San Diego, cosa vedere nella seconda città della California

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  • Ultima modifica dell'articolo:3 Novembre 2024
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Spesso relegata al ruolo di “sorella minore” della più grande e famosa Los Angeles, San Diego è in realtà una moderna e vibrante città, ricchissima di cose da vedere e da fare. In più, rispetto alla Città degli Angeli ha anche il vantaggio di essere più a misura d’uomo, di avere spiagge più belle, e un traffico meno intenso. Il la preferisco enormemente, e spero di invogliare anche voi a visitarla.

A San Diego potrete visitare tanti musei di ogni genere, dall’arte alla marina militare, passeggiare per il suo enorme parco cittadino, prendere il sole in spiaggia ed osservare le temibili orche compiere straordinarie acrobazie. Il clima, poi, è una favola, né troppo freddo né troppo caldo, e sempre ventilato.

Non è certo un caso che San Diego sia considerata tra le città più vivibili degli USA, nonché una delle principali attrazioni della California.

Dove si trova e come arrivare

San Diego è la seconda città più popolosa della California, e si trova all’estremità meridionale dello stato, al confine con il Messico e a circa 200 km da Los Angeles.

E’ servita dal San Diego International Airport, per il quale però non ci sono voli diretti con l’Italia. Chi arriva da Roma può volare direttamente su Los Angeles, e poi prendere una coincidenza, oppure noleggiare un’auto. Per chi arriva da altre città italiane, conviene invece volare su una città che abbia poi un volo diretto, per esempio Londra, New York o Atlanta.

E’ molto più probabile, tuttavia, che inserirete San Diego in un più ampio tour dell’Ovest. In questo caso, volate su Los Angeles, e poi prendete un’auto a noleggio.

Come muoversi a San Diego

A differenza di Los Angeles, San Diego offre un servizio di trasporto pubblico abbastanza efficiente, che può essere sfruttato per muoversi tra le attrazioni del centro come Gaslamp Quarter e Marina e Balboa Park

Il mezzo più comodo è il tram, che si chiama San Diego Trolley. Ci sono 4 linee, ma quella che userete di più come turisti, a meno che non abbiate l’hotel in periferia, è la Silver Line. Si tratta di un tram in stile vintage che tocca le principali attrazioni di Downtown, esclusi però Balboa Park, Old Town, e Coronado . Il costo per la corsa singola è 2,50$, e la frequenza è ogni 30 minuti.

C’è poi un capillare servizio di autobus, che raggiunge praticamente tutta la città.

Non è possibile pagare direttamente il conducente. Per salire a bordo, dovrete scaricare l’app Pronto e, collegando la vostra carta di credito, caricarvi l’importo desiderato. In questo modo potrete anche acquistare un pass giornaliero a soli 6,00$. Saliti a bordo, scansionate il QR code sul vostro cellulare per validare il viaggio.

Un’altra valida soluzione, anche se piuttosto costosa, è l’Old Town Trolley Tour, il bus hop-on hop-off. Essendo pensato per i turisti, raggiunge tutte le attrazioni della città, comprese quelle non toccate dalla Silver Line. Il costo è 41,40$ per un giorno e 77,00$ per due giorni, dai 13 anni in su. Può andare bene se avete poco tempo e volete comunque vedere le cose più importanti.

In ogni caso, il mio mezzo preferito per muoversi a San Diego rimane l’automobile, che consente maggiore flessibilità nonostante il traffico. Il tram è comunque piuttosto limitante, ed in più serve avere la connessione dati sempre aperta. Il bus turistico è a mio avviso troppo costoso, anche considerando le tariffe dei parcheggi.

Quando andare

Grazie alla presenza dell’oceano e delle montagne, la città è riparata sia dal maltempo sia dal torrido clima desertico del Mojave, godendo quindi tutto l’anno di un clima piacevole. Trovandosi in una fascia sub-tropicale, qui le cosiddette “mezze stagioni” sono praticamente inesistenti, tanto è veloce la transizione dall’inverno all’estate e viceversa.

