Tra le isole Hawaii, Oahu è senza dubbio la più famosa. Oltre ad ospitare la capitale dello stato, Oahu vanta anche attrazioni di punta, come Waikiki Beach, ed inoltre ha fatto da sfondo a innumerevoli produzioni cinematografiche tra le quali spiccano la serie tv Lost, e Jurassic Park.
Atterrando a Honolulu, potreste rimanere un po’ sconfortati , a causa del traffico e dall’urbanizzazione. E’ questo il paradiso tropicale tanto agognato?
Fortunatamente, no. Tra le tantissime cose da vedere ad Oahu troviamo infatti soprattutto parchi naturali, spiagge, resti di antichi templi e forese pluviali. Anche Honolulu, nonostante la cementificazione, ha tanto da offrire, come la tristemente nota Pearl Harbor, la Chinatown più antica degli Stati Uniti, e musei di tutto rispetto.
Indice
Come arrivare e come muoversi
La porta di accesso a Oahu è il trafficato aeroporto di Honolulu, il Daniel K. Inouye International Airport.
Le compagnie che effettuano voli interni sono Continental, American Airlines, Delta e United, e naturalmente la compagnia di bandiera Hawaiian Airlines. Potrete arrivare con volo diretto da Los Angeles, San Francisco, New York, Seattle, Houston, Sacramento e Phoenix, oltre al altre città più piccole. Per quanto riguarda i voli internazionali, ci sono collegamenti diretti con Vancouver, Tokyo, Auckland, Sidney e altre località del Pacifico.
Dall’Italia, sarà necessario almeno uno scalo (ma nella maggior parte dei casi due), e circa 20 ore di volo.
Le Hawaii si trovano sul Hawaii-Aleutian Standard Time, 11 ore indietro rispetto all’Italia. Tuttavia, questo stato non applica l’ora legale. Quindi, se viaggiate in estate, dovrete considerare una differenza di 12 ore. Il volo dalla costa ovest americana dura circa 6 ore, con 3 ore di fuso rispetto alla California.
Oahu è l’unica delle Hawaii ad avere un trasporto pubblico decente. Tuttavia, l’automobile rimane il miglior mezzo per spostarsi sull’isola. Quindi, leggete i miei consigli per noleggiare un’auto e per guidare in USA, armatevi di pazienza, e partit alla scoperta dell’isola. e preparatevi ad un traffico non indifferente, Honolulu rientra infatti tra le 10 città più trafficate degli Stati Uniti.
Quando andare
Le Hawaii si trovano nella fascia equatoriale. Questo significa che le temperature e le ore di luce variano poco durante l’anno. Più che questi fattori, per decidere quando andare alle Hawaii occorre prendere in considerazione altre variabili, come l’alta o bassa affluenza, e la stagione umida o secca. A queste latitudini il clima cambia molto velocemente, e non sono rari acquazzoni e temporali pomeridiani.
Altro fattore molto importante sono i venti alisei, che soffiano in modo diverso nelle varie stagioni, e a seconda di dove ci si trovi sull’isola. Solitamente, si parla di “coste sottovento” a sud-est, più asciutte e soleggiate, e “coste sopravento” a nord-ovest, più ventose e piovose, ma anche più adatte al surf.
Estate ed inverno, soprattutto le vacanze di Natale, sono alta stagione, con prezzi più alti, ed un maggiore affollamento, soprattutto ad Oahu e a Honolulu.
Mettendo insieme tutti questi elementi, quindi affluenza, piogge, venti e temperature, possiamo dire che il periodo migliore per visitare le Hawaii va da maggio a ottobre, possibilmente evitando agosto, quando l’afflusso massiccio di turisti rende difficoltoso fare qualsiasi cosa.
Questo vale per il turista medio. Se, invece, siete surfisti, allora la stagione che fa per voi è l’inverno, quando ci sono le onde migliori.
Quanto tempo dedicare
Come spiego nel mio itinerario alle Hawaii, se volete visitare tutte e quattro le isole principali vi occorreranno tre settimane, considerando che 3/4 giorni saranno persi nel viaggio intercontinentale.
Per quanto riguarda Oahu, io vi consiglio un soggiorno di 4/5 notti per vedere le attrazioni più importanti.
