Il Quartiere Latino è tra i più caratteristici di Parigi, immancabile tappa di ogni tour nella capitale francese.
Oggi è conosciuto soprattutto per gli innumerevoli ristoranti e locali, che ne fanno uno dei centri nevralgici della movida parigina.
Non dobbiamo però dimenticare che questo è uno dei più importati quartieri intellettuali di Parigi, dove sin dal medioevo ha sede la rinomata Università Sorbona. Qui hanno studiato e si sono conosciuti grandissimi artisti, scrittori e pensatori, che amavano ritrovarsi per discutere nei caffè storici del centro.
Alcuni di questi personaggi riposano oggi nel Pantheon, il mausoleo dei grandi personaggi storici. Atre attrazioni culturali sono in Museo del Medioevo, e il moderno Istituto del Mondo Arabo, dove imparare qualcosa di più su una delle culture più presenti in Francia.
Passeggiate tra le sue strette viuzze, curiosate tra le bancarelle di articoli vintage, e approfittate dei tanti locali per fare un aperitivo. Il Quartiere Latino vi conquisterà con la sua vivacità e la sua atmosfera nostalgica.
Indice
Come arrivare e come muoversi
Il Quartiere latino corrisponde all’incirca al V arrondissement di Parigi, e si estende sulla rive gauche, la sponda meridionale della Senna, a sud dell’Ile de la Cité.
Le opzioni per arrivare con i mezzi pubblici sono molteplici:
- in metro, alle fermata Saint-Michel Notre-Dame sulla linea 4 (viola), oppure Cluny-La Sorbonne, Maubert-Mutualité e Cardinal Lemoine sulla 10 (oro), o ancora la più decentrata Place Monge, sulla linea 7 (rosa).
- gli autobus sono decisamente troppi per citarli tutti, vediamo quindi solo quelli che fermano in prossimità delle maggiori attrazioni. Per visitare il Pantheon, prendete la linea 24. Per il Museo del Medioevo e le principali vie commerciali, usate le linee 21, 27 e 28. La linea 47 ferma di fronte al Marché Monge, mentre la 63 e la 89 sono perfette per visitare il Jardin des Plantes e l’Istituto del Mondo Arabo.
Potete raggiungere il Quartiere latino anche a piedi, attraversando Pont Neuf da Ile de la Cité oppure in arrivo da Saint-Germain. La zona centrale si visita benissimo camminando, mentre per le attrazioni più distanti come il Jardin des Plantes è meglio prendere l’autobus.
Quanto tempo dedicare
Il Quartiere latino è molto esteso e per visitarlo tutto, musei compresi, servirebbe un’intera giornata.
La maggior parte dei turisti, sempre a corto di tempo, si limita all’area centrale, quella che si snoda attorno a Place Saint-Michel, spingendosi verso sud solo fino al Pantheon. Per visitare solo questa zona, con ingresso al Pantheon e al Museo del Medioevo, vi serviranno circa 3-4 ore.
Vi consiglio recarvi nel Quartiere Latino di pomeriggio, così da essere già in zona per cenare in uno dei suoi caratteristici ristoranti.
Storia del quartiere latino
Il nome Quartiere Latino, abbinato la sua fama come zona della movida, potrebbe farci pensare che abbia origini italiane, o che sia in qualche modo legato all’America Latina. In realtà, il nome deriva dal fatto che la lingua corrente per le lezioni dell’Università Sorbona era proprio il latino.
Questa zona a sud della Senna era il fulcro della colonia romana Lutetia. Qui passava il cardo, la principale arteria delle città romane insieme al decumano (che si trovava invece sull’Ile de la Cité). Sempre qui è tuttora possibile ammirare alcune vestigia romane: le terme, corrispondenti all’attuale Museo del Medioevo, il foro romano, situato dove oggi sorge il Pantheon), l’arena e le catacombe.
Nel 1150 vi venne fondata la prestigiosa Università Sorbona, una delle più antiche del mondo, e da allora il quartiere si affermò come luogo di aggregazione di studenti, docenti e letterati, rimanendo un po’ distaccato dai grandi eventi che scossero la capitale.
Nel ‘900, insieme al vicino Saint-Germain-des-Prés fu la culla dei grandi movimenti artistici e sociali, nonché il centro dei moti studenteschi del 1968.
Quartiere Latino di Parigi, cosa vedere
Le seguenti attrazioni del Quartiere Latino sono incluse nel Paris Museum Pass:
- Museo del Medioevo
- Pantheon
- Istituto del Mondo Arabo
Place St. Michel
Cominciamo il nostro viaggio nel Quartiere Latino di Parigi da Place Saint-Michel, la “vetrina” del quartiere, affacciata sulla Senna.
Questa piazza risale alla grande ristrutturazione di Parigi operata dal Barone Haussmann sotto Napoleone III, e prende il nome dalla monumentale fontana di San Michele Arcangelo che combatte i draghi. La piazzetta antistante è un gettonato luogo di ritrovo, spesso popolato da artisti di strada e mercatini.
Non perdetevi il panorama sulla cattedrale di Notre-Dame, e fate una passeggiata lungo il pittoresco Quai Saint-Michel, dove potrete curiosare tra le decine di bancarelle di quadri, stampe, libri e vecchi dischi.
Le viuzze attorno alla piazza, perennemente affollate da turisti e locali, sono tutte un susseguirsi di ristoranti e negozi di ogni genere, in particolare lungo la famosa Rue de la Huchette. Questa è la zona più indicata per cenare o fare un aperitivo, ma fate attenzione alle trappole per turisti, che qui abbondano.



