Lago di Mergozzo e Sentiero Azzurro

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  • Categoria dell'articolo:Verbania
  • Ultima modifica dell'articolo:20 Settembre 2023
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Il lago di Mergozzo, a pochi minuti da Verbania, è un limpidissimo specchio d’acqua, sul quale si affaccia l’omonimo, pittoresco borgo.

Troppo spesso oscurato dalle più rinomate località del vicino Lago Maggiore, offre in realtà una vasta gamma di attrazioni e attività. Già dalla primavera si popola di turisti, soprattutto stranieri, che vengono qui per rilassarsi sulle sue spiagge o praticare sporta acquatici come canoa, kayak, windsurf, e pesca sportiva.

Dal borgo partono inoltre diversi percorsi di trekking, perfetti per passare qualche ora immersi nella natura. Il più famoso è il Sentiero Azzurro, che costeggia il lago fino a Montorfano e a un bel punto panoramico sul punto in cui il Toce sfocia nel Lago Maggiore.

Semplice da raggiungere in auto, rappresenta una valida alternativa alle mete lacustri più blasonate, come il Lago d’Orta e il già citato Maggiore.

Lago di Mergozzo, il borgo
Lago di Mergozzo

Come arrivare

Mergozzo e il suo lago si trovano all’inizio della Val D’Ossola, a 100 km da Milano, 150 km da Torino e 220 km da Genova.

Prendete la A26 Genova – Gravellona Toce, costeggiate il Lago Maggiore ed uscite a Baveno/Stresa, oppure a Verbania. Da qui, seguite nel primo caso la SS33 del Sempione, nel secondo la SS34, sempre fino a Fondotoce.

Alla rotonda, svoltate a sinistra e proseguite verso nord, tenendo il lago sulla vostra sinistra per circa 3 km, fino ad arrivare in paese.

Consiglio di parcheggiare al Motoparking di Via Pallanza, subito prima della Pizzeria La Terrazza. Anche se a pagamento, il costo è contenuto, ed è molto vicino al centro.

Dove dormire

Per visitare il Lago di Mergozzo, ed in generale le attrazioni del Lago Maggiore, vi consiglio di soggiornare a Verbania.

In questa bella città lacustre troverete hotel e ristoranti per tutte le tasche, e potrete facilmente raggiungere le altre località in auto o in battello.

Storia del Lago di Mergozzo

Il lago di Mergozzo ha una circonferenza di circa 6 km, ed una profondità massima di 74 metri. Le sue acque sono considerate tra le più pulite d’Italia, grazie all’assenza di grandi industrie nelle vicinanze, al divieto di uso di barche a motore, e ad una rete fognaria che scarica nel Toce anziché nel lago.

Nacque circa 15.000 anni fa, in seguito allo scioglimento dei ghiacciai. All’epoca non era un lago a sé stante, bensì un golfo del Lago maggiore, noto con il nome Sinus Mergotianus.

Nei secoli, le continue esondazioni del fiume Toce depositarono detriti fino a creare un lembo di terra, che separò il golfo dal Lago maggiore dando così vita ad un secondo lago. Ad oggi, i due bacini sono collegati da un canale non navigabile.

Lago di Mergozzo, cosa fare

Il borgo

L’area su cui sorge il carattesistico borgo di Mergozzo è abitata già dal Neolitico, come testimoniato dal Museo Archeologico.

La sua fortuna è legata alle numerose cave di pietra presenti in zona, tra cui il granito verde, il granito bianco, e il marmo di Candoglia. Quest’ultimo, in particolare, fu utilizzato per la Fabbrica del Duomo di Milano. Il marmo veniva trasportato da qui al capoluogo tramite le vie navigabili, quindi il Ticino e i Navigli. Lungo le rive del lago, troverete sparsi alcuni frammenti provenienti dalla cattedrale meneghina. Scoprite di più su questa attività visitando l’Ecomuseo del Granito di Montorfano.

L’abitato si compone di due rioni. Il rione “Riva” è quello più recente, che affaccia ad anfiteatro sul lago. Il rione “Sasso”, o “Castello”, costruito a terrazze, è l’insediamento originario.

Nel suo piccolo, custodisce diverse attrazioni degne di nota. Tra queste:

  • la chiesa romanica di Santa Marta, del dodicesimo secolo.
  • la seicentesca chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta, all’interno della quale si trova un’interessante pala d’altare, opera del pittore Carolus Canis.
  • l’olmo secolare che domina la piazza centrale, che si ritiene abbia oltre 400 anni. Sotto di esso si tenevano spesso riunioni cittadine. La pianta è oggi completamente cava, ciononostante è classificata come “albero monumentale del Piemonte”.

