Situato sulla Rive Droite, il Marais è uno dei quartieri più alla moda di Parigi. Il suo nome significa “palude“, ed è dovuto al fatto che qui si estendevano dei terreni acquitrinosi, bonificati nel tardo Medioevo per far fronte all’espansione demografica della capitale.
Successivamente, il Marais si affermò come il quartiere ebraico, caratteristica che mantiene in parte ancora oggi. Passeggiando per le sue trade noterete infatti diversi negozi e ristoranti kosher, e sempre qui si trovano il museo ebraico e il memoriale della Shoah.
Il Marais fu anche scelto come sede della prima piazza reale di Parigi, nonché come quartiere residenziale della nobiltà, che vi fece costruire le raffinate dimore chiamate hôtel particulier.
Oggi, è una zona vivace e piena di locale, molto frequentata dalla comunità LGBT ma anche dai turisti, grazie alla presenza di numerose attrazioni storiche e culturali.
Indice
Come arrivare e come muoversi
Il Marais è uno dei quartieri centrali di Parigi. Si estende sulla rive droite, indicativamente tra Place de la Bastille e il Centre Pompidou. Raggiungerlo con i mezzi pubblici è molto semplice, vediamo le principali opzioni:
- in metro, alle fermate Bastille, Saint-Paul e Hotel de Ville, tutte sulla linea 1 (gialla); oppure alle fermata Pont-Marie, sulla linea 7 (rosa) e Rambuteau sulla 11 (marrone).
- in autobus c’è una scelta ancora più ampia. Le linee 69, 76, N11 e N16 fermano in Place de la Bastille, mentre il municipio è servito dalle 67, 76, 96, N11 e N16. Nei pressi del Museo Picasso c’è la linea 29, che passa anche al Musée Carnavalet.
Una volta arrivati nel quartiere, potrete girarlo tranquillamente a piedi, raggiungendo anche i limitrofi Les Halles e Ile de la Cité.
Quartiere Marais a Parigi, cosa vedere
Museo d’arte e storia del giudaismo
Marais è storicamente il quartiere ebraico di Parigi, e difatti qui si trovano un memoriale della Shoah, un parco intitolato ad Anna Frank, e il museo dedicato alla storia delle comunità ebraiche a Parigi e in tutta Europa.
Ha sede nell’hôtel particulier Saint Aignan, una residenza signorile del diciassettesimo secolo, e fu inaugurato nel 1998 dal presidente Jacques Chirac.
La collezione originale comprendeva soprattutto oggetti legati alla religione, oltre diversi beni rubati dai nazisti e riconsegnati alla comunità ebraica nel dopoguerra. Nel corso degli anni, il museo si è arricchito sempre più grazie alle donazioni di privati e di altri musei, ed oggi custodisce anche alcune opere di pittori di origine ebraica, come Modigliani e Chagall. Da segnalare anche la notevole collezione Strauss-Rothschild, che include paramenti cerimoniali, documenti ed oggetti di uso comune.
Hotel de Ville
Una prima sede comunale fu costruita in questa piazza già nel 1357, ma nel corso dei secoli l’edificio subì numerosi rimaneggiamenti. Nel 1871, un incendio distrusse interamente il municipio, che quindi dovette essere ricostruito completamente.
Moltissimi artisti parteciparono alla realizzazione del nuovo municipio, creando un magnifico palazzo del 1880 in stile neo-rinascimentale, che è tuttora il più grande palazzo comunale d’Europa. Le 108 sculture che adornano la facciata raffigurano personalità importanti di Parigi, come Delacroix, Foucault e Voltaire. Lo sfarzo prosegue all’interno, con soffitti a cassettoni, cariatidi, scale in marmo e un grandioso salone delle feste dal soffitto alto 13 metri, che potrebbe tranquillamente rivaleggiare con Versailles.
Il comune e la piazza sono stati naturalmente teatro di numerosi eventi cruciali per la storia di Parigi, quasi tutti macabri. Qui si svolgevano infatti le esecuzioni pubbliche, tra cui quella particolarmente barbara di François Ravaillac, assassino di re Enrico IV, che fu squartato da cavalli al galoppo. Sempre qui fu proclamata la Terza Repubblica, e nel 1944 Charles de Gaulle vi pronunciò un famoso discorso a sostegno della Liberazione e della resistenza.
