Le Gole del Verdon si trovano nel sud della Francia, in Provenza. Un canyon lungo ben 25 km, con ripide pareti a strapiombo, che in alcuni punti raggiungono i 700 metri di altezza. Uno scenario naturale mozzafiato, immerso nel verde delle Prealpi francesi.
Con le loro pareti da arrampicata, i sentieri di trekking e la possibilità di navigare il fiume, le gole sono il paradiso di sportivi ed escursionisti, ma non solo. Se siete amanti dei paesaggi montani, della natura e di fotografia, adorerete quello che è considerato il “Grand Canyon d’Europa”.
Percorrete le strade panoramiche in auto, moto, o bicicletta, oppure dedicatevi al trekking e agli sport acquatici. Ammirate il paesaggio dai belvedere panoramici, passeggiate per i pittoreschi borghi, rilassatevi lungo le acque turchesi del Lac de Sainte-Croix. Qualsiasi siano le vostre aspettative, le Gole del Verdon le sapranno soddisfare!
Indice
Dove si trovano le Gole del Verdon e come arrivare
Il modo migliore per raggiungere le Gole del Verdon è l’auto, magari inserendole in un tour della Provenza, da Sisteron fino a Aix-en-Pprovence passando per i meravigliosi borghi arroccati.
Si trovano nel dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza, circa 100 km a nord-ovest dalle principali località della Costa Azzurra, mentre i campi di lavanda di Valensole distano appena 30 km. Poiché l’area è piuttosto estesa, sappiate che per le indicazioni stradali e le distanze ho preso come riferimento il borgo di Moustiers-Sainte-Marie.
Da Milano, avete due scelte:
- Prendete la A8 per Genova, e seguite tutta la costa ligure fino al confine di Ventimiglia. Da qui, prendete l’autostrada A8 francese ed uscite a Saint-Tropez (uscita 36), imboccando la D1555 verso nord fino a Draguignan. Prendete la D955, quindi subito dopo la D49, che vi porterà fino alle sponde del lago di Sainte-Croix. Il tragitto totale è di 460 km circa.
- Prendete la A4 per Torino, fino a Settimo Torinese. Imboccate la A55/E64 e seguite per Bardonecchia. Attraversate il traforo del Frejus e, una volta in Francia, seguite la A43 fino a Sainte-Hélène-du-Lac. prendete quindi la A41 fino a Grénoble. Attraversate la città utilizzando la tangenziale N87, quindi prendete la A51 verso sud fino a La Brillanne. Oltrepassate Oraison e prendete la D907 sulla sinistra, e poi svoltate a destre in direzione Brunet. Attraversate i profumati campi di lavanda e svoltate di nuovo a destra verso Puimoisson, proseguendo lungo la D952 fino a Moustiers-Sainte-Marie. Il tragitto totale è di 600 km circa.
Se arrivate da Genova, scegliete la prima opzione, da Torino invece la seconda. Da qualsiasi altra città italiana, dovrete comunque transitare da una delle tre sopra citate.
La prima opzione, quella che passa dalla Liguria, è la più comoda, ma purtroppo nei weekend ed in estate è estremamente lenta e trafficata. La seconda opzione, seppur più complessa, in alta stagione risulta essere la più rapida. In questo caso, però, dovrete mettere in conto il costo del traforo del Frejus, da verificare su questo sito.
Storia
Le Gole del Verdon nacquero nel periodo Terziario, in seguito all’innalzamento della Bassa Provenza e la formazione delle Alpi. La zona, inizialmente sommersa dal mare, si spinse in alto, facendosi strada tra le formazioni calcaree del Giurassico, avendo come effetto la nascita di canyon, vallate e gole.
Durante la successiva glaciazione, i fiumi ghiacciati scolpirono ulteriormente le pareti del canyon, facendo emergere i tipici strati di colore, ognuno dei quali risale a una diversa era geologica. Con lo scioglimento dei ghiacci, il poderoso scorrere del fiume completò l’opera di erosione e modellamento, che è tuttora in corso.