  • Le estati, che durano anche fino a ottobre inoltrato, sono calde e secche. Le temperature si aggirano attorno ai 25 gradi, con poca escursione termica e precipitazioni prossime allo zero.
  • In inverno, le temperature scendono di rado sotto i 10 gradi. Tuttavia, questi sono anche i mesi più piovosi, con una media di 6-7 giorni di pioggia al mese.

Per me, il periodo migliore per visitare San Diego è tra settembre e ottobre, quando la temperatura dell’oceano è leggermente meno fredda e consente di fare il bagno, e si può passeggiare tranquillamente per la città ed i parchi senza soffrire il caldo.

Quanto tempo dedicare

Spesso, per incastrare tutte le cose da vedere nell’itinerario, a San Diego viene dedicata solo una una visita veloce. Questo è però davvero un peccato perché, come vedrete tra poco, le attrazioni sono davvero tante, e pure piuttosto impegnative. Per esempio, il Balboa Park meriterebbe un’intera giornata.

Io vi consiglio di soggiornarvi per 3 notti, 4 se avete intenzione di visitare il Seaworld.

Ecco un esempio di come dividere le attività, ipotizzando che arriviate da Los Angeles:

  • Giorno 1 (arrivo nel primo pomeriggio): la Jolla Cove e Old Town.
  • Giorno 2: Balboa Park, spiagge di Point Loma, Cabrillo National Monument.
  • Giorno 3: Marina e USS Midway, Seaport Village, Coronado Island, serata a Gaslamp.

Come già detto, per il Seaworld sarebbe meglio pianificare una giornata a parte.

In quale itinerario inserire San Diego

Pur essendo molto vicina a Los Angeles, San Diego è incredibilmente difficile da inserire in un itinerario del West americano.

Come abbiamo visto, per visitare per bene la città servirebbero almeno 3 notti. Per Inserirla nel classico tour della costa ovest, quindi, vi servirebbero come minimo tre settimane, e probabilmente dovreste comunque tagliare qualcosa. Questo non è quindi il tour ideale per visitare San Diego.

Quello che io suggerisco è invece un itinerario nel Southwest, che comprenda la California meridionale, l’Arizona e, se avete tempo, anche parte del New Mexico. Si tratta di un viaggio insolito, adatto a chi già conosce gli USA ed ha visto i grandi parchi, che permette di vedere mete meno gettonate ma comunque di grande impatto, come Sedona, il Saguaro National Monument e il Canyon de Chelly.

In alternativa, potete pensare ad un tour della California. Il Golden State ha moltissimo da offrire, tra città, parchi e oceano, e sicuramente non vi annoierete.

Dove alloggiare

San Diego ha una vastissima disponibilità di strutture, adatte ad ogni tasca ed esigenza.

La cosa migliore è naturalmente alloggiare a downtown, per muoversi più comodamente tra le varie attrazioni. Questa è però anche la zona più costosa, con una media di 150/200$ a notte.

I quartieri più gettonati sono Gaslamp, la zona del divertimento, Marina e la vivace Little Italy. Io ho dormito al Best Western Plus Bayside Inn, una soluzione davvero valida a due passi da Little Italy e dalla fermata del tram.

Un’altra bella zona è Old Town, dove è possibile dormire in hotel storici come il Cosmopolitan. E, se volete strafare, perché non provare un’esperienza da sogno al celeberrimo Hotel del Coronado, con accesso alla spiaggia ed una magnifica vista sull’oceano?

Per essere più vicini alla spiaggia, valutate invece Ocean Beach, o la più lontana La Jolla.

City Card per risparmiare

Come ormai in tutte le grandi città, anche a San Diego potrete sfruttare il pass turistico, che permette di vedere tante cose risparmiando.

