Nel profondo sud della Francia c’è una regione paludosa, brulla e selvaggia, terra di allevatori di tori e cavalli, di preziose saline e habitat di migliaia di specie di animali, tra cui l’aggraziato fenicottero rosa. E’ la Camargue, a metà tra Provanza e Occitania, così ricca di cose da vedere da richiedere una visita di più giorni.
Le attività offerte dalla Camargue sono molto variegate. Potrete passeggiare per le vie di Arles, città romana legata a Van Gogh, esplorare le leggendarie Aigues Mortes e Saintes-Maries, ammirare le incredibili saline rosa e osservare gli animali nel loro ambiente naturale, grazie alle tante riserve protette e fattorie didattiche.
Indice
Dove si trova e come arrivare
La Camargue fa parte, a livello amministrativo, sia della Provenza sia dell’Occitania, anche se geograficamente può essere considerata una regione a sé. Si estende a sud di Arles, ed il modo più semplice e veloce per raggiungerla dall’Italia è con l’automobile.
Dal confine di Ventimiglia, prendete l’autostrada A8, detta anche “autostrada del sole”, e proseguite fino a Aix-en-Provence. Poco oltre la città, la A8 termina. Dovrete quindi imboccare la A7 per un breve tratto di 10 km, quindi prendere lo svincolo per la A54, che all’altezza di Saint-Martin-de-Crau diventa la N113. Continuando per 18 km circa, arriverete ad Arles. Da qui, potrete esplorare la regione sempre in auto, utilizzando le strade principali D35, D570 e D572N.
Quando andare
La Camargue è una regione calda e umida, con pochissima ombra data la quasi totale assenza di alberi ad alto fusto. D’estate, le temperature superano regolarmente i 30°, con picchi di umidità anche del 100%. In primavera, in particolare tra marzo e maggio, il grande protagonista è invece il Mistral, il vento che soffia da nord ovest, con raffiche molto forti che arrivano a 100 km/h. In inverno, benché le nevicate siano inesistenti, le temperature si abbassano parecchio, ed il vento costante più risultare fastidioso.
Il mio consiglio è quindi di visitare la Camargue tra maggio e giugno, oppure tra settembre e ottobre.
Dove dormire
La base ideale per visitare la Camargue è Arles, la sua capitale non ufficiale. Qui troverete un’ampia offerta turistica, con hotel per tutte le tasche, ristoranti e vita notturna.
Le principali attrazioni della regione si trovano nel raggio di un’ora di auto. Inoltre, sempre da Arles potrete partire alla scoperta di molte altre mete turistiche, come i borghi della Provenza, Avignone, Salon-de-Provence e la bella Nîmes, importante avamposto romano.
Quanto tempo dedicare
Per le principali cose da vedere in Camargue vi serviranno 3 giorni pieni, così suddivisi:
- esplorazione di Arles, ricca di vestigia romane e di luoghi legati a Van Gogh.
- Museo della Camargue, Parco Ornitologico e Saintes-Maries-de-la-Mer, Se vi avanza tempo, potete spingervi fino a Salin de Giraud.
- Aigues Mortes, città fortificata circondata dalle suggestive saline rosa, e magari una fattoria didattica.
Cosa vedere in Camargue
Arles
Arles, in realtà, si trova in Provenza, ma è da molti considerata la porta e la capitale ufficiosa della Camargue.
Grazie alla sua posizione strategica tra l’Italia e la Francia, sul delta del Rodano, fu una città molto importante per l’Impero Romano, del quale conserva ancora diversi monumenti. Il pittore olandese Van Gogh vi si trasferì per due anni, tra il 1888 e il 1890, ed in questo breve periodo produsse oltre 300 opere.
Ecco le principali attrazioni di Arles:
- L’Arena Romana, che ancora oggi ospita spettacoli, corride e courses camarguaises, le corride non violente.