La valle del Verdon, originariamente abitata dai Galli di Verguni, cominciò a diventare un’attrazione turistica soltanto a fine ‘800, grazie alla diffusione delle prima guide turistiche. All’epoca, i sentieri erano disconnessi e pericolosi, ed inoltre la zona era difficile da raggiungere. Durante il ‘900 furono portati avanti numerosi lavori, come la sistemazione dei sentieri, la costruzione e l’ampliamento delle strade, la creazione di strutture ricettive.
Oggi, le gole ricevono migliaia di visitatori ogni anno, e dal 1990 sono un sito naturale protetto.
Dove dormire
Trovare alloggio alle Gole del Verdon non è impresa semplicissima, soprattutto in estate e nei weekend. L’area è molto turistica e si congestiona facilmente, anche per la sua vicinanza a Valensole e ai campi di lavanda.
Per essere comodi con gli spostamenti, le soluzioni migliori sono Moustiers-Sainte-Marie, Riez, Allemagne-en-Provence, Castellane, o Aups. Ci sono poi i piccoli borghi, come Aiguines, Quinson, Bauduen, e Sainte-Croix-du-Verdon, ma sono paesini davvero minuscoli con poche strutture.
Se preferite una città con maggiore offerta di alloggi, ristoranti e vita notturna, dovrete allontanarvi un po’. In questo caso, provate a Valensole, Manosque o Digne-les-Bains.
Quando andare
Le principali attività offerte dalle Gole del Verdon sono all’aria aperta: trekking, sport acquatici, relax sul lago. Va da sé che il periodo migliore siano quindi la tarda primavera, l’estate, e l’inizio dell’autunno, quindi da maggio a ottobre.
Naturalmente, però, questo è anche del periodo più affollato, in particolare nei weekend, nei ponti, nel periodo della fioritura della lavanda, e ad agosto. Cercate inoltre di evitare le festività francesi: Ascensione, Pentecoste e 14 luglio. Come avrete già immaginato, praticamente le gole sono affollate quasi sempre! Se potete, scegliete giugno o settembre, magari in settimana.
Se, invece, viaggiate proprio per vedere i campi di lavanda in fiore, allora preparatevi ad una grandissima affluenza. Prenotate con largo anticipo, e cercate di visitare il più possibile la mattina presto.
Quanto tempo dedicare e come organizzare la visita
Quanto tempo dedicare alle Gole del Verdon dipende molto dalle vostre intenzioni.
Per un giro panoramico in macchina tra il lago di Sainte-Croix e i due versanti del canyon vi sarà sufficiente mezza giornata. Se, invece, volete fare trekking, attraversare le Basse Gole in canoa o kayak, rilassarvi sulle sponde del lago e visitare i paesini, allora potrebbe occorrervi anche una settimana.
Generalmente, al turista medio bastano 1-2 giorni interi. Noi ne abbiamo fatto solamente uno, abbiamo visto un po’ tutto, ma superficialmente, e senza fare nessun sentiero di trekking. Per questo, mi sento di consigliare due giorni, o almeno un giorno e mezzo.
Trattandosi di una zona piuttosto estesa, vi consiglio di affrontarla a zone:
- Basse Gole del Verdon (Quinson). Qui, l’attività principale è la navigazione del fiume in canoa o kayak. Calcolate come minimo mezza giornata, o una giornata intera se avete intenzione di spingervi fino al Lac d’Esparron in canoa.
- Lago di Sainte Croix. Una volta arrivati nei pressi di questo specchio d’acqua dalle incredibili sfumature turchesi, non ve ne vorrete più andare. Come sopra, mettete in conto mezza giornata per visitare i borghi, più un’altra mezza giornata se volete rilassarvi un po’ sulle sue rive e fare il bagno.
- Alte Gole del Verdon. Qui potrete percorrere le due strade panoramiche che costeggiano il canyon, e intreprendere i sentieri di trekking più iconici. Le strade vi porteranno via circa 2-3 ore. Se invece volete anche esplorare i sentieri di trekking, come il famoso Sentiero Martel, vi occorrerà tutta la giornata.