Ci sono due tipi di pass:

  • All-inclusive pass. Come dice il nome, questa card include tutti i musei, il Birch Aquarium di La Jolla, più alcuni tour guidati. La validità è giornaliera, da 1 a 7 giorni. Se acquistate la versione da almeno 3 giorni, potrete anche scegliere uno tra il Seaworld e il tour hop-on-hop off. Questa è però l’opzione più cara, il pass da 3 giorni costa infatti 216$ per gli adulti, e 99$ per i bambini da 3 a 12 anni.
  • Explorer Pass. Anziché il numero di giorni, con questo pass potrete scegliere quante attrazioni volete visitare, da 2 a 7, con un costo che va da 89$ a 149$ per gli adulti, e 69$ per i bambini. In questo caso, però, né il Seaworld né il bus hop-on hop-off sono inclusi. A mio avviso questa è la scelta migliore, perché comunque con un soggiorno di 3 notti non riuscireste a vedere più di 7 attrazioni.

Storia di San Diego

Benché San Diego sia l’insediamento europeo più vecchio della California, oggi è una città dall’aspetto molto moderno, infatti non resta quasi più nulla né delle missioni cattoliche, né tantomeno delle civiltà native.

Il primo europeo a “scoprire” la baia sulla quale oggi sorge San Diego fu l’esploratore Juan Rodriguez Cabrillo, al quale è dedicato un monumento commemorativo. Il nome le fu però imposto da Sebastián Vizcaíno, un militare ed esploratore spagnolo che entrò nella baia nel giorno della festa di San Diego de Alcalà.

Nel 1769, in piena occupazione spagnola, Padre Junipero Serra fondò una missione sulle colline di Presidio, per poi spostarsi più a nord e fondare anche la città di Los Angeles.

Per tutto l’800 San Diego rimase poco più di un villaggio, conoscendo fortune alterne. Dapprima crebbe grazie al progetto di costruzione del porto e alla scoperta di alcune miniere d’oro sulle colline, ma con l’esaurirsi della vena aurifera la città ripiombò nella recessione.

Il vero sviluppo avvenne negli anni 20 del ‘900, con l’arrivo della Marina Militare e dell’industria aeronavale. In questo periodo fu fondata la San Diego University, e con la California-Pacific Exposition nacquero i numerosi edifici in stile coloniale spagnolo di Balboa Park. Durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, la presenza militare a San Diego si espanse fino ad arrivare al 25% della popolazione.

Oggi, la città conta oltre 1 milione di abitanti, e le sue principali attività sono sì l’industria militare e l’industria navale, ma anche il turismo, l’informatica e le biotecnologie.

Cosa vedere a San Diego

Balboa Park

Situato a nord-est del centro, Balboa Park è la prima cosa da vedere a San Diego, nonché il parco cittadino più grande degli USA .

Per visitarlo nella sua interezza occorrerebbe una giornata intera, o forse anche di più. Perché Balboa Park non è solo un’area naturale dove rilassarsi, ma una sorta di “quartiere verde“, che comprende giardini curatissimi, musei, lo zoo più grande del mondo, e persino l’ospedale militare. Gli edifici risalgono per lo più al ventesimo secolo, realizzati in occasione di esposizioni e fiere. Rievocano lo stile coloniale spagnolo, ed oggi ospitano musei.

Il parcheggio è gratuito e, una volta all’interno, potrete spostarvi con la navetta messa a disposizione, anch’essa gratuita.

Nonostante le enormi dimensioni, come turisti vi concentrerete prevalentemente sull’area occidentale, che si sviluppa lungo un grande viale chiamato El Prado. Qui si trovano i principali edifici, musei e giardini del parco (scaricate la mappa del parco prima di partire).