Libreria Shakespeare e & Co
A pochi passi dal brusio dei ristoranti ha sede una delle librerie più affascinanti del mondo, la Shakespeare and Company. Aperta il 17 novembre del 1919 dall’americana Sylvia Beach in un’altra zona, fu costretta alla chiusura dai nazisti, e poi riaperta nel 1951 da George Whitman nell’attuale sede.
Whitman era anche un filantropo, infatti dava alloggio a giovani scrittori squattrinati (chiamati tumbleweed), che in cambio dovevano svolgere commissioni, nonché scrivere le proprie autobiografie. In questo modo, la la libreria accumulò un piccolo tesoro di storie uniche al mondo, tuttora custodite gelosamente.
Negli anni ’20 fu luogo l’incontro dei più illustri scrittori ed intellettuali dell’epoca, tra i quali James Joyce, Ezra Pound, Ernest Hemingway, Gertrude Stein, Francis Scott Fitzgerald e, negli anni ’50, dei grandi autori della beat generation.
Al giorno d’oggi, la Shakespeare & Co. continua ad attrarre giovani talenti grazie ai tanti eventi culturali che organizza. Vale la pena fare un giro tra gli scaffali traboccanti di preziosi volumi, alla ricerca di ispirazione ma anche solo per curiosare, e magari fare qualche coccola al simpatico micio che vi abita.

Chiesa di Saint-Séverin
Nel cuore del Quartiere Latino, Saint-Séverin è l’unica chiesa di Parigi in stile gotico fiammeggiante.
In antichità qui sorgeva un oratorio dedicato a San Martino, dove solitamente si recava a pregare l’eremita Severino, poi canonizzato. In seguito fu eretta un’altra chiesa, pesantemente danneggiata durante la Guerra dei Cent’anni ed infine ricostruita attorno al 1495.
Sula facciata, fermatevi ad ammirare le gargolle sporgenti, la grande lunetta e il campanile, che custodisce la più antica campana di Parigi.
L’interno è un vero capolavoro, con un doppio deambulatorio attorno al coro, le colonne a forma di palme e le straordinarie vetrate istoriate tra le quali spicca l’Albero di Jesse, parzialmente coperto dall’organo.


Museo del Medioevo
Il Museo del Medioevo di Parigi ha sede in un complesso unico al mondo, composto dalle vestigia delle terme romane e dal medievale Hôtel de Cluny.
Dei bagni pubblici dell’antica Lutetia resta purtroppo poco, ma è ancora possibile vedere il calidarium e il frigidarium, oltre ad alcuni frammenti di mosaici.
Il grande complesso dell’Hôtel de Cluny risale invece al tardo ‘400, quando l’Abate di Cluny Jacques d’Amboise ne ordinò la costruzione come sua residenza privata. L’edificio, in stile gotico fiammeggiante, è molto interessante dal punto di vista architettonico, in particolare per la grande torre esagonale e la cappella. Il piccolo giardino sul retro raccoglie alcune piante aromatiche ed officinali comunemente in uso nel Medioevo.
Nel 1832, Alexandre du Sommerdard acquistò l’Hôtel de Cluny per ospitarvi la propria collezione personale di oggetti medievali. Qualche anno più tardi, lo Stato rilevò il complesso, annettendovi anche le antiche terme, e nel 1844 il museo aprì al pubblico.
L’eccezionale collezione è disposta in ordine cronologico e comprende non solo arte, ma anche oggetti d’uso comune, arredi, manoscritti, armi e gioielli. Di particolare pregio è la serie di sei arazzi La Dama con l’Unicorno, realizzata in Belgio nel quindicesimo secolo. I primi cinque arazzi rappresentano i cinque sensi, mentre al sesto, che reca la scritta “per il mio unico desiderio”, non è ancora stato attribuito un significato preciso. Altri pezzi notevoli sono la colonna romana Pilier des Nautes, le vetrate romaniche della Abbazia dei Santi Pietro e Paolo di Neuwiller-les-Saverne, e le sculture dei Re di Giudea provenienti dalla Cattedrale di Notre-Dame.



