Arco di Trionfo e Champs-Elysées a Parigi

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  • Categoria dell'articolo:Parigi
  • Ultima modifica dell'articolo:7 Aprile 2024
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Se c’è un monumento di Parigi che può rivaleggiare con la Tour Eiffel quanto a fama, questo è proprio l’Arco di Trionfo.

Questo monumento storico, voluto da Napoleone e destinato a celebrare le eroiche imprese belliche dell’esercito francese, è anche uno dei luoghi più simbolici di Parigi. Le più importanti manifestazioni nazionali si svolgono infatti lungo il viale e alla base dell’arco: parate militare, feste per le vittorie sportive ed elettorali, ma anche proteste e scioperi.

Si erge, maestoso, al centro della Place Charles de Gaulle, in fondo alla Avenue des Champs-Elysees, viale dello shopping sinonimo di lusso e raffinatezza, e dalla sua vetta si gode uno straordinario panorama sulla città e sulla città. Questo, insieme al suo valore storico, ne fanno una delle principali cose da vedere a Parigi.

Come arrivare

Gli Champs-Elysées e l’Arco di Trionfo sono raggiungibili sia in metro sia in autobus.

La linea 1 (gialla) percorre interamente la lunghezza del viale, con 4 fermate: Concorde, Champs-Elysèes, George V e Charles de Gaulle-Etoile. E’ possibile arrivare nei pressi dell’Arco anche con la linea 6 (verde chiaro) alla fermata Kléber.

In autobus, ci sono le linee 73, e le due notturne N11 e N24. Place de l’Étoile è servita da un gran numero di linee, essendo uno dei centri nevralgici di Parigi. Oltre alla 73, qui arrivano anche la 22, 30, 31, 52 e 92.

Io vi consiglio di partire da una delle due estremità, Place de la Concorde o Place de l’Étoile, e percorrere il viale a piedi.

Champs Eysées

L’Avenue des Champs Elysées è lunga quasi 2 km, e collega Place de la Concorde e Place Charles de Gaulle, comunemente nota col vecchio nome di Place de L’Etoile perché da essa si diramano 12 strade a raggiera, come a creare una stella gigante.

Fu la regina Maria De’ Medici ad ordinare la costruzione di un grande viale alberato che collegasse il Louvre e la Tuileries. Nel 1724, si decise di allungarlo fin a Place de l’Etoile, utilizzando un’ampia area nella quale sorgevano dei campi, chiamati Champs-Elysees in riferimento ai Campi Elisi della mitologia romana.

Già prima della Rivoluzione, gli Champs-Elysees erano una strada elegante e alla moda, luogo di passeggio prediletto della regina Maria Antonietta. Nel corso dell’800, grazie all’illuminazione a gas e alla creazione dei marciapiedi, nacquero teatri, ristoranti raffinati e negozi di lusso, che fecero del viale il luogo d’incontro della borghesia parigina, nonché simbolo di eleganza in tutto il mondo.

Il primo tratto, quello più vicino a Place de la Concorde, è caratterizzato da ampie aree verdi. Qui si affacciano il Grand Palais e il Petit Palais, costruiti come padiglioni per l’esposizione universale del 1900, i due teatri storici Théâtre Marigny e Théâtre du Rond Point, e il blindatissimo Eliseo, il palazzo presidenziale.

Dalla rotonda in poi si susseguono eleganti palazzine storiche della Belle Epoque. Il fascino elitario degli Champs-Elysees è andato un po’ perdendosi negli ultimi anni. Se infatti continuano a sopravvivere i più noti marchi di lusso come Louis Vittuon e Dior, che occupano intere palazzine, molti degli altri spazi sono finiti nelle mani delle grandi marche commerciali. In questa zona si trovano anche il celeberrimo cabaret Lido, e lo storico ristorante Fouquet.

Arco di Trionfo

Storia dell’arco di trionfo

L’Arco di Trionfo fu commissionato da Napoleone Bonaparte nel 1806, per celebrare la vittoria nella battaglia di Austerlitz. Nonostante la posa della prima pietra avvenne l’anno stesso, l’Imperatore non riuscì mai a vedere terminata l’opera che avrebbe dovuto consegnarlo alla storia. Il monumento fu infatti completato nel 1836 sotto Luigi Filippo, 15 anni dopo la morte di Napoleone a Sant’Elena. In un certo senso, però, Napoleone riuscì effettivamente a sfilare sotto il “suo” arco. Il 15 dicembre 1840, le sue ceneri passarono infatti da qui prima di essere traslate a Les Invalides.