Edifici e giardini

  • House of Hospitality e Casa de Balboa sono i due edifici che ricordano vagamente l’Alhambra, collegati da un grazioso cortile porticato con giardini fioriti, fontane e sculture. Qui si trova anche l’ufficio turistico, che vi consiglio di visitare per raccogliere materiale ed informazioni sulle visite guidate e gli eventi.
  • Casa del Prado, l’edificio più spettacolare del parco, dalla facciata riccamente decorata. Spesso è chiusa per eventi privati ma, se doveste avere la fortuna di trovarla aperta, visitate anche il cortile interno.
  • Japanese Friendship Garden, l’unico giardino a pagamento in tutto il parco (14,00$). Come immaginabile, è un giardino in stile giapponese, con laghetti di carpe, padiglioni, bonsai e bambù.
  • Botanical Garden, una serra piena di lussureggianti piante tropicali.
  • Cactus Gardens, un piccolo angolo di deserto con vialetti sabbiosi

Musei

Nel parco ci sono circa una quindicina di musei, ed è impossibile visitarli tutti. Qui sotto vi indico i 4 principali, ma comunque dovrete fare una selezione. Per costi ed orari aggiornati, vi invito a visitare i rispettivi siti ufficiali.

  • San Diego Museum Of Art, che custodisce opere di artisti europei come Goya e Rubens, ma anche tele e sculture americane del ventesimo secolo, e arte orientale.
  • San Diego Natural History Museum, fantastico per chi viaggia con bambini. Comprende ricostruzioni di dinosauri, fossili, libri illustrati, mostre permanenti e temporanee.
  • Reuben H. Fleet Science Center, il museo scientifico-tecnologico con esposizioni interattive ed una grande sala Imax.
  • Air and Space Museum, che custodisce interessanti velivoli, tra cui il modulo di comando dell’Apollo 9, ed oggetti appartenuti ai fratelli Wright, Charles Lindbergh, Amelia Earhart, Neil Armstrong e molti altri.

Zoo di San Diego

Non amo gli zoo in generale, ma quello di San Diego, il più grande del mondo, è piuttosto famoso per garantire una vita dignitosa ai propri ospiti. Gli habitat sono grandi e molto ben ricreati, e gli animali hanno spazio sufficiente per muoversi.

Io resto dell’idea che gli orsi polari starebbero meglio al Polo e non in California, ma sicuramente lo zoo è un’attrazione divertente per chi viaggia con i bambini.

Gaslamp Quarter

Questo quartiere di downtown prende il nome dalle numerose lampade a gas che ne illuminavano le strade, oggi sostituite da un più moderno sistema di illuminazione elettrica. I vecchi lampioni, però non sono stati completamente rimossi. Ne troverete ancora sparsi per i marciapiedi, in particolare all’incrocio tra Market e 5th Street.

Gaslamp nacque nel 1867, quando l’imprenditore Alonzo Horton acquistò alcuni lotti vicino alla baia, nel contesto del già citato progetto di sviluppo di un porto commerciale. Purtroppo, ben presto divenne una zona malfamata, dove i marinai potevano trovare “compagnia”, bere e giocare d’azzardo.

In seguito alle opere di riqualificazione portate avanti negli anni ’80 e ’90, Gaslamp è diventata la zona della movida, piena di locali e ristoranti, ideale per passare una piacevole serata.

L’arteria principale è proprio la 5th avenue, dove i moderni grattacieli coesistono con gli edifici storici. In tutto, ben 90 sono iscritti nel National Register of Historical Places, per la loro importanza storica ed architettonica. Tra questi spiccano senza dubbio lo Yuma Building e il Greely Building dalle facciate arte déco in mattoni rossi e le finestre sporgenti. Passeggiando per questa strada, comunque, incontrerete diversi altri edifici interessanti.

Da vedere anche la Davis Horton House, la casa più vecchia di Gaslamp che oggi ospita il museo sulla storia del quartiere, e il Balboa Theater, del 1924. Quest’ultimo affaccia su Horton Plaza, la piazza principale che ospita diversi eventi.

