L’Ile de la Cité è l’isoletta della Senna che corrisponde al centro storico e geografico di Parigi. Qui nacque infatti la colonia romana di Lutetia, poi trasformatasi nella grande capitale francese.
Sull’isola sorgono alcuni dei monumenti più rappresentativi della città, come la splendida Cattedrale di Notre-Dame, la Sainte-Chapelle e la Conciergerie, che per la loro bellezza e rilevanza storica fanno anche parte del patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Visitare l’Ile de la Cité significa fare un viaggio nella storia di Parigi, ma anche assaporare alcuni piacevoli momenti di tranquillità nel piccolo parco sotto Pont Neuf o in Place Dauphime, oppure immergersi tra i colori e i profumi del mercato dei fiori.
Indice
Come arrivare
L’Ile de la Cité si trova esattamente in mezzo alla Senna, nel 1° arrondissement. Raggiungerla con i mezzi pubblici è semplicissimo:
- in metro, fermata Cité sulla linea 4 (viola), oppure Saint-Michel Notre-Dame, sulla Rive Gauche ma sempre sulla stessa linea. C’è poi anche la fermata Pont Neuf, sulla linea 7 (rosa).
- in autobus, un gran numero di linee ferma in prossimità della Sainte-Chapelle. Sono la 21,38,47 e 96, oltre ai notturni N13, N14, N15. La linea 27 ferma vicino a Pont Neuf, la 75 proprio dietro la Cattedrale di Notre-Dame.
Sono ben 9 i ponti che collegano l’Ile de la Cité con il resto di Parigi, quindi vi potrete arrivare anche a piedi da altri quartieri, come il Marais e il Quartiere Latino.
Storia dell’Ile de la Cité
L’Ile de la Cité corrisponde al primo insediamento di Parigi, questo grazie alla sua posizione strategica, al centro della Senna e quindi facilmente difendibile da eventuali attacchi.
I suoi primi abitanti furono la tribù celtica dei Parisii. Nel 52 a.C, in seguito alla vittoria di Cesare su Vercingetorige, i romani vi fondarono la colonia di Lutetia. I romani apportarono significativo miglioramenti urbanistici, come la suddivisione della città in attraversati dal cardo e dal decumano e il rinforzamento delle rive della Senna. A livello architettonico, costruirono un tempio dedicato a Giove e il palazzo del rappresentante di Roma, poi divenuto palazzo reale.
Per tutto l’Alto Medioevo, l’isola fu il centro politico e religioso di Parigi, tanto che le sue dimensioni furono aumentate artificialmente. In questo periodo sorsero gli straordinari edifici che possiamo ammirare ancora oggi, come la Conciergerie, la Sainte Chapelle, e la Cattedrale di Notre Dame. Solo successivamente la città si espanse sulle due rive della Senna abbandonando progressivamente l’Ile de la Cité, soprattutto quando Carlo V decise di spostare la corte nel palazzo del Louvre.
Un altro duro colpo all’economia locale arrivò nel 1578 con la costruzione del Pont Neuf, che permise di collegare le due sponde senza dover necessariamente transitare dall’isola, che visse così un lungo periodo di declino.
Fu solo nel diciannovesimo secolo che si avviarono degli importanti lavori di restauro, per restituire all’isola il suo antico splendore. Sotto la supervisione del Barone Haussmann, moltissimi edifici fatiscenti furono abbattuti, lasciando posto ad ampie strade e piazze, oltre che a nuovi palazzi civili, come la prefettura.
Quanto tempo dedicare
L’Ile de la Cité occupa una superficie molto piccola, essendo lunga appena 1 km e larga circa 300. Nonostante le sue dimensioni ridotte, tuttavia, è ricca di importanti attrazioni storiche e religiose, la cui visita porta via parecchio tempo.
Per visitare tutti i principali edifici e musei mettete in conto circa 4 ore. Se invece preferite limitarvi a uno-due musei, un paio d’ore saranno sufficienti. A mio avviso sono imperdibili la Sainte-Chapelle e, quando si potrà, la Cattedrale di Notre-Dame.
