L’elegante città portuale sulle rive della Garonna è conosciuta soprattutto per la produzione di vino, ma non è tra le mete turistiche più gettonate della Francia. Eppure, Bordeaux ha un ricchissimo patrimonio storico, culturale ed artistico, con molte cose da vedere, e diversi monumenti classificati UNESCO.
Senza dubbio, vi troviamo molte attrazioni legate alla viticoltura, come il modernissimo museo Cité du Vin, ma ci sono anche chiese medievali, pregevoli edifici neoclassici, lo specchio d’acqua artificiale più grande del mondo e una galleria d’arte che non ha nulla da invidiare ai blasonati musei della capitale.
Partiamo allora alla scoperta di una meta ancora poco conosciuta, che tuttavia ultimamente si sta facendo strada nel turismo internazionale.
Indice
Come arrivare e come muoversi
E’ possibile raggiungere Bordeaux con volo diretto Ryanair da Bergamo Orio al Serio, Roma o Bologna. L’aeroporto Mérignac dista una ventina di km dal centro, cui è collegato con una navetta diretta, oppure con il bus di linea nr. 1.
Il centro di Bordeux si visita agevolmente a piedi, ma fa sempre comodo avere a disposizione un abbonamento dei mezzi, per poter saltare sul tram o sull’autobus all’occorrenza, senza pensare a dover fare il biglietto. Potete acquistare un carnet da 10 corse o un biglietto giornaliero sul sito dell’azienda di trasporti TBM, o ancora meglio il pass turistico Bordeaux Metropole City Pass, che oltre ai mezzi include anche l’ingresso alle maggior attrazioni.
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Quando andare e quanto tempo dedicare
Con un clima atlantico, Bordeaux riceve precipitazioni diffuse su tutti i mesi in egual misura, e una brezza costante. Gli inverni sono miti, le temperature difficilmente scendono sotto lo zero, e le estati temperate dalla vicinanza dell’oceano.
Il periodo migliore per visitare la città va dalla primavera all’autunno, magari approfittando di qualche ponte.
La città non è grandissima, quindi il classico weekend di due notti vi basterà per vederne i principali monumenti ed esplorare i dintorni, come il borgo vinicolo di Saint-Emilion.
Storia di Bordeaux
La fondazione di Bordeaux risale al terzo secolo a.C, ad opera di una popolazione gallica. Grazie alla sua posizione strategica, all’estuario della Gironda, i romani ne fecero un importante base commerciale, con il nome di Burdigala, e cominciarono a coltivare la vite nei suoi dintorni. Durante l’Alto Medioevo, come altre città anche Bordeaux visse un periodo di decadenza in seguito ai numerosi saccheggiamenti da parte delle tribù barbare.
Nel dodicesimo secolo, Eleonora d’Aquitania sposò il sovrano inglese Enrico II. Bordeaux e tutta la regione divennero così inglesi, e ciò diede il via ad un periodo di nuovo splendore. Bordeaux si riaffermò come centro portuale e snodo commerciale, si dottò di una seconda cinta muraria, e fu costruita la cattedrale.
Dopo la Guerra dei Cent’Anni, la città tornò sotto il dominio francese, ottenendo però lo status di porto franco, così da poter continuare a commerciare con l’estero, ed in particolare con Inghilterra, Spagna, Portogallo e Fiandre. La città smerciava vino, zucchero, ma anche gli schiavi africani. A questo periodo risalgono numerosi miglioramenti urbanistici, tra cui la bonifica delle aree paludose, la costruzione dei palazzi sulla garonna e di Place de la Bourse, e dei giardini pubblici.
In epoca moderna, la città visse fortune alternate, tra periodi di stagnazione e altri di prosperità, fino ad affermarsi, al giorno d’oggi, come centro industriale, vinicolo e turistico.
Cosa vedere a Bordeaux
Place de la Bourse
L’elegante Place de la Bourse, del 1749, è un’opera dell’architetto Ange-Jacques Gabriel. In origine, la piazza era dedicata a Re Luigi XV, la cui statua equestre svettava proprio al centro, e si chiamava Place Royale. Durante la Rivoluzione Francese, la statua fu abbattuta, ed in seguito rimpiazzata dalla Fontana delle Tre Grazie.
