Cosa vedere a Verbania, Villa Taranto e altro

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  • Ultima modifica dell'articolo:8 Febbraio 2022
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Verbania, capoluogo dell’omonima provincia piemontese, è tra le principali mete turistiche del Lago Maggiore, oltre ad esserne in principale porto commerciale.

La sua attrazione principale è Villa Taranto, con i suoi giardini botanici famosi in tutto il mondo, ma a Verbania c’è molto altro da vedere: percorrete le due passeggiate lungolago e perdetevi nei centri storici di Intra e Pallanza, ricchi di palazzi, chiese e parchi interessanti.

Infine, non dimenticate di esplorarne i dintorni, dal Lago di Mergozzo alle Isole Borromee, fino alla più distante Alpe Devero.

Come arrivare

Verbania sorge su un promontorio al centro del Lago Maggiore, in corrispondenza della foce del Toce. La frazione di Pallanza si sviluppa nella zona meridionale, mentre Intra si colloca a nord, oltre il torrente San Bernardino.

Dista 100 km da Milano e 150 km da Torino, e raggiungerla è molto semplice: prendete la A26 Genova – Gravellona Toce, costeggiate il Lago Maggiore ed uscite a Verbania. Da qui, seguite la SS34, che vi porterà in centro.

Per contro, potreste avere difficoltà a parcheggiare, soprattutto se vi muovete nei weekend o in agosto. Ci sono dei parcheggi gratuiti lungo tutta la passeggiata lungolago, mentre in Piazza Garibaldi a Pallanza ci sono alcuni posti a pagamento a 1,50€/h. Se non trovate nulla, provate nei pressi delle Poste, in via Azari, sempre a Pallanza.

Come alternativa all’auto, potrete prendere il traghetto da Laveno-Mombello, località del Lago Maggiore in provincia di Varese, e raggiungere lo scalo di Intra in soli 20 minuti e ad un costo di 3,90€ a testa a tratta.

Storia di Verbania

Verbania è un comune relativamente recente, nacque infatti il 4 aprile 1939 dall’unione di Intra, Pallanza e diverse altre frazioni. Il suo nome viene dal nome latino del Lago Maggiore, chiamato appunto Verbanus Lacus.

la zona era abitata già in epoca preistorica, mentre le due città di Intra e Pallanza esistono sin dal Medioevo. Nei secoli, seguirono la stessa sorte degli altri comuni lombardi e piemontesi, passando dal controllo del Barbarossa ai signori locali, per poi essere annesse al Ducato di Milano.

In epoca moderna, il territorio passò prima sotto gli Asburgo, poi sotto l’impero napoleonico, per essere infine restituito ai Savoia il 10 novembre 1818. In questo periodo, grazie all’apertura del Sempione e del San Bernardino, si svilupparono anche le attività industriali, in particolare quelle legate alla tessitura. Nel 1929 fu inaugurato lo stabilimento della Rhodiaseta, che dava lavoro a ben 4000 persone.

In epoca fascista, i piccoli comuni della zona furono pian piano aggregati a Pallanza, fino alla già citata fusione con Intra e alla nascita di Verbania.

Verbania fu anche protagonista di alcuni avvenimenti delle due Guerre Mondiali. Il 4 settembre 1850 diede i natali a Luigi Cadorna, che ancora oggi riposa qui. Il 20 giugno 1944 fu teatro di un massacro ad opera dei nazisti, che fucilarono 43 partigiani a Fondotoce. A loro è oggi intitolato il Parco della Memoria e della Pace.

Verbania è capoluogo dell’omonima provincia dal 1992.

Cosa vedere a Verbania

Villa Taranto

La prima e più conosciuta tra le cose da vedere a Verbania è la splendida Villa Taranto con i suoi giardini botanici, che dal 1931 incantano innumerevoli visitatori ogni anno. Grazie alle oltre 20.000 specie diverse di piante, che fioriscono in periodi diversi, potrete godere di questa meraviglia in ogni stagione.