Dove alloggiare
Oahu ha una superficie del 1600 km quadrati, che corrisponde grossomodo alla provincia di Milano. Potrete quinditranquillamente prevedere un unico alloggio per tutta la durata del vostro soggiorno.
La zona più turistica è Honolulu, ed in particolare Waikiki Beach. Benché sia molto affollata, con seri problemi di traffico e di parcheggio, io la consiglio comunque. Il motivo è che l’offerta turistica è molto vasta, ci sono alloggi per tutte le tasche, negozi, e ristoranti aperti fino a tardi. In altre zone dell’isola, i locali chiudono anche alle 20.00, troppo presto per noi italiani.
Se preferite maggiore tranquillità, potete optare per la verdeggiante windward coast, la costa est, per esempio a Laie, Kailua o Kaneohe. La costa ovest, detta Leeward Coast, è più isolata, con spiagge favolose, ma i pochi resort esistenti hanno prezzi altissimi.
Consigli per risparmiare
Ve lo dico subito, le Hawaii sono una meta molto costosa. Il motivo principale è che sono una meta esclusiva, ma c’è anche da considerare che, essendo isolotti sperduti in mezzo all’oceano, grand parte della merce deve essere importata dal continente via mare.
Per risparmiare un po’, potete affittare un appartamento, e provvedere a cucinare qualche pasto in casa.
Un’altra valida soluzione è acquistare il pass turistico Oahu Go Card. Comprende la maggior parte delle cose da vedere e fare a Oahu, come il Polynesian Cultural Center, i musei di Honolulu e Pearl Harbor, Waimea Valley, il Kualoa Ranch, e diverse attività tra cui crociere, snorkeling, e il luau, il banchetto tipico hawaiano.
In compenso, alle Hawaii tutte le spiagge sono pubbliche e con accesso gratuito, anche quelle che si trovano nei pressi dei resort. Per andare al mare, non dovrete quindi sborsare un dollaro, salvo che per il parcheggio.
Altri consigli
Cosa mettere nella valigia per le Hawaii? Ovviamente, costume da bagno e telo mare, ma non solo:
- crema solare ad alta protezione, indipendentemente dalla vostra carnagione, perché alle latitudini tropicali il sole è molto intenso.
- se volete fare surf, una maglietta tecnica, per prevenire le irritazioni da contatto con la tavola.
- maschera e boccaglio per fare snorkeling.
- antizanzare specifico per insetti tropicali. Meglio ancora, compratelo in loco.
- scarpe da trekking.
- k-way.
- binocolo.
Cercate di visitare il più possibile la mattina presto, soprattutto laddove il parcheggio scarseggia, o se dovete fare qualche sentiero di trekking sotto il sole. A metà giornata, il caldo e l’affollamento diventano insopportabili.
Oahu è più sviluppata rispetto alle altre isole, ma questo vale solo per la zona di Honolulu. Il resto dell’isola è selvaggio, ed i pochi centri abitati sono per lo più piccoli villaggi. Non aspettatevi quindi di trovare bar e chioschi in spiaggia. Prima di andare al mare, o incamminarvi lungo i percorsi di trekking, fate scorta di acqua e cibo.
Quando parcheggiate, non lasciate nulla in bella vista in auto, soprattutto nei posti dove non c’è molto movimento. Le Hawaii sono generalmente sicure, ma il grande afflusso turistico attira inevitabilmente anche alcuni malintenzionati.
Cosa vedere a Oahu
Le cose da vedere a Oahu sono davvero tante, visto che è la terza isola più grande dell’arcipelago, dopo Big Island e Kauai. La soluzione migliore per vistare il più possibile limitando gli spostamenti è dividere l’isola nelle sue cinque regioni, e dedicare un giorno ad ognuna di esse:
- Honolulu, la capitale dello stato, ricca di attrazioni e dall’ampia offerta turistica.
- Central Oahu, il cuore dell’isola con piantagioni di ananas e canna da zucchero.
- Windward Coast ad est, con verdi vallate e spiagge di sabbia bianca.
- Leeward Coast ad Ovest, caratterizzata da resort esclusivi e campi da golf.
- North Shore, la zona preferita dai surfisti.
