Castello di Chaumont, arte e natura nella Valle della Loira

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  • Categoria dell'articolo:Valle della Loira
  • Ultima modifica dell'articolo:4 Agosto 2023
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Affacciato sulle rive della Loira, il Castello di Chaumont è circondato da un immenso parco e, con le sue torri bianche dai tetti appuntiti e il ponte levatoio, sembra appena uscito da un libro di fiabe.

Costruito durante il Rinascimento, fu abitato da importanti personaggi, quali Caterina de’ Medici e Diane di Poitier. A fine ‘800, i coniugi de Broglie lo ristrutturarono completamente, ricostruendo le atmosfere del quindicesimo secolo e arricchendolo con il parco, le scuderie e una fattoria.

Oggi è uno straordinario museo dove ammirare arazzi e arredi rinascimentali, mobilio ottocentesco, ma anche le installazioni d’arte contemporanea del Centro d’Arte e Natura di Chaumont.

Ogni estate vi si svolge inoltre il Festival Internazionale dei Giardini, una mostra di architettura paesaggistica.

Con la sua affascinante storia, la ricchezza degli arredi, il magnifico parco e la vena artistica, Chaumont è uno dei Castelli della Loira più completi, assolutamente da non perdere nel vostro itinerario in questa magnifica regione.

Castello di Chaumont

Dove si trova e come arrivare

Il Castello di Chaumont si trova nelle campagne della Valle della Loira, circa 200 km a sud-ovest di Parigi. La città più vicina è Blois, che dista solamente 18 km. Il modo migliore per arrivarci è in automobile.

Partendo da Blois, costeggiate la Loira lungo la D952 per 16 km, fino ad arrivare a Chaumont-sur-Loire. Attraversate il ponte e risalite fino all’incrocio con Rue Maréchal de Lattre. Svoltate quindi a destra su Rue Village Neuf, e continuate seguendo le indicazioni fino al grande parcheggio gratuito.

Costi e orari

Il Castello di Chaumont è aperto tutti i giorni, fatta eccezione per il 1 gennaio e 25 dicembre.

Apre sempre alle 10.00, mentre l’orario di chiusura varia a seconda della stagione, dalle 17.30 in inverno alle 20.00 in estate.

Anche i costi variano in base al periodo dell’anno. Tra maggio e ottobre, quando è perativo il Festival dei Giardini, il biglietto intero costa 20€, mentre nel resto dell’anno costa 14€. Sono previste riduzioni per bambini e ragazzi fino a 18 anni, studenti e disabili, oltre a pacchetti combinati per le famiglie.

Per info sugli orari ed i costi aggiornati, vi suggerisco di verificare sul sito ufficiale.

Il castello è inoltre incluso nel Pass Chateaux, il biglietto combinato che vi permetterà di visitare diversi castelli nei dintorni di Blois ad un prezzo vantaggioso. Le opzioni sono molteplici, consultate il questa pagina per confrontarle e scegliere quella che fa più al caso vostro.

Quanto tempo dedicare

Per visitare il Castello di Chaumont e il suo parco vi basteranno un paio d’ore. Per visitare anche il Festival dei Giardini, però, vi occorreranno almeno altre 2 ore, visto che il parco è molto articolato.

In tutto, considerate quindi mezza giornata, in ogni caso non meno di tre ore.

Proprio perché le più belle cose da vedere sono all’esterno, cercate di tenere questa la visita per una bella giornata.

Dove dormire

Io vi consiglio di pernottare a Blois. Questa bella e tranquilla cittadina di provincia offre diverse attrazioni turistiche, tra cui il bellissimo Castello Reale, e dispone inoltre di una vasta scelta di hotel, ristoranti e negozi. In più, è strategicamente collocata a meno di un’ora di distanza da ben 5 Castelli della Loira: Chambord, Chaumont stesso, Cheverny, Amboise e Chenonceau.

Io ho dormito al First Inn Hotel, un po’ fuori città, ma dotato di tutto ciò che ci serviva per il nostro viaggio itinerante. In alternativa, scegliete direttamente dalla mappa:



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Come vedere il castello da fuori

Almeno per quanto riguarda i 10 migliori Castelli della Loira, io vi consiglio di visitare anche l’interno. Ogni castello ha una propria peculiarità, una propria storia e qualcosa da raccontare, ed è bello scoprire come le vicende dei vari personaggi si accavallino ed intreccino da un castello all’altro.

Mi rendo però conto che visitare sempre anche l’interno sia parecchio impegnativo, sia per quanto riguarda il costo sia per il tempo a disposizione.

Il Castello di Chaumont è tra i più facili da vedere da fuori, dato che si trova in posizione panoramica sulle rive della Loira.