Università Sorbona
Fondata nel 1257 come facoltà di teologia dal cappellano e confessore reale Robert de Sorbon, è una delle più antiche università al mondo. Grazie alla fama di Parigi come città della cultura, crebbe molto velocemente, al punto che l’intero quartiere fu ribattezzato “quartiere latino”, per via della lingua utilizzata al suo interno.
Nel 1622, il Cardinale Richelieu fece aggiungere la biblioteca, alcuni cortili, e la cappella dove oggi riposa. Soppressa durante la Rivoluzione perché considerata avversa al pensiero liberale, fu poi riaperta da Napoleone, che vi introdusse le cinque facoltà per le quali la Sorbona è ancora famosa in tutto il mondo: Scienze, Lettere, Teologia cattolica, Diritto, Medicina.
Tra gli studenti più celebri ricordiamo Calvino, Giordano Bruno, Balzac, lo stesso Richelieu, i coniugi Curie, Ungaretti e Jean-Paul Sartre.
Oggi rimane una delle più prestigiose università al mondo, e conta 13 facoltà e oltre 30.000 studenti, di cui un terzo stranieri. E’ inoltre sede di diversi enti di ricerca tra cui il il Centro Nazionale Ricerca e Sviluppo, l’Istituto Nazionale di Salute e Ricerca Medica, la INSEAD Business School e l’Istituto Ricerca e Sviluppo.
Rinomata anche per la sua bellezza architettonica, purtroppo non è aperta al pubblico. Ogni 4 dicembre, nella ricorrenza della sua morte, è però possibile visitare la cappella con la tomba del Cardinale Richelieu.

Pantheon
Annoverato tra le principali attrazioni di Parigi, il Pantheon custodisce le spoglie dei più illustri personaggi della storia francese.
Sorge sulla collina di Sainte-Geneviève, sul sito di una chiesa preesistente dedicata alla Santa Patrona di Francia. La sua costruzione è frutto di un ex voto di Re Luigi XV il quale, gravemente malato, fece voto alla Vergine di dedicarle una chiesa nel caso in cui fosse guarito. I lavori iniziarono nel 1755, ma terminarono solo nel 1790, in piena Rivoluzione. In meno di un secolo cambiò diverse volte destinazione d’uso fino ad affermarsi, in occasione dei funerali solenni di Victor Hugo, come tempio laico alla memoria dei grandi di Francia.
Il Pantheon è aperto tutti i giorni, dalle 10.00 alle 18.00 in inverno e fino alle 18.30 in estate. L’ingresso costa 11,50€ per gli adulti, con un supplemento di 3,50€ per accedere alla cupola. Poiché le code possono essere molto lunghe, vi consiglio di acquistare il biglietto online.
In stile neoclassico, presenta un austero colonnato sormontato da una monumentale cupola, ben visibile da molti punti panoramici di Parigi, per esempio dall’Arco di Trionfo e dalla Tour Eiffel. Sulla facciata, a sottolineare ulteriormente la funzione dell’edificio, è incisa a frase “ai grandi uomini, la patria riconoscente”.

L’architettura interna è a croce greca, il che significa che navata e transetto hanno la stessa lunghezza. Le navate, intervallate da colonne corinzie, sono decorate con scene della vita di Santa Genoveffa. La struttura è perfettamente simmetrica e priva di eccessi decorativi, il che in qualche modo segna la fine del barocco francese.
L’enorme meccanismo a specchio al centro del Pantheon riproduce il Pendolo di Foucault, l’esperimento del 1851 che dimostrò scientificamente la rotazione terrestre. Gli altri monumenti ricordano alcune personalità non sepolte qui, come Denis Diderot e Antoine de Saint-Exupéry, e la Convenzione Nazionale della Rivoluzione Francese.
La cupola è alta 83 metri, si ispira alla Cattedrale di Saint Paul di Londra ed è costituita da tre calotte concentriche, al centro della quale si trova l’affresco dell’apoteosi di Santa Genoveffa. Salendo i suoi 425 gradini, è possibile accedere alla terrazza panoramica per godere di una visuale unica su Parigi.