Splendido esempio di arte neoclassica, si compone di un corpo centrale isolato, e due edifici laterali, l’Hôtel des Fermes e l’Hôtel de la Bourse, che con la loro forma a semicerchio abbracciano la piazza. Per realizzarla, furono abbattute parzialmente le mura medievali, come a voler simboleggiare l’apertura verso il mondo esterno.
Nel 2006, la piazza fu ulteriormente abbellita con l’aggiunta del miroir d’eau, lo specchio d’acqua artificiale più grande del mondo. Ampio ben 3.450 m², è profondo solo 2 cm, e dotato di un sistema di ricambio dell’acqua. Riflette perfettamente i bei palazzi settecenteschi, ed è diventato una delle prime cose da vedere a Bordeaux.
Attenzione, però. Il miroir d’eau è attivo solamente tra aprile e novembre. Se ci tenete a vederlo, pianificate attentamente il vostro viaggio.
Place de Quinconces
A nord di Place de la Bourse, Place des Quinconces è tra le più grani piazze d’Europa. E’ del 1820, e deve il suo nome alla disposizione degli alberi, in quinconce, ovvero come appare il numero 5 su un dado da gioco. E’ spesso utilizzata per fiere ed eventi, e arricchita da diverse statue e monumenti.
Il più emblematico è il monumento ai Girondini, all’estremità occidentale. Terminato nel 1902, è dedicato alle vittime del Regime del Terrore, instauratosi subito dopo la Rivoluzione Francese. Le due vasche laterali sono decorate con statue bronzee di cavalli al galoppo e soldati in combattimento, e ogni statua è un’allegoria. Abbiamo, per esempio, la Repubblica, la Concordia, la Storia, la città di Bordeaux, e anche la Garonna.. In cima all’alta colonna si eleva lo Spirito della Libertà.
Sul lato che dà sul fiume si trovano le colonne della vittoria, alte 21 metri, che rappresentano rispettivamente la navigazione ed il commercio.
Jardins Public
Il settecentesco parco pubblico di Bordeaux si trova a nord di Place de Quinconces. E’ una piacevole area verde dove rilassarsi dopo le tante visite, tra fiumiciattoli, statue, passerelle e simpatiche anatre. Potrete inoltre vedere l’orto botanico anche se, sinceramente, non è tenuto proprio benissimo.
Grand Theatre
Il neoclassico Grand Theatre de Bordeaux fu inaugurato nel 1780, con la messa in scena della tragedia Atalia, di Jean Racine. L’imponente facciata domina Place de la Comédie, ed è decorata con 12 colonne corinzie, sormontate da altrettante statue delle 9 muse e di tre dee del mondo classico: Era, Afrodite e Atena.
Oggi è sede dell’Opéra National de Bordeaux e del Ballet National de Bordeaux.
All’interno dominano i colori della monarchia francese blu, bianco e oro, con un soffitto a cupola decorato con affreschi. La sua particolarità è la sala spettacoli realizzata interamente in legno, che garantisce un’acustica perfetta. E’ una delle poche strutture di questo tipo a non aver mai subito incendi, né necessitato una ricostruzione.
Se desiderate visitare l’interno del teatro senza assistere a uno spettacolo, potrete prenotare su questo sito il tour guidato di 50 minuti.
Chiesa di Notre Dame
Questa chiesa in stile barocco si trova a breve distanza dal Grand Theatre.
La facciata presenta un fregio riccamente decorato, edicole che ospitano statue di santi, e medaglioni con i ritratti di quattro papi. L’interno ha una volta a botte, con vetrate colorate e un altare in marmo bianco. L’organo a canne è un pregiato pezzo di fattura tedesca, decorato con angeli e statue, e classificato come monumento storico. La chiesa ospita spesso concerti religiosi.
Rue Sainte-Catherine
La lunghissima Rue Sainte-Catherine si estende per ben 1200 metri, da Place de la Comédie fino a Place de la Victoire, e collega la zona meridionale della città con il centro storico.
Dal 1984 è interamente pedonale, il che ha facilitato la sua trasformazione in un’affollatissima via dello shopping. Vi troverete negozi delle grandi marche francesi ed internazionali, come Apple, Sephora, Mango, Pull & Bear, e moltissimi altri. Ci sono anche doversi ristoranti, prevalentemente fast-food, creperie e pasticcerie.
Non perdetevi Canelés Baillardran e La Toque Cuivrée, le due più famose catene di pasticceria che producono il canélé bordelais, il dolcetto tipico di Bordeaux.