Vi consiglio di fare il pieno di benzina prima di arrivare, in quanti i distributori sono pochi, e soprattutto accettano solo carte di credito.
Tour guidati
Finora vi ho spiegato come visitare le gole del Verdon in autonomia, così da godere della massima libertà di movimento e di scelta. Se però preferite la comodità di non dover pensare a nulla, sappiate che esistono diversi tour guidati, che vi porteranno alla scoperta del Grand Canyon d’Europa in giornata, partendo dalle principali località della Provenza e della Costa Azzurra.
Qui sotto trovate qualche idea:
Gole del Verdon, cosa vedere e cosa fare
Moustiers Sainte-Marie
Questo splendido villaggio, stretto tra due speroni rocciosi e attraversato da un torrente, è considerato il punto di ingresso delle Gole del Verdon. Qui ha infatti sede l’ufficio del turismo, presso la Maison Lucie in Place de l’Eglise.
Moustiers, con la sua collocazione così particolare, ha ispirato una leggenda medievale: il Cavaliere di Blacas, grato alla Vergine per averlo fatto tornare sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella tra le due rupi. Questa stella risplenderebbe ancora oggi, tutte le sere al tramonto.
Il borgo, annoverato tra i più belli della Provenza, è inoltre famoso per le faïences, le ceramiche smaltate tipiche della zona, che arrivarono fino alla corte di Luigi XV. Oltre al museo loro dedicato, a visitate anche le mura e l’acquedotto medievali, e la trecentesca Chapelle Notre-Dame de Beauvoir.
Basse Gole del Verdon
Il piccolo borgo di Quinson è la base ideale per partire alla scoperta delle Basse Gole del Verdon. Attraversate il paese, e scendete fino al grande parcheggio nei pressi del camping. Da qui, proseguite a piedi fino al fiume.
Per esplorare la zona, avrete a disposizione due alternative: la gita sul fiume, o il sentiero di trekking.
La scelta più scnografica è senza dubbio la prima, perché vi consentirà di ammirare le gole dal fiume e, volendo, fare il bagno. Tuttavia, questa è anche la via più costosa e faticosa. Ma andiamo con calma, e vediamo in dettaglio tutte le opzioni.
A bordo lago troverete due compagnie di navigazione, Verdon Electronautic e Location Nautic. La prima noleggia solo battelli elettrici, la seconda anche kayak, canoe, pedalò e stand-up paddle. I costi variano in base al mezzo, alla durata del noleggio, al numero di partecipanti e alla stagione.
Troverete i prezzi aggiornati sui siti ufficiali; in ogni caso, per mezza giornata considerate circa 15€-20€ a testa per kayak o pedalò, e 75€-80€ per il battello elettrico. In alta stagione e nei weekend, consiglio vivamente di prenotare in anticipo.
Quale mezzo scegliere? Dipende dalla vostra preparazione fisica, ma anche dal tempo a disposizione e dalle vostre aspettative. 4 ore sono comunque il minimo indispensabile per vedere i principali punti di interesse.
Canoa, kayak, stand-up paddle e pedalò sono faticosi, ma anche divertenti, e rappresentano un’esperienza più a contatto con la natura. Per contro, sarete più lenti, e fare foto sarà difficile, soprattutto con la reflex. Il battello elettrico è molto più comodo e veloce, e vi darà maggiore libertà di movimento, ma purtroppo è piuttosto costoso.
Qualsiasi cosa decidiate, vivrete una giornata unica, in un contesto naturale così bello da lasciare senza parole. Utilizzate la mappa che vi consegneranno al noleggio per individuare i punti salienti, come grotte, siti preistorici, e formazioni rocciose particolari. Io ho trovato particolarmente suggestive la Grotte de la Carte au trésor, e la roche percée.
Attenetevi ai tempi di percorrenza indicati sulla mappa, e prestate sempre attenzione agli altri turisti.