Cosa vedere nell’Ile de la Cité di Parigi
Tra le attrazioni citate, le seguenti sono incluse nelle card turistiche di Parigi, il Paris Pass e il Paris Museum Pass.
- Sainte-Chapelle
- Conciergerie
- Cripta Archeologica
Pont Neuf
Non fatevi ingannare dal nome, che significa “ponte nuovo”. Questo è infatti il ponte più antico di Parigi, realizzato nel 1607 sotto Enrico IV. Il suo nome deriva dal fatto che fu il primo ponte in pietra della città, mentre tutti i suoi predecessori erano in legno.
Si compone di due parti, una da cinque e una da sette arcate, e collega l’estremità occidentale dell’isola con il Quai du Louvre a nord e il Quartiere Latino a sud. Lo scultore Germain Pilon lo decorò inoltre con ben 385 sculture grottesche che raffigurano arti e mestieri.
Al centro del ponte svetta la statua equestre di Enrico IV, che ha una storia molto interessante. Costruita da Giambologna nel 1614 in onore del re che, grazie anche alla sua conversione al cattolicesimo, riuscì a porre fine alle guerre di religione. A lui è infatti attribuita la celebre frase “Parigi val bene una messa”.
La statua fu distrutta durante la Rivoluzione, e ricostruita sotto Luigi XVIII. Uno degli operai, un certo Mesnel, osteggiava però la monarchia, e per questo nascose nella statua alcune scatole contenenti propaganda antimonarchica. Questa storia fu liquidata come leggenda metropolitana, finché durante dei lavori di restauro nel 2004 li operai non rinvennero davvero i testi sovversivi, alcuni dei quali scritti da Voltaire e Sully.
Square du Vert Galant
Questo piccolo parco si estende sotto Pont Neuf, all’estremità occidentale di Ile de la Cité.
E’ un’area verde molto ordinata, decorata con panchine e aiuole, perfetta ideale per una passeggiata romantica o per una sosta relax.
Place Dauphime
Tornate sul ponte ed imboccate Rie Henri Robert per emergere in una graziosa piazza di forma triangolare.
Place Dauphine è la seconda piazza reale di Parigi dopo Place des Vosges. Fu costruita sempre sotto Enrico IV in onore del Delfino di Francia Luigi XII, da cui il nome. Gli eleganti palazzi che la circondano sono in stile barocco francese, ed oggi ospitano prevalentemente bar e gallerie d’arte.
Centrale ma relativamente nascosta, Place Dauphime è molto amata dai parigini, che qui trovano un po’ di sollievo dai milioni di turisti che affollano le altre piazze. Per la sua bellezza, è stata citata in diverse canzoni, opere letterarie e cinematografiche, tra cui Midnight in Paris di Woody Allen.
Sainte-Chapelle
Insieme alla Conciergerie, la Sainte-Chapelle faceva parte del Petit Palais, il primo palazzo reale di Parigi.
Nel 1239 re Luigi IX, poi canonizzato come San Luigi, acquisì alcune importanti reliquie della Passione di Cristo tra cui una scheggia della Santa Croce e la corona di spine. Il sovrano commissionò quindi la costruzione di un luogo di culto che fosse degno di custodire questi preziosissimi tesori, e così nel 1248 nacque la Sainte-Chapelle.
Durante la Rivoluzione la Sainte-Chapelle subì gravi danni, ma fortunatamente la maggior parte delle vetrate e le più importanti reliquie sopravvissero. Queste ultime furono traslate a Notre Dame, salvandosi in seguito dal terribile incendio del 2019.
La cappella inferiore, più semplice, era destinata ai membri della corte. I colori dominanti sono blu, rosso e oro, che ricorrono ovunque insieme al giglio, simbolo della monarchia. Qui si trovano una statua della vergine e il più antico affresco di Parigi, che raffigura l’Annunciazione.