Le spiagge

Il lago di Mergozzo è balneabile, anche se probabilmente gli amanti del mare storceranno il naso all’idea. Che vogliate fare un bagno, o che preferiate solo rilassarvi un po’, a Mergozzo troverete diverse spiagge.

Lungo la costa meridionale, le due spiagge di sabbia La Quiete e Continental, entrambe libere. In città ci sono invece alcune spiagge d’erba: la spiaggia custodita Piccolo Lago, Lido Pilatri e Portaiolo che sono invece libere. Alcune di esse sono attrezzate con area gioco per bambini, ristorazione e servizi igienici.

Come già accennato, potrete inoltre praticare diversi sport acquatici, tra cui kajak, windsurf e canoa.

Sentiero Azzurro

Il Sentiero Azzurro, classificato come turistico, parte da Mergozzo e conduce a Montorfano, costeggiando l’omonima montagna. Lineare, è lungo circa 3 km a tratta, con un dislivello in salita di 150 metri, concentrati quasi interamente nel tratto di andata (scaricate la mappa qui).

Attraversate il borgo percorrendo il lungolago, quindi prendete via Celso. L’imbocco del sentiero, indicato da un cartello azzurro, si trova qui. Prendete la strada a gradoni e proseguite, tra le villette, fino all’inizio del sentiero vero e proprio.

Il percorso costeggia la sponda occidentale del lago, con alcuni scorci panoramici, seguendo il versante del Montorfano. Alta appena 794 metri, questa montagna altro non è che un gigantesco blocco di granito, originatosi dal raffreddamento e dalla cristallizzazione del magma. Lungo la strada, diversi pannelli informativi raccontano la storia geologica dell’area, e spiegano le tecniche di estrazione e trasporto del granito.

Una volta arrivati sulla strada asfaltata, tenete la destra ed entrate nel minuscolo abitato di Montorfano. Noterete subito la scenografica Chiesa di San Giovanni Battista, costruita in granito locale nell’undicesimo secolo, sui resti di un fonte battesimale paleocristiano.

Da qui potrete raggiungere il belvedere che dà sull’imbocco del Lago Maggiore. Fate però attenzione, le indicazioni non sono per niente chiare. Tenete la chiesa sulla vostra sinistra, ed attraversate tutto il paese. Una volta usciti, seguite per un breve tratto il sentiero fiancheggiato da pietre. Subito dopo, sulla sinistra, noterete una larga strada erbosa in salita. Prendetela, e da qui arriverete in pochi minuti al punto panoramico, dove potrete rilassarvi sulle panchine e ammirare il paesaggio.

Tornate a Mergozzo seguendo la stessa strada a ritroso.

Dove mangiare

La tradizione gastronomica di Mergozzo è legata al lago e alle sue numerose specie ittiche, tra cui il persico, l’alborella, il coregone, il luccio e la trota. Per assaggiare alcune specialità a base di pesce di lago, provate i ristoranti Il Risottino e Grotto La Dispensa, che servono piatti della cucina locale ed in generale piemontese.

Da non perdere la fugascina (focaccina), un pane dolce a base di a base di burro, zucchero e uova, aromatizzato con marsala e limone. E’ il dolce tipico della festa di Santa Elisabetta, che si svolge il 4 luglio, ma oggigiorno si trova tutto l’anno, e in tutte le panetterie/pasticcerie del paese. La più rinomata si chiama, per l’appunto, La Fugascina, ed è anche un ristorante raffinato.

Cosa fare nelle vicinanze

Verbania e Villa Taranto

L’attrazione principale del capoluogo di provincia è senza dubbio Villa Taranto, con i suoi lussureggianti giardini botanici. Ospita piante e fiori provenienti da tutto il mondo, ed in ogni stagione regala esperienze diverse, ma ugualmente affascinanti: tulipani e rododendri in primavera, dalie e fior di loto in estate, mentre in autunno sarete avvolti dal caldi colori del foliage. Il tutto è sapientemente allestivo dagli esperti giardinieri ed immerso in un magnifico giardino all’italiana, con fontane, putti, romantici pergolati e giardini a terrazzo. Mettete in conto almeno 2 ore per vedere tutto.

Oltre a Villa Taranto, Verbania ha un piacevole lungolago, dove visitare Mausoleo di Luigi Cadorna, un’opera di Marcello Piacentini risalente al ventennio fascista.

Da vedere anche il Museo del Paesaggio, la cui collezione comprende reperti archeologici, dipinti, sculture e fotografie; e l’Oratorio di San Remigio, una chiesetta romanica in pietra situata in cima al promontorio della Castagnola

Isole Borromee

Da Verbania potrete imbarcarvi sui comodi battelli di Navigazione Laghi per partire all’esplorazione delle Isole Borromee, i gioielli del Lago Maggiore.

