Cosa vedere a Montmartre, il quartiere degli artisti a Parigi

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  • Categoria dell'articolo:Parigi
  • Ultima modifica dell'articolo:29 Gennaio 2025
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Arroccato su una collinetta a nord di Parigi, il romantico quartiere Montmartre è tra le destinazioni più amate da chi visita Parigi.

Questo ex villaggio agricolo mantiene ancora oggi l’atmosfera bohemiènne di fine ‘800, quando era la dimora dei più celebri pittori impressionisti, ed era noto soprattutto come quartiere del divertimento, grazie ai numerosi cabaret.

Lontano anni luce dai grandi boulevard e dalle spaziose piazze del centro, Montmartre è caratterizzato da strette viuzze acciottolate, case colorate coperte di rampicanti, piccoli caffè e piazzette dove gli artisti di strada vendono i propri lavori. Su tutto svetta l’inconfondibile Basilica del Sacro Cuore, bianca come la neve e di una bellezza struggente.

Pronti a scoprire tutte le cose da vedere a Montmartre?

Come arrivare a Montmartre

La Butte (collina) di Montmartre si trova a nord di Parigi, nel 18° arrondissement. Il quartiere è comodamente raggiungibile con i mezzi pubblici:

  • con la metropolitana linea 2 (blu) alle fermate Anvers, Pigalle e Blanche, oppure linea 12 (verde) alle fermate Pigalle, Abbesses e Lamarck – Caulaincourt. Le due fermate più vicine sono Anvers e Abbesses.
  • In bus è particolarmente comoda la linea 40, che può anche essere utilizzata come una sorta di bus turistico, visto che fa il giro di tutta Montmartre, passando dalle principali cose da vedere tra cui Place du Tertre, la Basilica del Sacro Cuore e la vigna. La linea 54 percorre invece il Boulevard de Clichy in tutta la sua lunghezza.

Con le sue deliziose stradine acciottolate, i caffè, le botteghe artigiane e le casette colorate, Montmartre è perfetta da girare a piedi, anche se dovrete affrontare un po’ di saliscendi. In alternativa, un modo comodo e divertente di visitare Montmartre è il Petit Train, il trenino turistico che copre tutte le attrazioni del quartiere.

Se volete evitare di affrontare la salita della butte a piedi (197 gradini), potete utilizzare la funicolare, che parte da Place Saint-Pierre ed arriva all’altezza della Basilica. Il tragitto è brevissimo, appena 1 minuto e 30 secondi, ma è un’esperienza divertente visto che la funicolare è in attività sin dal 1900. Il biglietto costa 1,90€ per il viaggio singolo, come per metro e autobus, ed incluso nell’abbonamento turistico Paris Visite.

Storia di Montmartre

L’etimologia del nome Montmartre non è chiara, sono infatti due le teorie più accreditate.

La prima fa riferimento la martirio del Vescovo Dionigi, vittima della persecuzione anticristiana e decapitato attorno al 285 in quella che oggi è Rue des Martyrs. La seconda vuole invece che il nome originale della collina fosse Mons Martis, ovvero “monte di Marte”, perché nell’antichità vi sorgeva un tempio dedicato al Dio della guerra. La cosa più probabile è che entrambe le teoria siano veritiere, e che il vecchio nome pagano sia poi stato cristianizzato nel medioevo.

In origine, Montmartre era un villaggio indipendente fuori dai confini di Parigi, per questo motivo ha sempre conservato un carattere unico e fuori dagli schemi, nonostante l’annessione ufficiale nel 1860.

Poiché non doveva sottostare alla tassazione e alle regole della città, nell’800 divenne la capitale dell’intrattenimento. Qui nacquero i primi cabaret, tra cui gli immortali Le Chat Noir e Moulin Rogue, e grazie alle vigne locali vi si poteva bere del buon vino a prezzi modici. Tutto questo, oltre all’indiscutibile bellezza del paesaggio, ne fecero la meta prediletta da artisti quali Van Gogh, Pissarro, Toulouse-Lautrec e, non da ultimo, Picasso.

La Basilica del Sacro Cuore, che oggi è simbolo stesso del quartiere, fu in realtà edificata solamente nel 1914.

Cosa vedere a Montmartre

Le attrazioni di Montmartre sono tante, ma sarebbe un peccato spostarsi da una all’altra velocemente, senza soffermarsi su quello che davvero caratterizza il quartiere. Sto parlando del suo dedalo di deliziose viuzze acciottolate, fiancheggiate da edifici imponenti, casette colorate, giardini fioriti, negozi di artigianato e piccoli caffè con i tavolini all’aperto, che vi invitano a prendervi una pausa, gustando un cafè au lait mentre osservate i passanti.

