Appartenente alla stessa famiglia da oltre sei secoli, il Castello di Cheverny è considerato uno dei migliori Castelli della Loira, e una tappa imperdibile di questo famoso itinerario in Francia.
Affascinante esempio di classicismo francese, Cheverny è rinomato per la ricchezza dei suoi interni e arredi d’epoca, eccezionalmente conservati grazie alle cure dei proprietari, i marchesi di Vibraye. Le sue stanze custodiscono tesori inestimabili, tra cui arazzi fiamminghi, scintillanti armature, mobili in legno intarsiato e mobili in stile.
Non è certo un caso che il fumettista Hergé si sia ispirato proprio a questo luogo per la realizzazione di Moulinsart, la base operativa del reporter Tintin.
La tenuta è circondata da un enorme parco, che comprende giardini alla francese, all’inglese, laghetti e canali dove passare qualche ora piacevole passeggiando all’ombra dei cedri secolari o sorseggiando una tisana nella soleggiata Orangerie.
Indice
Dove si trova e come arrivare
Il Castello di Chevenrny si trova nella Valle della Loira, circa 200 km a sud-ovest di Parigi. La città più vicina è Blois, che dista solamente 16 km. Il modo migliore per arrivarci è in automobile, oppure con un tour guidato dei Castelli della Loira.
Partendo la Blois, imboccate la D956 in direzione sud, e seguitela fino allo svincolo con la D765. Proseguite quindi fino al bivio con la Route de Blois, che vi condurrà in paese e, dopo 2,5 km, arriverete al parcheggio del castello, che si trova sulla destra.
Il parcheggio è gratuito, ma piccolo. Se non trovate posto, continuate lungo Route du Chateau fino in fondo al borgo, dove troverete un parcheggio più grande, che dista circa 500 metri dall’ingresso.
Costi e orari
Il castello di Cheverny è aperto 365 giorni l’anno, senza nessuna chiusura.
L’orario invernale, in vigore dal 1 ottobre al 31 marzo, va dalle 10.00 alle 17.00. L’orario estivo, in vigore dal 1 aprile al 30 settembre, va dalle 9.15 alle 18.00.
I biglietti sono in vendita esclusivamente presso la biglietteria del castello, non è possibile acquistarli online.
Ci sono quattro tipologie di biglietto. Quello base comprende solo il castello e i giardini, a cui potrete aggiungere la mostra di Tintin, il giro su auto elettrica, o entrambi. Per i costi, vi rimando al sito ufficiale, in quanto l’offerta potrebbe cambiare.
Il castello è inoltre incluso nel Pass Chateaux, il biglietto combinato che vi permetterà di visitare diversi castelli nei dintorni di Blois ad un prezzo vantaggioso. Le opzioni sono molteplici, consultate il questa pagina per confrontarle e scegliere quella che fa più al caso vostro.
Quanto tempo dedicare
Per visitare il Castello di Cheverny vi occorreranno almeno 2-3 ore. Se avete deciso di fare anche il giro in auto o battello, e visitare la mostra di Tintin, considerate circa 4 ore.
Dove dormire
Io vi consiglio di pernottare a Blois. Questa bella e tranquilla cittadina di provincia offre diverse attrazioni turistiche, tra cui il bellissimo Castello Reale, e dispone di una vasta scelta di hotel, ristoranti e negozi. In più, è strategicamente collocata a meno di un’ora di distanza da ben 5 Castelli della Loira: Chambord, Chaumont, Cheverny, Amboise e Chenonceau.
Io ho dormito al First Inn Hotel, un po’ fuori città, ma dotato di tutto ciò che ci serviva per il nostro viaggio itinerante. In alternativa, scegliete direttamente dalla mappa:
Storia di Cheverny
La tenuta di Cheverny fu acquistata dal tesoriere militare di Luigi XI Henri Hurault nel ‘400 e, nonostante alcune brevi parentesi, appartiene ancora oggi a suoi discendenti.
