Parigi è ricca di musei di prim’ordine, ma il più famoso è senza dubbio il Museo del Louvre, con la sua sterminata collezione di capolavori, tra i quali spicca la Gioconda di Leonardo da Vinci.
Oltre alla Monna Lisa, però, le immense gallerie del Louvre ospitano altri maestri dell’arte europea, come Canova, Tiziano, Velasquez e Jacques-Louis David. E poi sculture antiche, come la Venere di Milo, documenti storici come il Codice di Hammurabi, reperti archeologici, oggetti d’arte, stampe e disegni.
Non è certo un caso che il Louvre sia il museo più visitato al mondo, e una delle principali cose da vedere a Parigi. Scopriamo come organizzare la visita, provando ad eludere le code e la folla.
Indice
Storia del Louvre
Il palazzo nel quale oggi ha sede il museo ha una storia molto antica, e nei secoli è stato adibito a diversi usi.
Una prima fortezza difensiva fu edificata all’inizio del ‘200 per volere di Filippo II, probabilmente sui resti di un edificio preesistente. La sua posizione strategica, lungo la Senna e a guardia dell’Ile de La Cité, fa infatti presumere che in questo luogo sorgesse una vecchia torre.
Fu re Carlo V, nel 13598, a trasformare la roccaforte nella propria residenza reale. I sovrani successivi continuarono i lavori di ampliamento, aggiungendo le prigioni sotterranee e gli edifici laterali. L’attuale aspetto del palazzo è da attribuire alla ristrutturazione cinquecentesca dell’architetto Pierre Lescot, che realizzò il cortile quadrato e la galleria di collegamento con il Palais de Tuileries.
Quando il Re Sole spostò la residenza reale a Versailles, i lavori al Louvre si arrestarono fino alla Rivoluzione, quando l’Assemblea Nazionale decise di trasformarlo in un museo.
L’inaugurazione avvenne il 10 agosto 1793, con una collezione composta principalmente da opere confiscate alla chiesa e alla nobiltà. Negli anni successivi il museo si arricchì notevolmente, prevalentemente grazie alle opere trafugate in tutta Europa. Fu soprattutto Napoleone a contribuire in questo senso, portando al Louvre un gran numero di opere italiane, tra cui il Gruppo del Laocoonte, i cavalli di San Marco e dipinti di Raffaello, Tiziano, Perugino e molti altri. Dopo la caduta dell’imperatore, circa 5000 opere furono restituite, mentre molte altre si trovano ancora nel museo, come le Nozze di Cana di Paolo Veronese.
Negli anni ’80 si svolsero ulteriori lavori di ristrutturazione, tra cui la realizzazione delle piramidi in vetro e acciaio e del centro commerciale Carrousel Du Louvre.
Ad oggi, il Louvre è il museo più visitato al mondo.
Dove si trova e come arrivare
Il Museo del Louvre si trova nel centro di Parigi, vicino al quartiere storico e alle porte degli Champs Elysée.
E’ raggiungibile con la metropolitana alla fermata Louvre-Rivoli, sulla linea 1 (gialla).
In bus potrete usare diverse linee: 27, 39, 68 e 69.
L’ingresso del museo è facilissimo da trovare, è la grande piramide in vetro e acciaio in mezzo alla piazza.
Orari, biglietti e pass turistici
Il Museo del Louvre è aperto dal mercoledì al lunedì dalle 9.00 alle 18.00, con estensione fino alle 21.45 il venerdì. Il giorno di chiusura è il martedì.
Il biglietto d’ingresso costa 17€ prenotando online e 15€ sul posto, gratuito per i minorenni, e fino ai 26 anni per chi è residente nella Comunità Economica Europea. L’audioguida costa 5€.
L’accesso al Louvre è inoltre incluso nei principali pass turistici di Parigi, sia il Paris Pass sia il Museum Pass. In entrambi i casi, è necessario prenotare online il giorno e l’ora della visita.
Qualsiasi cosa scegliate, io consiglio di prenotare online, perché così avrete l’accesso garantito entro 30 minuti dall’orario prenotato. Le code alo Louvre sono infatti sono lunghissime, soprattutto nei weekend e in prossimità di ponti e feste. Non è che rischiate di non entrare, ma potreste ritrovarvi ad aspettare anche più 2 ore.
Un altro consiglio che posso darvi è di prenotare per il primo slot disponibile all’apertura, così da trovare meno gente e godervi di più la visita. Le sale più gettonate sono infatti sempre strapiene. Per altri consigli su come visitare Parigi, cliccate qui.
Quanto tempo dedicare al Museo del Louvre
Dipende da cosa vi interessa vedere. Un appassionato di arte potrebbe tranquillamente passarvi anche più giorni, mentre al visitatore medio basta molto meno tempo.