Il municipio è visitabile solo nelle aree aperte al pubblico e in caso di mostre temporanee, ed è utilizzato anche per incontri e banchetti ufficiali.
Nel cuore del Marais, il Musée Carnavalet ripercorre tutta la storia di Parigi, dal primo insediamento di Ile de la Cité fino agli avvenimenti più recenti.
Dopo ben 4 anni di restauri, che hanno coinvolto non solo i due edifici, ma anche la collezione, il museo ha riaperto nel 2021 in una veste completamente nuova, con particolare attenzione all’accessibilità e alla digitalizzazione.
La sua collezione comprende più di 625.000 opere, delle quali 3.800 esposte al pubblico. Le opere sono disposte in ordine cronologico in due palazzi storici, l’hôtel Carnavalet e l’hôtel Le Peletier de Saint-Fargeau. Comprende dipinti, sculture, mobili, oggetti d’arte e documenti, ma il suo forte sono le ricostruzioni. Tra queste ci sono la camera da letto di Marcel Proust, la gioielleria Fouquet, una sezione dell’hotel de Villacerf, con un soffitto affrescato con la tecnica trompe-l’oeil, e la sala da ballo dell’hotel de Wendel.
Tra i pezzi di maggior valore ci sono le chiavi della Bastiglia, alcuni modelli di ghigliottine, reperti della Rivoluzione, e la coiffeuse della regina Maria Antonietta.
Il Musée Carnavalet è aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00, e l’ingresso è gratuito.
Musée Picasso
Il Museo Picasso di Parigi è un autentico tesoro del Marais. Ha sede in Palazzo Salé, un hôtel particulier del 1659, commissionato da Pierre Aubert e considerato uno dei più bei palazzi parigini.
Comprende di oltre 3.000 opere del maestro andaluso, la maggior parte delle quali provenienti dalla famiglia stessa tramite “dazione”, una legge francese che prevede il pagamento delle tasse di successione in opera d’arte anziché denaro. La collezione include inoltre pezzi della collezione privata di Picasso, tra cui tele di Cézanne, Degas, De Chirico e Matisse, oltre ad arte iberica e primitiva.
Le opere spaziano tra tutti i periodi dell’artista, e consentono così di apprezzare appieno lo sviluppo del suo stile unico, anche attraverso schizzi, bozzetti, e note manoscritte.
Place des Vosges
Place des Vosges è la più antica piazza reale di Parigi, costruita per volere di re Enrico IV ma inaugurata nel 1612, due anni dopo la morte del sovrano. Portò il nome di Place Royale fino alla Rivoluzione, in seguito alla quale fu intitolata al dipartimento dei Vosgi, il primo a versare i tributi alla neonata repubblica.
La piazza è un quadrato di 140 metri per lato, particolarmente bella grazie alle sue proporzioni perfette. Sui quattro lati si affacciano 36 fabbricati simmetrici in mattoni rossi e pietra bianca, con luminosi abbaini e tetti in ardesia che creano un magnifico contrasto con le facciate ed il verde del parco. A livello stradale, una fila ininterrotta di porticati ospita gallerie d’arte, negozi e ristoranti, ed offre riparo nelle giornate di pioggia.
Lo scrittore Victor Hugo visse al civico 6 prima dell’esilio, ed in quell’edificio oggi ha sede un museo a lui dedicato.
Anche il parco centrale è realizzato con lo stesso principio della simmetria. Due strade sterrate si uniscono a croce, dividendo il parco in quadranti. Ognuno di questi ha al centro una fontana, ed è circondato da tre file di piante perfettamente potate. Al centro, un cerchio di alberi cela la statua equestre di Luigi XIII.
E’ il luogo ideale dove fare una sosta, rilassandosi su una delle panchine assaporando la sua atmosfera d’altri tempi.