Già proprietà della casata nobiliare Borromeo, oggi sono dei veri musei a cielo aperto, popolate da prestigiosi palazzi circondati da rigogliosi giardini, casette di pescatori, negozi e ristoranti.

  • L’Isola Bella, il cui nome è particolarmente appropriato, è quasi interamente occupata dal seicentesco Palazzo Borromeo, il palazzo di rappresentanza della famiglia. In stile barocco, è estremamente sfarzoso, ed ogni dettaglio è volto a stupire il visitatore, dalle grotte decorate da conchiglie ai giardini terrazzati, traboccanti di fiori, piante da frutto e abitati da pavoni bianchi.
  • La piccola Isola dei Pescatori è l’unica abitata in modo continuativo. Qui non troverete palazzi nobiliari bensì, come si evince dal nome, minuscole casette colorate appartenenti proprio ai pescatori. Fatevi strada tra le reti da pesca appese ad asciugare e gli stretti viottoli gremiti di turisti, e cercate un bel posticino dove assaggiare il freschissimo pesce di lago.
  • L’isola Madre, la più grande, è un autentico giardino tropicale, al centro del quale troviamo il secondo palazzo della famiglia Borromeo. Più sobrio e funzionale rispetto a quello dell’Isola Bella, era pensato per l’uso privato, e ricorda lo stile coloniale. Di fronte all’abitazione si erge, maestoso, un Cipresso del Kashmir nato nel 1862.

Lago d’Orta

Il secondo lago del Piemonte è l’ennesima perla storico-paesaggistica. Se ancora non ne avete abbastanza di acque turchesi, case di pescatori e isolette da esplorare, allora dedicate una giornata al romantico Lago d’Orta.

Orta San Giulio, classificato tra i borghi più belli d’Italia, si affaccia sul lago con le sue belle ville signorili e l’elegante Piazza Motta, piena di ristoranti e negozi. Al suo centro si trova il Broletto, che in epoca rinascimentale ospitava il mercato, ed era anche sede amministrativa della città.

Alle sue spalle svetta il Sacromonte, con il percorso di pellegrinaggio che si snoda tra 20 cappelle votive, affrescate da Morazzone. Da qui si gode inoltre uno straordinario panorama sul lago e sull’isola di San Giulio.

L’isola è raggiungibile con una veloce traversata in battello, ed è quasi interamente occupata dal monastero Mater Ecclesiae, un’abbazia di suore di clausura. Passeggiate per le sue vie godendovi il silenzio e l’atmosfera tranquilla.

Mottarone

Con i suoi 1492 metri, il Mottarone è una gigantesca terrazza panoramica, dalla cui sommità potrete ammirare ben 7 laghi del Nord Italia.

In inverno è un’importante stazione sciistica, mentre nella bella stagione offre tante opportunità di trekking, arrampicata, oltre alla divertente pista su rotaia Alpyland. Lunga ben 1200 metri, si sviluppa lungo il versante della montagna, in una discesa vertiginosa che vi consentirà di ammirare il panorama su Stresa e il Lago Maggiore. Potrete percorrerlo a bordo di slittini con un sistema di accelerazione e frenata manuale, il che lo rende adatto a tutta la famiglia.

Oltre a questo, esplorate il territorio percorrendo il sentiero ad anello di 4,5 km che conduce ai piedi del Monte Zughero e alla Baita CAI di Caveno. I più esperti potranno inoltre provare ad arrampicarsi tra gli enormi massi granitici della Palestra di Roccia, con visuali da favola sul Lago d’Orta.

Alpe Devero

70 km a nord di Verbania, vicino al confine con la Svizzera, l’Alpe Devero è un’oasi naturale di straordinaria bellezza, dove assaporare l’atmosfera della “vera” montagna.

E’ splendida sia in inverno, quando si popola di esperti sciatori, sia in estate, quando è il paradiso degli appassionati di trekking e passeggiate. Tra gli innumerevoli percorsi disponibili, vi propongo quello che conduce al Lago Devero.

Lungo 8,5 km e con un dislivello di 300 metri, attraversa boschi di larici e verdi pascoli, fino a giungere all’incantevole borgo di Crampiolo, incastonato tra le alte cime alpine. Le sue casette in legno e pietra, con i loro davanzali fioriti e i tetti in piode, sembrano uscire da un libro di favole. In paese potrete inoltre degustare gli ottimi prodotti gastronomici locali, in particolare formaggi e yogurt.

Superate il centro abitato e deviate a sinistra per giungere al suggestivo Laghetto delle Streghe, dalle acque verde smeraldo, quindi proseguite in salita fino al Lago Devero, un bacino artificiale nato dalla costruzione dell’omonima diga. Le sue belle spiagge di sassi e la maestosa cornice naturale ne fanno il luogo ideale per una sosta picnic.

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