La Villa stessa, sede della prefettura della provincia, non è invece visitabile.

Storia di Villa Taranto

Nel 1930, il capitano scozzese Neil Boyd Mc Eacharn acquistò dalla marchesa di Sant’Elia la proprietà “La Crocetta”, posta sul promontorio della Castagnola a Pallanza, in posizione panoramica sul Lago Maggiore.

Appassionato di botanica, iniziò da subito a lavorare per trasformare il terreno in uno splendido giardino, raccogliendo piante e semi da tutto il mondo. I lavori durarono 10 anni, ed inclusero non soltanto la realizzazione dei giardini, ma anche l’impianto di irrigazione, le vasche per le ninfee, e poi statue, fontane e terrazze. La proprietà fu rinominata Villa Taranto in onore di un antenato di Mc Eacharn, il Maresciallo McDonald duca di Taranto.

Dopo un periodo di assenza durante la Seconda Guerra Mondiale, il Capitano si stabilì definitivamente nella villa, aprendola al pubblico. Morì proprio nei suoi amati giardini il 18 aprile 1964, pochi mesi dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Verbania.

Come arrivare, orari e biglietti

Villa Taranto si trova a Pallanza, in Via Vittorio Veneto 111. Lì di fronte ci sono un parcheggio gratuito e l’imbarcadero della compagnia Navigazione Laghi, quindi potrete raggiungere i giardini botanici sia in auto sia in battello. La distanza dal centro di Verbania a piedi è di 1.7 km, fattibile anche se un po’ lunga.

I biglietti costano 11€ per gli adulti e 5,50€ per i ragazzi tra 6 e 14 anni. Si applicano inoltre sconti ai gruppi e gite scolastiche. I prezzi sono aggiornati alla stesura di questo articolo (novembre 2021), verificate sempre quindi eventuali modifiche sul sito ufficiale.

La Villa è aperta tra Marzo e ottobre, con orari che variano in base alla stagione e che potrete consultare sul sito.

La biglietteria si trova subito oltre il grande cancellone di ingresso, accanto al bar-ristornate, al bookshop, e al chiosco che vende le piante coltivate nei giardini.

Visitare i giardini

Andiamo ora a scoprire in dettaglio i meravigliosi giardini botanici di Villa Taranto, seguendo i punti di interesse indicati sulla mappa.

Dietro al bar, l’Erbario del capitano Neil MC Eacharn espone 43 specie di flora inglese spontanea in altrettante teche, classificate nel 1929 dal giardiniere Henry Cocker.

  • Subito oltre l’ingresso, percorrete il Viale delle Conifere, che è per l’appunto fiancheggiato da numerosi esemplari di questa specie.
  • In fondo al viale, svoltate a sinistra per ammirare le due Fontana dei Putti, circondate da aiuole fiorite e giardini all’italiana.
  • Dopo le fontane si arriva al labirinto botanico, che si riempie di tulipani in primavera, e di dalie in estate. I loro colori brillanti e le diverse forme dei fiori vi lasceranno estasiati.
  • La Serra Victoria e il Giardino Verticale sono due piccole aree che ospitano alcune piante tropicali, coltivate in serra. Tra queste, l’enorme ninfea tropicale, il cui diametro arriva fino a due metri, visibile tra giugno e ottobre.
  • Il Mausoleo ospita le spoglie del Capitano, e alle sue spalle si staglia un castagno secolare.
  • Arriverete ora alla Valletta, una piccola valle artificiale scavata nel 1935 e sormontata da un ponticello. Tra le specie vegetali presenti qui contiamo ginestre arboree, cascate di Cotoneaster Horizontalis e la Davidia Involucrata, comunemente chiamata “albero dei fazzoletti”. Quest’ultima, originaria della Cina, offre uno spettacolo unico al mondo tra aprile e maggio, quando entra in fioritura.
Cosa vedere a Verbania, Villa Taranto
  • Attraversate il ponticello in pietra per giungere ai Giardini Terrazzati, i giardini all’italiana dai quali si gode uno splendido panorama sulla Villa. Godetevi lo spettacolo comodamente seduti sulle panchine del Petalo Pavillon. Più avanti, una grande vasca ospita innumerevoli fiori di loto provenienti dall’India. Potrete vederli in fiore tra metà giugno e fine agosto.
Cosa vedere a Verbania, giardini terrazzati di Villa Taranto
Villa Taranto
  • il Viale delle Personalità segna il passaggio di alcuni personaggi storici di spicco, ognuno associato ad una pianta: una magnolia per la Tatcher, un rododendro per Moro, un faggio di Ciampi, e così via.
  • Il Giardino d’Inverno ospita, nella stagione più fredda, quelle piante che necessitano di protezione dalle basse temperature, come le succulente.
Cosa vedere a Verbania, viale delle Personalità a Villa Taranto