Honolulu e Central Oahu
Honolulu
La moderna capitale delle Hawaii è una metropoli, con tanto di palazzoni, tangenziali, traffico e difficoltà di parcheggio. E’ la meta più gettonata per soggiornare sull’isola, nonché l’unica città con un po’ di vita notturna. Nonostante la cementificazione ed il turismo di massa, a Honolulu ci sono però anche diverse attrazioni interessanti:
- Waikiki Beach, una delle spiagge più famose del mondo. Certo, alle Hawaii e a Oahu ci sono spiagge molto più belle, ma questa ha il vantaggio di essere attrezzata (sono infatti disponibili sdraio e ombrelloni a noleggio). In più i frangiflutti garantiscono acque calme, perfette per le famiglie con i bambini, e per chi vuole provare a fare una lezione di surf. Sul lungomare si trova la statua di Duke Kahanamoku, uno dei surfisti più famosi della storia. La sera si svolgono inoltre spettacoli gratuiti di hula, la danza tradizionale hawaiana.
- Chinatown, il quartiere asiatico più antico sul territorio statunitense. I primi immigrati arrivarono da Hong Kong e Taiwan, e successivamente a loro si aggiunsero thailandesi, vietnamiti e laotiani. E’ un quartiere vivace, con bancarelle traboccanti cibi bizzarri, templi, anziani che giocano a mahjong e ristoranti di cucina tradizionale e fusion.
- Bishop Museum, il museo antropologico sulle culture polinesiane. Racconta la storia delle isole e di tutta la regione da un punto di vista etnografico, grazie a reperti archeologici, indumenti, oggetti religiosi e modellini in scala.
- Iolani Palace, il palazzo reale della dinastia Kamehameha. Tra le cose più interessanti c’è la sala del trono. Curiosamente, i reali ricevevamo infatti ospiti e questuanti rimanendo in piedi, anziché seduti sul seggio reale.
- Aloha Tower, il faro del 1926, alto 56 metri.
- Ala Moana Center, l’immenso centro commerciale dove fare compere ed assistere a dimostrazioni di hula.
Manoa Falls
Difficile da credere, ma alle porte di Honolulu è possibile visitare una vera foresta pluviale, con bambù, alberi banyan, rampicanti e altre bizzarre piante tropicali.
Dal parcheggio del giardino botanico Lyon Arboretum, dove vi consiglio di fare una passeggiata, potrete partire per un sentiero di circa 2,5 km a/r nelle giungla, che conduce alle Manoa Falls, delle cascate con un salto di 45 metri. La loro portata varia a seconda della stagione.
Pearl Harbor
Il 7 dicembre 1941 la Marina Imperiale giapponese, sotto il comando dell’ammiraglio Isoroku Yamamoto, sferrò un doppio attacco aereo alla base navale di Pearl Harbor. I due assalti, a distanza di un’ora uno dall’altro, provocarono 2400 morti, oltre 1000 feriti, nonché la perdita di 18 navi e 178 aerei da combattimento. Il giorno successivo, il presidente americano Franklin Delano Roosevelt annunciò l’ingresso degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale.
Il sito è aperto tutti i giorni tranne che al Ringraziamento, Natale e Capodanno, dalle 7.00 alle 17.00. L’accesso agli edifici del circuito NPS, quindi il memoriale e le mostre Road to War e Attack, è gratuito. Le strutture private, come il sottomarino e la USS Missouri, sono invece a pagamento, consultate i siti ufficiali per i costi aggiornati.
Visitare tutto richiede un giorno intero, ma io vi consiglio di fare una selezione delle cose che non volete perdere, dedicando in tutto mezza giornata.
- USS Arizona Memorial è una sobria struttura galleggiante bianca, raggiungibile in battello. E’ posta sopra il relitto dell’omonoma nave da battaglia, che ancora giace sul fondo dell’oceano. Oltre al monumento, sul quale sono iscritti i nomi delle vittime, è possibile vedere un breve filmato sulla storia dell’attacco, e sulle sue conseguenze.
- Sottomarino USS Bowfin, varato nel ’42, è considerato il “vendicatore” di Pearl Harbor. Venne utilizzato anche per l’addestramento delle reclute, ed oggi è un museo nel quale scoprire come funzionava e com’era la vita a bordo, dall’addestramento alle missioni. Da non perdere il missile Poseidon.
- La USS Missouri, varata nel 1944, fu l’ultima corazzata americana. In servizio nel Pacifico, contribuì significativamente alla resa giapponese, che avvenne proprio sul suo ponte.