Marina

Ad ovest di Gaslamp sorge il quartiere Marina, la zona costiera affacciata sulla baia. Trattandosi soprattutto di un porto per barche a vela e yacht di lusso, qui non ci sono belle spiagge, bensì musei, memoriali e monumenti. Da qui partono inoltre le crociere turistiche.

Protagonista assoluta è la USS Midway, una portaerei commissionata durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu varata nel 1945, pertanto non partecipò a quel conflitto, ma svolse ruoli importanti nelle guerre di Corea, Vietnam, e nella prima Guerra del Golfo. Ha inoltre partecipato a diversi progetti della NASA, come il recupero delle missioni Apollo.

Oggi è un interessantissimo museo dove ammirare oltre 50 velivoli da guerra, restaurati e posizionati nell’hangar e sul ponte. Sono visitabili gli alloggi, la mensa e le aree comuni, oltre alla sala macchine e alla cabina di pilotaggio. Avrete modo di scoprire tutto sulla vita a bordo, sulle battaglie più importanti e sul funzionamento di questo gigante dei mari. La visita completa della portaerei richiede almeno 2 ore.

Nel parco lì accanto ci sono tre importanti memoriali: le lapidi in granito dello USS San Diego Memorial, la statua di Bob Hope, e Unconditional Surrender, la scultura della famosa foto del bacio tra il soldato e la crocerossina, scattata a Times Square nel 1945.

cosa vedere a San Diego, statua Unconditional Surrender

Il Maritime Museum comprende diverse imbarcazioni visitabili, tra cui la celeberrima Star Of India, la più vecchia barca a vela ancora attiva. Potrete visitare anche altre tre velieri e due sottomarini, tutti ricchi di documenti, foto e mappe.

Tra le attrazioni non a tema marino troviamo:

  • Waterfront Park, dove i bambini si divertiranno un mondo a giocare nelle fontane.
  • San Diego Foods Market di Lane Field Park, il mercato alimentare della domenica. Oltre a prendere qualche leccornia alle bancarelle gastronomiche, potrete sfruttare le coperte messe a disposizione per fare un picnic, magari ascoltando musica dal vivo.
  • Seaport Village, un’area commerciale a cielo aperto dove fare shopping e mangiare qualcosa.
  • Embarcadero Marina Park, un bel parco dove passeggiare e ammirare il panorama sul Coronado Bridge.

Little Italy

L’area settentrionale di downtown è occupata dalla più grande Little Italy degli Stati Uniti. Contrariamente a quanto si pensi, infatti, quella di New York è ormai quasi interamente inglobata da Chinatown, mentre a San Diego esiste ancora una folta comunità italiana. In particolare, furono i liguri a sbarcare qui nel secondo ‘800, sia per trovare fortuna nelle miniere d’oro, sia per dedicarsi alla pesca e alle attività portuali.

La strada principale di Little Italy è India Street. Superato il pittoresco arco che annuncia l’inizio del quartiere, inizierete a vedere tricolori che sventolano ovunque e ristoranti di cucina italiana.

Una peculiarità di Little Italy sono le piazze, che normalmente non esistono nelle città americane. Per sentirsi a casa, i nostri connazionali sono infatti riusciti a ricavare alcuni piccoli spazi pedonali allestiti con panchine e tavolini all’aperto, dove prendere un caffè o ritrovarsi a fare due chiacchiere. La più grande si chiama Piazza della Famiglia, con al centro una bella fontana bianca. Altre piazze interessanti sono Piazza Basilone, dedicata al sergente dei Marine John Basilone, Piazza Pescatore e Piazza Giannini.

Come in ogni quartiere italiano che si rispetti, il cibo è grande protagonista. Il mercato di W Date Street è infatti particolarmente rinomato. Si svolge il sabato mattina e, in forma ridotta, anche il mercoledì, ed è il posto ideale per acquistare qualcosa di genuino, come della buona frutta fresca.