Randonnée canal du Verdon
Il sentiero di trekking ha il suo imbocco all’altezza del ponte sulla strada principale. Ad anello, è lungo in totale 9.7 km, con un dislivello di 325 metri. Attraversate il ponte e, sulla riva sinistra del fiume, vedrete l’inizio del sentiero, che sale tra le rocce.
Costeggia il bordo del canyon fino alla Grotte Sainte-Maxime, dopodiché torna al punto di partenza sviluppandosi nell’entroterra. E’ perfetto se non siete a vostro agio con canoe o kayak, poiché offre comunque panorami spettacolari, ed in più è gratuito.
L’attrazione principale, a parte il panorama sul fiume, è la Chapelle Saint- Maxime. Datata 1854, è una costruzione in pietra, che ha sostituito una cappella pre-esistente. La santa sui è dedicata, nata nel settimo secolo, fu Madre Superiora del Convento di Callais.
Oltre a questo, attraverserete ponti in pietra e grotte, per le quali è consigliabile munirsi di torcia. Il sentiero è generalmente ben tenuto, e il tratto esposto sul fiume è ben protetto con una ringhiera metallica. Ciononostante, in alcuni punti è necessario salire delle ripide scale a pioli, ed aiutarsi con ganci e catene. Per questi motivi, il sentiero è sconsigliato a chi viaggia con bimbi piccoli.
Lac de Sainte Croix
Il lago di Sainte-Croix è un bacino artificiale recente, che si è venuto a formare nel 1973 in seguito alla costruzione dell’omonima diga. L’innalzamento delle acque, oltre ad aver creato questo splendido specchio d’acqua, ha purtroppo provocato anche l’inabissamento del vecchio borgo di Salles, poi ricostruito in posizione sopraelevata.
La prima cosa che colpisce del lago è il suo colore turchese intenso, dovuto al fondo argilloso. Ammirandolo dalle due estremità, il Pont du Galetas a est e la diga ad ovest, sembra di trovarsi davanti a un dipinto, tanto i colori sono irreali. Eppure, tutto ciò è semplice opera della natura.
Questo è il posto ideale dove rilassarsi dopo tanta attività sportiva. In particolare, visitate i due deliziosi borghi Sainte-Croix-du-Verdon e Bauduen, luoghi idilliaci dove il tempo sembra essersi fermato. Passeggiando per le loro stradine acciottolate, avrete voglia di fotografarne ogni angolo, tanto sono incantevoli. Fermatevi a mangiare in un qualche ristorante tipico, e poi scendete in riva al lago, nelle piccole calette semi-nascoste, per fare un bagno o prendere il sole in tutta tranquillità.
A Les-Salles-sur-Verdon ci sono invece diversi camping e ampie spiagge di ciottoli. L’unica difficoltà, in alta stagione, sarà trovare parcheggio.
Alto Verdon
Il tratto più visitato delle gole del Verdon è quello che va da Castellane al Pont du Galetas, sul lago di Sainte Croix. Quest’area, chiamata anche Alto Verdon, è il canyon vero e proprio. Guidando lungo i tortuosi tornati e ammirando le alti parete del canyon dai belvedere, avrete la sensazione di trovarvi in un parco dell’ovest americano.
Il tragitto è divisibile in tre parti:
- le Prégorges, che vanno da Castellane a Pont de Soleils.
- le Gorges, tra Pont de Soleils e il Belvedere dell’Imbuto.
- il Canyon, che va da l’Imbut al Pont de Galetas.
Strade panoramiche
Il canyon è visitabile su entrambi i versanti: a nord troviamo la D952, mentre a sud potrete percorrere la cosiddetta Corniche Sublime, che corrisponde alla D71. La D952 parte da Moustiers-Saint- Marie, e arriva fino a Castellane. Si interseca con la D71 e con il versante sud a Pont de Soleils.
Da La Palud-sur-Verdon parte inoltre la spettacolare strada panoramica D23, conosciuta anche come Corniche des Cretes. Nei suoi 25 km vi permetterà di vedere alcuni dei punti panoramici più spettacolari, oltre ad essere il punto di accesso del famoso sentiero Martel.