- Il Teatro Antico del 40 a.C., che poteva ospitare fino a 10.000 spettatori. Fu quasi interamente smantellato nel Medioevo, quando le sue pietre furono utilizzate per la costruzione di chiese ed abitazioni.
- Place du Forum e Place de la République, le due piazze principali. Piene di ristoranti, bar e negozi, sono il fulcro della vita cittadina, nonché sede del municipio. Sotto la piazza si estendono i Criptoportici, un labirinto sotterraneo costruito dai romani come fondamenta della piazza e magazzino di stoccaggio.
- Terme di Costantino, le terme romane più grandi della Provenza, che purtroppo versano in pessimo stato di conservazione.
- Les Alyscamps, la necropoli romana.
- I luoghi legati a Van Gogh, tra cui il suo atelier, il bar ritratto nel celebre Terrazza del caffè la sera, l’ospedale nel quale si fece ricoverare in seguito al taglio dell’orecchio, e naturalmente il lungofiume del Rodano, dove dipinse lo straordinario Notte Stellata.
Museo della Camargue
Il Museo della Camargue è la prima cosa da vedere prima di addentarsi nel profondo della regione, per avere qualche informazione generale sulla sua storia, e per comprendere meglio tutto ciò che visiterete successivamente.
Nato nel 1977 e ricavato da un vecchio ovile, il museo ripercorre le tappe salienti dell’attività umana nelle Bocche del Rodano, con focus particolare sull’agricoltura, l’allevamento e l’estrazione del sale. Sono presenti molti pannelli informativi, mappe e ricostruzioni di una fattoria del diciannovesimo secolo, che ben illustrano la vita quotidiana dell’epoca.
Parco Ornitologico di Pont de Gau
Famoso per i fenicotteri rosa, il parco ornitologico è tra le principali cose da vedere in Camargue. Lungo i suoi due sentieri pianeggianti, lunghi rispettivamente 2,5 e 4,3 km, avrete modo di avvistare moltissime specie di volatili, dagli onnipresenti fenicotteri a cicogne, aironi, ibis, falchi, anatre e molto altro.
Il percorso di visita si articola il due zone distinte. La prima è perfetta per le famiglie con bambini, perché potranno vedere tantissimi animali, anche da molto vicino. La seconda, più selvaggia, è l’ideale per chi vuole evadere dalla folla, ed immergersi nella Camargue più autentica, tra aree paludose e canneti sferzati dal Mistral e dal caldo sole della regione.
Per visitare il parco ornitologico, mettete in conto 2-4 ore a seconda che vogliate fare un solo sentiero, o tutti e due. Munitevi di teleobiettivo e binocolo, ma soprattutto non dimenticate acqua in abbondanza e un cappellino, perché lungo i sentieri non c’è ombra.
L’ingresso è a pagamento, troverete tutte le info sul sito ufficiale.
Aigues Mortes
La cittadina fortificata di Aigues Mortes, dalla quale partirono due Crociate verso la Terra Santa, è un’altra importante cosa da vedere in Camargue.
La sua possente cinta muraria, un quadrato quasi perfetto con un perimetro di 1600 metri, è una vestigia medievale, fatta erigere nel 1268 da Luigi IX e terminata da Filippo il Bello nel 1285. E’ possibile passeggiare sui camminamenti, e visitare anche la Tour de Constance, la più alta torre di guardia.
Il centro storico ha una pianta a scacchiera, e racchiude alcune interessanti chiese: Notre-Dame-des-Sablons, la chiesa principale, più volte ristrutturata; e le cappelle dei Penitenti Grigi e Bianchi, due confraternite di monaci.
Attorno all’elegante Place Saint-Louis potrete ristorarvi in uno degli innumerevoli caffè all’aperto, e fare acquisti nei tanti negozi di artigianato e souvenir.
Sin dall’antichità, la principale attività di Aigues-Mortes è sempre stata l’estrazione del sale. Le sue Salins du Midi sono infatti le saline più grandi d’Europa, e si trovano a pochi minuti di auto dal centro. Visitatele a piedi, in bici o con il comodo trenino turistico, per ammirare un paesaggio davvero surreale fatto di bianche dune e vasche di raccolta dalle tonalità rosa, con vista mozzafiato sulla città.
