Les Halles è un quartiere centrale di Parigi, nel 1° arrondissement. Prende il nome dal vecchio mercato centrale, oggi convertito in un grande centro commerciale e tempio dell’intrattenimento con cinema, discoteche e ristoranti.
Ma Les Halles è molto di più di una semplice zona commerciale. Qui potrete visitare due dei più importanti musei di Parigi, l’imperdibile Louvre e il moderno Centre Pompidou, ma anche, rilassarvi nei giardini della Tuileries e nel giardino del Palais Royal, due curatissime aree verdi in origine appartenenti ai palazzi reali.
Proprio accanto al centro commerciale, inoltre, troverete la maestosa Eglise de Saint Eustache, la seconda più grande di Parigi, che rivaleggia con Notre-Dame quanto a bellezza e ricchezza delle opere custodite.
Indice
Come arrivare
Il quartiere Les Halles si trova in centro a Parigi, e raggiungerlo con i mezzi è semplicissimo.
- in metro, alle fermate Louvre-Rivoli oppure Musée du Louvre, sulla linea 1 (gialla), oppure alla fermata Les Halles sulla linea 4 (viola), o ancora Pyramides sulla linea 7 (rosa).
- in autobus, le fermate sono troppe per citarle tutte. Sappiate che le linee 21,69 e 72 fermano accanto al Louvre, la 74 e 85 nei pressi della Borsa, la 38 e la 75 dietro al Centre Pompidou.
Una volta raggiunta la zona, vi potrete spostare tranquillamente a piedi, spingendovi fino ai quartiere limitrofi Opéra, Marais e Ile de la Cité.
Quanto tempo dedicare
Considerate che il solo Museo del Louvre può occupare tranquillamente una giornata intera, e il Centre Pompidou almeno 2 ore. Nella pianificazione del vostro itinerario, ricordatevi quindi di ritagliarvi tempo a sufficienza per queste due tappe fondamentali di qualsiasi viaggio a Parigi.
Se escludiamo questi due musei, 2 ore vi saranno sufficienti per visitare le altre attrazioni del quartiere Les Halles.
Les Halles Pargi, cosa vedere
Il Louvre e il Centre Pompidou sono inclusi nel Paris Museum Pass. In alternativa, potete acquistare i biglietti singolarmente per ogni museo.
Museo del Louvre
Il grande palazzo che fu la residenza reale di Carlo V ospita oggi il Louvre, il museo più visitato al mondo.
Il suo immenso labirinto di sale e gallerie ospita un’impressionante collezione di oltre 35.000 pezzi, molti dei quali capolavori della storia dell’arte europea tra il medioevo e l’800. Un museo a cui è necessario dedicare almeno mezza giornata, e solo per riuscire a vedere le opere principali.
Il suo pezzo forte è senza dubbio la Gioconda, ci sono molti altri quadri per cui vale la pena visitare il Louvre. Qui si trovano infatti altri superbi dipinti di Leonardo, tra i quali Bacco e la Vergine delle Rocce, la struggente scultura Amore e Psiche di Canova, ed ancora dipinti di Giotti, Raffaello, Tiziano e Veronese, per citare solo i maestri italiani. Tra i più grandi artisti francesi ci sono Jacques-Louis David, Gericault, Delacroix e Cézanne, seguiti dai fiamminghi Van Dick, Rembrandt e Rubens.
E lo sterminato patrimonio del Louvre non si limita certamente ai quadri. Ci sono infatti anche importanti sculture antiche, come la Nike di Samotracia e la Venere di Milo, il Codice di Hammurabi, en una notevole collezione di arte egizia e mediorientale.
Jardin des Tuileries
In stile francese, il Jardin des Tuileries fu realizzato nel diciassettesimo secolo, il che lo rende il più vecchio parco parigino. Conduce dal Louvre fino a Place de la Concorde, ed è decorato con prati e siepi ordinate, aiuole fiorite, e una grande fontana. E’ il posto ideale dove rilassarsi dopo aver visitato il museo, e magari mangiare qualcosa a buon prezzo in uno dei tanti chioschetti.