- Il Pacific Aviation Museum, inaugurato nel 2006, si compone di due grandi hangar, che ospitano aeromobili della Seconda Guerra Mondiale, tra cui uno Zero giapponese, uno Stearman N2S-3, un elicottero Cobra, e il famoso P-40 Warhawk.
Diamond Head
Le Hawaii sono isole vulcaniche nate da eruzioni sottomarine che crearono catene montuose e crateri. Gran parte di queste formazioni sono oggi ricoperte dalle foreste tropicali, ma vicino a Waikiki Beach c’è un grosso cratere visitabile, dal quale godere della più classica vista su Honolulu.
Diamond Head risale a circa 300.000 anni fa, ed è composto principalmente da tufo. Per la sua posizione strategica, perfetta per difendere la capitale, nel 1911 sulla sua vetta fu costruita una stazione di controllo, utilizzata anche durante la Seconda Guerra Mondiale.
A differenza di altre zone dell’isola, qui non c’è traccia di ombra. Per evitare il caldo eccessivo, e riuscire a trovare posto nell’affollato parcheggio a pagamento, consiglio pertanto di affrontare il percorso di trekking la mattina molto presto.
Il sentiero è lungo circa 3 km a/r, con un dislivello mediamene impegnativo di 138 metri. Non è particolarmente difficile o accidentato, ad eccezione dell’ultimo tratto, dove probabilmente arriverete già provati dal caldo. Una volta giunti in cima, potrete visionare il bunker militare, ma soprattutto ammirare la magnifica veduta su Honolulu, sull’oceano e sul faro di Diamond Head.
Tantalus Lookout
Poco a nord di Waikiki Beach c’è un punto panoramico eccezionale facilmente raggiungibile in auto e che in più, incredibilmente, ha un piccolo parcheggio gratuito.
La visuale spazia da Diamond Head fino alla baia di Pearl Harbor, con Honolulu proprio al centro. Alle spalle della città, potrete vedere anche la verdeggiante Manoa Valley.
Essendo aperto fino alle 19.45, è perfetto per ammirare il tramonto da un punto di vista privilegiato. Per contro, tenete presente che tutti avranno la stessa vostra idea, quindi sicuramente vi troverete tantissima gente. Se non trovate posto, provate al parcheggio del Puʻu ʻUalakaʻa State Wayside Park, poco più indietro.
Dole Plantation
Spostiamoci più a nord, a circa 30 km da Honolulu in direzione Haleiwa. Lungo la strada comincerete a vedere sterminati campi di ananas, che culminano nella Dole Plantation, una delle più famose fattorie di ananas, aperta nel 1950. Il defunto fondatore di questo impero, James Drummond Dole, è tuttora conosciuto alle Hawaii come Pineapple King.
L’accesso è gratuito, e si possono fare diverse attività. E’ possibile salire a bordo di un trenino turistico, per un tour commentato di 20 minuti, fare un giro nel giardino botanico tra piante di cacao e fiori esotici, oppure provare a raggiungere il centro del labirinto più grande del mondo, composto da oltre 14.000 piante locali e con una dimensione di oltre tre acri (12.000 metri quadri).
Presso il ristorante potrete gustare ananas fresco e tanti prodotti come gelato, succo e piatti salati tutti a base di questo buonissimo e sano frutto tropicale.
Windward Coast
Hanauma Bay Nature Preserve
Hanauma Bay, una baia a falce di luna dalla fine sabbia dorata e acque cristalline, è il paradiso dello snorkeling. Tra la fauna sottomarina che potrete ammirare ci sono testuggini, coralli e cetrioli di mare, pesci pappagallo, coloratissimi pesci farfalla, murene flagtail hawaiani e pesci chirurgo.
E’ aperta dal mercoledì alla domenica dalle 6.45 alle 16.00, con l’ultimo ingresso alle 13.30. Per entrare, è necessario prenotare online. Il costo del biglietto è 25$ per chiunque abbia più di 12 anni, e il parcheggio costa 10$.