Gli unici due luoghi di interesse turistico lungo Rue Sainte-Catherine sono la Galérie Bordelaise, una galleria coperta ottocentesca, e Place Saint-Projet, dove una volta sorgeva una chiesetta con annesso cimitero. Al centro della piazza c’è una croce gotica in pietra, ricostruzione dell’originale trecentesco demolito durante la Rivoluzione.
Cattedrale di Saint-André e Tour Pey Berland
La Cattedrale medievale di Bordeaux fu consacrata da Papa Urbano II nel 1096, ma i lavori per la sua realizzazione continuarono anche nei secoli successivi. La navata gotica risale infatti a circa un secolo dopo, mentre in seguito si aggiunsero la Porte Royale e la Torre Pey Berland. Dal 1998, fa parte dei patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Al suo interno si celebrarono funzioni di straordinario impatto storico, come il matrimonio tra Eleonora d’Aquitania e Re Luigi VII, e quello tra Anna d’Austria e Luigi XIII. Durante la Rivoluzione, divenne un magazzino di foraggio, ed il suo organo quattrocentesco fu fuso per ricavarne materiale bellico.
All’esterno, colpisce la Porte Royale, sul cui timpano sono rappresentate diverse scene della vita di Cristo, e il Giudizio Universale.
Ma la cosa che salta più all’occhio è il campanile, separato dal resto dell’edificio. Questo espediente si rese necessario a causa del terreno paludoso, che non avrebbe potuto reggere il peso di una torre annessa alla Cattedrale. La Torre Pey Berland fu realizzata nel 1440, e nel corso dell’800 fu dotata di una grande campana, e di una statua della Vergine.
Oggi è soprattutto un bellissimo osservatorio panoramico, dal quale godere di una vista unica sulla città. Un panorama che, però, va guadagnato con il sudore della fronte. Per accedere all’osservatorio dovrete infatti salire ben 229 gradini.
Pur essendo inclusa nel pass turistico, trattandosi di uno dei monumenti più visitati di Bordeaux, per accedere è necessario prenotare in anticipo online.
Museo delle Belle Arti
Situato all’interno del Palazzo Rohan, il Museo delle Belle Arti ha una delle migliori collezioni d’arte di Francia, dal quattrocento fino all’arte contemporanea. Nacque nel 1801 dall’emanazione del Decreto Chaptal, che sancì la distribuzione delle maggiori opere d’arte in possesso del Regno di Francia tra 15 città “minori”, tra cui anche Bordeaux.
Parliamo di una collezione di tutto rispetto, seconda solo al Louvre di Parigi, che comprende oltre 2000 dipinti, 600 sculture, 1500 stampe e 3000 disegni.
In particolare, il museo è rinomato per i dipinti fiamminghi e olandesi del ‘600, con opere di Van Dyck, Rubens, Van Goyen, Frans Hals, e altri. Vi sono poi, naturalmente, quadri di alcuni grandi pittori italiani, tra cui Tiziano, Veronese, e il Perugino.
Altra sezione di rilievo è quella dell’arte ottocentesca, situata nell’ala nord, con artisti di spessore quali Delacroix, Camille Corot, Renoir, Toulouse-Lautrec, e un’area più moderna, che ospita anche dipinti di Matisse e Picasso.
Museo D’Aquitania
Se volete approfondire gli aspetti culturali di Bordeaux e della sua regione, allora il Museo d’Aquitania è quello che fa per voi.
Fondato nel 1962, ripercorre la storia dell’Aquitania dagli albori ad oggi attraverso oltre 70.00 pezzi tra reperti, archeologici, statue e dipinti, modellini, ricostruzioni, ed oggetti di uso comune. Ben 5.000 pezzi provengono dall’Africa, e raccontano le tristi vicende legate alla tratta degli schiavi africani durante il diciottesimo secolo.
Oltre ai principali eventi storici, sono analizzate anche le attività commerciali e la vita comune, per esempio la pastorizia nel Pirenei, o l’allevamento di ostriche nella Baia di Arcachon. Un’intera sezione è dedicata alla Seconda Guerra Mondiale, all’occupazione nazista e alla resistenza.
Grosse Cloche
La gotica Porta della Grosse Cloche, del quindicesimo secolo, è l’unica testimonianza ancora esistente delle vecchie mura medievali.
