Alpe Devero, sentiero per Crampiolo e Lago Devero

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  • Categoria dell'articolo:Verbania
  • Ultima modifica dell'articolo:26 Luglio 2023
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L’Alpe Devero, incastonata nella Val D’Ossola, è un autentico paradiso naturale fatto di alte vette montuose, laghi cristallini, boschi di conifere e ampi pascoli verdi. Un tripudio di colori e profumi dove potrete passeggiare, sciare, osservare gli animali selvatici e, non da ultimo, gustare i deliziosi prodotti gastronomici locali.

E’ il luogo perfetto per una gita giornaliera immersi nella natura, o per una vacanza all’insegna del relax e dello sport.

Tra le infinite opportunità di trekking offerte dal parco naturale, vi propongo il sentiero che conduce al borgo di Crampiolo e al Lago Devero, con una deviazione al Lago delle Streghe.

Dove si trova e come arrivare

L’Alpe Devero si trova in provincia di Verbania, all’estremo nord del Piemonte e a breve distanza dal confine con la Svizzera. E’ ad un’altitudine di oltre 1600 metri, e fa parte dell’area naturale protetta della Comunità Montana delle Valli d’Ossola. Dista 150 km da Milano e 200 km da Torino.

Seguite l’autostrada A26 Volti-Gravellona Toce fino a Gravellona. Da qui, prendete la E62 seguendo le indicazioni per il confine svizzero, oltrepassate Domodossola ed imboccate quindi la statale del Sempione.

Lasciate la statale a Crodo, e seguite le indicazioni per Baceno / Val Formazza. Arrivati a Baceno, prendete la strada comunale che, dopo 12 km di cui 5 di stretti tornanti, vi condurrà a destinazione.

L’accesso all’Alpe è vietato alle auto private, dovrete quindi usufruire dell’ampio parcheggio a pagamento che si trova dopo la prima galleria. Da lì, il borgo dista circa 10 minuti a piedi. Poco prima di entrare in paese, potrete usufruire dei comodi servizi igienici pubblici.

Dove alloggiare

L’Alpe Devero è una località piuttosto isolata. Potete naturalmente dormire nei rifugi del parco, che garantiscono un’esperienza favolosa, ma se preferite la comodità di una città un po’ più grande e la possibilità di esplorare i dintorni in comodità, allora vi consiglio Crodo oppure Premia, dove si trova anche un famoso stabilimento termale.

Quando andare

L’Alpe Devero si presta bene sia al turismo estivo sia a quello inverale, naturalmente con sostanziali differenze rispetto alle attività praticabili:

  • In estate è il paradiso degli escursionisti, grazie all’aria fresca e ai numerosi sentieri di trekking, di ogni livello e difficoltà.
  • In inverno, è il luogo perfetto per praticare sci e snowboard. Due seggiovie e skilift conducono alla vetta del Monte Cazzola, da cui partono ben 8 piste battute. Sono inoltre disponibili percorsi per sci di fondo e ciaspole.

Dato che io non scio, ed in generale soffro molto il freddo, nel mio articolo mi concentrerò unicamente sull’esperienza estiva e sul trekking.

Quanto tempo dedicare

Mi ero prefissata di passare all’Alpe Devero solo mezza giornata, quanto bastava per percorrere il sentiero. Infatti, contavo di pranzare a Crodo e rientrare nel primo pomeriggio. Appena arrivata, invece, questo luogo così ameno mi ha completamente stregata, ed ho subito deciso di passarci tutta la giornata, per viverlo appieno, pranzando lì a Crampiolo con degli ottimi affettati e formaggi.

Potete, ovviamente, soggiornare in zona anche per più giorni, il territorio è molto ricco di attrattive. Ma se, come me, state pensando a una gita fuori porta, fate in modo di arrivare il prima possibile, e mettete in conto di rientrare nel tardo pomeriggio.

Alpe Devero, Sentiero per Crampiolo e Lago Devero

Info pratiche

Il sentiero è per Crampiolo e Lago Devero è lungo 8.5 km a/r, con un dislivello di 300 metri. Trattandosi di una specie di otto, che si interseca a Crampiolo, potrete imboccare il sentiero in due sensi, orario o antiorario. Io preferisco il secondo, in quanto la salita è meno ripida, ma tenete presente che il primo tratto non è accessibile in inverno.

