Castello di Villandry, i più bei giardini della Valle della Loira

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  • Categoria dell'articolo:Valle della Loira
  • Ultima modifica dell'articolo:2 Agosto 2023
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Il Castello di Villandry è l’ultima grande dimora realizzata nel ‘500 sulle rive della Loira.

Eretto nel ‘500 da Giovanni il Bretone, il palazzo versava in stato di abbandono ed era prossima alla demolizione quando, ad inizio ‘900, lo scienziato spagnolo Joachim Carvallo l’acquistò per dare spazio alla sua pinacoteca. Con grande impegno e dedizione, Carvallo riportò la tenuta agli antichi splendori, una missione portata tuttora avanti dai suoi discendenti.

Oggi, questo elegante palazzo rinascimentale è conosciuto per i suoi curatissimi giardini alla francese, che circondano il castello in un tripudio di colori e profumi. Sei aree tematiche da scoprire con calma, passeggiando tra i vialetti sterrati e all’ombra delle terrazze panoramiche.

Dove si trova e come arrivare

Il Castello di Villandry si trova nella provincia della Tourenne nella Valle della Loira, circa 270 km a sud-ovest di Parigi. La città più vicina è Tours, a 17 km. Se state facendo un itinerario dei Castelli, è probabile che arriviate a Villandry proprio da qui.

Usciti da Tours, imboccate la D7 verso ovest costeggiando il fiume Cher, e proseguite per circa 11 km. Arriverete sulla strada principale di Villandry, con il castello sulla vostra sinistra.

Potete lasciare l’auto lungo la strada, oppure nel grande parcheggio gratuito in riva al fiume. Il primo che incontrerete è riservato ai pullman ma, proseguendo fin oltre il castello, troverete sulla destra l’ingresso al parcheggio delle automobili.

Se invece preferite viaggiare in comodità, prendete in considerazione un tour guidato.

Dove dormire

Per visitare Villandry e tutti i castelli della Tourenne, io vi consiglio di fermarvi 2 notti nel capoluogo di provincia, Tours. La città tra l’altro è molto carina, con diverse attrazioni turistiche e un vivace centro storico pieno di affascinanti piazze, negozi e ristoranti.

Noi abbiamo dormito al Kyriad Hotel Joué-lès-Tours, a 10 minuti di auto dal centro. Abbiamo preferito una struttura un po’ decentrata, ma con più servizi come colazione e parcheggio inclusi, dato che gli alloggi in città chiedevano un supplemento per il parcheggio. E’ una struttura spartana, ma per un soggiorno breve va più che bene.

In alternativa, scegliete dalla mappa:



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Costi e orari

I giardini del Castello di Villandry sono aperti tutti i giorni, gli interni sono invece visitabili solamente da febbraio a metà novembre, e nel periodo delle feste natalizie.

Gli orari variano a seconda della stagione. In linea di massima, i giardini aprono alle 9.00 in estate e alle 9.30 in inverno, chiudendo rispettivamente alle 19.00 o alle 17.30. La cosa migliore è sempre verificare sul sito ufficiale gli orari aggiornati in base al periodo della vostra visita-

Il biglietto costa 13€ per castello e giardini, e 8€ per i soli giardini, mentre l’audioguida costa 4€. Sono poi previsti sconti per minorenni, studenti e gruppi numerosi.

Potete acquistare i biglietti in anticipo online, ma in realtà non è necessario. Non ci sono infatti particolari restrizioni, ed in più il biglietto pre-acquistato non vale come salta-fila.

E’ inoltre disponibile un pass molto conveniente, con il quale potrete visitare a un prezzo interessante ben tre castelli della zona: Villandry, Azay-le-Rideau e Chinon.

Quanto tempo dedicare

Per visitare il Castello di Villandry vi occorreranno circa 3 ore, la maggior parte delle quali passate nei giardini. proprio perché passerete molto tempo all’aperto, cercate di programmare la vostra visita in una giornata di sole e, se viaggiate in estate, al mattino, quando fa meno caldo.

Come vedere il castello da fuori

Almeno per quanto riguarda i principali Castelli della Loira, io vi consiglio di visitare anche l’interno. Ogni castello ha una propria peculiarità, una propria storia e qualcosa da raccontare, ed è bello scoprire come le vicende dei vari personaggi si accavallino ed intreccino da un castello all’altro.

Mi rendo però conto che visitare sempre anche l’interno sia parecchio impegnativo, sia per quanto riguarda il costo sia per il tempo a disposizione.