Trattandosi di una riserva naturale protetta, i visitatori devono rispettare delle severe regole di comportamento. All’arrivo, dovrete guardare un filmato che spiega come tutelare questo delicato ecosistema. Inoltre, non è possibile entrare in acqua quando si vuole, ci sono delle finestre di mezz’ora, ed è necessario attendere il proprio turno. Ovviamente, è vietato toccare i coralli e disturbare in qualsiasi modo la fauna marina.
E’ indubbiamente tra le più belle cose da vedere a Oahu, ma solo se siete interessati a fare snorkeling. Altrimenti, vi consiglio di passare oltre ed andare a vedere altre spiagge. Sull’isola ce ne sono di stupende, dove potrete rilassarvi e fare il bagno senza regole così restrittive.
Il tratto di strada dopo Hanauma Bay è probabilmente il più panoramico di Oahu. Costeggia tutta la south shore, con vedute spettacolari sull’oceano e la costa frastagliata. Da non perdere Halona Beach Cove e Blowing Hole, una formazione rocciosa che emette un poderoso getto d’acqua ad intervalli regolari.
Makapu‘u Point Lighthouse Trail
Il Makapuu Lighthouse è un sentiero di trekking all’estremità sud-orientale di Oahu, che segue il profilo della costa e conduce a un piccolo faro.
E’ lungo 4 km a/r su sentiero pavimentato, e ha un dislivello accettabile di 154 metri. L’unico aspetto negativo è che non c’è ombra, quindi meglio percorrerlo quando non fa troppo caldo, soprattutto se si viaggia con bambini.
Il faro è una struttura militare non accessibile, ma dal belvedere potrete ammirare gran parte della costa orientale, da Waimanalo a Kailua e, se viaggiate nel periodo giusto, potrete avere la fortuna di assistere al passaggio delle megattere.
Waimanalo Beach
Waimanalo Beach è una striscia di sabbia bianca lunga ben 8 km, che va dal Makapuu State Park fino quasi a Lanikai. Incorniciata da alte palme e piante tropicali, è perfetta per le famiglie grazie alle sue acque calme e trasparenti. Le principali attività consistono nel prendere il sole e fare il bagno, mentre i più sportivi potranno cimentarsi nel body boarding.
Nei pressi del parcheggio di Waimanalo sono a disposizione docce, servizi igienici e tavoli da picnic, mentre in spiaggia non sono presenti punti ristoro.
Lanikai e Kailua Beach
Queste due spiagge sono tra le più belle di Oahu, da vedere assolutamente. Sono l’incarnazione della spiaggia tropicale che tutti immaginiamo, con mare turchese, sabbia bianca che sembra borotalco, palme sotto le quali trovare un po’ di refrigerio, e un suggestivo panorama sugli scogli che affiorano dall’oceano.
Come lungo tutta la Windward Coast, anche qui le acque sono relativamente calme, e il fondale scende gradualmente. Fate comunque sempre attenzione alle correnti.
Troverete docce, servizi e tavoli da picnic a Kailua, mentre a Lanikai Beach non c’è proprio nulla. La distanza tra le due è meno di un km, quindi la soluzione migliore è parcheggiare a Kailua, e poi visitare l’altra a piedi.
Ho’omaluhia Botanical Garden
Spostiamoci ancora un po’ a nord e verso l’interno, a Kanehoe. Non visiteremo una spiaggia, stavolta, bensì un lussureggiante giardino botanico.
Benché sia poco visitato rispetto ad altre attrazioni di Oahu, l’Ho’omaluhia Botanical Garden è una vera oasi di pace, dove entrare in contatto con la natura lontano dal chiasso dei luoghi più turistici. Si estende per oltre 160 ettari, quindi è impossibile giralo tutto a piedi. Potete percorrere qualche breve sentiero, ammirando piante che vengono dalle foreste tropicali di tutto il modo, e poi spostarvi in auto da un punto all’altro.
Le due aree più famose sono il viale d’ingresso e il lago centrale, circondato dalle verdi creste vulcaniche e di una bellezza struggente.
The Stairway to Heaven / Haiku Stairs (chiuso)
Per anni, questa impegnativa scalinata di quasi 4000 gradini è stata tra le prime cose da vedere a Oahu, ma oggi è definitivamente chiusa.
Le scale furono realizzate nel 1943 a scopo militare, per consentire accesso alle stazioni radio in cima alle montagne Koʻolau, e non sono mai state autorizzate per l’uso pubblico. Ciononostante, ogni anno migliaia di persone si cimentavano nell’impresa di arrivare fino in cima, per ammirare un panorama effettivamente eccezionale sulla costa e su Kaneohe.