Noi non lo abbiamo trovato particolarmente impegnativo, per questo mi sento di consigliarlo a tutti. Qui potete scaricare la mappa e il tracciato GPS.

Alpe e Piana Devero

Entrate nel minuscolo borgo di Alpe Devero, che dà il nome a tutta l’area. Il paese, composto da poche abitazioni e una chiesetta, vi farà subito innamorare dell’autentica atmosfera di montagna che vi si respira. Alte vette alpine incorniciano le bellissime case in stile Walser, in pietra e legno con i tetti in piode e i balconi decorati da coloratissimi gerani.

Superato il ponticello, vi si aprirà davanti la Piana del Devero, dove una volta si trovava il grande lago glaciale. Lo storico Bar Pensione Fattorini, che si staglia contro le montagne, è il punto ideale per fermarsi a mangiare o bere qualcosa prima di incamminarsi lungo i sentieri.

Tenete la destra e seguite per Crampiolo. Il percorso si inerpica tra i boschi seguendo il corso del torrente, che scorre alla vostra sinistra. La strada è sterrata e ben battuta, ma fate comunque attenzione alle occasionali pietre e radici sporgenti.

Crampiolo

Usciti dal bosco, vi ritroverete all’imbocco di una lunga e stretta vallata, al centro della quale si trova Crampiolo, un paesino di cui è impossibile non innamorarsi. Un’oasi di pace circondata da verdi piati e grigie montagne, sempre con le immancabili e curatissime case in stile Walser. A Crampiolo, ogni dettaglio contribuisce a creare un’atmosfera da fiaba; panche in legno intagliato, ordinate cataste di legna, vasi traboccanti di fiori, davanzali decorati e il placido gorgogliare del vicino ruscello.

Ci sono anche diversi ristoranti (di cui parliamo in un altro paragrafo), botteghe di prodotti locali, e ampi spazi per un picnic all’aperto, comodi tavoli in legno e aree verdi dove stendere una coperta.

L’unico inconveniente è che dovrete fare i conti con una gran folla, soprattutto nei weekend e in alta stagione.

Lago Devero

Oltrepassate Crampiolo e prendete il sentiero lastricato, che piano piano si fa sempre più ripido. Del resto, dovrete raggiungere i 1856 metri di altitudine!

La vostra fatica sarà ampiamente ripagata dallo spettacolo del Lago Devero, un bacino artificiale nato dalla costruzione dell’omonima diga, avvenuta ad inizio ‘900. Di un blu intenso e circondato da boschetti di larici, offre scorci paesaggistici davvero incantevoli.

Anche questo è un ottimo luogo per fare un picnic o prendere il sole, ma non il bagno: le sue limpidissime acque sono infatti sempre piuttosto fredde. Se avete ancora voglia di camminare, potete fare tutto il giro del lago a piedi, per una distanza di circa 6,5 km e un dislivello complessivo di 100 metri. Anche se un po’ lunga, è una passeggiata molto piacevole.

In inverno, potrete attraversare il lago ghiacciato con le ciaspole o gli sci di fondo.

Deviazione: il Lago delle Streghe

Rientrando verso Crampiolo, tenete la destra e prendete la breve deviazione per il Lago delle Streghe. Nel giro di 10 minuti, attraversato un ponticello in legno, raggiungerete questo piccolo specchio d’acqua dalle acque color verde smeraldo. Uno spettacolo naturale che ammirerete meglio dalla cima della sporgenza rocciosa che si emerge dalle sue rive.

Il nome del lago deriva, naturalmente, da un’antica leggenda che parla di amore. Una fanciulla, disperata per essere stata lasciata dal suo fidanzato, chiese a una strega di aiutarla riconquistarlo. Per tutta risposta, l’anziana fattucchiera le fece osservare due differenti immagini nell’acqua: da un lato il suo fidanzato, destinato ad invecchiare e morire, dall’altro un Dio, sempre giovane e bello. La fanciulla capì di dover scegliere tra l’amore fugace degli umani e l’amore eterno degli dei, e scelse il secondo. Mettendosi quindi a danzare con le streghe, sprigionò un getto d’acqua, dal quale ebbe origine il lago.

Questo posto molto suggestivo è, ahimé, letteralmente preso d’assalto dai turisti. Per questo sarebbe meglio visitarlo la mattina presto o nel tardo pomeriggio, se il vostro programma lo consente. Per lo stesso motivo vi sconsiglio di fermarvi qui per un picnic.