Le stradine più belle e caratteristiche sono Rue des Martyrs, Rue Junot, Rue de l’Abreuvoir, Rue du Chevalier de la Barre, e la famosa Rue Lepic, dove vissero i fratelli Van Gogh e dove si trova il Cafè des 2 Moulins, la caffetteria protagonista del film Il Favoloso Mondo di Amélie.

Basilica del Sacro Cuore

Protagonista assoluta di Montmartre, la Basilica del Sacro Cuore si erge sulla vetta della collina. Candida come una torta nuziale e dalle forme sinuose e delicate, è la sintesi perfetta del romanticismo di questo quartiere.

Raggiungetela affrontando i 197 gradini che risalgono il colle, oppure più comodamente con la funicolare, e fermatevi qualche minuto ad apprezzare uno straordinario panorama su Parigi. L’unica pecca è che da questa terrazza non è possibile vedere la Tour Eiffel.

La costruzione della basilica iniziò nel 1873, su ordine dall’arcivescovo Joseph Hippolyte Guibert, che con quest’opera desiderava omaggiare i militari francesi caduti in guerra. Il suo architetto, Paul Abadie, morì durante i lavori, e così furono altri a proseguire l’opera. Ognuno apportò alcune modifiche, arrivando infine a una chiesa dallo stile non classificabile in modo univoco.

Un’altra caratteristica del Sacre-Coeur è che la sua pietra calcarea è refrattaria a polvere e smog, e per questo non ingrigisce con il tempo, diventando anzi sempre più splendente.

Cosa vedere a Montmartre, Basilica del Sacro Cuore

L’ingresso è gratuito, ma sono da tenere in considerazione gli orari delle messe, e soprattutto la gran folla che l’assedia costantemente. Siate pronti ad attendere almeno 30 minuti per riuscire ad entrare.

All’interno, potrete ammirare lo splendido mosaico a soffitto dell’abside, tra i più grandi del mondo, i due organi a canne di inizio ‘900, e l’interno della cupola. Nel campanile si trova la campana più grande di Francia, detta la Savoyarde, che pesa ben 19 tonnellate.

Nonostante gli oltre 300 gradini, vale assolutamente la pena salire fino alla cupola, che offre una visuale unica su Parigi, compresa la Tour Eiffel, che però appare piccola piccola a causa della distanza. La cupola è aperta dalle 10.30 alle 20.30, ultimo ingresso alle 20.15.

Chiesa di Saint-Pierre

Una volta lasciata il Sacro Cuore, prendete Rue Azais e svoltate a destra. Quasi nascosta dalle piante e dall’imponente sagoma della basilica c’è una piccola chiesetta, tra le più antiche di Parigi.

Snobbata dai turisti, è in realtà molto amata dai parigini, che preferiscono assistere alle funzioni qui, piuttosto che nell’affollatissima basilica.

La Chiesa di Saint Pierre ne ha viste di tutti i colori. Fu fondata da San Dionigi nel terzo secolo, ma di quella prima costruzione oggi non resta più nulla. Subì infatti diversi restauri, in particolare nel 1534, quando Sant’Ignazio di Loyola vi fondò l’ordine dei gesuiti. Cadde in rovina durante la Rivoluzione, e fu pesantemente danneggiata dai bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale.

Nonostante tutte queste peripezie, resiste ancora oggi, quindi non esitate a visitarla.

Place du Tertre

Place du Tertre è forse troppo turistica, ma rimane pur sempre una delle più importanti cose da vedere a Montmartre.

Questa piazzetta ombreggiata e circondata da bar e ristoranti è il regno degli artisti. Paesaggisti, ritrattisti e caricaturisti si assembrano ad ogni angolo, mettendo in mostra le proprie opere e proponendo ai turisti ritratti personalizzati. Fermatevi a osservare i lavori, alcuni sono davvero di qualità.

Pensate che, a fine ‘800, proprio qui sarebbe stato possibile incontrare Van Gogh, Toulouse Lautrec e Utrillo, che vivevano nelle vicinanze. Nel 1907, Picasso dipinse a Montmartre il suo capolavoro Les Demoiselles D’Avignon.

Qui si affaccia il ristorante storico La Mère Catherine, fondato nel 1793.

Espace Dalì

Proseguite lungo Rue Norvins, fiancheggiata da negozi e ristoranti, e girate a sinistra in Rue Poulbot. Qui si trova Espace Dalì, il più grande spazio espositivo dedicato al grande artista surrealista.

Sono esposte circa 300 opere, soprattutto sculture, tra cui i celebri Elefante Spaziale e L’Orologio Molle.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Il biglietto costa 13€ per gli adulti e 8€ per i ragazzi dagli 8 ai 25 anni.

La Maison Rose

Ora tornate indietro, e imboccate Rue des Saules. In fondo alla strada vi imbatterete in una piccola casa ad angolo, tutta dipinta di rosa.