Place de la Bastille
Il 14 luglio del 1789, la popolazione insorse contro la monarchia, assaltando la prigione della Bastiglia. La fortezza, che tra i suoi detenuti più illustri conta Voltaire, il Marchese de Sade, e il presunto fratello gemello del Re Sole “la Maschera di ferro”, era infatti considerata un simbolo del dispotismo e della soppressione.
Benché l’edificio non esista più, la piazza sulla quale sorgeva ha quindi un fortissimo valore simbolico per Parigi e per tutta la Francia. Al suo centro si erge infatti la Colonna di Luglio, memoriale ai caduti dei movimenti rivoluzionari, sormontata dalla statua dorata del “Genio della Libertà”. Qui si svolgono spesso manifestazioni e celebrazioni, in particolare per la ricorrenza della Rivoluzione.
Se invece volete sapere dove fosse la famosa prigione, dovrete volgere o sguardo a terra. Sula pavimentazione stradale è infatti presente una linea che ne ricalca il perimetro. Nel tunnel della metro si trovano inoltre i resti di una delle torri.
In questa animata piazza ha anche sede il moderno teatro Opéra National de Paris-Bastille, un bell’edificio in vetro del 1989.
Cosa vedere nelle vicinanze
Les Halles
Adiacente al Marais, il quartiere Les Halles custodisce due dei principali musei di Parigi.
Per primo il Louvre, il museo più visitato al monto. La sua prestigiosa collezione di oltre 35.000 pezzi copre opere e manufatti dall’antichità al secondo ‘800. Tra questi vi è l’intramontabile Mona Lisa di Leonardo da Vinci, ma non solo. Sono presenti grandi pittori italiani come Veronese e Giotto, i francesi Jacques Louis David e Gericault, Velasquez e molti altri. Tra i più preziosi reperti antichi ci sono il Codice di Hammurabi e lo Scriba Seduto, oltre alle sculture classiche Venere di Milo e Nike di Samotracia.
L’altro grande museo di Les Halles è il Centre Pompidou, che si occupa di arte moderna, dall’inizio del ‘900 fino al dopoguerra. Il futuristico edificio ospita dal 1977 dipinti di Chagall, Kandinskij, Picasso, Matisse, e molti altri artisti del ventesimo secolo.
Altre attrazioni e sono gli incantevoli Giardini del Palazzo Reale, un piccolo angolo di quiete nel trambusto parigino, la Chiesa di Sant’Eustachio, la vecchia borsa convertita in museo, e il centro commerciale Forum Les Halles, che dà il nome a quartiere.
Ile de la Cité
Attraversate la Senna all’altezza del municipio, ed arriverete sulla piccola isola conosciuta come Ile de la Cité. Per la sua posizione facilmente difendibile, fu scelta per fondare il primo insediamento celtico della città, poi colonizzato dai romani con il nome Lutetia. Per lungo tempo, Parigi rimase concentrata interamente sull’isola, difatti qui sorgono i principali monumenti storici della città.
- Pont Neuf, che a dispetto del nome è il più vecchio ponte di Parigi.
- Conciergerie, il primo palazzo reale di Parigi. Con lo spostamento della corte al Louvre, la Conciergerie divenne una prigione, famosa per aver “ospitato”, tra i tanti, la regina Maria Antonietta. Oggi, è possibile visitare una ricostruzione della sua cella.
- Sainte Chapelle, costruita per custodire le sacre reliquie di Cristo, una scheggia della santa croce e la corona di spine. La cappella superiore è un vero capolavoro dell’arte gotica, con le pareti interamente ricoperte di vetrate istoriate che creano magnifici giochi di luce.
- Cattedrale di Notre-Dame de Paris, una delle chiese più famose del mondo. I suoi celebri gargoyle sono in realtà un falso storco, furono infatti aggiunti nell’800, con lo scopo di enfatizzare le cupe atmosfere medievali. In seguito al terribile incendio del 2019, che distrusse il tetto e la guglia centrale, la cattedrale è tuttora chiusa per restauri.
- Cripta Archeologica, dove è possibile vedere alcuni resti della Lutetia romana.