Nel 1987, il governo le ha dichiarate troppo pericolose, e ne ha vietato l’accesso al pubblico. Multe e divieti non sono tuttavia serviti come deterrente e così, nel 2021, ne è stato ordinato lo smantellamento.
Byodo-In Temple
Tra le cose da vedere a Oahu non può mancare il Byodo-In Temple. E’ un romantico tempio buddista, realizzato nel 1968 per commemorare il centenario dell’arrivo dei primi immigrati giapponesi. Il rosso fuoco del tempio si specchia nel laghetto popolato da carpe koi, e crea un magnifico contrasto con il blu del cielo e il verde delle montagne.
L’edificio è la replica di un tempio molto più antico, che si trova a Uji, in Giappone. Non è un luogo di culto ufficiale e consacrato, ma i visitatori sono comunque invitati a rispettarne l’atmosfera spirituale, togliendosi le scarpe ed evitando di essere troppo rumorosi.
All’ingresso, suonate la grande campana Brass Peace Bell, il cui suono infonde calma ed elimina le negatività, e poi proseguite con la visita del curatissimo giardino giapponese.
La struttura è spesso usata per matrimoni e convention aziendali, oltre che come set cinematografico.
Kualoa Ranch
Se siete appassionati di cinema e serie tv, il Kualoa Ranch vi sembrerà subito famigliare. Questo ranch privato e tuttora funzionante ha infatti fatto da sfondo a oltre 70 pellicole di Hollywood, tra cui Jumanji, King Kong, Jurassic Park, Godzilla, Magnum PI, Hawaii 5-0 e Lost.
Il ranch ospita circa 600 capi di bestiame, tra cui cavalli e pecore, e regala paesaggi spettacolari dalle scogliere fino all’oceano. Si possono fare tantissime attività, come giri in mountain bike, catamarano, zipline, percorsi a cavallo e molto altro. Divertenti, certo, ma ahimè parecchio costose.
Io consiglio il tour delle location hollywoodiane. Costa circa 50$ per gli adulti, e 374 per i bambini, e vi permetterà di vedere alcuni dei set più famosi. Per i cinefili, soprattutto chi ama il genere fantasy e avventura, è davvero imperdibile.
Se invece non siete interessati all’aspetto cinematografico, a mio avviso potete tranquillamente saltare il Kualoa Ranch, per dedicarvi ad attrazioni più autentiche e meno dispendiose.
North Shore
Polynesian Cultural Center
Proseguendo sempre in senso antiorario, arriviamo al Polynesian Cultural Center, un centro culturale incentrato su sei aree del Pacifico: Tonga, Tahiti, Samoa, Aotearoa, Fiji, Hawaii.
Per ogni popolazione è stato ricostruito un villaggio tipico, con case e piante delle zona. Potrete fare innumerevoli attività, come assistere a spettacoli di danze e canti popolari, andare in canoa, farvi fare un tatuaggio temporaneo, creare collane di fiori, preparare ricette o cimentarvi in danze a ritmo di tamburo.
Tra le proposte più gettonate c’è il luau, la festa tradizionale hawaiana con canti, balli, e un generoso banchetto a base di maiale cotto sotto la sabbia secondo il metodo Kalua.
Così come il Kualoa Ranch, anche questo è un posto molto turistico, più simile a un parco divertimenti. Diciamo che, però, le rappresentazioni sono abbastanza fedeli, e i più piccoli potranno comunque imparare qualcosa.
Il centro è parto solo nel pomeriggio, e i prezzi sono decisamente alti, si parla di circa 75$ per gli adulti e 60$ per i bambini. Per partecipare al luau e ad altri spettacoli, il prezzo sale. Consultate il sito ufficiale per i prezzi aggiornati.
Spiagge della North Shore
La costa settentrionale di Oahu è per antonomasia il regno dei surfisti. Il tratto di 11 km tra Haleiwa e Sunset Beach è detto Seven Mile Miracle perché qui, tra novembre e febbraio, si possono cavalcare le onde migliori. Non è certo un caso che a North Shore si svolgano le più importanti competizioni di surfing, compresi i mondiali.