Tolta alla famiglia nel ‘500 per questioni fiscali, fu infatti donata da Enrico II alla sua favorita Diana di Poitiers. Quest’ultima, che preferiva risiedere a Chenoceau, la rivendette nuovamente a Philippe Hurault.
Nel 1624 suo figlio Henri avviò, insieme alla moglie Marguerite Gaillard de La Morinière, i lavori per la costruzione dell’attuale castello. L’architetto Jacques Bougier si occupò del progetto, e scelse la particolare pietra di Bourré, che ha la proprietà di diventare sempre più bianca con l’esposizione agli agenti atmosferici. A livello architettonico, Bugier si ispirò allo stile francese in voga sotto Luigi XIV, e creò un edificio centrale con due ali laterali e padiglioni angolari. I lavori terminarono nel 1630, mentre vent’anni più tardi la figlia di Henri, Elisabeth marchesa di Montglas, fece completare le decorazioni interne.
Dopo alcuni brevi passaggi di proprietà, nel 1824 Cheverny tornò in mando agli Hurault.
Nel 1922 il castello fu aperto al pubblico, nonostante fosse e sia ancora oggi un’abitazione privata, ed oggi riceve circa 350.000 visitatori l’anno. Gli attuali proprietari sono i marchesi Charles-Antoine et Constance de Vibraye.
Come vedere il castello da fuori
Almeno per quanto riguarda i 10 migliori Castelli della Loira, io vi consiglio di visitare anche l’interno. Ogni castello ha una propria peculiarità, una propria storia e qualcosa da raccontare, ed è bello scoprire come le vicende dei vari personaggi si accavallino ed intreccino da un castello all’altro.
Mi rendo però conto che visitare sempre anche l’interno sia parecchio impegnativo, sia per quanto riguarda il costo sia per il tempo a disposizione.
Vedere il Castello di Cheverny da fuori non è però affatto facile. L’area è recintata, ed è impossibile vederlo senza passare dalla biglietteria.
L’unica soluzione è impostare sul navigatore Route du Lavoir, la strada che passa davanti al cancello. Da qui, potrete vedere tra le sbarre la facciata della villa e parte dei giardini. Sostare non è possibile, avrete giusto il tempo di fermarvi a scattare una fotografia.
Castello di Cheverny, cosa vedere
Tra i Castelli della Loira, Cheverny è quello con le sale e gli arredi meglio conservati, grazie al fatto che non subì nessuna modifica strutturale, e non fu depredato durante la Rivoluzione. Nel corso della visita, avrete quindi modo di ammirare autentici tesori, che vi faranno immergere nella vita quotidiana dell’aristocrazia francese dal ‘600 ad oggi.
Il castello
Il percorso è indipendente ma obbligato, e non è consentito entrare nelle sale. Ecco le stanze più importanti:
- Atrio e scala d’onore, con lo straordinario soffitto a cassettoni e le corna di un grande alce preistorico.
- Sala da pranzo. Le pareti, rivestite in cuoio di Cordova, sono decorate con pannelli che rievocano le vicende di Don Chischotte. Fermatevi ad osservare la straordinaria credenza in rovere e la tavola imbandita, che può ospitare fino a 30 commensali. Sul camino c’è un busto di re Enrico IV.
- Sala delle Armi, la più grande del castello. Qui si trova il fiore all’occhiello della collezione, un magnifico arazzo seicentesco della Manifattura Gobelins che raffigura il rapimento di Elena. Spiccano inoltre una piccola armatura, pensata per un bambino di 4 anni, e il baule da viaggio di Enrico IV.
- Grande Salone. Le strepitose pannellature alle pareti racchiudono i ritratti di alcuni membri della famiglia Hurault e altri personaggi, tra cui Luigi XIII, Gastone d’Orléans e Cosimo de’ Medici. Da notare poi le poltrone e il comò in stile Luigi XIV, e il tavolo Luigi XVI accanto al camino, oltre alla splendida arpa.
- La camera del re è riservata agli ospiti d’onore. Il letto a baldacchino è in seta persiana ricamata, e le decorazioni alle pareti rappresentano scene mitologiche.