A Little Italy non mancano poi gli eventi, come il Summer Film Festival e i mercatini natalizi.

Old Town

Come si evince dal nome, Old Town corrisponde dal primo insediamento della città, quello fatto erigere sulla collina di Presidio da Padre Junipero Serra nel 1769.

Oggi si trova a nord di downtown, ed è raggiungibile sia con i mezzi sia con l’auto. I due parcheggi più comodi sono quelli di Congress Street 2707 e Juan Street di fronte al 2606.

Gli edifici originali sono davvero pochi. La maggior parte dei fabbricati sono infatti ricostruzioni, il cui scopo è narrare la storia di San Diego dalla sua nascita all’epoca moderna. L’effetto finale, benché piacevole, risulta un po’ finto, sembra quasi di stare in un parco a tema.

Ecco cosa vedere a Old Town San Diego. L’ingresso è gratuito per tutte gli edifici.

  • Robinson Rose House, del 1853, che oggi ospita l’ufficio turistico, e dovrebbe essere il primo posto da visitare per ottenere mappe ed informazioni.
  • Chiesa Cattolica dell’Immacolata Concezione, del 1917.
  • Cosmopolitan Hotel, l’hotel più vecchio di San Diego. Realizzato nel 1827, è tuttora operativo.
  • Wells Fargo Museum, oggi purtroppo chiuso, raccontava la storia delle diligenze, importantissimo sistema di trasporto di persone e merci nel tardo ‘800.
  • Casa de Estudillo, un’abitazione privata del 1825 restaurata nel primo ‘900.
  • James McCoy House, la ricostruzione della casa dello sceriffo.
  • Casa Machado y Stewart, del 1836.
  • Whaley House, a quanto pare una delle case più infestate degli Stati Uniti.

Oltre a questi, sono da vedere le ricostruzioni delle botteghe (soprattutto quella di sigari), della scuola, del tribunale e della prigione. Fate anche un giro tra i colorati negozi di artigianato e souvenir, ed approfittatene per pranzare in uno dei tanti ristoranti messicani.

SeaWorld

Come già detto, non amo gli zoo, i circhi e tutto ciò che sfrutta gli animali per il nostro divertimento, ed il Sea World non fa certo eccezione. Io infatti non l’ho vistato, ma siccome non si può parlare delle cose da vedere a San Diego senza nominarlo, vi elenco qui sotto alcune informazioni.

Il Sea World è un mix tra un acquario, un parco acquatico e un parco divertimenti. Si trova a nord della città, affacciato sul Pacifico, ed è raggiungibile in bus (linea 9) e in auto. Esistono diversi tipi di biglietti, tra cui uno che include anche lo zoo. Come abbiamo visto, il Seaworld è inoltre incluso nel San Diego All-inclusive Pass di almeno 3 giorni. Per visitare questo gigantesco parco facendo tutte le giostre ed assistendo a tutti gli spettacoli vi occorrerà una giornata intera.

Le giostre comprendono montagne russe, “acquatic rides”, ovvero giostre dove ci si bagna, altre più tranquille e adatte a tutta la famiglia, un simulatore di volo e un’altissima torre panoramica.

Ma il punto di forza del Seaworld sono gli spettacoli con gli animali marini. Il più famoso è Orca Encounter, dove potrete vedere questi affascinanti cetacei compiere impressionanti acrobazie. Molto gettonati anche lo spettacolo dei simpaticissimi delfini, e quello dei leoni marini.

Oltre a tutto ciò, potrete naturalmente ammirare da vicino straordinari animali come squali, mante e razze, tartarughe marine, pinguini e il simpatico beluga, ma anche volatili tra cui fenicotteri rosa e pappagalli. Tutti gli habitat sono spaziosi e fedelmente ricostruiti.

Coronado Island

Nonostante il nome, Coronado non è affatto un’isola, bensì una penisola, collegata alla città di Imperial Beach da una sottile striscia di terra. Per inserendola tra le cose da vedere a San Diego, inoltre, Coronado è in realtà una municipalità indipendente. L’unica zona visitabile è quella orientale, mentre la metà occidentale è occupata da una base militare.