Tenete comunque presente che il museo è immenso, con oltre 35.000 opere e 13,5 km di gallerie. Impiegherete parecchio tempo anche solo per capire dove dirigervi, e per raggiungere le diverse sale.
Io vi consiglio una permanenza tra le 2 e le 4 ore, che vi basteranno per vedere i principali capolavori prima che la vastità del museo e la gran folla rendano tutto sfiancante.
Non pensate di riuscire a vedere tutto in una sola visita, sarebbe davvero impossibile. La cosa migliore è documentarsi e scegliere in base alla proprie preferenze. Il museo propone 4 diversi percorsi tematici, della durata di 1 ora e mezzo ciascuno. Sono un po’ limitati, ma se siete indecisi sono un buon punto di partenza.
Cosa vedere al Museo del Louvre
Piramidi in vetro
Le piramidi in vetro laminato e acciaio che dominano il cortile centrale del Louvre sono ormai inscindibili dal museo stesso, eppure sono relativamente recenti. La prima e più grande, che funge da ingresso, fu infatti realizzata dall’architetto americano Leoh Ming Pei nel 1989. Pochi anni dopo, nel 1993, arrivò anche l’emblematica piramide rovesciata, la cui punta tocca un’altra piccola piramide, con un effetto davvero suggestivo.
La Grande Piramide è composta da 673 piastrelle di uno speciale vetro che non ingiallisce con il passare del tempo, e replica le proporzioni della Piramide di Cheope.
Una struttura da forte valore simbolico ed esoterico, aspetto dal quale presse ispirazione Dan Brown per il suo bestseller del 2003 Il Codice Da Vinci. Nel libro, le piramidi guidano infatti il protagonista al ritrovamento del Santo Graal.
Struttura del museo
Il Museo del Louvre custodisce quasi 400.000 pezzi provenienti da ogni epoca e ogni continente, 35.000 dei quali in esposizione permanente. Il Museo è conosciuto soprattutto per i preziosissimi dipinti, circa 12.000 di cui la metà esposti, ma è notevole anche la collezione di sculture e di stampe e libri.
Le opere sono disposte per genere su 4 piani e 3 diverse ali:
- Richelieu, sulla sinistra .
- Sully, l’ala centrale.
- Denon, sulla destra.
Una volta entrati dalla piramide, sarete al livello -2. Qui si trovano la biglietteria, il guardaroba, alcuni dei servizi igienici, e i ristoranti. Vi consiglio caldamente di usufruire del guardaroba, all’interno del museo è bene essere più leggeri possibile, sia per via della folla sia per non rischiare di urtare qualche opera d’arte.
Tutte e tre le ali sono accessibili da questo spazio, iniziate da dove preferite. Sul sito ufficiale è possibile scaricare la mappa, strumento indispensabile per raccapezzarsi nel dedalo di gallerie del museo. In realtà, io trovo che sia fatta molto quella di Parigi.it, ecco il link.
Arte Islamica e Mediorientale
La collezione di antichità del vicino oriente è collocata al piano 0, tra le ali Sully e Richelieu.
Si concentra su 3 civiltà del vicino oriente: la Mesopotamia, la Persia e il Levante. E’ una delle sezioni più recenti, le cui opere provengono prevalentemente dagli scavi archeologici di Paul-Emile Botta a Khorsabad nel 1843, in seguito ai quali fu scoperto il Palazzo di Sargon II.
I pezzi forti sono il famoso Codice di Hammurabi, che risale al 1750 a.C. ed è alto oltre 2 metri, la Stele degli Avvoltoi del Principe di Lagash, e la Stele di Naram-Sin, erette per celebrare una vittoria contro i barbari.
Notevoli anche il sarcofago di Eshmunazar I, scoperto nel 1855, il Fregio degli Archieri del palazzo persiano di Dario Il Grande, e diversi manufatti provenienti da Persepoli.
L’arte islamica, presentata ai piani -1 e -2 dell’ala Denon, comprende oggetti ed opere del provenienti da Europa ed Asia, e datati dal settimo al diciannovesimo secolo. La maggior parte dei pezzi arriva dal Museo di Arti Decorative, che nel 2003 spostò questa collezione al Louvre. Tra le opere di maggior pregio citiamo il trecentesco Battistero di San Luigi, e il sudario di Saint-Josse, un prezioso drappo in seta riccamente decorato.
Antichità Egizie
La sezione egizia del Museo del Louvre, ai piani 0 e 1 dell’ala Sully, fu creata da Jean-François Champollion, colui che per primo riuscì a tradurre i geroglifici grazie alla Stele di Rosetta (che però si trova al British Musuem di Londra).