- La biblioteca, arredata in stile Primo impero, custodisce oltre 2000 volumi antichi.
- Salone degli arazzi, tappezzato di tele delle fiandre. Il pezzo forte è l’orologio regolatore Luigi XV, tuttora funzionante. Si tratta uno strumento di precisione con il quale regolare orologi e pendoli, che indica l’ora, la data e le fasi lunari.
Al secondo piano, sono interessanti la camera dei bambini, la sala parto, la sala degli sposi e il boudoir rosso.
Il parco e i giardini
Il Castello di Cheverny non vi stupirà solo con i suoi lussuosi arredi, ma anche con il suo enorme e curatissimo parco, che vanta giardini alla francese, all’inglese, e un canile.
I giardini alla francese si estendono davanti e dietro il palazzo. Disposte ordinatamente i base alla fioritura, alle forme e ai colori, le piante creano incredibili scenografie per le sei diverse aree tematiche:
- Jardin Potager, di fronte alla Sala dei Trofei. Fiori, verdure e piante da frutto convivono nelle aiuole multicolore, intervallate da vialetti e fontane.
- Il Jardin des Apprentis, creato nel 2006, offre un fantastico panorama sul castello e sull’Orangerie.
- il Jardin de l’amour, in riva allo stagno, comprende sei gruppi scultorei dedicati all’amore, realizzati dall’artista svedese Gudmar Olovson.
- Jardin des Tulipes, che con i suoi 250.000 tulipani offre uno spettacolo abbagliante tra marzo e aprile.
- il labirinto, con le sue siepi in alloro del Caucaso, è il giardino preferito dai più piccoli.
- Jardin Sucré, che conta 370 alberi da frutto.
L’Orangerie, nata come serra per le arance, fu utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale per proteggere le opere d’arte dei musei francesi dai saccheggi nazisti. Oggi ospita un raffinato caffè con tavolini all’aperto, perfetto per una pausa relax.
Il parco all’inglese copre una superficie di quasi 100 ettari, e comprende piante di grandi dimensioni tra cui tigli, sequoie, abeti di Douglas e cedri del Libano, fatti piantare da Paul de Vibray tra il 1820 e il 1860.
Potrete passare ore a passeggiare tra i boschetti, le distese d’erba e i canali del parco. Oppure, acquistate la visita guidata su auto o battello elettrico, disponibile tra aprile e novembre. Il giro dura circa mezz’ora, e vi porterà alla scoperta degli angoli più reconditi del parco.
Il canile
Cheverny ha una grande tradizione venatoria, che risale al 1850 e continua anche ai giorni nostri, pur limitandosi alla caccia al cervo.
Il canile del castello ospita una muta di un centinaio di cani tricolori, di razza mista tra il Poitevin francese e il Foxhound inglese. Gli animali sono ben curati e nutriti, ed hanno a disposizione un’area di circa 2000 mq per correre e giocare. Se li vedete ammucchiati l’uno sull’altro, non è certo per mancanza di spazio, ma perché questa razza ama molto il contatto fisico con i propri simili.
I visitatori possono assistere al momento del pasto quotidiano, che comprende dai 400 grammi al 1 kg di cibo al giorno per ogni esemplare, a seconda della taglia e della stagione.
La mostra di Tintin
Se siete appassionati del fumetto belga Le Avventure di Tintin, vi sarete già accorti della straordinaria somiglianza del Castello di Cheverny con quello di Moulinsart, la dimora del capitano Haddock.
Il fumettista Hergé prese ispirazione proprio da questa sontuosa villa per realizzare il quartier generale di Tintin, che apparve per la prima volta nel numero Il Segreto del Liocorno.
Dal 2011, il castello ospita una mostra permanente su Tintin, chiamata I Segreti di Moulinsart. E’ un percorso interattivo con ricostruzioni dei set a grandezza naturale, video e repliche di oggetti di scena, una sorta di gioco-spettacolo che divertirà grandi e piccini.