delle Guardie, la Galleria della Regina, che ospita i busti dei re di Francia, la camera da letto della regina Caterina de’ Medici, l’oratorio e lo Studiolo della regina Maria de’ Medici.
Al secondo piano si trovano la Galleria Duban, con stampe e disegni che raccontano i lavori di restauro portati avanti dall’architetto, la Sala del Consiglio, la Sala dei Guisa, la Sala del Re, il gabinetto nuovo e la camera da letto del re, dove fu assassinato il Duca di Guisa.
Ala Gastone d’Orléans
Terzo figlio di Enrico IV e Maria de’ Medici, ed erede di Luigi XIII, Gastone ricevette il castello di Blois nel 1626, come dono di nozze da parte del re. Quando il fratello morì, lasciando il trono ad un giovanissimo Luigi XIV (che aveva solamente 5 anni), Gastone d’Orléans partecipò alla fronda contro il Cardinale Mazzarino, in seguito alla quale fu esiliato a Blois, dove rimase fino alla morte.
L’ala che prende il suo nome è uno dei primi esempi di stile classico, dall’aspetto simmetrico e dotata di un colonnato dorico semicircolare. I lavori durarono solamente tra il 1635 e il 1638, perché alla nascita di Luigi XIV Gastone perse il titolo di erede al trono e, di conseguenza, i finanziamenti. Per questo motivo quest’area è incompleta, fatto salvo per la magnifica cupola intarsiata che sovrasta l’atrio.
Gli spazi interni, mai utilizzati come appartamenti, ospitano oggi la biblioteca, mostre ed eventi, oltre al bar e ai servizi pubblici.
Dopo la morte di Gastone d’Orléans, il castello di Blois cadde in stato d’abbandono, salvandosi dalla demolizione solo perché venne assegnato all’esercito. Nel 1840 fu inserito tra i Monumenti Storici di Francia, ristrutturato e successivamente aperto al pubblico.
Spettacolo Son et Lumière
Lo spettacolo serale di luci e suoni si svolge nel cortile del Castello di Blois tra aprile e settembre, e durante le feste di Ognissanti.
Con i suoi strabilianti effetti speciali racconta la storia del castello e dei personaggi storici che vi si sono avvicendati, da Giovanna d’Arco a Caterina de’ Medici. I giochi di luci sono molto scenografici, studiati (come quelli di Chartres) per ricalcare la struttura dell’edificio, che sembra prendere nuova vita.
Pur durando quasi un’ora, non è per nulla noioso, anche se non si conosce il francese.
Casa della Magia
L’edificio ottocentesco antistante il castello ospita la Casa della Magia, un museo sull’arte della prestidigitazione e illusione dedicato al mago e orologiaio francese Robert Houdin, nato a Blois nel 1805. Molto amata dai bambini, a mio avviso è un’attività divertente anche per gli adulti.
Già da fuori potrete assistere a un divertente spettacolo, con le teste di drago dorate che escono dalle finestre ogni 30 minuti.
Inaugurata nel 1998, la mostra all’interno si compone di cinque spazi tematici:
- un simpatico spettacolo di magia dal vivo, che si svolge al piano inferiore ad orari prestabiliti.
- la sala delle illusioni ottiche, dove potrete sperimentare diversi tipi di effetti ottici, giochi matematici, trucchi prospettici e molto altro.
- il tempio circolare, nel quale Robert Houdin in persona vi accompagnerà in un viaggio immersivo nella storia della magia.
- le mostre sulla vita e le creazioni di Houdin, che comprende diversi oggetti personali del mago, lasciati in eredità dai suoi discendenti.
- la soffitta magica, dove tra le centinaia di oggetti accatastati potrete imparare qualche trucco magico.
La Casa della Magia è aperta tutti i giorni, consultate qui orari e costi aggiornati.
Fondazione del Dubbio
La Fondazione del dubbio è un museo di arte contemporanea, che raccoglie opere di artisti del movimento Fluxus. Questa corrente artistica anti-commerciale, nata negli anni ’60, si basa sulla mescolanza di discipline artistiche e di diversi media, raggruppando arte figurativa, architettura, design e letteratura.