Non impostate il navigatore sul castello, altrimenti vi porterà verso l’ingresso a pagamento. Impostate invece il centro di Chaumont-sur-Loire, e parcheggiate nello spiazzo accanto al ponte. Potete vedere il castello anche da sotto, camminando lungo le stradine del paese, ma la visuale migliore si ha dalla sponda opposta della Loira, dalla quale vi apparirà in tutto il suo splendore.

Per quanto riguarda invece il parco e i giardini, non c’è nessun modo di vederli senza pagare il biglietto

Storia del Castello di Chaumont

Una prima fortezza difensiva sulla Loira fu costruita in questo sito da Oddone I, figlio di Tebaldo di Blois. Nel 1037 la proprietà passò a Gelduin il Giovane, rimanendo nelle mani del suo casato fino a Denise de Fougère. Con il matrimonio di quest’ultima con Sulpice d’Amboise, il castello passò in mano agli Amboise.

Nel 1455 re Luigi XI fece distruggere il castello come atto di rappresaglia contro Pietro d’Amboise, colpevole di aver partecipato alla ribelle Lega del Bene Pubblico. Ottenuto il perdono reale, il figlio Pietro iniziò i lavori di ricostruzione.

Circa un secolo più tardi, la regina Caterina de’ Medici divenne proprietaria della tenuta finché, alla morte del suo consorte re Enrico II, non costrinse la sua rivale Diana di Poitier a rifugiarsi qui, facendosi consegnare il più prestigioso Castello di Chenonceau.

Nel 1750 Jacques-Donatien Le Ray, sostenitore della guerra di indipendenza americana, acquistò il castello ospitandovi, tra gli altri, Benjamin Franklin, in favore del quale organizzò persinp un colloquio con il re.

L’ultima proprietaria di Chaumont fu l’ereditiera Marie-Charlotte Constance Say, divenuta poi Madame de Broglie in seguito al matrimonio con Henry-Amedée de Broglie. I coniugi si impegnarono moltissimo nella ristrutturazione del castello, costruendo le scuderie, il parco, e facendo installare riscaldamento, acqua corrente ed elettricità. Caduta in rovina, l’ormai vedova de Broglie vendette la tenuta allo stato francese nel 1938.

Fotografia dei coniugi de Broglie

Nel 2000 il castello e tutta la Valle della Loira furono nominati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.

Castello di Chaumont, cosa vedere

Il Castello

I coniugi de Broglie fecero realizzare degli appartamenti a loro uso privato, ed in più destinarono un’ala del castello a museo, ristrutturando alcune sale secondo l’aspetto che potevano avere nel ‘500.

Sparse ovunque tra le stanze del castello, le scuderie, la fattoria e il parco, potrete ammirare le installazioni d’arte contemporanea finanziate dal Centro d’Arte e Natura di Chaumont. Alcune sono perenni, come la sfera di fiori nella scuderia e le tre sculture che accolgono i visitatori nel giardino della fattoria, altre invece durano solo una stagione.

Appartamenti storici

Gli appartamenti storici sono arredati con arazzi e mobilio originale del quindicesimo e sedicesimo secolo, scelti con cura dai de Broglie nel corso dei loro numerosissimi viaggi.

La Camera di Ruggeri prende il nome dal simbolo sulla cappa del camion, la lettera greca delta con tre lune piene. Questo simbolo potrebbe fare riferimento a Cosimo Ruggeri, uno degli astrologi chiamati a corte da Caterina de’ Medici, oppure a Diana di Poitiers. L’elemento di spicco della stanza è il camino policromo, oltre ai bauli da viaggio e il letto a baldacchino.

La Camera di Caterina de’ Medici custodisce il più antico arazzo del castello, proveniente da Tournai e raffigurante il mito di Perseo e Pegaso. Ci sono poi un ritratto della regina madre, un letto in stile Enrico II, e una collezione di medaglioni realizzati da Giovanni Battista Nini e raffiguranti diversi personaggi storici, tra cui la regina Maria Antonietta.

La Sala del Consiglio, con un meraviglioso soffitto a cassettoni e tappezzata di arazzi, era utilizzata per i ricevimenti. Da non perdete anche il pavimento in maiolica acquistato nel 1898 dal Palazzo Collutio di Palermo.

La Sala delle Guardie è arricchita con armature d’epoca e parti di un’uniforme ottomana, offerta in dono dal Maharaja di Kapurthala. Qui potrete ammirare inoltre un prezioso forziere di 250 kg dotato di un complesso sistema di chiusura, che lo rendeva più sicuro di una cassaforte.

Appartamenti privati

Poiché gran parte del mobili originale fu venduto all’asta quando la famiglia cadde in rovina, l’arredo che vedrete negli appartamenti della famiglia de Broglie è una ricostruzione fedele, che racconta lo stile di vita fin troppo dispendioso dei coniugi de Broglie.