Dove mangiare

Ad Alpe Devero e Crampiolo potrete degustare e acquistare gli eccellenti prodotti locali, soprattutto formaggi, burro, latte e yogurt.

Se il tempo lo consente, vi suggerisco di prendere qualcosa da asporto in uno dei numerosi ristoranti di Crampiolo, e pranzare all’aperto, immersi in una favolosa cornice naturale. Non limitatevi al panino, i menù d’asporto comprendono anche polenta con carne e formaggi, taglieri misti, e corposi vini locali. Se invece volete mangiare all’interno, vi consiglio caldamente di prenotare in anticipo. Noi abbiamo provato il ristorante La Baita, e siamo rimasti molto soddisfatti.

Da non perdere, infine, un assaggio dell’ottimo yogurt di montagna, in particolare quello al mirtillo. Sempre a Crampiolo, ci sono due minuscoli locali che ve ne serviranno una generosa porzione a un prezzo modico. Prendetene sin da subito due bicchieri, perché sicuramente vorrete fare il bis!

Cosa fare nelle vicinanze

Come detto, l’escursione all’Alpe Devero vi porterà via tutta la giornata. Naturalmente, potete fare qualche altro sentiero all’interno del parco, come quello per il Lago Nero. Se però volete esplorare un po’ i dintorni, ecco qualche idea.

Terme di Premia

Le Terme di Premia si trovano sulla SS 659, nella frazione di Cadarese, e sono adatte sia a chi vuole passare una giornata di relax, sia a chi necessita trattamenti specifici.

Il centro benessere è nato nel 2008, e sfrutta la sorgente termale che sgorga dal sottosuolo a 42°. Sono presenti diversi percorsi acquatici, piscine esterne ed interne, getti d’acqua massaggianti, saune e bagni di vapore.

E’ inoltre possible seguire dei trattamenti medici, come inalazioni, aereosol, balneoterapia per affezioni articolari e dermatologiche, o percorsi vascolari per le cure flebologiche.

Orridi di Uriezzo e Marmitte dei Giganti

Gli orridi sono delle specie di canyon, scavati dall’acqua derivante dalla fine della Glaciazione Wurmiana, avvenuta circa 80.000 anni fa. Nel suo scorrere tra le rocce trascinando con sé detriti morenici, l’acqua ha inoltre creato delle enormi vasche, comunemente chiamate “marmitte”. Oltre a quelli di Uriezzo, un altro esempio di orridi e marmitte di origine glaciale nelle Alpi sono le Goye di Hone, al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta.

Potrete visitare questa meraviglia geologica sempre nel comune di Premia, a circa 20 km dall’Alpe. A questo link troverete tutte le indicazioni stradali.

Il percorso si snoda tre cunicoli scavati nella viva roccia, boschi, e giù fino alle rive del fiume Toce grazie alle comode scalette in metallo. Il sentiero è lungo 4 km circa e, con un dislivello di 100 metri, è adatto a tutta la famiglia.

Verbania e Villa Taranto

Non siamo esattamente nelle vicinanze, visto che Verbania dista 70 km dall’Alpe Devero. Tuttavia, se siete già in vacanza nella zona, potete dedicare una giornata all’esplorazione del capoluogo di provincia.

L’attrazione principale della città è senza dubbio Villa Taranto, con i suoi lussureggianti giardini botanici. Ospita piante e fiori provenienti da tutto il mondo, ed in ogni stagione regala esperienze diverse, ma ugualmente affascinanti: tulipani e rododendri in primavera, dalie e fior di loto in estate, mentre in autunno sarete avvolti dal caldi colori del foliage. Il tutto è sapientemente allestivo dagli esperti giardinieri ed immerso in un magnifico giardino all’italiana, con fontane, putti, romantici pergolati e giardini a terrazzo. Mettete in conto almeno 2 ore.

Oltre a Villa Taranto, Verbania ha anche un piacevole lungolago, dove visitare Mausoleo di Luigi Cadorna, un’opera di Marcello Piacentini risalente al ventennio fascista. Sempre da qui, potrete partire in battello alla scoperta delle Isole Borromee, i gioielli del Lago Maggiore.

Da vedere anche il Museo del Paesaggio, la cui collezione comprende reperti archeologici, dipinti, sculture e fotografie; e l’Oratorio di San Remigio, una chiesetta romanica in pietra situata in cima al promontorio della Castagnola

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