L’edificio fu acquistato nel 1908 dal pittore Ramon Pichot. Dopo un viaggio in Spagna, sua moglie Germaine Gargallo decise di dipingere la casa di rosa, e di aprirvi una locanda. Il successo fu immediato, e tra i suoi frequentatori assidui ci furono Pablo Picasso, Modigliani ed Edith Piaf.

Ma fu il dipinto di Maurice Utrillo a consegnare alla storia questo piccolo ristorante, che ancora oggi attira folle di turisti e influencer, che ad ogni ora del giorno ne assediano l’ingresso scattando selfie da ogni angolazione possibile.

Cosa vedere a Montmartre, la Maison Rose

Museo di Montmartre

Situato in Rue Corot, il Musée de Montmartre è i luogo ideale dove conoscere la storia del quartiere, dalla sua nascita all’affermazione come mecca degli artisti impressionisti.

La sua piccola ma preziosa collezione comprende fotografie, locandine e dipinti. Alcuni dei più noti pittori presenti sono Modigliani, Kupka e Toulouse-Lautrec. In più, le stanze del museo sono un’attrazione di per sé, essendo state la dimora di artisti quali Renoir e Suzanne Valandon.

Il Museo è aperto tutti i giorni, dalle 10.00 alle 19.00. Il biglietto costa 13€ per gli adulti, 10€ per gli studenti fino a 25 anni e 8€ per i ragazzi dai 10 ai 17 anni. Non è incluso in nessuna delle card turistiche di Parigi.

Clos Montmartre

Proseguendo in discesa dalla Maison Rose lungo Rue des Saules, sulla vostra destra incontrerete Clos Montmartre, il vigneto parigino. Come abbiamo visto, Montmartre è sempre stato un villaggio a sé stante, ed una delle sue coltivazioni principali era proprio la vite, piantata qui sin dal dodicesimo secolo.

Nel passato, le piante di vite occupavano tutta la collina, ma poi con la progressiva urbanizzazione le colture si spostarono fuori città. Questo fazzoletto di terra produce ancora oggi circa 800 bottiglie l’anno, che vengono vendute all’asta durante la Festa della Vendemmia, il secondo sabato di ottobre. Tra i suoi 1762 vitigni ci sono il Pinot Noir, il Gamay e il Beaujolais.

Cosa vedere a Montmartre, la vigna

Le Lapin Agile

Le Lapin Agile, in Rue Saint Vincent, è un tipico cabaret parigino, meno conosciuto del Moulin Rouge ma altrettanto importante.

Il suo nome originale era Cabaret des Assassins, in riferimento a una banda di sicari che si narra fece irruzione nel locale uccidendo il figlio del proprietario. Nel 1866 la proprietaria del locale, l’ex ballerina Adèle Decerf, fece disegnare al caricaturista André Gill la nuova insegna del locale. In omaggio al piatto forte della locanda, il coniglio saltato in padella, l’artista disegnò un coniglio che salta fuori dalla pentola nella quale avrebbe dovuto essere cucinato.

Ad inizio ‘900 il locale era molto frequentato dagli artisti, e continua tuttora a proporre spettacoli musicali, promuovendo nuovi talenti della chanson francese.

Cosa vedere a Montmartre, il cabaret Le Lapin Agile

Le Passe Muraille

Risalite Rue des Saules, quindi girate a destra in Rue Norvins fino alla piazza Marcel Aymé. All’altezza della ringhiera in ferro battuto, guardate a destra. Troverete una curiosa scultura in bronzo di un uomo che sembra uscire dal muro.

E’ Le Passe Muraille, una scultura di Jean Marais del 1989. Si tratta di un omaggio all’omonimo romanzo di Marcel Aymé, che racconta la storia di un uomo che scopre di poter passare attraverso i muri, ed utilizza quest’abilità per il proprio tornaconto personale finché, improvvisamente, non perde il potere, restando per sempre incastrato in una parete.

Moulin de la Galette

Girate a sinistra per arrivare all’angolo con Rue Lepic, la strada più famosa di Montmartre. Seminascosto da un’alta pianta, vedrete un vecchio mulino a vento in legno che sovrasta un ristorante.

Il Moulin de la Galette è uno storico cabaret, raffigurato in numerosi dipinti dei grandi pittori impressionisti che frequentavano il quartiere, tra cui Renoir, Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Utrillo e Picasso.

All’inizio dell’800 c’erano due mulini, ancora utilizzati dalla famiglia Debray per la macinazione della farina. Nel 1834, la famiglia decise di aprire una taverna proprio ai piedi dei due mulini, che furono lasciati al loro posto. Seguendo la moda dell’epoca, il ristorante divenne presto anche una sala da ballo, diventando il locale più famoso del quartiere.