Le opere qui custodite sono circa 300, realizzate da artisti che si sono spinti oltre i limiti imposti dai canoni della storia dell’arte, tra i quali Gino di Maggio, Robert Filliou, Benjamin Vautier e Yoko Ono.
Oltre alla mostra permanente, il museo organizza esposizioni temporanee.
Per costi e orari aggiornati, cliccate qui.
Scalinata Denis Papin
La scala Denis Papin si trova all’angolo dell’omonima via, che è anche la strada principale di Blois.
Collega la parte bassa della città con quella alta, ma la sua particolarità è che i suoi gradini sono rivestiti con adesivi che vanno a formare giganteschi disegni. Le opera cambiano stagionalmente, e possono rappresentare quadri famosi, opere di fantasia, rievocare fatti di cronaca o eventi storici. Nel 2019, in occasione del 500° anniversario del Rinascimento, la scala si è ricoperta di una riproduzione della Monna Lisa di Leonardo da Vinci.
Il punto migliore da cui ammirare i disegni è da Rue Denis Papin, ma fate attenzione, la strada è molto trafficata.
Cattedrale di San Luigi
Il principale luogo di culto cattolico di Blois si trova all’estremità orientale del centro storico, in posizione sopraelevata e ben visibile dal ponte Jacques Gabriel.
Una prima chiesa dedicata al vescovo Saint Solenne fu eretta in questo sito già nel dodicesimo secolo, ma di questo edificio rimane solamente la cripta, che si trova sotto il coro.
La facciata risale al 1544, e presenta elementi gotici, come le guglie e le gargolle, ed elementi rinascimentali, come l’imponente campanile.
Anche l’interno fu interamente ricostruito nel corso dei secolo. Nel 1678, una tempesta distrusse la navata, che fu ricostruita con l’attuale assetto a tre navate con cappelle laterali e un coro circondato da cappelle absidali. Le vetrate, distrutte dai bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale, sono state realizzate nel 2000 dagli artisti Jan Dibbets e Jean Mauret, mentre l’organo fu donato nel 1697 da Luigi XIV.
Giardini dell’antico palazzo vescovile
Sulla piazza dietro la cattedrale si affaccia in municipio di Blois. Oltrepassate il cancello per arrivare al parco pubblico con gli splendidi giardini terrazzati, in posizione panoramica sulla Loira.
Direttamente sotto la terrazza potrete ammirare il coloratissimo roseto, aperto da maggio a settembre. Proseguendo ancora, si arriva alla statua equestre di Giovanna d’Arco e al Jardin des Senses, un orto botanico con piante aromatiche e fiori che risveglieranno i vostri sensi.
Centro storico
Il centro storico di Blois si estende a nord della Loira, tra i castello e la Cattedrale.
Cominciate il vostro giro da Piazza Luigi XXII, animata dal mercato gastronomico del sabato mattina. Proseguite verso Rue Saint Lubin, una delle più antiche strade di Blois, nota anche come Quartier des Arts. Qui si trovano diversi negozi di antiquariato e botteghe artigiane, case a graticcio e ristoranti. In fondo alla strada c’è la medievale Chiesa di San Nicolas de Blois, visibile anche dal castello.
Tornate ora verso la piazza principale ed imboccate la pedonale Rue des 3 Clefs, che insieme a Rue de Commerce è il centro dello shopping cittadino.
Poiché l’aristocrazia voleva vivere il più possibile vicino al re, la città è ricchissima di case signorili. Poco distante dalla cattedrale, la Casa degli Acrobati è una delle più belle case a graticcio della città, grazie alla sua facciata decorata con figure di acrobati e animali mitologici. Altre interessanti dimore storiche sono l cinquecentesco Hôtel d’Alluye e Hôtel de Villebresme, noto anche come “casa di Denis Papin”.
L’edificio più antico di Blois è la Tour Beauvoir, una massiccia torre medievale, che servì sia come strumento di difesa sia come prigione.