Se avete a disposizione tutta la giornata, potete fare il percorso lungo fino a Castellane. Se, invece, avete poco tempo, concentratevi sulla zona occidentale, più ricca di punti di interesse.
Dal Pont du Galetas, seguite il versante sud fino a Pont de Soleils, e poi passate a quello nord fino a tornare al punto di partenza, facendo una deviazione per la Corniche des Cretes.
I principali punti di interesse, in ordine di apparizione seguendo l’itinerario qui sopra:
- Pont du Galetas, impressionante opera ingegneristica.
- Aiguines, un piccolo borgo aggrappato alle bianche falesie, con panorami eccezionali su lago.
- Belvedere di Col D’Illoire.
- Belvedere du Plan.
- Punto panoramico subito prima del Tunnel du Fayet.
- Pont de l’ Artuby, dove vedrete diverse persone cimentarsi nel bungee-jumping.
- Balcon de la Mescla, con vista su un’ansa a forma di ferro di cavallo.
- Pont de Soleils e tutto il tratto successivo, che corre quasi a livello del fiume.
- Pont de Carajuan.
- Belvedere di Couloir-Samson.
- Point Sublime, dove si vede il fiume farsi strada tra due alte pareti rocciose.
- Belvedere de la Dent d’aire, dal quale è possibile vedere tutto il corso del fiume, e Belvedere dell’Imbuto lungo la Corniche des Cretes.
Sentieri di trekking
Per quanto possa essere interessante il percorso in auto, nulla può battere la meraviglia di scendere a piedi nel cuore del canyon, arrivando fin sulle rive del Verdon. Naturalmente, questa è anche un’esperienza molto impegnativa, da consigliare solamente agli escursionisti esperti. I meno sportivi potranno comunque fare alcune interessanti passeggiate, vediamo quali sono le principali:
- Sentiero Blanc Martel, che ha l’imbocco lungo la Corniche des Cretes. Prende il nome dal primo speleologo che esplorò il canyon. Questo percorso è lungo ben 13 km, e con un dislivello molto importante di oltre 1000 metri. Per completarlo tutto, vi occorrerà un’intera giornata.
- Sentiero Couloir Samson, che parte dall’omonimo belvedere, sotto al Point Sublime. Scende in riva al fiume, e prosegue fino al tunnel du Baou. E’ consigliabile avere scarpe impermeabili, e munirsi di torce. Il tragitto ha una durata di circa 2 ore.
- Point Sublime, una breve passeggiata di circa 500 metri che dal parcheggio conduce al punto panoramico più famoso del parco.
Ciao, tra due settimane partirò per la Costa Azzurra e vorrei fare una puntata alle Gole du Verdon, ci sono già stata una volta anni fa, ma non ho ancora capito dove si trova quel sentiero in alto sul canyon a strapiombo sul fiume, vorrei tanto percorrerlo e fare foto.
Grazie
Ciao, penso tu ti riferisca alla “corniche des crètes”, che è proprio un percorso a strapiombo sul fiume. Se è questo che ti interessa, lo puoi imboccare in auto a Palud Sur Verdon, sulla sponda settentrionale del canyon “alto”. Quando arrivi dalla D952, appena dopo il paese c’è una deviazione. Comunque, anche in paese trovi diversi cartelli che lo indicano. Sempre a Palud puoi prendere anche il sentiero di trekking Blanc Martel, segui le indicazioni per il parcheggio, poi dovrebbe esserci una navetta.
Vorrei sapere se le strade percorribili in auto sono pericolose ,sono strette o facili da percorrere?
Ciao Elena,
le due strade panoramiche che costeggiano i due versanti, la D71 e D952, sono fattibili, c’è qualche tornante ma non sono particolarmente impegnative.
Quella più esposta è la Route des Crètes, la strada panoramica ad anello che parte e torna a Palud-sur-Verdon, lì bisogna fare un po’ più di attenzione.