Per quanto riguarda Villandry, purtroppo senza entrare si riesce a vedere pochissimo. La tenuta è interamente recintata da un muretto e da alberi e siepi, che rendono quasi impossibili vedere all’interno. Facendo un giro a piedi attorno al muro di cinta, ogni tanto troverete qualche cancello in ferro battuto, attraverso il quale potrete dare una sbirciata al castello e ai giardini, ma sinceramente sono visuali molto parziali che non rendono minimamente giustizia alla bellezza dei giardini.

Storia del Castello di Villandry

Una prima fortezza fu costruita in questo sito durante il Medioevo, quando il villaggio si chiamava Le Colombier. All’epoca, la regione della Loira era contesa tra diversi signori locali.

Fu proprio qui che il 4 luglio 1189 avvenne la firma della “pace di Colombier“, nella quale Enrico II il Plantageneto riconobbe come suo unico erede il figlio Riccardo Cuori di Leone, alleato del re di Francia Filippo Augusto. Questo episodio contribuì alla caduta della dinastia dei Plantageneti.

Il grande architetto dell’attuale castello fu Giovanni il Bretone, ministro delle finanze di Re Francesco I. Nel 1536, egli fece demolire la fortezza medievale, ad eccezione del possente torrione, ed eresse il castello in stile rinascimentale che possiamo ammirare ancora oggi.

Il suo casato mantenne la proprietà fino al 1754, quando passò nella mani del marchese Michel Ange di Castellane. Quest’ultimo ammodernò la tenuta per adeguarla al gusto neoclassico del diciottesimo secolo, con l’aggiunta di boiserie e dello scalone con la rampa in ferro battuto. Non tutte le modifiche furono positive, tuttavia. La facciata fu completamente snaturata, e i giardini alla francese lasciarono il posto a un parco all’inglese.

Nell’800 si succedettero diversi proprietari, ed il castello cadde in uno stato di abbandono, al punto che si pensò di demolirlo.

Nel 1906 lo scienziato spagnolo Joachim Carvallo e sua moglie, l’ereditiera americana Ann Coleman, acquistarono Villandry si dedicarono anima e corpo al suo restauro. I lavori, portati avanti da 1000 operai, consistettero nel realizzare degli appartamenti privati nell’ala destra, riportare la facciata e l’esterno allo splendore rinascimentale, creare un museo d’arte moderna nell’ala sinistra, e realizzare i meravigliosi giardini alla francese.

Il castello è attualmente proprietà del loro pronipote Henri Carvallo, che come i suoi predecessori continua a prendersi cura della tenuta con grande impegno.

Castello di Villandry, cosa vedere

Architettura

Il Castello di Villandry ha la classica struttura rinascimentale a ferro di cavallo, con un cortile centrale attorno al quale si sviluppano le tre ali, circondate da un fossato.

La facciata ha forme armoniose e simmetriche, Noterete infatti che finestre, cornicioni e il colonnato sono perfettamente allineati e speculari. Il tetto in ardesia scura e i luminosi lucernari conferiscono plasticità, e alleggeriscono la struttura.

Castello di Villandry

Salta subito all’occhio il massiccio torrione difensivo, unica vestigia della fortezza medievale e stilisticamente molto diverso dal resto dell’edificio. Sobrio e funzionale, con mattoni in tufo a vivo, presenta come uniche decorazioni le delicate merlature sulla sommità. Salite in cima per ammirare un panorama a volo d’uccello sui giardini.

Castello di Villandry, panorama dalla torre medievale

Gli interni

La visita del Castello di Villandry comincia dall’ala destra, che ospita gli appartamenti privati. Potrete visitare circa una quindicina di stanze, ognuna con un proprio carattere, ma tutte decorate e arredate con prezioso mobilio settecentesco.

Tra le più belle citiamo:

  • Sala da pranzo, che con la sua boiserie rosa salmone, il pavimento a scacchiera e la grande fontana al muro appartiene al registro dei monumenti storici.
  • La camera “dell’orto”, nella quale le delicate tappezzerie a motivi floreali e le geometrie del pavimento a parquet rimandano alla vista sui giardini all’esterno.
  • La camera di Joachim Carvallo, che scelse per sé la stanza con la migliore vista sui giardini e sul suo amato orto botanico.

L’ala sinistra è occupata dalla galleria d’arte privata dei Carvallo. Andata parzialmente dispersa a causa delle varie successioni, comprende per lo più opere della corrente realista spagnola del diciassettesimo secolo.

Fiore all’occhiello del secondo piano è il meraviglioso Salone Orientale, al primo piano. Il suo straordinario soffitto mudejar arriva direttamente dal palazzo dei duchi di Maqueda a Toledo, che fu demolito all’inizio del ‘900. E’ composto da 3600 pezzi di legno e, per ricostruirlo a Villandry, occorse circa un anno. Come su richiesta degli spagnoli, furono esclusivamente artigiani mori ad occuparsi del complesso lavoro. Le decorazioni mescolano elementi arabeggianti e cristiani, come le corde francescane e le conchiglie di Santiago di Compostela. Le tele esposte in questa stanza appartenevano al marchese De Castellane, e ricordano le sue campagne in Medio Oriente.