La grande campana che dà il nome alla porta fu fusa nel 1775, e pesa quasi 8 tonnellate. Suona in occasione delle più importanti ricorrenze, come il 14 luglio, e la prima domenica di ogni mese a mezzogiorno.
Oltre ad indicare l’ora e chiamare i cittadini a raccolta, la porta servì anche come prigione, con celle dalle porte spesse ben 10 centimetri ed enormi lucchetti. I prigionieri solevano dichiarare di aver fatto un soggiorno all’hotel Leone d’Oro, riferendosi allo stemma che compare sulla banderuola.
La Grosse Cloche è aperta al pubblico, ma solo con visite guidate della durata di 30 minuti.
Porte Cailhau
L’altra porta storica di Bordeaux, Porte Cailhau, si trova sulla riva sinistra della Garonna. Anch’essa risale al quindicesimo secolo, eretta come arco trionfale, per celebrare la vittoria di Re Carlo VIII nella Battaglia di Fornue. La statua del sovrano, distrutta dai rivoluzionari, fu poi rimpiazzata da una copia.
Il suo stile è una via di mezzo tra il gotico e il rinascimentale. Vi troviamo infatti sia le feritoie per gli arcieri, quindi a scopo difensivo, sia torrette slanciate che rimandano ai libri di fiabe, con funzione squisitamente decorativa.
La porta è aperta al pubblico per visite in autonomia e, dall’alto dei suoi 35 metri, offre una splendida visuale sul fiume e sul Ponte di Pietra.
Ponte di Pietra
Il Ponte di Pietra risale ai primi dell’800, il che è abbastanza curioso, dato che si tratta del primo ponte sulla Garonna Bordeaux. Questo significa che, prima di quella data, non vi era nessun collegamento terrestre tra due rive.
Bordeaux era ed è una città portuale, dedita al commercio via mare. Le merci venivano trasportate via acqua e non vi era alcun interesse ad espandersi verso l’entroterra, e questo è anche il motivo per cui la riva destra è significativamente meno sviluppata.
Il ponte fu commissionato da Napoleone Bonaparte. Anche se si chiama “ponte di pietra”, ha una struttura in mattoni, è lungo 500 metri, e conta 17 arcate, tante quante le lettere che compongono il nome dell’imperatore.
E’ il punto ideale dal quale ammirare il panorama sugli eleganti edifici settecenteschi che si affacciano sul fiume.
Cosa vedere fuori dal centro storico
Cité du Vine
Pur essendo molto recente, del 2016, questo museo del vino si è velocemente imposto tra le principali cose da vedere a Bordeaux.
Il museo e la degustazione sono inclusi nel pass turistico ma, per godere dell’ingresso gratuito, dovrete arrivare entro le 12.00. La visita, accessibile anche alle persone con mobilità ridotta, vi porterà via circa 2 ore.
All’esterno, la struttura ha forme sinuose, che ricordano il movimento del vino mentre viene versato dalla bottiglia al bicchiere. La torre è alta 55 metri, ed ospita il ristorante e la sala degustazione.
Essendo un museo moderno, la visita è molto interattiva, e si svolge con un’audioguida super tecnologica. Vi basterà avvicinarla ai lettori per far partire la spiegazione corrispondente, nella vostra lingua.
L’esposizione è un vero viaggio virtuale nel mondo del vino, dalla coltivazione al consumo. Vedrete filmati ed interviste ad alcuni grandi produttori, scoprirete l’impressionante fatturato generato dall’industria, e tutte le tecniche utilizzate dai viticoltori per ottenere un prodotto di qualità.
Una piccola sezione racconta la storia del vino, dai romani fino ad oggi, spiegando anche il ruolo del vino nella società.
L’area che ho trovato più interessante è quella in cui si possono annusare le diverse fragranze che compongono il famoso “bouquet“, analizzare le più lievi sfumature di colore, e comprendere, attraverso forme e texture, la terminologia dei sommelier.
Molto divertente anche la parte relativa a Bordeaux, con filmati e giochi interattivi che mostrano come la città sia cambiata nei secoli, arricchendosi anche grazie al commercio del vino.
Prima di terminare la visita, non dimenticate di salire alla sala di degustazione in cima alla torre, scegliere il vostro vino, e gustarvelo sulla terrazza panoramica, mentre ammirate il panorama.