Ma il vero tesoro del Pantheon è la sua cripta, che accoglie oltre 70 tombe. Ecco alcuni dei nomi più conosciuti: Emile Zola, Alexandre Dumas pare, Pierre e Marie Curie, Pasteur, Jean-Jacques Rousseau, Voltaire, Victor Hugo e Braille, inventore dell’alfabeto per non vedenti.




Chiesa di Saint-Étienne-du-Mont
Pur essendo fuori dai classici itinerari del Quartiere Latino, la Chiesa di Saint-Étienne-du-Mont è considerata una delle più belle di Parigi. In più è vicinissima al Pantheon, quindi ci arriverete in un batter d’occhio.
Per realizzarla occorse più di un secolo, dal 1491 al 1626, e per questo motivo il suo stile è un misto di gotico e rinascimentale. La chiesa presenta un particolare asse curvo, tipico del tardogotico, ed al suo interno potrete vedere alcune splendide vetrate colorate come la cinquecentesca Parabola dei Convitati, e un’eccezionale tribuna pensile in marmo bianco, cui si accede tramite due scale finemente scolpite.
Qui sono inoltre sepolti Racine e Pascal, nonché Santa Genoveffa, patrona di Parigi.
Rue Mouffetard
Insieme a Rue de l’Huchette, Rue Mouffetard è la strada più caratteristica del Quartiere Latino, nonché la più antica. Pare fosse già in uso in epoca romana, quando faceva parte della strada che collegava la colonia di Lutetia a Roma.
Il suo percorso di circa 700 metri inizia pressappoco in Place de la Contrescarpe, e termina in Piazza Saint-Médard. Si divide in due parti, che vi trasporteranno in una Parigi insolita, lontana anni luce dai grandi boulevard e dagli imponenti edifici neoclassici.
Quella a nord, fino all’incrocio con Rue Jean Calvin, è un tripudio di ristoranti e caffè, ma anche librerie e negozi di articoli vintage. E’ indubbiamente più turistica, e frequentata principalmente dai giovani.
Il tratto più meridionale ne rappresenta invece l’anima più autentica. Questo è il regno dei piccoli commercianti, che ogni giorno espongono, in quello che ha preso il nome di Marché La Mouffe, le loro prelibatezze: frutta, verdura, pane, carne, formaggi, spezie, e chi più ne ha più ne metta. Mentre passeggiate osservate anche le curatissime vetrine e le curiose insegne dei negozi.
Mercato Monge
A pochi passi da Rue Mouffetard avrete la possibilità di immergervi ulteriormente nella quotidianità di Parigi.
Ogni mercoledì, venerdì e domenica mattina (dalle 7.00 alle 13.30) la piccola piazza in corrispondenza della fermata della metro si anima di un vivace mercato di circa 40 bancarelle. Si tratta prevalentemente di generi alimentari, ma ci sono anche piante e fiori, abbigliamento, accessori e prodotti gastronomici pronti, come miele, vino e conserve.
Non serve quindi essere dei locali per farsi tentare dai colori e dai profumi del mercatino, anche da turisti potrete portare a casa qualche leccornia.
Arènes de Lutèce
Come le grandi città della Provenza, anche Parigi aveva il suo anfiteatro, utilizzato sia per i combattimenti sia per le rappresentazioni teatrali. Oggi non ne resta più nulla, se non la sagoma ellittica dell’arena.
Nell’800, durante alcuni rilevamenti per la costruzione di una linea del tram, furono scoperti i resti dell’arena, abbandonata da secoli e in stato di evidente degrado. Classificata come sito storico, fu salvata dalla demolizione totale, e ne furono ricostruiti gli spalti e la cavea.
La piazza oggi è frequentata da giovani e ragazzi che giocano a calcio, e saltuariamente ospita manifestazioni e concerti.
Istituto del Mondo Arabo
Affacciato sulla Senna, l’Istituto del Mondo Arabo promuove sin dal 1987 la cooperazione tra la Francia e 22 paesi arabi, aiutando al contempo a comprendere meglio la cultura islamica.
Un interscambio culturale che parte già dall’edificio, con la sua moderna facciata in vetro e alluminio, elegantemente decorata con motivi tradizionali islamici.
L’istituto è strutturato su nove piani, e comprende una libreria, tre ristiranti tipici, e una terrazza panoramica con viste spettacolari sulla Senna e sulla Cattedrale di Notre-Dame. L’accesso è gratuito tranne che per i tre piani che ospitano il museo.
Il complesso è aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00, con estensione fino alle 19.00 nel weekend.
A breve distanza si trova anche la Grande Moschea di Parigi, la terza in Europa per dimensioni. La sia architettura si ispira alla moschea di Fés in Marocco ed ha un minareto di 30 metri e un giardino di oltre 3000 metri quadri. La moschea è visitabile anche da parte dei non musulmani, tranne che nelle ore di preghiera.
Museo di Storia Naturale e Jardin des Plantes
Il Museo di Soria Naturale di Parigi è un vasto complesso che esiste dal 1793, e comprende il Museo della Mineralogia, il Museo dell’Entomologia, il Museo della Paleontologia e la Galleria dell’Evoluzione.
E’ il posto perfetto per le famiglie con bambini, che si divertiranno un mondo tra scheletri di dinosauri, fossili e ricostruzioni di vari habitat.
Ancora più antico è il Jardin des Plantes, il vasto orto botanico che circonda gli edifici del museo. Fondato addirittura nel ‘600 per la coltivazione di piante officinali, oggi contiene piante provenienti dalla Francia e da tutto il mondo. Tra le attrazioni principali ci sono varie sere, il giardino alpino, il giardino delle rose, delle peonie e degli iris, oltre a un suggestivo labirinto del 1793. C’è anche un piccolo zoo, dove sono ospiti alcune specie rare .
Il parco ed i museo sono aperti tutto l’anno, ma con orari diversi a seconda della stagione. Prima di partire, vi consiglio quindi di consultare il sito ufficiale, dove sono elencati i costi e gli orari di apertura dei vari edifici. Vi ricordo che questo complesso è escluso dalle card turistiche di Parigi.
Cosa vedere nelle vicinanze
Saint-Germain-des-Prés
La fama della rive gauche come zona intellettuale di Parigi, è da attribuire sia al Quartiere Latino sia a Saint-Germain-des-Près. Qui nacque il movimento esistenzialista, grazie ad intellettuali e filosofi del calibro di Jean-Paul Sartre e Simone de Beauovir, che amavano intrattenersi negli storici caffè Les Deux Magots e Cafè Flore.
Di questo fermento culturale oggi purtroppo non resta più molto. Oggi, Saint-Germain è votata principalmente al commercio, con negozi di moda e locali frequentati prevalentemente dai giovani.
Vale però la pena fare una passeggiata nel quartiere, anche solo per visitarne i principali monumenti.
- chiesa di Saint Germain des Prés, la più antica di Parigi.
- chiesa di Saint-Sulpice, in stile classico, magnificamente affrescata da Eugène Delacroix.
- Jardin de Luxembourg, il parco più amato dai Parigini.
- Musée d’Orsay, il museo dedicato all’arte impressionista e post-impressionista. Secondo solo al Louvre, questo museo custodisce capolavori come La colazione sull’erba di Manet o l’Autoritratto di Van Gogh, oltre a tele di Cezanne, Degas, Monet, Renoir, Gaugain e Toulouse-Lautrec.