I giardini

I giardini di Villandry sono, per me, i più belli di tutti i Castelli della Loira. Sono divisi in sei aree tematiche, disposte su livelli e collegate da sentieri e scale. Per ammirare al meglio le elaborate geometrie sapientemente intagliate nella vegetazione, vi consiglio di osservarli dalle terrazze panoramiche.

Dalla primavera all’autunno sono inoltre organizzate diverse attività come visite guidate, spettacoli pirotecnici e animazioni per grandi e piccoli.

I Giardini Ornamentali

I due giardini ornamentali furono immaginati come un’estensione dei salotti interni, per questo sono anche detti primo e secondo salone.

Quello più vicino al castello è il Giardino dell’Amore. Si ispira allo stile andaluso, ha una fontana centrale ed è diviso in quattro aiuole, ognuna delle quali raffigura, attraverso colori e forme, una diversa fase dell’amore.

L’amore tenero è simboleggiato dai cuori separati dalle fiamme. L’amore appassionato è raffigurato con un’allegoria di cuori spezzati dal vortice della passione, che si intrecciano come in una danza. Quattro ventagli angolari, corna e lettere d’amore simboleggiano l’amore volubile, mentre lame di pugnali rappresentano l’amore tragico, in ricordo dei duelli cavallereschi.

Accanto sorge il Giardino delle Croci, dove sono ben riconoscibili la croce di Malta e quella di Linguadoca.

La seconda sezione del giardino ornamentale si estende oltre il canale, accanto al Giardino delle Croci, ed è anche detto Giardino della Musica. In posizione rialzata, si compone di 12 quadrati in siepi di bosso che rievocano la musica, con triangoli che raffigurano cetre e arpe e alberelli di bosso intagliati a candelabro.

Il Giardino d’Acqua

Salendo ancora di un livello, si raggiunge il Giardino d’Acqua, al centro del quale si trova una gigantesca vasca a forma di specchio, simile a quella dei giardini di Versailles. Tutt’intorno ci sono delle semplici aiuole d’erba, con fontane circolari incorniciate da alberelli di bosso.

Il punto migliore per godere della tranquillità di questo giardino è dalle panchine del lungo viale alberato soprastante.

Castello di Villandry, giardino d'acqua

Il Giardino del Sole

Accanto al Giardino d’Acqua c’è il Giardino del Sole, commissionato da Henri Carvallo in occasione del centenario dei giardini ed inaugurato nel 2008.

E’ suddiviso in tre aree. La prima è la stanza delle nuvole, caratterizzata da cespugli e vaporosi fiori dai colori tenui, come bianco e lilla. Segue la stanza del sole, dominata dal colore giallo e con al centro una fontana a forma di stella. Infine, la stanza dei bambini, dove si trova un’area gioco perfetta per far svagare i più piccoli.

Il Labirinto

Il labirinto è l’elemento immancabile di ogni giardino rinascimentale. Oltre a richiamare il mito classico del Minotauro, è un riferimento cristiano al cammino dell’uomo verso Dio, ma si può anche intendere semplicemente come una forma di intrattenimento.

Quello di Villandry è realizzato in siepi di carpino, e al suo centro svetta una torretta panoramica.

Il giardino dei Semplici

Costruito sopra l’orto e a ridosso del muro di cinta, il Giardino dei semplici è d’ispirazione medievale. Qui trovano collocazione oltre 30 specie piante aromatiche ed officinali organizzate in aiuole rotonde, che simboleggiano l’eternità.

L’orto

L’orto botanico è senza dubbio l’elemento di spicco dei giardini, nonché la sezione più grande.

E’ composto da 9 giardini quadrati, identici nelle dimensioni ma ognuno con motivi geometrici e colori unici. La particolarità è che queste nove aiuole mescolano fiori e piante ornamentali con verdure e alberi da frutto, appositamente disposte per creare blocchi di colori a contrasto e dalle forme più disparate. Le verdure non sono certo scelte a caso, sono infatti autorizzate solamente quelle diffuse e consumate in epoca rinascimentale. La semina avviene due volte l’anno, con attenzione alla stagionalità.

Quella di piantare fiori accanto alle colture è un’antica tradizione dei monaci medievali, riscoperta da Joachim Carvallo quando studiò vecchi documenti sui giardini originali della tenuta.

Successivamente furono aggiunte le fontane centrali, i pergolati ricoperti di rampicanti e le recinzioni, che rendono questo angolo dei giardini particolarmente romantico.

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