Sin dalla sua realizzazione, l’Arco divenne subito un patriottico simbolo della potenza militare francese, accompagnando i maggiori eventi della storia della République.

Qui marciarono le truppe francesi vittoriose dopo le due Guerre Mondiali, ma anche l’esercito nazista entrato a Parigi il 14 giugno del 1940. Sempre qui avvennero gli attentati ai presidenti Charles de Gaulle e Jacques Chirac, entrambi sopravvissuti. Ancora oggi è il luogo destinato a manifestazioni, scioperi, celebrazioni di vittorie sportive, e punto di arrivo del Tour de France.

Nel 1922 furono aggiunte la tomba del Milite Ignoto e la fiamma perenne, a ricordo dei morti della Prima Guerra Mondiale. Dal 1923, la fiamma è ravvivata ogni giorno alle 18.30, una cerimonia così sentita che non fu annullata nemmeno il 14 giugno 1940, giorno in cui l’esercito nazista occupò Parigi.

Descrizione

L’Arco di Trionfo si trova al centro di Place de l’Etoile, la più iconica piazza di Parigi. Il monumento è in pietra calcarea, alto 50 metri, largo 45 e profondo 22. Il suo aspetto si ispira all’Arco di Tito a Roma.

Come abbiamo già detto, alla base dell’arco si trovano la tomba del Milite Ignoto e la fiamma perenne, mentre sulle pareti interne sono incisi i nomi di 660 generali francesi, con una sottolineatura in corrispondenza di coloro che persero la vita sul campo di battaglia.

Sulle quattro colonne dell’arco ci sono altrettante sculture allegoriche:

  • Il Trionfo, che commemora il trattato di Schonbrunn tra Napoleone e Francesco I d’Austria. Qui è infatti ben riconoscibile l’effige dell’Imperatore.
  • La Resistenza, in memoria della guerra della Sesta Coalizione del 1813-1814.
  • La Pace, che commemora il Trattato di Parigi.
  • La Partenza dei Volontari, nota anche come “la Marsigliese”, che raffigura soldati di diverse fazioni che combattono tutti per lo stesso obiettivo, guidati dalla Vittoria.

I sei bassorilievi che decorano il secondo livello ricordano le battaglie di Abukir, di Jemappes e di Austerlitz, la presa di Alessandria, il passaggio del ponte di Arcole, e i funerali del generale Marceau.

Sopra di essi vi è un bassorilievo più sottile, che percorre tutto il perimetro dell’arco e raffigura alcune personalità di spicco della Rivoluzione e dell’Impero.

Al livello superiore, i 30 scudi ricordano altrettante battaglie, alcune delle quali combattute nel Nord Italia.

Parigi Arco di Trionfo

Info pratiche

L’Arco di Trionfo è aperto tutti i giorni, dalle 10.00 alle 22.30 dal 1 ottobre al 31 marzo e fino alle 23.00 nel resto dell’anno. I giorni di chiusura sono il 1 gennaio, 1 maggio, 24 luglio e 25 dicembre e solo la mattina 8 maggio, 14 luglio e 11 novembre. L’ultimo ingresso è 45 minuti prima della chiusura.

Il biglietto costa 13€ per gli adulti, ed è gratuito per i minorenni e i cittadini della Comunità Economica Europea fino ai 26 anni, invalidi e disoccupati.

L’accesso all’Arco di Trionfo è inoltre incluso nei due pass turistici di Parigi, il Paris Pass e Paris Museum Pass, oltre che nella carta nazionale Passion Monuments, che è valida 1 anno racchiude oltre 80 monumenti storici su tutto il territorio francese.

L’ingresso si trova alla base dell’arco. Arrivando dagli Champs-Elysees, non azzardatevi ad attraversare la rotonda, ma usate il comodo sottopasso pedonale. Dopo aver acquistato il biglietto, dovrete risalire in superficie ed entrare nell’arco passando i controlli di sicurezza.