La cappella superiore, che era riservata alla famiglia reale, è un capolavoro assoluto del gotico francese. Ha una sola navata alta 21 metri, e le sue mura sono quasi interamente coperte da vetrate istoriate di 15 metri, che inondano tutta la sala di luci multicolore. Le vetrate raffigurano oltre 1000 scene dell’Antico e Nuovo Testamento, mentre il grande rosone rappresenta l’Apocalisse.
Proprio per gli eccezionali giochi di luce, sarebbe meglio visitare la Saint-Chapelle in una giornata di bel tempo.
La Sainte Chapelle è aperta tutti i giorni tranne il 1/1, 1/5 e 25/12. Da aprile a settembre segue l’orario 9.00 – 19.00, e solo fino alle 17.00 da ottobre a marzo. Il biglietto intero costa 11,50€. Anche se disponete di uno dei pass di Parigi, dovrete comunque prenotare online data e ora della visita.
Conciergerie
La Conciergerie corrisponde al vecchio palazzo reale, una prima versione del quale fu costruita sull’Ile de la Cité di Parigi già nel quinto secolo. Tuttavia, fu solo sotto Filippo IV detto “il bello” che il palazzo acquisì le sembianze attuali. In stile gotico francese, la Conciergerie ha dimensioni imponenti e mura massicce, alleggerite però dalle tante finestre e dalle aggraziate torri con i tetti appuntiti in ardesia.
Dopo lo spostamento della corte al Louvre, si trasformò in una prigione, ruolo che mantenne fino al 1934. Durante la Rivoluzione ospitò numerosi detenuti illustri, tra cui Danton e Robespierre. Ma la prigioniera più famosa è senza dubbio la regina Maria Antonietta, che qui passò i suoi ultimi giorni prima della decapitazione, avvenuta il 16 ottobre 1793. Oltre a lei, nella storia della prigione furono più di 2700 i prigionieri giustiziati.
La Conciergerie è aperta al pubblico solo parzialmente, in quanto una parte è adibita agli uffici del Palazzo di Giustizia.
Le principali cose da vedere sono la Salle des Gardes, che fungeva da anticamera alla Sala del Re; la Salle des Gens d’Armes, il più grande salone medievale d’Europa; il corridoio dei prigionieri; le cucine e, non da ultimo, la ricostruzione della cella di maria Antonietta. Non vi sfuggirà la drammatica differenza tra le celle dei detenuti poveri, che dormivano per terra, e quelle dei nobili, che disponevano invece di tutte le comodità.
Oltre alle sale, sono presenti diversi documenti ed oggetti del diciottesimo secolo, in particolare alcuni effetti personali della regina.
La Conciergerie è aperta tutti i giorni tranne il 1/5 e il 25/12, dalle 9.30 alle 18.00, con l’ultimo ingresso è alle 17.15. Il biglietto intero costa 11,50€.
Mercato dei fiori e degli uccelli
Il marché aux fleurs et aux oiseaix esiste da oltre duecento anni, il che ne fa uno dei mercati più antichi di Parigi.
Ogni giorno, dalle 8.00 alle 19.30, gli eleganti padiglioni metallici propongono una gran varietà di fiori, piante, semi ed attrezzatura da giardinaggio. La domenica, oltre alle piante vengono messi in vendita anche volatili da compagnia come parrocchetti e canarini.
Anche se difficilmente avrete la possibilità di acquistare qualcosa, considerando la natura degli articoli in vendita, vale comunque la pena fare una passeggiata tra i colori e i profumi di questo piccolo mercato di Ile de la Cité. In ogni caso, i commercianti hanno saputo adattarsi anche ai turisti, offrendo anche alcuni tipici souvenir come lavanda della Provenza e altri accessori.
Cattedrale di Notre-Dame
ATTENZIONE: al momento della stesura di questo articolo, la Cattedrale di Notre-Dame risulta ancora chiusa al pubblico, in seguito ai danni provocati dall’incendio del 2019.