Potete raggiungerla in auto, attraversando l’ingegnoso Coronado Bridge, oppure in bus o traghetto. Il problema, in questo caso, è che poi dovrete utilizzare il bus anche per girare l’isola, mentre in auto sarete più indipendenti.

Completato nel 1969, Coronado Bridge è lungo ben 3.5 km, ma soprattutto è incredibilmente alto, in quanto deve permettere il passaggio di navi anche di grandi dimensioni. Uno dei migliori punti da cui fotografarlo è il parco che si trova all’inizio di Coronado Island.

La principale attrazione della penisola è l’Hotel del Coronado, che oggi fa parte del gruppo Hilton. Fu inaugurato nel 1888 come il più grande resort del mondo e, anche se ora non lo è più, è comunque un grande resort di lusso, che ha ospitato personaggi famosi come Marylin Monroe e Charlie Chaplin. Soggiornare qui non è certo un’esperienza per tutti, ma magari potete cenare nel suo ristorante, o visitarlo con un tour guidato. A quanto pare, l’hotel fu anche d’ispirazione a L. Frank Baum per l’ambientazione della Città di Smeraldo de Il Meraviglioso Mago di Oz.

La lunghissima spiaggia su cui si affaccia è assolutamente pubblica, come sempre negli States, e solo una piccolissima porzione è riservata ai clienti dell’hotel.

Coronado è anche un ottimo posto dal quale ammirare lo skyline di San Diego, in particolare da Centennial Park o da Bayview Park, due piccole aree verdi sulla costa ovest circondate da ville di lusso.

cosa vedere a San Diego, skyline da Coronado

Cabrillo National Monument

Situato all’estremità sud della penisola di Point Loma, il Cabrillo National Monument è una scultura in pietra bianca che ricorda Juan Rodríguez Cabrillo, il primo europeo a mettere piede nella baia di San Diego. Come spesso accade, questo avvenne per errore: il navigatore portoghese stava infatti cercando l’inesistente collegamento tra l’Oceano Atlantico e il Pacifico, quando nel 1542 approdò nel punto in cui oggi sorge la città.

E’ possibile anche percorrere il sentiero che conduce al faro di Point Loma e alle alte scogliere della costa occidentale, dalle quali in inverno è possibile avvistare le balene.

Spiagge

Tutta la California è famosa per il mare, le ampie spiagge ed i surfisti. Le spiagge migliori sono probabilmente quelle delle piccole località costiere ma, parlando di grandi città, San Diego incarna il “mito della California” molto meglio della vicina Los Angeles.

Vediamo quali sono le migliori spiagge da vedere a San Diego, concentrate per lo più lungo la penisola di Point Loma:

  • Tourmaline Beach è perfetta per ammirare i surfisti nelle loro evoluzioni, ma non si presta particolarmente alla balneazione.
  • Pacific Beach è un lungo litorale di spiaggia bianca, ottima per prendere il sole o passeggiare sul molo e sul lungomare.
  • La lunghissima Mission Beach, vicina al Sea World, è la più gettonata. Anche qui si trovano molti surfisti, come del resto su tutta la costa, ma è ideale anche per nuotare e fare il bagno. Tenete però sempre presente che vi trovate sull’oceano, e non sul mare, quindi attenzione alle correnti. Il camminamento Ocean Front Walk è costellato di bar e locali sulla spiaggia, e molto frequentato da persone che corrono, vanno in bici, sui pattini o sullo skateboard.
  • Ocean Beach è molto simile alla precedente, ma più tranquilla. Il quartiere è molto giovane, ha la tipica atmosfera delle località di mare ed è pieno di ristoranti e negozi.
  • Coronado Beach, di cui abbiamo già parlato, ha anche un’area per cani, ed è adatta a prendere il sole e nuotare.