Se disponete di uno dei pass turistici, non potrete prenotare il giorno e l’ora della vostra visita. Tuttavia, avrete comunque il diritto di saltare la fila. Oltrepassate quindi la lunga coda e dirigetevi direttamente ai controlli di sicurezza, mostrando il pass al personale.

Visitare l’Arco di Trionfo

Per arrivare sulla terrazza panoramica dell’Arco di Trionfo dovrete affrontare una salita abbastanza impegnativa, ben 286 gradini. Esiste un ascensore, che però è riservato solamente a disabili, donne in stato di gravidanza e famiglie con bambini piccoli.

Ai due piani intermedi ha sede un piccolo museo interattivo che racconta la storia dell’arco e della sua travagliata costruzione, oltre ed alcuni memoriali militari e una rassegna dei più importanti archi di trionfo in Europa.

Una volta arrivati sulla terrazza, vi troverete davanti a uno dei migliori panorami di Parigi. A mio avviso, anche meglio di quello che si gode dalla Tour Eiffel.

Da qui vedrete chiaramente la forma a stella di Place de l’Etoile, con le 12 strade che si diramano dalla trafficata rotonda centrale. Straordinaria anche la prospettiva sul Museo del Louvre e Place de la Concorde, con Notre Dame sullo sfondo. Guardando ad ovest, vedrete il quartiere moderno La Défense e il suo gigantesco arco bianco, grande più del doppio di quello dal quale lo state ammirando. In lontananza, vedrete la collina di Montmartre e la candida Basilica del Sacro Cuore. Non da ultimo, questo è uno dei migliori punti panoramici per ammirare la Tour Eiffel.

Cosa vedere nei dintorni

Oltrepassata Place de la Concorde, vi ritroverete nel bellissimo Giardino della Tuileries. In stile francese, fu realizzato nel diciassettesimo secolo, il che lo rende il più vecchio parco parigino. Conduce dal Louvre fino a Place de la Concorde, ed è decorato con prati e siepi ordinate, aiuole colorate, e una grande fontana.

In fondo al giardino c’è un piccolo museo, spesso sottovalutato. E’ il Museo dell’Orangerie, così chiamato perché ha sede in una vecchia serra di aranci. Custodisce il più importante ciclo delle ninfee, una serie di grandi tele dipinte dall’artista impressionista Claude Monet nel suo giardino privato di Giverny, vicino a Rouen in Normandia. Fu l’artista stesso a donare i dipinti alla Francia in seguito alla vittoria della Prima Guerra Mondiale, disponendo che fossero esposti presso l’Orangerie dopo la sua morte. Le tele sono collocate in due bianche sale ovali, dando al visitatore l’impressione essere avvolto dal blu e dalle onde.

Al piano inferiore del museo si trovano alcuni capolavori provenienti dalla collezione Jean Walter – Paul Guillaume. Tra i più notevoli, troviamo quadri di Renoir, Cézanne, Gauguin, Picasso e Modigliani.

Una volta giunti in fondo ai giardini sarete al cospetto del museo più visitato e famoso al mondo, il Louvre.

Il suo immenso labirinto di sale e gallerie ospita un’impressionante collezione di oltre 35.000 pezzi, molti dei quali capolavori assoluti della storia dell’arte europea tra il medioevo e l’800. Un museo a cui è necessario dedicare almeno mezza giornata, per riuscire a vedere almeno le opere principali.

Il suo pezzo forte è senza dubbio la Gioconda, cui il museo e Parigi sono ormai indissolubilmente legati. Ma la Monna Lisa non è l’unico motivo per venire a visitare il Louvre. Oltre al celeberrimo ritratto vi si trovano infatti altri dipinti di Leonardo, tra i quali Bacco e la Vergine delle Rocce, la struggente scultura Amore e Psiche di Canova, ed ancora dipinti di Giotti, Raffaello, Tiziano e Veronese, per citare solo i maestri italiani. Tra i più grandi artisti francesi ci sono Jacques-Louis David, Gericault, Delacroix e Cézanne, seguiti dai fiamminghi Van Dick, Rembrandt e Rubens.

Lo sterminato patrimonio del Louvre non si limita certamente ai quadri. Ci sono infatti importanti sculture antiche, come la Nike di Samotracia e la Venere di Milo, il Codice di Hammurabi, en una notevole collezione di arte egizia e mediorientale.

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