In fondo al giardino c’è un piccolo museo, spesso sottovalutato. E’ il Museo dell’Orangerie, così chiamato perché ha sede in una vecchia serra di aranci. Custodisce il più importante ciclo delle ninfee, una serie di grandi tele che Claude Monet dipinse nel suo giardino privato di Giverny, vicino a Rouen in Normandia. Fu l’artista stesso a donare i dipinti alla Francia in seguito alla vittoria della Prima Guerra Mondiale, disponendo che fossero esposti presso l’Orangerie dopo la sua morte. Le tele sono collocate in due bianche sale ovali, dando al visitatore l’impressione essere avvolto dal blu e dalle onde.
Al piano inferiore del museo si trovano alcuni capolavori provenienti dalla collezione Jean Walter – Paul Guillaume. Tra i più notevoli troviamo quadri di Renoir, Cézanne, Gauguin, Picasso e Modigliani.
Jardin du Palais Royal
Poco a nord del palazzo del Louvre si trova il Palais Royal, commissionato dal cardinale Richelieu nel 1628 come sua residenza privata.
Dopo la morte del cardinale passò alla corona francese, ed infine al duca Philippe d’Orléans, conosciuto come Philippe-Egalitié. Quest’ultimo decise di aprire al pubblico i giardini, che divennero così luogo di incontro di artisti, scrittori e pensatori. Due giorni prima della presa della Bastiglia, l’avvocato Camille Desmoulins, tenne in quetso parco un accorato discorso pro-rivoluzione, che contribuì a fomentare gli animi già accesi di una popolazione ormai stufa dei privilegi della nobiltà.
Il palazzo oggi è la sede del Consiglio di Stato, e quindi non è visitabile.
Una volta entrati, vi troverete nel cortile centrale, circondato da un colonnato che lo separa dal parco. Qui ci sono due belle installazioni artistiche, le fontane a sfera di Pol Bury e le 260 colonne bianche e nere di Daniel Buren, molto amate dai bambini e dagli utenti di Instragram.
Oltre il colonnato, due ampi viali alberati affiancano un perfetto giardino alla francese, con aree relax circondate da siepi, ed abbellite da aiuole fiorite e statue. Una piccola oasi di pace dove rilassarsi prima di proseguire la visita del quartiere.
Bourse de Commerce
Imboccate Rue du Colonel Driant fino alla Bourse du Commerce, un elegante edificio circolare nato nel 1763 per lo svolgimento del mercato del grano. L’ edificio ospitò la borsa fino al 1998, quando le contrattazioni furono spostate al Palazzo Brongniart.
Nel 2016, il comune di Parigi annunciò di voler rivalutare l’area con la creazione di un nuovo spazio museale di arte contemporanea, la collezione Pinault. A causa della pandemia, il museo a aperto al pubblico solamente il 22 maggio 2021.
Il milionario e filantropo francese François Pinault possiede una collezione di oltre 10.000 pezzi tra arte povera, minimalista e pop-art, dislocate in tre sedi permanenti. Una è questa, mentre le altre due si trovano a Venezia, presso Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
Per restaurare l’edificio, Pinault si è affidato all’architetto giapponese Tadao Ando. Quest’ultimo è intervenuto soprattutto sulla cupola, aggiungendo un gigantesco cilindro di nove metri, ma ha anche saputo mantenere intatti gli elementi del passato, come la colonna di 31 metri che faceva parte della vecchia residenza di Catedina de’ Medici.
Eglise Saint-Eustache
Oltrepassata la borsa giungerete in un grande parco, intitolato a Nelson Mandela, sul quale si affaccia la Chiesa di Sant’Eustachio.
La sua costruzione iniziò nel 1532 per volere di Francesco I, ma terminò oltre cent’anni più tardi, nel 1637, a causa di problemi con i finanziamenti. Proprio per questo motivo, la torre sud risulta tuttora incompleta. L’Eglise de Saint-Eustache ha uno stile unico, una mescolanza tra gotico e rinascimentale che fu pesantemente criticata all’epoca, ma che oggi ne è il tratto distintivo. Le sue notevoli dimensioni fanno concorrenza alla Cattedrale di Notre-Dame, e fermandovi ad osservare i suoi contrafforti, le vetrate e le decorazioni, vedrete che non ha nulla da invidiare alla sua più famosa controparte.
