Prendere l’auto e partire in libertà per il viaggio dei propri sogni è un’idea molto affascinante, infatti ogni anno milioni di persone provano questo tipo di vacanza. Per me, il viaggio on the road è il top, ma in effetti ci sono dei pro e dei contro da prendere in considerazione, per partire consapevolmente.
Se, da un lato, l’on the road permette di muoversi in autonomia ed esplorare tantissimi luoghi diversi, dall’altro è piuttosto stancante, e ci vuole un minimo di organizzazione. Non è, quindi, un viaggio adatto a tutti.
Le ferie sono sempre troppo poche, e sarebbe davvero un peccato rovinarsele perché si è scelto il tipo di vacanza sbagliato. In questo articolo andrò quindi ad analizzare i pro e contro di un viaggio on the road rispetto a uno stanziale, per aiutarvi a decidere se risponde alle vostre aspettative.
Indice
Viaggio on the road negli Stati Uniti
Prima di iniziare ad analizzare i pro e i contro di un viaggio on the road, devo fare una premessa. Quando si parla di Stati Uniti, di fatto, il viaggio itinerante è l’unica soluzione praticabile, per via delle distanze enormi.
Prendiamo come esempio il viaggio più gettonato, quello che tocca i grandi parchi della West Coast. Los Angeles dista 800 km dal Grand Canyon, 400 km dalla Death Valley, 450 km da Las Vegas e 600 km da San Francisco, per citare solo le destinazioni più “vicine”. È quindi impossibile pensare di visitare tutto senza mai spostarsi da Los Angeles o da Las Vegas.
L’unico caso in cui potete evitare un viaggio on the road è se decidete di passare un periodo lungo in una città, per esempio New York, Washington, Chicago o San Francisco. Queste grandi metropoli sono così ricche di attrazioni che potrete trascorrerci una settimana senza mai spostarvi, magari con qualche gita giornaliera nei dintorni: gli Hamptons da New York, Alexandria da Washington, Milwaukee da Chicago e Sausalito da San Francisco.
5 vantaggi di un viaggio on the road
Libertà
Nessun altro tipo di viaggio vi farà sentire così liberi come un on the road: la possibilità di scegliere ogni tappa e di modificare l’itinerario a vostro piacimento. Non sarete vincolati a orari prestabiliti o a percorsi imposti da un tour operator: sarete voi a decidere dove andare, quanto fermarvi e cosa vedere.
Potrete decidere di visitare i parchi rossi dello Utah, le assolate spiagge della Florida, esplorare le metropoli della East Coast, o seguire le orme dei migranti lungo la Historic US Route 66.
Ovviamente, un minimo di pianificazione è necessaria. Distanze, orari di apertura dei musei, condizioni stradali: sono tutti fattori da tenere in considerazione per evitare brutte sorprese. Ma, per il resto, non ci sono limiti alla vostra fantasia.




Varietà di paesaggi
Mare, montagna, città… tutto in un’unica vacanza? Con un viaggio on the road è assolutamente possibile. Spostandovi ogni giorno o quasi, avrete l’opportunità di vivere esperienze sempre diverse, senza mai cadere nella monotonia.
Ovviamente, alcune destinazioni offrono più varietà di altre. In Europa, ad esempio, le distanze relativamente brevi permettono di includere paesaggi molto diversi tra loro in un solo itinerario. Ma anche negli Stati Uniti si possono vivere esperienze completamente opposte nel giro di pochi giorni. In California, per esempio, potrete passare dal caos metropolitano di Los Angeles all’immensità del deserto della Death Valley, per poi ritrovarvi tra le vette imponenti di Yosemite National Park.



Esplorare posti sconosciuti
Gli Stati Uniti sono pieni di piccole meraviglie nascoste, spesso ignorate dalle guide turistiche e difficili da trovare perfino sulle mappe. Piccoli laghi incastonati tra le montagne, ghost town dall’atmosfera unica, sentieri di trekking immersi nella natura selvaggia, parchi naturali spettacolari quanto il Grand Canyon e la Monument Valley. Questi luoghi hanno un fascino tutto loro: autentici, poco affollati e perfetti per chi ama esplorare fuori dai percorsi più battuti.
E qui sta uno dei grandi vantaggi dell’on the road: la possibilità di scoprire queste perle, magari per puro caso. Basta un cartello lungo la strada, un’indicazione letta all’ultimo momento o semplicemente la voglia di deviare dal percorso stabilito per ritrovarsi davanti a qualcosa di inaspettato.
Lo Utah, per esempio, ne è pieno: a breve distanza da Page (celebre per l’ansa a ferro di cavallo Horseshoe Bend) potrete esplorare Toadstool Hoodoos, un piccolo parco punteggiato da bizzarre formazioni rocciose a forma di fungo. Mexican Hat, un paesino vicino alla Monument Valley, cela alcuni dei panorami più belli del West. Dalle parti di Moab potrete visitare il maestoso arco naturale Corona Arch, mentre lungo la UT-12, avrete modo di percorrere un sentiero tra le rocce rosse, fino alle rinfrescanti cascate Lower Calf Creek Falls.