Il percorso termina con alcuni sinuosi tornanti che offrono una visuale spettacolare sul lago. Potrete abbreviare il tragitto utilizzando le “scale delle anfore”.

Altre ville e giardini

Come diverse altre località di lago, per esempio Como, anche Verbania è ricca di dimore signorili.

Rimanendo sul Colle Castagnola, a breve distanza da Villa Taranto troviamo la barocca Villa San Remigio, di proprietà della Regione Piemonte, e chiusa al pubblico. Nel suo parco, proprio in cima al promontorio, si erge l’omonimo oratorio, risalente all’ undicesimo secolo. Al suo interno sono ancora visibili tracce degli affreschi originali. Per visitarlo, occorre rivolgersi alla Parrocchia di S. Leonardo

Affacciata sul Lago Maggiore, la neoclassica Villa Giulia ha un’elegante facciata arricchita da marmi e colonnati, e nel suo ampio parco pubblico si trova un busto di Arturo Toscanini. Originariamente di proprietà della famiglia Branca, nel corso del XX secolo fu un casinò e una discoteca, mentre oggi è sede di mostre e convention.

A Intra troviamo invece Villa Maioni, del 1925, circondata da un giardino all’inglese e sede della biblioteca comunale.

Lungolago

Essendo nata dall’unione di due comuni, Verbania ha ben due passeggiate lungolago, quella di Intra e quella di Pallanza.

La passeggiata di Intra si sviluppa da Piazza Ranzoni fino a Via De Bonis, e corrisponde anche alla zona della movida. Qui hanno sede numerosi ristoranti, locali e negozi, oltre ad edifici storici d’interesse come Palazzo Peretti e il Cantinone. Poco oltre la foce del torrente San Bernardino sorge l’avveniristico centro multifunzionale “Il Maggiore”, progettato nel 2016 da un team internazionale di architetti.

La passeggiata di Pallanza si unisce a quella di Suna a formare la zona più bella di Verbania, un lungo viale fiancheggiato da portici e palazzi signorili, esercizi commerciali e importanti monumenti. Tra questi, il monumento a caduti dello scultore di origine russa Troubetzkoy, e il Mausoleo di Cadorna. Realizzato nel 1932 da Marcello Piacentini, custodisce ancora oggi le spoglie del controverso Generale, responsabile della disfatta di Caporetto.

Sempre sul lungolago si trovano le tre fermate dei battelli di Navigazione Laghi di Intra, Villa Taranto, e Pallanza, dalle quali è possibile partire per esplorare tutto il Lago Maggiore.

Museo del Paesaggio

Il palazzo barocco Viani-Dugnani ospita il museo del Paesaggio sin dal 1914. La collezione de museo comprende opere di artisti piemontesi e lombardi dal XV secolo in avanti, la gipsoteca di Paolo Troubetzkoy, celebre per aver ritratto lo scrittore Lev Tolstoj, e diversi reperti archeologici di origine romana e celtica.