Al suo interno vi sono diverse opere d’arte di grande valore.
Alla fine della navata, sotto la porta nord, c’è il Martirio di Sant’Eustachio di Simon Vouet, del 1635. Questo dipinto era originariamente parte di un dittico, ma durante la Rivoluzione i due quadri furono separati, e l’Apoteosi di Sant’Eustachio è oggi custodita a Nantes.
Nella Cappella della Vergine, si trovano tre affreschi di Thomas Couture, una statua di Jean Baptiste Pigalle e la tomba del ministro Colbert, le cui spoglie riposano in un sarcofago di marmo nero.
Altri importanti dipinti sono l’Estasi della Maddalena di Rutilio Manett, Tobia e l’Angelo di Santi di Tito, i Discepoli di Emmaus di Rubens, e non da ultimo il trittico di Keith Haring La Vita di Cristo, che potrete ammirare nella cappella di San Vincenzo de’ Paoli.
L’organo maggiore, a 8000 canne, è il più grande di Francia, e ancora oggi accompagna le messe domenicali.
Forum des Halles
Accanto alla chiesa noterete, se non altro per il contrasto, una grande struttura moderna in vetro e acciaio. Il Forum des Halles, di cui il quartiere porta il nome, è oggi un centro commerciale.
In origine, qui sorgeva però il mercato centrale di Parigi, che negli anni ’60 fu spostato in una zona periferica. Nel 1979, il comune commissionò agli architetti Claude Visconi e Jean Willerval la ristrutturazione della struttura, ormai abbandonata ed in preda al degrado. Nel 2007, Patrick Berger e Jacques Anziutti intervennero ulteriormente, realizzando l’iconica “canopée”, la luminosa copertura centrale.
Il risultato di questi lavori è un vero tempio dell’intrattenimento su più piani. A livello stradale troviamo una piacevole area verde, mentre ai piani sotterrane ci sono altri negozi, cinema, ristoranti e locali, oltre all’affollatissima stazione della metro e della RER.
Centre Pompidou
Al confine con il quartiere Marais, il Centre Pompidou è il secondo grande museo di Les Halles, e una delle principali cose da vedere a Parigi.
Il Louvre racconta la storia dell’arte dall’antichità all’800, e il Museo d’Orsay si concentra sull’impressionismo, ma il Centre Pompidou custodisce la più grande collezione europea di arte moderna e contemporanea, indicativamente dall’inizio del ‘900 ad oggi. Porta il nome di Georges Pompidou, il Presidente che ne commissionò la costruzione.
L’innovativo edificio è un progetto degli anni ’70 di Renzo Piano e Richard Rogers, ed è già di per sé un’opera d’arte postmoderna. Le scale ed i corridoi di collegamento si trovano all’esterno del palazzo, così come i tubi dell’aria e dell’elettricità che, ben lungi dall’essere nascosti nei muri, ne adornano tutta una facciata con i loro colori sgargianti.
La collezione comprende oltre 100.000 pezzi, dislocati su 5 piani ed appartenetti a fauvismo, cubismo, dadaismo, surrealismo, espressionismo, astrattismo, neorealismo, pop art e minimalismo. Tra gli artisti presenti ci sono i più grandi nomi del ventesimo secolo: Kandinsky, Chagall, Matisse, Frida Kahlo, De Chirico, Modigliani, Duchamp e molti altri.
Anche se fare una selezione è impossibile, ecco alcuni dei capolavori di maggior pregio: Dipinto con Arco Nero e Giallo-Rosso-Blu di Kandisky, Arlecchino di Picasso, Doppio Ritratto con Bicchiere di Vino di Chagall, la Camicetta Rumena di Matisse, e la controversa Fontana di Duchamp.
Oltre che un museo, il Centre Pompidou è anche un centro culturale, dotato di una biblioteca pubblica, un museo del design, sale musicali e audiovisive, e costantemente sede di mostre temporanee.