Oggi è un ristorante raffinato, che serve i piatti tipici della tradizione francese, come lumache, zampe di rana, zuppa di cipolle e boeuf bourguignon.

Cimitero di Montmartre

Meno conosciuto del celeberrimo Père Lachaise, il cimitero di Montmartre si trova ai piedi della collina, e vanta un gran numero di sepolture illustri.

Fu aperto nel 1825, in corrispondenza del luogo dove si trovavano delle cave abbandonate, utilizzate durante la Rivoluzione come fosse comuni.

Tra i personaggi famosi cui potrete rendere omaggio ci sono Emile Zola, Alexandre Dumas figlio, Edgar Dégas, Pierre Cardin, Stendhal, Dalida, e i due fisici Pierre-Marie Ampère e Leon Foucault.

Mur des Je T’aime

Completiamo l’itinerario delle cose da vedere a Montmartre con un’installazione particolarmente romantica, il muro dei “ti amo”.

Si trova nella vivace Place des Abbesses, in un piccolo giardino chiuso da un cancelletto verde, ed è perennemente assediato da coppie di innamorati. L’opera, realizzata da Frédéric Baron e Claire Kito, è un mosaico di 10×4 metri composto da 612 piastrelle blu recanti la scritta “ti amo” in 311 lingue e dialetti di tutto il mondo.

Bonus: la “Casa Storta”

Uno degli edifici più fotografati di Montmartre, la “casa storta” è in realtà in semplice gioco di prospettiva. Nel risalire a piedi la collina che porta alla Basilica, arrivati all’ultima rampa guardate a destra, dove dal prato sbuca un elegante edificio dalla facciata in mattoni rossi e bianchi.

Per ottenere l’iconico scatto, inclinate la fotocamera fino ad allinearvi con il prato, in questo modo la casa risulterà inclinata.

Cosa vedere nei dintorni di Montmartre, Pigalle

Ai piedi della collina di Montmartre, lungo Boulevard de Clichy si sviluppa Pigalle, il vecchio quartiere a luci rosse di Parigi.

Fino a una ventina d’anni fa era una zona piuttosto pericolosa nella quale addentrarsi, ma oggi è una popolare destinazione turistica. Oltre agli innumerevoli e goliardici sexy shop, qui si trovano anche i due cabaret più famosi di Parigi, Le Chat Noir e il Moulin Rouge.

Il mitico locale, oggi conosciuto in tutto il mondo, nacque a fine ‘800, il periodo d’oro per le sale da ballo e i locali d’intrattenimento. Visto il successo del vicino Moulin de la Galette, i proprietari del Moulin Rouge ebbero l’idea di far costruire un finto mulino a vento da porre sopra l’edificio, dipingendolo di un rosso acceso in modo che fosse ben visibile.

Come tanti altri cabaret di Montmartre, anche il Moulin Rogue iniziò da subito ad attirare una gran folla di artisti, ma anche di ricchi borghesi in cerca di divertimento. Tra i suoi più assidui frequentatori c’era Henri de Toulouse-Lautrec, il quale lo rappresentò in diverse sue tele. E’ anche noto come luogo di nascita del can-can, un ballo seducente e rivoluzionario per l’epoca, che tuttavia ebbe un grande successo nonostante le critiche dei benpensanti.

Il Moulin Rouge è tuttora in attività, ed offre spettacoli danzanti di qualità, anche se abbastanza costosi.

Dove mangiare a Montmartre

Scegliere dove mangiare a Montmartre non è affatto semplice, data l’incredibile quantità di ristoranti. Ogni via e piazza del quartiere è letteralmente stipata di locali, alcuni dei quali in attività da oltre un secolo. La scelta è così ampia, che cadere nelle classiche trappole per turisti è fin troppo facile.

Per primo, voglio parlarvi del ristorante dove ho cenato io, Mamie Colette. Si trova in Rue des Trois Frères, in centro ma fuori dalle principali rotte turistiche. E’ un locale minuscolo, con un menù di cucina francese semplice, composto da poche portate. Tutto però è preparato con cura, ed il personale è molto gentile e attento. Tra le sue specialità c’è l’aligot, un purè di patate mescolato a formaggio fuso.

Parigi cosa mangiare, tartare di manzo e aligot

Le Bon Bock, a pochi passi dal Boulevard de Clichy, è il più antico ristorante di Montmartre, aperto addirittura nel 1879. Anch’esso serve piatti della tradizione, come zuppa di cipolle ed escargot, in un ambiente molto suggestivo in stile belle époque. Un altro locale storico molto simile a questo è Le Consulat, in Rue Norvis.

Se volete essere trasportati nel mondo del cinema, fate un salto al Café des 2 Moulins, in Rue Lepic. Questo locale ha fatto da sfondo al film Il favoloso mondo di Amélie, e serve sia piatti francesi sia internazionali.

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