Include oltre 50.000 pezzi, che vano dal 4000 a.C. fino al periodo romano e bizantino, tra cui papiri, pergamene, attrezzi e oggetti d’uso quotidiano, indumenti, armi e mummie.
I pezzi più pregiati della collezione sono la Grande Sfinge di Tanis, che funge da ingresso alla sezione, lo splendido Scriba Seduto in calcare e quarzo, il coltello di Gebel el-Arak con l’impugnatura in avorio, la statuetta di Akhenaton e Nefertiti, e la Stele di re Djet.
Antichità Greche e Romane
La ragguardevole collezione di sculture antiche occupa uno spazio molto importante al Museo del Louvre, estendendosi su diverse sale dei piani 0 e 1 delle ali Sully e Denon.
Il posto d’onore è destinato alla Nike di Samotracia, che fa bella mostra di se in cima alla scalinata che separa le due ali, nella sala 703. Altrettanto importante la splendida Venere di Milo, che potrete ammirare nella sala 345. Altri capolavori sono l’etrusco Sarcofago degli Sposi, l’Hera di Samo, il vaso raffigurante la Morte di Atteone, una testa di donna del periodo cicladico, e una statua calcarea conosciuta come la Dama di Auxerre.
Oltre a questi sono presenti vasi, bronzi, gioielli, e oltre 1000 ceramiche elleniche, ospitate nella Galleria Campana.
Dipinti europei
La punta di diamante del Museo del Louvre è senza dubbio la sua sterminata raccolta di dipinti, che racconta la storia dell’arte europea dal Medioevo all’800 (i dipinti dei periodi successivi sono invece custoditi al Museo D’Orsay e al Centre Pompidou).
La collezione occupa interamente il primo piano dell’ala Denon, e il secondo piano della Sully e della Richelieu.
Grande spazio è riservato ai maestri italiani. Oltre alla celeberrima Gioconda, cui ho dedicato un paragrafo a parte, al Louvre potrete ammirare:
- Maestà del Louvre di Cimabue
- Crocifisso Stimmate di San Francesco di Giotto
- Incoronazione della Vergine di Beato Angelico
- Venere e le tre Grazie di Sandro Botticelli
- Crocifissione di Mantegna
- Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta di Piero della Francesca
- Vergine delle Rocce, La Belle Ferronière, Ritratto di Isabella d’este, San Giovanni Battista, Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Antonio Abate e Bacco di Leonardo Da Vinci
- Madonna col Bambino in Trono di Cima da Conegliano
- Le Nozze di Cana e Cena in Emmaus di Paolo Veronese
- La Bella Giardiniera di Raffaello
- Madonna con Bambino e Santi di Tiziano
- Vergine con San Pietro Piangente del Guercino
Anche la pittura francese è molto be rappresentata, con moltissime opere e tele di grandi dimensioni, tra cui:
- Il Giuramento degli Orazi, Le Sabine e L’Incoronazione di Napoleone di Jacques-Louis David.
- Il Bagno Turco e La Grande Odalisca di Ingres.
- La Zattera della Medusa di Gericault.
- La Libertà che Guida il Popolo e La Barca di Dante di Eugène Delacroix.
- Ricordo di Mortefontaine di Camille Corot.
- Case sul Mare di Edgar Degas
- Cortile di Fattoria a Auvers di Paul Cézanne.
Tra i dipinti spagnoli, non possiamo dimenticare l’Infanta Margherita di Diego Velasquez, mentre tra i fiamminghi abbiamo Nave dei Folli di Hieronymus Bosch, Betsabea con la lettera di David di Rembrandt, il Ciclo di Maria de’ Medici, la Merlettaia e l’Astronomo di Rubens.
La Gioconda
Nonostante il museo sia strapieno di capolavori, è innegabile che la maggior parte dei visitatori venga qui per ammirare questo magnifico ritratto di Leonardo, attirati anche dall’aura mistica e quasi mitologica che circonda il quadro.
L’emblematico sorriso della Gioconda, i numerosi tentativi di furto e gli innumerevoli riferimenti nella cultura pop ne fanno il dipinto più celebre del Museo del Louvre, e probabilmente di tutto il mondo.
La Monna Lisa è esposta nella sala 711, al primo piano dell’ala Denon, protetta da una teca in vetro. Molti restano delusi dalle sue dimensioni (77×53 cm), ma il vero pregio del ritratto è la sopraffina tecnica dello sfumato, e la realizzazione meticolosa di tutti i più piccoli dettagli, oltre allo sguardo e al sorriso magnetico.