Flessibilità
Un viaggio on the road è sinonimo di flessibilità. Anche se decidete di prenotare in anticipo gli alloggi, molti siti offrono la possibilità di cancellare senza penali, spesso fino al giorno prima. Questo vi permette di adattare l’itinerario in corsa: magari un posto vi colpisce più del previsto e volete fermarvi un giorno in più, oppure un imprevisto – come un temporale improvviso o una gomma forata – vi costringe a rivedere i piani e posticipare una visita.
Tutto questo sarebbe impensabile in un viaggio organizzato, dove le tappe sono prestabilite dal tour operator, o in una vacanza stanziale, che limita l’esplorazione ai dintorni del vostro alloggio. Con l’on the road, invece, avete il pieno controllo del vostro viaggio: nessun vincolo rigido, solo la libertà di seguire il vostro istinto.
Immersione nella cultura locale
Muovendovi in autonomia, avrete molte più occasioni per entrare in contatto con la realtà locale, chiacchierare con gli abitanti e scoprire angoli meno battuti dai turisti.
Potrete fermarvi nei piccoli diner di provincia, ascoltare le storie dei proprietari di un motel a gestione familiare o girovagare tra i mercati locali assaggiando specialità autentiche. Viaggiando lungo strade meno trafficate, potreste imbattervi in festival di paese, fiere agricole o eventi tipici che un pacchetto turistico difficilmente includerebbe. Noi abbiamo vissuto questa esperienza nella Texas Hill Country, una delle zone più affascinanti del Lone Star State. Qui abbiamo assistito a un rodeo autentico, lontano dalle attrazioni turistiche, e a un concerto di musica dal vivo in pieno giorno, nella minuscola Luckenbach.
Inoltre, affrontando necessità quotidiane come fare benzina, fare la spesa o trovare un posto dove cenare, potrete osservare più da vicino le abitudini della gente del posto: dal modo in cui riempiono il carrello al supermercato ai luoghi in cui si ritrovano la sera. Sono dettagli che fanno la differenza, regalando un’esperienza di viaggio più autentica e coinvolgente.



5 svantaggi di un viaggio on the road
Costo
Se avete un budget limitato, un viaggio on the road negli Stati Uniti potrebbe non essere la scelta ideale. Anzi, negli ultimi anni i prezzi sono aumentati notevolmente per tutto, dagli hotel ai ristoranti, rendendo il Paese una destinazione piuttosto costosa.
Un viaggio negli Stati Uniti è già di per sé dispendioso, ma un on the road lo sarà ancora di più. Il principale fattore di spesa è il noleggio dell’auto, che ormai si aggira intorno ai 500$ a settimana. A questo vanno aggiunti il costo del carburante, eventuali pedaggi e i parcheggi a pagamento nelle città più grandi.
Anche gli alloggi incidono parecchio sul budget. Cambiando hotel ogni una o due notti, difficilmente potrete approfittare di sconti per soggiorni prolungati, che in genere fanno risparmiare parecchio.
Infine, se scegliete un itinerario multitratta, come un classico coast to coast, dovrete mettere in conto ulteriori rincari. Le compagnie aeree applicano tariffe più alte per i voli con partenza e arrivo in città diverse, e lo stesso vale per le agenzie di noleggio auto, che spesso richiedono un supplemento per la riconsegna in un altro Stato.
Programmazione
Un viaggio itinerante richiede un minimo di programmazione pre-partenza, per avere una traccia da seguire e ridurre gli imprevisti. Il mio consiglio è di stilare un programma di viaggio che includa le tappe giorno per giorno, i chilometri da percorrere e le attrazioni da visitare, tenendo conto anche degli orari di chiusura.
La questione della pianificazione è piuttosto dibattuta tra gli appassionati di viaggi, soprattutto quando si parla di prenotare in anticipo alloggi e attività.
Personalmente, la trovo un’attività piacevole, quasi un’anticipazione della vacanza, ma capisco che per qualcuno sia un’impresa noiosa. Mi piace organizzare ogni dettaglio e arrivo persino a creare un e-book personalizzato (grazie a Canva), una sorta di guida di viaggio su misura, dove inserisco l’itinerario quotidiano, i ristoranti che voglio provare, le mappe e una breve descrizione delle attrazioni.
Dall’altra parte, c’è chi preferisce improvvisare, decidendo sul momento cosa fare e dove dormire, lasciandosi guidare dall’istinto.
Secondo me, però, è fondamentale avere almeno un piano di massima e prenotare gli hotel con l’opzione di cancellazione gratuita. In molte zone degli Stati Uniti, soprattutto quelle più remote, la disponibilità di alloggi è limitata, e in alta stagione potrebbe capitare di dover guidare per 100-200 km prima di trovare una sistemazione. Inoltre, dopo la pandemia, alcuni parchi e attrazioni continuano a contingentare gli ingressi, richiedendo la prenotazione obbligatoria. Meglio non rischiare di trovarsi impreparati!




