Sisteron è una cittadina dell’Alta Provenza, ancora poco battuta dal turismo internazionale, ma ricca di cose da vedere e fare. Da sempre un importante snodo commerciale, è considerata la Porta della Provenza, e si trova inoltre sulla Route Napoleon, la strada percorsa da Napoleone durante il suo rientro dall’esilio.
La sua posizione è unica, ed offre un colpo d’occhio decisamente invidiabile. Abbarbicata sulle rocce a strapiombo su un’ansa del fiume Durance, è dominata dall’imponente formazione rocciosa Baume, che contraddistingue tutto il paesaggio, e dalla Cittadella fortificata.
Tra le attrazioni da non perdere abbiamo, appunto, la Cittadella, la cattedrale romanica, e il pittoresco centro storico, un intrico di stradine acciottolate permeate dai profumi e colori provenzali, dall’onnipresente lavanda ai saponi, fino ai prodotti gastronomici locali.
In più, Sisteron offre moltissimi eventi, tra cui la festa dell’agnello all’Ascensione, le Notti della Cittadella tra luglio e agosto, e la festa della birra in autunno.
Indice
Storia di Sisteron
Sisteron nacque circa 4000 anni fa, e sotto l’Impero Romano prese il nome di Segustero. In quest’epoca, rappresentava un importante punto di passaggio commerciale, in quanto si trovava sulla Via Domizia, che collegava l’Italia con la Spagna.
Durante il medioevo fu sede di un vescovado, e passò dal dominio dei conti di Forcalquieur a quello dei conti di Provenza, fino ad essere annessa al Regno di Francia nel 1483, sotto Luigi XI. Nel corso delle guerre di religione, la cittadella fu contesa tra cattolici e protestanti, ed in seguito utilizzata come carcere. Tra i suoi detenuti illustri si annovera il principe Giovanni Casimiro di Polonia, fatto imprigionare da Richelieu.
Nella Seconda Guerra Mondiale, le forze di occupazione naziste vi rinchiusero numerosi partigiani. La città fu inoltre bombardata dalle forze alleate il 15 agosto 1944.
Come arrivare e come muoversi
Il modo migliore per raggiungere Sisteron è in auto.
Da Milano, avete due scelte:
- Prendete la A8 per Genova, e seguite tutta la costa ligure fino al confine di Ventimiglia. Da qui, prendete l’autostrada A8 francese ed uscite a Saint-Maxim-la-Sainte-Baume, imboccando la D3 verso nord fino a Saint-Paul-lez-Durance. Inseritevi quindi nella A51 verso nord, e uscite a Sisteron. Il tragitto totale è di circa 550 km.
- Prendete la A4 per Torino, fino a Settimo Torinese. Imboccate la A55/E64 e seguite per Bardonecchia. Attraversate il traforo del Frejus e, una volta in Francia, seguite la A43 fino a Sainte-Hélène-du-Lac. prendete quindi la A41 fino a Grénoble. Attraversate la città utilizzando la tangenziale N87, quindi prendete la A51 verso sud fino a Sisteron. Il tragitto totale è di 510 km circa.
Se arrivate da Genova, usate la prima opzione, da Torino invece la seconda. Da qualsiasi altra città italiana, dovrete comunque transitare da una delle tre sopra citate.
La prima opzione, quella che passa dalla Liguria, è la più comoda, ma purtroppo nei weekend ed in estate è estremamente lenta e trafficata. La seconda opzione, seppur più complessa, in alta stagione risulta essere la più rapida. In questo caso, però, dovrete mettere in conto il costo del traforo del Frejus, da verificare su questo sito.
Come per tutti i borghi della Provenza (ma in generale tutti i borghi francesi), anche a Sisteron occorre parcheggiare fuori dal paese. Il centro storico è parzialmente pedonalizzato, ed in ogni caso le su strette vie non si prestano bene al traffico automobilistico.
Qui sotto vi condivido la mappa con i principali parcheggi disponibili (a pagamento).
Quando andare
Sisteron gode in clima particolarmente favorevole, con una media di 300 giorni di sole all’anno. Grazie alla sua posizione unica, inoltre, è molto meno afosa rispetto al resto della regione.
In generale, il periodo migliore è dalla primavera all’autunno.