Il vero problema, con tutta la folla che c’è, è arrivare fino alla Gioconda. Una volta giunti di fronte al quadro, avrete pochissimo tempo per ammirarlo, prima di dover lasciar spazio al prossimo visitatore. Sinceramente, un’esperienza piuttosto stressante.
Noi italiani siamo soliti ritenere la Gioconda un nostro patrimonio, sottrattoci ingiustamente, ma è davvero così? In realtà, no, la Gioconda non ci è stata rubata. Il quadro fu infatti portato in Francia da Leonardo stesso, e regolarmente venduto (o regalato, non è chiaro) a Re Francesco I. Con l’espropriazione dei beni reali, il quadro passò di proprietà alla Repubblica Francese. Ci piaccia o no, la Gioconda è quindi legittimamente proprietà della Francia.
Sculture
La maggior parte delle sculture del Museo del Louvre vengono dal mondo antico, ma al piano 0 e -1 dell’ala Denon c’è una piccola ma interessante sezione di statue di epoche successive.
I Capolavori di questa sezione sono lo Schiavo Morente e lo Schiavo Ribelle di Michelangelo, e l’eccelsa Amore e Psiche di Antonio Canova. Altre opere pregevoli sono Luigi XV come Giove, di Nicolas Coustou e il busto del Cardinale Richelieu di Gian Lorenzo Bernini.
I gioielli della Corona
La Francia fu una delle monarchia più potenti del mondo, ed i suoi re e regine vivevano nel lusso più assoluto, indossando abiti all’ultima moda e preziosissimi gioielli.
Purtroppo, di tutto questo sfarzo oggi non restano che pochi pezzi, in quanto la maggior parte del tesoro reale fu venduto durante la Terza Repubblica. Ciò che rimane dei gioielli della Corona francese è oggi esposto nella Galerie d’Apollon, al primo piano dell’ala Denon nella sala 66.
Tra i pezzi più preziosi ci sono il diamante Régent, il diamante Sancy e lo spinello rosso Côte-de-Bretagne, a forma di dragone. La corona reale di Luigi XV è tra le poche tramandate di padre in figlio. Fu utilizzata anche da Luigi XVI e Carlo X. Dopo la caduta della monarchia, fu privata delle gemme preziose, sostituite da cristalli colorati.
Lo Scettro di Carlo V, in oro, è lungo più di un metro, e sormontato da una statuetta di Carlo Magno. La cosiddetta “Mano della Giustizia” è uno scettro con una mano in avorio.
Cosa vedere nelle vicinanze
Usciti dal Museo del Louvre, vi ritroverete nel bellissimo Giardino della Tuileries. In stile francese, fu realizzato nel diciassettesimo secolo, il che lo rende il più vecchio parco parigino. Conduce dal Louvre fino a Place de la Concorde, ed è decorato con prati e siepi ordinate, aiuole colorate, e una grande fontana. E’ il posto ideale dove rilassarsi dopo aver visitato il museo, e magari mangiare qualcosa a buon prezzo in uno dei tanti chioschetti.
In fondo al giardino c’è un piccolo museo, spesso sottovalutato. E’ il Museo dell’Orangerie, così chiamato perché ha sede in una vecchia serra di aranci. Custodisce il più importante ciclo delle ninfee, una serie di grandi tele dipinte dall’artista impressionista Claude Monet nel suo giardino privato di Giverny, vicino a Rouen in Normandia. Fu l’artista stesso a donare i dipinti alla Francia in seguito alla vittoria della Prima Guerra Mondiale, disponendo che fossero esposti presso l’Orangerie dopo la sua morte. Le tele sono collocate in due bianche sale ovali, dando al visitatore l’impressione essere avvolto dal blu e dalle onde.
Al piano inferiore del museo si trovano alcuni capolavori provenienti dalla collezione Jean Walter – Paul Guillaume. Tra i più notevoli, troviamo quadri di Renoir, Cézanne, Gauguin, Picasso e Modigliani.
Proseguendo, si arriva in Place de la Concorde, enorme e trafficata piazza al cui centro svetta l’Obelisco di Luxor, donato dall’Egitto alla Francia nel 1836.
Galla piazza ha inizio l’Avenue des Champs Elysées, il maestoso viale alberato più famoso di Parigi. La storica via dello shopping di lusso oggi ha perso parte del suo fascino, dato che diversi hotel hanno chiuso, lasciando spazio a negozi e ristoranti delle grandi catene commerciali. Resistono tuttavia Louis Vittuon e Dior, che occupano intere palazzine, e le più prestigiose gioiellerie quali Bvlgari, Swarowski e Cartier.
Il viale, lungo quasi 2 km, culmina con Place de l’Etoile, al centro della quale si erge l’Arco di Trionfo. Realizzato in onore di Napoleone, offre una delle viste più belle sulla città.