La fontana Stravinsky
In Place Igor Stravinsky, fermatevi ad osservare l’omonima fontana, detta anche Fontaine des Automates.
Questa curiosa installazione di Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle si compone di 16 sculture metalliche poste al centro della vasca, che come in una sinfonia musicale prendono via grazie ai getti d’acqua. Questa fontana è perfetta per far divertire un po’ i bambini.
Cosa vedere nei dintorni di Les Halles a Parigi
Quartiere Opéra
Ad ovest di Les Halles si estende il quartiere Opéra, il distretto dell’intrattenimento e dello shopping di lusso di Parigi.
Questo è anche uno dei quartieri maggiormente interessati dalla grande ricostruzione di Napoleone III, avvenuta nel secondo ‘800. Con l’intento rendere Parigi una grande capitale europea, l’imperatore incaricò il Barone Haussmann di rinnovare interamente la città. Il prefetto intervenne pesantemente sull’assetto urbanistico, facendo demolire interi quartieri e vecchi edifici per far posto a piazze, ampi viali e palazzine signorili.
In questa zona troviamo infatti grandi teatri, come il Palais Garnier (che dà il nome al quartiere), e l’Olympia, ma anche i grandi magazzini Galéries Lafayette, viali fiancheggiati dai negozi delle grandi marche mondiali del lusso, e i caratteristici passages, le eleganti gallerie commerciali coperte molto in voga tra la borghesia ottocentesca.
Da non perdere anche Place Vendome, al cui centro svetta una copia della colonna fatta erigere da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria di Austerlitz.
Marais
Oltrepassato il Centre Pompidou vi ritroverete nel Marais. Il quartiere si chiama così (palude) perché in passato era una zona palustre, poi bonificata. E’ storicamente il quartiere ebraico della città, infatti ancora oggi vi troverete diversi ristoranti e negozi kosher, ma negli ultimi anni si è affermato anche come centro della comunità LGBT.
Ecco alcune delle cose da vedere nel Marais:
- Hotel de Ville, il magnifico municipio di Parigi, in stile rinascimentale francese.
- Memoriale della Shoah, struggente omaggio agli ebrei trucidati nella Seconda Guerra Mondiale.
- Museo Carnavalet, che ripercorre la storia di Parigi.
- Place des Vosges, la più antica piazza reale di Parigi, dalle proporzioni armoniose e abbellita da un curatissimo giardino.
- la casa-museo di Victor Hugo.
- Museo Picasso, dove trovano dimora oltre 200 dipinti del maestro cubista.
Ile de la Cité
Attraversate la Senna all’altezza del municipio, ed arriverete sulla piccola isola in mezzo al fiume, conosciuta come Ile de la Cité. Per la sua posizione facilmente difendibile, fu scelta per fondare il primo insediamento celtico della città, poi colonizzato con i romani con il nome Lutetia. Per lungo tempo, Parigi rimase concentrata interamente sull’isola, difatti qui sorgono i principali monumenti storici della città.
- Pont Neuf, che a dispetto del nome è il più vecchio ponte di Parigi.
- Conciergerie, il primo palazzo reale di Parigi. Con lo spostamento della corte al Louvre, la Conciergerie divenne una prigione, famosa per aver “ospitato”, tra i tanti, la regina Maria Antonietta. Oggi, è possibile visitare una ricostruzione della sua cella.
- Sainte Chapelle, costruita per custodire le sacre reliquie di Cristo, una scheggia della santa croce e la corona di spine. La cappella superiore è un vero capolavoro dell’arte gotica, con le pareti interamente ricoperte di vetrate istoriate che creano magnifici giochi di luce.
- Cattedrale di Notre-Dame de Paris, una delle chiese più famose del mondo. I suoi celebri gargoyle sono in realtà un falso storco, furono infatti aggiunti nell’800, con lo scopo di enfatizzare le cupe atmosfere medievali. In seguito al terribile incendio del 2019, che distrusse il tetto e la guglia centrale, la cattedrale è tuttora chiusa per restauri.
- Cripta Archeologica, dove è possibile vedere alcuni resti della Lutetia romana.