Per contro, le sue spiagge non sono adatte alla balneazione, per via delle onde e delle forti correnti. Ciò non toglie che potrete comunque rilassarvi sui suoi isolati e selvaggi arenili, molto più vivibili rispetto alle spiagge del sud.
Tra le più belle troviamo:
- Turtle Beach, nei pressi dell’omonimo, costosissimo resort.
- Sunset Beach, uno dei posti più apprezzati per ammirare il tramonto.
- Banzai Pipeline, la spiaggia famosa per e sue incredibili onde, adatte ai surfisti esperti.
- Keiki Beach, bellissima da fotografare ma poco adatta alla balneazione.
- Pupukea Beach Park, dalla fine sabbia bianca.
- Waimea Bay, dove potrete provare a gettarvi in mare dal grosso scoglio sporgente.
- Laniakea Beach, detta anche “isola delle tartarughe”, perché ogni anno queste simpatiche creature vengono a riposarsi sulle sue sabbie.
- Haleiwa Beach, perfetta per chi cerca un po’ di vita, dato che è nei pressi del grazioso villaggio di Haleiwa.
Waimea Valley
Waimea Valley era il principale centro religioso delle popolazioni native, un luogo sacro popolato da piccoli villaggi immersi nella natura.
Oggi è un parco naturale e culturale, dove potrete percorrere il sentiero che segue il fiume fino a una pittoresca cascata, che si getta in una vasca d’acqua cristallina e balneabile (solo con salvagente, chiedete all’ingresso). Il percorso è semplice ed adatto a tutti, lungo 3 km e con un dislivello di soli 80 metri.
Oltre a questo, sono presenti alcune ricostruzioni di antiche abitazioni, ed è possibile partecipare a programmi didattici come laboratori di artigianato, lezioni di danza hula e spettacoli di vario genere. Un po’ come il Polynesian Cultural Center, ma meno turistico.
A breve distanza, visitate il Pu’u O Mahuka Heiau State Historic Site. Appollaiato in cima a una collina, era il più grande heiau (tempio) di Oahu. Risale al ‘600, ma venne abbandonato all’inizio dell’800, e per questo oggi non rimangono che i resti della tripla cinta muraria, e delle mura perimetrali. Al suo interno si volgevano cerimonie religiose e sacrifici umani. Ancora oggi, i nativi dell’isola vi si recano per pregare e lasciare piccole offerte. ll sito è aperto dalle 7.00 alle 17.00, e l’accesso è gratuito.
Leeward Coast
Kaena Point
L’estremità occidentale di Oahu è considerata un luogo sacro dai nativi. Secondo le credenze popolari questo è il luogo dal quale le anime dei defunti si lanciano nell’aldilà, per ricongiungersi ai propri avi.
Il panorama sulle due coste è mozzafiato e, con un pizzico di fortuna, potrete incontrare i simpatici leoni marini che sonnecchiano in spiaggia e sugli scogli.
Spiagge della Leeward Coast
La costa occidentale di Oahu è la meno visitata, perché più remota, brulla e meno sviluppata. I suoi frequentatori abituali sono turisti facoltosi, che si riversano nei lussuosi resort della zona di Ko Olina per giocare a golf e rilassarsi su spiagge esclusive.
Tra le spiagge più belle, citiamo:
- Yokohama Bay, la più settentrionale. Se volete fare il bagno, prestate molta attenzione alle correnti.
- Makaha Beach, paradiso dei surfisti in inverno, e perfetta per la vista di mare in estate, quando le onde sono meno impetuose.
- Ko Olina Lagoons, quattro spettacolari baie artificiali, create con sabbia importata da Lanai. Le loro acque calme sono perfette per fare il bgano con i bambini. L’unica nota negativa è che il piccolo parcheggio pubblico si riempie molto in fretta, meglio quindi arrivare presto.
Cosa fare a Oahu
Fare un tour delle location di Lost
La famosa serie tv Lost, andata in onda dal 2004 al 2010, è stata girata interamente sull’isola di Oahu. Non solo per le scene sull’isola non così deserta, ma anche per quelle ambientate a Los Angeles, Sidney, e persino in Nigeria.