Notre-Dame de Paris è una delle chiese più famose al mondo, seconda solo alla Basilica di San Pietro in Vaticano.
Splendido esempio di architettura gotica, fu costruita tra il 1163 e il 1345 sui resti di una chiesa preesistente dedicata a Saint-Étienne. Nei secoli fu poi rimaneggiata diverse volte, in particolare in seguito ai danni subiti nella Rivoluzione Francese, quando gli insorti decapitarono moltissime statue. Nell’800 la città ne ordinò la demolizione, ma il successo del romanzo Il Gobbo di Notre Dame di Victor Hugo risvegliò l’interesse collettivo per la Cattedrale, che fu quindi risparmiata.
Tutti voi ricorderete inoltre il gravissimo incendio del 2019, che distrusse il tetto e la guglia principale. A tre anni di distanza, sono ancora in corso i lavori di restauro.
Osservandone la facciata, spiccano immediatamente le due torri di 69 metri. Per visitarle, dovrete salire ben 387 gradini, ma questa fatica sarà ampiamente ricompensata dallo splendido panorama sulla città. Da qui potrete anche vedere il campanile dove abitava Quasimodo, il Gobbo di Notre Dame, ed osservare da una posizione privilegiata i 54 gargoyles. Questi ultimi sono in realtà un falso storico. Risalgono infatti al restauro ottocentesco ad opera di Eugène Viollet-le-Duc, che aggiungendo queste statue mostruose voleva rievocare le cupe atmosfere medievali, ma non erano presenti nella cattedrale “originale”.
Altri elementi che caratterizzano l’esterno della Cattedrale sono le proporzioni perfette, che rispettano la “sezione aurea”, i contrafforti volanti e i due grandi rosoni da 13 metri di diametro. Sulla facciata occidentale si trova la galleria dei Re, che ospita le copie statue di 28 re di Giudea. Gli originali, persi durante la Rivoluzione, furono ritrovati casualmente nel 1977, e si trovano oggi nel Museo del Medioevo.
L’interno di Notre-Dame fu teatro di importati avvenimenti della storia francese, tra cui l’incoronazione di Napoleone, la beatificazione di Giovanna D’Arco, e la commemorazione di Charles de Gaulle. E’ inoltre il luogo in cui sono custodite due preziosissime reliquie di Cristo, una scheggia della Santa Croce e la corona di spine.
Il grande organo a canne, alte da 1 centimetro a 10 metri, ha un’acustica perfetta grazie agli 8000 tasti, alcuni dei quali risalenti al quindicesimo secolo. Le sobrie vetrate sono invece una recente opera di Jacques Le Chevallier del 1965.
Cripta archeologica
La cripta archeologica si trova di fronte alla Cattedrale di Notre-Dame, sul lato opposto della piazza.
L’Ile de la Cité è stata il primo nucleo abitato di Parigi, e la cripta archeologica è un po’ un riassunto di tutta la sua storia. Aperta al pubblico dal 1980, custodisce i reperti recuperati dagli scavi archeologici del 1965.
Tra questi, una parte della cinta muraria del terzo secolo, alcuni edifici di epoca romana, un tratto della strada che fu aperta nel 1163 per facilitare il transito dei materiali per la costruzione della Cattedrale, e i resti di un grande orfanotrofio, che in passato occupava gran parte della piazza.
La cripta è aperta dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00, con ultimo accesso alle 17.30. Il biglietto costa 9€ intero, 7€ ridotto, e gratuito per i minorenni.
Ile Saint-Louis
Ad est di Ile de la Cité sorge un’altra piccola isola, l’Ile Saint Louis, così chiamata in onore del re di Francia San Luigi.
La sua urbanizzazione è relativamente recente. Fino al ‘600 era una semi-deserta proprietà della Chiesa, utilizzata da pastori e lavandaie, e come magazzino per la legna. Per di più, un canale artificiale la divideva in due isolotti, Notre Dame e Aux Vaches. nel 1614, l’architetto Christophe Marie realizzò il suo progetto di ri-unificare l’isola, trasformandola in una zona residenziale chic appannaggio dell’aristocrazia.