Saintes Maries de la Mer
Nella Camargue più profonda, isolato dalle principali città, Saintes-Maries-de-la-Mer è sia luogo di pellegrinaggio sia stazione balneare.
Le tre Marie che danno il nome alla città sono Maria Maddalena, Maria Salome e Maria Jacobé, che secondo la leggenda sarebbero approdate sulle sue coste nel 48 d.C., in fuga dalla Palestina, insieme alla serva Sara.
La chiesa loro dedicata, fortificata e di origine medievale, funse anche da fortezza difensiva contro gli attacchi dei saraceni. Nel 1448 vi furono rinvenute le reliquie di Maria Salome e Maria Jacobè, e la sua cripta custodisce una preziosa statua di Santa Sara, la Vergine Nera patrona dei gitani.
A maggio, Saintes-Maries-de-la-Mer vede i più grande raduno d’Europa della popolazione nomade. In questa occasione, la città si trasforma in una grandissima festa folcloristica, con musiche e canti, processioni e courses camarguaises.
Un’attività molto popolare a Saintes-Maries è la visita al Faro della Gacholle, un tragitto di 26 km a/r da effettuare in bicicletta, ammirando il suggestivo paesaggio della Camargue.
Salin de Giraud
Salin-de-Giraud è una località del sud della regione, che fa parte dell’ampio comune di Arles. Le sue immense saline, molto simili a quelle di Aigues Mortes, sono anch’esse contraddistinte dal tipico colore rosa delle vasche di raccolta.
Ammiratele dal punto panoramico sopraelevato a sud della cittadina, e poi spingetevi fino alla bella Spiaggia di Piémanson. Qui potrete rilassarvi un po’ ma, sfortunatamente, non fare il bagno. La balneazione, difatti, è sconsigliata per via della pericolosità della acque.
Fattorie didattiche
Da sempre terra di agricoltori e allevatori, la Camargue è rinomata in particolare per gli allevamenti di tori e cavalli. Questi ultimi, di colore grigio molto chiaro, sono una razza di taglia piccola (150 cm circa al garrese) e robusta, utilizzata per la soma e per la sella.
Nel parco naturale che si estende a sud di Arles troverete numerose fattorie, chiamate Mas o Domaine, che tra le varie attività offrono anche l’equitazione e le visita degli allevamenti, un’ottima opportunità per i più piccoli di entrare in contatto con questi splendidi animali. Molte di queste fattorie sono anche degli agriturismi, dove fermarsi a mangiare a dormire.
Qui troverete numerosi indirizzi utili.
Camargue, i prodotti tipici
Una terra di agricoltori ed allevatori non poteva che dare una grande varietà di prodotti gastronomici. Potrete acquistarli nelle tantissime bancarella a bordo strada, oppure nei negozi in città. E, naturalmente, assaggiarli negli ottimi ristoranti.
Ecco cosa potrete degustare ed acquistare in Camargue:
- il sale, così pregiato da essere soprannominato il “caviale del sale”. Quello migliore è venduto in fiocchi, o cristalli. Grezzo, non addizionato ed iposodico, ha un colore bianco opaco. Il posto migliore dove acquistarlo sono, ovviamente, le saline di Aigues Morte.
- il riso, che gode della denominazione protetta IGP. E’ prodotto in tre varietà: bianco, nero e rosso, e quest’ultimo è il più pregiato.
- la carne di toro, servita in diversi modi, dall’hamburger alla semplice bistecca. Il piatto tradizionale della Camargue, però, è la gardianne de taureau, uno spezzatino di guancia, collo e scamone, cotto con vino rosso e accompagnato da riso locale.
- le olive, raccolte a novembre, insaporite e frullate con capperi e acciughe a comporre una crema molto gustosa, la tapenade.