L’isola è quindi strapiena di location, da Honolulu agli angoli più remoti della North Shore. Tra le più famose ci sono la spiaggia dell’impatto, il campo base, il villaggio Dharma e il campo da golf di Hurley. Potrete visitarle partecipando ad un tour organizzato, oppure come abbiamo fatto noi, in totale indipendenza. Attenzione, alcune si trovano in luoghi a pagamento, come il Kualoa Ranch, Waimea Valley, e Byodo-In Temple.
Scoprite come trovarne alcune leggendo il mio articolo.
Assistere a uno spettacolo di Hula
La suggestiva e sensuale danza tradizionale hawaiana è un vero piacere per gli occhi, che a danzare siano uomini o donne. Assistere almeno a una performance è un must di ogni viaggio nell’arcipelago.
Le possibilità sono numerose, date che molti resort e locali propongono spettacoli per i propri ospiti, e naturalmente la hula è grande protagonista dei maggiori eventi e dei luau. Per esempio, potrete partecipare a dimostrazioni e lezioni presso il Polynesian Cutural Center, al Rock-a-Hula di Waikiki, o al Paradise Cove Luau, sulla Leeward Coast.
Insomma, vedere la hula a pagamento è abbastanza semplice, ma dove trovare spettacoli gratuiti?
Il più famoso è a Honolulu, presso Kuhio Beach. Si tiene tutti i sabati alle 18.30 (alle 18.00 in inverno), e dura un’ora. Sempre a Honolulu, recatevi nei principali centri commerciali, come l’Ala Moana Center e il Royal Hawaiian Center, dove si svolgono dimostrazioni settimanali, solitamente nei weekend.
Fare una lezione di surf
Se non avete mai provato a fare surf, una vacanza alle Hawaii è l’ideale per provare ad apprendere le basi di questo sport. Vi avverto subito, per me è stata un’esperienza piuttosto negativa, che non ci tengo a ripetere. Non è successo nulla di particolare, semplicemente l’ho trovato poco gratificante, perché la fatica fatta per recarsi nel punto da cui prendere l’onda è ripagata da non più di una manciata di secondi sulla tavola. Questo, e i graffi che mi sono ritrovata su tutto il corpo per via dell’attrito con la tavola.
Detto ciò, non si può andare alle Hawaii senza fare una lezione di surf.
A Waikiki Beach ci sono tantissime scuole, e le onde non sono troppo impetuose. La scuola che avevo provato io purtroppo non esiste più, potete però scegliere tra uno dei tour qui sotto:
Dove mangiare a Oahu
La sola Honolulu conta migliaia di ristoranti, è quindi molto difficile identificare quali siano i migliori. Mi concentrerò quindi soprattutto su dove gustare i piatti tipici hawaiani.
Uno dei posti migliori per gustare la vera cucina locale è Helena’s Hawaiian Food, a Honolulu. Servono soprattutto poke a base di pesce, e maiale cucinato in vari modi, dalle costine al tradizionale Kalua Pork.
Parlando di poke, la catena Fresh Catch ha sedi in tutta l’isola, e propone autentico poke hawaiano, molto diverso da quello che troviamo da noi. Non pensate di trovare ingredienti alla moda come avocado e edamame. Il poke originale è più semplice e rustico, e prevede una proteina (carne o pesce), riso e un condimento, solitamente insalata di cavolo o patate.
Se vi piacciono i gamberi, dovete assolutamente assaggiare quelli di Giovanni’s Food Truck. Hanno tre furgoni, uno a Kahuku, sulla North Shore, uno a Haleiwa, e la nuovissima sede di Honolulu. Il menù prevede solo tre varianti: al burro, all’aglio e piccanti. Tutte e tre sono eccezionali, ma quella piccante è solo per i più temerari.
Ad Haleiwa, non distante dal furgone di Giovanni’s, provate le granite di Matsumoto. Rispetto alle nostre sono più artificiali, ma comunque imperdibili, anche solo per rinfrescarsi un po’.
Le migliori malasadas, una specie di bombolone fritto, le troverete invece da Leonard’s Bakery, che ha una sede centrale a Honolulu, e un food truck nei pressi di Hanauma Bay.
Per quanto riguarda il luau, è davvero difficile trovarne uno davvero tradizionale. Il migliore è probabilmente quello di Paradise Cove, che è comunque destinato soprattutto ai turisti. Per vagliare le diverse opzioni, visitate questa pagina.