Se siete interessati alla fioritura della lavanda, allora dovrete venire tra fine giugno e fine luglio. Questo per essere sicuri, ma naturalmente il periodo esatto può cambiare in base alle condizioni meteo. Per questo, prima di prenotare vi consiglio di verificare le date in internet, su questo sito o altri similari.
Info turistiche
L’ufficio del turismo si trova in Place de la République, accanto al municipio, ed è riconoscibile dal grosso orsacchiotto che campeggia nella piazzetta antistante. E’ aperto dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00 nel periodo invernale, con estensione fino alle 18.00 in estate. E’ chiuso nelle principali feste nazionali.
Sul sito ufficiale potrete inoltre scaricare la guida in PDF, e la mappa della città.
Troverete dei servizi igienici pubblici gratuiti in Place de l’Horloge.
Cosa vedere a Sisteron
Centro storico
Non è esattamente una “cosa” da vedere, ma vale la pena passeggiare nel centro storico di Sisteron, girando senza meta tra le strette vie, piene di botteghe di prodotti artigiani, boluangerie e ristorantini. Tra le insegne colorate, l’inebriante profumo del pane appena sfornato, e l’inconfondibile aroma della lavanda, il vostro tour si trasformerà in una vera esperienza multisensoriale.
Non perdetevi la Torre dell’Orologio, il campanile che da oltre 400 anni scandisce le ore per gli abitanti della città. In seguito al bombardamento del 1944, l’orologio si fermò alle 16.24, e così rimase fino al restauro del 2003. Nell’omonima piazza, tutti i mercoledì e i sabato mattina si tiene l’imperdibile mercato provenzale.
A tratti, è ancora possible ammirare alcune vestigia delle vecchie mura cittadine del quattordicesimo secolo, come la torre in pietra nei pressi della cattedrale.
Cittadella
Abbarbicata su uno sperone roccioso, la Cittadella di Sisteron domina la città e l’ansa della Durance, offrendo al tempo stesso panorami mozzafiato sul Rocher de la Baume e l’omonimo villaggio.
Data la sua posizione strategica, la collinetta è sempre stata occupata da una qualche sorta di fortificazione, sin dai tempi dell’impero romano. L’attuale complesso è il frutto di ampliamenti avvenuti in diverse epoche, dal medioevo fino al secolo scorso. Sono state infatti aggiunte torri, mura, ed in generale si è provveduto a rendere la fortezza inespugnabile. In particolare, nel secondo seicento vi mise mano l’ingegnere militare Vauban, famoso per aver ricostruito praticamente mezza Francia.
Dopo i bombardamenti del 1944, la cittadella fu restaurata, ed aperta al pubblico come museo.
Cosa vedere nella Cittadella di Sisteron?
- Mostra delle carrozze e di altri veicoli a traino
- Museo sulla storia della fortezza.
- Prigione del Principe Giovanni Casimiro di Polonia.
- Esposizione su Vauban e i suoi predecessori
Se non ve la sentite di affrontare salire a piedi fino alla Ciiadella, sappiate che tra luglio è settembre è attivo il trenino turistico, che vi porterà alla roccaforte toccando allo stesso tempo le principali attrazioni della città. Il costo è 7€ per gli adulti e 4€ per i bambini sotto i 12 anni.
Cattedrale Notre-Dame e Saint-Thyrse
La cattedrale di Sisteron risale al dodicesimo secolo, ed è conosciuta anche come Notre-Dame des-Pommiers. E’ costruita in stile romanico, con influenze lombarde e provenzali. In origine, faceva parte di un più grande complesso di edifici religiosi cattolici, ed era sede del vescovato. Parzialmente distrutta nel corso delle guerre di religione, nel 1570 fu venduta alla Confraternita dei Penitenti Bianchi.
Sia l’esterno sia l’interno sono austeri e sobri, in linea con lo stile dell’epoca. E’ composta da tre navate, ognuna con un abside, in seguito ampliate con varie cappelle laterali.
Tra le numerose opere custodite all’interno, vi segnalo la pala d’altare di Lalozière, e le due tele di Nicolas Mignard, un raffigurante la Sacra Famiglia circondata da angeli, e l’altra il Padre Eterno. Da non perdere anche il mausoleo del vescovo Glandevès Cuges, del diciassettesimo secolo.