Altre chiese

Tra le altre cose da vedere a Verbania, menzioniamo infine le sue tante chiese.

La più importante di Intra è la Basilica di San Vittore, completata nel 1889 in stile neoclassico. La sua particolarità è senz’altro il campanile, separato dal resto dell’edificio e sormontato da una cupola di rame. Al suo interno hanno sede diverse opere d’arte, tra cui affreschi di Aurelio Luini, dipinti di Camillo Procaccini, e un pregiato coro ligneo.

A Pallanza, la Chiesa Parrocchiale di San Leonardo, fu eretta nel 1590 sui resti di un oratorio preesistente. Ha un imponente campanile alto ben 65 metri, mentre all’interno il pezzo forte è l’organo del 1797, opera di Eugenio Biroldi.

Da non perdere, infine, la cinquecentesca Chiesa di Madonna di Campagna, situata nell’entroterra al confine tra Intra e Pallanza. Essendo originariamente in una zona isolata, comprendeva anche un lazzaretto per i poveri e i malati. Anch’essa sorge sui resti di un’altra chiesa, della quale è stato mantenuto il campanile.

Cosa vedere nelle vicinanze

Nei dintorni di Verbania ci sono moltissime cose da vedere, sul Lago Maggiore ma anche nei laghi vicini, nonché nelle località di montagna. Ecco alcune idee per arricchire la vostra vacanza.

Isole Borromee

Da Verbania potrete imbarcarvi sui comodi battelli di Navigazione Laghi per partire all’esplorazione delle Isole Borromee, i gioielli del Lago Maggiore.

Già proprietà della casata nobiliare Borromeo, oggi sono dei veri musei a cielo aperto, popolate da prestigiosi palazzi circondati da rigogliosi giardini, casette di pescatori, negozi e ristoranti.

  • L’Isola Bella, il cui nome è particolarmente appropriato, è quasi interamente occupata dal seicentesco Palazzo Borromeo, il palazzo di rappresentanza della famiglia. In stile barocco, è estremamente sfarzoso, ed ogni dettaglio è volto a stupire il visitatore, dalle grotte decorate da conchiglie ai giardini terrazzati, traboccanti di fiori, piante da frutto e abitati da pavoni bianchi.
  • La piccola Isola dei Pescatori è l’unica abitata in modo continuativo. Qui non troverete palazzi nobiliari bensì, come si evince dal nome, minuscole casette colorate appartenenti proprio ai pescatori. Fatevi strada tra le reti da pesca appese ad asciugare e gli stretti viottoli gremiti di turisti, e cercate un bel posticino dove assaggiare il freschissimo pesce di lago.
  • L’isola Madre, la più grande, è un autentico giardino tropicale, al centro del quale troviamo il secondo palazzo della famiglia Borromeo. Più sobrio e funzionale rispetto a quello dell’Isola Bella, era pensato per l’uso privato, e ricorda lo stile coloniale. Di fronte all’abitazione si erge, maestoso, un Cipresso del Kashmir nato nel 1862.

Lago di Mergozzo

Considerato uno dei laghi più puliti d’Italia, il Lago di Mergozzo costituisce l’estremità nord-occidentale del Lago Maggiore.

Offre una vasta gamma di attività, tra cui sport acquatici e trekking. Oltre a questi, potrete rilassarvi sulle sue spiagge, ed esplorare il delizioso borgo, tra strette viuzze, alberi secolari e invitanti ristoranti che servono specialità locali, come la tradizionale fugascina, un pane dolce.

Se volete fare una passeggiata scenografica, percorrete il Sentiero Azzurro, lungo circa 6 km a/r. Parte da Mergozzo e, costeggiando il lago lungo il versante del Montorfano, conduce all’omonimo borgo. Il percorso permette di vedere, oltre ai classici scorci panoramici, anche ciò che resta di alcune cave di granito. La zona del lago è infatti rinomata sia per il granito sia per il marmo, che nei secoli sono stati utilizzati per importanti opere come il lazzaretto e il Duomo di Milano, e il colonnato della Basilica di San Paolo a Roma. Lungo il sentiero, numerosi pannelli vi illustreranno la storia e lo sviluppo di questa attività.