Pur non potendo offrire grandi monumenti storici, questo quartiere è molto bello da visitare. Qui è infatti rimasto inalterato il fascino elitario d’altri tempi grazie ai palazzi signorili, piccoli caffè, botteghe artigiane e gallerie d’arte. Nella bella stagione è d’obbligo una sosta golosa da Berthillon, una delle gelaterie più apprezzate di tutta Parigi.
Cosa vedere nelle vicinanze
Museo del Louvre
Il grande palazzo che sostituì il Petit Palais come residenza reale ospita oggi il Louvre, il museo più visitato al mondo.
Il suo immenso labirinto di sale e gallerie ospita un’impressionante collezione di oltre 35.000 pezzi, molti dei quali capolavori della storia dell’arte europea tra il medioevo e l’800. Un museo a cui è necessario dedicare almeno mezza giornata, e solo per riuscire a vedere le opere principali.
Il suo pezzo forte è senza dubbio la Gioconda, ma la Monna Lisa non è l’unico motivo per venire a visitare il Louvre. Qui si trovano infatti altri superbi dipinti di Leonardo, tra i quali Bacco e la Vergine delle Rocce, la struggente scultura Amore e Psiche di Canova, ed ancora dipinti di Giotti, Raffaello, Tiziano e Veronese, per citare solo i maestri italiani. Tra i più grandi artisti francesi ci sono Jacques-Louis David, Gericault, Delacroix e Cézanne, seguiti dai fiamminghi Van Dick, Rembrandt e Rubens.
Lo sterminato patrimonio del Louvre non si limita certamente ai quadri. Ci sono infatti importanti sculture antiche, come la Nike di Samotracia e la Venere di Milo, il Codice di Hammurabi, en una notevole collezione di arte egizia e mediorientale.
Marais
Sulla rive droite, il Marais si chiama così (palude) perché in passato era una zona palustre, poi bonificata. E’ storicamente il quartiere ebraico della città, infatti ancora oggi vi troverete diversi ristoranti e negozi kosher, ma negli ultimi anni si è affermato anche come centro della comunità LGBT.
Ecco alcune delle cose da vedere nel Marais:
- Hotel de Ville, il magnifico municipio di Parigi, in stile rinascimentale francese.
- Memoriale della Shoah, struggente omaggio agli ebrei trucidati nella Seconda Guerra Mondiale.
- Museo carnavalet, che ripercorre la storia di Parigi.
- Place des Vosges, la più antica piazza reale di Parigi, dalle proporzioni armoniose e abbellita da un curatissimo giardino.
- la casa-museo di Victor Hugo.
- Museo Picasso, dove trovano dimora oltre 200 dipinti del maestro cubista.
Quartiere latino
Il quartiere latino si estende sulla rive gauche, a sud dell’Ile de la Cité. Il suo nome deriva dal fatto che era la zona universitaria, nella quale si parlava l’antica lingua di Roma.
Con le sue strette stradine, le piccole piazze gremite di bar e ristoranti, e i negozi di antiquariato, è uno dei quartieri più suggestivi della città, dove è bello passeggiare senza meta, gustandone ogni scorcio.
Ciò non toglie che qui si trovino anche alcune delle principali attrazioni di Parigi, tra cui:
- la prestigiosa università Sorbonne.
- il Pantheon, che ospita le tombe di alcuni dei più prominenti personaggi francesi, come Voltaire e Marie Curie.
- la Chiesa di Saint-Etienne du Mont, magnifico mix di arte gotica e rinascimentale.
- la Chiesa di Saint-Severin e le sue bellissime vetrate istoriate.
- il Museo del Medioevo.
- la storica libreria Shakespeare & Company, in passato luogo d’incontro di grandi scrittori.