La Jolla

La Jolla è una cittadina di medie dimensioni poco a nord di san Diego, raggiungibile in auto in circa 30 minuti. Benestante dall’atmosfera rilassata vanta ampi viali fiancheggiati da palme, boutique di moda e ristoranti. E’ anche sede dell’università di San Diego, e di aziende all’avanguardia nei settori informatico, finanziario e biomedico.

Vi si trovano inoltre alcuni musei degni di nota, come il Museo d’Arte Contemporanea, il Map & Atlas Museum, e il Birch Aquarium.

Ma il motivo per cui la città è così popolare tra i turisti è La Jolla Cove, una piccola riserva naturale protetta da alte scogliere. Qui è possibile nuotare e fare snorkeling, ma non si possono praticare sport acquatici né raccogliere conchiglie.

Sulle sue scogliere amano prendere il sole i leoni marini, circondati da gabbiani che attendono pazientemente la bassa marea per acchiappare qualche bel pesce. Il posto dove ne troverete di più è Children’s Pool, una piscina naturale protetta da un molo. Era stata progettata per i bambini, ma questi simpatici animali hanno presto preso il sopravvento.

Se volete fare il bagno, vi consiglio invece o la splendida La Jolla Beach, a nord del centro.

Dove mangiare a San Diego

San Diego non ha una sua cucina tipica. Trattandosi di una metropoli di immigrazione prevalentemente messicana e italiana, sono proprio questi i sapori che prevalgono, oltre alla cucina americana e al pesce fresco.

Le zona migliori dove trovare ristoranti di qualità e a buon prezzo sono Gaslamp Quarter, Old Town e Little Italy.

Noi abbiamo mangiato ottimi hamburger da Hodad’s, nella coloratissima sede di Ocean Beach, ma ce n’è uno anche a Petco Park a Downtown. La sera successiva abbiamo provato i buonissimi tacos di City Tacos, che hanno dei prezzi davvero interessanti. Se avete la fortuna di capitarci il martedì, potrete usufruire di un ulteriore piccolo sconto.

Old Town è la zona ideale per assaggiare piatti messicani e del southwest. Tra i ristoranti più quotati cito (anche se non li ho provati) Barra Barra Saloon e Fiesta de Reyes.

Se invece vi mancano i piatti di casa, recatevi a Little Italy, ma fate attenzione. I piatti sono infatti solitamente adattati al gusto locale, che difficilmente incontra il nostro. I ristoranti autentici sono solitamente anche parecchio costosi, perché fanno arrivare gli ingredienti direttamente da qui. Io penso che si possa aspettare di tornare in Italia per mangiare cibo italiano, ma se proprio avete nostalgia, fate almeno prima un giro sui principali siti di recensioni.

Andare a Tijuana da San Diego

Spesso chi visita San Diego vuole approfittarne per fare un salto in Messico, visto che la distanza dal confine è di appena 30 km.

Ma ne vale la pena? Ve lo dico subito, per me no. Tijuana è una grande città di confine, trafficata, caotica e anche poco sicura, non è certo il vero Messico. Inoltre, non c’è molto da vedere, solo negozi di souvenir e ristoranti.

Dovrete anche tenere in considerazioni i controlli doganali, molto severi soprattutto al ritorno. Vi ritrovereste imbottigliati in code infinite, e solo per poter dire di essere stati in Messico.

Se però proprio ci volete andare, lasciate l’auto nell’ultimo parcheggio disponibile sul suolo americano, quello dell’outlet, e proseguite a piedi. Una volta arrivati a Tijuana, potrete prendere un taxi. Mi raccomando, passaporto, ESTA e tutti i documenti necessari sempre a portata di mano!

Vuoi saperne di più?

Se hai ancora dubbi e curiosità, scrivimi o lascia un commento qui sotto, e sarò felice di risponderti il prima possibile!

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