Una volta arrivati a Montorfano, potrete ammirare la suggestiva Chiesa medievale di San Giovanni Battista, e un bel punto panoramico sul fiume Toce e il Lago Maggiore.

Mottarone

Con i suoi 1492 metri, il Mottarone è una gigantesca terrazza panoramica, dalla cui sommità potrete ammirare ben 7 laghi del Nord Italia.

In inverno è un’importante stazione sciistica, mentre nella bella stagione offre tante opportunità di trekking, arrampicata, oltre alla divertente pista su rotaia Alpyland. Lunga ben 1200 metri, si sviluppa lungo il versante della montagna, in una discesa vertiginosa che vi consentirà di ammirare il panorama su Stresa e il Lago Maggiore. Potrete percorrerlo a bordo di slittini con un sistema di accelerazione e frenata manuale, il che lo rende adatto a tutta la famiglia.

Oltre a questo, esplorate il territorio percorrendo il sentiero ad anello di 4,5 km che conduce ai piedi del Monte Zughero e alla Baita CAI di Caveno. I più esperti potranno inoltre provare ad arrampicarsi tra gli enormi massi granitici della Palestra di Roccia, con visuali da favola sul Lago d’Orta.

Lago d’Orta

Il secondo lago del Piemonte è l’ennesima perla storico-paesaggistica. Se ancora non ne avete abbastanza di acque turchesi, case di pescatori e isolette da esplorare, allora dedicate una giornata al romantico Lago d’Orta.

Orta San Giulio, classificato tra i borghi più belli d’Italia, si affaccia sul lago con le sue belle ville signorili e l’elegante Piazza Motta, piena di ristoranti e negozi. Al suo centro si trova il Broletto, che in epoca rinascimentale ospitava il mercato, ed era anche sede amministrativa della città.

Alle sue spalle svetta il Sacromonte, con il percorso di pellegrinaggio che si snoda tra 20 cappelle votive, affrescate da Morazzone. Da qui si gode inoltre uno straordinario panorama sul lago e sull’isola di San Giulio.

L’isola è raggiungibile con una veloce traversata in battello, ed è quasi interamente occupata dal monastero Mater Ecclesiae, un’abbazia di suore di clausura. Passeggiate per le sue vie godendovi il silenzio e l’atmosfera tranquilla.

Alpe Devero

70 km a nord di Verbania, vicino al confine con la Svizzera, l’Alpe Devero è un’oasi naturale di straordinaria bellezza, dove assaporare l’atmosfera della “vera” montagna.

E’ splendida sia in inverno, quando si popola di esperti sciatori, sia in estate, quando è il paradiso degli appassionati di trekking e passeggiate. Tra gli innumerevoli percorsi disponibili, vi propongo quello che conduce al Lago Devero.

Lungo 8,5 km e con un dislivello di 300 metri, attraversa boschi di larici e verdi pascoli, fino a giungere all’incantevole borgo di Crampiolo, incastonato tra le alte cime alpine. Le sue casette in legno e pietra, con i loro davanzali fioriti e i tetti in piode, sembrano uscire da un libro di favole. In paese potrete inoltre degustare gli ottimi prodotti gastronomici locali, in particolare formaggi e yogurt.

Superate il centro abitato e deviate a sinistra per giungere al suggestivo Laghetto delle Streghe, dalle acque verde smeraldo, quindi proseguite in salita fino al Lago Devero, un bacino artificiale nato dalla costruzione dell’omonima diga. Le sue belle spiagge di sassi e la maestosa cornice naturale ne fanno il luogo ideale per una sosta picnic.

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