Le Piramidi di Zone sono una meraviglia naturale e geologica, un piccolo Bryce Canyon italiano, incastonato in una conca affacciata sul Lago d’Iseo, in provincia di Brescia.
Alte colonne di argilla sormontate da un buffo cappello di pietra emergono dalla boscaglia con i loro colori violacei, quasi a sfidare la gravità. Questi pinnacoli sono detti “camini delle fate“, perché somigliano a proprio a dei comignoli.
Potrete ammirarle dal punto panoramico sulla strada, ma è molto più divertente percorrere il sentiero che scende fino alla loro base, permettendo di osservarle in tutta la loro magnificienza.
Indice
Come arrivare
Le Piramidi di Zone si trovano su un’altopiano nell’omonima località in provincia di Brescia, sulla sponda orientale del Lago d’Iseo.
Prendete l’autostrada A4 Torino Trieste, ed uscite a Ospitaletto. Imboccate la SP19, quindi la SP510. Continuate, costeggiando il Lago d’Iseo, per circa 20 km.
Lasciate la provinciale a Colpiano, prima della galleria, e prendete la SP32. Risalite il versante della montagna e, dopo qualche tornante, arriverete a un bel punto panoramico. Proseguite ancora su Via Zone fino al parcheggio principale, che si trova sulla sinistra, subito dopo il chiosco.
Il parcheggio è gratuito, ma si riempie velocemente. Conviene quindi arrivare il prima possibile.
Come si sono formate le piramidi di Zone
Tutto iniziò con la glaciazione del Riss, circa 150.000 anni fa. In quest’era, il ghiacciaio in ritirata depositò un’ingente quantità di detriti morenici nel bacino in cui oggi si trova il lago d’Iseo, andando a formare l’altopiano di Cislano. nel corso dei millenni, lo scorrere dell’acqua piovana scavò canali sempre più larghi e profondi, nei detriti, lasciando affiorare delle lame di roccia. In seguito, l’azione combinata di pioggia e vento contribuì a plasmare la fragile argilla nei camini delle fate che vediamo oggi.
Queste colonne di terra e pietra sembrano fragilissime, ma in realtà rimangono stabili grazie alla presenza del “cappuccio di pietra“, che, saldato alla punta grazie a uno strato di limo, le protegge e ne impedisce il crollo. Il processo di erosione, lento all’occhio umano, è tuttavia inesorabile. Nuovi pinnacoli continuano infatti ad emergere dal versante morenico, mentre altri franano su loro stessi.
Piramidi di Zone, il percorso
Il sentiero per visitare le piramidi di Zone è lungo circa 2.5 km, con un dislivello di 160 metri (scaricate la mappa e il tracciato GPS qui).
Trattandosi di un percorso ad anello, potete imboccarlo sia in senso orario, sia in senso antiorario. Io vi consiglio la seconda opzione, per due motivi. Il primo è che la risalita è meno ripida, e il secondo è che il grosso delle piramidi si trova quasi alla fine del percorso, e vi potrete godere lo spettacolo anche mentre risalite. Se lo prendete invece in senso orario, la parte più bella sarà all’inizio del percorso, e nella seconda metà dovrete soltanto risalire la montagna, senza avere nessun punto di interesse a ricompensarvi della fatica.
Da notare che il percorso scende in una conca e poi torna su in paese quindi, qualsiasi strada facciate, dovrete poi affrontare una salita piuttosto impegnativa.
Dal parcheggio, costeggiate il chioschetto e tenete la destra. Seguite il cartello e attraversate un campo, fino ad arrivare all’imbocco del sentiero.
Cominciate quindi a scendere nella conca, con un paio di punti panoramici dai quali vedrete, dall’alto, alcuni dei pinnacoli. Il sentiero procede quindi in continua discesa tra gli alberi, senza altre attrazioni.
Dopo un breve tratto in piano, arriverete finalmente in una specie di anfiteatro naturale, popolato da decine di alte colonne di argilla. Da questa prospettiva, la loro imponenza è impressionante, la più alta raggiunge infatti i 30 metri.
Riprendete il sentiero, che procede in salita con sinuosi tornanti, e fermatevi ogni volta che potete ad osservare le piramidi, che compaiono sempre più numerose alla vista man mano che vi allontanate.
Al termine del sentiero, svoltate a sinistra e tornate al parcheggio passando dal centro di Zone.
Cosa vedere nelle vicinanze
Panchina gigante di Sale Marasino
Le panchine giganti sono una simpatica novità degli ultimi anni. Divertenti e colorate, sono sia un’attrazione sé, ma servono anche a promuovere il turismo locale. La prima fu realizzata nel 2010 da Chris Bangle, e si trova in provincia di Cuneo. Oggi, in Italia se ne contano più di 100, e solo sul Lago d’Iseo ce ne sono ben 5. La più semplice da raggiungere dalle Piramidi di Zone è quella di Sale Marasino.
Scendete verso il lago, e costeggiatelo tenendolo alla vostra destra. Oltrepassate il centro di Sale Marasino, e svoltate a sinistra alla rotonda, passando sotto il ponte. Da qui, seguite la strada per circa 2.5 km. le indicazioni non sono chiarissime ma, ad un certo punto, lungo Via Maspiano vedrete diverse auto parcheggiate a bordo strada.
Da qui parte un sentiero, ripido ma breve, che in circa 10 minuti vi porterà in cima all’altura.
La panchina è di un bel colore arancione brillante, in piacevole contrasto con i blu e il verde del paesaggio. E’ collocata in posizione panoramica su Monte Isola, da qui potrete infatti ammirare il borgo di Peschiera Maraglio, e il Santuario Della Madonna Di Ceriola.
Monte Isola
Monte Isola è un gioiellino, racchiuso nelle acque del Lago d’Iseo. Si raggiunge facilmente dall’imbarcadero Sulzano, grazie a un battello che opera ogni 15 minuti circa, tutti i giorni.
L’isola è piccola, ma ricca di attrazioni, e si presta bene per un’escursione giornaliera.
L’attività principale è proprio il giro dell’isola, che ha un perimetro di 9 km. Potete intraprendere il percorso a piedi, oppure noleggiare una bicicletta a Peschiera Maraglio. In prossimità dell’imbarcadero ci sono due negozi di noleggio, il costo per mezza giornata è di circa 15€ a testa euro.
Lungo il tragitto attraverserete uliveti, piccoli borghi, e potrete fermarvi in diverse spiagge a rilassarvi. I panorami più spettacolari sono, per me, quelli sul lato nord dell’isola, da cui si godono splendide viste sul versante settentrionale del lago, e sull’isolotto di Loreto.
Considerate mezza giornata a piedi e 2 ore in bici, cui aggiungere eventuale tempo speso in spiaggia.
Peschiera Maraglio Sensole Panorama sull’isola di Loreto
Gli escursionisti più allenati possono anche salire al Santuario della Madonna di Ceriola, che si colloca proprio in cima a Monte Isola.
Il sentiero è lungo 3 km a tratta, con un dislivello in salita di 400 metri. E’ quindi sia lungo, ma soprattutto molto ripido (qui la mappa). Naturalmente sarete ricompensati, oltre che dalla soddisfazione personale, anche da un fantastico panorama, che domina il lago a 360° gradi.