Il viaggio on the road è stancante
Se il vostro obiettivo in vacanza è rilassarvi, allora il viaggio on the road potrebbe non essere la scelta ideale.
Un itinerario di questo tipo richiede sveglie mattutine, spesso più presto di quando si va al lavoro, e giornate intense, in giro fino a sera. Bisogna caricare e scaricare l’auto quasi ogni giorno, macinare chilometri alla guida e camminare molto, sia nei sentieri di trekking che nelle città.
Certo, è una fatica soprattutto fisica, ampiamente ripagata dalle meraviglie che si incontrano lungo il cammino. Tuttavia, è importante esserne consapevoli, perché non tutti potrebbero apprezzare questo ritmo.
Se però sognate un on the road negli Stati Uniti ma volete evitare di stancarvi troppo, ci sono alcuni accorgimenti che possono rendere il viaggio più rilassante:
- Limitare l’area di viaggio, scegliendo un itinerario più circoscritto per ridurre il numero di attrazioni da visitare e i chilometri da percorrere.
- Mettere le tappe più lunghe all’inizio, quando l’entusiasmo e le energie sono al massimo.
- Prevedere soste più lunghe, fermandosi almeno 2-3 notti nella stessa località a metà e alla fine del viaggio, per spezzare il ritmo.
- Ritagliarsi momenti di relax, dedicando qualche ora alla piscina o alla spiaggia, magari a giorni alterni.
Spostamenti lunghi
Un altro aspetto fondamentale da considerare in un viaggio on the road negli Stati Uniti è la vastità del territorio: le distanze americane sono decisamente più grandi rispetto a quelle europee.
Se avete già sperimentato un viaggio itinerante in Europa, magari in Andalusia o tra i Castelli della Loira, avrete notato che le tappe giornaliere raramente superano i 100-150 km. Inoltre, le attrazioni sono abbastanza ravvicinate, permettendo di scegliere 3-4 città come base per più giorni e visitare i dintorni con spostamenti brevi.
Negli Stati Uniti, invece, questo approccio non è praticabile, soprattutto nell’Ovest, dove le cose da vedere sono spesso separate da centinaia di chilometri di nulla. Dovrete mettere in conto lunghe ore di guida quasi ogni giorno e continui cambi di hotel. Per alcuni può essere parte del fascino dell’on the road, ma è bene esserne consapevoli per evitare di ritrovarsi sopraffatti dalla stanchezza o dai ritmi troppo serrati.
Imprevisti
Gli imprevisti possono capitare in qualsiasi tipo di viaggio, ma in un on the road i rischi aumentano. Potreste forare una gomma, imbattervi in lavori in corso che rallentano il percorso o semplicemente impiegare più tempo del previsto per raggiungere una destinazione.
A tutto questo si aggiunge l’incognita del meteo, un fattore impossibile da prevedere con largo anticipo. Questo problema diventa particolarmente rilevante se il vostro itinerario si basa su attività all’aperto, come la visita ai grandi parchi naturali. Temporali improvvisi o giornate consecutive di maltempo potrebbero compromettere l’esperienza e, in alcuni casi, stravolgere del tutto i piani.
L’unico modo per limitare i danni è avere un piano B, cercando in anticipo musei o attività al chiuso nei paraggi. Tuttavia, non sempre è possibile: se vi trovate nello Yellowstone National Park, per esempio, non ci sono vere alternative. In questi casi, l’unica soluzione è armarsi di pazienza e sperare nella clemenza del tempo.



Conclusioni
Ora che abbiamo analizzato i pro e i contro di un viaggio on the road negli Stati Uniti, avete tutti gli elementi per capire se questo tipo di esperienza fa per voi.
In generale, tutto dipende dalle vostre aspettative:
- Se il vostro obiettivo è rilassarvi e staccare la spina senza troppi sforzi, allora forse è meglio optare per un altro tipo di vacanza.
- Se invece vi entusiasma l’idea di scoprire luoghi nuovi, non vi spaventano le levatacce e siete pronti a macinare chilometri, allora non esitate: iniziate subito a pianificare la vostra prossima avventura!