Ile de la Cité
Attraversate la Senna all’altezza di Place Saint-Michel, ed arriverete sulla piccola isola conosciuta come Ile de la Cité. Per la sua posizione facilmente difendibile, fu scelta per fondare il primo insediamento celtico della città, poi colonizzato dai romani con il nome Lutetia. Per lungo tempo, Parigi rimase concentrata interamente sull’isola, difatti qui sorgono i principali monumenti storici della città.
- Pont Neuf, che a dispetto del nome è il più vecchio ponte di Parigi.
- Conciergerie, il primo palazzo reale di Parigi. Con lo spostamento della corte al Louvre, la Conciergerie divenne una prigione, famosa per aver “ospitato”, tra i tanti, la regina Maria Antonietta. Oggi, è possibile visitare una ricostruzione della sua cella.
- Sainte Chapelle, costruita per custodire le sacre reliquie di Cristo, una scheggia della santa croce e la corona di spine. La cappella superiore è un vero capolavoro dell’arte gotica, con le pareti interamente ricoperte di vetrate istoriate che creano magnifici giochi di luce.
- Cattedrale di Notre-Dame de Paris, una delle chiese più famose del mondo. I suoi celebri gargoyle sono in realtà un falso storco, furono infatti aggiunti nell’800, con lo scopo di enfatizzare le cupe atmosfere medievali. In seguito al terribile incendio del 2019, che distrusse il tetto e la guglia centrale, la cattedrale è tuttora chiusa per restauri.
- Cripta Archeologica, dove è possibile vedere alcuni resti della Lutetia romana.