Quai de Bordeaux
Dalla Cité du Vin incamminatevi verso sud costeggiando la Garonna e, in breve tempo, arriverete sul lungofiume.
Questa nuova area commerciale nacque dallo smantellamento e restauro dei vecchi magazzini di stoccaggio merci. Una zona un tempo malfamata e frequentata da persone non proprio amichevoli, che si è trasformata in una vera attrazione turistica e commerciale.
Ogni giorno, migliaia tra visitatori e locali frequentano la sua larghissima banchina, fiancheggiata da bar, ristoranti e negozi. Fermatevi qui per una pausa pranzo con vista fiume, oppure per assaggiare del famose ostriche di Cap Ferret direttamente dai produttori locali. Da qui potrete anche imbarcarvi per una crociera commentata di un’ora, inclusa nel pass turistico di Bordeaux.
La passeggiata prosegue fino al centro storico e oltre, arrivando all’altezza della Basilica di san Michele.
Basilica di San Michele
Come la cattedrale, anche la Basilica di San Michele ha la particolarità di avere il campanile staccato dal corpo centrale, sempre per lo stesso motivo della scarsa tenuta del terreno. Tra l’altro, la Flèche de Saint-Michel è, con i suoi 114 metri, il secondo campanile più alto di Francia. In effetti, guardando lo skyline della città dal Ponte di Pietra, è questo campanile a spiccare, più che la Torre Pey Berland.
Fu costruita nel quattordicesimo secolo in stile gotico, ed oggi si trova nel quartiere etnico Capucins, non lontano dal colorato mercato coperto. Poiché si trova sul Cammino di Santiago, la Basilica fa inoltre parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Nel 1791, riesumando i corpi dal vecchio cimitero, furono rinvenute numerose mummie. Collocate nella cripta, divennero una macabra attrazione per pellegrini e visitatori, tra cui personalità di spicco come Flaubert, Victor Hugo e Stendhal. Le mummie furono rimosse nel 1990, ma è ancora possibile vedere un video che ne racconta la storia.
Cosa vedere nei dintorni di Bordeaux
Saint-Emilion
Immerso nella campagna a 40 minuti da Bordeaux, Saint-Emilion è uno dei più importanti centri vinicoli del bordolese, oltre ad essere un pittoresco borgo medievale.
Il villaggio, che ne porta il nome di un monaco bretone, è arroccato su un promontorio calcareo. Al vostro arrivo, passate dalla chiesa collegiale per ammirare il panorama sul villaggio e sulla Torre del Re. La splendida chiesa monolitica si trova proprio sotto i vostri piedi, ed è una costruzione unica nel suo genere, essendo stata scavata nella roccia viva.
Il territorio attorno a Saint-Emilion presente caratteristiche geologiche e climatiche ideali per la produzione del vino. Tra le produzioni locali troviamo Merlot, Cabernet Sauvignon, e Malbec con 12 differenti denominazioni DOC e più di 800 produttori.
Dal 1999, i vigneti e il borgo fanno parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Baia di Archachon
La Baia di Arcachon è un bacino di acqua salata aperto sull’Atlantico, a circa 60 km da Bordeaux.
E’ un popolare luogo di villeggiatura, che ogni anno attira un gran numero di visitatori, che vengono qui per fare vita di mare, pescare, fare lunghe pedalate e praticare sport acquatici. La principale attività di questa zona è tuttavia l’allevamento delle ostriche, nella varietà molto pregiata detta “di Cap Ferret”.
Al centro del bacino emerge l’île aux Oiseaux, un isolotto famoso per le tante specie di uccelli che ospita, e per le palafitte in legno, che un tempo servivano per sorvegliare gli allevamenti.
La bella Penisola di Cap Ferret è caratterizzata da piccoli villaggi, lussuose ville, e lunghe spiagge sabbiose dove rilassarsi a prendere il sole. Sono numerosissimi i ristoranti che propongono ostriche appena pescate.
Più a sud, la celeberrima Dune Du Pilat è un piccolo angolo di Sahara in Francia. E’ alta oltre 100 metri, lunga 2,7 km, e si muove costantemente, andando ad occupare parte della foresta di pini retrostante. Potrete salire fino in cima usando le scale, oppure arrampicandovi direttamente sulla sabbia. L’accesso alla duna è libero, mentre il parcheggio è a pagamento.