La sala da pranzo presenta un meraviglioso camino neogotico e una credenza del 1880. La principessa era nota per ricevere molti ospiti nel corso dei suoi pasti sfarzosi e anticonformisti.

La biblioteca è arredata in stile Napoleone III, tra cui una rarissima poltrona “indiscreta”, sulla quale più dame potevano adagiarsi a spettegolare. Alle pareti sono appesi due arazzi che raccontano la vita di Alessandro Magno e un ritratto della principessa de Broglie.

Il salottino conserva un set composto da sedie, divano, pannello da camino, e poltrona con poggiapiedi, così prestigioso da essere iscritti nell’elenco dei Monumenti storici.

La sala da biliardo era l’ambiente riservato ai gentiluomini, che si ritrovavano qui per giocare, fumare il sigaro e discutere di politica ed economia. Il soffitto è uno dei pochi elementi originali del castello, mentre gli arazzi fiamminghi alle pareti raffigurano episodi della vita di Annibale.

Il parco

Il giardino all’inglese fu realizzato tra il 1884 e il 1888 dall’architetto paesaggista Henri Duchêne, su commissione di Henri-Amédée de Broglie. All’epoca il castello era circondato da una chiesa con cimitero e alcune case, che il principe fece demolire e ricostruire più a valle.

Nonostante il suo aspetto selvaggio, il parco del Castello di Chaumont è stato studiato in ogni minimo dettaglio per creare una cornice naturale che rende il castello ancora più pittoresco.

Il viale d’accesso, circondato da aiuole fiorite, crea uno scenario da sogno al quale non si può restare indifferenti. I due sentieri concentrici, uno più breve e uno più lungo, vi accompagneranno attraverso prati e boschetti, dove ammirare sequoie, cedri del Libano secolari, e ampi prati verdi.

L’elemento architettonico di maggior valore è il ponte rustico, una struttura in cemento armato dotata di due passerelle e lavorato per dare l’impressione che sia fatto di legno. Nel parco ha sede inoltre un cimitero di cani e scimmie, gli animali prediletti della principessa.

La fattoria

La fattoria fu costruita a partire dal 1903, come mezzo per creare lavoro ed ottenere il favore del popolo. Fu progettata all’insegna della funzionalità: ogni edificio doveva avere le giuste dimensioni in base alla destinazione d’uso, essere adeguatamente distante dagli altri, e orientato al fine garantire la conservazione dei raccolti. Gli edifici sono disposti a U, con una corte centrale dal quale il capo-cortile poteva sorvegliare e dirigere i lavori.

La fattoria prese vita nel 1913 con la costruzione dei canali e della centrale elettrica, ma fu abbandonata nel 1938, quando la proprietà passò allo Stato. Oggi, oltre alle già citate installazioni artistiche, la fattoria ospita gli uffici amministrativi del castello.

Le scuderie

Le scuderie risalgono al 1877 e, come la fattoria, sono divise in ambienti che ospitavano i cavalli in base alla loro funzione.

L’edificio principale è la Grande Scuderia, In mattoni rossi e pietra grigia. E’ suddivisa in diversi spazi, con box in legno per ogni animale, porte imbottite per evitare che i cavalli si ferissero, mangiatoie ed abbeveratoi, una cucina e due sellerie. Alle pareti era appesa l’agenda giornaliera, che indicata tutti i lavori da svolgere.

Nelle scuderie è possibile ammirare la collezione di finimenti da traino, esposta nella selleria, e quella di carrozze.

Festival dei Giardini

Il Castello di Chaumont ospita, dal 1992, il Festival Internazionale dei Giardini, una fucina di nuove idee nell’ambito dell’architettura paesaggistica.

Ogni anno in primavera, circa 30 artisti provenienti da tutto il mondo allestiscono le proprie creazioni nell’area occidentale del parco , seguendo il tema stabilito dagli organizzatori. Le opere, che sono per lo più piccole installazioni integrate nel paesaggio, durano circa 5 mesi, da giugno fino alla fine di ottobre. Al termine della stagione vengono dismesse, finché l’anno successivo non ne vengono create di nuove.

Le opere fondono architettura e natura, e si trasformano nei mesi con il cambio delle stagioni, regalando uno spettacolo sempre diverso. Ogni installazione ha, naturalmente, un proprio significato più o meno profondo. Per comprenderle, fate affidamento alla brochure che vi sarà consegnata all’ingresso, che vi aiuterà inoltre a localizzarle tutte. Ecco alcuni esempi dell’edizione 2022.

Pur non partecipando al festival, altre creazioni sono collocate nei grandi Prati del Goudaloup. Inaugurato nel 2012, questo spazio viene arricchito costantemente con nuove opere.

Vuoi saperne di più?

Se hai ancora dubbi e curiosità, scrivimi o lascia un commento qui sotto, e sarò felice di risponderti il prima possibile!

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