Museo Terra e Tempo
Questo interessante museo, a pochi passi dalla Cattedrale, è installato all’interno del vecchio convento dei Visitandines. Racconta la storia della misurazione del tempo attraverso un’importante collezione di orologi, documenti e altri strumenti rari e misteriosi.
L’ingresso è gratuito, verificate qui gli orari aggiornati.
Museo Gallo-Romano
La collezione permanente del museo ripercorre la vita quotidiana all’epoca della Gallia romana, con focus particolare sulle pratiche funerarie e l’aspetto religioso. Sono presenti monete ed oggetti di vario genere, sempre legato al culto dei morti. Il pezzo forte è il mausoleo del primo secolo, appartenente ad una famiglia di patrizi.
L’ingresso è gratuito, verificate qui gli orari aggiornati.
Plan d’Eau
Scendete verso il fiume Durance, dove si trova questo laghetto immerso nel verde, con una vista favolosa sulla Cittadella. Qui potrete trovare sollievo dalla canicola estiva nelle acque pulite della piscina, rilassarvi, o approfittare dell’area fitness di 170 metri quadri. Sono inoltre presenti docce, servizi igienici e un piccolo chiosco.
Come se non bastasse, l’accesso al parco è gratuito!
La Baume
Passiamo ora al quartiere Baume, sulla riva sinistra della Durance. Caratterizzata da edifici più moderni, questa frazione non ha il fascino della sua sorella maggiore, ma conta comunque un paio di attrazioni significative.
La Chiesa di Saint-Dominique, voluta nel 1248 da Beatrice di Savoia, fu distrutta nel sedicesimo secolo, e ricostruita nel 1620. Di originale potrete ancora vedere il chiostro, a nord, e la cappella sul lato sud. L’uso di pietre bicrome testimonia l’influenza dell’arte medievale lombarda.
La Cappella di Saint-Marcel risale al dodicesimo secolo, ma è stata abbellita ed ampliata più avanti, in epoca barocca. Vi troviamo infatti un mobile seicentesco in noce, un pulpito decorato con ghirlande, e un affresco raffigurante Sant’Antonio con il suo maiale.
Cosa vedere nei dintorni di Sisteron
Les Penitents des Mées
Alle porte della Riserva naturale Geologica dell’Alta Provenza, questa parete rocciosa si è formata nel corso dei millenni, grazie all’azione erosiva di vento e acqua. Composti da un misto di minerali chiamato poudingue, i pinnacoli dominano il piccolo borgo, innalzandosi per oltre 100 metri. Il 2 dicembre 2019, uno dei “penitenti” si è sfaldato, crollando su un edificio e provocando un’interruzione delle forniture di gas ed elettricità.
Il suo nome evocativo, i “penitenti di Mées“, si riferisce alla loro forma, che somiglia al cappuccio dei monaci. Secondo la leggenda, alcuni monaci sarebbero infatti stati pietrificati da San Donato per per aver posato lo sguardo su alcune ragazze, trasformandosi in questi pinnacoli dalla forma appuntita e allungata.
Potrete scoprire il piccolo borgo e i “penitenti” grazie al percorso di trekking di 4.5 km, che parte dalla chiesa Notre-Dame-des-Oliviers.
Digne-les-Bains
Digne-les-Bains è una graziosa cittadina termale a circa 40 minuti di auto da Sisteron, base perfetta per visitare le Gorges du Verdon e i campi di lavanda di Valensole.
Naturalmente, vale la pena visitarla anche solo per le terme, conosciute ed apprezzate fin dall’antichità. Già Plinio il Giovane aveva parlato dei poteri curativi delle sue acque mineralizzate, che da una profondità di 870 metri risalgono in superficie alla temperatura di 50°.
Oltre a una piacevole sosta rilassante, Digne-les-Bains offre anche altre attrazioni:
- La Cattedrale di Saint-Jerôme, costruita in stile gotico a fine ‘400.
- Museo Gassendi, la cui collezione comprende sia opere d’arte dal quindicesimo secolo ad oggi, sia documenti ed esemplari di fauna, flora e geologia locale.
- il Jardin des Cordeliers, con oltre 600 piante aromatiche e medicinali.
- Museo Fondazione di Alexandra David-Néel, dedicato alla cultura tibetana.
In estate, inoltre, la città si anima grazie alle feste e alle sagre, tra cui la Festa della Lavanda, che si svolge nella prima settimana di agosto, in corrispondenza della raccolta dei fiori.